CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 gennaio 2010
270.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 19 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 12.20.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

Silvano MOFFA, presidente, comunica che, a seguito della riunione di giovedì 14 gennaio 2010 dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato predisposto il seguente programma dei lavori della Commissione per il periodo gennaio-marzo 2010:

PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO GENNAIO-MARZO 2010

GENNAIO 2010

Sede referente:
Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
C. 1441-quater-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
Norme in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
Testo unificato C. 82 Stucchi, C. 322 Barbieri, C. 331 Schirru, C. 380 Volontè, C. 527 Osvaldo Napoli, C. 691 Prestigiacomo, C. 870 Ciocchetti, C. 916 Marinello, C. 1279 Grimoldi, C. 1377 Naccarato, C. 1448 Caparini, C. 1504 Cazzola, C. 1995 Commercio, C. 2273 Pisicchio.
Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito.
C. 2424 Antonino Foti.
Contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionali iscritti in albi ed elenchi.
C. 1524 Lo Presti.

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Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.
Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale.
C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.
Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate.
C. 2312 Saglia e C. 2345 Narducci.
Norme concernenti i ruoli e le carriere del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
C. 1022 Carlucci, C. 1542 Tassone, C. 1768 Cassinelli, C. 2486 Catanoso.

Indagine conoscitiva:
Su taluni fenomeni distorsivi del mercato del lavoro (lavoro nero, caporalato e sfruttamento della manodopera straniera) - Audizioni previste nel programma.

FEBBRAIO 2010

Sede referente:
Norme in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
Testo unificato C. 82 Stucchi, C. 322 Barbieri, C. 331 Schirru, C. 380 Volontè, C. 527 Osvaldo Napoli, C. 691 Prestigiacomo, C. 870 Ciocchetti, C. 916 Marinello, C. 1279 Grimoldi, C. 1377 Naccarato, C. 1448 Caparini, C. 1504 Cazzola, C. 1995 Commercio, C. 2273 Pisicchio.
Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito.
C. 2424 Antonino Foti.
Disciplina delle attività subacquee e iperbariche.
Testo unificato C. 344 Bellotti, C. 2369 Lo Presti, C. 2509 Carlucci.
Disposizioni per l'adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra.
C. 637 Polledri, C. 638 Polledri, C. 959 Tenaglia, C. 987 Schirru, C. 1347 Rigoni, C. 1457 Paglia, C. 1719 Rosato, C. 1793 Pelino, C. 1953 Iannarilli.
Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.
Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate.
C. 2312 Saglia e C. 2345 Narducci.
Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale.
C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.
Contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionali iscritti in albi ed elenchi.
C. 1524 Lo Presti.
Norme concernenti i ruoli e le carriere del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
C. 1022 Carlucci, C. 1542 Tassone, C. 1768 Cassinelli, C. 2486 Catanoso.
Estensione del diritto all'assegno supplementare in favore delle vedove dei grandi invalidi per servizio.
Testo unificato C. 1421 Paglia, C. 1827 Pelino e C. 2571 Volontè.
Istituzione dell'Ente sociale italiano della navigazione.
C. 2863 Moffa.
Interventi in materia di ammortizzatori sociali e tutela di determinate categorie di lavoratori.
C. 2100 Damiano, C. 2157 Miglioli, C. 2158 Miglioli, C. 2890 Letta.
Disposizioni in materia di oneri previdenziali degli amministratori locali.
C. 2875 Gnecchi.

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Indagine conoscitiva:
Su taluni fenomeni distorsivi del mercato del lavoro (lavoro nero, caporalato e sfruttamento della manodopera straniera) - Audizioni previste nel programma.

MARZO 2010

Sede referente:
Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale.
C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.
Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.
Disposizioni in materia di oneri previdenziali degli amministratori locali.
C. 2875 Gnecchi
Contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionali iscritti in albi ed elenchi.
C. 1524 Lo Presti.
Estensione del diritto all'assegno supplementare in favore delle vedove dei grandi invalidi per servizio.
Testo unificato C. 1421 Paglia, C. 1827 Pelino e C. 2571 Volontè.
Disposizioni per l'adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra.
C. 637 Polledri, C. 638 Polledri, C. 959 Tenaglia, C. 987 Schirru, C. 1347 Rigoni, C. 1457 Paglia, C. 1719 Rosato, C. 1793 Pelino, C. 1953 Iannarilli.
Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate.
C. 2312 Saglia e C. 2345 Narducci.
Istituzione dell'Ente sociale italiano della navigazione.
C. 2863 Moffa.
Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
C. 2715 Damiano.
Norme in favore del personale a contratto in servizio presso le rappresentanze italiane all'estero.
C. 111 Angeli, C. 719 Fedi, C. 1632 Di Biagio, C. 1963 Codurelli.

Indagine conoscitiva:
Su taluni fenomeni distorsivi del mercato del lavoro (lavoro nero, caporalato e sfruttamento della manodopera straniera) - Audizioni previste nel programma.

Comunica, inoltre, che il gruppo Lega Nord Padania ha richiesto l'inserimento, nel programma dei lavori, della proposta di legge n. 2691 Grimoldi, assegnata alle Commissioni riunite I e XI, recante «Delega al Governo per l'adozione di norme in materia di tutela previdenziale e antinfortunistica in favore del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco», in ordine alla quale occorre acquisire la previa intesa con la I Commissione.
Fa presente, altresì, che la presidenza si riserva di verificare, previa intesa con la presidenza della VII Commissione, l'eventuale ripresa dell'esame della proposta di legge n. 1286 Di Centa, recante «Disposizioni per il sostegno dello sport femminile e per la tutela della maternità delle atlete che praticano attività sportiva agonistica dilettantistica», nonché l'eventuale inizio dell'esame della proposta di legge n. 1949 Fedriga, in materia di formazione universitaria degli studenti lavoratori e di diritto degli studenti stranieri allo studio universitario, rispetto alla quale è stata preannunciata la possibile presentazione di eventuali proposte di legge di iniziativa di altri gruppi.
Segnala, quindi, che il programma potrà essere integrato e aggiornato con l'esame di ulteriori provvedimenti, in relazione alla valutazione della loro urgenza e conformemente alle determinazioni che l'ufficio di presidenza assumerà nel corso dei mesi di riferimento del programma

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medesimo; le modalità di attuazione del programma saranno definite mediante i calendari dei lavori della Commissione, aggiornati - con cadenza settimanale - dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Comunica, infine, che saranno iscritti all'ordine del giorno:
i disegni di legge di conversione di decreti-legge;
gli ulteriori atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere;
lo svolgimento di interrogazioni in Commissione e di eventuali risoluzioni nel frattempo segnalate;
lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata;
gli ulteriori progetti di legge assegnati in sede consultiva, sollecitati dalle Commissioni di merito.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 12.25.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 19 gennaio 2010.

Audizione di rappresentanti dell'ENASARCO sulle problematiche relative alla gestione e all'andamento dei fondi pensione e della previdenza complementare.

L'audizione informale è stata svolta dalle 12.25 alle 13.05.

SEDE REFERENTE

Martedì 19 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 13.50.

Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
C. 1441-quater-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 13 gennaio 2010.

Silvano MOFFA, presidente, comunica che risultano presentate numerose proposte emendative riferite al provvedimento in esame (vedi allegato). In proposito, avverte che, essendo il predetto disegno di legge esaminato dalla Camera in terza lettura, gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi presentati sono stati valutati dalla presidenza anzitutto alla luce dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, ai sensi del quale, riguardo ai progetti di legge già approvati dalla Camera e rinviati dal Senato, la Camera delibera soltanto sulle modificazioni apportate dal Senato e sugli emendamenti ad esse conseguenti che fossero proposti alla Camera, nonché ai sensi dell'articolo 89 dello stesso Regolamento che, in particolare, attribuisce al Presidente la facoltà di negare l'accettazione di emendamenti relativi ad argomenti affatto estranei all'oggetto della discussione ovvero preclusi da precedenti deliberazioni e di non metterli in votazione.
Fa presente, pertanto, che, sulla base dell'indicato parametro regolamentare, sono state dichiarate irricevibili le proposte emendative volte a modificare disposizioni del testo approvate dalla Camera e non modificate dal Senato, e per le quali si è quindi già compiuta la doppia lettura conforme costituzionalmente richiesta per l'approvazione delle leggi, ovvero volte ad introdurre materie nuove rispetto sia ai contenuti del provvedimento come licenziato dalla Camera sia alle modifiche introdotte dal Senato: tali proposte emendative, pertanto, non sono state inserite nel fascicolo degli emendamenti in distribuzione

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e non saranno pubblicate in allegato al resoconto della seduta odierna.
Segnala, peraltro, che - con riferimento agli emendamenti 2.1 e 4.2 del relatore, nonché Santagata 2.2, Miotto 2.3, Grassi 2.7 e Pedoto 2.8, che introducono talune modifiche formali in relazione alla denominazione dell'ex Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, intervenendo anche su alcune, limitate, parti non modificate dal Senato - la presidenza ha ritenuto, anche alla luce di taluni precedenti in materia, di poterli considerare ammissibili, atteso che, in tal caso, l'eventuale effetto di una rigorosa e formalistica applicazione del principio della «doppia lettura conforme» porterebbe alla violazione di principi di coerenza ordinamentale e logicità, con il risultato paradossale di una legge, in parte della quale i nuovi ministeri, costituiti in luogo del precedente Ministero, sarebbero correttamente indicati, mentre in altra parte si farebbe riferimento ad una denominazione ormai superata.
Comunica, poi, che - sulla base del medesimo parametro regolamentare in precedenza richiamato - altre proposte emendative, formalmente riferite a disposizioni inserite nel provvedimento dal Senato e riconducibili a materie oggetto, per altri profili, delle modifiche introdotte da quel ramo del Parlamento, sono state comunque dichiarate inammissibili, in quanto volte sostanzialmente ad introdurre nel testo argomenti del tutto nuovi, per i quali non è rinvenibile un nesso di consequenzialità rispetto a tali modifiche. Si tratta, in particolare, delle seguenti proposte emendative:
Vincenzo Antonio Fontana 5.7, recante disposizioni in materia di reclutamento di personale ispettivo;
Bellanova 5.01 e 5.02, recanti modifiche al codice penale in tema di grave sfruttamento del lavoro, i quali presentano, peraltro, problemi di ammissibilità anche sotto il profilo della copertura finanziaria;
Villecco Calipari 5.03, in materia di tracciabilità dei processi produttivi;
Zeller 8.1, che reca modifiche ordinamentali all'articolo 41 del decreto-legge n. 112 del 2008, in materia di orari di lavoro;
Fedriga 13.01, recante disposizioni per l'assunzione di operatori doganali, che appare, peraltro, anche inammissibile sotto il profilo dell'idoneità della compensazione, in quanto non quantifica l'onere e non ne specifica la misura nella disposizione di copertura;
Caparini 13.02, recante norme per l'assunzione di personale presso il Parco nazionale dello Stelvio, il quale presenta, peraltro, problemi di ammissibilità anche sotto il profilo della copertura finanziaria;
Bobba 22.7, che introduce disposizioni in tema di tutela risarcitoria delle vittime del lavoro;
Gnecchi 24.2, che introduce disposizioni in tema di congedi parentali, il quale risulta, peraltro, anche inammissibile sotto il profilo della carenza di compensazione dei relativi oneri;
Gnecchi 24.3, che reca disposizioni in tema di congedi parentali, intervenendo su una materia non introdotta dal Senato;
Gnecchi 24.01, recante una disposizione in materia di aggiornamento mensile degli estratti contributivi;
Fedriga 25.01, recante disposizioni in materia contributiva concernenti gli spedizionieri doganali;
Zeller 34.03, diretto a introdurre deroghe relative a taluni soggetti, nell'ambito del testo unico sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro;
Poli 36.2, recante disposizioni in tema di disciplina giuridica dei soci delle cooperative artigiane, il quale, peraltro, reca minori entrate contributive non quantificate e non coperte;
Fedriga 37.01, che interviene sulla disciplina dell'istituzione delle zone franche urbane;

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Fedriga 37.02, che modifica il cosiddetto «codice degli appalti» in materia di subcontratti di forniture con posa in opera;
Gnecchi 37.03, che introduce misure di sostegno alle attività artigiane;
Fedriga 38.01, recante disposizioni in materia di reclutamento di personale ispettivo, il quale presenta, peraltro, problemi di ammissibilità anche sotto il profilo della copertura finanziaria;
Codurelli 38.02, sulle modalità temporali per il godimento e la sospensione del sussidio di disoccupazione, il quale presenta, peraltro, problemi di ammissibilità anche sotto il profilo della copertura finanziaria;
Gnecchi 42.3, in materia di riscatto previdenziale dei corsi universitari e di studio;
Bucchino 44.01, recante norme in materia di abbandono del recupero delle prestazioni previdenziali indebite per i residenti all'estero, il quale presenta, peraltro, problemi di ammissibilità anche sotto il profilo della copertura finanziaria;
Fedriga 48.5, recante norme in tema di mobilità dei lavoratori nei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, il quale presenta, peraltro, problemi di ammissibilità anche sotto il profilo della copertura finanziaria;
Fedriga 48.01, recante disposizioni sull'utilizzo di personale collocato a riposo presso uffici degli enti locali;
Codurelli 48.02, che interviene sulla disciplina dei congedi di paternità;
Fedriga 49.01, che intende modificare una disposizione in tema di certificazione IPSEMA dei lavoratori esposti all'amianto, il quale presenta, peraltro, problemi di ammissibilità anche sotto il profilo della copertura finanziaria;
Mattesini 49.02, recante disposizioni in tema di periodo massimo di malattia indennizzabile per i lavoratori sottoposti a dialisi;
Fedriga 50.01, recante modifiche alla normativa concernente le collaborazioni nella pubblica amministrazione;
Schirru 51.01, che interviene sulla disciplina dei concorsi per i segretari comunali e provinciali;
Mattesini 51.02, che reca interventi modificativi del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Avverte inoltre che, ai sensi dei medesimi articoli 70, comma 2, e 89 del Regolamento, e alla luce di numerosi precedenti, sono da considerarsi inammissibili - in quanto integralmente soppressive di articoli, commi o lettere, che, essendo stati solo parzialmente modificati dal Senato, hanno comunque conseguito, sia pure in parte, una doppia lettura conforme - le seguenti proposte emendative:
identici Damiano 2.5 e Lenzi 2.6;
Gatti 5.2;
Bobba 5.3;
Gatti 5.4;
Damiano 24.1;
identici Damiano 34.1 e Fedriga 34.2;
Damiano 34.3;
Damiano 34.7.

Segnala, infine, che, trattandosi di un provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica, ai sensi dell'articolo 123-bis del Regolamento, devono altresì ritenersi inammissibili le proposte emendative che contrastano con i criteri per l'introduzione di nuove o maggiori spese o minori entrate come definiti dalla legislazione contabile. Alla luce di tale criterio, osserva che risultano inammissibili i seguenti emendamenti:
identici Caparini 25.6 e Poli 25.7, i quali, modificando in senso ampliativo la normativa vigente, comportano un aumento di spesa non quantificato e non coperto;

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Delfino 37.1, che reca una disposizione onerosa, nel presupposto che sia onerosa anche la disposizione che si intende modificare;
Gnecchi 47.1, che amplia la platea dei beneficiari della norma, con la conseguenza di produrre effetti onerosi;
Mattesini 49.1, il quale, riaprendo i termini per la presentazione delle relative domande, amplia la platea dei beneficiari dell'indennizzo;
Lenzi 49.2 e Porcino 49.3, che recano una riduzione lineare della Tabella C per l'anno 2009, che risulta inammissibile, in quanto riferita ad un esercizio ormai concluso;
Fedriga 50.25 e Caparini 50.30, che - attraverso i relativi interventi - recano una riduzione delle entrate contributive, i cui oneri non vengono compensati con apposita disposizione finanziaria.

Con riferimento, quindi, alle proposte emendative riferite all'articolo 23 (età pensionabile dei dirigenti medici), avverte che la presidenza non ha potuto valutarne in maniera univoca l'eventuale onerosità, atteso che - sotto un profilo generale e considerati analoghi precedenti in materia, come risultanti dalle apposite relazioni tecniche - qualunque norma che dispone un aumento dell'età di pensionamento dovrebbe considerarsi come avente effetti di risparmio, mentre, in taluni altri casi recenti, è stata segnalata l'onerosità di disposizioni vertenti su tale argomento, nel presupposto che il mantenimento in servizio dei dirigenti medici oltre quanto disposto dalla normativa vigente possa pregiudicare gli obiettivi di risparmio connessi alla riduzione degli organici che le pubbliche amministrazioni devono conseguire.
Fa presente che, per le ragioni indicate e considerato che il provvedimento costituirà, comunque, oggetto di esame in sede consultiva anche da parte della V Commissione, la presidenza ritiene di non pronunciare, in questa fase, alcun giudizio di inammissibilità sulle proposte emendative riferite all'articolo 23.
Avverte, infine, che sono state testé depositate le nuove formulazioni degli emendamenti Fedriga 2.10 e Caparini 20.1 (vedi allegato), che i presentatori chiedono di porre in votazione in luogo delle proposte emendative originariamente presentate; non essendovi obiezioni, la presidenza ritiene quindi di poter accedere a tale richiesta.

Cesare DAMIANO (PD), intervenendo sulle modalità di organizzazione dei lavori, prospetta alla presidenza, per consentire al suo gruppo una valutazione più approfondita delle proposte di modifica presentate (molte delle quali predisposte dal relatore), l'opportunità di esaminare nella seduta odierna esclusivamente gli emendamenti riferiti ai primi sette articoli del testo in esame, rinviando alla seduta già fissata per la mattina di domani il prosieguo dell'esame delle restanti proposte emendative.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che la proposta del deputato Damiano possa essere accolta, a condizione che vi sia un chiaro impegno di tutti i gruppi a concludere l'esame delle proposte emendative nella mattina di domani, prima dell'inizio delle votazioni in Assemblea, al fine di trasmettere il testo risultante alle Commissioni competenti, per l'espressione del prescritto parere, e di consentire alla XI Commissione di deliberare sul mandato al relatore nella giornata di giovedì.

Cesare DAMIANO (PD) assicura l'impegno del suo gruppo a procedere nei lavori della Commissione nel senso testé indicato dal Presidente.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto che anche gli altri gruppi presenti in Commissione convengono sulle modalità di organizzazione dei lavori testé definite, avverte che la seduta odierna si concluderà al termine dell'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 7; nella seduta

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prevista per la mattina di domani, sarà quindi completato l'esame delle rimanenti proposte emendative.

La Commissione conviene.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, con riferimento all'articolo 1, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Bobba 1.1 e Paladini 1.2; raccomanda, quindi, l'approvazione del suo emendamento 1.3, invitando al ritiro dell'emendamento Damiano 1.4, dal momento che le esigenze da esso poste risultano pienamente ricomprese nel citato emendamento del relatore. Esprime, infine, parere contrario sull'emendamento Delfino 1.5.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLIesprime un parere conforme a quello del relatore.

Cesare DAMIANO (PD) ritiene che il criterio indicato nel suo emendamento 1.4, riferito alla durata del periodo in cui i lavoratori hanno svolto attività usuranti, appaia di gran lunga preferibile a quello della data di presentazione della domanda, menzionato nell'emendamento 1.3 del relatore. Quest'ultimo, a suo avviso, potrebbe favorire un'iniqua concorrenza tra lavoratori, sulla base di un mero dato formale, tralasciando di valutare il dato, più sostanziale, della maturazione dei requisiti necessari per l'accesso al beneficio previdenziale, fondato sulla effettiva durata dello svolgimento dell'attività usurante. Chiede pertanto al relatore di riconsiderare i pareri testé espressi in relazione alle proposte emendative riferite all'articolo 1.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, fa notare al deputato Damiano che il testo del suo emendamento 1.3 non fa altro che riproporre requisiti di accesso al beneficio previdenziale già contenuti nello schema di decreto legislativo presentato dal precedente Governo in attuazione della delega di cui al medesimo articolo 1 del provvedimento in esame; sottolinea, peraltro, che tali requisiti sono stati ripresi successivamente dai gruppi di opposizione, in talune proposte di legge presentate presso la stessa XI Commissione.

Cesare DAMIANO (PD) intende sottolineare come il requisito che fa riferimento alla data di presentazione della domanda sia in realtà un elemento del tutto nuovo, che non incide positivamente sull'efficacia della norma in esame.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI, alla luce dei rilevi posti dal deputato Damiano, ritiene opportuno giungere ad una riformulazione dell'emendamento 1.3 del relatore, che, pur ribadendo la priorità del criterio della maturazione effettiva dei requisiti, faccia salva l'esigenza di valutare la data di presentazione della domanda nei casi di analoga durata dell'attività usurante.

Ivano MIGLIOLI (PD) auspica che, sul punto in discussione, i gruppi possano individuare una soluzione di mediazione, che sia in grado di salvaguardare la prevalenza del criterio più sostanziale indicato nell'emendamento Damiano 1.4.

Cesare DAMIANO (PD) ricorda che i criteri di priorità, oggetto dell'odierna discussione, sono stati introdotti nel testo, da parte del Senato, al fine di evitare l'insorgere di scostamenti di natura finanziaria, che potrebbero derivare dal riconoscimento del citato beneficio previdenziale. L'esigenza di far salve determinate priorità, a suo avviso, non deve tuttavia pregiudicare i diritti di quei lavoratori che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge e che possano vantare una maggiore durata dell'attività usurante svolta.

Teresio DELFINO (UdC), preso atto della necessità di dover compiere scelte politiche sulla base delle risorse finanziarie disponibili, osserva che il requisito della data di presentazione della domanda è un elemento meramente formale, che non può prevalere né sul dato, più sostanziale, della durata delle attività usuranti né su quello - indicato nel suo emendamento

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1.5 - della loro natura particolarmente gravosa.

Silvano MOFFA, presidente, invita i gruppi ad individuare una soluzione di compromesso che possa recepire le osservazioni emerse nel corso dell'odierno dibattito; a tal fine, prospetta l'opportunità di chiarire che la priorità nella presentazione della domanda rilevi solo a parità dei requisiti maturati.
Avverte, peraltro, che la Commissione dovrà prima votare gli identici emendamenti Bobba 1.1 e Paladini 1.2, soppressivi dell'intero comma 2 dell'articolo 1.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Bobba 1.1 e Paladini 1.2.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, presenta una nuova formulazione del suo emendamento 1.3 (vedi allegato), facendo presente che tale proposta emendativa intende ispirarsi ai principi in precedenza indicati dalla presidenza.

La Commissione approva l'emendamento del relatore 1.3 (Nuova formulazione).

Silvano MOFFA, presidente, fa presente che, con l'approvazione dell'emendamento 1.3 del relatore (Nuova formulazione), può intendersi conseguentemente assorbito l'emendamento Damiano 1.4.

Teresio DELFINO (UdC), preso atto dell'esito della votazione appena effettuata e considerate le motivazioni espresse in precedenza dal relatore, ritira il suo emendamento 1.5.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, con riferimento all'articolo 2, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.1, invitando conseguentemente al ritiro degli emendamenti Santagata 2.2 e Miotto 2.3, che risulterebbero sostanzialmente assorbiti dall'eventuale approvazione del predetto emendamento. Esprime, quindi, parere contrario sugli emendamenti Porcino 2.4, Grassi 2.7 e Pedoto 2.8, invitando al ritiro dell'emendamento Fedriga 2.9. Infine, fa presente che il parere è favorevole sull'emendamento Fedriga 2.10 (Nuova formulazione).

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI esprime un parere conforme a quello del relatore.

La Commissione approva l'emendamento 2.1 del relatore.

Silvano MOFFA, presidente, fa presente che, con l'approvazione dell'emendamento 2.1 del relatore, devono intendersi conseguentemente assorbiti gli emendamenti Santagata 2.2 e Miotto 2.3.

Anna Margherita MIOTTO (PD), intervenendo in relazione al suo emendamento 2.3, fa notare che esso non può essere considerato assorbito dall'approvazione dell'emendamento 2.1 del relatore, dal momento che l'intenzione del proprio intervento emendativo è quella di «stralciare» la materia del riordino del sistema degli enti, istituti e società vigilati dal Ministero della salute dall'ambito di operatività della delega legislativa indicata all'articolo 2 del testo in esame.

Silvano MOFFA, presidente, fa notare che gli emendamenti Santagata 2.2 e Miotto 2.3 dovrebbero, in realtà, essere considerati addirittura preclusi dall'approvazione dell'emendamento 2.1 del relatore, pur essendo, in parte, di contenuto simile ad esso. Per tale ragione, che giudica di natura puramente tecnica, ritiene che gli emendamenti richiamati non possano essere posti in votazione.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Porcino 2.4, Grassi 2.7 e Pedoto 2.8.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) ritira il suo emendamento 2.9.

La Commissione approva l'emendamento Fedriga 2.10 (Nuova formulazione).

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Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, con riferimento all'articolo 3, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3.1, esprimendo conseguentemente parere favorevole sugli identici emendamenti Antonino Foti 3.2 e Miotto 3.3. Invita, quindi, al ritiro dei restanti emendamenti, che risulterebbero peraltro assorbiti o preclusi dall'approvazione degli identici emendamenti soppressivi.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI esprime un parere conforme a quello del relatore.

La Commissione approva gli identici emendamenti 3.1 del relatore, Antonino Foti 3.2 e Miotto 3.3.

Silvano MOFFA, presidente, fa presente che, si intendono conseguentemente assorbiti o preclusi i restanti emendamenti riferiti all'articolo 3.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, con riferimento all'articolo 4, nel raccomandare l'approvazione del suo emendamento 4.2, invita al ritiro dell'emendamento Miotto 4.1.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI esprime un parere conforme a quello del relatore.

Anna Margherita MIOTTO (PD), illustrando il suo emendamento 4.1, fa notare che esso risponde all'esigenza di garantire la sussistenza degli opportuni profili di competenza professionale ai fini della designazione dei componenti della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive. Invita pertanto il relatore a riconsiderare il suo parere su tale proposta emendativa.

Ivano MIGLIOLI (PD), giudicate condivisibili le osservazioni testé espresse dal deputato Miotto, auspica una rivalutazione del parere del relatore sull'emendamento Miotto 4.1.

Antonino FOTI (PdL), giudicato opportuno svolgere una ulteriore attività di approfondimento sull'argomento, anche alla luce delle legittime osservazioni svolte da taluni esponenti dell'opposizione, ritiene che i gruppi di maggioranza si possano impegnare sin d'ora a predisporre un emendamento, anche nell'ambito del Comitato dei nove che seguirà i lavori in Assemblea, al fine di salvaguardare le esigenze testé prospettate.

Silvano MOFFA, presidente, attesa la delicatezza delle questioni poste, ritiene opportuno rinviare all'esame in Assemblea lo studio di ogni possibile ipotesi di riformulazione dell'emendamento in discussione, affinché sul tema si possa addivenire, nel frattempo, ad un'ampia convergenza tra i gruppi.

Anna Margherita MIOTTO (PD), preso atto dell'impegno formale assunto dalla presidenza e dai gruppi di maggioranza, ritira il suo emendamento 4.1.

La Commissione approva l'emendamento 4.2 del relatore.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, con riferimento all'articolo 5, invita al ritiro dell'emendamento Fedriga 5.1, esprimendo inoltre parere contrario sugli identici emendamenti Damiano 5.5 e Borghesi 5.6.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI esprime un parere conforme a quello del relatore, segnalando, in particolare, come le questioni poste dall'emendamento Fedriga 5.1 possano essere risolte in via amministrativa, atteso anche che lo stesso articolo 5 già prevede la salvaguardia delle sanzioni disposte dalla normativa vigente.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) ritira il suo emendamento 5.1, dichiarandosi rassicurato dalle considerazioni del rappresentante del Governo.

Maria Grazia GATTI (PD) fa presente che il suo gruppo è fortemente preoccupato per le sempre più frequenti pratiche,

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confermate anche dall'articolo 6 del provvedimento in esame, che tendono ad aprire «varchi» all'interno della lotta ad ogni forma di «lavoro nero». Auspica, pertanto, l'approvazione dell'emendamento Damiano 5.5.

Cesare DAMIANO (PD) ritiene che l'articolo 5 tenti di rendere sempre più elastico ogni tipo di adempimento a carico del datore di lavoro tendente a combattere possibili forme di sfruttamento o di «lavoro nero»; tale dato, a suo giudizio, emerge in maniera ancor più evidente dalla lettura incrociata di altre disposizioni presenti nel testo.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Damiano 5.5 e Borghesi 5.6.

Maria Grazia GATTI (PD), pur nella consapevolezza della pronuncia di ammissibilità riferita agli articoli aggiuntivi, presentati dal suo gruppo, relativi al problema dello sfruttamento della manodopera straniera, esprime forti perplessità circa l'ipotesi che tale argomento, esploso in modo eclatante, di recente, a seguito dei fatti di Rosarno, non venga neanche trattato dalla Commissione.

Silvano MOFFA, presidente, dichiara di condividere le preoccupazioni espresse, con grande sensibilità, dal deputato Gatti, facendo notare, tuttavia, che la dichiarazione di inammissibilità prima pronunciata ha una natura meramente tecnica e, per tale ragione, risulta sostanzialmente «insormontabile» in questa sede. Ritiene, peraltro, che nulla impedisca ai gruppi di verificare, in occasione dell'esame in Assemblea, se vi siano margini per una convergenza di tutti gli schieramenti politici verso un intervento in materia.

Maria Grazia GATTI (PD) ringrazia la presidenza per la disponibilità testé manifestata.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, con riferimento all'articolo 6, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 6.5, esprimendo parere contrario sui restanti emendamenti presentati.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI esprime un parere conforme a quello del relatore.

Donella MATTESINI (PD) auspica la soppressione dell'articolo 6, che reca un principio culturale potenzialmente molto pericoloso, che potrebbe peraltro essere esteso anche al settore privato.

Giovanni PALADINI (IdV), nel condividere le considerazioni espresse dal deputato Mattesini, ritiene necessario sopprimere l'articolo in discussione, del quale evidenzia le criticità.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Mattesini 6.1 e Paladini 6.2, nonché l'emendamento Mattesini 6.3.

Donella MATTESINI (PD), raccomanda l'approvazione del suo emendamento 6.4, facendo notare che, dall'attuale formulazione dell'articolo 6, emerge una concezione negativa della pubblica amministrazione, che risulterebbe incapace di assolvere a determinati obblighi di comunicazione in tempi certi.

La Commissione respinge l'emendamento Mattesini 6.4.

Ivano MIGLIOLI (PD), intervenendo sull'emendamento 6.5 del relatore, fa notare che esso introduce nell'articolo 6 un comma aggiuntivo potenzialmente in contraddizione rispetto ai precedenti, dal momento che esso autorizza la trasmissione in via telematica di comunicazioni per le quali, in base ai commi precedenti del medesimo articolo, si autorizzano tempi molto più lunghi.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, fa presente che gli obblighi di comunicazione di cui al suo emendamento 6.5 riguardano la trasparenza dei dati.

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Ivano MIGLIOLI (PD) ritiene che il mero «buon senso» richieda di non approvare la proposta emendativa in discussione.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 6.5 del relatore e respinge l'emendamento Mattesini 6.6.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, con riferimento all'articolo 7, esprime parere contrario sull'emendamento Livia Turco 7.1, giudicandone pleonastico il contenuto.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI esprime un parere conforme a quello del relatore.

Anna Margherita MIOTTO (PD) giudica non pleonastico il richiamo, presente all'interno dell'emendamento Livia Turco 7.1, al rispetto della normativa italiana, attesa l'esigenza di evitare che possa aver luogo l'aggiramento di essa da parte di determinate categorie di professionisti sanitari.

Silvano MOFFA, presidente, osserva che, qualora fosse approvato l'emendamento Livia Turco 7.1, ciò farebbe presuntivamente ritenere che, di regola, la normativa vigente venga disapplicata nell'ordinamento interno. Invita, pertanto, i presentatori dell'emendamento a riflettere sull'effettiva opportunità di insistere per la sua votazione.

Anna Margherita MIOTTO (PD) insiste per la votazione dell'emendamento Livia Turco 7.1.

La Commissione respinge l'emendamento Livia Turco 7.1.

Silvano MOFFA, presidente, fa presente che, a seguito degli accordi intercorsi in precedenza, l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento in titolo può considerarsi concluso per la giornata odierna e riprenderà nella seduta di domattina, ricordando che vi è un preciso impegno, in proposito, da parte di tutti i gruppi.

La Commissione prende atto.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.05.