CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 febbraio 2010
286.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 24 FEBBRAIO 2010

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SEDE REFERENTE

Martedì 23 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher.

La seduta comincia alle 14.25.

Istituzione della Giornata della legalità e della memoria condivisa contro tutte le mafie.
C. 656 D'Antona, C. 833 Angela Napoli e C. 1925 Granata.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Enrico LA LOGGIA (PdL), relatore, rileva come l'argomento oggetto delle proposte di legge in esame sia ben noto e sia stato già discusso nella precedente legislatura. Nel dirsi certo che sulla finalità del provvedimento non possono esserci divisioni, atteso che celebrare una giornata in ricordo dei caduti per mano della mafia e delle altre organizzazioni criminali consimili è doveroso, prende atto che vi sono invece valutazioni diverse in relazione alla data da scegliere per la giornata in questione. Pur nella consapevolezza che, dietro la scelta di una data, vi sono ragionamenti che portano in direzioni diverse, invita i colleghi a mettere da parte le divergenze e ad avere di mira lo scopo ultimo, dell'istituzione della giornata.
Ciò premesso, ricorda che le date proposte sono quella del 21 marzo, che, oltre ad essere il primo giorno di primavera, è il giorno in cui da anni l'Associazione Libera promuove iniziative di sensibilizzazione contro la mafia, e quella del 23 maggio, giorno dell'anniversario dell'assassinio di Giovanni Falcone, della moglie e dei componenti della scorta. Il 23 maggio del 1992 rappresenta una data storica in quanto l'assassinio di Falcone ebbe un enorme impatto sull'opinione pubblica e determinò l'inizio di un cambiamento di cultura e di mentalità in Sicilia, dimostrato anche dall'attivismo dei giovani contro la mafia e dall'iniziativa della Confindustria siciliana contro i propri associati che non denuncino le estorsioni. Si tratta in ogni caso di due date ugualmente significative, rispetto alle quali, come relatore, si dichiara ugualmente aperto e disponibile.

Jole SANTELLI (PdL) avverte di aver presentato una proposta di legge vertente su identica materia (C. 3179) e ne chiede l'abbinamento a quelle in titolo.

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Donato BRUNO, presidente, assicura che la proposta di legge preannunciata sarà abbinata non appena assegnata alla Commissione.

Olga D'ANTONA (PD) sottolinea l'importanza di istituzionalizzare le celebrazioni che, per iniziativa privata e soprattutto dell'Associazione Libera, si tengono da anni il 21 marzo. Il 21 marzo è, a suo avviso, la data più indicata per la giornata che si vuole istituire proprio in quanto in essa non si commemora alcun caduto eccellente. Fa presente che, mentre le morti di figure eminenti come quelle di Falcone o di Borsellino non possono essere dimenticate, è forte il rischio che siano dimenticate le vittime meno eccellenti, soprattutto se per il giorno della memoria si sceglie una data come il 23 maggio. Occorre invece ricordare tutte le vittime della mafia, anche quelle sconosciute all'opinione pubblica, come fa l'Associazione Libera di don Ciotti, che ogni anno le elenca una per una, ricordando il nome di ciascuna. Proporre una data diversa dal 21 marzo non ha altra ragione, a suo avviso, che quella di contrastare don Ciotti. Ricorda quanto accaduto con il Giorno della memoria delle vittime del terrorismo, la cui ricorrenza è stata fissata il 9 maggio, anniversario del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, con la conseguenza che le commemorazioni si sono concentrate in modo particolare sulla figura di Moro e sono state in tal modo messe in ombra le altre vittime del terrorismo.

Jole SANTELLI (PdL) osserva che affermare che la proposta di una data diversa dal 21 marzo nasconde soltanto la volontà di contrastare don Ciotti è scorretto. Voler fissare la giornata della memoria nel giorno in cui ricorre l'anniversario di un fatto importante per il Paese come può essere l'omicidio di Falcone è una scelta ragionevole. Del resto, a voler impostare la discussione nei termini proposti dalla deputata D'Antona si potrebbe sostenere che l'unico motivo per scegliere la data del 21 marzo è quello di compiacere don Ciotti. La verità è che il 23 maggio è un giorno più significativo perché l'omicidio di Falcone, oltre ad essere il momento più drammatico dell'attacco della mafia allo Stato, è un evento che ha suscitato nel Paese una profonda reazione popolare e che ha segnato una rottura con il passato, senza contare la rilevanza della figura di Falcone, magistrato che aveva deciso di porre la sua esperienza di lotta alla mafia al servizio dello Stato per modificare la normativa in modo da renderla più efficace nel contrasto alla mafia stessa: e non è certamente un caso se ancora oggi i più importanti interventi legislativi contro la mafia sono attuazione di suggerimenti e idee di Falcone.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 23 febbraio 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.45.