CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 febbraio 2010
278.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 3 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.50.

Disposizioni in materia di oneri previdenziali degli amministratori locali.
C. 2875 Gnecchi.

(Esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Paola PELINO (PdL), relatore, osserva che la proposta di legge n. 2875, composta di un solo articolo, intende novellare l'articolo 86 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, al fine di introdurre una tutela previdenziale in favore di talune categorie di amministratori locali che, sulla base della normativa vigente, ne sono attualmente sprovvisti. In particolare, fa presente che l'intervento normativo è volto ad introdurre l'obbligo per l'ente locale di riconoscere, in favore degli amministratori locali che - al momento dell'assunzione della carica o nel corso del mandato - non risultino titolari di pensione e non siano iscritti ad alcuna forma previdenziale obbligatoria, il pagamento dei seguenti trattamenti: una cifra «forfetaria» annuale versata, per quote, alla Gestione separata dell'INPS per i lavoratori autonomi o parasubordinati non coperti da assicurazione previdenziale (di cui all'articolo 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995); la quota spettante al datore di lavoro per gli amministratori che al momento dell'assunzione della carica sono iscritti a un fondo di previdenza complementare.

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Rileva che la presente proposta di legge intende, pertanto, modificare la disciplina della posizione giuridica dei predetti amministratori locali, con particolare riguardo agli oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi, andando a colmare una lacuna legislativa, per la quale, allo stato, un cittadino - che venisse eletto presso amministrazioni locali - rischierebbe di non godere di alcun trattamento pensionistico o comunque di beneficiarne in misura molto ridotta, nel caso in cui si trovasse, al momento dell'assunzione della carica, in stato di disoccupazione o non svolgesse alcuna attività autonoma, ovvero laddove la condizione di lavoratore dipendente (collocato in aspettativa non retribuita) o autonomo - richiesta attualmente dalla legge ai fini del versamento dei contributi assistenziali, previdenziali e assicurativi a carico dell'amministrazione locale - venisse meno successivamente.
Segnala, inoltre, che la proposta in questione tiene conto della possibilità che l'amministratore sia iscritto a un fondo chiuso di previdenza complementare, prevedendo che l'ente locale subentri al versamento della suddetta quota di contribuzione al fondo stesso posta dalla legge a carico del datore di lavoro, nel rispetto dei principi del secondo pilastro previdenziale, istituito con la legge n. 335 del 1995.
Considerate le importanti misure recate dal provvedimento e in attesa di conoscere anche le considerazioni che, su di esso, saranno svolte dal Governo, valuta comunque in termini positivi le finalità dell'intervento normativo proposto, preannunciando l'intenzione di approfondirne il contenuto nel seguito dell'esame, anche alla luce degli eventuali contributi che emergeranno dal dibattito. Fa notare, peraltro, che resta ferma l'esigenza di verificare anche l'eventuale sussistenza di profili problematici circa la possibile onerosità del progetto di legge, atteso che esso non reca alcuna clausola di natura finanziaria.

Marialuisa GNECCHI (PD) osserva di avere presentato la proposta di legge in esame, giudicando doveroso assicurare una tutela previdenziale in favore di talune categorie di amministratori locali che, sulla base della normativa vigente, ne sono attualmente sprovviste, al fine di evitare che l'assunzione di una carica in sede territoriale possa inficiare il godimento di un trattamento pensionistico, soprattutto nei casi in cui l'eletto o l'amministratore locale sia un soggetto disoccupato o sottoposto a procedure di mobilità. Nell'osservare che è in gioco il rispetto di un «principio cardine» dell'ordinamento, in base al quale al pagamento di qualsiasi emolumento deve corrispondere un'adeguata copertura contributiva, ritiene importante intervenire sia sul versante della previdenza assicurativa obbligatoria sia su quello della previdenza complementare, attesa la necessità di fornire una copertura per periodi di lavoro svolti al servizio della collettività. Si dichiara, pertanto, disponibile a valutare le osservazioni e i suggerimenti che emergeranno dal dibattito, in vista di un miglioramento del testo in esame.

Giuliano CAZZOLA (PdL), pur condividendo lo spirito della proposta in esame, osserva che sarebbe più funzionale al raggiungimento delle sue finalità estendere la platea dei soggetti sottoposti all'obbligo di iscrizione presso la gestione separata dell'INPS, in luogo della previsione del versamento di una cifra «forfetaria» annuale, le cui entità e modalità di calcolo appaiono peraltro poco chiare nel testo: osserva che sarebbe pertanto preferibile modificare la legge n. 335 del 1995 e non il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. Ciò consentirebbe, a suo avviso, di configurare un intervento normativo di portata più generale ed uniforme, capace di comprendere anche aspetti connessi alla definizione delle relative aliquote contributive.

Marialuisa GNECCHI (PD), intervenendo per un precisazione, ribadita la sua piena disponibilità a discutere di eventuali proposte di modifica del testo in esame - tra cui anche quella citata dal deputato Cazzola in relazione ad un eventuale intervento

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sulla legge n. 335 del 1995 - che ne aumentino il grado di efficacia, fa notare che una modalità di versamento contributivo connessa al meccanismo delle quote già esiste nell'ordinamento, con riferimento ai lavoratori autonomi, ed è definita con decreto ministeriale in termini «forfetari». Fa notare che tale forma di copertura previdenziale per quote è stata ripresa nel testo in esame, in quanto appare in grado di assicurare una maggiore parità di trattamento tra cittadini eletti o nominati presso amministrazioni locali, attesa l'estrema diversificazione che può riguardare la loro situazione occupazionale. In conclusione, auspica che il confronto tra i gruppi in Commissione possa far giungere ad un testo il più condiviso possibile, che sia in grado di conseguire gli obiettivi prefissati.

Lucia CODURELLI (PD), nel ricordare che la problematica in oggetto è già stata sottoposta all'attenzione del Parlamento mediante la presentazione di un suo atto di sindacato ispettivo, intende confermare l'atteggiamento costruttivo del proprio gruppo, in vista del raggiungimento di un obiettivo comune, che è quello di assicurare una copertura previdenziale soprattutto a quegli amministratori locali privi della condizione di lavoratori dipendenti o autonomi al momento dell'assunzione della carica.

Giovanni PALADINI (IdV) ritiene che la Commissione debba chiarire, nel seguito dell'istruttoria legislativa, l'entità della cifra «forfetaria» annuale prevista nel testo in esame e le sue modalità di calcolo, nonché la reale dimensione della platea dei beneficiari. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, infatti, si domanda se, nell'ambito di applicazione del provvedimento, debbano rientrare solo gli assessori oppure anche i consiglieri comunali e provinciali.

Silvano MOFFA, presidente, prende atto che, pur emergendo un'univoca volontà dei componenti della Commissione di modificare la disciplina relativa alla posizione giuridica degli amministratori locali, con particolare riguardo agli oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi, in vista di una loro migliore tutela, occorre valutare con attenzione quali siano le soluzioni più adeguate al raggiungimento degli obiettivi sopraindicati, attesa anche la necessità di verificare eventuali aspetti di disparità di trattamento tra soggetti svolgenti la medesima funzione amministrativa, nonché di approfondire i profili connessi alla possibile onerosità del provvedimento.
Propone, quindi, che la Commissione proceda alla nomina di un Comitato ristretto, per garantire un proficuo seguito dell'istruttoria legislativa sulla proposta di legge in esame.

La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto, riservandosi la presidenza di indicarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale.
C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 27 gennaio 2010.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta sono stati presentati numerosi emendamenti riferiti al testo unificato delle proposte di legge in titolo, ai quali si sono nel frattempo aggiunte le proposte emendative del gruppo dell'Italia dei Valori (vedi allegato 1).

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Froner 1.1, Delfino 1.3, Bonino 1.4, Di Biagio 1.5, a condizione che sia riformulato nel senso di espungere le parole «e di orientamento», Bonino 1.6, Vincenzo Antonio Fontana 1.7, Cazzola 1.9, Lulli

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1.12, a condizione che sia limitato alle sole lettere a) e b), Bonino 1.16, Vincenzo Antonio Fontana 1.20, Vincenzo Antonio Fontana 1.22, a condizione che si preveda che le parti sociali siano soltanto «sentite», Cazzola 1.23 ed identici emendamenti Delfino 1.24, Cazzola 1.25 e Lulli 1.26, nonché sugli emendamenti Bonino 1.27 e 1.28, Cazzola 1.29, Vincenzo Antonio Fontana 1.32 e 1.34, Cosenza 1.39, a condizione che sia limitato alle parole da «incentivare» sino a «mestieri d'arte», Vincenzo Antonio Fontana 1.40, Cazzola 1.47, Cosenza 1.44 e 1.45, Bonino 1.46, Cazzola 2.1 e 2.2.
Invita, quindi, al ritiro dei restanti emendamenti presentati.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Froner 1.1.

La Commissione approva l'emendamento Froner 1.1.

Guido BONINO (LNP) ritira il suo emendamento 1.2.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Delfino 1.3 e Bonino 1.4.

Aldo DI BIAGIO (PdL), nel ringraziare il relatore per la disponibilità dimostrata, dichiara di accogliere la proposta di riformulazione del suo emendamento 1.5, sottolineando come tale emendamento sia diretto a ripristinare una corretta definizione in ordine alle esperienze formative in Italia e all'estero.

La Commissione approva l'emendamento Di Biagio 1.5, nella sua nuova formulazione (vedi allegato 1).

Luigi BOBBA (PD) esprime la propria netta contrarietà all'emendamento Bonino 1.6, osservando che il tema dell'orientamento professionale, anche alla luce di quanto emerge da altri ordinamenti europei, risulta fondamentale in un sistema efficiente di formazione continua, in quanto intrinsecamente collegato all'esigenza di sviluppare le capacità professionali del lavoratore, al fine di renderle «spendibili» in un contesto competitivo sempre più complesso e difficile. Ritiene pertanto che il riferimento a strutture competenti in grado di assicurare tale forma di orientamento vada nella direzione di una migliore tutela del lavoratore, nella prospettiva di garantirgli la possibilità di formarsi un adeguato bagaglio di competenze.

Guido BONINO (LNP), pur ritenendo condivisili le osservazioni svolte dal deputato Bobba, ritiene opportuno individuare una formula lessicale diversa da quella attualmente prevista dal testo unificato, che fa impropriamente riferimento alla promozione del diritto all'orientamento.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) ritiene opportuno procedere alla votazione dell'emendamento Bonino 1.6, di cui è cofirmatario, osservando che nel prosieguo dell'esame parlamentare vi saranno altre occasioni di confronto per individuare adeguate soluzioni alle questioni testé poste, anche alla luce dei prescritti pareri che le Commissioni competenti esprimeranno sul provvedimento.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto del dibattito svolto, ricorda che la Costituzione non prevede un diritto all'orientamento, come invece sembrerebbe al momento emergere dalla lettura formale del testo unificato in esame; per tale ragione, non può che prendere atto della ribadita volontà di procedere alla votazione dell'emendamento Bonino 1.6, fermo restando che la Commissione potrà tornare ad affrontare tale argomento nel seguito dell'iter parlamentare.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Bonino 1.6 e Vincenzo Antonio Fontana 1.7.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL) ritira il suo emendamento 1.8.

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La Commissione approva l'emendamento Cazzola 1.9.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL) ritira il suo emendamento 1.10.

Giovanni PALADINI (IdV) insiste per la votazione del suo emendamento 1.100, osservando che esso mira a richiedere ai soggetti abilitati a svolgere attività di formazione il possesso di adeguati requisiti tecnici e organizzativi che garantiscano circa la loro stessa affidabilità, a tutela degli stessi lavoratori da formare, nonché a prevedere un obbligo generale di trasparenza dei relativi bilanci.

Luigi BOBBA (PD), pur prendendo atto delle motivazioni esposte dal deputato Paladini, fa presente che le finalità del suo emendamento 1.100 sono già previste dalla legge n. 40 del 1987, richiamata proprio dalla lettera f) del comma 1 dell'articolo 1 del testo unificato in esame; ritiene, pertanto, di poter assicurare che la mancata approvazione di detto emendamento non comprometterebbe affatto gli obiettivi che esso si propone.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Paladini 1.100 e Froner 1.11.

Teresio DELFINO (UdC) auspica l'approvazione dell'emendamento Lulli 1.12, nella nuova formulazione proposta dal relatore, che consentirebbe peraltro di considerare assorbito il proprio emendamento 1.14.

Luigi BOBBA (PD) accoglie la proposta di riformulazione dell'emendamento Lulli 1.12, di cui è cofirmatario.

La Commissione approva l'emendamento Lulli 1.12, nella sua nuova formulazione (vedi allegato 1).

Giuliano CAZZOLA (PdL) ritira il suo emendamento 1.13, una parte del quale può considerarsi, a suo avviso, sostanzialmente assorbita dall'approvazione dell'emendamento Lulli 1.12, nella sua nuova formulazione.

Silvano MOFFA, presidente, fa presente che l'emendamento Delfino 1.14 risulta assorbito dall'approvazione dell'emendamento Lulli 1.12, nella sua nuova formulazione.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Delfino 1.15 e approva l'emendamento Bonino 1.16.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Bonino 1.16, risultano conseguentemente preclusi gli emendamenti Cazzola 1.17 e Vincenzo Antonio Fontana 1.18.

Guido BONINO (LNP) ritira il suo emendamento 1.19.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Vincenzo Antonio Fontana 1.20 e respinge l'emendamento Porcino 1.101.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL) ritira il suo emendamento 1.21.

La Commissione respinge l'emendamento Paladini 1.102.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL) dichiara la propria disponibilità ad accogliere una riformulazione del suo emendamento 1.22, nei termini in precedenza prospettati dal relatore.

Luigi BOBBA (PD) giudica difficilmente comprensibili le motivazioni che hanno indotto il relatore ad esprimere parere favorevole sull'emendamento Vincenzo Antonio Fontana 1.22, sia pur riformulato, atteso che un eventuale ruolo delle parti sociali sembrerebbe mal conciliarsi con i compiti affidati ad INVALSI e ISFOL, che costituiscono organismi di natura meramente tecnica.

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Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, modificando il parere precedentemente espresso, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Vincenzo Antonio Fontana 1.22, considerata anche la fondatezza delle motivazioni testé esposte dal deputato Bobba.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), preso atto del dibattito sinora svolto, ritira il suo emendamento 1.22.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Porcino 1.103, approva l'emendamento Cazzola 1.23, gli identici emendamenti Delfino 1.24, Cazzola 1.25 e Lulli 1.26, nonché gli emendamenti Bonino 1.27 e 1.28, respinge l'emendamento Paladini 1.104 ed approva l'emendamento Cazzola 1.29.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Cazzola 1.29, risultano conseguentemente preclusi gli emendamenti Delfino 1.30 e 1.31.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Vincenzo Antonio Fontana 1.32, respinge l'emendamento Cosenza 1.33, approva l'emendamento Vincenzo Antonio Fontana 1.34 e respinge l'emendamento Delfino 1.35.

Aldo DI BIAGIO (PdL), accogliendo l'invito in precedenza formulato dal relatore, ritira i suoi emendamenti 1.36 e 1.37.

La Commissione respinge l'emendamento Cosenza 1.38.

Giuliano CAZZOLA (PdL) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Cosenza 1.39, accogliendone la riformulazione proposta dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Cosenza 1.39, nella sua nuova formulazione (vedi allegato 1), l'emendamento Vincenzo Antonio Fontana 1.40 e respinge l'emendamento Porcino 1.105.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL) ritira il suo emendamento 1.41.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Paladini 1.106 e approva l'emendamento Cazzola 1.47.

Teresio DELFINO (UdC) ritira il suo emendamento 1.42.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Lulli 1.43, approva gli emendamenti Cosenza 1.44 e 1.45, Bonino 1.46 e Cazzola 2.1, respinge l'emendamento Porcino 2.5 ed approva l'emendamento Cazzola 2.2.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che il testo unificato delle proposte di legge in titolo, come risultante dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari, per l'espressione del prescritto parere.

Luigi BOBBA (PD) ricorda alla presidenza di avere già segnalato, per le vie brevi, l'esigenza di prevedere un nuovo coinvolgimento delle parti sociali nell'ambito dell'esame del provvedimento in titolo, secondo quanto richiesto, nei giorni scorsi, dai tre sindacati maggiormente rappresentativi a livello nazionale.

Silvano MOFFA, presidente, fa presente di avere a sua volta ricevuto la richiesta di un nuovo momento di confronto sul testo in esame da parte di CGIL, CISL e UIL; in tal senso, dichiara di non avere alcun problema a prevedere una consultazione informale delle parti sociali sul provvedimento risultante dagli emendamenti approvati, secondo modalità che potranno essere definite nell'ambito della prevista riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 27 gennaio 2010.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che, nella precedente seduta, si è convenuto di rinviare alla giornata odierna l'esame degli emendamenti riferiti al testo unificato delle proposte di legge in titolo. Comunica peraltro che, rispetto ai predetti emendamenti, è stato nel frattempo presentato l'emendamento Cazzola 1.7 ed è stata apportata una correzione di natura tecnico-formale all'emendamento 2.2 del relatore (vedi allegato 2).
Avverte, infine, che - essendo imminente la ripresa delle votazioni in Assemblea - occorre nuovamente rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta, che sarà convocata per la prossima settimana.

La Commissione conviene.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 3 febbraio 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.45.