CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 febbraio 2010
287.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 24 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 14.10.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-02537 Forcolin: Riorganizzazione degli uffici dell'Agenzia delle entrate nella provincia di Venezia.

Gianluca FORCOLIN (LNP) illustrando la propria interrogazione, evidenzia le negative conseguenze che produrrebbe l'accentramento del servizio di accertamento e rimborsi presso l'istituendo ufficio provinciale di Venezia, previsto nell'ambito della generale riorganizzazione dell'Agenzia delle entrate. Sottolinea, in particolare, come tale accorpamento comporterebbe, per molti contribuenti ed operatori del settore, la necessità di compiere spostamenti lunghi e disagevoli, soprattutto nella stagione estiva, durante la quale le difficoltà determinate della notevole estensione territoriale della provincia sono complicate

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dalla presenza di migliaia di turisti e dal conseguente aumento del traffico automobilistico.
Avendo riguardo, inoltre, ai riflessi di tale accentramento sull'efficacia dell'azione di controllo dell'Amministrazione finanziaria, rileva, in particolare, come il trasferimento del personale operante presso gli uffici locali di San Donà di Piave e di Portogruaro, che è particolarmente qualificato e che ha una conoscenza approfondita delle realtà locali, costituite da centri turistici di fama europea, comporterebbe sicuramente risultati meno proficui.

Il Sottosegretario Daniele MOLGORA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Gianluca FORCOLIN (LNP) si dichiara insoddisfatto della risposta, sottolineando come il progettato accentramento, facendo confluire presso un unico ufficio provinciale le competenze attualmente attribuite anche agli uffici locali di San Donà di Piave e di Portogruaro, rischi di ostacolare l'attuazione del principio della compartecipazione degli enti locali all'attività di accertamento delle entrate erariali.
Osserva, altresì, come la riorganizzazione degli uffici periferici dell'Agenzia delle entrate della provincia di Venezia non trovi giustificazione neanche sotto il profilo del contenimento della spesa pubblica, dal momento che, anche a seguito dell'accentramento presso l'istituendo ufficio provinciale di Venezia delle competenze in materia di accertamenti e rimborsi, l'ufficio di San Donà di Piave continuerebbe a essere sede di dirigenza, mentre a Portogruaro sarebbe mantenuto il reparto servizi, con la conseguenza che rimarrebbero inalterate le spese per locazioni, beni strumentali, energia elettrica, arredi, pulizie.
Ritiene, peraltro, che i contribuenti e i professionisti di un bacino territoriale che conta complessivamente circa 250.000 abitanti e ben 26.000 partite IVA attive, soprattutto nell'attuale periodo di crisi economica, meriterebbero maggiore attenzione da parte dell'Amministrazione finanziaria, la quale, anziché attuare il progettato accentramento, potrebbe, in alternativa, accentrare a San Donà di Piave, sede di dirigenza, le attività di controllo, rimborsi e servizi, e mantenere anche a Portogruaro il reparto servizi, al fine di non far perdere ai predetti soggetti gli importanti riferimenti territoriali costituiti da tali uffici periferici.

Gianfranco CONTE, presidente, rileva come la problematica affrontata dall'interrogazione Forcolin n. 5-02537, che si presenta in termini analoghi in altre realtà territoriali, quali, ad esempio, la provincia di Latina, ritenendo al riguardo che un'azione di accorpamento delle articolazioni territoriali dell'Amministrazione finanziaria sia in parte inevitabile, ma meriti certamente di essere maggiormente approfondita in sede di attuazione del federalismo fiscale.

5-02538 Fluvi: Comunicazione all'Archivio dei rapporti con operatori finanziari delle operazioni relative all'emersione di attività illegalmente detenute all'estero.

Alberto FLUVI (PD) illustra la propria interrogazione, ricordando come il Partito Democratico avesse già evidenziato, in occasione dell'esame del decreto-legge n. 103 del 2009, recante disposizioni correttive al decreto-legge n. 78 del 2009 (cosiddetto decreto anticrisi), le nefaste conseguenze che sarebbero derivate dall'eliminazione dell'obbligo, posto a carico degli intermediari, di inviare all'Unità di informazione finanziaria (UIF) le segnalazioni relative alle operazioni sospettabili di riciclaggio compiute o tentate in occasione dell'applicazione della normativa sullo «scudo fiscale» introdotta dal predetto decreto - legge n. 78, la cui vigenza è stata prorogata dal decreto-legge n. 194 del 2009.
A tale proposito, rileva come il Governatore della Banca d'Italia abbia dichiarato, lo scorso 13 febbraio, che da parte degli operatori che hanno seguito le procedure per la regolarizzazione o il rimpatrio

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dei capitali dall'estero sono state inviate all'UIF circa cinquanta segnalazioni relative a operazioni a rischio di riciclaggio, le quali rappresentano un numero assolutamente esiguo, soprattutto se confrontato con le oltre 21.000 segnalazioni in materia di riciclaggio che, come si può agevolmente apprendere consultando il sito della Banca d'Italia, sono pervenute complessivamente nel corso del 2009.
In tale contesto, ritiene quanto meno sospetto il fatto che il Ministero dell'economia e delle finanze abbia diramato soltanto in extremis, a pochi giorni di distanza dalle predette dichiarazioni del Governatore Draghi, una circolare in tema di obblighi di verifica della clientela gravanti su intermediari e professionisti ai sensi della normativa antiriciclaggio, circolare che, peraltro, non può evidentemente essere applicata alle operazioni di rimpatrio e regolarizzazione già perfezionate.
Osserva, inoltre, come la citata circolare non faccia alcuna menzione dell'obbligo di comunicare all'Archivio dei rapporti con operatori finanziari di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 605 del 1973 - la cui funzione è di supporto anche alle indagini penali - i dati fiscali dei soggetti che fruiscono della normativa in materia di rimpatrio delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all'estero, laddove invece una precedente circolare dell'Agenzia delle entrate del 2007 chiariva che erano oggetto di comunicazione al predetto Archivio anche i rapporti rientranti nell'ambito di applicazione della normativa concernente il primo «scudo fiscale» introdotto nel 2001.

Il Sottosegretario Daniele MOLGORA chiede di rinviare lo svolgimento dell'interrogazione, al fine di approfondire la questione da essa affrontata.

Alberto FLUVI (PD) si dichiara disponibile ad accedere alla richiesta di rinvio avanzata dal Sottosegretario, sottolineando, tuttavia, l'esigenza che la Commissione sia posta quanto prima nelle condizioni di valutare appieno la gravità della questione e le sue possibili conseguenze, evidenziando al contempo la necessità che l'Esecutivo assuma al più presto le opportune iniziative in proposito, al fine di evitare che le istituzioni si rendano complici di un'imponente operazione di riciclaggio di somme di dubbia provenienza.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte quindi che lo svolgimento dell'interrogazione Fluvi n. 5-02538 è rinviato ad altra seduta.
Dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 24 febbraio 2010 - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 14.20.

Legge Comunitaria 2009.
C. 2449-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame - Relazione favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 16 febbraio scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che sono stati presentati taluni emendamenti (vedi allegato 2) alle parti del disegno di legge Comunitaria afferenti agli ambiti di competenza della Commissione Finanze, uno dei quali risulta inammissibile per estraneità di materia.
A tale riguardo, ricorda che, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 4, del regolamento della Camera, sono ammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che

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riguardino materie attinenti all'oggetto proprio della legge comunitaria, come definito dalla legislazione vigente, ed in particolare dall'articolo 9 della legge n. 11 del 2005, il quale stabilisce che la legge comunitaria può contenere, in sostanza, disposizioni modificative o abrogative di disposizioni statali vigenti in contrasto con gli obblighi comunitari, disposizioni modificative o abrogative di disposizioni statali vigenti oggetto di procedure di infrazione avviate dalla Commissione delle Comunità europee nei confronti della Repubblica italiana, ovvero disposizioni occorrenti per dare attuazione o assicurare l'applicazione degli atti del Consiglio o della Commissione delle Comunità europee.
Alla luce di tale criterio risulta inammissibile l'emendamento Ceccuzzi 17.1, il quale intende integrare i criteri di delega di cui al comma 3 dell'articolo 17, con la finalità sostanziale di prorogare fino al 31 dicembre 2010 la vigenza delle agevolazioni in materia di accisa sul gasolio e sul GPL impiegati nelle frazioni parzialmente non metanizzate di comuni ricadenti nella zona climatica E.
Al riguardo segnala che il comma 3 dell'articolo 17 contiene i principi e criteri direttivi della delega per il recepimento della predetta direttiva 2009/73/CE, la quale reca norme comuni per il trasporto, la distribuzione, la fornitura e lo stoccaggio di gas naturale, e non incide dunque sulle agevolazioni tributarie in materia di accisa relative al gasolio ed al GPL.
Analogamente, i commi 1 e 2 del medesimo articolo 17 recano i principi e criteri direttivi per l'esercizio della delega di attuazione delle direttive 2009/28/CE e 2009/72/CE, le quali riguardano, rispettivamente, la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, nonché norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, e non attengono quindi alla tematica affrontata dalla proposta emendativa.

Gerardo SOGLIA (PdL), relatore, illustra i propri emendamenti, di cui raccomanda l'approvazione.
In dettaglio, rileva come la proposta, recata dall'emendamento 1.1, di espungere dall'allegato B la direttiva 2008/118/CE, relativa al regime generale delle accise, sia motivata dal fatto che la delega per il recepimento della predetta direttiva è già contenuta nella legge n. 88 del 2009 e che il relativo schema di decreto legislativo è già stato trasmesso alle Camere.
Per quanto riguarda l'emendamento 13.1, il quale propone di integrare l'articolo 33 della legge n. 88 del 2009, recante delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2008/48/CE, relativa al credito ai consumatori, inserendovi una nuova la lettera d-ter), volta a prevedere l'istituzione, nel rispetto della disciplina in materia di tutela della riservatezza dei dati personali, di un sistema pubblico di prevenzione, sul piano amministrativo, delle frodi nel settore del credito al consumo, con specifico riferimento al fenomeno dei furti d'identità, evidenzia come esso riprenda alcune delle conclusioni contenute nel documento dell'indagine conoscitivo sul credito al consumo approvato dalla Commissione nella seduta di ieri.
In merito all'emendamento 13.2, il quale riprende a sua volta alcuni degli spunti emersi nel corso dell'indagine conoscitiva sul credito al consumo, sottolinea come esso sia volto a migliorare il livello di trasparenza nei rapporti tra i soggetti che erogano il credito al consumo ed i soggetti richiedenti il credito. A tal fine la proposta emendativa integra i principi e criteri direttivi della delega per il recepimento della predetta direttiva 2008/48/CE, al fine di prevedere, da un lato, che il diniego del finanziamento da parte dei soggetti abilitati all'esercizio dell'attività di erogazione di credito ai consumatori sia obbligatoriamente motivato, intendendosi la motivazione non integrata nel caso di mero rinvio all'esito della consultazione di banche dati e di sistemi di informazione creditizia e, dall'altro, che deve essere consentito al soggetto richiedente cui viene negato il finanziamento di prendere visione ed estrarre copia, a sue spese, del provvedimento di diniego e della rispettiva motivazione.

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Con riferimento all'emendamento 25.1, esso propone di sopprimere le lettera d) ed e) del comma 2 dell'articolo 25, le quali, rispettivamente, prevedono che il trattamento economico onnicomprensivo dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche di banche ed istituti di credito, nonché delle società quotate, non possa superare il trattamento annuo lordo spettante ai membri del Parlamento, e stabiliscono che i sistemi retributivi degli amministratori e dei membri del consiglio di amministrazione degli istituti di credito non debbano essere in contrasto con le politiche di prudente gestione del rischio della banca e con le sue strategie di lungo periodo, sancendo altresì il divieto di includere tra gli emolumenti e le indennità di cui beneficiano i medesimi soggetti le stock option. Ritiene infatti che tali previsioni, le quali sono state oggetto di un acceso dibattito, presentino elementi di criticità sotto il profilo della loro compatibilità con il disposto dell'articolo 41 della Costituzione.

Il Sottosegretario Daniele MOLGORA esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.1, 13.2 e 25.1 del relatore, mentre si rimette alla Commissione per quanto riguarda l'emendamento 13.1 del relatore, in considerazione del fatto che la materia è oggetto di una proposta di legge approvata dal Senato.

Alberto FLUVI (PD) chiede al Sottosegretario di chiarire meglio le ragioni che l'hanno indotto ad esprimere parere favorevole sull'emendamento 25.1 del relatore, soppressivo delle lettere d) ed e) del comma 2 dell'articolo 25, evidenziando come il Governo stesso, nel corso dell'esame del provvedimento al Senato, si fosse espresso a favore dell'introduzione nel testo di tali disposizioni.

Gerardo SOGLIA (PdL), relatore, nel richiamare le considerazioni già espresse circa i profili di legittimità costituzionale della disciplina introdotta dalle lettere d) ed e) del comma 2 dell'articolo 25, evidenzia come, già nel corso dell'esame del disegno di legge al Senato, il Governo avesse accettato un ordine del giorno, presentato da esponenti di maggioranza, che chiedeva di rivedere tali previsioni.

Il Sottosegretario Daniele MOLGORA evidenzia come, al di là delle considerazioni espresse dal relatore, in particolare la lettera e) del comma 2 dell'articolo 25 presenti alcuni problemi di formulazione, laddove fa riferimento ad una disposizione del Testo unico delle imposte sui redditi che risulta ormai soppressa.

Alberto FLUVI (PD), con riferimento all'emendamento 25.1 del relatore, non ritiene opportuno eliminare l'intera lettera e) del comma 2 dell'articolo 25, suggerendo quindi di circoscrivere la soppressione alla sola parte della disposizione che riguarda il divieto di remunerare con lo strumento delle stock option gli amministratori ed i componenti dei consigli di amministrazione degli istituti di credito.

Gianfranco CONTE, presidente, invita il relatore a tenere conto dell'osservazione del deputato Fluvi, che giudica condivisibile.

Gerardo SOGLIA (PdL), relatore, accedendo all'invito del presidente, accoglie la proposta del deputato Fluvi e riformula conseguentemente il proprio emendamento 25.1 (vedi allegato 2).

Alberto FLUVI (PD) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sugli emendamenti del relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti del relatore 1.1, 13.1, 13.2 e 25.1 (Nuova formulazione).

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che gli emendamenti approvati saranno trasmessi alla XIV Commissione.

Gerardo SOGLIA (PdL), relatore, formula una proposta di relazione favorevole

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con osservazioni sul disegno di legge Comunitaria 2009 (vedi allegato 3).

Alberto FLUVI (PD), rileva come, nel corso dell'esame del provvedimento al Senato, siano state introdotte nell'allegato B diverse direttive afferenti agli ambiti di competenza della Commissione, senza peraltro prevedere principi e criteri direttivi più specifici e stringenti di quelli previsti, in via generale, dagli articoli 1 e 2 del disegno di legge.
Ritiene quindi opportuno compiere un'attenta riflessione al riguardo, eventualmente integrando ulteriormente il contenuto del provvedimento, al fine di stabilire alcuni indirizzi ai quali il Governo si dovrà attenere in sede di attuazione delle predette direttive.

Gianfranco CONTE, presidente, nel rilevare come l'esigenza evidenziata dal deputato Fluvi sia fondata, e riproponga il tema dell'elaborazione di strumenti atti a garantire una maggiore partecipazione del Parlamento al processo di elaborazione della normativa comunitaria, attesa la scarsa possibilità di incidere sul contenuto della stessa in fase di recepimento. Ritiene tuttavia che non sarebbe agevole, in questa fase, valutare quali specifici principi e criteri direttivi sia opportuno dettare con riferimento alle singole direttive, suggerendo invece di inserire, nella relazione che sarà deliberata dalla Commissione, un'apposita osservazione, la quale prospetti alla XIV Commissione l'opportunità di definire principi e criteri direttivi di delega specifici per il recepimento di alcune delle direttive inserite nel provvedimento durante l'esame al Senato, rientranti negli ambiti di competenza della Commissione Finanze.

Gerardo SOGLIA (PdL), relatore, accogliendo il suggerimento del Presidente, riformula conseguentemente la propria proposta di relazione (vedi allegato 4).

Alberto FLUVI (PD) dichiara l'astensione del proprio gruppo sulla proposta di relazione del relatore, come riformulata.

La Commissione approva la proposta di relazione del relatore, nel testo riformulato, e delibera di nominare il deputato Gerardo Soglia quale relatore presso la XIV Commissione.

La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

Mercoledì 24 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 14.50.

7-00267 Pugliese: Problematiche relative alla definizione dei carichi di ruolo pregressi.
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in oggetto, rinviata nella seduta del 23 febbraio 2010.

Alberto FLUVI (PD) chiede di poter approfondire ulteriormente il contenuto della risoluzione.

Gianfranco CONTE, presidente, nessuno altro chiedendo di intervenire, ritiene opportuno rinviare il seguito della discussione ad una seduta da convocare nel corso della prossima settimana.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 24 febbraio 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.