CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 luglio 2009
206.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 29 LUGLIO 2009

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SEDE CONSULTIVA

Martedì 21 luglio 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il Viceministro per lo sviluppo economico Paolo Romani e il sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.45.

Sull'ordine dei lavori.

Mario VALDUCCI, presidente, propone di procedere ad un'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di svolgere in primo luogo la votazione del parere sul disegno di legge comunitaria per il 2009, quindi all'esame della ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione relativo a un Sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) ad uso civile tra la Comunità europea e i suoi Stati membri e il Regno del Marocco, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2006 e dei successivi disegni di legge di ratifica all'ordine del giorno. Propone quindi di procedere all'esame in sede legislativa del testo unificato in materia di sicurezza stradale e, infine, all'esame del documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2010-2013.

Legge comunitaria 2009.
Emendamenti C. 2449 Governo.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame conclusione - Nulla osta).

La Commissione prosegue l'esame delle proposte emendative al disegno di legge comunitaria, rinviato nella seduta del 15 luglio 2009.

Jonny CROSIO (LNP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo a propria firma 7.09 fa presente che questo tratta un tema assai rilevante per il Paese, perché introduce un sistema che garantisce gli utenti e che riconosce la competenza del Garante per la protezione dei dati personali. Osserva che l'articolo aggiuntivo 7.09 è volto a migliorare una situazione esistente molto grave quindi dichiara il proprio impegno a ritirare l'emendamento presso la XIV Commissione. Contestualmente richiede tuttavia un impegno serio da parte del Governo ad affrontare e risolvere la questione oggetto del proprio articolo aggiuntivo.

Daniele TOTO (PdL), relatore, rileva che l'argomento in questione necessita di un approfondimento e di una riflessione che porti a valutare le conseguenze derivanti dall'applicazione della nuova disciplina.

Il viceministro Paolo ROMANI rileva che l'emendamento, pur essendo completo, non risolverebbe il problema posto in termini adeguati. Ritiene infatti necessaria una consultazione tra le parti. Dichiara l'impegno del Governo a risolvere definitivamente la questione posta dall'articolo aggiuntivo del deputato Crosio.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) intervenendo sull'articolo aggiuntivo a propria firma 7.02, chiede al relatore e al Governo di fornire ulteriori chiarimenti in relazione al parere contrario espresso.

Il viceministro Paolo ROMANI fa presente che sulla questione oggetto dell'emendamento è stato svolto un ampio dibattito e che si è finalmente giunti alla soluzione del problema. Ricorda che in base ad una graduatoria del 1999, un'emittente nazionale non ha avuto le frequenze idonee a trasmettere. Sulla base di un'indicazione data dalla Commissione europea, è stata operata nei mesi scorsi e conclusa nel giugno del 2009 una ricanalizzazione della banda VHF, che ha coinvolto 14 milioni di italiani attraverso la quale è stata ottenuta una nuova frequenza nazionale, peraltro non soggetta all'affollamento che ha caratterizzato le frequenze in chiaro delle emittenti nazionali. Rileva che 'emittente Europa 7 può quindi finalmente attivare gli investimenti dichiarati. Sottolinea che la ricanalizzazione non ha sottratto frequenze alle

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emittenti nazionali, e in particolare a Rai 1, che può trasmettere anch'essa sulla banda VHF, immediatamente contigua alla banda UHF. Ricorda che a seguito di un accoro con il Ministero della difesa è stata concordata la riconsegna del canale 13 e che quindi la radio digitale è stata interamente riallocata su quel canale e sono stati liberati gli altri canali su cui tali frequenze erano state temporaneamente allocate. Esprime soddisfazione per il lavoro di ricanalizzazione da poco concluso dal Ministero dello sviluppo economico. Sottolinea peraltro che la procedura infrazione aperta dalla Commissione europea rispetto ad alcune disposizioni della cosiddetta «legge Gasparri» si è proceduto, come chiesto dalla Commissione, alla sostituzione del titolo della licenza con quello del'autorizzazione generale e d'accordo con la Commissione europea è stato deciso di chiudere la procedura di infrazione sulla base di un dividendo digitale, essendo stati liberati canali sulla rete SFN. Ricorda i principali passaggi con i quali si è proceduto alla risoluzione della vicenda oggetto dell'articolo aggiuntivo Misiti 7.02, ossia la delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 181e la disposizione introdotta nella legge comunitaria per il 2008.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) in considerazione dei chiarimenti forniti dal Viceministro, si impegna a ritirare presso la XIV Commissione l'articolo aggiuntivo a propria firma 7.02.

Mario VALDUCCI, presidente, in ragione dell'impegno dei presentatori a ritirare presso la XIV Commissione gli articoli aggiuntivi Misiti 7.02 e Crosio 7.09, invita il relatore a riformulare la proposta di parere nel senso di proporre l'espressione di un nulla osta.

Daniele TOTO (PdL), relatore, riformula quindi la propria proposta di parere nel senso richiesto dal presidente. Propone pertanto che la Commissione esprima nulla osta sugli articoli aggiuntivi Misiti 7.02 e Crosio 7.09.

La Commissione approva la proposta di nulla osta del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione relativo a un Sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) ad uso civile tra la Comunità europea e i suoi Stati membri e il Regno del Marocco, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2006.
C. 2541 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Jonny CROSIO (LNP) relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il parere sul disegno di legge AC 2541, di ratifica dell'Accordo stipulato a Bruxelles il 12 dicembre 2006 tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, e il Regno del Marocco, in tema i cooperazione per il sistema di navigazione satellitare Galileo.
Rileva che l'Accordo appartiene alla categoria degli accordi «misti», cioè conclusi nei settori di competenze concorrenti dalla Comunità europea e sottoposti successivamente per la ratifica anche agli Stati membri.
Segnala che la relazione introduttiva al disegno di legge di autorizzazione alla ratifica sintetizza la cornice nella quale si inquadra l'Accordo tra la Comunità europea e il Marocco, che segue quelli già conclusi con Cina, Stati Uniti d'America, Ucraina e Corea; fa presente che l'Accordo è, dopo quello con Israele, il secondo concluso in ambito mediterraneo e che in tale ambito l'Ue ha intenzione di coinvolgere in un programma specifico denominato Euro-Mediterranean Satellite Navigation Project i 12 partner Euromed.
Osserva che la politica europea di navigazione satellitare è finalizzata a mettere a disposizione dell'Unione europea due sistemi di navigazione satellitare (GNSS); tali sistemi sono realizzati rispettivamente dai programmi EGNOS e GALILEO. Sottolinea che ciascuna delle due infrastrutture

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comprende satelliti e stazioni terrestri. Ricorda che, secondo quanto riportato nella relazione illustrativa, i costi stimati del programma GALILEO si attestano sui 3,8 miliardi di euro; a seguito delle difficoltà subentrate nei negoziati per il contratto di concessione, la Commissione europea, che inizialmente contava di reperire i due terzi dell'onere dal settore privato, prevede ora l'integrale attribuzione delle spese a carico dell'Unione.
Evidenzia che l'ambito e la tipologia della cooperazione nel settore della navigazione e della sincronizzazione satellitare sono definiti negli articoli 4 e 5 del Trattato; si tratta di ricerca scientifica, produzione industriale, formazione, sviluppo dei servizi e del mercato, commercio, aspetti legati al sistema, certificazione e protezione dello stesso. Fa presente che l'eventuale estensione della cooperazione ad altri settori specifici - quali beni sensibili sottoposti a misure di controllo dell'esportazione, crittografia e tecnologie di sicurezza dell'informazione, scambio di informazioni classificate sulla navigazione satellitare - potrà essere oggetto di accordi separati tra le Parti. Rileva che l'articolo 4 chiarisce che l'Accordo lascia impregiudicata l'applicazione della normativa comunitaria sull'istituzione dell'autorità di vigilanza del GNSS europeo e le misure in materia di non proliferazione e di controllo delle esportazioni di beni a duplice uso.
Chiarisce che in base all'articolo 10, le Parti riconoscono il valore di un approccio coordinato in seno agli organismi internazionali di normalizzazione e certificazione, sostengono lo sviluppo di norme GALILEO e ne promuovono l'applicazione su scala mondiale; le Parti sono chiamate inoltre a cooperare in tutte le questioni attinenti al GNSS nell'ambito dell'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile, dell'Organizzazione marittima internazionale e dell'Unione internazionale comunicazioni e ad adottare le misure che permettano la piena utilizzazione di Galileo nel proprio territorio.
Osserva che con l'articolo 12, sulla sicurezza, le Parti si impegnano a proteggere i sistemi globali di navigazione satellitare contro ogni abuso, interferenza, interruzione ed atto ostile e prendono tutte le iniziative praticabili per garantire qualità, continuità e sicurezza dei servizi di navigazione satellitare e delle relative infrastrutture sul loro territorio. Rileva che a tal fine, l'Unione europea e il Marocco designano un'autorità competente per le questioni connesse alla sicurezza GNSS, che sia in grado di salvaguardare la continuità dei servizi.
Fa presente che l'articolo 15 stabilisce che l'entità e le modalità del contributo del Marocco al programma GALILEO saranno oggetto di un accordo distinto. Sottolinea che ai programmi di cooperazione, conclusi in virtù dell'Accordo, si applicheranno i princìpi della libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali, sulla base del predetto Accordo euro-mediterraneo di associazione del marzo 2000.
Evidenzia che, ai sensi dell'articolo 16, le Parti incoraggiano lo scambio di informazioni - anche tra imprese - e si impegnano a istituire punti di contatto allo scopo di dare effettiva attuazione alle disposizioni dell'Accordo.
Propone, in conclusione, di esprimere parere favorevole.

Il viceministro Paolo ROMANI esprime il proprio assenso sulla proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, adottata a Parigi il 2 novembre 2001, e norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
C. 2411 Governo.

(Parere alle Commissioni III e VII).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

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Jonny CROSIO (LNP) relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il parere sul disegno di legge di ratifica della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, adottata a Parigi il 2 novembre 2001 dagli Stati membri dell'UNESCO allo scopo di mettere in grado le Parti di tutelare al meglio il loro patrimonio sommerso. Fa presente che la Convenzione, entrata in vigore il 2 gennaio 2009, si compone di un preambolo, 35 articoli e un allegato.
Osserva che la Convenzione chiarisce innanzitutto, all'articolo 1, che il patrimonio culturale subacqueo è costituito da tutte le tracce di esistenza umana che abbiano carattere culturale, storico o archeologico, e che siano state parzialmente o totalmente sommerse da almeno cento anni; la definizione di patrimonio culturale subacqueo include dunque siti, strutture, edifici, resti umani, navi affondate e il loro carico, oggetti preistorici. Da tale definizione, viene esplicitato, sono esclusi oleodotti, cavi posizionati sui fondali marini ed altri impianti.
Sottolinea che i principi generali della Convenzione, delineati all'articolo 2, sono i seguenti: obbligo per le Parti di preservare il patrimonio culturale subacqueo nell'interesse dell'umanità e di adottare misure conseguenti; conservazione in situ del patrimonio culturale subacqueo come opzione prioritaria prima di autorizzare o intraprendere qualsiasi intervento su di esso; divieto di sfruttamento del patrimonio culturale subacqueo a fini commerciali. Evidenzia che viene inoltre prevista la vigilanza degli Stai membri sul rispetto dei resti umani sommersi, mentre gli elementi del patrimonio culturale subacqueo recuperati, vengono messi in deposito e gestiti in modo da garantire la loro conservazione a lungo termine. Fa presente che l'articolo 3 precisa che le disposizioni della Convenzione in esame non pregiudicano i diritti, la giurisdizione e i doveri derivanti agli Stati dal diritto internazionale e dalla loro adesione alla Convenzione ONU sul diritto del mare.
Quanto invece alle acque interne, arcipelagiche e al mare territoriale, osserva che, ai sensi dell'articolo 7, gli Stati hanno il diritto esclusivo di regolamentare e di autorizzare gli interventi sul patrimonio culturale subacqueo immerso in tali aree.
Evidenzia che gli articoli 9 e 10 regolano la gestione del patrimonio culturale subacqueo che giace nella zona economia esclusiva e sulla piattaforma continentale, la cui tutela è a carico dello Stato cui pertengono tali aree, mentre gli articoli 11 e 12 riguardano il patrimonio culturale subacqueo situato nell'Area, intesa quale zona che comprende i fondi marini ed il relativo sottosuolo, al di là dei limiti della giurisdizione nazionale. Sottolinea che la protezione di tale patrimonio è a carico di tutti gli Stati parte.
Sottolinea che, sia per quanto riguarda i ritrovamenti nella zona esclusiva e nella piattaforma continentale, sia per quelli effettuati nell'Area, l'articolo 13 stabilisce un regime di cooperazione internazionale che comprende la reciproca informazione, la consultazione e il coordinamento nell'attuazione delle misure. Fa presente inoltre che gli articoli 17 e 18 riguardano le sanzioni destinate a colpire le violazioni delle misure adottate in attuazione della Convenzione, e i provvedimenti adottati dagli Stati per procedere, sul proprio territorio, alla confisca dei beni recuperati in modo non conforme al dettato della Convenzione.
Infine rileva che l'articolo 22 prevede l'istituzione (o il rafforzamento) di Autorità nazionali competenti per la protezione del patrimonio culturale subacqueo, responsabili della sua inventariazione, dell'effettiva protezione, della conservazione e della sua valorizzazione. Segnala che l'articolo 8 del disegno di legge di autorizzazione alla ratifica, stabilisce che per l'Italia tali compiti saranno affidati al Ministero per i beni e le attività culturali, e che per le navi di Stato o da guerra, le operazioni saranno condotte in cooperazione con il Ministero della difesa.
Fa presente in ultimo che gli articoli 23 e 24 riguardano la Conferenza delle Parti - che si è tenuta per la prima volta a Parigi il 26 e 27 marzo 2009 - e il Segretariato della Convenzione, che viene

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assicurato dal Direttore generale dell'UNESCO e che i restanti articoli della Convenzione dettano norme per la risoluzione delle controversie, regole procedurali per l'adozione degli emendamenti al testo, e clausole relative alla eventuale rinuncia di una delle Parti.
Ricorda infine che l'Allegato alla Convenzione contiene 36 Regole, costituite da dettagliate disposizioni riguardanti le attività dirette alla tutela del patrimonio culturale subacqueo e che tali regole, già largamente riconosciute e applicate, sono diventate, negli anni, una base comune di riferimento nel campo degli scavi e dell'archeologia subacquea.
Propone, in conclusione, di esprimere parere favorevole.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra, con Allegati, Protocolli e Atto finale con dichiarazioni allegate, fatto a Lussemburgo il 15 ottobre 2007.
C. 2539 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Settimo NIZZI (PdL) relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il parere sul disegno di legge AC 2539, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro stati membri, da una parte, e la repubblica del Montenegro, dall'altra, fatto a Lussemburgo il 15 ottobre 2007.
Fa presente che l'Accordo di stabilizzazione e associazione (ASA) rientra nella categoria degli accordi cosiddetti «misti», in quanto contengono disposizioni che interessano anche gli aspetti più propriamente politici, e quindi gli ordinamenti dei singoli Stati membri, dei quali è necessaria la ratifica ed è finalizzato ad integrare il Montenegro nel contesto politico ed economico europeo, anche nella prospettiva di una futura candidatura all'ingresso nell'Unione europea.
Sottolinea che l'Accordo è parte del processo di stabilizzazione e di associazione (PSA) previsto dalla Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo del 26 maggio 1999, che contribuisce alla definizione della strategia comune dell'Unione nei confronti di cinque Paesi dell'Europa sud-orientale (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Repubblica federale di Jugoslavia - ridottasi nel frattempo alla Serbia dopo l'indipendenza del Montenegro e del Kosovo -, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Albania ). Rileva che il PSA prevede, oltre all'elaborazione di accordi di stabilizzazione e di associazione (ASA), lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali con la regione e al suo interno; lo sviluppo degli aiuti economici e finanziari già disponibili; l'aiuto al processo di democratizzazione, alla società civile, all'istruzione e allo sviluppo istituzionale; la cooperazione nel settore della giustizia e degli affari interni; lo sviluppo del dialogo politico.
Evidenzia che gli obiettivi principali degli ASA sono, in considerazione della situazione specifica di ciascun Paese, il consolidamento della democrazia, dello Stato di diritto, dello sviluppo economico e della cooperazione regionale, la definizione di un quadro ufficiale per il dialogo politico a livello bilaterale e regionale, la formazione, una volta compiuti progressi sufficienti nella riforma dell'economia, di una o più zone di libero scambio, il sostegno alla cooperazione economica, sociale, civile e in settori quali l'istruzione, la scienza, la tecnologia, l'energia, l'ambiente e la cultura.
Segnala che l'Accordo comprende un Preambolo, 139 articoli raggruppati in dieci titoli, l'Atto finale, 7 Allegati, 8 Protocolli e Dichiarazioni.
Fa presente che gli obiettivi dell'Accordo con il Montenegro, delineati nell'articolo 1 dell'Accordo stesso, sono quelli di

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favorire il dialogo per consentire lo sviluppo delle relazioni politiche tra le Parti, nonché la stabilizzazione del Montenegro e il consolidamento in esso della democrazia e dello Stato di diritto; sostenere il Montenegro nello sviluppo della cooperazione economica e internazionale; instaurare progressivamente una zona di libero scambio tra la Comunità europea e il Montenegro; promuovere la cooperazione regionale.
Ricorda che il Titolo I definisce i princìpi generali concordati tra le Parti per l'attuazione dell'ASA, quali in particolare il rispetto dei princìpi democratici e dei diritti umani e il rispetto dei principi del diritto internazionale. Il Titolo II riguarda lo sviluppo del dialogo politico a livello bilaterale, multilaterale e regionale. Il Titolo III regola gli impegni del Montenegro a promuovere attivamente la cooperazione regionale, con il sostegno della Comunità. Il Titolo IV ha per oggetto le disposizioni di natura commerciale: per la libera circolazione delle merci si prevede l'instaurazione progressiva di una zona di libero scambio nel corso di un periodo transitorio della durata massima di cinque anni; all'entrata in vigore dell'ASA verranno aboliti i dazi doganali, le restrizioni quantitative e le misure d'effetto equivalente relativi alle importazioni nella Comunità di prodotti industriali originari del Montenegro. Nel Titolo V, riguardante la circolazione dei lavoratori, l'ASA stabilisce che i lavoratori cittadini di una Parte legalmente occupati nel territorio dell'altra Parte non siano soggetti ad alcuna discriminazione basata sulla nazionalità, per quanto riguarda le condizioni di lavoro, di retribuzione e di licenziamento. Osserva che l'ASA promuove anche -a partire dal quarto anno successivo all'entrata in vigore - la graduale liberalizzazione della prestazione di servizi da parte di società o di persone legalmente residenti nell'altra Parte contraente, consentendo allo scopo la temporanea circolazione dei prestatori di servizi.
Segnala la specifica trattazione, contenuta nel Protocollo n. 4 dell'Accordo, relativa alla prestazione tra le Parti di servizi di trasporto. In particolare, per i trasporti terrestri, sottolinea che si mira a garantire un livello di traffico stradale illimitato tra i territori del Montenegro e della CE, assieme alla progressiva armonizzazione della normativa montenegrina con quella comunitaria; nel campo dei trasporti marittimi le Parti si impegnano ad applicare la più ampia liberalizzazione commerciale, contestualmente all'adeguamento della normativa del Montenegro a quella comunitaria nei settori del trasporto aereo e fluviale.
Rileva che il Titolo VI concerne il graduale ravvicinamento della legislazione montenegrina a quella comunitaria; il Titolo VII disciplina la cooperazione nel settore della giustizia e degli affari interni; il Titolo VIII concerne le politiche di cooperazione. In questo ambito è compresa la cooperazione nel settore delle comunicazioni radiotelevisive, della informatizzazione e dello sviluppo tecnologico; il Titolo IX disciplina la materia della cooperazione finanziaria; il Titolo X, infine, reca disposizioni istituzionali e finali.
Propone, in conclusione, di esprimere parere favorevole.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo tra gli Stati membri dell'Unione europea relativo allo statuto dei militari e del personale civile distaccati, fatto a Bruxelles il 17 novembre 2003; b) Accordo tra gli Stati membri della Unione europea relativo alle richieste di indennizzo nell'ambito di un'operazione dell'UE di gestione delle crisi, firmato a Bruxelles il 28 aprile 2004.
C. 2553 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Settimo NIZZI (PdL) relatore, avverte che avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il parere sul disegno

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di legge AC 2553, di ratifica degli Accordi tra gli Stati membri della UE in materia di missioni umanitarie effettuate nell'ambito della PESD (Politica europea di sicurezza e difesa).
Fa presente che i due Accordi in oggetto, stipulati tra gli Stati membri dell'Unione europea, sono intesi a facilitare alcuni aspetti giuridici, procedurali e logistici delle missioni umanitarie e di soccorso, di mantenimento o ristabilimento della pace, di gestione delle crisi, quali previste dall'articolo 17, comma 2 del Trattato sull'Unione europea nell'ambito della PESD.
Sottolinea che il primo, e più rilevante, dei due Accordi concerne lo statuto dei militari e del personale civile che si trovino in posizione di distacco presso le istituzioni dell'Unione europea, nonché lo statuto dei Quartieri generali e delle Forze eventualmente messe a disposizione dell'Unione europea per lo svolgimento dei compiti previsti in ambito PESD. Osserva che l'Accordo in commento riguarda parimenti lo statuto dei militari e del personale civile di ciascuno Stato membro, messi a disposizione dell'Unione europea per l'impiego negli ambiti suddetti.
Rileva che la Parte I prevede l'obbligo degli Stati membri di facilitare l'ingresso, il soggiorno e la partenza a fini istituzionali del personale e delle relative persone a carico, mentre dal lato di questi ultimi vige l'obbligo del rispetto delle leggi vigenti nello Stato ospitante, astenendosi altresì da comportamenti contrari allo spirito dell'Accordo in esame; è inoltre previsto che le patenti di guida militari siano riconosciute sul territorio dello Stato ospitante, per veicoli comparabili, nonché la facoltà del personale di ciascuno degli Stati membri di fornire assistenza medica e dentistica al personale delle Forze o dei Quartieri generali proveniente da qualsiasi altro Stato membro. Ricorda che il personale militare e civile è altresì tenuto ad indossare le rispettive uniformi in base ai regolamenti vigenti nello Stato di invio, ed è contemplato che i veicoli di ciascuno degli Stati membri rechino una targa distintiva della loro nazionalità.
Sottolinea che la Parte II riporta disposizioni che si applicano esclusivamente ai militari e ai civili distaccati presso le istituzioni dell'Unione europea; è in particolare previsto che tali categorie possano detenere e portare armi nelle attività di preparazione delle missioni PESD, e naturalmente quando a tali missioni partecipano.
Evidenzia inoltre che la Parte III dell'Accordo detta norme applicabili esclusivamente ai Quartieri generali e alle Forze, inclusi i militari e i civili in essi impiegati mentre, la Parte IV contiene disposizioni finali, tra le quali la previsione dell'approvazione dell'Accordo negli Stati membri secondo le rispettive norme costituzionali, e della figura del Segretario generale del Consiglio dei ministri UE quale depositario dell'Accordo.
Quanto al secondo accordo, sottoscritto dagli Stati membri dell'Unione europea, e riguardante le richieste di indennizzo per danni ricevuti a cose o persone nell'ambito di un'operazione PESD, fa presente che consta di un breve Preambolo e di 9 articoli.
Tra questi segnala in particolare: l'articolo 2, che riguarda l'applicabilità dell'Accordo in esame, per la quale occorrono due condizioni, ossia che i danni o le perdite si siano verificati nel quadro della preparazione e dell'esecuzione dei compiti PESD, e che si siano verificati al di fuori dei territori di applicazione di cui all'accordo SOFA UE; l'articolo 3, che prevede la rinuncia a qualsiasi richiesta di indennizzo nei confronti di un altro Stato membro per perdite o ferimento di appartenenti al proprio personale militare o civile, a meno che non vi sia stata grave negligenza o comportamento doloso; l'articolo 4, che dispone la rinuncia a qualsiasi richiesta di risarcimento da parte di uno Stato membro che abbia ricevuto danni a beni di sua proprietà, se il danno è causato da un militare o un civile dell'altro Stato membro nell'esercizio delle funzioni di cui al presente Accordo, e anche se il danno è causato da un veicolo, natante o aereo utilizzato in relazione ai compiti citati.

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Evidenzia infine che la rinuncia è subordinata all'assenza di negligenza grave o dolo.
Ricorda che, in base alla relazione introduttiva al disegno di legge di autorizzazione alla ratifica, entrambi gli Accordi non comportano oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.
Propone, in conclusione, di esprimere parere favorevole.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 15.35.

SEDE LEGISLATIVA

Martedì 21 luglio 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 16.20.

Disposizioni in materia di sicurezza stradale.
C. 44 Zeller e Brugger, C. 419 Contento, C. 471 Anna Teresa Formisano, C. 649 Meta, C. 772 Carlucci, C. 844 Lulli, C. 965 Conte, C. 1075 Velo, C. 1101 Boffa, C. 1190 Velo, C. 1469 Vannucci, C. 1488 Lorenzin, C. 1717 Moffa, C. 1737 Minasso, C. 1766 Giammanco, C. 1998 Guido Dussin, C. 2177 Cosenza, C. 2299 Barbieri, C. 2322 Consiglio regionale del Veneto, C. 2349 Consiglio regionale del Veneto, C. 2406 Stasi e C. 2480 Bratti e Motta.

(Seguito della discussione del testo unificato e approvazione).

La Commissione prosegue la discussione, rinviata nella seduta del 14 luglio 2009.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Avverte che le Commissioni competenti in sede consultiva hanno espresso il parere sugli emendamenti approvati in linea di principio di propria competenza e dà conto dei pareri espressi. In particolare, hanno espresso parere favorevole le Commissioni IV (Finanze), VIII (Ambiente) e XIII (Agricoltura), hanno espresso parere favorevole con condizioni e, in alcuni casi anche con osservazioni e parere contrario sul alcune proposte emendative, le Commissioni I (Affari costituzionali), II (Giustizia), V (Bilancio) VII (Cultura, scienza e istruzione), XII (Affari sociali) e XIV (Politiche dell'Unione europea).
Avverte altresì che il relatore ha presentato il nuovo emendamento 24.2, con il quale si recepisce la condizione sul testo posta nel parere dalla V Commissione Bilancio (vedi allegato 1).
Invita quindi i presentatori a ritirare gli emendamenti 1.15 del relatore (nuova formulazione), gli emendamenti Graziano 22.18, 22.19, 22.20 e 22.21, nella nuova formulazione e Montagnoli 40.3, nella nuova formulazione, sui quali hanno espresso parere contrario, rispettivamente, la Commissione Politiche dell'Unione europea, la Commissione Giustizia e la Commissione Bilancio. Ricorda infatti che l'approvazione di un emendamento su cui le Commissioni competenti hanno espresso parere contrario, comporta il venir meno della sede legislativa.
Avverte altresì che il relatore ha predisposto una riformulazione degli emendamenti già approvati in linea di principio in modo da tener conto delle condizioni e, in alcuni casi, anche delle osservazioni contenute nei pareri trasmessi (vedi allegato 1). Propone quindi di procedere alla votazione dei singoli articoli e delle proposte emendative ad essi riferite.

La Commissione approva l'emendamento Toto 1.2 (vedi allegato 2).

Silvano MOFFA (PdL), relatore, ritira il proprio emendamento 1.15 (nuova formulazione), su cui la XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ha espresso parere contrario. Illustra quindi l'ulteriore

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nuova formulazione dell'emendamento Garofalo 1.3 (vedi allegato 1), che recepisce la condizione espressa nel parere reso dalla XIV Commissione, in quanto prevede l'adozione di un decreto ministeriale, previa verifica della normativa comunitaria in materia di tutela dell'ambiente, sicurezza stradale e caratteristiche tecniche dei veicoli che circolano su strada.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sull'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento Garofalo 1.3.

Vincenzo GAROFALO (PdL) accoglie l'ulteriore nuova formulazione del proprio emendamento 1.3 proposta dal relatore.

La Commissione approva l'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento Garofalo 1.3. (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 1.

La Commissione approva, quindi, l'articolo 1.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Compagnon 2.4 e Antonino Foti 2.2, l'emendamento 2.5 del relatore, l'emendamento Iapicca 2.3 e l'emendamento Brugger 2.6 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 2

La Commissione approva l'articolo 2.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 2.

La Commissione approva l'articolo 3.
Approva quindi la nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Bratti 3.01 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 4

La Commissione approva l'articolo 4.
La Commissione, con distinte votazioni, approva quindi la nuova formulazione dell'emendamento 5.5 del relatore e l'emendamento 5.6 del relatore (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 5.

La Commissione approva l'articolo 5.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra la ulteriore nuova formulazione del proprio emendamento 6.3 (vedi allegato 1), con la quale si recepisce l'osservazione della I Commissione (Affari costituzionali), con cui si chiede che il decreto ministeriale stabilisca anche i criteri di segnalazione delle fattispecie che fanno presumere intestazioni fittizie, nonché l'osservazione della II Commissione Giustizia, con cui si prospetta la soppressione del riferimento all'effettiva responsabilità e all'obbligo di registrazione di ogni mutamento giuridico relativo ai veicoli.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sull'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento 6.3 del relatore.

La Commissione approva l'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento 6.3 del relatore (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 6.

La Commissione approva l'articolo 6.
Approva quindi la nuova formulazione dell'emendamento Montagnoli 7.2 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 7.

La Commissione approva l'articolo 7.
Approva quindi l'emendamento 8.3 del relatore (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 8.

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La Commissione approva l'articolo 8.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra l'ulteriore nuova formulazione degli identici articoli aggiuntivi Mussolini 8.01 e Vannucci 8.02, con cui si recepisce la condizione di invarianza finanziaria formulata dalla V Commissione Bilancio e la condizione formulata dalla VII Commissione Cultura, con cui si richiede che il decreto ministeriale volto a dettare la disciplina attuativa sia adottato di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sull'ulteriore nuova formulazione degli identici articoli aggiuntivi Mussolini 8.01 e Vannucci 8.02.

Maurizio IAPICCA (PdL) accoglie l'ulteriore nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Mussolini 8.01 proposta dal relatore.

Mario LOVELLI (PD) accoglie l'ulteriore nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Vannucci 8.02 proposta dal relatore.

La Commissione approva l'ulteriore nuova formulazione degli identici articoli aggiuntivi Mussolini 8.01 e Vannucci 8.02 (vedi allegato 2).
Approva quindi l'emendamento 9.1 del relatore (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 9.

La Commissione approva l'articolo 9.
Approva quindi l'emendamento Montagnoli 10.2 (vedi allegato 2).

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra la nuova formulazione dell'emendamento Velo 10.3, che recepisce la condizione posta dalla V Commissione Bilancio nel senso di prevedere che i costi relativi ai corsi di formazione per istruttori siano posti integralmente a carico dei soggetti richiedenti (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento Velo 10.3.

Silvia VELO (PD), accoglie la nuova formulazione del proprio emendamento 10.3.

La Commissione approva, con distinte votazioni, la nuova formulazione dell'emendamento Velo 10.3 e la nuova formulazione dell'emendamento 10.4 del relatore (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 10.

La Commissione approva l'articolo 10.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 11.

La Commissione approva l'articolo 11.
Approva quindi l'emendamento Compagnon 12.8 (vedi allegato 2).

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra la nuova formulazione del proprio emendamento 12.7 (vedi allegato 1), che recepisce la condizione della V Commissione Bilancio, con cui si richiede di sopprimere l'esenzione dal pedaggio per i veicoli con targa Capitaneria di porto.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento 12.7 del relatore.

La Commissione approva la nuova formulazione dell'emendamento 12.7 del relatore (vedi allegato 2).

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra l'ulteriore nuova formulazione degli emendamenti Brugger 12.2 e Montagnoli 12.6 (vedi allegato 1), che recepisce la condizione posta dalla Commissione Bilancio di

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inserimento della clausola di invarianza finanziaria.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sulla nuova formulazione degli emendamenti Brugger 12.2 e Montagnoli 12.6.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) accoglie la nuova formulazione dell'emendamento Brugger 12.2 proposta dal relatore.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) accoglie la nuova formulazione del proprio emendamento 12.6 proposta dal relatore.

La Commissione approva l'ulteriore nuova formulazione degli identici emendamenti Brugger 12.2 e Montagnoli 12.6 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 12.

La Commissione approva l'articolo 12.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra la nuova formulazione dell'emendamento Garofalo 13.1 (vedi allegato 1) che recepisce la condizione del parere della Commissione Bilancio per cui le spese relative agli accertamenti sanitari, inclusi gli emolumenti da corrispondere ai medici, sono poste a carico del soggetti richiedenti.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento Garofalo 13.1.

Vincenzo GAROFALO (PdL) accoglie la nuova formulazione del proprio emendamento 13.1 proposta dal relatore.

La Commissione approva la nuova formulazione dell'emendamento Garofalo 13.1 (vedi allegato 2).
Approva quindi, con distinte votazioni, l'emendamento Pedoto 13.2 e l'emendamento 13.4 del relatore (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 13.

La Commissione approva l'articolo 13.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 14.

La Commissione approva l'articolo 14.
Approva quindi l'emendamento Zeller 15.6 (vedi allegato 2).

Silvia VELO (PD) dichiara il proprio voto contrario sull'emendamento 15.9 del relatore.

La Commissione approva, con distinte votazioni, la nuova formulazione del subemendamento Misiti 0.15.9.2, il subemendamento Zeller 0.15.9.3. e la nuova formulazione dell'emendamento 15.9 del relatore (vedi allegato 2). Approva quindi la nuova formulazione dell'emendamento Baldelli 15.7 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 15.

La Commissione approva l'articolo 15.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 16.

La Commissione approva l'articolo 16.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 17.

La Commissione approva l'articolo 17.
Approva quindi la nuova formulazione dell'emendamento Bratti 18.1 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che, in conseguenza dell'approvazione dell'emendamento Bratti 18.1, risulta soppresso l'articolo 18.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 19.

La Commissione approva l'articolo 19.

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Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 20.

La Commissione approva l'articolo 20.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 21.

La Commissione approva l'articolo 21.

Sandro BIASOTTI (PdL) e Barbara MANNUCCI (PdL) chiedono di aggiungere la propria firma all'articolo aggiuntivo Giammanco 21.01.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra l'ulteriore nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Giammanco 21.01 (vedi allegato 1), che recepisce l'osservazione contenuta nel parere della XII Commissione (Affari sociali), con cui si richiede di adottare l'espressione «animali d'affezione, da reddito o protetti» e si chiede di formulare in termini più ampi, l'obbligo relativo all'intervento di soccorso, anziché prevedere espressamente l'intervento di un medico veterinario.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sull'ulteriore nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Giammanco 21.01.

Antonino FOTI (PdL), a titolo di cofirmatario dell'articolo aggiuntivo Giammanco 21.01, accoglie l'ulteriore nuova formulazione proposta dal relatore.

La Commissione approva l'ulteriore nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo Giammanco 21.01 (vedi allegato 2).

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra l'ulteriore nuova formulazione del proprio emendamento 22.25 (vedi allegato 1), che recepisce le condizioni contenute nel parere della II Commissione Giustizia, con le quali si prevede che gli accertamenti, consistenti nel prelievo di campioni di mucosa del cavo orale, siano effettuati dal personale sanitario ausiliario delle forze di polizia soltanto quando si ha ragionevole motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi sotto l'effetto conseguente all'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. Si richiede altresì di prevedere che un caso di impossibilità di effettuare il prelievo da parte del personale sanitario ausiliario o di rifiuto del conducente, questi si a accompagnato presso strutture sanitarie fisse o mobili o presso le strutture sanitarie pubbliche. Risulta conseguentemente assorbita la condizione contenuta nel parere della I Commissione (Affari costituzionali), secondo cui è necessario precisare che i soggetti autorizzati a sottoporre i conducenti agli accertamenti sono gli organi di polizia stradale.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sull'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento 22.25 del relatore.

La Commissione approva l'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento 22.25 del relatore (vedi allegato 2). Respinge, quindi, l'identica nuova formulazione degli emendamenti Graziano 22.18, 22.19, 22.20 e 22.21.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 22.

La Commissione approva l'articolo 22.
Approva quindi, con distinte votazioni, gli identici articoli aggiuntivi Ceroni 22.03 (nuova formulazione) e Baldelli 22.04 (nuova formulazione), l'articolo aggiuntivo 22.09 del relatore e l'articolo aggiuntivo Montagnoli 22.010 (vedi allegato 2).

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra la nuova formulazione del proprio articolo aggiuntivo 22.08, che recepisce la condizione contenuta nel parere della II Commissione giustizia, con cui si richiede la soppressione dell'attribuzione al giudice penale della competenza in merito ai verbali di accertamento delle violazioni connesse ai reati in dipendenza di guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Recepisce altresì la condizione contenuta nel parere della V

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Commissione (Bilancio) con la quale si richiede di sopprimere la previsione di convenzione delle prefetture con l'ordine degli avvocati.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sulla nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo 22.08 del relatore.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la riformulazione sopprime la parte dell'articolo aggiuntivo 22.08 del relatore alla quale si riferisce il subemendamento Zeller 0.22.08.2.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira il proprio subemendamento Zeller 0.22.08.2.

La Commissione approva, quindi, la nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo 22.08 del relatore (vedi allegato 2).
Successivamente la Commissione approva l'emendamento 23.6 del relatore (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 23.

La Commissione approva l'articolo 23.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra il proprio emendamento 24.2, volto a recepire la condizione posta dalla V Commissione (Bilancio) sul testo, finalizzata ad escludere l'uso da parte delle forze di polizia di veicoli sequestrati in quanto il sequestro può comportare la restituzione al proprietario.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sull'emendamento 24.2 del relatore.

La Commissione approva l'emendamento 24.2 del relatore (vedi allegato 2). Approva quindi la nuova formulazione dell'emendamento Meta 24.1 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 24.

La Commissione approva l'articolo 24.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 25.

La Commissione approva l'articolo 25.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 26.

La Commissione approva l'articolo 26.
Approva quindi l'emendamento Zeller 27.3 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 27

La Commissione approva l'articolo 27.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 28

La Commissione approva l'articolo 28.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 29.

La Commissione approva l'articolo 29.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 30.

La Commissione approva l'articolo 30.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 31.

La Commissione approva l'articolo 31.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, evidenzia che l'emendamento Toto 32.1 permette di recepire la condizione espressa sul testo dalla V Commissione Bilancio, in quanto, eliminando l'esenzione dall'imposta di bollo relativamente alla richiesta e all'ottenimento del certificato di circolazione e della targa per i ciclomotori già in circolazione, esclude che dalle disposizioni del medesimo articolo 32 possano derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.

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La Commissione approva l'emendamento Toto 32.1 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 32.

La Commissione approva l'articolo 32.
Approva quindi l'emendamento 33.1 del relatore (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 33.

La Commissione approva l'articolo 33.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra l'identica nuova formulazione degli articoli aggiuntivi Montagnoli 33.02 e Compagnon 33.03 (vedi allegato 1), che recepisce la condizione contenuta nel parere della XII Commissione (Affari sociali), in base alla quale la certificazione richiesta per chi esercita attività professionale di trasporto su strada deve escludere l'abuso di sostanze alcoliche ovvero l'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. È inoltre previsto che il decreto ministeriale attuativo sia adottato acquisito il parere del dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri. Si recepisce altresì la condizione posta nel parere della V Commissione Bilancio con cui si prevede che le spese connesse al rilascio della certificazione siano a carico dei soggetti che richiedono la patente di guida.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sull'identica nuova formulazione degli articoli aggiuntivi Montagnoli 33.02 e Compagnon 33.03.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) accoglie la nuova formulazione del proprio articolo aggiuntivo 33.02, proposta dal relatore.

Angelo COMPAGNON (UdC) accoglie la nuova formulazione del proprio articolo aggiuntivo 33.01, proposta dal relatore.

La Commissione approva la nuova formulazione degli identici articoli aggiuntivi Montagnoli 33.02 e Compagnon 33.03 (vedi allegato 2).
Approva quindi l'emendamento 34.1 del relatore (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 34.

La Commissione approva l'articolo 34.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 35.

La Commissione approva l'articolo 35.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 36.

La Commissione approva l'articolo 36.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 37.

La Commissione approva l'articolo 37.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 38.

La Commissione approva l'articolo 38.
Approva quindi l'emendamento Montagnoli 39.1 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 39.

La Commissione approva l'articolo 39.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra la nuova formulazione del proprio articolo aggiuntivo 39.01, che recepisce la condizione posta nel parere della V Commissione Bilancio, con la quale si richiede l'introduzione della clausola di invarianza finanziaria.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sulla nuova formulazione dell' articolo aggiuntivo 39.01 del relatore.

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La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 39.01 del relatore (vedi allegato 2).

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), intervenendo con riferimento al proprio emendamento 40.3, ribadisce che l'emendamento si riferisce ad un tema ampiamente discusso ed è finalizzato semplicemente ad assicurare l'applicazione del codice della strada. Dichiara peraltro di ritirare l'emendamento in considerazione del fatto che comunque il testo unificato reca una disposizione sul tema, con cui si introduce il principio che gli impianti semaforici devono visualizzare il tempo residuo di accensione della luce gialla.

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 40.

La Commissione approva l'articolo 40.
Approva quindi la nuova formulazione dell'emendamento Bratti 41.1 (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, pone in votazione l'articolo 41.

La Commissione approva l'articolo 41.

Mario VALDUCCI, presidente, essendo esaurito l'esame degli articoli, propone di passare all'esame degli ordini del giorno presentanti (vedi allegato 3).
Nessuno chiedendo di intervenire per l'illustrazione degli ordini del giorno, invita il rappresentante del Governo a esprimere il proprio parere sugli ordini del giorno.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO accoglie l'ordine del giorno Garofalo 0/44 e abb./IX/22, accoglie con riformulazione gli ordini del giorno Motta 0/44 e abb./IX/5 e Bratti 0/44 e abb./IX/6, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Montagnoli 0/44 e abb./IX/36, accoglie l'ordine del giorno Buonanno 0/44 e abb./IX/1, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Moffa 0/44 e abb./IX/15, accoglie gli ordini del giorno Iapicca 0/44 e abb./IX/20, Desiderati 0/44 e abb./IX/28, Terranova 0/44 e abb./IX/33 e Pianetta 0/44 e abb./IX/16, accoglie con riformulazione l'ordine del giorno Ciccanti 0/44 e abb./IX/7, accoglie l'ordine del giorno Crosio 0/44 e abb./IX/2, accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Libe' 0/44 e abb./IX/10 e Misiti 0/44 e abb./IX/29, accoglie l'ordine del giorno Di Stanislao 0/44 e abb./IX/31, accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Baldelli 0/44 e abb./IX/21 e Razzi 0/44 e abb./IX/26, accoglie con riformulazione gli ordini del giorno Alessandri 0/44 e abb./IX/24 e Garagnani 0/44 e abb./IX/11, esprime parere contrario sull'ordine del giorno Drago 0/44 e abb./IX/9, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Monai 0/44 e abb./IX/27, esprime parere contrario sull'ordine del giorno Compagnon 0/44 e abb./IX/8, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Brugger 0/44 e abb./IX/13, accoglie l'ordine del giorno Valducci 0/44 e abb./IX/23 e di conseguenza invita i presentatori a ritirare gli ordini del giorno Zeller 0/44 e abb./IX/12 e Nizzi 0/44 e abb./IX/18, accoglie gli ordini del giorno Favia 0/44 e abb./IX/30, Caparini 0/44 e abb./IX/3, Proietti Cosimi 0/44 e abb./IX/19 e Farina Coscioni 0/44 e abb./IX/32, accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Froner 0/44 e abb./IX/14, Antonino Foti 0/44 e abb./IX/35 e Siliquini 0/44 e abb./IX/34.

Sandro BIASOTTI (PdL) dichiara di aggiungere la propria sottoscrizione agli ordini del giorno Garofalo 0/44 e abb./IX/22, Moffa 0/44 e abb./IX/15, Iapicca 0/44 e abb./IX/20, Terranova 0/44 e abb./IX/33 e Pianetta 0/44 e abb./IX/16, Baldelli 0/44 e abb./IX/21, Garagnani 0/44 e abb./IX/11, Valducci 0/44 e abb./IX/23, Nizzi 0/44 e abb./IX/18, Proietti Cosimi 0/44 e abb./IX/19 e Antonino Foti 0/44 e abb./IX/35 e Siliquini 0/44 e abb./IX/34.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO, con riferimento all'ordine del giorno Motta 0/44 e abb./IX/5 prospetta una riformulazione che elimini la definizione dei criteri quantitativi relative alle

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iniziative delle amministrazioni locali, l'elaborazione delle modiche del codice concernenti l'utenza debole, la previsione di meccanismi per verificare che gli enti locali conseguano gli obiettivi di riduzione dell'incidentalità, la modifica del sistema di riclassificazione delle strade, la standardizzazione degli itinerari ciclopedonali, la possibilità per le biciclette di transitare in senso contrario nei sensi unici l'obbligo per gli enti locali di garantire la continuità territoriale in ambito urbano.

Carmen MOTTA (PD), osserva che riformulazione proposta dal Sottosegretario elimina parti rilevanti dell'ordine del giorno. evidenzia altresì che l'ordine del giorno è stato predisposto con molta attenzione, recuperando i contenuti di diversi emendamenti che aveva presentato insieme al collega Bratti. rileva altresì che tali contenuti riprendono indicazioni forniti da organi di carattere sovranazionale. invita pertanto il Sottosegretario a rivedere il proprio parere sull'ordine del giorno.

Mario LOVELLI (PD) e Silvia VELO (PD) sottoscrivono gli ordini del giorno Motta 0/44 e abb./IX/5 e Bratti 0/44 e abb./IX/6.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO modifica il proprio parere sull'ordine del giorno Motta 0/44 e abb./IX/5, dichiarando di accoglierlo integralmente come raccomandazione.

Carmen MOTTA non insiste per la votazione.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO modifica il proprio parere sull'ordine del giorno Bratti 0/44 e abb./IX/6, dichiarando di accoglierlo come raccomandazione.

Mario LOVELLI (PD), Aurelio Salvatore MISITI (IdV) e Settimo NIZZI (PdL) chiedono di aggiungere la propria firma all'ordine del giorno Montagnoli 0/44 e abb./IX/36.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) evidenzia la rilevanza degli interventi a favore della mobilità ciclistica. Non insiste, ampiamente disciplinati nella proposta di legge, presentata dal collega Guido Dussin. Dichiara quindi di non insistere per la votazione.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, dichiara di non insistere per la votazione del proprio ordine del giorno 0/44 e abb./IX/15.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO modifica il proprio parere sull'ordine del giorno Ciccanti 0/44 e abb./IX/7, dichiarando di accoglierlo come raccomandazione.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), non insiste per la votazione del proprio ordine del giorno 0/44 e abb./IX/29.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO dichiara di accogliere l'ordine del giorno Alessandri 0/44 e abb./IX/24 purché sia riformulato nel senso di eliminare l'ultimo capoverso del dispositivo.

Gianluca BUONANNO (LNP), a titolo di cofirmatario dell'ordine del giorno, accetta la riformulazione.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO accoglie l'ordine del giorno Garagnani 0/44 e abb./IX/11 purché sia riformulato nel senso di eliminare il primo ed il terzo capoverso del dispositivo, mantenendo invece il secondo.

Sandro BIASOTTI (PdL), a titolo di cofirmatario dell'ordine del giorno, accetta la riformulazione.

Angelo COMPAGNON (UdC), con riferimento all'ordine del giorno Drago 0/44 e abb./IX/9, evidenzia l'opportunità di una revisione delle disposizioni che prevedono una confisca, anche al di là delle specifiche disposizioni relative ai reati connessi con la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope.

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Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO modifica il proprio parere sull'ordine del giorno Drago 0/44 e abb./IX/9 nel senso di accoglierlo come raccomandazione.

Carlo MONAI (IdV), intervenendo con riferimento al proprio ordine del giorno 0/44 e abb./IX/27, evidenzia l'opportunità di una revisione delle disposizioni che prevedono la confisca con specifico riferimento alle fattispecie in cui l'imputato scelga la definizione del processo mediante patteggiamento. Rileva che un tale intervento comporterebbe un notevole alleviamento dei carichi di lavoro degli uffici giudiziari. Segnala altresì che la confisca rappresenta una sanzione assolutamente discriminatoria. A suo avviso occorre evitare automatismi. Si dichiara pertanto soddisfatto che il proprio ordine del giorno sia accolto come raccomandazione e non insiste per la votazione.

Angelo COMPAGNON (UdC) osserva che il proprio ordine del giorno 0/44 e abb./IX/8, sul quale il rappresentante del Governo ha espresso parere contrario, mira ad attenuare l'ottica repressiva del provvedimento e ad incentivare piuttosto gli interventi di informazione e di educazione.

La Commissione respinge l'ordine del giorno Compagnon 0/44 e abb./IX/8.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.), intervenendo sull'ordine del giorno Brugger 0/44 e abb./IX/13 di cui è cofirmatario, rileva che tale ordine del giorno prospetta l'interpretazione di una disposizione del testo unificato che dovrebbe essere assolutamente condivisa, in quanto la revoca della patente non può che applicarsi nel caso in cui sia stato registrato un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO modificando il proprio parere sull'ordine del giorno Brugger 0/44 e abb./IX/13, dichiara di accoglierlo.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.), con riferimento al proprio ordine del giorno 0/44 e abb./IX/12, si dichiara disponibile a ritirarlo, aggiungendo la propria sottoscrizione all'ordine del giorno Valducci 0/44 e abb./IX/23, purché quest'ultimo sia riformulato nel senso di prospettare non solo una regolare uniforme, ma anche il superamento del divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le due di notte.

Mario VALDUCCI, presidente, riformula il proprio ordine del giorno 0/44 e abb./IX/23, nel senso richiesto dal deputato Zeller.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO accoglie l'ordine del giorno Valducci 0/44 e abb./IX/23, (nuova formulazione).

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira il proprio ordine del giorno 0/44 e abb./IX/12.

Carmen MOTTA (PD) chiede di aggiungere la propria firma all'ordine del giorno Farina Coscioni 0/44 e abb./IX/32.

Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD), esprime la soddisfazione per l'accoglimento da parte del rappresentante del Governo del proprio ordine del giorno. Osserva infatti come il recepimento e l'effettiva operatività del contrassegno per disabili previsto a livello comunitario costituisce un elemento essenziale per garantire alle persone disabili il diritto alla mobilità.

Antonino FOTI (PdL) non insiste per la votazione del proprio ordine del giorno 0/44 e abb./IX/35.

Settimo NIZZI (PdL) ritira il proprio ordine del giorno 0/44 e abb./IX/18.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che si è così concluso l'esame degli ordini del giorno e propone di procedere alle dichiarazione di voto finale.

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Angelo COMPAGNON (UdC), intervenendo per dichiarazione di voto finale, ritiene che sia necessario fare una breve riflessione sulle modalità con le quali si è giunti all'approvazione del testo e in particolare sulla sede legislativa. Esprime la propria stima verso il presidente, il relatore e il Governo, ma rileva tuttavia una notevole distanza rispetto alla propria posizione. Osserva che nel testo sono state inserite molte disposizioni positive e che vanno incontro alle reale necessità di incrementare i livelli di sicurezza stradale, ma ritiene il provvedimento troppo repressivo. Rileva che molti ordini del giorno sono stati accolti come raccomandazione e che questo rileva una certa disponibilità del Governo a risolvere le numerose questioni aperte ma, come evidenziato anche nell'intervento del relatore Moffa, su alcuni temi occorre una maggiore e più attenta riflessione, altrimenti si rischia di emanare leggi vessatorie e che non producono i risultati sperati. Non comprende le ragioni per le quali alcuni emendamenti a sua firma non sono stati approvati e in particolare sull'istituto della confisca ribadisce la propria posizione contraria in conseguenza ai reati di guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, e giudica pertanto positivo l'impegno finale del Governo. Ricorda che è stato recentemente approvato dal Parlamento un provvedimento in materia di sicurezza pubblica che inasprisce molte sanzioni conseguenti a violazioni del codice della strada e che in generale il codice della strada contiene molte sanzioni di tipo penale, mentre in altre circostanze, come quella del falso in bilancio, il governo ha deciso di seguire la strada della depenalizzazione. Ribadisce la propria contrarietà alla sede legislativa ritenendo necessario che argomenti di tale importanza siano dibattuti dall'Assemblea. Ricorda che l'accordo per l'assenso alla sede legislativa era stato dato sulla base di un testo che contenesse poche disposizioni condivise e che invece sono state introdotte numerose altre disposizioni a seguito della presentazione di emendamenti da parte del relatore. Auspica quindi che si possa tornare a discutere del codice della strada, e di procedere nella direzione della prevenzione e non della repressione. Quanto al divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le due di notte, ritiene che anche in questo caso il dibattito sia stato troppo veloce e non abbia consentito gli approfondimenti necessari. Fa presente di aver appreso da alcune notizie di stampa che il provvedimento era stato già approvato dalla Camera e ritiene che anche questo sia un segnale della fretta che ha caratterizzato il dibattito su questo provvedimento. Dichiara quindi l'astensione del proprio gruppo nella votazione finale del testo unificato in esame.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.), intervenendo per dichiarazione di voto finale, ricorda che il testo dal quale si era partiti era molto diverso da quello posto in votazione. Sottolinea che si tratta di un lavoro di grande rilievo, svolto dalla Commissione nel suo complesso. Ringrazia il Presidente, il relatore e il sottosegretario Giachino per l'impegno profuso e per la ricerca di punti di convergenza rispetto a questioni assai rilevanti, come la depenalizzazione delle violazioni conseguenti alla guida con tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro e l'introduzione di criteri di maggiore proporzionalità e ragionevolezza nell'applicazione delle sanzioni. Ritiene tuttavia che sia venuto meno l'accordo preso relativo all'abolizione del divieto di somministrazione di bevande alcoliche da parte dei locali di intrattenimento dopo le due di notte e quindi dichiara quindi l'astensione del proprio gruppo nella votazione finale del testo unificato in esame..

Sandro BIASOTTI (PdL), intervenendo per dichiarazione di voto finale, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto. Ringrazia tutti coloro che hanno lavorato in questi mesi sul provvedimento e, in particolare il relatore, il presidente, il sottosegretario e l'onorevole Meta, che ha posto la questione della sicurezza stradale all'attenzione della Commissione con la presentazione di un'articolata proposta di

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legge a sua firma, che è stata la base di partenza del testo oggi posto in votazione. Ritiene che l'approvazione di questo provvedimento potrà portare a risultati efficaci di miglioramento dei livelli di sicurezza stradale e si augura che anche il Senato possa, sulla base delle medesime motivazioni, ,giungere ad una rapida approvazione del provvedimento. Esprime soddisfazione anche per la scelta della sede legislativa, che ha consentito di pervenire all'approvazione di un testo ampiamente condiviso. Dichiara quindi il voto favorevole del proprio gruppo sul testo unificato in esame.

Silvia VELO (PD), intervenendo per dichiarazione di voto finale, osserva che il tema della sicurezza ha caratterizzato l'attività del Governo e in particolare l'ultima campagna elettorale. Osserva che il Governo ha inteso intervenire sulla sicurezza come lotta alla microcriminalità e all'immigrazione clandestina, ma che in Italia le principali cause di morte avvengono sui posti di lavoro e sulle strade. Sottolinea che in relazione alla sicurezza nei luoghi di lavoro il governo e la maggioranza hanno assunto la responsabilità di rendere meno stringenti le norme approvate dal precedente Governo. In ordine alla sicurezza stradale rivendica il ruolo importante avuto dalle opposizioni e in particolare dal proprio gruppo, anche in ragione della proposta di legge firmata dal capogruppo che ha costituito lo scheletro del provvedimento oggi posto in votazione e ha portato all'attenzione della Commissione il tema della sicurezza stradale. Sottolinea che è stato fatto uno sforzo unitario per giungere ad un testo condiviso e riconosce il rilevante impegno profuso dal Presidente, dal relatore e dal Sottosegretario Giachino. Ritiene che il testo sia equilibrato e giudica positivamente l'introduzione di norme repressive a carico dei comportamenti statisticamente individuati come maggiormente pericolosi. Sottolinea l'importanza della prevenzione, soprattutto verso i giovani e della formazione, attuata attraverso lo strumento della guida accompagnata. Ritiene assai importante l'introduzione della targa personale e le disposizioni introdotte in materia di passaggi di proprietà che recano delle importanti semplificazioni. Evidenzia, tuttavia, la carenza di controlli sulle strade, dovuta anche alla scarsità di risorse destinate alle forze dell'ordine, che, intervenendo in audizione presso la Commissione, hanno dichiarato di non riuscire ad acquisire neanche la strumentazione necessaria. Ritiene quindi indispensabile un rafforzamento dei controlli, anche in ragione del differente rispetto delle regole nei vari territori del Paese. Dichiara quindi il voto favorevole del proprio gruppo sul testo unificato in esame.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), intervenendo per dichiarazione di voto finale, esprime apprezzamento per l'impegno del relatore, del Governo e delle opposizioni e per la conduzione equilibrata delle sedute da parte del Presidente della Commissione. Ritiene che oggi la Camera approvi un testo estremamente importante e che questa approvazione non avrebbe avuto luogo se non si fosse ricorsi alla sede legislativa. A suo giudizio si tratta di un testo moderno, che tiene conto delle innovazioni che si sono verificate in questo settore. Concorda con la collega Velo sule difficoltà relative alla carenza dei controlli. Ricorda tuttavia che nell'ultimo anno tali controlli si sono triplicati, anche se il loro numero risulta molto inferiore a quello di altri Paesi dell'Unione europea. Ritiene che questo provvedimento costituisca un segnale importante del Parlamento sulla materia della sicurezza stradale, sulla quale il Governo negli anni passati è intervenuto con disposizioni inserite all'interno di decreti-legge. Esprime rammarico per il fatto che il testo non sarà approvato all'unanimità e ringrazia i deputati Zeller e Compagnon per gli stimoli offerti nel dibattito. Dichiara quindi il voto favorevole del proprio gruppo sul testo unificato in esame.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), intervenendo per dichiarazione di voto finale, ritiene che il testo posto in votazione

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sia assai importante e dia un segnale forte nella direzione della sicurezza stradale. Esprime il proprio rammarico per il voto di astensione dichiarato dai colleghi Zeller e Compagnon, determinato dal comportamento del relatore delle ultime settimane e dal mancato rispetto degli accordi presi. Ricorda gli obiettivi dell'Unione europea di diminuzione degli incidenti stradali e sottolinea che il provvedimento si è concentrato sulle categorie maggiormente a rischio, come giovani, neopatentati e autotrasportatori, rispetto ai quali si rammarica che non sia stato approvato l'emendamento a propria firma che li sottraeva dalla disciplina più restrittiva prevista per i giovani neopatentati rispetto alla guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche. Ritiene corretti la depenalizzazione del reato di guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro e l'inasprimento delle sanzioni conseguenti alla guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5. Ritiene che siano stati approvati importanti emendamenti relativi al settore dell'autotrasporto, volti a proteggere i lavoratori delle imprese nazionali dalla concorrenza sleale operata dai Paesi dell'est, ad introdurre il principio della responsabilità condivisa e ad escludere la possibilità di esercitare la professione di autotrasportatore nel caso di assunzione di sostanze stupefacenti. Riguardo ai dispositivi di segnalazione della luce gialla semaforica, ritiene che sia giusto differenziare gli amministratori locali capaci da quelli che invece abusano di tali strumenti di controllo. Giudica assai importante la finalizzazione dei proventi derivanti da sanzioni per violazione del codice della strada all'aumento dei controlli. Auspica che il Governo, attraverso la delega che il Parlamento gli conferirà per la riforma del codice della strada, possa risolvere le questioni rimaste irrisolte e tra queste ricorda la disciplina dei dossi artificiali, dei veicoli storici e, infine, del divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le due di notte. In relazione a quest'ultima questione, esprime il proprio rammarico per l'atteggiamento del relatore, sottolineando che tre Ministri si erano dichiarati d'accordo sull'eliminazione di questo divieto. Esprime, in conclusione, apprezzamento per il testo che la Commissione si accinge ad approvare, e che è il frutto di un approfondito lavoro comune . Dichiara, quindi, il voto favorevole del proprio gruppo sul testo unificato in esame.

Michele Pompeo META (PD), intervenendo a titolo personale, ritiene corretta la scelta della sede legislativa,che ha portato all'approvazione di un provvedimento assai importante con il quale si dà un segnale di grande rilievo sul tema della sicurezza stradale. Auspica che anche al Senato si pervenga in tempi rapidi all'approvazione del provvedimento. Invita il Governo a presentare tempestivamente un disegno di legge che rechi una delega per la riforma complessiva del codice della strada, affinché questo possa essere riordinato in modo più efficace. Giudica che attraverso questo provvedimento sia stato fatto un passo avanti verso l'Europa e che sarebbe importante anche recepire la direttiva sul trasporto ferroviario delle merci e anticipare i contenuti della disciplina sulla liberalizzazione del trasporto passeggeri. Esprime rammarico per il voto astensione dichiarato dai colleghi Zeller e Compagnon. Pur evidenziando all'interno del testo alcune contraddizioni, ritiene che il testo sia stato migliorato rispetto alla formulazione originaria, con l'introduzione di importanti disposizioni che vanno nella direzione del rafforzamento della sicurezza stradale e ritiene pertanto di esprimere un ringraziamento per il lavoro svolto dal relatore Moffa, dal Presidente, dal Governo, da tutti i membri della Commissione e dagli uffici.

Silvano MOFFA (PdL), relatore, osserva che si è giunti alla fine di un lungo e complesso lavoro che ha portato ad un risultato straordinario. Sottolinea che il testo, composto da un notevole numero di articoli, raccoglie numerosissime proposte di legge e conclude un processo iniziato nella precedente legislatura. Giudica il risultato ottenuto assai importante soprattutto

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per i giovani e le famiglie delle vittime della strada che, nel corso dell'audizione svolta presso questa Commissione, hanno chiesto l'impegno della Commissione nella direzione della sicurezza stradale. Evidenzia che le modifiche sono state apportate al fine di migliorare il testo, tenendo presente la complessità e l'articolazione del Governo. Ritiene di voler esprimere un sentito ringraziamento al Presidente, al Governo, ai Ministri intervenuti nel corso dell'attività della Commissione, agli uffici della IX Commissione e agli uffici del Ministero. Auspica che possa essere presentato tempestivamente un disegno di legge che rechi una delega per la riforma del codice della strada, che costituisce un testo estremamente complesso, che necessita di un complessivo intervento di semplificazione e di coordinamento.

Mario VALDUCCI, presidente, si associa ai ringraziamenti espressi dal relatore. Auspica che il Senato approvi tempestivamente il provvedimento. Ritiene che il Parlamento possa dimostrarsi all'altezza del proprio ruolo istituzionale nella misura in cui risulti capace di rispondere in modo rapido ed efficace alle esigenze del Paese.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO ringrazia la Commissione nel suo complesso per il lavoro svolto. Ritiene che il dibattito abbia comunque avuto un esito estremamente proficuo, essendosi trovate soluzioni di mediazione ampiamente condivise. Sottolinea che attraverso questo provvedimento la politica recupera un ruolo unico e centrale di difesa degli interessi dei cittadini. In ordine al tema dei controlli, ricorda che sono state approvate importanti disposizioni nel settore dell'autotrasporto, che hanno costituito una risposta estremamente veloce a problemi ventennali del settore, e che l'applicazione di tali disposizioni, che prevedono anche maggiori controlli su questa categoria, produrranno un cambiamento nei comportamenti e incideranno sui costumi. Ricorda che i Ministri Maroni e Matteoli hanno recentemente firmato un protocollo avente ad oggetto i controlli verso i mezzi pesanti. Ritiene che i cambiamenti che interverranno a seguito dell'applicazione di questo provvedimento saranno di gran lunga superiori alle aspettative. Dichiara che notizie di stampa hanno trattato oggi il tema della sicurezza stradale e ricorda che il titolo di un articolo del Giornale di Sicilia parla di «un silenzio assordante» che a suo giudizio viene oggi rotto attraverso l'approvazione di questo provvedimento.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che il relatore ha predisposto una proposta di correzioni di forma (vedi allegato 4).

Silvano MOFFA (PdL), relatore, illustra la proposta di correzioni di forma.

La Commissione approva la proposta di correzioni di forma del relatore (vedi allegato 4).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, la presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo.

La Commissione acconsente.

Mario VALDUCCI, presidente, dà conto delle sostituzioni avvertendo che i deputati Ceroni, Fallica, Ceccacci, Tortoli, Zeller e Moffa sostituiscono rispettivamente i deputati Grimaldi, Terranova, Taglialatela, Colucci, Nicco e Verdini.
Indìce quindi la votazione nominale sul testo unificato di cui si è concluso l'esame.

La Commissione approva, con votazione nominale finale, il testo unificato delle proposte di legge C. 44 Zeller e Brugger, C. 419 Contento, C. 471 Anna Teresa Formisano, C. 649 Meta, C. 772 Carlucci, C. 844 Lulli, C. 965 Conte, C. 1075 Velo, C. 1101 Boffa, C. 1190 Velo, C. 1469 Vannucci, C. 1488 Lorenzin, C. 1717 Moffa, C. 1737 Minasso, C. 1766 Giammanco, C. 1998 Guido Dussin, C. 2177 Cosenza, C. 2299 Barbieri, C. 2322 Consiglio regionale del Veneto, C. 2349 Consiglio regionale del Veneto, C. 2406 Stasi e

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C. 2480 Bratti e Motta, come modificato dalle proposte emendative approvate.

La seduta termina alle 18.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 21 luglio 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il Viceministro per lo sviluppo economico Paolo Romani e il sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 18.30

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013.
Doc. LVII, n. 2.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il parere sul Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) relativo agli anni 2010-2013 e sull'Allegato infrastrutture relativo al medesimo quadriennio.
Quanto al Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) sottolinea che esso prende le mosse dalla crisi economico-finanziaria che è partita dagli Stati Uniti nello scorso anno e che si è rapidamente diffusa al resto del mondo, producendo effetti anche sull'economia reale; segnala che la crisi si è approfondita all'inizio del 2009 in concomitanza con la più forte contrazione del commercio mondiale dal secondo dopoguerra. Ricorda che l'attività produttiva italiana, con la sua forte propensione all'esportazione e il peso rilevante del settore manifatturiero, ha particolarmente risentito del crollo degli scambi internazionali e della forte riduzione degli investimenti. Sottolinea comunque che la nostra economia è meno esposta ai fattori specifici della crisi finanziaria, in considerazione del minore indebitamento delle famiglie italiane, rispetto alla media europea, e alla minore vulnerabilità del settore immobiliare.
Fa presente che le previsioni per l'economia italiana, in un contesto internazionale caratterizzato da un sensibile deterioramento del mercato del lavoro, vedono una riduzione del PIL del 5,2 per cento per il 2009, ma che già a partire dal 2010 si dovrebbe assistere a una ripresa, con un aumento del PIL dello 0,5 per cento e ulteriori incrementi del 2 per cento annuo per il triennio 2011-2013. Rileva che per il 2009 cresceranno, in rapporto al PIL, sia l'indebitamento netto (dal 2,7 per cento del 2008 al 5,3 per cento), che il debito pubblico (dal 105,7 per cento al 115,3 per cento) e quest'ultimo dovrebbe toccare nel 2010 il 118,2 per cento, in conseguenza della prevista contrazione del PIL, e successivamente dovrebbe tornare a ridursi (118 per cento nel 2011, 116,5 per cento nel 2012 e 114,1 per cento nel 2013). Segnala che anche per l'indebitamento netto è prevista una riduzione, in questo caso già a partire dal 2010.
Mette in risalto che, nonostante l'elevata incertezza delle prospettive economiche, sia a livello internazionale che nazionale, il Documento evidenzia alcuni segnali positivi; il Governo ritiene infatti che la velocità di peggioramento della congiuntura abbia raggiunto un massimo nel primo trimestre del 2009 e che attualmente gli indicatori di fiducia segnalino un recupero in diversi settori, pur attestandosi a livelli storicamente modesti. Osserva che anche sui mercati azionari, dopo i minimi registrati nel mese di marzo 2009, si assiste a una tendenza alla ripresa e le tensioni sui mercati finanziari si sono ridotte.
Evidenzia che il Governo intende incoraggiare questi segnali di ripresa continuando

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a garantire condizioni di stabilità per la finanza pubblica, a dare supporto all'economia e ad assicurare la coesione sociale.
Riguardo all'Allegato infrastrutture 2010-2013, fa presente che esso si articola in quattro aree programmatiche: opere avviate, con disponibilità impegnate pari a 31,6 miliardi di euro; opere deliberate, per un valore pari a 116,8 miliardi di euro; opere in corso di istruttoria presso la Struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture, pari a circa 39 miliardi di euro; opere proposte dalle regioni ed inserite nelle Intese Generali Quadro.
In tale ambito, segnala che lo 'sforzo programmatico' del Governo si appunta prioritariamente sulle seguenti opere: tunnel del Fréjus sull'asse Torino - Lione; tunnel ferroviario del Brennero lungo il Corridoio Berlino - Palermo; terzo valico dei Giovi lungo il Corridoio Rotterdam - Genova; opere connesse con l'EXPO 2015; reti metropolitane della città di Roma; asse autostradale Salerno-Reggio Calabria; Ponte sullo Stretto di Messina; componente tecnologica del Mo.S.E.; nodi intermodali configurati come hub di Taranto e di Trieste; le sette Piastre Logistiche definite nell'Allegato Infrastrutture dello scorso anno.
Ricorda che la manovra triennale programmatica approvata dal CIPE nella seduta del 26 giugno 2009 ammonta a circa 28 miliardi di euro, di cui oltre il 64 per cento di capitali privati, ed il 36 per cento di capitali derivanti da fondi FAS.
Per quanto riguarda specificamente i diversi settori del comparto trasporti, segnala che l'Allegato esamina, in chiave programmatica, sostanzialmente tutti i principali aspetti della politica dei trasporti nazionale.
Per quanto concerne i Corridoi europei, l'Allegato reca un quadro dettagliato dei costi e dello stato di avanzamento dei Corridoi di interesse del nostro Paese. Sottolineato come l'Unione europea abbia recentemente fornito, con riferimento a tali progetti, una specifica interpretazione della «dichiarazione di interesse comunitario», in base alla quale le opere stradali, ferroviarie, intermodali sono da considerarsi interventi legati allo sviluppo dell'intera Unione, e non dei singoli Paesi. Osserva che a questo approccio vanno quindi ricondotti anche i flussi di finanziamento derivanti dall'ultimo bilancio comunitario, che per l'Italia prevede l'assegnazione di 25,6 miliardi di euro a valere sui fondi strutturali 2007-2013, e oltre il 16 per cento dei 6,8 miliardi del bilancio complessivo dedicato alle reti TEN. Sottolinea che tali risorse vengono prevalentemente destinate alle parti delle reti TEN di interesse dell'Italia (Torino-Lione, Trieste-Divaccia). Ricorda che il costo complessivo delle opere ferroviarie relative ai Corridoi 1 (Berlino-Palermo), 5 (Lisbona.-Torino-Trieste-Kiev) e 24 (Rotterdam-Genova), ammonta a circa 104 miliardi di euro. I progetti già deliberati dal CIPE ad oggi corrispondono a lavori per 75 miliardi di euro, di cui opere già cantierate per un totale di 45,2 miliardi. Ritiene utile segnalare che il Corridoio 8 (Bari-Varna) non venne a suo tempo inserito nel novero dei principali progetti delle reti TEN, in quanto attraversava Paesi ancora non facenti parte dell'Unione e che dopo l'ingresso della Bulgaria, l'Italia ha chiesto che anche questo progetto potesse rientrare fra le reti TEN, e la Commissione europea sta attualmente valutando tale proposta.
In ordine alla liberalizzazione delle ferrovie rileva che il processo di liberalizzazione del sistema ferroviario non si è sviluppato in questi anni secondo criteri omogenei e con tempi contestuali, dato che alcuni Paesi, fra i quali l'Italia, hanno applicato integralmente i principi contenuti nelle direttive comunitarie, mentre ciò è avvenuto solo parzialmente in altri Stati membri, determinandosi pertanto, nel territorio europeo, una situazione di non piena rispondenza ai predetti principi. Osserva che da ciò derivano conseguenze negative in termini di qualità dei servizi, e, soprattutto, forti squilibri sul piano della competitività e della concorrenza fra le imprese dei vari Paesi e che occorre quindi procedere, in tutti i Paesi dell'Europa comunitaria, alla piena applicazione

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delle regole della liberalizzazione, anche in considerazione delle difficili prospettive del mercato ferroviario. Segnala che, secondo le più recenti previsioni, nei prossimi anni la rete ferroviaria potrebbe assorbire solo il 9 per cento della domanda complessiva di trasporto e che questa tendenza rischia di accentuare lo spostamento già in atto verso il trasporto su strada, con pesanti conseguenze in termini di congestionamento della rete stradale e di impatto ambientale. Rileva quindi l'evidente la necessità di un rilancio di questa modalità di trasporto.
Quanto al trasporto nelle aree urbane, osserva che il crescente congestionamento delle aree urbane, accompagnato dalla inadeguatezza del sistema di trasporto pubblico locale in molte zone geografiche, costituisce una delle emergenze del nostro Paese. Riporta i dati disponibili sono in tal senso: il costo sopportato dalle famiglie per il trasporto è superiore a 30 miliardi di euro all'anno; il costo della congestione nel 2008 è stato superiore a 9 miliardi di euro (di cui 900 milioni solo a Roma); oltre il 45 per cento degli incidenti stradali sono avvenuti nelle aree urbane, a cui va aggiunto il crescente livello di inquinamento riscontrato nelle città.
Sottolinea che una delle risposte a questa emergenza consiste nel rafforzamento dei sistemi pubblici di trasporto, e in particolare delle reti metropolitane; a tale scopo, la delibera del CIPE del 26 giungo scorso ha assegnato risorse per complessivi 1.424 milioni di euro, che si aggiungono ai 1.440 milioni assegnati alle Regioni nel corso del 2008 per i contratti di sevizio con Trenitalia.
In relazione al trasporto pubblico locale, evidenzia che restano tuttavia aperti i principali problemi già segnalati nell'Allegato dell'anno scorso, e in particolare l'indebitamento delle aziende e la mancata liberalizzazione del settore; per avviare a soluzione tali problemi, rileva che nell'Allegato si ritiene opportuno che la Conferenza Stato-Regioni possa diventare la sede per la elaborazione di un piano organico che permetta, nel giro di un quinquennio, il recupero della situazione debitoria ed il progressivo risanamento gestionale delle Aziende.
Quanto alla riforma portuale, fa presente che all'interno della logistica marittima internazionale, la posizione del nostro Paese è tuttora penalizzata dalla scarsa efficienza e funzionalità del sistema portuale. Ricorda che l'incremento del traffico marittimo registratosi negli ultimi anni è stato fortemente frenato dagli effetti della crisi economica mondiale, effetti che presumibilmente non potranno esaurirsi in tempi brevi.
Segnala che il Governo attribuisce grande rilievo strategico al rilancio del portualità nazionale, che può diventare uno strumento fondamentale per lo sviluppo delle attività commerciali italiane nel nuovo contesto globalizzato; è peraltro necessario, a tal fine, intervenire con forza per rimuovere le criticità che caratterizzano il settore, e lo rendono scarsamente competitivo. Sottolinea che in primo luogo, occorre completare il percorso indirizzato alla piena autonomia finanziaria delle autorità portuali, presupposto per una gestione efficiente delle risorse e per una visione integrata delle esigenze delle singole realtà portuali. Rileva che il mancato completamento di tale processo ha contribuito a penalizzare le opere di infrastrutturazione ed a ritardare lo sviluppo del sistema delle autostrade del mare.
Rileva che non si può d'altronde prescindere da una complessiva revisione della legge n. 84 del 1994, mirata ad una semplificazione delle procedure di approvazione dei piani regolatori portuali, ad uno sviluppo delle connessioni intermodali, a promuovere l'offerta di servizi efficienti, alla modernizzazione del sistema di assegnazione delle concessioni demaniali delle aree per le operazioni portuali. Osserva che nel nuovo contesto, la figura del presidente dell'Autorità portuale deve identificarsi in quella di un vero e proprio manager, dotato di autonomia decisionale e finanziaria, e quindi in grado di assumere gli impegni più opportuni per una gestione delle molteplici attività e competenze che gli sono attribuite. Sottolinea

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che in tal senso, nell'Allegato, si sottolinea la opportunità di valutare eventuali modifiche alla disciplina di nomina dei presidenti delle autorità portuali, attualmente caratterizzata da procedure complesse e non di rado oggetto di ricorsi in sede giurisdizionale.
Segnala che l'Allegato rilancia anche il concetto di «distretto logistico», quale strumento in grado di integrare funzioni non solo su base esclusivamente territoriale ma anche in relazione ad uno specifico complesso di attività economiche; fra i grandi porti italiani, quello di Trieste e quello di Genova, per le loro potenzialità commerciali e per la loro posizione strategica, vengono indicati fra i più idonei a concretizzare tale concetto.
In ordine all'integrazione delle reti, ricorda che uno dei temi che vengono sottolineati con particolare forza nel documento è costituito dalla esigenza di procedere ad una efficiente integrazione delle reti di trasporto. Segnala che l'obiettivo è quello di assicurare, nel nuovo regime liberalizzato dei trasporti, una struttura intermodale che sia efficiente; collegata con il territorio; priva di soluzioni di continuità e capace di offrire condizioni di competitività agli operatori. Rileva che per garantire l'effettivo perseguimento di tale obiettivo, si prevede l'opportunità di costituire un apposito Fondo Rotativo, con una dotazione di almeno 2 miliardi di euro, per l'integrazione funzionale delle reti con gli impianti portuali e interportuali strategici.
Quanto alla sicurezza stradale, fa presente che fra le attività programmatiche del Governo indicate nell'Allegato, figura un'ampia analisi delle problematiche connesse alla circolazione stradale. Ricorda che malgrado i notevoli risultati conseguiti a partire dal 2003, con l'introduzione della patente a punti, e negli anni successivi, con il progressivo l'incremento dei controlli degli organi di polizia, l'Italia resta fra i Paesi europei maggiormente interessati dal tema della sicurezza stradale. Evidenzia che alla base di tale questione vanno registrati i crescenti volumi di traffico stradale, dato che negli ultimi 30 anni, il numero di veicoli circolanti è passato da 20 a 50 milioni. Rileva che l'Italia è inoltre il Paese europeo con la più alta quota di veicoli pro capite (oltre 850 ogni 1000 abitanti) e che la rete stradale non appare più idonea e adeguata a gestire tali volumi di traffico. Segnala che un altro elemento fortemente critico è da individuarsi in una regolamentazione del traffico poco razionale ed efficiente, caratterizzata da scarsa uniformità e dall'incidenza di fattori che alterano la corretta applicazione dei principi sanzionatori, come nel caso dei limiti di velocità del ricorso, e dall'uso, in qualche caso strumentale, che viene fatto del connesso apparato sanzionatorio. Osserva che la strategia indicata nell'Allegato per affrontare tale emergenza si impernia su cinque punti prioritari: riforma del codice della strada, sulla base di una delega di ampia portata e a tale proposito mette in evidenza che nell'Allegato si sottolinea peraltro positivamente l'iniziativa della IX Commissione di procedere all'esame in sede legislativa del provvedimento che interviene sul codice per introdurre una prima serie di interventi più urgenti; aggiornamento del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale; rafforzamento delle sedi di coordinamento e confronto sulle misure di sicurezza adottate e sui risultati conseguiti; realizzazione di un sistema di monitoraggio degli interventi e dei risultati; miglioramento della educazione e formazione stradale nelle scuole.
In ordine alle azioni mirate nel trasporto aereo, nel quadro delle varie modalità di trasporto, rileva come il settore del trasporto aereo possa rappresentare un importante fattore di sviluppo, idoneo a generare quote importanti di occupazione, di beni e di servizi. Osserva che tale prospettiva si scontra con gravi ritardi infrastrutturali e con una legislazione che da molti anni è in attesa di una revisione e che occorre quindi, da un lato, promuovere il coinvolgimento di capitali privati per favorire lo sviluppo e la competitività del sistema aeroportuale, e, dall'altro, intervenire sul sistema tariffario, che appare ormai inidoneo a garantire i necessari investimenti. Su questo aspetto, il documento

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segnala la possibilità che l'ENAC e le società di gestione giungano a concordare sistemi di tariffazione pluriennale, orientati ai costi delle infrastrutture e dei servizi, nonché alla remunerazione del capitale investito.
Quanto agli interventi relativi al Mezzogiorno, ricorda che questi compaiono fra i temi prioritari individuati nell'Allegato infrastrutture. Fa presente che in particolare, con riguardo alle opere concernenti i trasporti, si prevede di avviare concretamente i lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina e per il collegamento ferroviario Napoli-Bari; di avviare l'adeguamento della tratta ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria; di predisporre il progetto per il collegamento veloce Palermo-Catania; di avviare la realizzazione degli HUB portuali di Augusta, Taranto e Brindisi; di completare i lavori sulla strada statale n. 131 (Cagliari-Torres).
Ricorda che i costi complessivi ammontano a 16 miliardi di euro, dei quali sono attualmente disponibili 2,4 miliardi e che per colmare il divario di risorse finanziarie, l'intento enunciato dal Governo è quello di promuovere un partenariato pubblico privato, capace di coinvolgere lo Stato, le Regioni (con i FAS regionali) e i privati. Osserva che il contributo di tutti i soggetti interessati potrebbe in tal senso imprimere una svolta sostanziale alla politica di sviluppo delle aree meridionali del nostro Paese.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun deputato chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 18.40.