CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 novembre 2009
250.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 24 novembre 2009. - Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

La seduta comincia alle 14.05.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2010).
C. 2936 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012 e relativa nota di variazione.
C. 2937 e C. 2937-bis Governo, approvato dal Senato.

(Esame congiunto e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazioni sulla legge finanziaria 2010 e parere favorevole sul bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010 e 2012).

La Commissione avvia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

Il senatore Maurizio SAIA (PdL), relatore, riferisce sui documenti di bilancio in titolo, già approvati dal Senato e su cui la Commissione ha reso parere il 20 ottobre 2009 alla 5a Commissione del Senato. Sottolinea che l'articolo 1 del disegno di legge finanziaria fissa il livello massimo del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato per l'anno 2010 e per i due anni successivi, 2011 e 2012, compresi nel bilancio pluriennale; specifica che i livelli massimi del ricorso al mercato si intendono al netto delle operazioni effettuate al fine di rimborsare in via anticipata passività preesistenti con ammortamento a carico dello Stato. Rileva che la disposizione individua le finalità cui destinare le eventuali maggiori disponibilità di finanza pubblica che si dovessero realizzare nel prossimo esercizio rispetto alle previsioni del DPEF 2010-2013: in particolare, tali risorse sono destinate alla riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati. In ordine all'articolo 2, soffermandosi sui profili di interesse

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della Commissione, evidenzia che i commi da 10 a 17 recano stanziamenti di risorse per i rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2012 relativi al personale delle pubbliche amministrazioni: in particolare per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall'amministrazione statale, gli oneri conseguenti ai rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2012 sono a carico dei rispettivi bilanci e si dispone l'applicazione, per le regioni, dell'obbligo di costituire nel proprio bilancio gli accantonamenti necessari alla copertura degli oneri derivanti dal rinnovo dei contratti collettivi nazionali per il personale dipendente del Servizio sanitario nazionale e degli accordi collettivi nazionali per il personale convenzionato con il Servizio stesso. Osserva che il comma 18 istituisce un tavolo paritetico fra il Ministero dell'economia e delle finanze e la regione Friuli-Venezia Giulia per la definizione del contenzioso riguardante le quote delle ritenute IRPEF sui redditi da pensione spettanti alla regione. Rileva che il comma 20 proroga per gli anni 2010, 2011 e 2012 i contributi previsti a favore delle comunità montane e dei piccoli comuni, in particolare di quelli che presentano parametri critici di carattere demografico. Sottolinea che il comma 35 proroga per l'anno 2010 le disposizioni della legge finanziaria 2007 con le quali è stata prevista, in deroga, l'assegnazione ad alcune province della riscossione diretta dell'addizionale sul consumo di energia elettrica, mentre il comma 37 reca alcune deroghe ai vincoli del patto di stabilità interno per l'anno 2010 in favore dei comuni della regione Abruzzo colpiti dal sisma dell'aprile 2009. Illustra quindi il comma 43, che riserva risorse a favore del Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, finalizzato ad enti per interventi sul rispettivo territorio di appartenenza; il comma 44, che proroga la rideterminazione delle agevolazioni contributive per i datori di lavoro agricoli di zone svantaggiate; il comma 45, che modifica il funzionamento del Fondo di sostegno per l'occupazione e l'imprenditoria giovanile, escludendo che il sostegno debba avvenire mediante l'accesso a finanziamenti agevolati ed il comma 46, che destina risorse ai territori del Veneto e del Friuli Venezia Giulia colpiti da eccezionali eventi meteorologici il 6 giugno 2009. Si sofferma sul comma 47, in materia di destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose; sul comma 48, che reca il riordino fondiario ed il finanziamento del Fondo di solidarietà-incentivi assicurativi e sul comma 49, che eroga contributi alla produzione di prodotti agricoli che hanno necessità di una stagionatura prolungata e che si possano fregiare di una denominazione protetta DOP o IGP. Osserva che il comma 52 regola l'Osservatorio e il Fondo per le comunità giovanili. Evidenzia che l'articolo 3, comma 1, dispone in ordine all'entità dei fondi speciali, strumenti contabili mediante i quali si determinano le disponibilità per la copertura finanziaria dei provvedimenti che si prevede possano essere approvati nel corso degli esercizi finanziari compresi nel bilancio pluriennale. Rileva che il comma 2 attiene alle dotazioni di bilancio relative a leggi di spesa permanente (Tabella C); il comma 3 regola il rifinanziamento di spese di conto capitale (Tabella D); il comma 4 attiene alle riduzioni di autorizzazioni legislative di spesa (Tabella E); i commi 5 e 6 recano modulazione delle leggi pluriennali di spesa (Tabella F) e il comma 7 disciplina le modalità e le procedure contabili ai fini dell'utilizzo delle entrate derivanti dal cosiddetto «scudo fiscale».
In ordine al disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e per il triennio 2010-2012, rileva che è impostato secondo la struttura contabile per missioni e programmi, volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa, introdotta con la legge di bilancio per il 2008. In particolare, sottolinea che ai Ministeri è concessa la facoltà di riallocare le risorse stesse verso altre forme di impiego ritenute prioritarie o più produttive, attraverso la loro rimodulazione tra Programmi che realizzano la stessa Missione di spesa.

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Il deputato Mario PEPE (PD) valuta negativamente il contenuto dei documenti di bilancio in titolo, rilevando che non emergono indicazioni utili in ordine alle prospettive ed alle finalità delle politiche di governo. In particolare fa notare che la riorganizzazione della struttura contabile del bilancio, incentrata su missioni e programmi e fondata su una specifica classificazione delle risorse finanziarie, appare carente sotto il profilo della definizione degli obiettivi strategici perseguiti dal Governo. Segnala la mancata previsione di puntuali indicazioni relative all'attuazione del federalismo fiscale. Ravvisa l'esigenza che sia chiarita la portata delle previsioni di cui ai commi 31 e 32 dell'articolo 2, nonché delle disposizioni riguardanti il rilancio del settore agricolo e produttivo ed in particolare il comma 47, in materia di destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose; al riguardo ritiene preferibile che tali beni vengano assegnati alle amministrazioni regionali. Conclude evidenziando che i temi del regionalismo e del federalismo non trovano alcun riferimento specifico nella finanziaria per il 2010.

Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP), dopo aver ringraziato il relatore, sostiene che i documenti di bilancio in esame si basano in particolar modo sull'obiettivo del controllo delle fonti finanziarie dello Stato e sembrano rispettare le esigenze del territorio e delle autonomie locali, che tuttavia necessitano di maggiori risorse e finanziamenti.

Il deputato Luciano PIZZETTI (PD) fa notare che la politica del Governo in materia finanziaria non appare condivisibile, in quanto del tutto priva di obiettivi strategici da perseguire e di risorse definite. Pur considerando che parte delle crisi economica è in una fase di superamento, osserva le evidenti difficoltà che caratterizzano l'occupazione e i livelli produttivi del Paese; al riguardo ritiene necessario che sia tempestivamente varata una adeguata riforma del sistema degli ammortizzatori sociali. Fa notare che appaiono del tutto indeterminati e non quantificabili i proventi derivanti dall'attuazione delle misure del cosiddetto «scudo fiscale»; il che attenua fortemente il profilo di efficienza della manovra finanziaria e ne delimita fortemente la linea strategica. Ritiene opportuno che la proposta di parere del relatore contempli specifici riferimenti al patto di stabilità per gli enti locali e ai trasferimenti agli enti locali per compensazione dell'ICI relativa alla prima casa.

Il deputato Remigio CERONI (PdL) reputa necessario precisare nella proposta di parere che si rendono opportune talune deroghe al patto di stabilità, con specifico riferimento ai comuni fino a cinquemila abitanti ovvero in relazione alle spese delle amministrazioni comunali destinate alle opere pubbliche già realizzate o già appaltate.

Il deputato Mauro PILI (PdL) reputa anch'egli necessario approfondire i profili relativi al patto di stabilità. In particolare auspica che siano valutati con attenzione i presupposti degli accordi tra Stato e regioni contemplati nelle precedenti leggi finanziarie e la cui entrata in vigore è fissata nei documenti di bilancio in titolo. Ravvisa l'esigenza che siano fatti salvi, sui beni immobili del Ministero della difesa, i diritti sanciti dagli statuti delle regioni ad autonomia speciale, laddove è prevista la diretta alienazione alle regioni. Ritiene altresì opportuno escludere dal patto di stabilità particolari spese delle regioni e delle autonomie locali relative all'espletamento di opere pubbliche di pertinenza statale, ad esempio nel comparto sicurezza. In ordine al federalismo fiscale evidenza l'esigenza che siano definiti idonei criteri di misurazione e compensazione dei divari esistenti sotto il profilo economico tra le diverse regioni.

La senatrice Simona VICARI (PdL) sostiene che sarebbe opportuno dar conto, nella proposta di parere, della necessità di attivare quanto prima la Banca del mezzogiorno, e che occorre altresì procedere ad una chiarificazione delle problematiche

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relative alla ipotizzata riduzione o soppressione dell'IRAP. Ritiene inoltre necessario valutare l'opportunità che, in materia di destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose, si consideri l'opzione di riconoscere all'amministrazione regionale siciliana un ruolo non secondario, affinché i beni oggetto di alienazione non siano trasferiti in altre regioni.

Il deputato Giovanni DIMA (PdL) osserva che, in relazione al patto di stabilità per gli enti locali e le regioni del mezzogiorno, gran parte della spesa per le opere pubbliche risulta di origine comunitaria; conseguentemente il blocco delle spese in tale materia incide negativamente sull'avanzamento della spesa comunitaria.

Il senatore Maurizio SAIA (PdL), relatore, pur segnalando che i provvedimenti presentati dal governo in materia economica intendono fronteggiare con rigore la situazione di crisi, che appare comunque in una fase di superamento, condivide l'orientamento teso ad avanzare al governo specifiche richieste sul tema del patto di stabilità per le autonomie territoriali. Fa notare che la difficile quantificazione delle risorse che si potranno ottenere dal cosiddetto «scudo fiscale» rendono non agevole delineare rigorose opzioni strategiche in materia di politica economica del governo. Si rende conto, peraltro, che le autonomie territoriali, soprattutto i piccoli comuni, risentono particolarmente di tale situazione.

Il senatore Cosimo LATRONICO (PdL) si associa alla senatrice Vicari in ordine al particolare rilievo che occorre attribuire al ruolo che potrà svolgere la Banca del sud.

Il senatore Maurizio SAIA (PdL), relatore, sulla base delle considerazioni emerse nel corso del dibattito, formula una proposta di parere favorevole con condizione e osservazioni sul disegno di legge C. 2936 Governo, approvato dal Senato, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2010) (vedi allegato).
Formula altresì una proposta di parere favorevole sul disegno di legge C. 2937 Governo, approvato dal Senato, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012 (vedi allegato).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di parere del relatore sul disegno di legge C. 2936 Governo, approvato dal Senato, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2010), e la proposta di parere del relatore sul disegno di legge C. 2937 Governo, approvato dal Senato, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012.

La seduta termina alle 15.