CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 settembre 2009
218.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 16 settembre 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.25.

Sui lavori della Commissione.

Paola GOISIS (LNP) rileva, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, che non è stata ritrattata alcuna dichiarazione in merito all'uso dei dialetti, come invece affermato nella seduta della Commissione del 29 luglio 2009. Precisa infatti che nella proposta di legge di cui è cofirmataria non si fa mai riferimento alla questione indicata, che di conseguenza non può essere ritrattata.

Indagine conoscitiva sullo stato della ricerca in Italia.
(Deliberazione di una proroga del termine).

Valentina APREA, presidente, avverte che è pervenuta l'autorizzazione del Presidente della Camera alla proroga del termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva sullo stato della ricerca in Italia, sulla base di quanto deliberato dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, nella riunione del 29 luglio 2009.
Propone quindi di deliberare la proroga del termine per la conclusione dell'indagine al 30 novembre 2009.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 14.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 16 settembre 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 14.30.

Abrogazione dell'equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia.
C. 2131, approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato e C. 2317 Evangelisti.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 marzo 2009.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, ricorda che la VII Commissione ha svolto un'indagine conoscitiva ai sensi dell'articolo 79, comma 4, del regolamento, sulla proposta di legge in esame allo scopo di approfondire alcune tematiche relative al provvedimento approvato dal Senato. Si è inteso in questo senso sviluppare le principali problematiche connesse all'abrogazione dell'equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, attraverso lo svolgimento di audizioni di diversi soggetti interessati all'applicazione della proposta di legge, anche se portatori di interessi differenti e a volte divaricati. Rileva che il fine dell'indagine è stato quello quindi di trovare, ove possibile, punti di convergenza e di sintesi tra le differenti posizioni esistenti sul tema. Rinvia quindi agli aspetti di merito già enucleati nel corso della relazione da lui svolta, che richiama interamente.
Sottolinea quindi che la Commissione ha svolto quindi una decina di audizioni, interloquendo con più di venti soggetti, nel corso di otto sedute, nell'arco di tre mesi. Segnala che da parte di alcuni soggetti è stata rappresentata la richiesta di abrogare sic et simpliciter l'articolo 1-septies. Si è trattato in particolare dei rappresentanti delle associazioni delle professionalità

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parasanitarie e fisioterapiche nonché di quelli dei sindacati di categoria che hanno avanzato la richiesta di una rapida conclusione dell'iter parlamentare del provvedimento in esame nel testo licenziato dal Senato, nonché il blocco degli effetti dell'emanato decreto interministeriale applicativo della norma in oggetto. I soggetti indicati ritengono infatti che l'articolo 1-septies rappresenti il modo per ripristinare una situazione di legittimità, di normalità del quadro normativo, e al contempo di certezza per i cittadini di ricevere prestazioni adeguate da professionisti che sono stati appositamente formati. Evidenzia che l'abrogazione della norma è considerata anzi un incentivo per favorire una riorganizzazione normativa, necessaria e sentita, della professionalità del laureato in scienze motorie e quindi per l'avvio dell'esame di un nuovo provvedimento specifico riguardante questi laureati. Si è ritenuto in questo senso che l'abrogazione diretta dell'articolo 1-septies permetta di rimettere in discussione, anche in ambito legislativo, la questione dei laureati in scienze motorie, rispetto ai problemi occupazionali e ai problemi di sviluppo professionale. In questo senso, si è anche richiamata la necessità di approvare una nuova disciplina per favorire l'occupazione dei laureati in scienze motorie. Aggiunge che diversi esperti del settore, professionisti e docenti universitari nelle materie oggetto dell'intervento normativo, hanno evidenziato poi nelle audizioni che le due lauree sono similari e contigue ma non totalmente sovrapponibili, ribadendo la necessità di stabilire con chiarezza i confini fra le due professioni e i diversi compiti che attengono alle due professionalità in ambito sanitario. È emerso che la riabilitazione sarebbe compito precipuo del laureato in fisioterapia, mentre la rieducazione motoria spetterebbe principalmente al laureato in scienze motorie.
Ricorda ancora che alcuni dei soggetti auditi hanno richiesto peraltro di rivedere ma non di abrogare l'articolo 1-septies in esame che riconosce entrambe le figure professionali. In questo caso si è richiamato il testo al quale la Commissione cultura della Camera era pervenuta nella scorsa legislatura, che è considerato un positivo momento di sintesi tra le varie esigenze. Si considera favorevolmente inoltre la previsione di percorsi di specializzazione e di ulteriore qualificazione che, a partire dai crediti formativi, porti il laureato in scienze motorie ad una formazione equivalente a quella dei laureati in fisioterapia. In questo senso, i 60 crediti, relativi ad almeno un anno accademico, sono ritenuti per lo più sufficienti per i laureati in scienze motorie che desiderino seguire un percorso definito, serio e razionale volto a garantire loro adeguate conoscenze terapeutiche. Rileva quindi che nel corso dell'indagine si è fatto notare come la circolazione dei professionisti laureati in scienze motorie in Italia, sia in Europa e nel resto del mondo ancora limitata; da alcune audizioni è emersa peraltro l'esigenza prioritaria di non incidere solo su un articolo di legge per equiparare forzatamente due professioni che si integrano, ma ridefinire integralmente la figura del laureato in scienze motorie per definirne un percorso di inserimento nell'ambito lavorativo più certo e garantito.
In conclusione, al di là delle diverse posizioni emerse in merito all'abrogazione o meno dell'articolo 1-septies, si possono trovare alcuni aspetti comuni sui quali si è registrata una certa convergenza di posizioni, malgrado la distanza registrata su altre. Sottolinea in questo senso che temi ricorrenti e fili conduttori che possono aiutare per le riflessioni e le decisioni successive che la Commissione deve adottare sono stati la necessità di una maggiore educazione all'attività sportiva e al moto a partire dalla prima infanzia, con campagne informative conseguenti, come accade in altri Paesi. Si tratta di una «cultura» che amplierebbe e giustamente consentirebbe di utilizzare le possibilità occupazionali e professionali dei laureati in scienze motorie. Nel corso dell'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione è emersa l'opportunità inoltre di definire, delimitare e valorizzare il percorso formativo

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dei laureati in scienze motorie, ove possibile pervenendo all'approvazione di leggi-quadro, anche a livello regionale nei limiti delle rispettive competenze Stato-regioni. Si considera opportuno disciplinare la materia attraverso la previsione di norme che prevedano una responsabilità dei laureati in scienze motorie in tutte quelle sedi - come palestre, piscine, centri fitness, centri termali - in cui la specifica preparazione del laureato in scienze motorie può trovare un sicuro e regolato sbocco professionale, garantendo, con la propria presenza, sicurezza e competenza ai cittadini. L'opportunità di rendere chiara la contiguità, la complementarietà ma non la totale equipollenza o sovrapponibilità dei due percorsi di laurea, inoltre, determina l'esigenza di distinguere in maniera chiara le competenze professionali in ambito sanitario e biomedico in materia di riabilitazione per il fisioterapista e di rieducazione motoria per il laureato in scienze motorie. Aggiunge che la necessità di un percorso formativo ulteriore per i laureati in scienze motorie è un punto di convergenza tra le diverse posizioni, anche se occorre definire in quale misura tale percorso debba essere «rafforzato», sia in termini di numero di crediti formativi che di lavoro temporale sul paziente. La cognizione dell'effettiva disponibilità dei posti per i laureati in scienze motorie potrà essere in ogni caso stabilita dalle singole università, nella loro autonomia, sulla base della definizione che potrà avvenire nell'ambito della programmazione annuale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca d'intesa con il Ministero delle politiche sociali, in accordo con le regioni.
Ritiene quindi che partendo dalle indicazioni comuni evidenziate si possa riprendere il lavoro della Commissione partendo dal testo licenziato dal Senato che propone di adottare come testo base. In questo senso si dichiara favorevole al trasferimento del provvedimento in Comitato ristretto, nell'ambito del quale si potrà giungere in tempi brevi ad un nuovo testo che tenga conto del lavoro proficuo svolto dalla Commissione nella legislatura in corso e in quella precedente. Si dichiara quindi favorevole al trasferimento dell'esame del provvedimento in sede legislativa.

Sabina ROSSA (PD), anche a nome dei deputati del proprio gruppo, condivide la proposta del relatore di procedere alla costituzione di un Comitato ristretto per verificare possibili convergenze tra le posizioni dei gruppi, anche alla luce di quanto emerso dall'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione.

Paola GOISIS (LNP) esprime, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, condivisione su quanto esposto dal relatore, ritenendo opportuna e auspicabile la conclusione in sede legislativa del provvedimento in oggetto.

Manuela DI CENTA (PdL), intervenendo anche a nome dei deputati del proprio gruppo, condivide il metodo di lavoro proposto dal relatore. Ritiene in particolare che il provvedimento in oggetto potrebbe essere approvato in sede legislativa.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire propone di adottare come testo base, per il prosieguo dell'esame, la proposta di legge C. 2131, approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, propone quindi la costituzione di un Comitato ristretto per la prosecuzione dell'esame della proposta di legge C. 2131, adottata come testo base, e della proposta di legge abbinata C. 2317 Evangelisti.

La Commissione concorda.

Valentina APREA (PdL), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

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Sull'ordine dei lavori.

Valentina APREA (PdL), presidente, propone di passare dapprima allo svolgimento della riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La Commissione concorda.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 15.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 16 settembre 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 15.

5-01406 Tommaso Foti: Chiarimenti sull'utilizzo dell'immobile sul Colle Palatino da parte dell'ex soprintendente La Regina.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Valentina APREA, presidente, replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara soddisfattadella risposta.

5-01617 Rossa: Verifiche sul concorso pubblico per titoli ed esami a dieci posti di dirigente archeologo, bandito dal MiBac il 1o marzo 2009.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Sabina ROSSA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta. Dopo aver ripercorso brevemente le tappe della procedura che ha condotto al concorso pubblico bandito per dieci osti di dirigente archeologo, ricorda innanzitutto che si è trattato di un percorso accidentato sin dall'inizio. Rammenta, in particolare, che sono state apportate, in corso d'opera, modifiche reiterate, sia per quello che riguarda le modalità di nomina della Commissione sia in ordine alla modifica dei requisiti di accesso. Rammenta quindi che il concorso si è concluso il 2 ottobre 2008 e che successivamente sono stati presentati diversi ricorsi al TAR per irregolarità riscontrate nello svolgimento della prova e nella nomina della Commissione. Aggiunge che in conseguenza degli indicati ricorsi in data 23 marzo 2009 il concorso in oggetto è stato annullato, stigmatizzando il fatto che il Ministero in data 7 maggio 2009 ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR. Sottolinea quindi che, nello stato attuale del giudizio è stata accolta istanza cautelare, sospendendo l'efficacia della sentenza del TAR. Aggiunge che, nonostante la presenza di una sospensiva del Consiglio di Stato il Ministero ha inteso nominare i primi dieci risultati vincitori, mentre in presenza della sospensiva non si sarebbe dovuto procedere alle nomine indicate.

5-01419 Giulietti: Promozione di una campagna informativa per la ricostruzione dei territori colpiti dall'evento sismico in Abruzzo.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Giuseppe GIULIETTI (Misto), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta, richiamandosi anche alla trasmissione di Porta a Porta andata in onda in prima serata nella giornata di ieri, nel corso della quale il Presidente del Consiglio ha informato dell'avvenuta consegna dei primi MAP (moduli abitativi provvisori) nella zona terremotata di Onna. Ritiene che se non ci fosse stata la trasmissione in oggetto sarebbe stato meno

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insoddisfatto della risposta ricevuta, in quanto la puntata svolta è stata emblematica della differenza che intercorre tra il fare propaganda e fare informazione o comunicazione istituzionale. Sottolinea, infatti, che in epoca passata in Rai, realtà che lui ben conosce, non si sarebbe certo perso il garbo di invitare il presidente della provincia autonoma di Trento, che ha consentito la costruzione delle case. Aggiunge che da parte sua c'è un interesse a valorizzare gli aspetti positivi su quanto fatto dal Governo ma che il Dipartimento dell'editoria avrebbe dovuto fare, e si è ancora nei tempi, una campagna mediatica volta a sottolineare che l'Abruzzo è ancora vivo e turisticamente raggiungibile. Precisa, infatti, che la comunicazione istituzionale non serve solo a illuminare quanto di buono è stato fatto, ma anche la realtà complessiva della regione Abruzzo che può offrire ancora oggi un forte interesse turistico, fonte di risorse economiche. Ritiene quindi opportuno che si convochi un tavolo con il Dipartimento dell'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e tutti gli amministratori locali abruzzesi per concertare una campagna mediatica, come già avvenuto per i terremoti dell'Umbria e delle Marche, che dovrà andare in onda non solo sulle reti locali e nazionali ma soprattutto sulle reti internazionali come per esempio RAI News24 e RAI International. Aggiunge che un evento come il terremoto non deve limitare le modalità del giusto esercizio del diritto di cronaca, stigmatizzando il fatto che nei campi dei terremotati si riesca a far con difficoltà il cronista. Auspica quindi che venga svolta una campagna orgogliosa che evidenzi i traguardi raggiunti e da raggiungere, ma che non sottoponga ad uno «oscuramento mediatico» i terremotati che hanno qualcosa da rimproverare o solo da proporre al Governo per la risoluzione delle difficoltà in cui versano.

Valentina APREA, presidente, ricorda che il collega Giulietti, componente della Commissione, è entrato a far parte del gruppo misto.

5-01644 Vannucci: Sulla permanenza di alcune opere di Raffaello nella loro collocazione naturale a Urbino.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Antonino RUSSO (PD) replicando, in qualità di cofirmatario, si dichiara soddisfatto per l'articolata risposta. Ritiene che la soluzione proposta dalla sovrintendenza della pinacoteca di Brera possa risolvere il problema evidenziato nell'interrogazione, che aveva destato vasto allarme negli ambienti culturali e accademici. Sottolinea infatti che con la soluzione proposta si corrisponde al principio per il quale il miglior rispetto per le opere d'arte si esprime, per quanto possibile, valorizzandole nel luogo nel quale sono state pensate o concepite. Aggiunge altresì che sarà cura successivamente degli enti interessati creare le condizioni tecniche affinché le opere in oggetto tornino nella casa natale di Raffaello, superando definitivamente i problemi evidenziati nell'interrogazione.

5-01461 Siragusa: Tagli degli organici della scuola primaria, in particolare in Sicilia.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Antonino RUSSO (PD), in qualità di cofirmatario, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta. Sottolinea che al di là della correttezza dei numeri riportati dai quotidiani, restano molto pesanti i tagli operati nel settore della scuola primaria nella regione Sicilia. Ribadisce che si tratta di riduzioni che si configurano anche in licenziamenti in tronco, che non possono essere definiti «mancati rinnovi». Invita quindi il Governo a prestare una maggiore sensibilità nel dare risposte su argomenti così delicati che toccano nel profondo la vita delle persone. Aggiunge che sulla questione vi sono almeno una trentina di violazioni di norme comunitarie;

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le disposizioni richiamate nel testo della risposta gettano tutto l'onere economico sulle regioni. Stigmatizza che le risorse europee destinate a investimenti produttivi vengano utilizzati per i cosiddetti ammortizzatori. Ribadisce, inoltre, che il modo di procedere del Ministero è inappropriato, superficiale e dilettantesco; la drammatica situazione che sta vivendo il mondo della scuola è ascrivibile per la massima parte alla incapacità gestionale manifestata dal Ministro Gelmini.

5-01558 De Pasquale: Taglio di personale docente e ATA in Toscana.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Rosa DE PASQUALE (PD), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatta della risposta ricevuta, rilevando che i tagli al personale docente e a quello dell'ATA vi sono stati e sono stati assai pesanti. Pur volendosi limitare alla Toscana, realtà che ben conosce, rileva che per quella regione non si è tenuto conto nel conteggio degli organici dell'incremento degli alunni, come era invece stato indicato dal Governo. Ricorda infatti che la Toscana ha avuto 92 posti in meno in organico, per cui riterrebbe necessario che il sottosegretario Pizza assicurasse la possibilità di recuperare posti disponibili. Ribadisce infatti che il Governo si era impegnato a non effettuare tagli ove la razionalizzazione scolastica fosse stata già operata. Sottolinea infine che, nonostante la Toscana avesse da tempo effettuata questa razionalizzazione, i tagli sono comunque avvenuti e di ciò non si è tenuto conto, contravvenendo a quanto il Governo aveva stabilito con l'approvazione di un apposito ordine del giorno.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA, prendendo atto delle indicazioni fornite dalla onorevole De Pasquale, assicura il massimo impegno personale per dirimere la situazione evidenziata.

5-01649 Braga: Riduzione del personale ATA prevista dal decreto-legge n. 112.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Chiara BRAGA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta. Concorda con le considerazioni svolte dalla collega De Pasquale, anche se l'interrogazione da lei presentata è incentrata sul personale ATA in Lombardia e in provincia di Como. Sottolinea di non aver trovato nel testo della risposta alcun tipo di risoluzione alle questioni sollevate nell'atto di sindacato ispettivo; si fa riferimento alla realtà della scuola della provincia di Como che ben conosce, ove sono presenti e fino ad ora funzionanti diversi laboratori che non possono essere più operativi proprio a causa dei tecnici qualificati di laboratorio che occorrono per lo svolgimento di particolari attività didattiche. Considera insoddisfacente anche la parte della risposta in cui si adombra la possibilità di garantire forme temporanee di supplenza di servizi garantiti dalla professionalità del personale ATA, rivolgendo quindi al Governo l'invito a rivalutare la situazione indicata nella provincia di Como e non solo.

5-01684 Antonino Russo: Sul ritiro della nota del Miur del 7 luglio 2009 del 2008.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Antonino RUSSO (PD), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatto e indignato della risposta ricevuta, come d'altra parte già aveva fatto rispetto ad una risposta precedente ad analoga interrogazione. Ricorda infatti che la questione in oggetto riguarda docenti precari, che avevano chiesto di diritto il trasferimento da una provincia all'altra per varie ragioni. Non essendo state esaudite le richieste avanzate ed essendo iniziato un procedimento

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amministrativo, i giudici del TAR con sentenza n. 10809 hanno accolto il ricorso in oggetto. Sottolinea che nell'accoglimento del ricorso veniva ribadito che la collocazione delle graduatorie deve avvenire per punteggio meritocratico degli scritti, ricordando che il Ministero ha voluto comunque proporre appello al Consiglio di Stato. Ricorda al proposito che alla sentenza notificata il 19 giugno 2009 si poteva fare ricorso immediato, stigmatizzando invece il fatto che il Ministero abbia fatto solo ricorso successivamente, per impedire che la decisione del Consiglio di Stato potesse pervenire prima dell'inizio dell'anno scolastico. Aggiunge che il Ministero in una nota che non esita a definire criminale» invitava a non applicare la sentenza che impediva di fatto l'inserimento in graduatoria dei docenti in oggetto. Rammenta che la questione non è ancora chiusa, visto che molti docenti hanno fatto ricorso al Presidente della Repubblica e chiederanno la piena applicazione della sentenza, con oneri a carico dello Stato di non poco conto tra risarcimenti e nuovi contratti; senza contare la più volte sottolineata violazione degli articoli 3, 51, 97 della Costituzione. Ritiene quindi che la vicenda sia emblematica di una gestione fallimentare ascrivibile alla signora Ministro Gelmini, della quale reclama una maggiore presenza in Commissione per affrontare materie che, trattandosi di questioni giuridiche, dovrebbero interessarla e appassionarla più di altre, vista la sua esperienza forense.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.50.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 16 settembre 2009.

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.
C. 136 Carlucci, e abbinate C. 459 Ciocchetti, C. 769 Carlucci, C. 1156 Ceccacci Rubino, C. 1183 De Biasi, C. 1480 Zamparutti, C. 1564 Giammanco, C. 1610 Zazzera, C. 1849 Rampelli, C. 1935 Caparini e C. 2280 Goisis.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 16 alle 17.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-01544 Ghizzoni: Sull'insegnamento della religione cattolica di cui al Regolamento sulla valutazione degli studenti.