CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 ottobre 2009
236.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 22 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati e Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 9.45.

Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento.
C. 2364, approvata dal Senato, C. 1944 Losacco, C. 728 La Russa, C. 2564 Volontè e petizione n. 638.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 ottobre 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che nella seduta scorsa è stato avviato l'esame degli emendamenti.
Avverte peraltro di avere ricevuto una nota dal rappresentante del gruppo del Popolo della Libertà con la quale si chiede, anche a nome dei rappresentanti dei gruppi del Partito democratico e della Lega, di non proseguire oggi all'esame degli emendamenti.
Nonostante personalmente ritenga necessario procedere celermente all'esame degli emendamenti, al fine di pervenire in tempi brevi all'approvazione di un provvedimento volto ad assicurare ulteriori strumenti di tutela a favore delle vittime dell'usura e dell'estorsione nonché delle famiglie sovraindebitate, dichiara che non può che prendere atto della richiesta e rinviare l'esame degli emendamenti alla prossima settimana.
Avverte altresì che il Governo, al termine della seduta di ieri, ha presentato l'emendamento 1.500, relativo ad una materia già esaminata dalla Commissione, avente ad oggetto l'estensione alle famiglie della possibilità di accedere al Fondo (vedi allegato). Come si ricorderà, nella seduta di ieri sono stati respinti gli emendamenti Pisicchio 1.70 e Di Pietro 1.1, aventi ad oggetto proprio tale tema, anche se formalmente riferiti a disposizioni diverse rispetto a quelle oggetto dell'emendamento del Governo. Mentre quest'ultimo è diretto ad inserire dei commi dopo il comma 2-ter nell'articolo 14 della legge n. 108 del 1996,

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prevedendo che il mutuo di cui al comma 2 può essere concesso anche alle famiglie, sia pure ad alcune condizioni, gli emendamenti 1.70 ed 1.1, respinti ieri, invece, sono diretti ad estendere l'accesso al mutuo modificando il comma 2 del predetto articolo 14. Rileva che comunque, sia pure ove non si convenisse sulla sostanziale identità tra l'emendamento del Governo e quelli respinti ieri, rimane il dato decisivo del fatto che la parte del provvedimento avente ad oggetto l'individuazione dei soggetti legittimati ad essere beneficiari del mutuo è stata già oggetto di esame da parte della Commissione quando ha esaminato gli emendamenti riferiti ai commi 2 e 2-bis dell'articolo 14 della legge n. 108 del 1996, di cui alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 1 della proposta di legge in esame.
Chiarisce quindi che, per quanto l'esame in sede referente non contempli le preclusioni che, in un caso come quello in oggetto, non consentirebbero all'Assemblea di esaminare l'emendamento, anche in questa sede vi sono delle condizioni che devono ricorrere affinché la Commissione possa rivedere decisioni già assunte o comunque tornare su temi già affrontati in occasione dell'esame degli emendamenti. Quando tale riesame non sia necessario per correggere degli errori tecnici relativi alla formulazione di disposizioni ovvero per conformare disposizioni già esaminate a modifiche normative nel frattempo avvenute, la possibilità di tornare su questioni già decise è possibile solo ove si registri il consenso unanime dei gruppi. Ritiene, quindi, necessario verificare se sussistano le condizioni per esaminare l'emendamento 1.500 del Governo.

Fulvio FOLLEGOT (LNP) ritiene che l'emendamento 1.500 del Governo ponga una questione estremamente rilevante, della quale la Commissione dovrebbe discutere ulteriormente. Esprime, pertanto, nome del proprio gruppo, il consenso a che tale emendamento sia esaminato.

Donatella FERRANTI (PD) con riferimento alla nota ricevuta dal Presidente, precisa di essersi confrontata con il rappresentante del gruppo del PDL e di avere con questi convenuto circa l'esistenza di taluni aspetti del provvedimento, soprattutto nella parte relativa al sovraindebitamento, che richiedono un'ulteriore approfondimento prima di procedere all'esame dei relativi emendamenti. Si è ritenuto pertanto opportuno rappresentare alla Presidenza l'esigenza di un breve differimento della prosecuzione dell'esame degli emendamenti, poiché ciò favorirebbe la ricerca di soluzioni condivise sulle parti del provvedimento che rimangono ancora, in tutto o in parte, controverse.
Dichiara quindi, a nome del proprio gruppo, di non ritenere opportuno che la Commissione esamini l'emendamento 1.500 del Governo e precisa che tale contrarietà non si basa solo su considerazioni procedimentali ma anche su ragioni di merito. L'emendamento in questione, infatti, è volto ad estendere l'erogazione del mutuo anche alle famiglie, sia pure a determinate condizioni. Pur condividendo l'esigenza di tutelare la famiglia, ritiene che una simile disposizione, da un lato, sia incompatibile con lo spirito delle disposizioni di cui al capo I del provvedimento, che sono volte a tutelare l'imprenditore e, dall'altro, non tiene in considerazione che invece le disposizioni del capo II, relative alle crisi di sovraindebitamento, tutelano anche la famiglia. Al fine di fornire una ulteriore tutela, sia pure indiretta alle famiglie, ritiene che si potrebbe intervenire sulle attività volte ad apprestare strumenti di prevenzione contro i fenomeni dell'usura e dell'estorsione.

Lorenzo RIA (UdC) prende atto con rammarico del fatto che il gruppo dell'UdC non sia stato coinvolto nelle valutazioni che hanno condotto alla redazione della nota con la quale gli altri gruppi hanno richiesto alla Presidenza di rinviare il seguito dell'esame degli emendamenti.
Per quanto concerne l'emendamento 1.500 del Governo, concordando sostanzialmente

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con l'onorevole Ferranti, non ne ritiene opportuno l'esame.

Giulia BONGIORNO, presidente, preso atto che non sussiste il consenso unanime dei gruppi, avverte che l'emendamento del Governo 1.500, non sarà esaminato dalla Commissione. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Modifiche al codice penale in materia di prescrizione del reato.
C. 1235 Ferranti.