CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 settembre 2009
220.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 22 settembre 2009. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Antonio Buonfiglio.

La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni sanzionatorie in materia di violazioni commesse nell'ambito del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
Atto n. 110.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dell'atto di Governo in titolo.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che, contestualmente all'assegnazione, il Presidente della Camera ha segnalato che sullo schema di decreto legislativo non è stato acquisito il parere della Conferenza Stato-regioni e che, tuttavia, si è proceduto all'assegnazione, in considerazione del termine stabilito per l'esercizio della delega e al fine di consentire la proroga del medesimo termine ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge n. 34 del 2008. Conseguentemente, il Presidente della Camera ha richiamato l'esigenza che le Commissioni non si pronuncino definitivamente prima che sia stato trasmesso il parere della Conferenza.

Sebastiano FOGLIATO (LNP), relatore, ricorda che lo schema di decreto legislativo in esame è costituito da un solo articolo che interviene ad integrazione di quanto disposto dall'articolo 3 della legge 23 dicembre 1986, n. 898, di conversione del decreto-legge 27 ottobre 1986, n. 701.
In particolare, attraverso la nuova norma che si propone, si prevede di introdurre una specifica sanzione a carico di coloro che - mediante l'esposizione di dati o notizie falsi - conseguono indebitamente per sé o per altri, aiuti, premi, indennità, restituzioni, contributi o altre erogazioni a

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carico del FEASR (Fondo comunitario per il finanziamento delle misure a sostegno dello sviluppo rurale).
La nuova sanzione è applicata indipendentemente dalle sanzioni penali eventualmente previste (in specie quelle di cui all'articolo 640-bis del codice penale in materia di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) e si fonda, per la sua determinazione, su un principio di proporzionalità in riferimento all'entità dell'importo indebitamente percepito.
In specie, la sanzione prevede la restituzione dell'importo indebitamente percepito quando lo stesso non supera i 150 euro; nei casi, in cui, l'importo sia superiore a tale soglia, alla restituzione si aggiunge anche il pagamento di una sanzione che varia in funzione di quanto la somma dell'indebito incide sul totale percepito. A tal fine, la disposizione che si propone precede quattro diversi scaglioni del 30 per cento, 50 per cento, 70 per cento e 100 per cento nel caso rispettivamente l'indebito sia, fino al 10 per cento, al 30 per cento, fino al 50 per cento, o superiore al 50 per cento dell'importo percepito.
In ogni caso, per detta sanzione è fissato un importo minimo e massimo indicati rispettivamente in 150 e 150 mila euro.
Si riserva infine di formulare una proposta di parere successivamente all'espressione del prescritto parere della Conferenza Stato-regioni.

Il sottosegretario Antonio BUONFIGLIO si riserva di intervenire successivamente.

Paolo RUSSO, presidente, rinvia il seguito dell'esame.

Proposta di nomina del dottor Dario Fruscio a presidente dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA).
Atto n. 45.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in titolo.

Giovanni DIMA (PdL), relatore, ricorda che, secondo quanto stabilisce la legge 24 gennaio 1978, n. 14, recante norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici, il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Consiglio dei Ministri ed i singoli Ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare.
Ricorda inoltre che il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera inviata il 4 settembre al Presidente della Camera dei deputati, ha comunicato che il Consiglio dei ministri, nella seduta del 3 settembre 2009, ha avviato la procedura per la nomina del dottor Dario Fruscio a presidente dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e ha altresì comunicato di avere attentamente esaminata l'attività finora svolta e il profilo professionale dello stesso ritenendo che esso abbia tutti i requisiti per assumere tale incarico. A tal fine ha quindi trasmesso al Parlamento il curriculum dell'interessato, al fine dell'espressione del parere da parte della XIII Commissione Agricoltura, competente per materia.
Rinvia quindi, per la conoscenza dei requisiti posseduti, alla lettura del curriculum allegato alla richiesta di parere, riservandosi di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito in Commissione.

Paolo RUSSO, presidente, rinvia pertanto il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) fa presente che in Assemblea sono stati presentati emendamenti al testo della legge comunitaria sugli argomenti della caccia e della pesca scavalcando completamente le competenze della Commissione Agricoltura. Non condividendo tale metodo, pur apprezzando il contenuto di talune

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norme recate dagli emendamenti, chiede al Presidente della Commissione Agricoltura di voler rappresentare le ragioni di tale disappunto.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda come la utile sollecitazione dell'onorevole Oliverio abbia già trovato unanimità di consensi in Commissione proprio con riferimento alla materia della caccia in occasione dell'esame della legge comunitaria, quando la Commissione ritenne che tale sede non fosse idonea a disciplinare una materia tanto complessa.
Per quanto riguarda poi l'aspetto che si riferisce alle competenze della Commissione, le procedure della legge comunitaria non consentono alle Commissioni di effettuare valutazioni di merito sugli emendamenti presentati direttamente in Assemblea. Rimane pertanto la sola possibilità procedurale di intervenire in quanto singoli parlamentari.
Per quanto riguarda la richiesta di rappresentare le ragioni della Commissione Agricoltura, ricorda il recente episodio che ha riguardato l'articolo aggiuntivo 14.03, presentato alla legge comunitaria per il 2008, sul quale la Commissione Agricoltura aveva posto una condizione, successivamente disattesa e che determinò un intervento in Assemblea nel corso del quale lui stesso aveva sottolineato il vulnus alle competenze della XIII Commissione che si era determinato.

Angelo ZUCCHI (PD), osserva che l'articolo aggiuntivo 7-octies 0202 Commissione, che conferisce una delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di pesca e di acquacoltura, presentato alla legge comunitaria per il 2009 direttamente in Assemblea, non è stato presentato da un singolo parlamentare, ma dalla Commissione XIV, e quindi configura una fattispecie un po' diversa rispetto a quelle a cui si è riferito il presidente Russo nelle sue considerazioni.

Il sottosegretario Antonio BUONFIGLIO fa presente che per quanto riguarda la caccia, il problema è già stato esaminato nel corso dell'esame della passata legge comunitaria convenendo sull'opportunità di strumenti legislativi ad hoc.
Per quanto riguarda la pesca, rileva come l'articolo aggiuntivo 7-octies 0202 presentato dalla XIV Commissione non introduca una delega nel senso stretto del termine, concedendo in realtà solo la possibilità di individuare un'autorità di gestione, come chiesto dalle autorità europee. Tale norma si rende inoltre necessaria e urgente poiché è pendente il rischio di non poter utilizzare 820 milioni di euro del Fondo europeo per la pesca. Occorre inoltre tenere presente che i decreti legislativi conseguenti a tale norma dovranno comunque essere esaminati dalle Commissioni parlamentari competenti per materia. Rammenta infine che, a tale proposito, il Governo avrebbe potuto utilizzare anche lo strumento del decreto-legge, ma ha preferito una sede ritenuta più consona, quale quella della legge comunitaria.

Paolo RUSSO, presidente, concorda sul fatto che la questione sia eminentemente di metodo e non di merito, investendo l'attuale procedura di esame della legge comunitaria.

La seduta termina alle 14.20.