CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 11 dicembre 2009
262.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Venerdì 11 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza.
C. 889 Consolo, C. 2964 Biancofiore, C. 2982 La Loggia, C. 3005 Costa, C. 3013 Vietti e C. 3028 Palomba.

(Seguito esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 3028 Palomba).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 dicembre 2009

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che la proposta di legge C. 3028 Palomba è stata abbinata alle proposte di legge C. 889 Consolo, C. 2964 Biancofiore, C. 2982 La Loggia, C. 3005 Costa e C. 3013 Vietti.

Enrico COSTA (PdL), relatore, ad integrazione delle relazioni svolte nelle precedenti sedute, osserva che la proposta di legge n. 3028 a firma dell'onorevole Palomba, come peraltro anticipato dallo stesso presentatore nella seduta di ieri, è volta ad integrare l'articolo 424-ter del codice di procedura penale allo scopo di prevedere - si legge nella relazione illustrativa - una tutela per lo svolgimento delle funzioni costituzionalmente rilevanti del Presidente del Consiglio dei ministri, dei ministri e dei sottosegretari di Stato, compatibilmente con l'esercizio dell'attività giurisdizionale, parimente costituzionalmente rilevante.
Scopo della proposta di legge, sempre in base a quanto si legge nella relazione illustrativa, è quello di «giungere alla soluzione generale del problema, anche

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alla luce della giurisprudenza con quale la Corte costituzionale ha richiamato al rispetto del principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato, con la determinazione del calendario delle udienze in modo compatibile con l'esercizio del mandato parlamentare dell'imputato». Nonostante tale riferimento all'esercizio del mandato parlamentare, tuttavia, i parlamentari non sembrano essere menzionati nel testo della proposta di legge n. 3028 fra i soggetti che possono richiedere il rinvio per legittimo impedimento.
La proposta di legge introduce un nuovo comma 5-bis dell'articolo 420-ter, stabilendo il principio in base al quale, quando il legittimo impedimento a comparire all'udienza, motivato dallo svolgimento delle rispettive funzioni, è addotto da parte del Presidente del consiglio dei ministri, di un ministro o di un sottosegretario di Stato che partecipano al giudizio in qualità di imputato o di difensore, il giudice rinvia il dibattimento ad altra udienza. Tuttavia nella richiesta di rinvio il richiedente deve indicare i giorni, contenuti nell'arco di un mese, per i quali non sussiste impedimento. Qualora manchi detta indicazione, il giudice dichiara l'insussistenza del legittimo impedimento. Il giudice dichiara altresì l'insussistenza del legittimo impedimento qualora il soggetto non sia presente all'udienza fissata in uno dei giorni previamente indicati.
Con il provvedimento che dispone il rinvio per legittimo impedimento, il giudice dichiara altresì la sospensione del termine di prescrizione sino alla data di rinvio dell'udienza. Il provvedimento di rinvio è letto in udienza e vale quale notifica anche per le parti non presenti.

Jean Leonard TOUADI (PD) dopo avere osservato come nel corso dell'audizione del Ministro della giustizia svoltasi pochi giorni fa presso questa Commissione siano emersi in tutta la loro gravità i numerosi problemi che affliggono la giustizia italiana, rileva come il tema oggi in esame non rientri evidentemente fra le priorità della giustizia. Sottolinea quindi come la particolare attenzione dedicata ai provvedimenti in esame ed il tempo che ad essi la Commissione sta dedicando siano la conseguenza di un quadro di priorità alterato e falsato. Nonostante i gravi problemi che affliggono la giustizia e che richiederebbero interventi articolati e tempestivi, si è deciso infatti di dare la priorità ad una questione specifica e contingente, dettata da una situazione di urgenza che, come è noto, non riguarda il sistema giustizia nel suo complesso.

Donatella FERRANTI (PD) condivide pienamente le osservazioni dell'onorevole Touadi in merito al carattere certamente non prioritario per la giustizia della materia del legittimo impedimento. Pur non condividendo l'ordine delle priorità della maggioranza, preannuncia che il gruppo del Partito democratico cercherà di dare un contributo costruttivo al dibattito. Stigmatizza peraltro le dichiarazioni rese ieri dal Presidente del Consiglio a Bonn, che costituiscono un violento attacco nei confronti del Presidente della Repubblica e della magistratura, alimentando il clima di tensione fra le istituzioni e contro le istituzioni già molto forte nel nostro Paese. Ritiene che anche il Ministro Alfano debba prendere atto di questa situazione, poiché le dichiarazioni del Presidente del Consiglio appaiono estremamente gravi e indifendibili.

Fulvio FOLLEGOT (LNP) ritiene che i rilievi dei colleghi del PD abbiano natura meramente strumentale. A suo parere, infatti, le proposte di legge in esame hanno un solido fondamento e pertanto ritiene opportuno che la Commissione inizi a discutere sul merito delle singole disposizioni. Ritiene inoltre che sussistano le condizioni per trovare delle soluzioni comuni, che potrebbero essere formalizzate in un testo unificato.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Norme per il contrasto dell'omofobia e transfobia.
C. 2802 Soro e C. 2807 Di Pietro.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 dicembre 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, fa presente di avere informato il Presidente della Camera in ordine alla questione della violazione dell'articolo 72, comma 2, del Regolamento in riferimento all'esame delle proposte di legge in esame, sollevata nella seduta di ieri dall'onorevole Polledri.
Segnala inoltre che la questione è stata successivamente sollevata in Assemblea, dallo stesso onorevole Polledri, in apertura della seduta pomeridiana del 10 dicembre.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

Venerdì 11 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante norme in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 dicembre 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore ha illustrato il contenuto del provvedimento in esame.

Cinzia CAPANO (PD) rappresenta preliminarmente l'opportunità di svolgere un ciclo di audizioni sul provvedimento in esame, che pone numerose questioni relative non solo al rispetto dei principi di delega, ma anche a talune delle soluzioni tecniche adottate.
In primo luogo rileva un difetto di impostazione. Infatti a suo parere la delega autorizza il Governo a dettare una disciplina di dettaglio, mentre il decreto legislativo sembra configurarsi come una ulteriore delega dal momento che molti aspetti di dettaglio della disciplina, in particolare quella degli organismi di mediazione, sono quasi totalmente rimessi alle fonti secondarie.
Ritiene, inoltre, che la disciplina della mediazione, come configurata dallo schema di decreto legislativo, si ponga in contrasto con la direttiva 2008/52/CE, che sancisce il principio del carattere nettamente separato e alternativo della mediazione rispetto alla giurisdizione. Nel provvedimento, al contrario, rileva un forte intreccio tra i percorsi della mediazione e della giurisdizione, sul quale si limita per ora ad esprimere forti perplessità, riservandosi un dettagliato intervento sul punto nel prosieguo del dibattito.
In considerazione della rilevanza delle materie in relazione alle quali può o deve essere esperito il procedimento di mediazione, sottolinea la necessità che i mediatori siano soggetti adeguatamente qualificati. Sotto questo profilo ritiene che lo schema di decreto legislativo non sia sufficientemente stringente e determinato. Rileva, infine, il carattere sostanzialmente irrisorio dei benefici fiscali previsti in favore delle parti, anche a fronte del costo elevato delle prestazioni degli «esperti» dei quali il mediatore può avvalersi.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.05.

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AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionali iscritti in albi ed elenchi.
C. 1524 Lo Presti.
Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito.
C. 2424 Antonino Foti.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Sugli esiti della Conferenza dei Presidenti delle Commissioni giustizia dei Parlamenti dell'Unione europea, svoltasi a Stoccolma l'11 e il 12 ottobre 2009.
Sulla programmazione dei lavori della Commissione.