CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 febbraio 2010
283.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 16 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 13.35.

Variazione nella composizione della Commissione.

Giuseppe PALUMBO, presidente, comunica che il deputato Raffaele VOLPI ha cessato di fare parte della Commissione.

DL 195/2009: Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile.
C. 3196 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da domani e che pertanto la Commissione dovrà esprimere il parere entro la giornata odierna.

Lucio BARANI (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla VIII Commissione il prescritto parere sulle parti di competenza del disegno di legge n. 3196 Governo, approvato dal Senato, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195: «Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile».

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In proposito, segnala che i profili di competenza della Commissione appaiono piuttosto limitati. In particolare, l'articolo 10, comma 1, disciplina l'evacuazione e le successive fasi gestorie dei rifiuti allocati presso le aree di deposito e stoccaggio temporaneo in Campania, prevedendo che tali operazioni siano eseguite: a decorrere dal 31 dicembre 2009; entro il termine di tre anni; senza tener conto della destinazione degli stessi rifiuti; per i rifiuti in attesa di trattamento e recupero. Lo stesso comma prevede, inoltre, che si proceda al collaudo, da parte del Dipartimento della protezione civile, delle discariche realizzate in deroga al decreto legislativo n. 36 del 2006 e all'articolo 18 del decreto-legge n. 90 del 2008 (il testo iniziale del decreto-legge prevedeva che il collaudo riguardasse anche le discariche «da realizzarsi»: tale previsione è stata soppressa nel corso dell'esame al Senato). Al riguardo, ricordo che il citato articolo 18 del decreto-legge n. 90 del 2008 ha autorizzato il Sottosegretario e i capi missione a derogare - nel rispetto dei principi fondamentali in materia di tutela della salute, dell'ambiente e del patrimonio culturale - alle disposizioni in materia ambientale, igienico-sanitaria, urbanistica, nonché di prevenzione incendi, sicurezza sul lavoro, paesaggio e beni culturali.
Il comma 3 del medesimo articolo, allo scopo di ottimizzare l'utilizzo del territorio della regione Campania in termini compatibili con le esigenze ambientali e sanitarie, consente l'estensione dei siti e degli impianti di cui all'articolo 9 del decreto-legge n. 90 del 2008 e all'articolo 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3697 del 2008 nei territori adiacenti ricompresi nell'ambito di competenza di altri enti locali. Al riguardo, ricordo che l'articolo 9 del citato decreto-legge autorizza la realizzazione di dieci siti da destinare a discarica presso e individua le tipologie di rifiuti smaltibili presso tali impianti, mentre l'articolo 1 della citata ordinanza ha autorizzato la realizzazione e apertura di un nuovo impianto di discarica ubicato nel comune di San Tammaro in provincia di Caserta.
Rileva, infine, che l'articolo 15, comma 3-quater, introdotto da un emendamento approvato dal Senato, attribuisce, con la sostituzione dell'articolo 6 del decreto-legge n. 276 del 2004, ferme restando le competenze dei Ministeri della difesa e della salute, le funzioni di vigilanza sulla Croce Rossa Italiana (C.R.I.) alla Presidenza del consiglio - Dipartimento della protezione civile, che le esercita dopo aver sentito il Ministero della salute. In proposito, ricordo che La C.R.I., riconosciuta quale Ente di diritto pubblico dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 110 del 1997, ha prerogative di carattere internazionale, con lo scopo di assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto; è posta sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, sottoposta alla vigilanza dello Stato e sotto il controllo del Ministero della salute e del Ministero della difesa per quanto di competenza. Le restanti disposizioni del comma 1 del nuovo articolo 6 sulle modalità di approvazione e di modifica dello statuto della C.R.I. sono identiche a quelle vigenti. Il nuovo comma 2 prevede che, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto in esame, il commissario straordinario della C.R.I. rimanga in carica per ventiquattro mesi e in ogni caso non oltre la data di costituzione degli organi. Le disposizioni del nuovo comma 3 sono identiche a quelle vigenti.
Alla luce di quanto esposto, condividendo le finalità generali del provvedimento in esame e, in particolare, le parti di competenza della Commissione, formula una proposta di parere favorevole.

Anna Margherita MIOTTO (PD) sottolinea come il limitato numero di disposizioni rientranti negli ambiti di competenza della XII Commissione si inserisca, comunque, nel contesto di un provvedimento estremamente complesso, che presenta aspetti di notevole criticità e sul quale il gruppo del Partito democratico ha preannunciato un'opposizione ferrea e decisa. Ritiene quindi che, di fronte ad un simile provvedimento, la Commissione

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non possa esprimere il parere nella seduta odierna, ma debba svolgere un approfondito dibattito.

Andrea SARUBBI (PD) rileva come il contenuto definitivo del provvedimento non sia affatto chiaro, poiché lo stesso è tuttora in corso di esame presso la Commissione di merito, che si accinge a concludere l'esame degli emendamenti. Dalle agenzie di stampa sembra evincersi che siano in corso modifiche sostanziali del provvedimento e, a suo parere, la Commissione non dovrebbe esprimere il parere prime della trasmissione del testo del provvedimento, come modificato dagli emendamenti.

Giuseppe PALUMBO, presidente, con riferimento alle osservazioni degli onorevoli Miotto e Sarubbi, fa presente che la Commissione di merito dovrà concludere l'esame del provvedimento entro la giornata odierna. Pertanto l'unico margine per proseguire l'esame del provvedimento in sede consultiva potrebbe essere costituito da un'eventuale ulteriore seduta, da convocare al termine dei lavori pomeridiani dell'Assemblea, sempre che in quel momento la Commissione di merito non abbia già concluso l'esame in sede referente. Dichiara quindi di essere eventualmente disponibile a convocare tale ulteriore seduta in sede consultiva nella giornata di oggi. Precisa, inoltre, che la Commissione potrebbe esprimersi subito sul testo del disegno di legge n. 3196, come approvato e trasmesso dal Senato, poiché non sembra, allo stato attuale, che la Commissione di merito sia in procinto di apportare modifiche alle disposizioni rientranti nella competenza di questa Commissione. Ove ciò dovesse accadere, si potrà valutare di convocare nuovamente la Commissione per l'espressione del parere sul testo modificato dagli emendamenti approvati, sempre che l'imminenza dell'esame in Assemblea lo consenta.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) ritiene che non sussistano ragioni per proseguire l'esame oltre la presente seduta e che la proposta di parere del relatore possa essere posta immediatamente in votazione, preannunciando il proprio voto favorevole sulla stessa.

Laura MOLTENI (LNP) ritiene che, per quanto concerne gli aspetti di competenza della XII Commissione, non siano ravvisabili problematiche né particolari esigenze di approfondimento che possano sconsigliare di porre subito in votazione la proposta di parere del relatore. Sottolinea come, a suo parere, gli aspetti critici riguardino aspetti del provvedimento non rientranti nella competenza della Commissione Affari sociali, dei quali sarebbe opportuno discutere presso la Commissione di merito.

Giuseppe PALUMBO, presidente, preso atto di quanto emerso dal dibattito, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009.
C. 2449-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'11 febbraio 2010.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che il termine per la scadenza di emendamenti al disegno di legge C. 2449-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato, sulla Legge comunitaria 2009 è scaduto oggi, alle ore 12, e che non sono pervenuti emendamenti.

Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.55.

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SEDE REFERENTE

Martedì 16 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il Ministro della salute Ferruccio Fazio.

La seduta comincia alle 13.55

Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.
Testo unificato C. 624-635-1141-1312-1738-1764-ter-1830-1968-ter-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'11 febbraio 2010.

Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore, ricorda che nella precedente seduta è stata svolta la relazione sui provvedimento in titolo.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) ricorda come il provvedimento in esame sia di estrema importanza e come lo stesso colmi una grave lacuna nel nostro ordinamento, andando incontro alle esigenze dei cittadini e degli operatori sanitari. Rileva quindi come le modifiche apportate dal Senato non comportino una sostanziale alterazione del testo approvato in prima lettura dalla Camera. Particolarmente degna di rilievo appare la modifica apportata all'articolo 10, che prevede una semplificazione della prescrizione di farmaci per il trattamento di pazienti affetti da dolore severo.
Auspica che il provvedimento possa essere trasferito alla sede legislativa, affinché le misure da esso previste possano diventare efficaci nel più breve tempo possibile. Sottolinea, infatti, come circa 11.000 bambini beneficerebbero dell'entrata in vigore del provvedimento.

Livia TURCO (PD) dichiara la propria contrarietà al trasferimento del provvedimento alla sede legislativa, ritenendo preferibile che su un provvedimento di tale importanza si svolga un serio ed approfondito dibattito in Assemblea. Ritiene pertanto necessario che tutti i gruppi si adoperino affinché il provvedimento sia inserito nel calendario dell'Assemblea nel minor tempo possibile.
Pur preannunciando che non presenterà emendamenti, rileva che il testo non sembra essere stato migliorato dal Senato, presentando anzi taluni profili di criticità che dovranno essere chiariti ed approfonditi. In particolare, ritiene incomprensibile che sia stato soppresso il comma 5 dell'articolo 3, che disciplinava l'esercizio del potere sostitutivo dello Stato nel caso in cui la regione ritardi od ometta di compiere gli atti obbligatori previsti dalla legge. Si trattava, a suo giudizio, di un punto qualificante del provvedimento che doveva essere assolutamente mantenuto. Ritiene inoltre del tutto inaccettabile che all'articolo 6, comma 1, risultino decurtate le risorse necessarie per l'attuazione del provvedimento. Suscitano forti perplessità, inoltre, le modifiche apportate all'articolo 10, in particolare per quanto riguarda il numero 3-bis aggiunto all'articolo 14, comma 1, lettera e) del testo unico delle leggi in materia di sostanze stupefacenti, che risulta profondamente modificato. Ritiene invece apprezzabili le modifiche di cui all'articolo 5, comma 4, che introduce un sistema tariffario di riferimento, e le nuove norme sulla distruzione delle sostanze e delle composizioni in possesso dei soggetti autorizzati e delle farmacie.

Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore, osserva che le modifiche apportate dal Senato all'articolo 6, comma 1, riguardano la mera redistribuzione tra l'anno 2010 e 2011 dei finanziamenti previsti in precedenza per il triennio 2009-2011. Viene pertanto autorizzata la spesa di 1.450.000 euro per il 2010 e di 1.000.000 euro per il 2011. Ricorda, inoltre, che sul comma 5 dell'articolo 3, soppresso dal Senato, sembra sia stata espressa una

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valutazione negativa anche da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Rileva quindi come nel complesso il provvedimento non risulti modificato dal Senato in modo sostanziale.

Laura MOLTENI (LNP) ricorda come il comma 3 dell'articolo 5 contenesse una disposizione ampiamente condivisa. Ritiene pertanto necessario che siano chiarite le ragioni della sua soppressione.

Lucio BARANI (PdL) prende atto della contrarietà dell'onorevole Livia Turco in ordine alla possibilità di esaminare il provvedimento in sede legislativa e rileva come tale contrarietà appaia quanto meno singolare, in considerazione del fatto che il provvedimento medesimo è stato approvato all'unanimità sia dalla Camera che dal Senato. Rileva che la formulazione del provvedimento potrebbe essere forse migliorata sotto taluni profili, ma ritiene che non vi siano motivi per ritardare l'approvazione definitiva di un provvedimento del quale numerosi cittadini hanno bisogno. Sottolinea come in tal modo non si renda un buon servizio al Paese.

Livia TURCO (PD) ritiene che l'intervento dell'onorevole Barani sia irrispettoso nei confronti di chi, come lei, ha lavorato e contribuito in modo sostanziale alla stesura del provvedimento.

Lucio BARANI (PdL) ricorda che tutti i componenti della Commissione hanno contribuito in modo sostanziale alla redazione di un testo ampiamente condiviso. Precisa peraltro che chi si oppone al trasferimento dell'esame del provvedimento in sede legislativa rischia di determinare dei ritardi nell'approvazione della legge dei quali si dovrà assumere la responsabilità politica. Infine, evidenzia come la responsabilità di alcune modifiche al testo sono da ricondurre alle determinazioni della Conferenza Stato-regioni, i cui vertici sono rappresentati, come è noto, da esponenti appartenenti all'attuale opposizione parlamentare.

Luciana PEDOTO (PD) non ritiene corretto che si affermi che il suo gruppo non vuole approvare il provvedimento in sede legislativa: il suo gruppo, infatti, vuole approvare la legge. Rivolta poi al collega Barani, il cui intervento ritiene non sia stato affatto garbato, tiene a precisare che l'onorevole Livia Turco non ha espresso, durante la scorsa seduta, alcuna opinione riguardo ad un possibile trasferimento di sede.
Ciò premesso, con riferimento alle modifiche al testo approvate dal Senato, intende chiedere alcune precisazioni al ministro Fazio, innanzitutto, relativamente alle ragioni alla base della soppressione del comma 5 dell'articolo 3. In secondo luogo, in relazione alla definizione delle linee guida di cui all'articolo 3, comma 2, ribadisce le perplessità a suo tempo espresse a proposito dell'esame parlamentare del disegno di legge istitutivo del Ministero della salute, in particolare per quanto riguarda la supremazia del Ministero dell'economia su quello della salute. Infine, non giudica convincente la scelta operata dal Senato, all'articolo 9, di istituire, al posto dell'Osservatorio, una Commissione nazionale presso il Ministero, scelta che a suo avviso potrebbe mettere a rischio l'imparzialità dell'attività di monitoraggio. In merito all'articolo 10, concorda con le perplessità espresse dalla collega Livia Turco.

Delia MURER (PD), nel concordare con i rilievi espressi dalle colleghe del suo gruppo che l'hanno preceduta, in aggiunta a questi desidera evidenziare, rivolta al deputato Barani, che la collega Livia Turco ha manifestato chiaramente l'intenzione di non presentare emendamenti né in Commissione né in Assemblea, e che, pertanto, il suo gruppo non può essere accusato in alcun modo di volere rallentare l'iter di approvazione della legge.

Massimo POLLEDRI (LNP) auspica che il provvedimento in esame possa essere approvato, anche se non in sede legislativa, con il medesimo clima di condivisione che ne ha accompagnato l'esame in prima lettura.

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Anna Margherita MIOTTO (PD) fa presente che dal 12 febbraio le regioni svolgono una attività normativa limitata a causa della fine della legislatura e che potranno riprendere la loro normale attività legislativa solo dopo l'insediamento dei nuovi Consigli regionali. Pertanto, chi fa demagogia sulle scelte della Conferenza Stato-regioni non dimostra onestà intellettuale. Ciò premesso, nel merito del provvedimento, esprime forti perplessità sulla riduzione delle risorse finanziarie operata durante l'esame presso il Senato, che non si concilia con una estensione dei LEA. Altrettanto criticabile appare la soppressione del comma 5 dell'articolo 3, come già osservato da altre colleghe intervenute nel dibattito.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), dopo aver ricordato come il testo sia stato approvato all'unanimità dal Senato, auspica, considerando che sia la maggioranza che l'opposizione hanno dichiarato di non voler presentare emendamenti, che la legge possa essere approvata definitivamente in tempi rapidi.

Paola BINETTI (UdC) esprime il suo stupore per l'enfasi espressa da alcuni colleghi intervenuti nel dibattito, per le modifiche apportate all'articolo 10. Pur riconoscendo che avrebbero potuto essere più opportunamente collocate in un diverso provvedimento normativo, alleggerendo così il testo, tuttavia non ritiene di esprimere un giudizio sostanzialmente negativo sulle disposizioni in questione. Infine, concorda con le osservazioni critiche svolte dalla collega Pedoto relativamente alla soppressione dell'Osservatorio.

Giuseppe PALUMBO (PdL), presidente e relatore, replicando, desidera ringraziare i colleghi intervenuti nella discussione e, aldilà delle polemiche, auspica che il provvedimento possa essere licenziato dalla Commissione e approvato definitivamente dall'Assemblea in tempi molto rapidi. Giudica molto positivamente la scelta di non presentare emendamenti manifestata da tutti i gruppi e assicura che non appena la Commissione concluderà l'esame in sede referente rappresenterà al Presidente della Camera, ai fini delle determinazioni della Conferenza dei Capigruppo, l'esigenza di una rapida iscrizione del provvedimento nel calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dopo aver fatto presente che il Ministro svolgerà il suo intervento in replica nel corso della prossima seduta, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.