CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 febbraio 2010
278.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 3 febbraio 2010.

Audizione del Presidente del Consiglio di amministrazione dell'ANAS s.p.a., dott. Pietro Ciucci, sulla situazione del settore autostradale in Italia.

L'audizione informale è stata svolta dalle 9.10 alle 9.50.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 3 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 14.30.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni.
Atto n. 157.

(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 13 gennaio 2010.

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Angelo ALESSANDRI, presidente, fa presente che il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha comunicato che è inutilmente decorso il termine assegnato alla Conferenza unificata per l'espressione del parere sul provvedimento in titolo, chiedendo che la Commissione si esprima sul medesimo provvedimento per garantire la prosecuzione dell'iter approvativo. Avverte, altresì, che la V Commissione Bilancio ha espresso in data odierna i prescritti rilievi sul provvedimento in esame.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, illustra la proposta di parere presentata (vedi allegato).

La Commissione approva, quindi, la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 3 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il viceministro per le infrastrutture e i trasporti, Roberto Castelli.

La seduta comincia alle 14.35.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio federale svizzero per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Mendrisio-Varese, fatto a Roma il 20 ottobre 2008.
C. 3033 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 2 febbraio 2010.

Daniele MARANTELLI (PD) ricorda che nella seduta di ieri ha richiesto chiarimenti al Governo in merito a possibili varianti che interesserebbero la realizzazione del collegamento in esame e ad eventuali costi aggiuntivi che alcuni comuni sarebbero costretti a sostenere. Chiede, quindi, se non sia possibile esplicitare nella proposta di parere un'osservazione in ordine alla necessità di garantire a tali comuni le necessarie risorse economiche.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritiene importante che si proceda celermente alla ratifica dell'Accordo, mentre qualsiasi problematica inerente la realizzazione tecnica del progetto potrà essere approfondita in prosieguo.

Il viceministro Roberto CASTELLI, in ordine ai chiarimenti sollecitati dal deputato Marantelli, afferma che allo stato non risultano cambiamenti in ordine alla realizzazione del progetto infrastrutturale in esame, mentre è a conoscenza di alcune riserve, peraltro allo stato non formalizzate, della ditta vincitrice dell'appalto che riguardano, comunque, il progetto tecnico, estraneo al contenuto del disegno di legge di ratifica all'esame della Commissione. Ritiene, quindi, che le perplessità sollevate dal deputato Marantelli dovrebbero essere sollevate in sede di Conferenza delle regioni, peraltro, già tenutasi sul punto. Esprime, pertanto, perplessità in ordine all'inserimento di un'osservazione, esulando la problematica dalla tematica oggetto del provvedimento in esame.

Manuela LANZARIN (LNP), relatore, propone che la Commissione esprima parere favorevole sul provvedimento in esame.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 3 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente

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e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 14.40.

Modifica della denominazione del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
C. 2780 Mario Pepe (PdL).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Franco STRADELLA (PdL), relatore, sottolinea che l'articolo unico della proposta di legge in esame è volto a sostituire le denominazioni del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e del rispettivo Ente parco - istituito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1995 - con le nuove denominazioni «Parco nazionale degli Alburni, del Cilento e Vallo di Diano» e «Ente parco nazionale degli Alburni, del Cilento e Vallo di Diano».
Ricorda che la legge quadro sulle aree protette n. 394 del 1991 individua una serie di parchi nazionali tra i quali, all'articolo 34, comma 1, lettera b), figura anche il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Cervati, Gelbison, Alburni, Monte Stella e Monte Bulgheria). L'articolo 8 della medesima legge dispone, poi, che i parchi nazionali vengano istituiti e delimitati in via definitiva con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente, sentita la regione. Le riserve naturali statali, sono istituite con decreto del Ministro dell'ambiente, sentita la regione.
Rammenta, inoltre, che, ai sensi del predetto decreto di istituzione, l'Ente parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha personalità di diritto pubblico ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'ambiente. Sono organi dell'Ente parco: il presidente, il consiglio direttivo, la giunta esecutiva, il collegio dei revisori dei conti, nonché la comunità del Parco.
La relazione illustrativa motiva tale modifica con la necessità di adeguare la denominazione del parco con una migliore corrispondenza alla realtà territoriale in quanto all'interno del parco, che insiste su una superficie complessiva di 178.172 ettari sparsi su 80 comuni, gli Alburni offrono il 65 per cento delle aree naturali.
La relazione afferma, inoltre, che, considerato che il Parco è tra quelli con le migliori prospettive di sviluppo turistico e che il territorio degli Alburni è quasi integralmente interessato dalle aree di massima tutela, con le restrizioni che a tale qualificazione conseguono, appare opportuno accogliere le esigenze delle popolazioni e delle amministrazioni locali nel veder riconoscere tale territorio nella denominazione.
La relazione, ricorda, inoltre, anche il rilievo internazionale del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in quanto inserito, nel 1997, dal Comitato consultivo sulle riserve della biosfera dell'UNESCO, nella Rete mondiale delle «riserve della biosfera», concetto con il quale si intendono gli ecosistemi terrestri, costieri e marini meritevoli di tutela, al fine di preservare un equilibrio, duraturo nel tempo, tra uomo e ambiente attraverso la conservazione della diversità biologica, la promozione dello sviluppo economico e la salvaguardia degli annessi valori culturali.
La proposta di legge in esame prevede che entro un mese dalla data di entrata in vigore venga emanato un apposito decreto da parte del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Entro i trenta giorni successivi alla data di entrata in vigore del decreto, gli organi dell'Ente parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano provvedono alle conseguenti modifiche dello statuto e degli altri atti ufficiali del medesimo Ente.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) solleva talune perplessità sul fatto che una denominazione troppo estesa della denominazione del Parco possa incidere negativamente in termini di comunicazione e pubblicità dell'area.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 3 febbraio 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE


Disposizioni per favorire il recupero delle terre incolte a rischio ambientale.
C. 399 Mario Pepe.