CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 gennaio 2010
274.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 26 gennaio 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto ZACCARIA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Michelino Davico.

La seduta comincia alle 12.20.

Sull'ordine dei lavori.

Roberto ZACCARIA, presidente, propone di rinviare la riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, al termine delle audizioni informali previste per oggi e di passare

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quindi all'esame dei provvedimenti previsti in sede referente.

La Commissione concorda.

Modifica all'articolo 2 del decreto legislativo luogotenenziale 1o marzo 1946, n. 48, concernente la denominazione della provincia di Massa-Carrara.
C. 2230 Bertolini.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 gennaio 2010.

Roberto ZACCARIA, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato 1) ed invita il relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere il rispettivo parere.

Isabella BERTOLINI (PdL), relatore, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.1, che si limita ad apportare anche all'articolo 3 del decreto luogotenenziale n. 48 del 1946 la modifica che il testo già prevede per l'articolo 2. Invita quindi i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo Zaccaria 1.01, avvertendo che, diversamente, il parere deve intendersi contrario. L'invito al ritiro è motivato dal fatto che la proposta emendativa modifica la portata del provvedimento, il quale intende solo ripristinare la denominazione originaria della provincia di Massa e Carrara, e rischia così di accendere polemiche o suscitare dibattiti che non è il momento di affrontare.

Il sottosegretario Michelino DAVICO esprime parere favorevole sull'emendamento 1.1 della relatrice e parere conforme a quello della relatrice sull'articolo aggiuntivo Zaccaria 1.01.

La Commissione approva l'emendamento 1.1 della relatrice.

Paolo FONTANELLI (PD) insiste per la votazione dell'articolo aggiuntivo Zaccaria 1.01, di cui è cofirmatario, chiarendo che esso ha lo scopo di prevenire le polemiche, dissipando ogni eventuale dubbio circa il fatto che dal cambiamento di denominazione della provincia non deve derivare alcun cambiamento dell'attuale assetto istituzionale. Fa presente che l'eliminazione del trattino di congiunzione tra «Massa» e «Carrara» può sembrare una modifica formale, ma rischia di dare occasione ad aspre rivendicazioni localistiche, delle quali il Paese non sente il bisogno. Avverte che, qualora la modifica proposta dall'articolo aggiuntivo fosse accolta, il suo gruppo non si opporrebbe al provvedimento; diversamente, l'atteggiamento cambierebbe, dal momento che vi sarebbe motivo di sospetto circa la reale finalità della norma.

Pierguido VANALLI (LNP) si dichiara d'accordo con la relatrice sul fatto che estendere il contenuto del provvedimento al di là della pura e semplice modifica della denominazione della provincia di Massa-Carrara non sia opportuno, in quanto potrebbe fornire argomenti per una polemica a livello locale.

Mario TASSONE (UdC) rileva che dal dibattito e dalle audizioni informali svolte nel suo ambito è emerso come la questione sia più complessa di quanto possa sembrare a prima vista. Non si tratta infatti di un intervento meramente terminologico: è infatti in corso un confronto tra gli enti locali sulla dislocazione delle responsabilità istituzionali che può degenerare in scontro. Esprime poi il timore che il provvedimento possa innescare rivendicazioni di carattere localistico anche in altre parti d'Italia e si dice convinto che questo problema dovrebbe essere affrontato in sede di riforma della disciplina delle autonomie locali. Invita quindi la relatrice e la maggioranza a rivedere il proprio giudizio in ordine all'opportunità di questo provvedimento. In conclusione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo Zaccaria 1.01.

David FAVIA (IdV) esprime, a nome del suo gruppo, un giudizio negativo sul provvedimento

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in esame, che ritiene insignificante e ambiguo. Per questa ragione si dichiara contrario all'emendamento del relatore e favorevole all'articolo aggiuntivo del deputato Zaccaria, che fa almeno in parte giustizia dell'ambiguità di fondo della proposta di legge.

La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Zaccaria 1.01.

Roberto ZACCARIA, presidente, avverte che, non essendo previsto il parere di altre Commissioni sulla proposta di legge in esame, si procederà direttamente al voto per il conferimento al relatore del mandato a riferire all'Assemblea favorevolmente sul testo risultante dall'emendamento approvato.

Mario TASSONE (UdC), intervenendo per dichiarazione di voto, raccomanda alla relatrice di riferire in Assemblea anche delle perplessità emerse nel corso del dibattito circa l'opportunità dell'intervento normativo. È evidente, infatti, che dietro la richiesta di mutamento della denominazione della provincia si nascondono forti tensioni locali, che tuttavia non sono emerse apertamente, neppure in sede di audizioni informali.

Paolo FONTANELLI (PD) preannuncia il voto contrario del suo gruppo, ribadendo come il cambiamento del nome della provincia rischi di alimentare uno scontro istituzionale locale in atto da anni. Fa presente, tra l'altro, che il provvedimento in esame si pone in contraddizione con il disegno di legge del Governo recante il cosiddetto codice delle autonomie, del quale il Parlamento dovrebbe a breve iniziare l'esame, il quale è ispirato, in materia di enti locali, ad una linea di semplificazione e di contrasto alla frammentazione localistica: una linea che la sua parte politica condivide. In conclusione, invita la relatrice a considerare che, se si tratta soltanto di affermare una verità storica in relazione alla denominazione della provincia, il provvedimento può avere una maggior forza se approvato in spirito di condivisione; diversamente non può che alimentare il sospetto che si intenda avallare certe polemiche locali.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire alla relatrice, deputata Bertolini, mandato a riferire all'Assemblea sul provvedimento in esame in senso favorevole. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Roberto ZACCARIA, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Modifica al testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, in materia di mozione di sfiducia nei confronti degli organi di governo del comune e della provincia.
C. 588 Tassone.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo, nella seduta del 21 gennaio 2010.

Mario TASSONE (UdC) chiede che siano definiti tempi certi per il seguito dell'esame della proposta di legge in titolo. Ritiene infatti opportuno che sia chiarita l'intenzione o meno di proseguire nell'iter parlamentare attraverso un percorso condiviso. Ricorda, infatti, che molti colleghi hanno fornito il proprio contributo al dibattito evidenziando il rilievo del tema affrontato dalla proposta di legge. Qualora, invece, prevalga l'orientamento di non procedere nell'esame - probabilmente anche in considerazione del fatto che si tratta di una proposta di un gruppo di opposizione - è a suo avviso corretto dirlo sin d'ora con chiarezza.

Roberto ZACCARIA, presidente, fa presente che la questione potrà essere definita nell'ambito della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti

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dei gruppi, della I Commissione, prevista per la giornata odierna.
Ricorda, in ogni modo, che vi sono ancora taluni colleghi iscritti a parlare nell'esame preliminare, che tuttavia oggi non sono presenti.

Raffaele VOLPI (LNP) richiama gli interventi svolti dai colleghi del suo gruppo nel corso dell'esame preliminare, in cui è stata evidenziata con chiarezza l'opportunità di non procedere nell'iter parlamentare del provvedimento in considerazione del contenuto del testo proposto e non di un atteggiamento pregiudiziale nei confronti dei gruppi di opposizione.

Giuseppe CALDERISI (PdL) nel ritenere ragionevole la richiesta del collega Tassone di individuare tempi certi per il seguito dell'esame della proposta di legge in titolo, preannuncia la propria intenzione di svolgere un ulteriore intervento, in una delle prossime sedute, sul merito delle questioni da essa poste.
Rileva, in ogni modo, che non vi è alcuna questione pregiudiziale nei confronti delle proposte sollecitate dai gruppi di opposizione, come dimostra l'iter proprio di proposte di legge, quale la proposta C. 465 Formisano sui reati elettorali, su cui vi è stato un lavoro comune che ha portato alla votazione del mandato al relatore in senso favorevole. Ritiene, peraltro, che nel caso in esame la questione riguardi piuttosto la forte distanza che caratterizza le posizioni espresse da quasi tutti i gruppi rispetto ai contenuti della proposta di legge.
Ricorda, quindi, che il collega Bressa ha richiamato più volte l'attenzione della Commissione sulla necessità di attenersi al contenuto proprio dei progetti di legge esaminati, evitando di fare modo che essi rappresentino un veicolo per affrontare una diversa problematica. Al riguardo, ritiene che la questione attenga - in questo caso - soprattutto alla difficoltà che vi è in Italia a concepire i poteri delle Assemblee rappresentative al di là di quello di provocare la crisi dell'esecutivo.
In altri Paesi, infatti, le Assemblee elettive non modificano gli assetti dell'Esecutivo ma non per questo non dispongono di poteri significativi e non svolgono un ruolo di primaria importanza.
Ritiene che in Italia, invece, manchi questa cultura, come è emerso con chiarezza nel corso del dibattito sugli Statuti regionali, quando le regioni avevano la possibilità di mettere in discussione i poteri del Consiglio, ad eccezione di quello di crisi. Quell'occasione, invece, è stata persa proprio per la cultura diffusa di non concepire altro potere per le Assemblee rappresentative che non sia quello di crisi.
Ricorda, quindi, che l'istituto della sfiducia costruttiva era previsto nell'ordinamento italiano dalla normativa vigente dal 1990 al 1993; a tale istituto, tuttavia, non si è fatto ricorso proprio perché nella maggioranza dei casi le crisi erano di natura extra-parlamentare.

Roberto ZACCARIA, presidente, ribadisce che la questione potrà essere definita nell'ambito della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della I Commissione, prevista per la giornata odierna.
Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.50.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 26 gennaio 2010.

Audizione di rappresentanti dell'associazione Vittime innocenti di Capodanno.

L'audizione informale è stata svolta dalle 12.55 alle 13.15.

Audizione di rappresentanti di associazioni di imprese operanti nel settore.

L'audizione informale è stata svolta dalle 13.20 alle 14.05.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 26 gennaio 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.15.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 26 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 14.45.

Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
Emendamenti C. 1441-quater-C Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Isabella BERTOLINI, presidente e relatore, rileva che né gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 né gli emendamenti 4.200, 21.100, 29.200, 45.200, 50.200 e 50.201 della Commissione, presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza.
Emendamenti testo unificato C 889-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Isabella BERTOLINI, presidente e relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2009, n. 193, recante interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario.
Emendamenti C. 3084-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Isabella BERTOLINI, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Disciplina sanzionatoria dello scarico di acque reflue.
Emendamenti C. 2966 Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

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Alessandro NACCARATO (PD), relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.55.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 26 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 16.50.

Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
Emendamenti C. 1441-quater-C Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Isabella BERTOLINI, presidente e relatore, rileva che è stato presentato il nuovo emendamento 23.200 della Commissione. Considerato che lo stesso non presenta profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione propone di esprimere su di esso il parere di nulla osta.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 16.55.