CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 ottobre 2009
240.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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COMITATO RISTRETTO

Giovedì 29 ottobre 2009.

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.
C. 136 Carlucci, e abbinate C. 459 Ciocchetti, C. 769 Carlucci, C. 1156 Ceccacci Rubino, C. 1183 De Biasi, C. 1480 Zamparutti, C. 1564 Giammanco, C. 1610 Zazzera, C. 1849 Rampelli, C. 1935 Caparini e C. 2280 Goisis.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 10.15 alle 11.15.

SEDE REFERENTE

Giovedì 29 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro e il sottosegretario per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 11.15.

Disposizioni per la valorizzazione del patrimonio archivistico, librario, artistico e culturale dell'Abbazia di Montecassino e per il recupero e il restauro del Monastero di San Benedetto in Subiaco.
C. 2165 Anna Teresa Formisano.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 ottobre 2009.

Luciano CIOCCHETTI (UdC), relatore, illustra il proprio emendamento 1.1 (vedi allegato 1), di cui raccomanda l'approvazione, che mira a risolvere i problemi relativi alla copertura degli oneri finanziari recati dal provvedimento; il contributo previsto è inoltre suddiviso in pari misura tra i due interventi oggetto della proposta di legge.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO esprime parere favorevole sull'emendamento del relatore 1.1, che provvede ad individuare un'idonea copertura per gli oneri finanziari recati dal provvedimento.

Emerenzio BARBIERI (PdL) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sull'emendamento 1.1. Ritiene inoltre che vi siano tutte le condizioni per poter procedere al trasferimento in sede legislativa del provvedimento in esame.

La Commissione approva quindi l'emendamento del relatore 1.1.

Paola GOISIS (LNP) concorda con la proposta di procedere al trasferimento in sede legislativa del provvedimento in esame, rilevando che è fondamentale che lo Stato tuteli i beni che rappresentano la cattolicità del Paese e testimoniano le tradizioni più importanti del Paese.

Valentina APREA, presidente, ricorda che il testo del provvedimento così come modificato dall'approvazione dell'emendamento 1.1 del relatore, sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del parere, anche ai fini del trasferimento in sede legislativa.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione di un Fondo per il restauro, il recupero e la valorizzazione culturale, religiosa, turistica e sociale del complesso monastico di San Giovanni Battista del Monte Venda.
C. 2298 Goisis.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Paola GOISIS (LNP), relatore, ricorda che la proposta di legge in esame concerne la predisposizione e il finanziamento di un progetto per la realizzazione di interventi

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di recupero, restauro e valorizzazione del patrimonio storico, architettonico, artistico, culturale e religioso del complesso monastico di San Giovanni Battista del Monte Venda. Ai sensi dell'articolo 1, il progetto, da attuarsi entro il 2014, è volto al conseguimento dei seguenti obiettivi: recupero architettonico del complesso monastico; recupero di tratti dell'antico tracciato indicante gli insediamenti pre-romani; restauro dei manufatti d'interesse storico-culturale esistenti nella zona (c. 1, lett. a), b) e g)); inventario del materiale documentario e librario già appartenente all'antica biblioteca del monastero, attualmente custodito negli archivi di Stato di Padova e di Venezia; costituzione di un museo e di una biblioteca storica aperta al pubblico, con una sezione specializzata per i libri in forma digitale destinati ai portatori di handicap visivo (c. 1, lett. c), d) ed e)); costituzione di laboratori dedicati: alla formazione nel campo del restauro di mobili, oggetti e arredi sacri e dell'arte del ricamo dei tessuti (c. 1, lett. f)); allo studio delle tradizioni monastiche per la preparazione di medicamenti erboristici e alla coltivazione del vitigno dell'»uva schiava» (c. 1, lett. h)); alla preparazione di prodotti dell'apicoltura, con connessa costituzione di un alveare (c. 1, lett. i)); allestimento di spazi interattivi mirati a progetti scolastici didattico-formativi (c. 1, lett. l)).
Sottolinea quindi che ai sensi dell'articolo 2, per la realizzazione del progetto, si prevede la costituzione di un Fondo nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, con una dotazione complessiva di 24 milioni di euro per il quinquennio 2009-2013, da trasferire direttamente alla Fondazione Monte Venda ONLUS, in cinque annualità. Aggiunge che l'articolo 3 stabilisce che la Fondazione, entro il 31 marzo di ogni anno e fino al termine della realizzazione del progetto, presenta alla competente Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici una relazione giurata sui lavori svolti nell'anno precedente, sullo stato di avanzamento della realizzazione del progetto e sull'impiego del finanziamento ottenuto. La relazione illustrativa della proposta di legge ripercorre la storia del Monte Venda, da antica meta di eremiti a luogo di culto. In particolare, ricorda l'edificazione della chiesa nel 1209 e le successive vicende del monastero, abbandonato dai monaci nel 1916 a causa delle condizioni critiche in cui versava. Evidenzia, inoltre, che il complesso si presenta oggi in stato di degrado: sussistono i muri perimetrali della chiesa, la torre campanaria e, parzialmente, i tracciati dei chiostri. L'area - ubicata in un ambito boschivo non particolarmente curato, attigua ad un comprensorio dismesso dell'Aeronautica militare - è di proprietà della Fondazione Monte Venda ONLUS. La stessa relazione evidenzia che la Fondazione ha già predisposto il progetto di recupero, approvato dalla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Veneto Orientale. Il progetto è dettagliatamente descritto e si dà, inoltre, conto del piano crono-finanziario, per un importo totale stimato di 23.111.000 euro. In particolare, si evidenzia che il progetto prevede il restauro e il risanamento conservativo del complesso monastico attraverso un intervento articolato in tre fasi successive, per un tempo totale di realizzazione di trentasei mesi. Precisa che tra gli obiettivi non richiamati dall'articolato della proposta di legge, ma illustrati nella relazione, si evidenziano, in particolare: la ripresa della vita monastica di una comunità benedettina olivetana; la costruzione di una foresteria per l'accoglienza di pellegrini e visitatori. Sulla formulazione del testo, considerato che la relazione introduttiva alla proposta di legge dà conto dell'approvazione, da parte della competente Soprintendenza, del progetto redatto dalla Fondazione Monte Venda ONLUS, ricorda che all'articolo 1 sembrerebbe opportuno individuare come oggetto della medesima proposta di legge non tanto la predisposizione del progetto - di fatto già ultimata - quanto, direttamente, gli obiettivi del progetto medesimo.
Con riferimento all'articolo 3, ricorda quindi che con l'espressione «relazione giurata» l'ordinamento intende un atto

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redatto da un esperto nominato dal Tribunale, ovvero iscritto in albi speciali. In particolare, il codice civile, ad esempio, l'articolo 2343 c.c.; richiama di conseguenza la relazione giurata nell'ambito della disciplina delle società per utilizzare lo strumento indicato ogni qual volta sia necessario procedere alla stima di beni o di crediti. Più in generale, l'ordinamento usa l'espressione «perizia giurata» per designare un atto redatto da un professionista abilitato e regolarmente iscritto all'albo che certifica uno stato di fatto. La perizia è giurata in quanto sottoscritta dinanzi ad un cancelliere ed accompagnata da un «verbale di giuramento della perizia». Ritiene quindi che alla luce di quanto ricostruito, si dovrebbe valutare se si intende effettivamente prevedere una relazione, ovvero una perizia giurata. Inoltre, nel caso si opti per la perizia giurata, occorrerebbe valutare l'opportunità di specificare i requisiti che deve possedere il professionista chiamato a predisporla. Nel caso di specie, essa potrebbe essere redatta dal direttore dei lavori, il quale, ai sensi dell'articolo 64 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, testi unico dell'edilizia, ha la responsabilità della rispondenza dell'opera al progetto, dell'osservanza delle prescrizioni di esecuzione del progetto, della qualità dei materiali impiegati, nonché, per quanto riguarda gli elementi prefabbricati, della posa in opera. Segnala, inoltre, che la proposta di legge non definisce le modalità di copertura dell'onere finanziario recato. Sottolinea, infine, che le comunità del luogo hanno un legame molto profondo con il complesso monastico di San Giovanni Battista del Monte Venda e che, inoltre, gli interventi previsti dal provvedimento potrebbero essere molto utili al fine di interrompere lo «spopolamento» delle zone attigue al complesso monastico in questione, per dare concrete prospettive di lavoro ai giovani che risiedono in quelle zone.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO, intervenendo in sede di replica, esprime parere favorevole sul provvedimento in esame, che si inserisce nell'ambito di una serie di provvedimenti volti a tutelare e valorizzare beni che rappresentano la tradizione e il patrimonio culturale italiano. Sottolinea, in particolare, l'importanza del complesso monastico in questione, del quale personalmente conosce le tradizioni e il forte legame che con esso hanno le comunità locali e la popolazione della città di Padova, in particolare. Dovrà peraltro essere prevista una copertura finanziaria idonea a soddisfare i costi previsti dal provvedimento.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritiene che si possa procedere rapidamente al trasferimento in sede legislativa anche del provvedimento in esame, auspicando che le problematicità evidenziate nella relazione dalla collega Goisis siano oggetto di appositi emendamenti.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento.
Propone quindi di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti a giovedì 5 novembre alle ore 13.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.30.

INTERROGAZIONI

Giovedì 29 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza, ed il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 11.30.

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5-01623 Ghizzoni: Ripristino della figura del lettore di scambio culturale presso gli Atenei italiani.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara moderatamente soddisfatta. Sottolinea che il testo della sua interrogazione faceva riferimento alla figura del lettore di scambio, professione fondamentale per la diffusione delle lingue e delle culture straniere. Prende atto con soddisfazione che il sottosegretario Pizza nella risposta fa riferimento alla nuova norma, che reintroduce l'indicata figura professionale. Ricorda che nella legge n. 62 del 1967, che introduceva il lettore di scambio, era previsto un finanziamento ad hoc annuale, per un triennio, di 100 milioni di lire, per favorire l'internazionalizzazione e gli scambi linguistici e culturali. Precisa che è consapevole che le nuove norme non prevedono finanziamenti per il lettore di scambio culturale, come peraltro per tutti gli altri provvedimenti concernenti l'Università. Riterrebbe quindi opportuno che la figura professionale del lettore di scambio godesse di risorse proprie, come già previsto dalla precedente normativa.

5-01630 Siragusa: Sul mantenimento del gruppo specializzato di docenti impiegato dalla Direzione scolastica regionale siciliana nell'anno 2008-2009.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Emilia Grazia DE BIASI (PD), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara insoddisfatta della risposta del Governo, che lascia perplessi. Se da un lato, soprattutto nella parte finale della risposta, si parla, infatti, di incremento dell'attività lavorativa - e per questo aspetto è positiva -, di fatto poi si demanda ad un «accordo di intesa», che risulta assolutamente generico. Aggiunge che si tratta, nel merito, di profili professionali molto specifici che possono aiutare a ridurre la dispersione scolastica che crea un grave disagio sociale, con i noti fenomeni di bullismo, abusi, maltrattamenti e così via.
Ribadisce quindi che per i docenti specializzati indicati occorrerebbe definire un nuovo piano ne valorizzi l'attività, svolta in situazioni di grande delicatezza e di rilievo per il recupero dei giovani con disagi sociali. Stigmatizza inoltre il fatto che le risposte fornite dal Governo continuino ad essere meramente amministrative, mentre occorrerebbe una scelta precisa di orientamento culturale e politico che continua a mancare. In questo, vede una contraddizione con recenti leggi approvate nella legislatura in corso, come per esempio quella contro la violenza sessuale o lo stalking, che portano in una direzione di attenzione a determinati fenomeni per i quali occorrerebbero figure professionali specifiche e altamente qualificate.

5-01897 Ceccuzzi: Sulla situazione finanziaria dell'Università di Siena e sul piano di risanamento adottato.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Franco CECCUZZI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto, pur comprendendo le ragioni del Governo. Sottolinea che la situazione finanziaria dell'Università di Siena si sta facendo sempre più grave. Avrebbe ritenuto opportuno avere un orientamento da parte del Governo circa la stipula di un finanziamento «ponte» per consentire all'Università di Siena di attuare un piano di risanamento. Sarebbe stato inoltre opportuno avere notizie in merito al gruppo di lavoro costituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze, che sta lavorando al problema. Ribadisce quindi che ci si trova di fronte ad un'istituzione importante, come l'Università di Siena, che versa oramai in uno

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stato di dissesto e non più in grado di affrontare le normali spese correnti.

5-01698 Vannucci: Sul ritorno della collezione di armi della Rocca di Gradara nelle sede originaria.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Massimo VANNUCCI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto e si compiace con il Governo per l'approfondita istruttoria che ha operato in merito alla questione, per la quale è stato anche coinvolto dagli uffici preposti dal Ministero, con un metodo che condivide e che auspica si possa ripetere per il futuro. Ricorda che la vicenda della collezione di armi custodite nella Rocca di Gradara risale al 1927, quando la Rocca fu venduta allo Stato e la collezione di armi in essa custodite, furono trasferite a Castel Sant'Angelo. Nella risposta si fa sapere che la Sovrintendenza Speciale per il patrimonio artistico, storico, etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma ha espresso parere favorevole alla Collezione di armi in argomento per un'esposizione temporanea nella Rocca di Gradara, che ricorda essere la Rocca di Paolo e Francesca, quindi avente una valenza notevole per quello che riguarda il patrimonio culturale nazionale.

5-01814 Trappolino: Sulla chiusura degli uffici distaccati del MiBac a Orvieto.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Carlo Emanuele TRAPPOLINO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta, soprattutto in relazione al punto in cui si forniscono rassicurazioni rispetto alla paventata chiusura degli uffici del Ministero per i beni e le attività culturali presenti ad Orvieto. Ricorda che lo stesso direttore generale, subito dopo la presentazione dell'atto ispettivo, ha fugato ogni dubbio in merito al rischio di chiusura degli uffici, esprimendo altresì una volontà di potenziamento. Rammenta che gli uffici di quel dicastero hanno sempre lavorato nella città di Orvieto in maniera molto puntuale sul patrimonio artistico della città. Rileva peraltro che nella risposta non si fa cenno all'iter procedurale relativo all'inserimento della città di Orvieto nel patrimonio dell'UNESCO. Si riserva quindi di presentare un altro atto ispettivo, sulla questione indicata di grande rilievo.

5-01737 De Micheli: Tagli di risorse al sistema scolastico della provincia di Piacenza.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara insoddisfatta della risposta, poiché di fronte all'articolata richiesta di chiarimenti, da essa emerge che solo in merito alle cinque classi di scuola secondaria di primo grado si sia ottemperato alle esigenze del territorio; negli altri casi, invece, si sono operati tagli e contrazioni. Nello specifico, l'articolazione del tempo scuola di 40 ore lavorate, facendo leva sulla flessibilità e sull'organizzazione interna, con l'eliminazione delle compresenze, determina un forte detrimento della normale attività didattica. Rileva, inoltre, che le riduzioni riguardano anche il personale ATA, con 37 posti in meno. Precisa d'altra parte che il territorio piacentino, per la sua specificità, aggrava la difficoltà di raggiungimento del luogo di lavoro da parte del personale, al fine di garantire i servizi essenziali di apertura e chiusura degli istituti scolastici. Ribadisce, quindi, che anche il Centro territoriale per gli adulti subisce un depotenziamento, senza che sia evidenziata nella risposta del Governo alcuna soluzione al riguardo.

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5-01712 Cazzola: Sul pensionamento di circa 6000 docenti universitari nel triennio 2008-2010.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Giuliano CAZZOLA (PdL), replicando, si dichiara «tecnicamente» insoddisfatto della risposta del Governo, che peraltro si aspettava, visto che conferma decisamente la linea adottata finora in materia. Precisa quindi che la norma che ha disciplinato il «fuori ruolo» introduce delle differenze tra gli interessati. Ricorda, in merito, la recente sentenza n. 236 della Corte costituzionale, che invece tendeva a superare tale situazione. Ribadisce quindi che sarebbe stato opportuno uniformare le posizioni interessate.

5-01758 Zampa: Sul caso della dottoressa Daniela Turci, dirigente scolastico dell'ottavo circolo didattico della provincia di Bologna.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

Sandra ZAMPA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta. Ricorda che nei confronti della dottoressa Turci da parte dello stesso direttore dell'ufficio scolastico regionale non sono stati fatti appunti, anzi la dirigente scolastica ha potuto ricevere una lettera in cui si esprimeva soddisfazione nei confronti del suo operato. Evidenzia quindi la delicatezza che occorre avere ogni volta che ci si trova a parlare di questioni in cui la politica entra in ambiti in cui non dovrebbe. Rammenta quindi che, in qualità di consigliere comunale, la dottoressa Turci ha pieno diritto ad esprimersi sulle politiche scolastiche e quindi non è ammissibile che parlamentari di parte opposta usino sue dichiarazioni, espresse nell'ambito degli incarichi che ricopre, per intimidire, o, ancora più grave, per additare la persona alle reazioni dell'opinione pubblica. A causa di questa insensata campagna che ha invaso Bologna e tutta la provincia operata da parlamentari, come l'onorevole Garagnani, la dottoressa Turci ha ricevuto infatti diverse minacce. Ricorda, infine, che il comportamento della dottoressa Turci è stato riconosciuto professionalmente sempre corretto; va quindi ammirata la passione con cui lavora in maniera zelante per i propri studenti e per le giovani generazioni.

5-01763 Grimoldi: Sull'insegnamento della matematica nei licei.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 10).

Paola GOISIS (LNP), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo. Sottolinea che lo schema di regolamento sulla definizione di nuove classi di concorso è stato approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri; la Commissione istituita al fine di valutare l'accorpamento delle classi di concorso è impegnata ad esaminare le proposte avanzate dalle associazioni disciplinari. Ritiene che si tratti di un profilo importante per dare risposte agli insegnanti, non solo a quelli di matematica. Nello specifico, ritiene insensato che l'insegnamento della matematica sia preclusa proprio ai laureati in matematica e magari consentita ai laureati in fisica; si tratta di un paradosso sul quale non può che esserci una diversa valutazione e una rimeditazione. Prende atto con soddisfazione, infine, della volontà del Governo di intervenire a risolvere la questione oggetto dell'interrogazione.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 12.