CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 27 luglio 2009
210.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Lunedì 27 luglio 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.15.

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013.
Doc. LVII, n. 2.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 luglio 2009.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), relatore, formula la seguente proposta di parere favorevole con osservazioni:
«La IX Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il Documento di programmazione economico-finanziaria 2010-2013 (Doc. LVII, n. 2), con il relativo allegato concernente il programma delle infrastrutture strategiche;
rilevato che:
il Paese sta ancora subendo gli effetti della grave crisi che ha avuto origine dal settore finanziario, anche a causa di fenomeni di cattiva gestione degli istituti bancari e degli operatori finanziari, accompagnati da lacune del sistema di regolazione e di controllo, e che successivamente ha investito l'economia a livello globale;
nonostante alcuni segnali di ripresa dai quali emerge un rallentamento della crisi, da più parti si prevede un autunno di difficoltà per i cittadini e per le imprese, dovuto, in particolare, al perdurare di condizioni di restrizione del credito, che non accennano ad attenuarsi;
in questo contesto, il Documento delinea politiche economiche e finanziarie

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idonee a sostenere la ripresa del sistema produttivo nazionale, nell'ambito di un quadro di stabilità della finanza pubblica e di garanzia della coesione sociale;
appare in ogni caso indifferibile attuare una seria politica di gestione delle risorse che lo Stato mette a disposizione per la realizzazione delle opere, provvedendo ad una verifica sollecita dei costi, dei tempi di realizzazione e dei residui per quanto riguarda le grandi opere;
considerato che,
per quanto attiene al settore dei trasporti:
l'allegato concernente il programma delle infrastrutture strategiche delinea il quadro finanziario delle opere avviate, di quelle deliberate, di quelle in corso di istruttoria e delle opere proposte dalle regioni e ricostruisce i costi e lo stato di avanzamento delle opere relative ai Corridoi di interesse del Paese;
il superamento delle carenze di dotazione infrastrutturale che caratterizzano il Paese richiede che si pervenga in tempi rapidi alla realizzazione delle opere che risultano prioritarie in base al quadro finanziario delineato dalla delibera CIPE del 26 giugno 2009;
l'allegato evidenzia altresì l'esigenza di una valida integrazione delle reti di trasporto, realizzando una struttura intermodale che sia efficiente, collegata con il territorio, priva di soluzioni di continuità e capace di offrire condizioni di competitività agli operatori;
per quanto concerne le singole forme di trasporto:
malgrado i notevoli risultati conseguiti a partire dal 2003, con l'introduzione della patente a punti, e negli anni successivi, con il progressivo l'incremento dei controlli degli organi di polizia, l'Italia è uno dei Paesi europei per i quali la sicurezza stradale rappresenta ancora un grave problema, anche tenuto conto dei crescenti volumi di traffico stradale, della quota di veicoli pro capite (la più alta in Europa) e delle inadeguatezze della rete stradale;
il crescente congestionamento delle aree urbane, accompagnato dalla inadeguatezza del sistema di trasporto pubblico locale in molte zone geografiche, costituisce una delle emergenze del nostro Paese;
dalle previsioni relative all'evoluzione del mercato del trasporto ferroviario emerge una progressiva riduzione della domanda che si rivolge a questa modalità di trasporto, con il rischio di accentuare lo spostamento già in atto verso il trasporto su strada, con pesanti conseguenze in termini di congestionamento della rete stradale e di impatto ambientale;
lo sviluppo del trasporto aereo risulta penalizzato, in Italia, per un verso da notevoli ritardi infrastrutturali e, per l'altro, dall'esigenza di una revisione del quadro legislativo, con particolare riferimento alle tariffe aeroportuali, in relazione alle quali bisognerebbe pervenire ad un sistema di tariffazione orientato ai costi degli investimenti infrastrutturali e dei servizi;
il rilancio della portualità nazionale, in modo da farne uno strumento fondamentale per lo sviluppo delle attività commerciali italiane, richiede interventi incisivi per rimuovere le criticità che caratterizzano il settore e lo rendono scarsamente competitivo;
per quanto concerne il settore delle comunicazioni:
lo sviluppo della banda larga e delle reti di comunicazioni elettroniche di nuova generazione rappresenta un investimento essenziale per la crescita e il benessere del Paese e per la sua capacità di rimanere tra le economie più avanzate; questo investimento, più di ogni altro, potrà assicurare, sotto il profilo economico, sociale e culturale, vantaggi alle famiglie, alle imprese, alle amministrazioni; un Paese moderno proiettato nel futuro ha infatti necessità di una moderna ed efficiente rete di telecomunicazioni,

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come dimostra la continua crescita della domanda di banda larga, sia in termini di accessi che di contenuti, che nel medio periodo renderà palesemente inadeguata l'attuale rete in rame;
il Piano di incentivi statali presentato dal Governo costituisce un obiettivo minimo da inserire nell'ambito di un programma più ambizioso in cui la realizzazione della rete di accesso di nuova generazione possa generare reale valore per i territori;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) si evidenzi il rilievo prioritario che assume, sia ai fini, nel breve periodo, della ripresa dell'economia nazionale, sia ai fini, nel medio periodo, del superamento del ritardo infrastrutturale che caratterizza il Paese, la realizzazione delle seguenti opere:
1) per quanto concerne l'Italia settentrionale, i varchi ferroviari alpini, connessi ai grandi corridoi europei, l'asse ferroviario Torino-Trieste, con particolare riferimento al completamento del Corridoio 5, nella tratta Verona - Venezia - Trieste, le reti stradali della pedemontana lombarda e della pedemontana veneta, le opere per l'Expo 2015;
2) per quanto concerne l'Italia centrale, l'asse autostradale Livorno-Civitavecchia, la rete metropolitana di Roma, lo scalo aeroportuale di Viterbo;
3) per quanto concerne l'Italia meridionale, il collegamento ferroviario Napoli-Bari, l'asse autostradale Salerno-Reggio Calabria, le reti metropolitane di Palermo e Catania, il Ponte sullo Stretto;
b) si attivino tutti gli strumenti idonei a favorire il coinvolgimento di capitali privati, in modo da ridurre il divario tra le risorse necessarie per la realizzazione delle opere prioritarie e quelle effettivamente disponibili;
c) per le piccole opere il Governo predisponga una cabina di regia che ne stimoli e coordini l'attuazione, definendo un quadro finanziario relativo all'intero territorio nazionale, nell'ambito del quale si tenga conto in particolare dei criteri di cantierabilità e si attribuisca priorità all'obiettivo della sicurezza stradale;
d) si attivino tempestivamente gli interventi necessari, sia sotto il profilo normativo, sia sotto quello finanziario, per rafforzare i livelli di sicurezza stradale, sostenere la domanda di trasporto ferroviario e potenziarne la sicurezza, favorire, anche attraverso il recupero del divario infrastrutturale, lo sviluppo del trasporto aereo e promuovere, anche attraverso un quadro normativo aggiornato e semplificato, il rilancio del sistema portuale;
e) in rapporto alle problematiche relative alla situazione di indebitamento delle aziende di trasporto pubblico locale, si predisponga un piano organico per il recupero della situazione debitoria ed il risanamento gestionale delle stesse, in modo da pervenire alla definizione di un servizio attento alle necessità dei cittadini, a condizione che da tali interventi non derivino ulteriori costi a carico dello Stato;
f) per quanto riguarda il sistema del trasporto aereo, il Governo si impegni alla sollecita predisposizione di un progetto per la liberalizzazione degli slots, da attuarsi contestualmente alla riapertura delle assegnazioni;
g) si pongano in essere gli interventi necessari per superare i ritardi e le carenze della rete di comunicazione elettronica italiana, assicurare la possibilità di una connessione ad Internet adeguata in relazione al volume di informazioni e servizi che attraverso Internet è veicolato e costituire le premesse per lo sviluppo delle reti di nuova generazione; in particolare è necessario favorire lo sviluppo di una rete di accesso di nuova generazione unica, che porti la fibra ottica fino al cliente finale (la cosiddetta soluzione FTTH - Fiber To The Home), aperta a tutti gli operatori e favorita anche da un sistema

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punto-punto, sul modello dell'attuale rete in rame, evitando sovrapposizioni nelle medesime aree di copertura;
h) in relazione alle finalità di cui alla lettera g) si intervenga, in primo luogo, per risolvere il divario digitale ancora esistente all'interno delle grandi città metropolitane e, quindi, concentrare gli investimenti innanzitutto nelle aree caratterizzate da importanti insediamenti demografici ed industriali, quali innanzitutto i distretti industriali, fornendo capacità di banda idonee a garantire offerte fortemente interattive e di elevata qualità, anche al fine di favorire gli investimenti degli operatori ed innalzare il livello di alfabetizzazione digitale di cittadini ed imprese».

Roberto Rolando NICCO (Misto-Min.ling.) osserva che il documento di programmazione economica e finanziaria indica tra le opere prioritarie la linea Aosta-Martigny, che ritiene non si tratti di un intervento di emergenza. Rileva che sono prioritari i collegamenti tra la regione Valle d'Aosta e le grandi reti nazionali e internazionali, in particolare con la tratta Torino-Lione del Corridoio 5, che ricorda essere stato indicato come opera prioritaria nel documento di programmazione economico-finanziaria presentato lo scorso anno. Ricorda che la regione Valle d'Aosta aveva chiesto che tale collegamento fosse inserito anche nel documento di programmazione economico-finanziaria attualmente all'esame della Commissione, e che esiste già, rispetto tale collegamento, uno studio di fattibilità, un'intesa tra le due regioni e uno stanziamento su un apposito fondo. Chiede quindi al Governo un impegno a riguardo.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) ritiene la relazione e la proposta di parere resa dal relatore molto parziale. Giudica che la Commissione dovrebbe occuparsi delle questioni più generali e fare una approfondita riflessione sull'allegato infrastrutture. Rileva che nella proposta di parere favorevole del relatore sono contenute osservazioni e raccomandazioni, ma ritiene che un documento di programmazione così rilevante per il Paese dovrebbe essere valutato in maniera più attenta. Osserva che dal Documento emerge una mera politica degli annunci e che si fa riferimento al quadriennio 2010-2013 dando per scontato che perdurerà una situazione di crisi economica generale, rispetto alla quale, secondo le stime ufficiali, già dal 2010 si dovrebbe registrare una ripresa. Osserva che gli investimenti sulle infrastrutture indicate dal Documento di programmazione economico-finanziaria hanno una tempistica non idonea a superare la crisi oggi in atto, mentre occorrerebbe che fossero effettuate dal Governo delle scelte di fondo di carattere strategico, e venissero indicate con chiarezza le modalità di trasporto che si intendono incentivare, evitando che prevalgano le spinte relative alle singole opere programmate. Ritiene che la scelta sulle modalità di trasporto sia prodromica alla programmazione delle opere, che dovrebbe quindi essere conseguente. Rileva che nel documento emerge la scelta di privilegiare il traffico su strada, come dimostrano il rilievo dato alle tratte stradali Salerno-Reggio Calabria e Grosseto-Livorno, ma soprattutto la disattenzione per la realizzazione delle tratte ferroviarie inserite all'interno del corridoio 1 Berlino-Palermo e l'assenza di un piano di sostegno del trasporto via mare. Ribadisce quindi un giudizio fortemente critico per l'assenza di una strategia in tal senso e preannuncia il voto contrario del proprio gruppo.

Mario LOVELLI (PD) pur riconoscendo la buona volontà del relatore nella redazione della proposta di parere favorevole, ritiene che essa confermi l'inadeguatezza della programmazione economico-finanziaria del Governo e della manovra attuata. Osserva che dal Documento di programmazione economico-finanziaria - che potrebbe essere l'ultimo, in quanto la riforma della legge di contabilità generale approvata dal Senato prevede che venga presentata al Parlamento una decisione di finanza pubblica - emerge uno scenario preoccupante, rispetto al quale non si

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fornisce alcuna risposta. Rileva che per la prima volta dopo molti anni, in una fase di recessione in cui ci sarebbe bisogno di misure anticicliche, emerge dal Documento una manovra a saldo zero, tale per cui tra saldo tendenziale, ossia saldo a normativa vigente, e saldo programmatico, che sconta invece gli effetti della manovra di bilancio, non c'è differenza. Sottolinea quindi che la coincidenza tra i due saldi mette in rilievo che la manovra finanziaria non attiva risorse nuove volte a superare la crisi economica in atto. Osserva che si tratta di una manovra che utilizza risorse già stanziate, così come avvenuto anche per i provvedimenti di urgenza adottati dal Governo in precedenza, e che siamo il Paese europeo che ha stanziato meno risorse per affrontare la crisi. Rileva che il Documento certifica un andamento dei conti pubblici fortemente negativo, che conferma le previsioni degli organismi internazionali contro cui il Governo aveva polemizzato. Ricorda che l'Unione europea, nel mese di maggio, prevedeva una diminuzione del PIL pari al 4,4 per cento, e che dal Documento emerge che tale diminuzione dovrebbe essere invece pari al 5,2 per cento. Osserva che la premessa della proposta di parere individua alcune criticità non ancora risolte, quali la sicurezza stradale - rispetto alla quale ricorda l'ampio lavoro recentemente concluso dalla Commissione -, il trasporto ferroviario, la diminuzione della domanda di trasporto aereo, la necessità di un rilancio della portualità, e si dichiara d'accordo con quanto affermato dal collega Misiti, in ordine alla superficialità con la quale si affrontano le questioni e alla necessità di un serio approfondimento. Ritiene infatti che ai rilievi posti in premessa non facciano riscontro interventi bene definiti ed incisivi. Ricorda che organi di stampa hanno pubblicato un'elaborazione approfondita rispetto al programma delle grandi opere come risultante a seguito dell'ultima decisione assunta dal CIPE lo scorso 26 giugno, dalla quale emerge che per l'anno 2009 saranno disponibili complessivamente soltanto 83,4 milioni di euro, e dei 2.441 milioni di euro, previsti nel biennio, la quota di risorse di gran lunga maggiore è stata allocata sull'anno 2010. Giudica quindi assai limitata l'entità delle risorse effettivamente disponibili nel 2009 rispetto alla programmazione finanziaria per le opere pubbliche e ritiene che questa programmazione non corrisponda a quanto affermato recentemente in audizione dal Ministro per le infrastrutture e i trasporti, che aveva assicurato che entro l'anno si sarebbero attivati molti cantieri. Quanto alle opere previste nel Nord Italia ritiene grave la dimenticanza della tratta Genova-Milano e giudica il flusso di cassa previsto dal Documento in ordine al terzo valico dei Giovi, pari a 500 milioni di euro, ossia ad un decimo del valore complessivo dell'opera, estremamente limitato, ed evidenzia per di più che dei 500 milioni di euro stanziati solo 100 sono stati allocati sull'anno 2009, il che risulta contraddittorio su quanto affermato dal Governo in merito alla immediata cantierabilità dell'opera. Ritiene generica anche l'affermazione rispetto al coinvolgimento dei capitali privati, in ordine al quale non viene messa in atto alcuna strategia. Osserva che le piccole opere cui si fa riferimento nella proposta di parere dipendono in gran parte dal ruolo e dalla capacità di spesa degli enti locali e ritiene che esse possano essere avviate soltanto se si mettono gli enti locali in condizione attivare le proprie risorse. Ritiene in definitiva che il Documento riporti delle affermazioni assai generali e prive di un reale riscontro operativo. Osserva inoltre che non viene affrontato il tema della liberalizzazione del trasporto ferroviario, utile anche ad un effettivo rilancio del trasporto ferroviario medesimo, e che nulla viene detto in merito all'istituzione di Authority per la sicurezza del trasporto, rispetto alla quale ricorda di aver presentato una proposta di legge di cui è stato avviato l'esame in Commissione, un emendamento al decreto-legge cosiddetto «anticrisi» e un ordine del giorno che sarà discusso oggi dall'Assemblea e sul quale il Governo ha annunciato parere negativo. Con riguardo alla banda larga, ricorda che il decreto-legge n. 78 oggi in discussione in Assemblea

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ha precisato che gli 800 milioni di euro stanziati per l'incentivazione della banda larga si pongono come limite invalicabile di spesa. Ritiene in conclusione il Documento insufficiente e disorganico e a tal fine preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, che asseconda questa impostazione generica.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, con riferimento alle considerazioni del deputato Lovelli, osserva che le polemiche da lui richiamate non riguardavano tanto i dati presi per se stessi, quanto piuttosto il modo con cui erano utilizzati. Segnala che negli ultimi otto anni il Nord-Ovest ha registrato un tasso di crescita inferiore alla media nazionale, nonostante la crescita della Lombardia. Come mostra anche questo dato, riferito ad una delle parti più ricche del Paese, il problema per l'Italia è rappresentato non soltanto dalla necessità di uscire dalla crisi, ma soprattutto dall'esigenza di pervenire, dopo la crisi, a tassi di sviluppo più alti di quelli che si registrano da diversi anni. Rispetto a questo obiettivo, osserva che è stato operato un capovolgimento dell'approccio seguito in passato, nel senso di rimuovere tutti gli ostacoli che bloccavano l'attuazione di opere strategiche. Sottolinea in particolare che è stata sbloccata la realizzazione della Torino-Lione e del terzo valico, evidenziando che queste due opere potranno rendere l'Italia la principale piattaforma logistica del Mediterraneo, invertendo la tendenza ad una emorragia del traffico, in particolare una emorragia del trasporto, in particolare del trasporto di merci.
Per quanto riguarda la proposta di parere del relatore, nell'evidenziare che essa contiene elementi di grande rilevanza, per una programmazione organica delle opere infrastrutturali, esprime l'assenso del Governo. In relazione peraltro agli elementi emersi dal dibattito, invita il relatore a riformulare la propria proposta, nel senso di indicare, tra le opere prioritarie per l'Italia settentrionale, l'asse ferroviario Fréjus-Torino-Trieste e le opere relative al Corridoio Genova-Rotterdam. In relazione alle considerazioni svolte dal deputato Nicco, ritiene altresì che debba essere sottolineata anche la priorità di impegnare le risorse per il miglioramento del collegamento della linea ferroviaria tra Aosta e Chivasso.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) evidenzia che nella proposta di parere non vi è nessuna indicazione relativa al collegamento ferroviario Napoli-Palermo e, più in generale, al Corridoio 1 Berlino-Palermo, che assume una rilevanza essenziale rispetto ai collegamenti tra l'Italia meridionale e l'Europa. Ritiene che questa carenza dimostri una visione parziale e in definitiva distorta del Paese, che non tiene conto del ruolo fondamentale che l'Italia può svolgere di connessione tra il Mediterraneo e l'Europa continentale e, di conseguenza, sottovaluta la rilevanza di uno snodo fondamentale, quale quello del porto di Gioia Tauro.

Jonny CROSIO (LNP) ritiene facilmente prevedibili le critiche dei colleghi Misiti e Lovelli, dal momento che il Documento di programmazione economico-finanziaria in esame risulta diametralmente opposto a quello del precedente Governo. Alla realizzazione di opere di modesta portata, dovuta alle pressioni di specifiche aree ed interessi territoriali, si sostituisce infatti una programmazione gerarchica che tiene conto, in primo luogo, dei Corridoi europei. Aggiunge in proposito che in molti casi le opere inserite nella programmazione del precedente Governo non avevano neppure i requisiti necessari per essere finanziate. Nell'ambito della nuova programmazione sono invece inserite opere di rilevanza essenziale per il collegamento dell'Italia con gli altri Paesi europei, tra cui sottolinea l'importanza dei valichi alpini.

Mario LOVELLI (PD) con riferimento alle dichiarazioni del collega Crosio, ritiene sterile la polemica con il precedente Governo e ribadisce l'esigenza di attivare le opere di comuni e province. A tal fine

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ritiene insufficiente l'indicazione contenuta nella proposta di parere che prevede una cabina di regia centrale, mentre l'elemento essenziale è permettere agli enti locali di finanziare le opere da essi individuate. Pur non modificando la valutazione negativa espressa sulla proposta di parere del relatore, rileva peraltro l'esigenza di inserire in tale proposta un riferimento all'aggiornamento del piano nazionale della logistica e dei trasporti.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, tenuto conto degli interventi dei deputati Misiti e Lovelli, invita il relatore a inserire nella propria proposta di parere anche un riferimento alle opere relative al Corridoio 1 Berlino-Palermo e, nell'ambito delle indicazioni relative ai diversi interventi concernenti le singole modalità di trasporto, a menzionare l'aggiornamento del piano della logistica e dei trasporti.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) ribadisce l'importanza di alcuni elementi contenuti nella propria proposta di parere. In particolare sottolinea la necessità di verificare costi e tempi della realizzazione delle opere infrastrutturali e di evitare di programmare opere che non possono essere cantierabili. Ritiene altresì essenziale che il riassetto delle aziende di trasporto pubblico locale sia effettuato senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica.
Propone quindi una nuova formulazione della propria proposta di parere, che accoglie le integrazioni suggerite dal sottosegretario Giachino. Al tempo stesso ritiene che alcuni punti contenuti nella propria proposta iniziale meritino di essere sottolineati maggiormente. Per questo propone di formulare come condizioni, anziché come osservazioni, le indicazioni relative alla cabina di regia per le piccole opere, al risanamento delle aziende di trasporto pubblico locale, agli interventi a sostegno della diffusione della banda larga e dello sviluppo delle reti di nuova generazione (vedi allegato).

La Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni del relatore, nel testo riformulato (vedi allegato).

Legge comunitaria 2009.
Emendamenti C. 2449 Governo.

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame dell'emendamento al disegno di legge comunitaria vertente su materie di sua competenza e presentato presso la XIV Commissione.

Daniele TOTO (PdL) relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il parere, per le parti di competenza, sull'emendamento 1.19, presentato dal relatore presso la XIV Commissione al disegno di legge Comunitaria 2009 (C. 2449). Fa presente che, con tale emendamento, vengono inserite alcune direttive negli Allegati A e B. Con riguardo alle materie di interesse della IX Commissione, segnala, in allegato A, la direttiva 2009/15/CE, relativa alle disposizioni per gli organismi che effettuano ispezioni e visite di controllo sulle navi, il cui termine di recepimento è fissato al 17 giugno 2011 e in Allegato B le direttive 2008/101/CE, che include le attività di trasporto aereo nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissioni dei gas a effetto serra, il cui termine di recepimento è fissato al 2 febbraio 2010, 2008/110/CE, che modifica la direttiva 2004/49/CE, relativa alla sicurezza delle ferrovie comunitarie, il cui termine di recepimento è fissato al 24 dicembre 2010, 2009/4/CE, relativa a disposizioni in materia sociale nel settore del trasporto su strada, il cui termine di recepimento è fissato al 31 dicembre 2009, 2009/12/CE, concernente i diritti aeroportuali, il cui termine di recepimento è fissato al 15 marzo 2011, 2009/17/CE, relativa al sistema di monitoraggio del traffico navale, il cui termine di recepimento è fissato al 30 novembre 2010, 2009/18/CE, in materia di inchieste sugli incidenti nel settore del trasporto marittimo,

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il cui termine di recepimento è fissato al 17 giugno 2011, e 2009/33/CE, relativa alla promozione di veicoli a basso consumo energetico nel trasporto su strada, il cui termine di recepimento è fissato al 4 dicembre 2010.
Ricorda che, secondo quanto previsto dal comma 3 dell'articolo 1 del disegno di legge comunitaria 2009, sugli schemi dei decreti legislativi di recepimento delle direttive incluse nell'allegato B, vale a dire la totalità delle direttive previste dall'emendamento in esame, ad eccezione di quella relativa agli organismi che effettuano ispezioni e visite di controllo sulle navi, deve essere richiesto il parere delle competenti Commissioni parlamentari.
Osserva altresì che, relativamente alle direttive comprese nell'emendamento di competenza della Commissione trasporti, il termine di recepimento non è di immediata scadenza. Hanno un termine di recepimento più ravvicinato soltanto la direttiva che reca disposizioni in materia sociale nel settore del trasporto su strada (31 dicembre 2009) e quella che include le attività di trasporto aereo nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissione dei gas a effetto serra.
Considerato che in passato l'Italia è stata più volte censurata per i ritardi nell'adeguamento dell'ordinamento nazionale a quello comunitario, ritiene sicuramente positivo un intervento finalizzato ad accelerare il recepimento di un numero significativo di direttive, il che risulta ancor più avvalorato dal fatto che si tratta in alcuni casi di direttive di grande importanza.
Ritiene infatti opportuno evidenziare in primo luogo l'inclusione, nell'emendamento in esame, della direttiva relativa alla sicurezza delle ferrovie comunitarie, che è stata richiamata anche dall'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato nell'audizione svoltasi giovedì scorso, come uno degli interventi normativi importanti per rafforzare la sicurezza del trasporto ferroviario.
Di notevole importanza, per quanto concerne il trasporto aereo, giudica altresì la direttiva concernente i diritti aeroportuali, che più volte è stata menzionata nel corso dell'indagine conoscitiva che la Commissione sta svolgendo sul sistema aeroportuale italiano. Sottolinea che tale direttiva, infatti, permette delineare un sistema tariffario omogeneo e non discorsivo in tutti i Paesi membri dell'Unione europea superando i problemi che la questione dei diritti aeroportuali ha suscitato, in particolare in Italia.
Infine ritiene opportuno citare, per la rilevanza economica e ambientale, anche la direttiva relativa alla promozione di veicoli a basso consumo energetico nel trasporto su strada. Ricorda che anche in questo caso si tratta di un tema che la Commissione ha iniziato ad affrontare, dal momento che è stato avviato l'esame in sede referente di due proposte di legge, presentate dai colleghi Boffa e Gioacchino Alfano, in materia di sistemi di mobilità con impiego di idrogeno e carburanti di origine biologica.
Propone quindi di esprimere parere favorevole sull'emendamento in esame.

Mario VALDUCCI, presidente, ribadisce che attraverso questo emendamento è stata inserita nell'allegato B del disegno di legge comunitaria per il 2009 anche la direttiva 2008/110/CE che lo stesso amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato aveva chiesto venisse recepita tempestivamente, ritenendone l'attuazione importante ai fini del rafforzamento della sicurezza ferroviaria.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) chiede al relatore, anche in relazione all'incidente di Viareggio, di poter inserire nel parere un riferimento all'opportunità di effettuare le verifiche sui vagoni ferroviari non relazione all'età dei vagoni stessi ma dei chilometri percorsi.

Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che la procedura di esame del disegno di legge comunitaria prevede che la Commissione esprima parere sugli emendamenti presentati presso la XIV Commissione politiche comunitarie. Concorda con l'opportunità di introdurre quanto chiesto dal

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collega Montagnoli e precisa che di tale indicazione si potrà tener conto al momento dell'esame dello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva.

Mario LOVELLI (PD) prende atto favorevolmente dell'introduzione della direttiva 2008/110/CE sulla sicurezza del trasporto ferroviario, ma rileva che non viene posto il problema dell'attuazione anticipata della direttiva rispetto al termine previsto dalla direttiva medesima. A tal fine preannuncia la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea. Preannuncia altresì il voto di astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere favorevole del relatore.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo Euromediterraneo sul trasporto aereo, fra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Regno del Marocco, dall'altro, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2006.
C. 2542 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Maurizio IAPICCA (PdL), relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il parere sul disegno di legge n. 2542, di ratifica dell'accordo euromediterraneo sul trasporto aereo tra la Comunità europea ed il Marocco, concluso il 12 dicembre 2006.
Sottolinea che l'Accordo costituisce un significativo superamento della precedente - e tuttora vigente - dimensione bilaterale nel campo degli accordi sui servizi aerei, poiché, oltre ad aprire gradualmente i rispettivi mercati del trasporto aereo, esso prevede l'allineamento completo delle parti contraenti - in questo caso del Marocco - ad alcuni elementi di base della legislazione comunitaria, come la sicurezza dei voli, la tutela della concorrenza, la gestione del traffico aereo, la tutela dei consumatori e dell'ambiente.
Segnala che l'accordo in esame è il primo stipulato con un Paese non europeo, sulla scia delle linee-guida inaugurate dalla Commissione europea nel marzo 2005, allo scopo di giungere alla conformità degli accordi bilaterali - vigenti nel settore tra ciascuno Stato membro e paesi terzi - con la normativa comunitaria in vigore.
Ricorda che l'Atto in esame si colloca nel quadro di cooperazione avviato con la conclusione dell'accordo euromediterraneo di associazione tra la Comunità europea e il Marocco, in vigore dal 1o marzo 2000 e che l'articolo 28 dell'accordo in esame prevede la cessazione dei suoi effetti o la sospensione di essi, nel caso dell'eventuale cessazione o sospensione dell'accordo di associazione.
Evidenzia che l'Accordo si compone di un preambolo, 30 articoli e 6 allegati.
Fa presente che già nelle premesse sono contenuti i punti principali che hanno ispirato la stipula dell'accordo, il cui articolo 1 procede a una serie di definizioni, tra le quali spiccano quella di «licenza comunitaria di esercizio», quella di «convenzione» - che si riferisce alla Convenzione sull'aviazione civile internazionale di Chicago del 1944 -, nonché la precisa delimitazione dei concetti di sovvenzione, prezzo, onere di uso e, infine, della SESAR (attuazione tecnica del Cielo unico europeo).
Sottolinea che il Titolo I (articoli 2-13) è dedicato alle disposizioni economiche. In particolare l'articolo 2 concerne i diritti di traffico e stabilisce le possibilità operative concesse ai sensi dell'accordo ai vettori di una parte con riferimento al territorio dell'altra parte: in nessun caso, tuttavia, i vettori europei in Marocco e quelli marocchini nel territorio dell'Unione europea potranno effettuare servizio di mero trasporto

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interno. Segnala che in base all'articolo 3 le autorità competenti di una parte contraente rilasciano celermente al vettore aereo dell'altra parte contraente che ne abbia fatto richiesta le autorizzazioni previste, subordinatamente a una serie di condizioni, che si possono riassumere essenzialmente nell'appartenenza effettiva della proprietà prevalente del vettore che ha richiesto l'autorizzazione al territorio di una delle parti contraenti, nonché nella subordinazione del vettore medesimo al controllo regolamentare da parte dello Stato di riferimento, e, infine, nel soddisfare il vettore tutti i requisiti legislativi, regolamentari ed amministrativi in vigore per l'esercizio del trasporto aereo internazionale del territorio della parte contraente che rilascia l'autorizzazione.
Ricorda che l'analisi tecnico-normativa, che accompagna il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica, specifica, con riferimento all'articolo 3, che le procedure ivi indicate per la concessione delle autorizzazioni e l'individuazione dei vettori interessati, pur costituendo una deroga a quanto previsto dall'articolo 785 del codice della navigazione in ordine al ruolo dell'ENAC (Ente nazionale per l'aviazione civile) al riguardo, sono pienamente legittimate dalla fonte pattizia internazionale che le prevede, ovvero proprio l'accordo in esame.
Quanto al disposto dell'articolo 4, evidenzia che esso è strettamente correlato al precedente articolo, poiché concerne i casi di revoca, sospensione o limitazione delle autorizzazioni di esercizio, che interviene essenzialmente per difetto dei requisiti stabiliti dall'articolo 3. Rileva, tuttavia, che le misure previste dall'articolo 4 in commento possono essere adottate solo dopo consultazione con le competenti autorità dell'altra parte contraente, a eccezione dei provvedimenti immediatamente indispensabili per impedire ulteriori violazioni. Fa presente che ai sensi dell'articolo 5 sarà il comitato misto istituito dall'accordo in esame, con decisione preliminare, a stabilire le questioni relative alla partecipazione di maggioranza o al controllo effettivo di un vettore aereo: nella decisione verranno altresì precisate le condizioni di gestione dei servizi oggetto dell'accordo, inclusi quelli implicanti Paesi terzi.
Rileva che in base al successivo articolo 6 vige l'obbligo di osservanza delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative nel territorio di ciascuna delle parti contraenti l'accordo.
Sottolinea che l'articolo 8 prevede in linea generale l'esclusione di interventi di sovvenzione, in quanto distorsivi della concorrenza e dannosi per l'obiettivo della liberalizzazione dello spazio aereo comune.
Evidenzia che il Titolo II (articoli 14-20) è dedicato alla cooperazione in campo normativo. In particolare segnala l'articolo 14, concernente specificamente la sicurezza aerea, in base al quale le parti si impegnano ad applicare la pertinente normativa comunitaria. Nello specifico, è prevista la facoltà di ispezione a bordo ad un aeromobile impiegato nel traffico aereo internazionale, a fini di controllo dei documenti e dello stato della macchina.
Avverte che particolare rilievo assume l'articolo 15, che, oltre a richiamare una serie di convenzioni internazionali in materia, riguarda la cooperazione tra le parti al fine di un'efficace protezione dell'aviazione civile da ogni forma di minaccia: le parti si conformano alle norme per la protezione dell'aviazione civile raccomandate dall'Organizzazione internazionale competente (ICAO) ed allegate alla Convenzione sull'aviazione civile internazionale. In particolare, le parti dispongono affinché nei propri territori si prendano misure efficaci per sottoporre a controlli di sicurezza i passeggeri e i loro bagagli, le merci trasportate e ogni altro elemento suscettibile di recare minaccia.
Quanto al Titolo III (articoli 21-30), fa presente che esso contiene le disposizioni istituzionali e finali. In particolare evidenzia che l'articolo 22 istituisce un comitato misto per la gestione e attuazione dell'accordo, che può formulare raccomandazioni ma anche adottare decisioni vincolanti per le parti; l'articolo 23 è dedicato alla risoluzione delle controversie, che vanno sottoposte al Consiglio di associazione

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istituito dall'accordo euromediterraneo di associazione CE-Marocco. In mancanza di una decisione risolutiva della controversia si ricorrerà alla procedura arbitrale.
In ordine al Titolo IV (articoli 33-41) sottolinea che esso reca disposizioni economiche: le Parti contraenti si impegnano ad autorizzare tutti i pagamenti relativi ad operazioni correnti; esse garantiscono inoltre, a partire dall'entrata in vigore dell'Accordo, la libera circolazione dei capitali relativi ad investimenti diretti in Marocco insieme alla liquidazione e al rimpatrio dei corrispondenti profitti.
Per quanto concerne gli Allegati, fa presente che il primo di essi riguarda i servizi concordati e la specifica delle rotte, mentre l'allegato II elenca gli accordi bilaterali fra il Marocco e gli Stati membri della Comunità europea che l'accordo in esame è destinato a sostituire. L'allegato III riporta l'elenco delle autorità competenti a rilasciare le autorizzazioni di esercizio e i permessi tecnici. L'allegato IV contiene disposizioni transitorie, mentre l'allegato V elenca gli Stati europei non comunitari (quelli dello Spazio economico europeo) ai cui cittadini l'accordo ammette possa far capo prevalentemente la proprietà di un vettore aereo europeo.
In conclusione, considerato il contributo positivo che l'Accordo in esame può offrire allo sviluppo dei collegamenti con il Marocco e, più in generale, nell'ambito del bacino del Mediterraneo, propone di esprimere parere favorevole.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 16.30.