CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 novembre 2009
242.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 4 novembre 2009.

L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.20.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 4 novembre 200. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.- Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 14.20.

Silvano MOFFA, presidente, intende preliminarmente ringraziare il sottosegretario Saglia che, con la sua presenza alla seduta odierna, ha assicurato lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

5-02001 Graziano: Problematiche relative agli immobili appartenenti all'INPDAP nella città di Capua.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Stefano GRAZIANO (PD), pur ringraziando il rappresentante del Governo per la sollecita risposta fornita e per la disponibilità dimostrata nel sostituire il rappresentante del dicastero competente, giudica insufficienti gli elementi acquisiti da tale risposta, dal momento che essi - oltre a recare notizie certamente attendibili circa lo stato di degrado degli immobili - non individuano, tuttavia, alcuna misura concreta che vada nella direzione di una rinnovazione delle perizie tecnico-estimative da parte dell'INPDAP. Auspica, pertanto, che il Ministero, anche sollecitando l'ente previdenziale competente a richiedere lo svolgimento di tali nuove perizie catastali, possa intraprendere iniziative valide, al fine di garantire la risoluzione di una problematica che grava pesantemente sulla comunità della città di Capua.

5-01991 Contento: Problematiche relative alla sede dell'Ufficio del lavoro di Pordenone.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Manlio CONTENTO (PdL), nel replicare, rivolge un sincero ringraziamento al sottosegretario Saglia per aver garantito, con la sua presenza, la risposta all'interrogazione in titolo, dichiarandosi soddisfatto per i chiarimenti forniti sulla materia descritta in tale atto di sindacato ispettivo.

5-01371 Lenzi: Disparità di trattamento per le lavoratrici di Alitalia.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Amalia SCHIRRU (PD), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, osservando che essa giunge in notevole ritardo rispetto alla presentazione dell'atto di sindacato ispettivo in esame e non prospetta, peraltro, alcuna significativa ipotesi di risoluzione di una problematica che investe numerose lavoratrici del settore aviazione: esse permangono, pertanto, in una situazione di oggettiva disparità rispetto ai loro colleghi di sesso maschile, relativamente all'assunzione presso la Compagnia Aerea Italiana e al godimento della cassa integrazione guadagni. Constatato con amarezza che il Governo sembra invocare il rispetto delle pari opportunità solo in coincidenza di particolari convenienze politiche, laddove, ad esempio, si tratta di equiparare donne ed uomini dal punto di vista della maturazione dei requisiti previdenziali, auspica che si possa mutare orientamento in tale campo e porre rimedio al più presto rispetto a questa situazione di discriminazione.

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5-01911 Bobba: Modifica dei parametri e dei meccanismi di accesso agli assegni familiari.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Luigi BOBBA (PD), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, che giudica burocratica e priva di indicazioni positive in ordine alla possibile assunzione di misure a favore delle famiglie. Rileva, infatti, che il ritardo con cui avviene l'aggiornamento degli assegni familiari determina un serio nocumento al reddito complessivo delle famiglie con figli minori, che sono quelle che più scontano le conseguenze dell'attuale crisi economica, soprattutto laddove i genitori si trovino in cassa integrazione o in stato di disoccupazione.

Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 4 novembre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il Ministro per le pari opportunità, Maria Rosaria Carfagna.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2006/54/CE riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego.
Atto n. 112.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 28 ottobre 2009.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella seduta di martedì 27 ottobre il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni e che sono state altresì depositate, rispettivamente da parte del gruppo dell'Italia dei Valori e del gruppo del Partito Democratico, due proposte alternative di parere (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 238, del 27 ottobre 2009, pagg. 82-93). Rammenta, peraltro, che nella seduta di mercoledì 28 ottobre si è convenuto di rinviare la deliberazione di competenza della Commissione, in attesa di verificare gli esiti della riunione della Conferenza Stato-regioni, convocata sull'argomento per la giornata di giovedì 29 ottobre.
Avverte, al riguardo, che - come risulta anche dai documenti messi a disposizione dei componenti della Commissione - la Conferenza Stato-regioni, nella predetta riunione, ha espresso un parere favorevole sul provvedimento in esame, con una condizione, posta dalle regioni, relativa ad uno specifico profilo di natura finanziaria; in conseguenza di tale pronuncia, il relatore ha quindi predisposto una nuova versione della sua proposta di parere (vedi allegato 5), con cui ha anche inteso cogliere taluni degli elementi nel frattempo emersi nel dibattito.

Barbara SALTAMARTINI (PdL), relatore, illustra la nuova versione della sua proposta di parere, avvertendo che - anche in accoglimento delle diverse richieste formulate dai gruppi di opposizione nelle precedenti sedute - ha ritenuto di trasformare in condizioni ben sei delle osservazioni contenute nella proposta di parere originaria. Dopo avere dettagliatamente descritto le richiamate condizioni, segnala altresì che in sede di Conferenza Stato-regioni è stato espresso un parere favorevole, a testimonianza di un orientamento positivo assunto anche dalle regioni sul merito del provvedimento.

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Nel prendere atto con favore di quanto il Ministro Sacconi, proprio oggi, ha annunciato circa l'adozione di un piano per favorire e incrementare l'occupazione femminile, che si pone in linea con gli elementi conoscitivi già forniti nelle precedenti sedute dal Ministro Carfagna, intende rimarcare come l'apposizione di precise condizioni alla sua proposta di parere si ponga il fine di contribuire a rivedere le posizioni contrarie sinora assunte dai gruppi di opposizione, taluni dei quali hanno presentato una proposta alternativa di parere, peraltro in un momento addirittura precedente alla presentazione della proposta del relatore. Per tali ragioni, auspica che l'articolata nuova versione della sua proposta di parere, testé depositata, possa trovare il sostegno di tutti i gruppi in Commissione, anche in modo da rafforzare le posizioni del Parlamento in materia di pari opportunità.

Giuliano CAZZOLA (PdL), intervenendo per una richiesta di chiarimento, si domanda se vi siano ragioni particolari per le quali sia stata inserita nella proposta di parere la condizione di cui alla lettera e), atteso che la norma richiamata è stata dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale.

Silvano MOFFA, presidente, fa presente che la Corte costituzionale, con la sentenza n. 275 del 29 ottobre 2009, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di una parte del vigente articolo 30 del decreto legislativo n. 198 del 2006, che risulta tuttavia presente anche nelle novelle che, rispetto a tale articolo, verrebbero apportate dallo schema di decreto legislativo in esame.

Barbara SALTAMARTINI (PdL), relatore, conferma che la recente sentenza della Corte costituzionale è intervenuta su un punto dell'articolo 30 del decreto legislativo n. 198 del 2006, relativo all'obbligo di previa comunicazione della lavoratrice al datore di lavoro in ordine alla volontà di proseguire nell'attività lavorativa fino agli stessi limiti di età previsti per gli uomini, che viene sostanzialmente confermato dallo schema di decreto in esame.

Marialuisa GNECCHI (PD), pur apprezzando taluni aspetti della nuova versione della proposta di parere del relatore, soprattutto laddove si fa riferimento all'esigenza di contrastare le discriminazioni contro le donne nella progressione professionale e di carriera e alla necessità di razionalizzare il sistema dei congedi familiari al fine di agevolarne la fruizione da parte degli uomini, preannuncia che il suo gruppo non potrà votare a favore della proposta in esame, dal momento che alcune delle considerazioni svolte dai gruppi di opposizione non sono state poste come condizioni, ma come semplici osservazioni.
Rilevato che il recepimento della direttiva comunitaria in esame rappresenta un atto obbligatorio a cui il Governo non può sottrarsi, trattandosi di perseguire la positiva finalità del rispetto dei principi di pari opportunità tra uomini e donne, osserva, tuttavia, che la strada da percorrere in tale campo è ancora lunga, soprattutto in materia di previdenza complementare, dove manca a tutti gli effetti una vera e propria solidarietà di genere, e nel campo della retribuzione del lavoro femminile. In particolare, fa presente che il suo gruppo non può votare a favore di un provvedimento che non contiene alcuna risorsa aggiuntiva sul versante economico e previdenziale.
Rivolgendosi al relatore, precisa poi che la presentazione di proposte di parere alternative da parte dei gruppi di minoranza è stata un atto sostanzialmente dovuto, sussistendo ancora talune perplessità sul provvedimento in esame (soprattutto nella parte in cui si evidenzia una posizione di subalternità della supplente della consigliera di parità), e si è svolta nel rispetto dei termini regolamentari prescritti, senza alcuna volontà di anticipare il lavoro svolto dal relatore medesimo.
Preannuncia, in conclusione, il voto contrario del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore,

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raccomandando l'approvazione della proposta di parere alternativa da esso presentata.

Silvano MOFFA, presidente, in relazione all'intervento testé svolto, ricorda che la nuova versione della proposta di parere del relatore contiene ben sei condizioni, anche grazie al significativo sforzo che lo stesso relatore, in modo piuttosto inusuale rispetto agli atti del Governo, ha ritenuto opportuno compiere per accogliere le diverse osservazioni emerse dal dibattito; invita, pertanto, i gruppi di opposizione a valutare con attenzione l'appello ad una condivisione del contenuto del parere parlamentare.

Teresio DELFINO (UdC) prende atto positivamente del fatto che talune delle osservazioni formulate dal suo gruppo sono state recepite nella nuova versione della proposta di parere del relatore, soprattutto nella parte in cui si fa riferimento all'opportunità di sviluppare interventi che stimolino l'adozione di un sistema di fiscalità premiale in favore delle famiglie, che gradualmente consenta anche l'introduzione del «quoziente familiare». Nel rilevare che permangono nel testo alcuni elementi di criticità, preannuncia il voto di astensione del suo gruppo, auspicando, conclusivamente, che il Governo possa pienamente e integralmente recepire le indicazioni della Commissione in sede di predisposizione del provvedimento definitivo, al fine di assicurare una completa attuazione del principio della parità di trattamento tra uomini e donne in materia di occupazione e impiego.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) ritiene doveroso rivolgere un ringraziamento al relatore per aver compiuto un grande sforzo di sintesi, teso a recepire gran parte delle osservazioni provenienti dai gruppi parlamentari, dimostrando uno spirito costruttivo scevro da prese di posizione ideologiche - non da tutti correttamente interpretato - assolutamente necessario in una materia delicata come quella della pari rappresentanza di genere. Esprime poi apprezzamento sulla parte della nuova versione della proposta di parere del relatore che fa riferimento all'esigenza di favorire interventi a sostegno del nucleo familiare, sottolineando come, in materia di godimento di congedi parentali, sia più opportuno collocare i diritti individuali delle persone nell'ambito di un disegno organico complessivo, che veda la famiglia al centro delle politiche sociali, nel rispetto delle oggettive diversità individuali legate ai sessi.
Per tali ragioni, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore.

Giuliano CAZZOLA (PdL) ritiene necessario sottolineare l'encomiabile lavoro svolto dal relatore - apprezzato solo da alcuni dei deputati sinora intervenuti - che ha condotto alla predisposizione di una nuova versione della proposta di parere, in grado di rispecchiare fedelmente il dibattito svolto presso la Commissione e di sintetizzare in forma esemplare le posizioni espresse da tutti gli schieramenti politici. In merito alle osservazioni svolte dal deputato Gnecchi sulla previdenza complementare, fa notare che la presunta disparità di trattamento sussistente in tale materia, legata all'applicazione di criteri che fanno riferimento alla maggiore aspettativa di vita delle donne lavoratrici, è mitigata dalla circostanza che le donne continuano a beneficiare in percentuale significativa della pensione di reversibilità. Fa altresì notare che tale ipotetica forma di disparità è comunque destinata a perdere di significato con l'entrata a regime del sistema contributivo in materia di previdenza obbligatoria.
In conclusione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore.

Il Ministro Maria Rosaria CARFAGNA, nel ringraziare il relatore per l'importante lavoro svolto, dichiara di condividere il contenuto della nuova versione della sua proposta di parere, assicurando che le condizioni e le osservazioni in essa contenute

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saranno prese in considerazione, ai fini del loro recepimento in sede di stesura definitiva del provvedimento. Osserva, inoltre, che molte delle esigenze prospettate nel corso del dibattito saranno attentamente valutate nell'ambito della predisposizione dell'annunciato piano per l'occupazione femminile, in corso di definizione presso i dicasteri competenti.

Silvano MOFFA, presidente, non essendovi ulteriori richieste di intervento, avverte che sarà ora posta in votazione la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni del relatore e che, in caso di sua approvazione, risulteranno conseguentemente precluse le proposte alternative di parere presentate.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni del relatore, risultando conseguentemente precluse le proposte alternative di parere presentate.

La seduta termina alle 15.15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 4 novembre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.15.

Disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare.
C. 2260 Governo, C. 2646 Cosenza e C. 2743, approvato dal Senato.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Aldo DI BIAGIO (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza alla XIII Commissione sul disegno di legge n. 2260, recante disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare, adottato come testo base dalla Commissione stessa per il seguito dell'esame in sede referente. Ritiene che si debba segnalare, a tal riguardo, che il progetto di legge sul quale è richiesto il parere è quello risultante dagli emendamenti approvati dalla stessa Commissione, nonché che a tale provvedimento è abbinata anche la proposta di legge n. 2743, già approvata dal Senato, recante «Disposizioni in materia di etichettatura dei prodotti alimentari», la quale interviene a disciplinare la medesima materia contemplata dall'articolo 6 del disegno di legge n. 2260.
Per quanto concerne i profili di più diretto interesse della XI Commissione, segnala nell'ambito del disegno di legge in esame - che contiene un insieme di misure volte a rafforzare la competitività del settore agroalimentare, avuto riguardo principalmente all'attività di contrasto delle frodi nel medesimo settore nonché a un impiego efficace ed efficiente delle risorse destinate all'amministrazione dell'agricoltura - gli articoli 5, 7-ter e 7-quinquies, rilevando, altresì, una certa attinenza - seppur limitata - agli ambiti di competenza della Commissione nell'articolo 1, che estende all'intero territorio nazionale le disposizioni che promuovono la stipula di contratti di filiera e di distretto, contenute nell'articolo 66 della legge n. 289 del 2002, la cui operatività è attualmente limitata alle aree sottoutilizzate.
Fa presente, quindi, che l'articolo 5 consente all'AGEA ed all'AGECONTROL di avvalersi, per i controlli di propria competenza, oltre che del personale del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressioni frodi dei prodotti agroalimentari di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 2009, n. 129, anche del personale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ed attribuisce a tale personale, in relazione alle attività di controllo svolte, le qualifiche di pubblico ufficiale e di ufficiale di polizia giudiziaria: la norma si

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propone, in tal modo, di potenziare le attività di controllo previste dalla normativa comunitaria, mediante l'impiego del personale ministeriale nei controlli comunitari agricoli.
Sottolinea poi che l'articolo 7-ter, introdotto nel corso dell'esame degli emendamenti in Commissione, prevede una modifica all'articolo 1-ter del decreto-legge n. 171 del 2008, convertito nella legge n. 205 del 2008, prorogando ulteriormente al 28 febbraio 2010 la scadenza del termine per l'applicazione delle agevolazioni contributive nei territori montani particolarmente svantaggiati e nelle zone agricole svantaggiate, previste dalle legge n. 67 del 1998 e successive modificazioni; all'onere derivante dall'attuazione di tale disposizione, pari a 34 milioni di euro per l'anno 2010, si provvede mediante parziale utilizzo del limite di spesa di cui all'articolo 22-bis, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 504 del 1995 (limite di spesa relativo ad una riduzione di accisa, prevista allo scopo di incrementare l'utilizzo di fonti energetiche che determinino un ridotto impatto ambientale).
Mette, quindi, in evidenza l'articolo 7-quinquies - recante disposizioni in materia di contributi previdenziali agricoli - volto a far rientrare anche i contenziosi già decisi con sentenza passata in giudicato (a seguito di procedimenti iniziati entro il 31 dicembre 2007) tra quelli che possono essere definiti in via stragiudiziale dall'INPS (comma 1); il medesimo articolo 7-quinquies, al comma 2, prevede che per le aziende ed i lavoratori del settore agricolo che hanno aderito all'accordo per la ristrutturazione dei debiti contributivi nei confronti dell'INPS, la parte del debito stralciata concorre, ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali ovvero ai fini dell'imposta sul reddito delle società, a formare il reddito per l'intero ammontare nell'esercizio in cui è stata stralciata ovvero, a scelta del contribuente, in quote costanti nell'esercizio successivo e nei successivi, ma non oltre il quarto. Osserva che, per i soggetti che esercitano l'opzione per la ripartizione in più esercizi, alle quote costanti imputate negli esercizi successivi al primo si applica una maggiorazione del 2,5 per cento annuo.
In conclusione, preso atto delle norme di interesse della XI Commissione e vista l'importanza del provvedimento in chiave di un rilancio competitivo del settore agroalimentare, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame, con una osservazione diretta a segnalare l'esigenza di verificare i profili legati alla sostenibilità finanziaria delle norme sulla risoluzione dei contenziosi con l'INPS (vedi allegato 6).

Maria Anna MADIA (PD), pur non avendo particolari obiezioni da muovere rispetto al contenuto delle norme di competenza della XI Commissione, fa presente che permangono talune perplessità sulla copertura finanziaria recata dall'articolo 7-ter, disposizione (peraltro condivisibile nel merito) che proroga al 28 febbraio 2010 la scadenza del termine per l'applicazione delle agevolazioni contributive nei territori montani particolarmente svantaggiati e nelle zone agricole svantaggiate. Fa notare, al riguardo, che all'onere derivante dall'attuazione di tale disposizione, pari a 34 milioni di euro per l'anno 2010, si provvede mediante parziale utilizzo del limite di spesa di cui all'articolo 22-bis, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 504 del 1995, quindi sottraendo risorse a fondi stanziati, anche recentemente, allo scopo di incrementare l'utilizzo di fonti energetiche a ridotto impatto ambientale. Nell'osservare che tale aspetto, pur essendo stato descritto nella relazione introduttiva, non è stato adeguatamente affrontato dal relatore nella sua proposta di parere, fa presente che, in assenza di una sua riformulazione che sottolinei l'esigenza di rivedere tale forma di copertura finanziaria, il suo gruppo non potrà che esprimere un voto di astensione.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto dell'intervento testé svolto, invita il relatore a valutare la possibilità di una riformulazione della sua proposta di parere, al fine di facilitarne l'eventuale

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condivisione anche da parte dei gruppi di opposizione.

Aldo DI BIAGIO (PdL), relatore, si dichiara disponibile a valutare l'opportunità di riformulare la sua proposta di parere, nel senso di segnalare che l'articolo 7-ter introduce una misura condivisibile, individuando tuttavia al comma 3 una fonte di copertura che grava sulle risorse destinate alle finalità di incentivazione delle fonti energetiche a ridotto impatto ambientale.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), attesa l'esigenza di comprendere con chiarezza i termini della proposta di riformulazione del parere del relatore, prospetta l'opportunità di una breve sospensione della seduta.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto che non vi sono obiezioni in merito alla richiesta testé formulata, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 15.30, è ripresa alle 15.40.

Aldo DI BIAGIO (PdL), relatore, presenta una nuova versione della sua proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 7), sottolineando che il rilievo sulla copertura finanziaria dell'articolo 7-ter, non investendo in modo diretto i profili di competenza della XI Commissione, è stato inserito nelle premesse di tale nuova versione della proposta di parere e che l'osservazione è stata parzialmente modificata.

Maria Anna MADIA (PD) conferma l'astensione del suo gruppo anche sulla nuova versione della proposta di parere del relatore, considerato che il rilievo sulla copertura finanziaria è stato inserito in premessa, anziché come autonoma osservazione alla Commissione di merito.

Teresio DELFINO (UdC) preannuncia che il suo gruppo si asterrà sulla nuova versione della proposta di parere del relatore.

La Commissione approva, quindi, la nuova versione della proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.45.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 4 novembre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.45.

Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale.
C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.

(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 16 settembre 2009.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che il 29 ottobre scorso si è esaurito il ciclo di audizioni informali programmate nell'ambito dell'esame delle proposte di legge in titolo. Ritiene che, alla luce degli elementi emersi dalle predette audizioni, possa conseguentemente considerarsi concluso l'esame preliminare dei provvedimenti medesimi.
Propone quindi che - anche al fine di verificare la possibile definizione di un testo unificato dei progetti di legge in esame - la Commissione proceda alla nomina di un Comitato ristretto per il seguito dell'istruttoria legislativa delle proposte di legge nn. 1079, 2418 e 2610.
La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto, riservandosi la presidenza di indicarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.

(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 16 settembre 2009.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che il 27 ottobre scorso si è esaurito il ciclo di audizioni informali programmate nell'ambito dell'esame delle proposte di legge in titolo. Ritiene che, alla luce degli elementi emersi dalle predette audizioni, possa conseguentemente considerarsi concluso l'esame preliminare dei provvedimenti medesimi.
Propone quindi che - anche al fine di verificare la possibile definizione di un testo unificato dei progetti di legge in esame - la Commissione proceda alla nomina di un Comitato ristretto per il seguito dell'istruttoria legislativa delle proposte di legge nn. 762, 1550, 2112 e 2654.

La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto, riservandosi la presidenza di indicarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
Testo unificato C. 82 Stucchi, C. 322 Barbieri, C. 331 Schirru, C. 380 Volontè, C. 527 Osvaldo Napoli, C. 691 Prestigiacomo, C. 870 Ciocchetti, C. 916 Marinello, C. 1279 Grimoldi, C. 1377 Naccarato, C. 1448 Caparini, C. 1504 Cazzola, C. 1995 Commercio, C. 2273 Pisicchio.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 29 luglio 2009.

Silvano MOFFA, presidente, segnala che non sono ancora pervenuti tutti i pareri delle competenti Commissioni sul testo unificato dei progetti di legge in titolo, come risultante dagli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente. Fa presente, infatti, che le Commissioni I e XII hanno espresso parere favorevole con osservazione, mentre la Commissione parlamentare per le questioni regionali ha espresso parere favorevole; al contrario, la V Commissione non ha ancora reso il parere di competenza. Avverte, pertanto, che occorre sospendere la seduta, in attesa degli esiti dell'esame in sede consultiva del provvedimento in titolo da parte della V Commissione, i cui lavori sono tuttora in corso di svolgimento.
Sospende, quindi, la seduta, avvertendo che essa riprenderà non appena saranno pervenute notizie circa le determinazioni assunte dalla V Commissione.

La seduta, sospesa alle 15.55, è ripresa alle 17.45.

Silvano MOFFA, presidente, comunica che la V Commissione - riunitasi in sede consultiva, in data odierna, anche a seguito dell'acquisizione della nuova relazione tecnica sul provvedimento, trasmessa dal Governo lo scorso 30 ottobre - ha ravvisato l'esigenza di approfondire ulteriormente i profili di carattere finanziario recati dal testo unificato delle proposte di legge in titolo, rinviando l'espressione del prescritto parere. Fa presente, peraltro, che tale decisione risulta da una lettera appena inviata dal Presidente della stessa V Commissione, che ha anche informato che essa ha stabilito di procedere all'audizione informale del presidente dell'INPS e del presidente dell'INPDAP, per avere chiarimenti sulla metodologia utilizzata per l'elaborazione dei dati su cui si basa la predetta relazione tecnica.
Per tale ragione, ritiene che la XI Commissione - in assenza del parere della

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V Commissione, che risulta determinante a fronte del significativo onere recato dal testo unificato in questione, peraltro ulteriormente sovrastimato dalla citata relazione tecnica - non possa concluderne l'esame in sede referente per la data prevista dal calendario dei lavori dell'Assemblea, fissata per il 9 novembre prossimo. Prospetta, pertanto, al relatore e ai gruppi l'opportunità di rappresentare al Presidente della Camera la richiesta di un possibile rinvio dell'inizio della discussione in Assemblea del testo unificato delle proposte di legge in esame, anche in attesa di verificare i suggerimenti e le indicazioni che la stessa V Commissione potrà fornire nel seguito della sua istruttoria.

Teresio DELFINO (UdC), relatore, nel rammaricarsi anzitutto per il ruolo - che giudica sostanzialmente inesistente - svolto dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali nell'istruttoria del provvedimento in titolo, peraltro testimoniato anche dall'assenza di un rappresentante di tale dicastero alla seduta odierna, dichiara di non poter che condividere l'ipotesi testè prospettata dal Presidente, che risulta di fatto obbligata alla luce delle problematiche emerse dalla nuova relazione tecnica trasmessa dal Governo.
Informa, inoltre, di avere personalmente partecipato anche agli odierni lavori della V Commissione, nel cui ambito ha segnalato l'opportunità di prevedere anche l'audizione di rappresentanti delle associazioni interessate dal provvedimento in esame; avendo la presidenza di quella Commissione fatto notare che tali audizioni potrebbero più utilmente avere luogo presso la Commissione di merito, ritiene importante che - al termine delle previste audizioni informali che si svolgeranno in V Commissione - possa concordarsi anche su un rapido ciclo di audizioni dei predetti soggetti presso la XI Commissione.

Marialuisa GNECCHI (PD) auspica che, in vista delle previste audizioni informali dei presidenti di INPS e INPDAP, che si svolgeranno in V Commissione, sia possibile richiedere una indicazione specifica, in termini di previsione di spesa, delle singole ipotesi contemplate dal testo unificato in esame, riferendosi, ad esempio, ai casi di contribuzione volontaria di cui all'articolo 3. Ritiene, infatti, che una puntuale disamina dei calcoli, che siano suddivisi in modo preciso, possa contribuire a rendere più chiari gli elementi di valutazione per la Commissione, anche ai fini di una eventuale modifica del testo.

Silvano MOFFA, presidente, in considerazione degli elementi emersi dal dibattito e delle determinazioni che risultano assunte all'unanimità da parte della V Commissione, fa presente che sarà conseguentemente rappresentata al Presidente della Camera la richiesta di rinvio dell'inizio della discussione in Assemblea del testo unificato delle proposte di legge in esame.

La Commissione conviene all'unanimità sulla proposta del Presidente.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 17.55.