CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 novembre 2009
251.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI ALL'ESTERO

Mercoledì 25 novembre 2009.

Audizione informale di rappresentanti dei sindacati dei pensionati italiani all'estero.

L'audizione informale è stata svolta dalle 8.30 alle 9.30.

COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI ALL'ESTERO

Mercoledì 25 novembre 2009. - Presidenza del presidente Marco ZACCHERA.

La seduta comincia alle 9.30.

Comunicazioni del Presidente sulla missione svolta a Bruxelles il 27 e il 28 ottobre 2009.

Marco ZACCHERA, presidente, avverte che è stata predisposta una relazione sugli esiti della missione in titolo, di cui illustra sinteticamente il contenuto (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 9.35.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 25 novembre 2009.

Audizione del Direttore Generale della Forza Multinazionale ed Osservatori in Sinai (MFO), Ambasciatore David Satterfield.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 25 novembre 2009. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 14.55.

Variazione nella composizione della Commissione.

Stefano STEFANI, presidente, comunica che il deputato Gianni Vernetti, già componente del gruppo del Partito democratico, è entrato a far parte del gruppo Misto.

Legge finanziaria per l'anno 2010.
C. 2936 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio dello Stato per l'anno 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012.
C. 2937 Governo, e relativa nota di variazioni C. 2937-bis Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2010.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito esame congiunto e conclusione - Relazione favorevole).

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La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 24 novembre 2009.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che sono stati presentati dodici emendamenti al disegno di legge finanziaria (vedi allegato 2) e nove emendamenti al disegno di legge di bilancio (vedi allegato 3). Segnala che l'emendamento 2.1 Biancofiore è inammissibile in quanto microsettoriale, mentre tutti gli altri emendamenti sono considerati ammissibili, anche se per taluni sarà necessario un coordinamento formale della copertura finanziaria. Avverte inoltre che il relatore ha presentato un ordine del giorno (vedi allegato 4), unitamente ad una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 5), e che è stata presentata una relazione di minoranza da parte del gruppo del Partito democratico (vedi allegato 6).
Invita pertanto il relatore ed il rappresentante del Governo a formulare i pareri di competenza sugli emendamenti presentati.

Roberto ANTONIONE (PdL), relatore, dando lettura della proposta di relazione favorevole, richiama il dibattito svoltosi nella seduta di ieri e segnala sul piano politico la sintonia tra maggioranza e opposizione sul merito delle proposte emendative presentate. Auspica una considerazione favorevole sul complesso degli emendamenti presentati che perseguono un rafforzamento dell'azione svolta dall'Amministrazione degli affari esteri, che non comporta spese improduttive, ma produce a sua volta flussi finanziari. Ritenendo tuttavia prevalente il profilo della disponibilità delle risorse finanziarie, si rimette al parere del rappresentante del Governo.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI condivide il merito delle proposte emendative presentate ma fa presente che il parere del Governo non può che essere contrario in quanto non sono presenti risorse finanziarie adeguate a coprirle. Sottolinea la difficoltà oggettiva per il Ministero degli affari esteri di ottenere da parte del Ministero dell'economia e delle finanze un cambiamento di rotta rispetto alla linea adottata da tale Amministrazione. Peraltro segnala che il Ministero dell'economia e delle finanze si è riservato di riconsiderare il finanziamento di talune priorità in occasione dell'acquisizione del gettito connesso all'attuazione del cosiddetto «scudo fiscale». Auspica pertanto una riconsiderazione degli emendamenti presentati al fine di non precludere decisioni favorevoli sulle priorità evidenziate quando eventuali nuove risorse diverranno disponibili.

Paolo CORSINI (PD), intervenendo sul complesso degli emendamenti, esprime compiacimento per il riconoscimento operato dal relatore nei confronti dell'opposizione, nonché per le valutazioni del rappresentante del Governo sugli emendamenti che, seppur conducono ad un parere contrario, non investono il merito delle proposte ma la mera questione della copertura. Segnala in particolare l'emendamento Quartiani 2936/III/2.5 che è mirato a dare attuazione ad un impegno assunto dal Governo in occasione dell'approvazione di una mozione presso l'Assemblea. In considerazione della situazione in atto e delle aperture manifestate dal relatore, propone che la maggioranza e l'opposizione procedano all'approvazione di tutte le proposte emendative presentate, nonché all'adozione unanime dell'ordine del giorno presentato dal relatore, al fine di inviare un forte segnale politico.

Franco NARDUCCI (PD) apprezza la proposta di relazione favorevole nonché l'ordine del giorno presentato dal collega Antonione in quanto finalizzati ad arrestare l'inesorabile caduta verticale dei finanziamenti al Ministero degli affari esteri. Ritiene che il Governo non possa in questa sede esimersi dalla responsabilità di prendere posizione sulle priorità evidenziate dagli emendamenti di maggioranza e di opposizione, quali ad esempio la diffusione della cultura e della lingua italiana nel mondo. Ritiene inoltre che il

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rappresentante del Governo debba esprimere una valutazione anche sulle misure di compensazione previste nelle singole proposte emendative presentate.

Enrico PIANETTA (PdL) richiama le osservazioni critiche del relatore, espresse nella seduta di ieri e riguardanti in particolare la drastica riduzione del bilancio di competenza del Ministero degli affari esteri. Segnala che i tagli lineari hanno riguardato tutti i settori dell'Amministrazione dello Stato secondo una media pari al 2,2 per cento. Auspica quindi che l'ordine del giorno presentato dal collega Antonione sia accompagnato da ampio consenso per promuovere il tradizionale ruolo della Commissione, considerata la difficoltà di operare delle distinzioni sui singoli emendamenti.

Lapo PISTELLI (PD), condividendo quanto prospettato dal collega Corsini, ricorda che l'esame in sede consultiva della manovra finanziaria da parte della Commissione affari esteri comporta tradizionalmente lo sforzo comune ai due schieramenti di ottenere risorse proporzionate all'importanza degli obiettivi di politica estera del nostro Paese. A suo avviso, occorre in questa sede operare al meglio per garantire coerenza e credibilità rispetto agli impegni assunti dal Governo italiano in occasione di vertici internazionali o a seguito di dibattiti presso l'Assemblea. L'approvazione «incrociata» degli emendamenti, proposta dall'onorevole Corsini, è conforme ad una prassi ricorrente ed è di sostegno, in questo caso, al ruolo della Commissione. Non ritiene invece praticabile l'approccio consigliato dal sottosegretario Scotti di un rinvio al futuro per la segnalazione delle priorità, in attesa che divengano disponibili risorse di consistenza ancora incerta.

Alberto TORAZZI (LNP) osserva che il dibattito evidenzia scarsa percezione delle reali condizioni delle finanze dello Stato e della priorità assoluta di dedicare le ridotte risorse presenti all'obiettivo della ripresa dalla grave crisi economica. Segnala che i gruppi rappresentati presso la Commissione attività produttive, di cui è componente, hanno cercato di contenere le proposte emendative al fine di tenere conto della situazione generale e dare priorità ai problemi delle famiglie italiane rispetto a quelle, ad esempio, della diffusione della lingua italiana nel mondo. Ritiene, in conclusione, praticabile l'opzione del largo consenso all'ordine del giorno del relatore ma non quella dell'approvazione di tutti gli emendamenti presentati, che aggraverebbe il successivo lavoro della Commissione bilancio e l'azione riformatrice del Governo.

Marco ZACCHERA (PdL) sottolinea che una delle linee di forza dell'economia italiana è rappresentata dalle esportazioni, le quali traggono beneficio dalla presenza di una forte rete consolare e dalla maggiore diffusione della lingua italiana. Richiamando gli esiti dell'audizione, svolta oggi dal Comitato permanente sugli italiani all'estero, dei sindacati dei pensionati italiani all'estero, segnala l'opportunità di procedere a proposte di riorganizzazione che producano efficienza e senza oneri. Preannuncia pertanto la presentazione di un ordine del giorno contenente proposte concrete minori ma efficaci. In particolare, sollecita che il pagamento delle pensioni ai nostri concittadini all'estero avvenga in euro e avvalendosi di istituti bancari presenti capillarmente nei diversi territori. A suo avviso, sarebbe pertanto da sostenere un'approvazione bipartisan relativamente alle proposte emendative dirette alla valorizzazione della rete all'estero.

Francesco TEMPESTINI (PD) ritiene che, qualora non sia praticabile l'inappuntabile proposta avanzata dal collega Corsini e rivolta ai gruppi di maggioranza, ognuno debba farsi carico delle proprie responsabilità. In tal caso, segnala che l'opposizione valuterà di segnalare nelle successive fasi del dibattito l'inadeguatezza dello strumento del solo ordine del giorno rispetto a questioni tanto urgenti, considerata la funzione dilatoria che esso avrebbe in questo caso. Quanto alle sug

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gestioni portate dal collega Torazzi, fa presente che la Commissione affari esteri non insiste nelle proprie istanze al fine di sperperare il denaro pubblico ma di consentire al Paese di assolvere agli impegni internazionali assunti dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro degli affari esteri nelle sedi internazionali. Nel dissentire da ogni concessione fatta alla demagogia su temi così delicati per la vita del Paese, esprime la disponibilità del sul gruppo ad una discussione delle proposte emendative presentate, prospettando la difficoltà per la maggioranza di esprimere un voto contrario su emendamenti riferiti agli Obiettivi del Millennio o alla lotta contro la malaria.

Margherita BONIVER (PdL) concorda con il collega Tempestini quanto al ruolo esercitato dalla Commissione anche nelle fasi di maggiore difficoltà finanziaria per il Paese. Ritiene tuttavia più corretto che si proceda alla votazione dei singoli emendamenti secondo i consueti criteri di schieramento senza però pregiudicare il tradizionale clima collaborativo che contraddistingue questa Commissione e che si deve anche alla corretta conduzione dei lavori da parte della presidenza.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI invita i presentatori delle proposte ad un'ulteriore riflessione circa l'opportunità di mantenere gli emendamenti al fine di non pregiudicare le scelte future in vista delle risorse derivanti dallo «scudo fiscale» e considerata la rigidità dello strumento del disegno di legge finanziaria in esame. Quanto al tema delle compensazioni, sollevato dall'onorevole Narducci, ritiene che esse risolvono solo apparentemente e in parte i problemi, mentre ne aprono altri su diversi versanti. Auspica quindi che il Parlamento indichi in questa fase le priorità di politica estera per le valutazioni future in un atto di indirizzo.

Stefano STEFANI, presidente, dopo avere dato atto delle sostituzioni comunicate dai gruppi, inizia a porre in votazione gli emendamenti riferiti al disegno di legge finanziaria.

La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Narducci 2936/III/2.3, Fedi 2936/III/2.2, Barbi 2936/III/2.4.

Paolo CORSINI (PD) interviene sull'emendamento Quartiani 2936/III/2.5, di cui auspica l'approvazione in quanto avente per contenuto l'impegno assunto dal Governo in occasione dell'approvazione di una mozione in Assemblea.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI ribadisce l'invito al ritiro della proposta emendativa in esame.

Paolo CORSINI (PD) ritiene che la votazione degli emendamenti non dovrebbe precludere alcun tipo di valutazione per il futuro nel caso in cui divengano disponibili nuove risorse finanziarie rispetto ad oggi.

Fiamma NIRENSTEIN (PdL), Michaela BIANCOFIORE (PdL) e Marco ZACCHERA (PdL) preannunciano il proprio voto di astensione sull'emendamento Quartiani 2936/III/2.5.

La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Quartiani 2936/III/2.5 e Rosato 2936/III/Tab.A.1.

Paolo CORSINI (PD) preannuncia l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Biancofiore 2936/III/Tab.C.1.

Michaela BIANCOFIORE (PdL) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma, diretto a rifinanziare il contributo annuale al Comitato atlantico italiano.

La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Biancofiore 2936/III/Tab.C.1 e Maran 2936/III/Tab.C.2.

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Paolo CORSINI (PD) preannuncia l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Di Biagio 2936/III/Tab.C.3.

Michaela BIANCOFIORE (PdL) e Marco ZACCHERA (PdL) preannunciano il loro voto di astensione sull'emendamento Di Biagio 2936/III/Tab.C.3.

La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni l'emendamento Di Biagio 2936/III/Tab.C.3, Touadi 2936/III/Tab.C.4, Sarubbi 2936/III/Tab.C.5, Narducci 2936/III/Tab.C.6.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che la Commissione procede alla votazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge di bilancio.

La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Rosato 2937/III/Tab.6.1 e Garavini 2937/III/Tab.6.2.

Gianni VERNETTI (Misto) preannuncia il suo voto di astensione sull'emendamento Porta 2937/III/Tab.6.3.

La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Porta 2937/III/Tab.6.3, Gianni Farina 2937/III/Tab.6.4, Fedi 2937/III/Tab.6.5, Narducci 2937/III/Tab.6.6 e Fedi 2937/III/Tab.6.7.

Marco ZACCHERA (PdL) e Franco NARDUCCI (PdL) preannunciano il loro voto favorevole agli emendamenti Di Biagio 2937/III/Tab.6.8 e 2937/III/Tab.6.9.

Paolo CORSINI (PD) preannuncia l'astensione del suo gruppo sugli emendamenti Di Biagio 2937/III/Tab.6.8 e 2937/III/Tab.6.9.

Michaela BIANCOFIORE (PdL) e Gianni VERNETTI (Misto) preannunciano il loro voto di astensione sugli emendamenti Di Biagio 2937/III/Tab.6.8 e 2937/III/Tab.6.9.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Di Biagio 2937/III/Tab.6.8 e 2937/III/Tab.6.9.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI accoglie l'ordine del giorno Antonione 0.2936/III/1.

Paolo CORSINI (PD) procede ad illustrare la relazione di minoranza sulla manovra finanziaria per il 2010, che accoglie le riflessioni svolte nella seduta di ieri. In generale, la relazione proposta si muove lungo tre direttrici: la prima in merito ai condivisi obiettivi del Ministero degli affari esteri, la seconda relativa ad un'analisi dello stato del Paese rispetto ai temi economici e della crisi, e la terza contenente una disamina sui provvedimenti in titolo e sulla profonda contraddizione che sussiste tra obiettivi ambiziosi e misure di potenziamento dell'Amministrazione degli affari esteri. Segnala che quanto illustrato nella relazione conduce ad un'inevitabile valutazione contraria da parte del suo gruppo sulla manovra per l'anno 2010. Esprime altresì la contrarietà del suo gruppo sulla scelta, operata con l'ordine del giorno dalla maggioranza, di rinviare al futuro valutazioni e decisioni che dovrebbero essere adottate nel presente.

La Commissione approva quindi la proposta di relazione favorevole del relatore sullo stato di previsione del Ministero degli affari esteri, Tabella 6, e sulle connesse parti del disegno di legge finanziaria per l'anno 2010, risultando pertanto preclusa la proposta di relazione alternativa. Nomina infine l'onorevole Antonione relatore presso la Commissione Bilancio.

La seduta termina alle 16.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 25 novembre 2009. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 16.

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Stefano STEFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-02144 Stefani: Sulla protezione internazionale dei luoghi sacri ortodossi in Kosovo.

Stefano STEFANI, presidente, illustra l'interrogazione in titolo osservando che la rappresentanza diplomatica della Serbia a Roma e l'associazione «Salva i Monasteri» hanno sollecitato l'attenzione della Commissione circa le condizioni di sicurezza dei luoghi sacri ortodossi in Kosovo. È diffuso il timore, espresso recentemente anche dal Vescovo Vicario Teodosije, Abate del Monastero di Decani, che il ridispiegamento delle forze operanti nella KFOR faccia venire meno la protezione finora assicurata ai monasteri ortodossi, che costituiscono un patrimonio artistico e culturale di eccezionale rilevanza. Sottolinea che l'interrogazione è, quindi, finalizzata a conoscere dal Governo quali iniziative intenda assumere per assicurare in Kosovo l'esercizio della libertà religiosa e la tutela del patrimonio culturale, valori che da sempre caratterizzano l'azione italiana in ambito internazionale. Ricorda che l'esercizio da parte italiana del comando in loco ha sempre costituito un punto di riferimento per la comunità religiosa ortodossa cui non sembra opportuno rinunciare.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Stefano STEFANI, presidente, replicando, si dichiara soddisfatto. Rileva che la paventata sostituzione del nostro contingente militare sembra un'ipotesi forzata e che a questo punto diventa importante la decisione che sarà assunta in merito al contingente che per primo abbandonerà quel terreno. Sottolinea la necessità di continuare a riservare grande attenzione nei confronti della regione.

5-02143 Migliori: Sui minorenni georgiani sequestrati al confine amministrativo con l'Ossezia del Sud.

Enrico PIANETTA (PdL), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto, sottolineando la preoccupazione per la sorte dei minorenni sequestrati.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Enrico PIANETTA (PdL) replicando, si dichiara soddisfatto della risposta ricevuta che evidenzia la coerenza del nostro Paese rispetto alla linea tenuta dall'Unione europea. Ribadisce l'importanza di assicurare la massima attenzione affinché il trattamento riservato ai giovani sequestrati sia conforme alle convenzioni internazionali sui diritti del fanciullo.

Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 16.10.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 25 novembre 2009. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 16.10.

5-01968 Maran: Sulla riorganizzazione del Ministero degli affari esteri.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

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Franco NARDUCCI (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta ricevuta, ma rileva che in occasione della precedente riforma organizzativa del Ministero degli esteri ci fu una più ampia consultazione del Parlamento e della rete diplomatica e consolare. Disapprova pertanto l'atteggiamento della burocrazia della Farnesina che ha inteso allinearsi al di là del richiesto, soprattutto sotto il profilo dei tempi, alle prescrizioni del Ministero dell'economia e delle finanze. Sarebbe stato senz'altro costruttivo per il Parlamento poter dare indicazioni preventive al fine di valorizzare adeguatamente il patrimonio di professionalità e di evitare un'ulteriore compressione delle risorse che ci disallinea rispetto agli altri grandi Paesi che sanno accompagnare l'internazionalizzazione delle loro realtà con maggiore efficacia. Nell'esprimere perplessità sulla soppressione di talune direzioni generali, menziona le grandi potenzialità che potrebbero essere messe a frutto da un diverso impiego delle risorse della rete all'estero, facendo il caso dell'edificio tuttora inutilizzato nel plesso scolastico di Madrid. Non può pertanto dichiararsi soddisfatto lamentando il mancato coinvolgimento parlamentare e conclusivamente esprime il rammarico e la contrarietà del suo gruppo che tiene in modo particolare alla proiezione esterna del Paese.

Stefano STEFANI, presidente, segnala al collega Narducci che l'Ambasciatore d'Italia a Madrid aveva predisposto un piano di ristrutturazione del complesso edilizio da lui citato che avrebbe comportato grandi vantaggi all'erario ed alla collettività italiana ma che purtroppo ha incontrato sino ad ore incomprensibili ostacoli.

5-01981 Grimoldi: sull'arresto in Marocco di sette sahrawi.

Renato FARINA (PdL) e Alberto TORAZZI (LNP) dichiarano di sottoscrivere l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 10).

Carmen MOTTA (PD), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, replicando, prende atto della risposta ricevuta che fa il punto della situazione e indica le iniziative del Governo italiano. Pur comprendendo le ragioni che consigliano prudenza, considerate le buone relazioni dell'Italia con il Marocco, esprime allarme per la sorte dei sette attivisti sui quali incombe l'accusa di alto tradimento da parte delle autorità marocchine e la condanna alla pena capitale. Segnala che neanche il Fronte Polisario ha informazioni sul luogo di detenzione dei sette sahrawi, di cui non si ha più alcuna notizia. Occorre che la comunità internazionale, l'Unione europea e i Governi europei facciano pressione per ricevere notizie e per conoscere le intenzioni delle autorità marocchine. Ritiene che la questione desti particolare preoccupazione anche perché, a seguito dell'arresto degli attivisti, le forze dell'ordine marocchine hanno condotto la signora Haminatu Haidar, figura emblematica del dramma del popolo del Sahara occidentale, già audita da questa Commissione e dal Comitato permanente per i diritti umani, al di fuori del confine del Marocco in territorio spagnolo, privandola dei documenti e rendendole impossibile il rientro. Segnala che la Signora Haidar ha iniziato uno sciopero della fame per richiamare l'attenzione internazionale sull'emergenza del popolo sahrawi, ritenendo possibile che il Marocco abbia inteso in questo modo esercitare particolare pressione sul Fronte Polisario al fine di accelerare e indirizzare a proprio favore il negoziato sulle sorti del Sahara occidentale.

Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 16.30.

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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 25 novembre 2009. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 16.30.

Sulle iniziative parlamentari relative alla situazione in Darfur.

Stefano STEFANI, presidente, propone di anticipare lo svolgimento delle comunicazioni del Presidente rispetto ai restanti punti previsti all'ordine del giorno.

La Commissione conviene.

Stefano STEFANI, presidente, ricordando che la crisi del Darfur è da tempo all'attenzione della Commissione, una cui delegazione si è recata a Khartoum e a El-Fasher nella scorsa legislatura, mentre in quella corrente un'audizione si è tenuta presso il Comitato permanente sui diritti umani.
Al riguardo, segnala che l'onorevole Gianni Vernetti, nella sua qualità di presidente dell'Intergruppo parlamentare Italia-Darfur, si è recentemente recato nella regione e può pertanto fornire utili elementi per ulteriori iniziative.

Gianni VERNETTI (Misto) relaziona sulla missione effettuata a Khartoum e ad El-Fasher, a nome dell'Intergruppo da lui presieduto, che raccoglie l'adesione di tutte le parti politiche, sottolineandone l'obiettivo di ricavare sul campo elementi diretti di informazione di valutazione e di dare comunque un segnale di attenzione dell'Italia. Ricorda infatti il ruolo che il nostro Paese ha svolto nel processo di pacificazione nel conflitto che ha diviso il Nord e il Sud del Sudan - Stato nato dalla decolonizzazione che confina con altri nove stati africani - conservando tuttora un rilievo istituzionale nel dialogo tra le parti.
Nel formulare una valutazione di insieme, ritiene che il conflitto in Darfur, ancora caratterizzato da un milione ottocentomila profughi, sia passato dalla fase esplosiva ad una di raffreddamento, ma la stabilizzazione è ancora lontana, nonostante l'impegno della consistente forza multinazionale. A suo avviso, il governo sudanese si sta dimostrando particolarmente rigido, anche dopo l'emissione del mandato di cattura al suo presidente, come dimostra l'espulsione delle principali organizzazioni non governative che ha aggravato la situazione umanitaria. Nel segnalare che continuano invece ad operare alcune ONG italiane, deve purtroppo rilevare che hanno una minore dimensione. A sua volta, la guerriglia controlla solo una piccola parte del Darfur, mentre continua ad avere basi oltre il confine del Ciad. Considera quindi il conflitto in una fase latente, ma non necessariamente a sbocco negativo, soprattutto ove sia possibile rafforzare il contingente dell'ONU e dotarlo dei necessari mezzi tecnici. Auspica a tal fine un maggiore impegno dell'Europa ed in particolare dell'Italia, a conferma del ruolo politico che ci viene riconosciuto, pur nella consapevolezza della preferenza sudanese per apporti africani.
Ritiene invece suscettibile di sviluppi la situazione del Sud Sudan, in cui si potrebbe a breve formare uno stato indipendente con otto milioni di abitanti in grande maggioranza cristiani, a seguito del referendum calendarizzato per il 2011, mentre nel prossimo aprile si terrebbero le elezioni politiche. A suo avviso la tensione potrebbe riaccendersi presto in previsione di tale esito, anche se il recente episodio di assassinio di sette cristiani sarebbe riconducibile ad un isolato criminale di guerra.
Nel preannunciare per il 2010 un'altra missione dell'Intergruppo da lui presieduto in Ciad, auspica comunque la promozione di tutte le iniziative parlamentari volte a monitorare il processo politico in corso tra il Nord e il Sud del Sudan e a favorire il maggiore impegno italiano nella crisi del Darfur. Coglie infine l'occasione per manifestare il suo più vivo apprezza

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mento per l'assistenza ricevuta dalla nostra rappresentanza diplomatica a Khartoum e dalla competente direzione generale del Ministero degli affari esteri.

Paolo CORSINI (PD) ricorda la benemerita presenza in Sudan dei padri comboniani.

Stefano STEFANI, presidente, sottolinea la connessione tra la crisi del Darfur e il secessionismo del Sud Sudan.

Gianni VERNETTI (Misto) ricorda che il Darfur è stato amministrativamente diviso in tre parti dal governo centrale e che una delle principali rivendicazioni politiche è rappresentata proprio dall'autonomismo che potrebbe, sull'esempio della parte meridionale, esacerbarsi in indipendentismo.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI assicura che il Governo segue con la massima attenzione l'evoluzione della situazione in Darfur e più in generale in Sudan.

La seduta termina alle 16.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 25 novembre 2009. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 16.45.

Disposizioni per la tutela e la commercializzazione di prodotti italiani.
Nuovo testo C. 2624 Reguzzoni, C. 219 Mazzocchi, C. 340 Bellotti, C. 426 Contento, C. 477 Anna Teresa Formisano, C. 896 Lulli, C. 1593 Cota, C. 2760 Cosenza.

(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Stefano STEFANI, presidente e relatore, illustra il provvedimento segnalando che, in generale, il provvedimento è volto ad assicurare la tracciabilità dei prodotti, in modo da rendere possibile al consumatore distinguere il prodotto che sia realizzato interamente in Italia. Considera tale obiettivo nevralgico per il rilancio delle nostre esportazioni e rivendica alla sua parte politica l'averlo da tempo posto all'ordine del giorno.
Il nuovo testo, adottato dalla X Commissione come testo base per il seguito dell'esame in sede referente, è costituito da quattro articoli: sull'etichettatura dei prodotti e made in Italy (articolo 1), sulle norme di attuazione (articolo 2), sulle misure sanzionatorie (articolo 3) e una norma finale sulle iniziative del Ministro per le politiche comunitarie (articolo 4).
Ricorda peraltro che il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee, di recente approvazione, è intervenuto sulla stessa materia, all'articolo 16, con disposizioni a tutela del made in Italy attraverso la previsione di indicazioni di vendita che presentino il prodotto come interamente realizzato in Italia.
Passando all'esame degli articoli, rileva che il provvedimento, all'articolo 1, integra la normativa già in vigore istituendo un sistema di etichettatura che garantisce un'adeguata informazione sul processo di lavorazione dei prodotti, interamente realizzati in Italia, nei settori tessile, della pelletteria e calzaturiero. È inoltre previsto l'obbligo di certificazione della conformità dei processi di lavorazione alle norme internazionali vigenti in materia di lavoro e ambientale. Lo stesso articolo dispone che i prodotti non aventi il requisito per la denominazione made in Italy dovranno comunque recare l'etichetta con l'indicazione dello Stato di provenienza, nel rispetto della normativa comunitaria.
Quanto alle norme di attuazione, di cui all'articolo 2, si rinvia a un decreto del

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Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con quello dell'economia e delle finanze e del Ministro per le politiche europee per la definizione delle caratteristiche del sistema di etichettatura obbligatoria. Si rinvia inoltre ad un regolamento del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e previa intesa della Conferenza Stato-Regioni-Province autonome, per le disposizioni utili a garantire elevati livelli di qualità dei prodotti e dei tessuti in commercio.
L'articolo 3, relativo alle misure sanzionatorie, prevede sanzioni amministrative per la violazione delle nuove disposizioni, oltre al ricorso al sequestro e alla confisca delle merci. Si prevede la pena della reclusione per il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che ometta di eseguire i prescritti controlli.
La norma finale, di cui all'articolo 4, rinvia ad opportune iniziative del Ministro per le politiche europee presso le competenti istituzioni europee per l'adozione di adeguante misure legislative volte a recepire i contenuti delle nuove norme per la tutela della tracciabilità dei prodotti tessili made in Italy.
Alla luce di quanto esposto formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 11), richiamando l'attenzione sull'opportunità di estendere la normativa anche ad altri prodotti e comunque di conseguire al più presto l'auspicato regolamento comunitario.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI si associa alle considerazioni svolte dal relatore.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 16.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.55 alle 17.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato svolto:

RISOLUZIONI DI ASSEMBLEE PARLAMENTARI INTERNAZIONALI

Dichiarazione di Vilnius approvata dall'Assemblea parlamentare dell'OSCE nella Sessione annuale 2009.
Doc. XII-
quinquies, n. 21.