CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 febbraio 2010
281.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO ALL'11 FEBBRAIO 2010

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 10 febbraio 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.30.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 10 febbraio 2010.

Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito.
C. 2424 Antonino Foti.

Il comitato ristretto si è riunito dalle 14.30 alle 14.40.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 10 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.40.

Modifiche alla composizione dei comitati consultivi provinciali presso l'INAIL.
C. 2587 Stucchi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta di ieri.

Silvano MOFFA, presidente, comunica che sul provvedimento in esame è stato presentato unicamente l'emendamento 1.1

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del relatore (vedi allegato 1), che si pone l'obiettivo di individuare una soluzione formale alle questioni poste nella seduta introduttiva.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, illustrando il suo emendamento 1.1, fa notare che esso mira ad andare incontro alle esigenze prospettate nel corso del dibattito, rendendo più generale e astratto il riferimento all'associazione nazionale, contenuto nel provvedimento.

Amalia SCHIRRU (PD) dichiara di condividere lo spirito dell'emendamento testé illustrato dal relatore, rispetto al quale preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

La Commissione approva l'emendamento 1.1 del relatore.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che il provvedimento in esame, come risultante dall'emendamento testé approvato, sarà inviato alle competenti Commissioni parlamentari per l'espressione del prescritto parere.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Interventi in materia di ammortizzatori sociali e tutela di determinate categorie di lavoratori.
C. 2100 Damiano, C. 2157 Miglioli, C. 2158 Miglioli, C. 2452 Bellanova, C. 2890 Letta, C. 3102 Donadi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta di ieri.

Cesare DAMIANO (PD), illustrando il significato complessivo dei provvedimenti presentati dal suo gruppo, osserva che, in un momento di crisi economica come quello attuale, l'intervento posto in essere dall'Esecutivo, limitato alla sola previsione di strumenti di sostegno al reddito, peraltro prevalentemente disposti in deroga alla legislazione vigente e inadeguati a offrire una tutela nei confronti di tutti i lavoratori atipici, non appare sufficiente a promuovere in modo serio un rilancio dei livelli produttivi e occupazionali del Paese. Ritiene, pertanto, che il Governo debba assumersi la responsabilità di intraprendere a breve - evitando inutili rinvii al periodo successivo alle elezioni amministrative - una nuova politica industriale e occupazionale, sulla base della quale promuovere lo sviluppo dei settori strategici del mercato produttivo e sostenere produzioni innovative, di migliore qualità e ad alto tasso tecnologico, anche attraverso l'individuazione delle risorse finanziarie necessarie per l'adozione di tali misure. Ritiene, infatti, che la vera causa della crisi strutturale del sistema economico italiano vada individuata, non tanto nel costo del lavoro, quanto nella mancata crescita di determinati fattori di sviluppo e di competitività, legati all'implementazione della rete infrastrutturale del Paese, alla promozione di una seria politica di sicurezza, alla creazione di un mercato realmente concorrenziale. Fa anche notare che, in attesa della predisposizione di un piano di sviluppo economico di tale portata e nelle more della definizione di un ampio programma di riforma del sistema degli ammortizzatori sociali a sostegno del versante occupazionale, da attuare sulla scia delle indicazioni già contenute nei provvedimenti di delega elaborati nella passata legislatura, è necessario intervenire da subito per far fronte alle questioni occupazionali e imprenditoriali di carattere emergenziale poste dalla crisi in atto.
Osserva, quindi, che le proposte di legge all'esame della Commissione si muovono proprio nel senso di garantire un effetto immediato, teso ad arginare le nefaste conseguenze prodotte da tale crisi economica, ponendosi su un piano di coerenza rispetto ad un eventuale futuro programma, più complessivo, di riforma del sistema economico e del mercato del lavoro. Nel riconoscere la complessità delle questioni affrontate dalle numerose proposte di legge presentate, dichiara sin d'ora la disponibilità del suo gruppo a confrontarsi lealmente con la maggioranza in sede di Comitato ristretto - come prospettato dal relatore

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nella seduta introduttiva - e ad individuare un nucleo di argomenti fondamentali sui quali concentrare l'attenzione. Si riferisce, in particolar modo, all'esigenza di garantire a tutte le categorie di lavoratori - a prescindere dalla dimensione delle imprese presso le quali sono impiegati e dalla forma contrattuale utilizzata - interventi di sostegno al reddito di tipo universale (eventualmente revocabili in caso di rifiuto di incarichi), il cui importo sia calcolato in termini percentuali maggiori rispetto a quelli attualmente previsti, in modo da far fronte a periodi di disoccupazione del lavoratore e di salvaguardare la possibilità di una sua riqualificazione professionale. Tra le altre questioni, sulle quali ritiene prioritario svolgere un'approfondita riflessione, cita poi l'allungamento dei termini della Cassa integrazione guadagni ordinaria, prospettando altresì la necessità di affrontare le problematiche di quei lavoratori che, pur non essendo stati licenziati, non percepiscono alcuno stipendio né beneficiano di trattamenti di integrazione salariale (tematica affrontata da talune proposte di legge già elaborate dal suo gruppo).
Auspica, in conclusione, che i gruppi di maggioranza e di opposizione - chiamati, in un momento di grande delicatezza e di indubbia tensione sociale, ad uno sforzo di sintesi rilevante da produrre nell'interesse esclusivo del Paese - sappiano confrontarsi eludendo condizionamenti ideologici e al di fuori delle logiche proprie degli schieramenti, al fine di elaborare un testo condiviso, che rappresenti un contributo importante lungo il percorso delle riforme economiche e sociali.

Giulio SANTAGATA (PD) giudica non più eludibile un confronto di merito in Commissione sugli interventi strutturali di stampo economico e sociale che garantiscano un rilancio dell'apparato produttivo, sulla cui capacità di reazione interna non nutre alcun dubbio, anche in rapporto alla competizione in atto con altre realtà emergenti nel mercato internazionale. Considerato che, a suo avviso, sarà ancora possibile in Italia «fare impresa» e in attesa di una ripresa della produzione industriale, soprattutto di quella manifatturiera, che ritiene si verificherà quasi fisiologicamente, giudica comunque necessario predisporre interventi urgenti per i soggetti più in difficoltà del mercato del lavoro e del sistema imprenditoriale, per i quali ritiene non si possa aspettare la risoluzione naturale della crisi in corso. Nell'auspicare, quindi, un'azione dell'Esecutivo che dia avvio ad un percorso di riforma di più ampio respiro, dichiara la disponibilità del suo gruppo a confrontarsi con la maggioranza sulle proposte di legge in esame, al fine di circoscrivere l'ambito della discussione e di limitare l'analisi a talune fondamentali tematiche, in relazione alle quali occorrerà individuare misure certe di intervento a tutela dei livelli occupazionali e produttivi, che siano sorrette da adeguate risorse finanziarie.

Amalia SCHIRRU (PD) osserva che le proposte di legge in esame garantiscono una forma di sostegno soprattutto nei confronti dei soggetti più in difficoltà del sistema economico, ovvero i lavoratori cosiddetti «flessibili» - oggi non coperti da adeguate misure di tutela del reddito - e le piccole e medie imprese. Ritiene, tuttavia, che tali misure possano rappresentare solo l'inizio di un processo di riforma più complessivo, che dovrà riguardare l'assetto del sistema della competizione sul mercato, da rivalutare soprattutto alla luce di nuovi rapporti con l'Unione europea, nonché le procedure di accesso al credito da parte delle piccole aziende, oggi troppe penalizzate, e l'individuazione di nuove forme di copertura finanziaria delle misure di volta in volta adottate.

Teresa BELLANOVA (PD), dopo aver manifestato apprezzamento per l'avvenuta assegnazione al vicepresidente, che rappresenta la maggioranza, dell'incarico di relatore sulle proposte di legge presentate dai gruppi di opposizione, auspica che sulle tematiche di grande impatto sociale da esse trattate possa essere avviata una proficua collaborazione tra i gruppi, che conduca ad un testo capace di fornire

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risposte efficaci ed immediate ai soggetti più esposti alla crisi economica, in attesa della predisposizione di più ampie misure di riforma. Come già illustrato dai deputati del suo gruppo nei precedenti interventi, ritiene opportuno concentrare l'esame soprattutto su talune importanti tematiche, quali l'allungamento dell'efficacia temporanea della CIGO (che, peraltro, consente di mantenere un forte legame produttivo per i lavoratori interessati) e l'aumento in percentuale dell'importo delle misure di sostegno al reddito in favore dei lavoratori flessibili, nonché di quei lavoratori che, seppur non licenziati né sottoposti a procedure di mobilità, non percepiscono dai propri datori di lavoro alcun emolumento, a causa delle condizioni di estrema difficoltà sotto il profilo finanziario. Giudica essenziale, pertanto - in un momento di grande tensione sociale come quello attuale - mettere da parte le divisioni politiche ed avviare un lavoro comune, nell'interesse esclusivo del Paese.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che le questioni poste nel corso del dibattito abbiano posto in evidenza la necessità di svolgere un'adeguata attività di approfondimento dei testi, nell'ambito della quale auspica che i gruppi sappiano dimostrare capacità di ascolto e di dialogo, in una logica di condivisione che sappia guardare al bene del Paese, anche in vista dell'avvio di un serio percorso di riforma. A tal fine, auspica che il relatore possa fornire nella seduta di domani, in cui si concluderà il dibattito di carattere generale, utili elementi sull'argomento.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
Testo unificato C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 febbraio 2010.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che, nelle precedenti sedute, sono stati presentati diversi emendamenti riferiti al testo unificato delle proposte di legge in titolo, dei quali si è convenuto di rinviare l'esame alla corrente settimana (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 278 del 3 febbraio 2010). Comunica, peraltro, che il relatore ha nel frattempo predisposto ulteriori nuovi emendamenti (vedi allegato 2), diretti in particolare a prevedere una più idonea formulazione di alcune delle disposizioni contenute nel predetto testo unificato.
Fa presente, al riguardo, che - a seguito di accordi informali intercorsi tra i gruppi - sembrerebbe emergere l'opportunità di deferire al Comitato ristretto l'esame degli emendamenti presentati, al fine di valutare in modo complessivo le diverse questioni esistenti, ivi incluse quelle di carattere finanziario.

Giuliano CAZZOLA (PdL) ricorda di avere presentato un proprio emendamento, che ha suscitato talune perplessità tra diversi componenti della Commissione, con il quale ha tuttavia inteso farsi carico di individuare una soluzione ai problemi di copertura finanziaria, problemi peraltro comuni a numerosi provvedimenti all'esame della Commissione stessa. In tal senso rileva che, con il citato emendamento, ha ritenuto opportuno legare l'entrata in vigore delle disposizioni del testo unificato alla data di effettiva disponibilità dei fondi, atteso che la copertura degli oneri attualmente prevista non risulta più idonea.
Rivolge, pertanto, un appello alla Commissione affinché siano considerate le buone intenzioni sottese al suo emendamento, che consentirebbe di far approvare un provvedimento suscettibile di non presentare particolari problemi nel seguito dell'iter e, in particolare, nella fase di esame in sede consultiva presso la V Commissione. Al riguardo, peraltro, si dichiara disponibile a ritirare l'emendamento stesso, qualora si individuassero più appropriate forme di copertura degli

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oneri, anche anticipando all'anno 2011 l'entrata in vigore delle relative disposizioni.

Silvano MOFFA, presidente, intende ringraziare il deputato Cazzola per il contributo fornito, rilevando l'opportunità che anche le questioni di natura finanziaria costituiscano oggetto di esame in sede di Comitato ristretto, al quale potrebbe essere, pertanto, deferito l'esame degli emendamenti presentati.

Giulio SANTAGATA (PD), collegandosi ai problemi di natura finanziaria sollevati dal deputato Cazzola, ricorda che il Parlamento ha appena approvato una riforma del sistema di contabilità, che - introducendo criteri di estrema flessibilità - ha di fatto attribuito al Governo una ampia facoltà di gestione delle voci di bilancio; al riguardo, tuttavia, si dichiara costretto a rilevare che tale presunta flessibilità si è trasformata in una sorta di «blocco integrale» dei provvedimenti di iniziativa parlamentare, che non riescono a procedere in assenza di adeguate soluzioni sotto il profilo finanziario. Ritiene, quindi, essenziale riflettere in maniera seria sull'argomento, per definire modalità di lavoro che consentano al Parlamento di svolgere appieno la propria funzione legislativa.

Silvano MOFFA, presidente, osserva che il problema segnalato dal deputato Santagata è ben presente alla presidenza, che in più sedi è impegnata ad affrontare la questione della disponibilità di risorse per le proposte di iniziativa parlamentare.
Preso atto, quindi, degli orientamenti sinora emersi, propone alla Commissione di deferire al Comitato ristretto l'esame degli emendamenti presentati, anche al fine di valutare nel suo complesso l'insieme delle questioni ad essi sottese.

La Commissione conviene.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.40.