CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 febbraio 2010
285.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 73

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 18 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 9.05.

DL 194/09 Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 3210 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Enrico PIANETTA (PdL), relatore, osserva che il disegno di legge in esame, di conversione del decreto legge n. 194/2009, si ricollega ad altri provvedimenti, di analogo tenore, intervenuti negli ultimi anni a prorogare o differire termini previsti dalla legislazione vigente.
Alcuni tra questi hanno avuto portata generale, contenendo una pluralità di proroghe afferenti a diversi settori. Tali interventi sono stati ulteriormente ampliati, talora in misura notevole, durante l'iter di conversione. Negli ultimi anni, tali decreti hanno avuto cadenza annuale (2001; 2002; 2005) o semestrale (2003; 2008; 2009).
Per quanto attiene alle norme rientranti negli ambiti di competenza della Commissione, mette in rilievo in primo luogo quelle recate dall'articolo 1, comma 7 che proroga al 30 aprile 2010 i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativi all'anno 2008 in favore dei lavoratori dipendenti ed equiparati che intendono sanare l'omessa o incompleta presentazione del modulo RW nella medesima dichiarazione.
La norma - che incide sulla problematica del regime fiscale dei lavoratori frontalieri, più volte affrontata da questa

Pag. 74

Commissione - è da ricondurre, come evidenziato nella relazione illustrativa allegata al provvedimento, a quanto indicato nella circolare dell'Agenzia delle entrate n. 48/E del 17 novembre 2009 con la quale sono stati forniti chiarimenti in merito alla disciplina del cosiddetto «scudo fiscale», con particolare riferimento ai lavoratori dipendenti di ruolo pubblici in servizio all'estero, ai lavoratori frontalieri e ai dipendenti di imprese multinazionali.
Il comma 7-bis del medesimo articolo proroga al 2011 le agevolazioni IRPEF in favore dei lavoratori dipendenti che operano all'estero in zone di frontiera, consistenti in una franchigia di esenzione dall'imponibile IRPEF di 8.000 euro. Il comma 7-ter reca la relativa copertura degli oneri finanziari.
Viene altresì integrato, dal comma 23-ter dello stesso articolo, l'Elenco 1 allegato alla legge finanziaria per il 2010, che reca le autorizzazioni legislative di spesa rifinanziate nel triennio 2010-2013 con le disponibilità del Fondo per le esigenze urgenti ed indifferibili del Ministero dell'economia, pari complessivamente a 181 milioni nel 2010, 113 milioni nel 2011 e 60 milioni nel 2012.
L'integrazione si riferisce all'ultima voce dell'Elenco, relativa alle misure di particolare valenza sociale e di riequilibrio socio-economico, riguardante, tra le altre, gli interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia.
L'articolo 2, comma 1 prevede invece la proroga fino al 31 dicembre 2010 della convenzione stipulata tra la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per l'informazione e l'editoria, la RAI e la NewCo Rai International al fine di continuare a diffondere informazioni sulle azioni di peacekeeping svolte dal contingente NATO in Afghanistan. Si tratta, come evidenzia la relazione illustrativa, dell'esecuzione di un impegno assunto dal nostro Paese durante il vertice NATO di Varsavia del maggio 2007.
Il comma successivo proroga la fornitura dei servizi radiotelevisivi da parte della RAI alla Repubblica di San Marino, fino alla ratifica del nuovo accordo di collaborazione in campo radiotelevisivo, e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2010. In proposito segnala, che in attesa della stipula del nuovo accordo, l'articolo 39 del decreto-legge n. 248 del 2007 ha prorogato l'operatività della convenzione fino al 31 dicembre 2008, allo scopo di assicurare la continuità del servizio. Un'ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2009 della fornitura dei servizi è poi stata disposta dall'articolo 1 del decreto legge n. 207 del 2008, convertito con legge n. 14 del 2009. Il nuovo accordo internazionale è intervenuto il 5 marzo 2008 ed ha durata quinquennale: coglie l'occasione per sollecitare il Governo a promuovere celermente la presentazione del disegno di legge di autorizzazione alla ratifica.
L'articolo 10 dispone una proroga di due anni degli incarichi di direttore di istituto di cultura all'estero conferiti ai sensi dell'articolo 14, comma 6, della legge 22 dicembre 1990, n. 401, ancorché già rinnovati per il secondo biennio, in scadenza nel primo semestre del 2010.
Secondo quanto riportato nella relazione illustrativa del disegno di legge di conversione, l'intervento di proroga - qualificato senza oneri aggiuntivi per l'erario - è motivato dall'esigenza di «assicurare la continuità della gestione di sedi particolarmente importanti nell'ambito dei rapporti culturali internazionali, superando l'attuale limite legislativo, che non consentirebbe un terzo incarico consecutivo».
Sul punto ricorda che il comma 6 dell'articolo 14 della legge n. 401 del 1990 stabilisce che la funzione di direttore possa essere conferita, in relazione alle esigenze di particolari sedi, a persone di prestigio culturale ed elevata competenza anche in relazione alla organizzazione della promozione culturale, per due anni, rinnovabili per una pari durata una sola volta. Queste nomine possono essere effettuate nel limite massimo di 10 unità. L'articolo in esame stabilisce, inoltre, una deroga, limitatamente agli incarichi prorogati, al limite di età di 65 anni previsto dalla normativa vigente.

Pag. 75

Sul punto ritiene opportuno acquisire dal rappresentante del Governo ulteriori elementi informativi su tale misura, al fine di comprenderne pienamente la portata e la ratio.
Si riserva di formulare successivamente la proposta di parere che preannuncia comunque favorevole.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI, dopo aver richiamato la modifica introdotta al Senato in favore delle comunità italiane in Slovenia e Croazia, in merito all'ultimo rilievo del relatore precisa che la relativa disposizione si limita ad ampliare il margine della discrezionalità amministrativa in casi assolutamente eccezionali, senza intaccare l'impianto normativo generale. In particolare, si tratta di garantire continuità alla promozione culturale in corso in Giappone, anche con riferimento alla stipula di importanti accordi internazionali in tale materia.

Franco NARDUCCI (PD), nell'apprezzare la chiarezza della relazione del collega Pianetta, dà atto al Governo ed in particolare al Gruppo della Lega di aver operato positivamente per la risoluzione dei problemi che lo «scudo fiscale» ha posto ai lavoratori frontalieri. Al riguardo auspica una piena normalizzazione delle relazioni con la Svizzera, che consenta di mantenere la retrocessione dei carichi fiscali e l'indennità di disoccupazione.
Denuncia invece severamente il taglio di fondi subito da RAI Internazionale che, a suo avviso, implica una gravissima rinuncia da parte dell'Italia ad esercitare il ruolo che le compete nella comunicazione mondiale.
Con riferimento alla disposizione di cui all'articolo 10, sottolinea come anche il rappresentante del Governo abbia dovuto ammettere trattarsi di una norma ad personam, che non può essere, in quanto tale, subita dal Parlamento. Un simile modo di procedere spezza infatti irreparabilmente la catena della democrazia, che deve essere particolarmente valorizzata e non può essere accantonata sulla base di ragioni contingenti. Preannuncia pertanto la presentazione di emendamenti da parte del suo Gruppo nelle Commissioni di merito.

Augusto DI STANISLAO (IdV), pur esprimendo parere favorevole su molte delle disposizioni contenute nel provvedimento, si associa alla protesta per i tagli subiti da RAI Internazionale, che denunciano la mancanza di una adeguata consapevolezza del rilievo della sua attività. Manifesta poi forti perplessità sull'articolo 10, in termini culturali prima che politici, ritenendolo disdicevole per le ambizioni che lo stesso Governo ha più volte affermato di nutrire in tale materia. Riaffermando la necessità di garantire l'accesso alle carriere ai capaci e meritevoli, invita la maggioranza a rimettere in discussione tale articolo, nonostante le motivazioni fornite dal rappresentante del Governo.

Enrico PIANETTA, relatore, nel ringraziare i colleghi per il contributo alla discussione, condivide la problematicità della riduzione dei fondi destinati a RAI Internazionale. Prende atto dei chiarimenti forniti dal Governo circa la limitatissima applicazione dell'articolo 10, su cui tuttavia si esprime criticamente per quanto attiene ai profili generali della tecnica legislativa e della qualità della normazione. Dà quindi lettura della sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 1), precisando di essere disponibile a valutare eventuali modifiche.

Francesco TEMPESTINI (PD) dichiara il parere negativo del suo Gruppo sul complesso del provvedimento, nonostante l'inserimento di alcune utili disposizioni. Nel comprendere l'imbarazzo del relatore per quanto attiene all'articolo 10, si domanda come sia possibile presentare al Parlamento ancora una volta una norma che configura un atto di arroganza. Invita pertanto il Governo ad un ripensamento a fronte di un caso senz'altro limitato, ma stante la necessità di evitare in questa fase l'invio di inopportuni segnali all'opinione pubblica. Auspica che anche la Commissione voglia assumersi al riguardo le sue responsabilità.

Pag. 76

Augusto DI STANISLAO (IdV) critica il ricorso a norme ad personam, quando sarebbe invece necessario intervenire con urgenza a riformare l'ordinamento generale degli istituti di cultura. Considera un tale comportamento da parte del Governo indice di un profondo calo di sensibilità culturale ed istituzionale.

Gianluca PINI (LNP), nel preannunciare l'approvazione da parte del suo Gruppo della proposta di parere formulata dal relatore, prende atto che l'opposizione ha comunque anticipato la scelta di presentare emendamenti riferiti all'articolo 10.

Roberto ANTONIONE (PdL) invita il rappresentante del Governo a chiarire ulteriormente le ragioni sottostanti alla previsione legislativa di cui all'articolo 10, che non può non suscitare perplessità.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI rivendica all'esecutivo di avere presentato la questione di cui all'articolo 10 in un'ottica di massima trasparenza. Fa tuttavia presente che la questione stessa non è da valutarsi alla luce del vincolo di maggioranza ma di una mera valutazione di opportunità amministrativa. Nell'invitare comunque l'opposizione ad una considerazione specifica e non generale della norma in questione, ritiene che le eventuali proposte emendative potranno essere in ogni caso utilmente esaminate nelle sedi competenti.

Stefano STEFANI, presidente, prendendo atto dell'ulteriore definitivo chiarimento da parte del rappresentante del Governo, ritiene che si possa passare al voto.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole così come formulata dal relatore.

La seduta termina alle 9.40.

SEDE REFERENTE

Giovedì 18 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 9.40.

Ratifica ed esecuzione dei Protocolli di attuazione della Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi, con annessi, fatta a Salisburgo il 7 novembre 1991.
C. 2451 Governo, approvato dal Senato, C. 12 Zeller e C. 1298 Froner.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 febbraio scorso.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che è stato presentato l'emendamento 1.1. Pini, volto a sopprimere la lettera i) del comma 1 dell'articolo 1, vale a dire ad escludere dalla procedura di ratifica il Protocollo allegato alla Convenzione Alpi in materia di trasporti (vedi allegato 2).

Gianpaolo DOZZO (LNP), relatore, esprime parere favorevole.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI, nel riconoscere meritevoli di considerazione le ragioni sottostanti alla presentazione dell'emendamento in esame, si rimette alla Commissione.

Laura FRONER (PD) manifesta vivo sconcerto e delusione per il fatto che ancora una volta si voglia stralciare dalla ratifica dei protocolli allegati alla Convenzione delle Alpi quello in materia di trasporti, nonostante le risultanze delle audizioni svolte e la dichiarazione interpretativa adottata in sede europea. Ritiene che la verità dei fatti sia consapevolmente equivocata rispetto alla reale portata della ratifica in esame.

Pag. 77

Franco NARDUCCI (PD), nell'associarsi alle considerazioni della collega Froner, pur avendo da tempo presente la posizione maturata in seno al Gruppo della Lega, ritiene che dall'intensa attività conoscitiva svolta - da ultimo anche nell'incontro informale con l'organizzazione svizzera dell'Iniziativa delle Alpi - siano venute le più ampie garanzie anche per gli interessi della categoria degli autotrasportatori. Invita a far prevalere l'interesse generale del Paese abbandonando la battaglia sostanzialmente di retroguardia, dal momento che ormai l'ecosistema alpino si sta evolvendo in tutt'altra direzione anche sotto il profilo infrastrutturale.

La Commissione approva l'emendamento 1.1. Pini.

Gianpaolo DOZZO (LNP), relatore, intervenendo sull'ordine dei lavori, deplora che il Segretario generale della Convenzione delle Alpi, già audito dalla Commissione il 6 ottobre scorso, abbia inteso rivolgersi direttamente alla Presidenza della Camera per sostenere la causa della ratifica del protocollo in materia di trasporti allegato alla Convenzione delle Alpi.

Gianluca PINI (LNP), nell'associarsi al rilievo del collega Dozzo, ringrazia il rappresentante del Governo per la sensibilità dimostrata verso la Commissione.

Stefano STEFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che il provvedimento, nel testo risultante dall'emendamento approvato, sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.50 alle 10.