CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 luglio 2009
211.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Martedì 28 luglio 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il viceministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, Ferruccio Fazio.

La seduta comincia alle 14.10.

7-00187 Fedriga: Sul rinnovo del contratto per i lavoratori della sanità privata.
7-00195 Damiano: Sul rinnovo del contratto per i lavoratori della sanità privata.
7-00196 Delfino: Sul rinnovo del contratto per i lavoratori della sanità privata.
(Discussione congiunta e conclusione - Approvazione delle risoluzioni n. 7-00187, n. 7-00195 e n. 7-00196).

La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo.

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Cesare DAMIANO (PD), nell'illustrare la sua risoluzione, evidenzia che essa persegue una finalità comune a quella delle altre risoluzioni presentate sul medesimo argomento. Ritiene, pertanto, opportuno valutare la possibilità di giungere alla formulazione di un testo unificato delle stesse, quanto meno delle relative premesse, ferma restando la volontà unanime della Commissione di impegnare il Governo a convocare le parti sociali interessate presso il dicastero competente.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), pur ritenendo condivisibile la proposta di unificazione delle premesse delle risoluzioni in discussione, considerato l'obiettivo comune perseguito dalle stesse, ritiene di doversi soffermare - dopo aver illustrato brevemente la sua risoluzione - su un punto specifico delle premesse della risoluzione 7-00195, a prima firma del deputato Damiano, laddove si fa riferimento ad un «atteggiamento di chiusura» delle associazioni datoriali, che utilizzerebbero l'argomento del rinnovo contrattuale come strumento di ricatto nei confronti delle regioni, al fine di indurle ad aumentare il pagamento delle prestazioni erogate. Ritiene che ciò possa valere solo per un circoscritto numero di aziende sanitarie, dal momento che, nella maggior parte dei casi, le strutture private - tra le quali cita talune di quelle della regione Puglia - sono in realtà costrette ad operare in condizioni di oggettiva difficoltà, a causa del mancato pagamento delle prestazioni da parte delle regioni, che mette a rischio l'effettivo rinnovo dei contratti del personale e, di conseguenza, l'erogazione di un servizio indispensabile per i cittadini.

Teresio DELFINO (UdC), nell'illustrare la sua risoluzione, ritiene di condividere la proposta avanzata dal deputato Damiano, atteso che dal testo degli atti di indirizzo presentati emerge la volontà comune di favorire una definizione della posizione contrattuale dei numerosi operatori del settore coinvolti, anche tenendo in considerazione i gravi ritardi accumulati dalle regioni nel pagamento delle prestazioni erogate dalle strutture private. Nel ricordare che sul medesimo argomento il suo gruppo ha già avuto modo di intervenire attraverso un precedente atto di sindacato ispettivo, auspica che si possa giungere alla formulazione di un testo unificato delle risoluzioni presentate.

Amalia SCHIRRU (PD), pur riconoscendo i ritardi delle regioni nel pagamento delle prestazioni erogate dalle strutture sanitarie private, ritiene doveroso precisare che in molti casi si registra anche una mancanza di disponibilità dei datori di lavoro ad avviare un serio confronto sul rinnovo del contratto dei lavoratori del settore interessati, ai quali dovrebbe essere riconosciuto, a suo avviso, un adeguato stipendio, attesa la delicatezza delle funzioni svolte.

Antonino FOTI (PdL) preannuncia l'intenzione di sottoscrivere la risoluzione n. 7-00187, a prima firma del deputato Fedriga, dichiarando che il suo gruppo ne condivide pienamente il contenuto.

Il viceministro Ferruccio FAZIO sottolinea che il Governo riconosce la validità delle premesse delle risoluzioni in discussione, dichiarando, pertanto, la disponibilità a valutare una eventuale proposta di unificazione. Quanto all'impegno di convocare un tavolo di confronto tra le parti, assicura che il Governo assumerà una apposita iniziativa in proposito, subito dopo la prevista sospensione dei lavori parlamentari per la pausa estiva, trattandosi di un problema urgente e fortemente sentito dagli operatori del settore.

Cesare DAMIANO (PD) si domanda se il Governo non ritenga preferibile convocare le parti interessate già prima della prevista sospensione dei lavori parlamentari.

Il viceministro Ferruccio FAZIO assicura che realizzerà ogni possibile sforzo atto a verificare le condizioni per la convocazione entro l'estate di un tavolo tra le parti interessate, assumendo comunque un

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impegno formale al sollecito recupero del confronto, per giungere alla soluzione dei problemi esistenti, anche qualora la convocazione giungesse dopo la pausa estiva dei lavori parlamentari.

Giuliano CAZZOLA (PdL), nel preannunciare l'intenzione di sottoscrivere la risoluzione n. 7-00187, a prima firma del deputato Fedriga, ritiene che - attesi anche gli impegni testé assunti dal rappresentante del Governo - vi siano le condizioni politiche per procedere sin d'ora alla votazione degli atti di indirizzo in discussione, senza attendere il mese di settembre.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che la Commissione possa prendere atto dell'impegno oggi assunto dal Governo a convocare sollecitamente le parti interessate, riservandosi di verificare a settembre l'andamento dell'eventuale ripresa del confronto contrattuale.

Il viceministro Ferruccio FAZIO dichiara che il Governo si rimette alle determinazioni che la Commissione riterrà di adottare in ordine alle risoluzioni in discussione.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto degli orientamenti assunti dai gruppi e dal rappresentante del Governo, avverte che si procederà, quindi, alla votazione delle risoluzioni in titolo.

La Commissione approva, con distinte votazioni, le risoluzioni n. 7-00187, n. 7-00195 e n. 7-00196.

La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 28 luglio 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il viceministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, Ferruccio Fazio.

La seduta comincia alle 14.20.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008.
C. 2632 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009.
C. 2633 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
(limitatamente alle parti di competenza).

(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, e rinvio).

Silvano MOFFA, presidente, fa presente che la Commissione inizia, nella seduta odierna, l'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, del disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2008 e del disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2009, per le parti di competenza. Ricorda, quindi, che l'esame dei provvedimenti si conclude con una relazione alla V Commissione e con la nomina di un relatore per la XI Commissione.
In proposito, comunica che oggi avrà luogo la relazione introduttiva e si esaurirà l'esame preliminare dei provvedimenti in titolo, mentre il seguito dell'esame e la sua conclusione avranno luogo nella seduta già prevista per domani. Avverte, a tal fine, che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al disegno di legge recante l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2009 sarà fissato alle ore 10 di domani, mercoledì 29 luglio.

La Commissione prende atto.

Paola PELINO (PdL), relatore, ricorda che il Rendiconto generale dello Stato è lo

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strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica, adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria: l'esposizione dettagliata delle risultanze della gestione è fornita, su appositi stampati, dal conto del bilancio, che risulta costituito dal conto consuntivo dell'entrata e, per la parte di spesa, dal conto consuntivo relativo a ciascun Ministero. Fa presente che il disegno di legge relativo al Rendiconto generale dello Stato per il 2008 espone i risultati complessivi relativi alle amministrazioni dello Stato per l'esercizio finanziario 2008. Per quanto concerne la sfera di competenze della XI Commissione, ritiene occorra avere riguardo alla Tabella n. 4, allegata al Rendiconto generale dello Stato per il 2008, relativa al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. In proposito, fa notare che, in termini di previsioni iniziali, il consuntivo relativo al 2008 evidenzia, per quanto riguarda la competenza, impegni pari a 78,42 miliardi di euro per la parte corrente e a 1,79 miliardi di euro per il conto capitale, per un totale di 80,26 miliardi di euro. Rileva che, in corso d'esercizio, tali previsioni hanno avuto un incremento netto di 54,8 milioni di euro in termini di competenza (di cui 6,5 milioni di euro parte corrente e 48,4 in conto capitale) e 653,1 milioni di euro in termini di cassa (di cui 42,9 milioni di euro di parte corrente e 610,2 milioni di euro in conto capitale). Pertanto, le previsioni in via definitiva ammontano, per la parte di competenza, a 78,48 miliardi di euro di parte corrente e 1,84 miliardi di euro di conto capitale; in termini di cassa, a 79,3 miliardi di euro per la parte corrente e 2,2 miliardi di euro in conto capitale. Osserva quindi che, rispetto alle previsioni definitive, il conto consuntivo ha evidenziato, in termini di competenza, impegni per 77,4 miliardi di euro di parte corrente e 1,75 miliardi di euro in conto capitale, con conseguenti economie pari a 1,08 miliardi di euro per la parte corrente e a 88 milioni di euro in conto capitale. La cassa evidenzia, invece, pagamenti pari a 76,3 miliardi di euro per la parte corrente e 1,54 miliardi di euro per il conto capitale. Considerando le autorizzazioni definitive, sottolinea che risulta una differenza (tra autorizzazioni definitive e pagamenti) pari a 3 miliardi di euro per la parte corrente e 673 milioni di euro in conto capitale. Mette poi in evidenza che i residui accertati al 31 dicembre 2008 si stabiliscono complessivamente, per effetto delle variazioni intervenute nel corso dell'anno, in 7,73 miliardi di euro, di cui 5,46 di parte corrente e 2,28 di conto capitale.
Fa presente che la Corte dei Conti, nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2008, evidenzia, con riferimento al nuovo Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, il contesto di complessità che continua a caratterizzare, ai fini del controllo di gestione, la nuova struttura ministeriale, ove permane la sostanziale distinzione nei tre settori corrispondenti ai tre ministeri di origine, osservando, quindi, che innovazioni normative di rilievo hanno comportato la modifica degli obiettivi iniziali. Rileva che le rimodulazioni più evidenti riguardano la Missione n.26, relativa alle Politiche per il lavoro, su cui hanno inciso, ad esempio, l'emanazione del decreto legislativo n. 81 del 2008, con cui è stato adottato il nuovo testo unico delle norme in materia di sicurezza e tutela della salute sui luoghi di lavoro e le modifiche al Protocollo sul welfare recate dalla legge finanziaria 2008.
Ricorda, poi, che l'istituto dell'assestamento di bilancio è volto a consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio dello Stato, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente. Segnala che lo stato di previsione della spesa del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per l'anno finanziario 2008, approvato con la legge 22 dicembre 2008, n. 204 (Tabella n. 4), recava, in termini di competenza, spese complessive per 81,4 miliardi di euro, di cui 79,9 di parte corrente e 1,5 di

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conto capitale. Per quanto riguarda la cassa, erano previste spese complessive pari a 82,2 miliardi di euro, di cui 79,9 di parte corrente e 2,2 in conto capitale. Fa notare che, all'atto della presentazione al Parlamento del progetto di legge di bilancio, la consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2009 risultava pari a 4,9 miliardi di euro per la parte corrente e a 1,9 miliardi di euro in conto capitale, per un totale di 6,8 miliardi. La massa impegnabile (competenza e residui) ammontava a 88,2 miliardi di euro, di cui 84,7 per la parte corrente e 3,4 per la parte in conto capitale. La massa spendibile (cassa + residui) ammontava a 89 miliardi di euro, di cui 84,8 di parte corrente e 4,2 in conto capitale. Rileva che le previsioni iniziali sopra illustrate subiscono alcune modifiche derivanti da due ordini di fattori: variazioni introdotte in forza di atti amministrativi (adottati nel periodo gennaio-maggio 2009) e variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame. Soltanto queste ultime costituiscono oggetto della decisione parlamentare. Fa notare che tutte le variazioni interessano le unità previsionali approvate dal Parlamento con la predetta legge n. 204 del 2008 e si collocano sui capitoli in cui sono state ripartite le unità medesime con l'emanazione, ai fini della gestione e della rendicontazione, del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 30 dicembre 2008.
Per quanto concerne le variazioni tramite atti amministrativi, mette in evidenza che alcune interessano esclusivamente le dotazioni di cassa, per un totale di 30,6 milioni di euro, esclusivamente per integrazioni delle dotazioni di cassa dei capitoli deficitari con storno dall'apposito fondo di riserva di cui al cap. 3002 del Ministero dell'economia e delle finanze. Altre variazioni imputabili ad atti amministrativi riguardano, invece, sia la competenza che la cassa, e derivano da norme di carattere generale, per un totale di 390,5 milioni di euro in termini di competenza e di 386,1 milioni di euro in termini di cassa. Per quanto riguarda, specificamente, le variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento, evidenzia che le variazioni in termini di competenza consistono in un incremento complessivo di circa 153,2 milioni di euro, interamente ascrivibile all'aumento delle spese correnti. Per quanto concerne i residui, fa presente che si registra un incremento complessivo di 1,2 miliardi di euro, derivante da un incremento di 827,1 milioni di euro per le spese correnti e di 444,6 milioni di euro per le spese in conto capitale. Relativamente alla cassa, le variazioni proposte consistono in un incremento complessivo di 496,8 milioni di euro, derivante da un incremento di 494,6 milioni di euro per le spese correnti e di 2,2 milioni di euro per le spese in conto capitale.
Segnala che nella «Nota preliminare» si precisa, inoltre, che: le variazioni ai residui sono necessarie per adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto per il 2008; le variazioni alla competenza sono conseguenti alle esigenze emerse nel corso dello svolgimento della gestione, tenuto conto della situazione della finanza pubblica; le variazioni alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto peraltro delle concrete capacità operative dell'Amministrazione. Inoltre, fa notare che la «Nota preliminare» evidenzia che le principali variazioni proposte con l'assestamento riguardano l'integrazione di spese di natura indifferibile e/o inderogabile, sulla base di una rigorosa valutazione delle richieste dell'Amministrazione.
Per quanto concerne le variazioni relative alle Missioni e ai Programmi riferibili alle competenze della XI Commissione, segnala che nell'ambito della Missione n. 25, relativa alle Politiche previdenziali, il Programma 25.2 (Previdenza obbligatoria e complementare, sicurezza sociale - trasferimenti agli enti ed organismi interessati) registra variazioni per 106,3 milioni di euro in termini di competenza e 217,6 milioni di euro in termini di cassa.

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Inoltre, fa notare che nell'ambito della Missione n. 26, relativa alle Politiche per il lavoro, il Programma 26.1 (Regolamentazione e vigilanza del lavoro) registra variazioni per 2,6 milioni di euro in termini di cassa, mentre il Programma 26.6 (Reinserimento lavorativo e sostegno all'occupazione) registra variazioni per 21,4 milioni di euro in termini di competenza e 23,9 milioni di euro in termini di cassa. Rileva poi che nell'ambito della Missione n. 17, relativa a Ricerca e innovazione, il Programma 17.19 (Ricerca in materia di politiche del lavoro, previdenziali e sociali), registra variazioni in termini di cassa per 2,8 milioni di euro. Sottolinea che nell'ambito della Missione n. 32, relativa a Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, il Programma 32.3 (Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza) registra variazioni per 1 milione di euro in termini di competenza e 29,9 milioni di euro in termini di cassa. Nell'ambito della Missione n. 33, relativa a Fondi da ripartire, evidenzia che il Programma 33.1 (Fondi da assegnare) registra variazioni per 19,9 milioni di euro in termini di competenza e 21,2 milioni di euro in termini di cassa. Conseguentemente, fa notare che le previsioni per il bilancio 2009 si assestano, per i residui, in 8 miliardi di euro, di cui 5,7 per la parte corrente e 2,3 in conto capitale; per la competenza, in 81,9 miliardi di euro, di cui 80,2 per le spese correnti e 1,8 in conto capitale; per la cassa, in 83,1 miliardi di euro, di cui 80,6 per le spese correnti e 2,5 per le spese in conto capitale.
Segnala, quindi, che le variazioni complessive effettuate rispetto alle previsioni iniziali sono pari: per la spesa di parte corrente, a 827 milioni di euro per i residui, 338 milioni di euro per la competenza e 671 milioni di euro per la cassa; per la spesa in conto capitale, a 444 milioni di euro per i residui, 205 milioni di euro per la competenza e 211 milioni di euro per la cassa. Le variazioni complessive ammontano, pertanto, a 1,27 miliardi di euro di residui, 543,8 milioni di euro di competenza e 883 milioni di euro di cassa.

Silvano MOFFA, presidente, ringrazia il relatore per la dettagliata illustrazione dei documenti di bilancio in esame. Nessuno chiedendo di intervenire, avverte quindi che si è così concluso l'esame preliminare del provvedimento, ricordando che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al disegno di legge n. 2633 è fissato alle ore 10 di domani.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE REFERENTE

Martedì 28 luglio 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.35.

Norme in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili.
Testo unificato C. 82 Stucchi, C. 322 Barbieri, C. 331 Schirru, C. 380 Volontè, C. 527 Osvaldo Napoli, C. 691 Prestigiacomo, C. 870 Ciocchetti, C. 916 Marinello, C. 1279 Grimoldi, C. 1377 Naccarato, C. 1448 Caparini, C. 1504 Cazzola, C. 1995 Commercio, C. 2273 Pisicchio.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 17 giugno 2009.

Silvano MOFFA, presidente, comunica che, in esito ai lavori del Comitato ristretto, è stata elaborata una nuova versione del testo unificato dei progetti di legge in titolo, che il relatore prospetta di adottare come testo base per il seguito dell'esame in sede referente (vedi allegato), facendo presente che tale nuova versione rappresenta il frutto di un complesso

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lavoro svolto dallo stesso Comitato, a seguito del contenuto della relazione tecnica trasmessa dal Governo nell'aprile scorso.

Teresio DELFINO (UdC), relatore, nell'illustrare la nuova versione del testo unificato delle proposte di legge in titolo, che ritiene sia il frutto di una intensa attività di approfondimento svolta in sede di Comitato ristretto, fa notare che la sua predisposizione è stata resa possibile anche dalla importante e decisiva attività di interlocuzione svolta dal presidente della Commissione nei confronti dei soggetti istituzionalmente competenti. Soffermandosi sulle modifiche apportate rispetto alla precedente versione del testo unificato, evidenzia che esse sono volte ad incidere sui requisiti di accesso al beneficio previsto, anche in vista di un ridimensionamento degli oneri finanziari recati dal provvedimento. In proposito, fa notare che si è intervenuti innanzitutto sul comma 1 dell'articolo 1, innalzando il limite minimo di età dei potenziali beneficiari da 50 a 53 anni, nonché aumentando - da 15 a 18 - il numero di anni di contribuzione, versati in costanza di assistenza al familiare convivente disabile richiesti, necessari per accedere al beneficio. Dopo aver fatto presente che, al successivo comma 2 del medesimo articolo 1, si è ritenuto di portare a 4 anni il limite massimo di contribuzione figurativa riconosciuta ai potenziali beneficiari, si sofferma sulle modifiche apportate all'articolo 2, laddove si è ritenuto di ridurre da un anno a 6 mesi il periodo aggiuntivo di contribuzione figurativa riconosciuto ad uno solo dei genitori di persone disabili. Evidenzia altresì che dal testo unificato sono state espunte le disposizioni in tema di permessi, atteso che su tale argomento si è in attesa di conoscere l'esito dell'esame presso il Senato del provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica in materia di lavoro, che contiene una delega al Governo in vista di un riordino della normativa in questione.
In conclusione, dopo aver rivolto un sincero ringraziamento ai membri del Comitato ristretto e al presidente, auspica che il testo in questione possa essere adottato dalla Commissione come importante base di discussione in vista della predisposizione di un testo definitivo condiviso, da approvare sollecitamente, in armonia con gli impegni assunti dalla stessa Commissione nei confronti della associazioni interessate.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene doveroso rivolgere un sentito ringraziamento al relatore e ai componenti del Comitato ristretto per l'importante lavoro svolto sul provvedimento in oggetto, che ritiene abbia contribuito sensibilmente a migliorarne alcuni aspetti, in vista di una sua più agevole applicazione.

Giuliano CAZZOLA (PdL), pur manifestando apprezzamento per lo sforzo compiuto in sede di Comitato ristretto in vista di un miglioramento del testo del provvedimento in questione, soprattutto laddove si è inteso espungere - come aveva invocato in più occasioni - le disposizioni relative ai permessi retribuiti, già peraltro contenute in un altro provvedimento in corso di esame presso il Senato, ritiene che la nuova versione del testo unificato sia ancora inadeguata. Per tali ragioni, preannuncia il suo voto di astensione sulla proposta di adottare tale testo unificato come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

Silvano MOFFA, presidente, secondo quanto prospettato dal relatore, propone di adottare il nuovo testo unificato delle proposte di legge in esame, elaborato dal Comitato ristretto, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

La Commissione delibera, quindi, di adottare il nuovo testo unificato delle proposte di legge nn. 82, 322, 331, 380, 527, 691, 870, 916, 1279, 1377, 1448, 1504, 1995, 2273, elaborato dal Comitato ristretto, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

Silvano MOFFA, presidente, propone che il termine per la presentazione di

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emendamenti al testo unificato, adottato come testo base, sia fissato alle ore 10 di domani, mercoledì 29 luglio 2009.

La Commissione concorda.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 28 luglio 2009.

Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate.
C. 2312 Saglia e C. 2345 Narducci.

Il comitato ristretto si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.