CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 ottobre 2009
234.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 20 ottobre 2009. - Presidenza del vicepresidente Jole SANTELLI - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli, il viceministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Ferruccio Fazio, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher e il sottosegretario di Stato per l'interno Michelino Davico.

La seduta comincia alle 11.20.

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DL 131/09: Ulteriore rinvio delle consultazioni elettorali amministrative nella provincia di L'Aquila.
C. 2775 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 ottobre.

Jole SANTELLI, presidente, comunica che non sono stati presentati emendamenti al provvedimento in esame. Avverte, inoltre, che è pervenuto il parere del Comitato per la legislazione.

Beatrice LORENZIN (PdL), relatore, invita i gruppi a valutare la possibilità di una modifica al testo del provvedimento finalizzata all'abbinamento, per l'anno 2010, delle elezioni amministrative, comprese quelle relative alla provincia dell'Aquila, con le elezioni regionali, al fine di contenere gli oneri finanziari delle consultazioni elettorali. Si riserva quindi di presentare un emendamento in tal senso alla luce delle posizioni dei gruppi.

Sesa AMICI (PD) dichiara l'orientamento favorevole in linea di massima del suo gruppo rispetto alla proposta della relatrice, riservandosi di esprimere una posizione definitiva quando l'emendamento preannunciato sarà stato formalizzato.

Mario TASSONE (UdC) dichiara che il suo gruppo condivide la posizione del gruppo del Partito democratico.

Jole SANTELLI, presidente, avverte che, qualora l'emendamento preannunciato dalla relatrice venga effettivamente presentato, la presidenza ne valuterà l'ammissibilità. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione del Ministero della salute e incremento del numero complessivo dei Sottosegretari di Stato.
C. 2766 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 ottobre.

Doris LO MORO (PD) esprime un giudizio negativo sul provvedimento in esame, ritenendo sbagliato non tanto prevedere un dicastero autonomo per la sanità, che è certamente una priorità per il Paese, quanto aumentare il numero dei ministeri e dei sottosegretari rispetto a quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2008. Il Governo avrebbe infatti potuto prevedere il Ministero della salute nell'ambito dei dodici Ministeri previsti dalla legge, la quale impone all'Esecutivo soltanto di stabilire le proprie priorità di azione politica.
Esprime altresì una valutazione negativa sul contenuto del provvedimento, che incide in maniera apparentemente innocua ma in realtà deleteria sulle competenze del Ministero istituendo. In particolare, il testo modifica l'articolo 47-ter, comma 1, del decreto legislativo n. 300 del 1999, prevedendo che, tra le aree funzionali nelle quali il Ministero svolge le funzioni di spettanza statale, non vi sia più la programmazione sanitaria di rilievo nazionale, nonché l'indirizzo, il coordinamento e il monitoraggio delle attività regionali, bensì una programmazione «tecnico-sanitaria» di rilievo nazionale e l'indirizzo, il coordinamento e il monitoraggio delle attività «tecniche» sanitarie regionali. Premesso che la programmazione in campo sanitario ha necessariamente contenuti tecnici, l'aver circoscritto le competenze ministeriali in materia alla programmazione «tecnico-sanitaria» non può che significare una volontà di limitazione della sfera di autonomia politica del Ministero costituendo. Questa lettura è del resto confermata dalla previsione del concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze per tutti i profili attinenti al concorso dello Stato al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, anche quanto ai

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piani di rientro regionali: concerto che rappresenta una seconda, significativa limitazione dell'autonomia del Ministero nel campo della programmazione sanitaria, che invece è l'esigenza che giustificherebbe l'istituzione di un Ministero autonomo.

David FAVIA (IdV) dichiara la contrarietà del suo gruppo al provvedimento, in primo luogo in considerazione del fatto che le funzioni in materia di salute sono ormai in larga parte attribuite alle regioni e non appare quindi necessario, per lo svolgimento delle funzioni statali residuali, istituire un autonomo ministero, essendo sufficiente delegare un viceministro inquadrato nel Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, come si è fatto finora; in secondo luogo in considerazione dell'onere che deriva per le finanze pubbliche dalla nomina di un nuovo ministro e di due nuovi sottosegretari. Di tutto questo non si ravvisa la necessità e per questo il suo gruppo non può che essere contrario.

Jole SANTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche alla disciplina in materia di elezioni dei consigli regionali e dei presidenti delle giunte regionali, nonché in materia di elezione dei consigli comunali e provinciali.
C. 2669 Calderisi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 ottobre.

David FAVIA (IdV) ritiene che potrebbe essere utile istituire un comitato ristretto per il seguito dell'esame, al fine di verificare la possibilità di una modifica del testo che superi le difficoltà evidenziate nel corso del dibattito.

Jole SANTELLI, presidente, fa presente che la proposta del deputato Favia potrà essere discussa nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Quindi nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, concernente il divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab.
C. 2422 Sbai e C. 2769 Cota.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 ottobre.

Jole SANTELLI, presidente, avverte che la relatrice sul provvedimento in esame procederà ora ad integrare la sua relazione introduttiva con riferimento alla proposta di legge da ultimo abbinata.

Souad SBAI (PdL), relatore, ricorda che la proposta di legge C. 2769 Cota modifica l'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, aggiungendo alcune precisazioni. In particolare, la legge n. 152, recante «Disposizioni a tutela dell'ordine pubblico», reca infatti all'articolo 5 il divieto di utilizzo di caschi protettivi o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. Si stabilisce che è in ogni caso vietato l'utilizzo in questione in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che comportano tale utilizzo.
La proposta di legge C. 2769 è volta a specificare che per «mezzo atto a rendere difficoltoso» si intende «ogni mezzo che non renda visibile l'intero volto, inclusi gli indumenti indossati in ragione della propria affiliazione religiosa». Viene altresì soppresso il riferimento al «giustificato motivo». Si inserisce quindi un nuovo comma 2 che chiarisce che l'uso di caschi protettivi è consentito solo quando esso è esplicitamente imposto dalla normativa vigente in materia di sicurezza stradale e in

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occasione delle manifestazioni di carattere sportivo che prevedono l'uso di tali caschi.
Nella relazione di accompagnamento si evidenzia come le disposizioni del citato articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, da ultimo modificate in senso restrittivo dal decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, sono state oggetto di un'applicazione non omogenea sul territorio nazionale, in ragione delle diverse interpretazioni più o meno restrittive che ne sono state date. La proposta di legge mira, pertanto, nelle intenzioni dei proponenti, a fare chiarezza sul senso originario delle disposizioni vigenti, tenendo conto dell'accresciuta necessità di garantire, per ragioni di ordine pubblico, la riconoscibilità delle persone, inserendo esplicitamente tra le categorie dei mezzi vietati anche gli abiti indossati a scopo religioso qualora rendano non identificabile la persona che li utilizza.
L'articolo 2 della proposta di legge prevede, infine, l'entrata in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Jole SANTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 11.30, riprende alle 11.50.

Introduzione dell'articolo 114-bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di reati elettorali.
C. 465 Anna Teresa Formisano.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 luglio 2009.

Jole SANTELLI, presidente, ricorda che la discussione di carattere generale si è conclusa nella seduta del 14 luglio scorso. Avverte quindi che sono stati presentati emendamenti alla proposta di legge (vedi allegato).

Mario TASSONE (UdC), relatore, invita al ritiro dell'emendamento Luciano Dussin 1.1 ed esprime parere favorevole sugli emendamenti Zaccaria 1.2 e Calderisi 1.3, sostanzialmente identici, e parere contrario sull'emendamento Calderisi 1.4.

Pierguido VANALLI (LNP) ritira l'emendamento Luciano Dussin 1.1, del quale è cofirmatario.

Il sottosegretario Aldo BRANCHER esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione approva l'emendamento Zaccaria 1.2.

Jole SANTELLI, presidente, avverte che l'emendamento Calderisi 1.3 risulta assorbito a seguito dell'approvazione dell'emendamento Zaccaria 1.2, mentre l'emendamento Calderisi 1.4 risulta precluso. Il testo risultante dall'approvazione dell'emendamento sarà trasmesso alla Commissione Giustizia per l'espressione del prescritto parere. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.55.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Martedì 20 ottobre 2009. - Presidenza del vicepresidente Jole SANTELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio Aldo Brancher.

La seduta comincia alle 11.30.

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione del Centro di formazione studi (FORMEZ). Atto n. 117.
(Rilievi alla Commissione parlamentare per la semplificazione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 ottobre.

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Jole SANTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni legislative statali anteriori al 1o gennaio 1970 di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore. Atto n. 118.
(Rilievi alla Commissione parlamentare per la semplificazione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 ottobre.

Jole SANTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 20 ottobre 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.35.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 20 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 12.05.

DL 134/09: Disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l'anno 2009-2010. Emendamenti C. 2724-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Isabella BERTOLINI (PdL), presidente, sostituendo il relatore, impossibilitato a prendere parte alla seduta, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

La seduta termina alle 12.10.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 20 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 15.

DL 134/09: Disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l'anno 2009-2010. Emendamenti C. 2724-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Isabella BERTOLINI (PdL), presidente, sostituendo il relatore, impossibilitato a prendere parte alla seduta, rileva che gli emendamenti 1.600 e 1.601 della Commissione non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

La seduta termina alle 15.05.