CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 luglio 2009
203.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 16 luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 9.20.

Riconoscimento della personalità giuridica alla Scuola per l'Europa di Parma.
C. 2434 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 luglio 2009.

Valentina APREA, presidente, avverte che non sono stati presentati subemendamenti all'emendamento 1.10 del Governo.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA, illustrando l'emendamento 1.10, di cui raccomanda l'approvazione, ricorda che il Governo, al fine di recepire tutte le condizioni di cui alla nota DRP 0007131 P-2.35.4.8 del 6 luglio 2009 del Dipartimento Rapporti con il Parlamento ha presentato un emendamento che prevede, all'articolo 1, il concerto del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Nel ringraziare la Presidenza per la disponibilità finora dimostrata, segnala la necessità che il provvedimento sia approvato in sede legislativa, nel corso della prossima settimana. A tal fine, chiede alla Presidenza di farsi interprete di tale esigenza, anche presso le Commissioni da consultare, affinché si esprimano nella giornata di martedì 21 luglio, consentendo alla Commissione VII di chiudere il provvedimento nella giornata di mercoledì 22 luglio.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.10 del Governo. Ricorda però che i tempi che il Governo chiede sono forse non compatibili con la possibilità per le Commissioni competenti in sede consultiva di esprimere il proprio parere.

Manuela GHIZZONI (PD) preannuncia il voto favorevole sull'emendamento in esame.

La Commissione approva quindi l'emendamento 1.10 del Governo (vedi allegato 1).

Valentina APREA, presidente, avverte che il testo del disegno di legge, come ulteriormente modificato, verrà trasmesso alla Commissione affari costituzionali per l'espressione del parere di competenza. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.25.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 16 luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 9.25.

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Schema di decreto ministeriale recante la tabella delle istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2009-2011.
(Esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 luglio 2009.

Emerenzio BARBIERI (PdL) segnala che vi sono due questioni fondamentali da risolvere. Rileva innanzitutto che il Governo avrebbe dovuto allegare il prospetto recante il riassunto dei dati preventivi e consuntivi relativi al bilancio e all'attività delle istituzioni, così come prescritto dalla legge, rimarcando quindi che nella proposta di parere occorrerebbe inserire una specifica condizione relativa a tale questione. Sottolinea inoltre che un'altra questione importante riguarda il fatto che il nome della Giunta centrale per gli Studi Storici deve essere citato correttamente; va ricordato inoltre che tale Giunta ripartisce i fondi per le varie Deputazioni di Storia Patria.

Valentina APREA, presidente, osserva che le considerazioni del collega Barbieri potrebbero essere inserite nelle premesse.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritiene che senz'altro concorda con la Presidente per quello che riguarda la Giunta centrale, mentre ribadisce l'esigenza che sia prevista come condizione la prima considerazione da lui espressa.

Manuela GHIZZONI (PD) si ricollega ai punti esposti dal collega Barbieri, osserva che parte integrante della documentazione che il Governo era tenuto ad inviare alla Commissione per il parere erano gli allegati relativi ai preventivi e ai consuntivi di bilancio, così come previsto dall'articolo 1, comma 2, della legge 534 del 1996. Ritiene, inoltre, non soddisfacente porre nella sola premessa le osservazioni del collega Barbieri. Ricorda inoltre che la Commissione, anche nell'esprimere il proprio parere su questo atto, rivendica un principio di dignità e un proprio metodo, che è sempre stato alla base del lavoro della Commissione stessa che è quello di lavorare dopo aver approfondito tutte le questioni e preso in esame tutti i documenti relativi ai provvedimenti in quel momento all'attenzione. Comprende il buon lavoro svolto dalla relatrice, ma crede che nella relazione si sarebbe dovuto prendere atto degli ingenti tagli fatti alle risorse. Ribadisce che il «segno meno» accompagna da tempo i riparti del Ministero dei beni culturali. Ricollegandosi, all'intervento del collega Barbieri sottolinea la giustezza di citare la Giunta per gli Studi Storici con il suo corretto nome e rileva che esiste un vuoto normativo per quello che riguarda questi istituti culturali, che a partire dalla XIV legislatura e con successiva ordinanza del Consiglio di Stato, sono rimasti in attesa di una precisa definizione normativa del loro destino. Ribadisce che occorre sciogliere questo nodo e chiede alla relatrice di inserire nella premessa del parere quanto appena detto. Ritiene invece che i primi due rilievi citati dal collega Barbieri andrebbero trasformati in condizione. Ribadisce, rivolgendosi anche al collega Granata, per quello che già si è visto con l'atto del Governo n. 70, che si è di fronte a un problema serio e politico. Aggiunge di volere fare un esempio, per quello che riguarda istituti importanti, il caso del CIRIEC di cui è presidente Maccanico. Ricorda che questo istituto svolge un'attività di documentazione sulle imprese di particolare rilievo, corredata da un buon patrimonio bibliografico. Ebbene il CIRIEC non è stato dotato di risorse adeguate, che avrebbero consentito a questo istituto di informatizzare e procedere alla schedatura dei documenti tramite gli standard internazionali ISBN, come viene richiesto; e proprio per queste mancanze non sono stati erogati i fondi che sarebbero

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stati necessari per svolgere tali attività. Rammenta che vengono esclusi centri culturali importanti e che queste istituzioni, come sottolineato anche nella relazione, sono fondamentali non solo per la cultura ma anche per la vita dell'Italia e che senza queste risorse alcuni istituti non potranno più condurre le attività di ricerca e la vita istituzionale ordinaria. Preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sul provvedimento in esame a patto che sia pienamente accolto quanto da lei esplicitato.

Paola GOISIS (LNP) concorda con le osservazioni del relatore Barbieri, rileva inoltre che era stato richiesto di precisare meglio i criteri di riparto: basarsi solo sui parametri relativi al patrimonio bibliografico o all'informatizzazione, non appare infatti sempre rispondente a criteri obiettivi e cogenti per il rilascio o la diminuzione di fondi. Ricorda, per esempio, l'Accademia Galileana di Padova, che nelle celebrazioni dell'anno internazionale galileano e della scoperta del cannocchiale, è stata esclusa; nonché la Fondazione Guido D'Arezzo anch'essa meritevole di finanziamenti. Ribadisce quindi che i criteri dovrebbero essere più omogenei, logici e coerenti. Sottolinea che non si vuol fare del campanilismo ma, dall'esame delle tabelle, non può fare a meno di notare che i maggiori fondi vanno sempre a istituti «romani». Rammenta per esempio il 63 per cento di contributi in meno assegnati all'istituto di Venezia. Precisa quindi di non riconoscersi in questa posizione assistenzialistica; è vero però che senza questi contributi gli istituti indicati non riescono a svolgere neanche l'ordinario lavoro.

Benedetto Fabio GRANATA (PdL) si associa alle perplessità del collega Barbieri, ricordando che la Commissione non ha strumenti per valutare in modo adeguato le tabelle di ripartizione. Vi è una Commissione autorevole che valuta attentamente le proposte di richiesta di contributo, alla quale la Commissione non si vuole sovrapporre e non intende sindacare il merito tecnico delle scelte, ma solo valutare dal punto di vista politico le motivazioni che hanno indotto a svolgerle. Rileva infatti che devono essere specificate per legge le motivazioni, i criteri per l'inclusione, l'esclusione, l'aumento o il decremento dei contributi. In mancanza di tali dati, come ancora una volta si riscontra, la Commissione non è in grado di fornire un giudizio tecnico rispetto alle risposte che vengono portate alla sua attenzione. Aggiunge che malgrado vi sia una riconosciuta autonomia di beni culturali siciliani, deve constatare che nella tabelle non è contemplato neanche un istituto della Sicilia. Preannuncia quindi il proprio voto di astensione sul provvedimento in questione, stigmatizzando l'atteggiamento del Governo che ancora una volta non fornisce alcuna interlocuzione politica con la Commissione. Arrivano in Commissione atti del Governo per l'ennesima volta non corredati dagli elementi necessari di valutazione. Intende ribadire fortemente che la Commissione non funge da «passacarte»: l'essenziale riforma del Ministero dei beni e le attività culturali, pervenuta alla Commissione senza gli elementi necessari per essere votata rappresenta in questo senso il modo in cui si doveva procedere fin dall'inizio. Ribadisce quindi che anche per il provvedimento mancano le indicazioni previste dalla legge per avallare l'eventuale approvazione di un parere favorevole. È un metodo inaccettabile di procedere che non rispetta il ruolo della Commissione cultura.

Valentina APREA, presidente, in considerazione degli elementi di discussione emersi ritiene opportuno procedere ad un ulteriore approfondimento del provvedimento in esame, anche con la richiesta di una proroga del termine per l'espressione del parere di competenza. Invita pertanto la relatrice a farsi carico delle esigenze emerse, facendosi parte diligente con i rappresentanti dei gruppi e con il Governo, rappresentando i disagi che sono emersi nel corso della discussione sia nella minoranza che nella maggioranza. Ritiene infatti evidente che non si possa procedere

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all'approvazione di un parere con la preannunciata astensione del rappresentante del gruppo di maggioranza.

Manuela GHIZZONI (PD) non ritiene essenziale in questo frangente rinviare l'esame del provvedimento, perché ritiene più importante che le risorse arrivino in tempo breve agli istituti, che devono essere messi nelle condizioni di continuare il loro lavoro. Rammenta, rispetto a quanto già esplicitato in maniera chiara dal collega Granata, che il problema è un problema tecnico e politico. Ricorda, come già detto in alte sedi, che si tratta di cambiare la legge: fino a quando la legge sarà questa la Commissione si troverà sempre in una condizione di «minorità» e nella condizione di non poter esprimere il proprio parere in modo compiuto, in mancanza della necessaria documentazione prevista, come in questo caso, da precise norme di legge. Sottolinea ancora un volta che si tratta di un problema di interlocuzione politica tra il Governo e questa Commissione. E ribadisce che non pensa solo al Ministero per i beni culturali, ma anche a quello dell'istruzione. Ritiene importante che questa Commissione agisca in maniera decisa con un'azione politicamente forte, pensando ad esempio ad una lettera che, a partire dall'autorevolezza del presidente Valentina Aprea, rappresenti al Presidente della Camera Gianfranco Fini questa situazione che la Commissione VII non ritiene più tollerabile.

Emerenzio BARBIERI (PdL)rileva che è stato posto un problema politico da parte dell'onorevole Granata, non diverso da quello della collega Ghizzoni. La Commissione manifesta sempre più palesemente la propria stanchezza nel trovarsi di fronte ad atti che non si riescono a discutere con piena cognizione. Da questo punto di vista è fondamentale che il Governo fornisca la documentazione prevista dalla legge.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA rappresenta, a nome del Governo, la disponibilità ad attendere l'espressione del parere della Commissione prima dell'adozione definitiva del provvedimento in esame, anche dopo la scadenza del termine del 21 luglio 2009. Si impegna inoltre a fornire alla Commissione la documentazione mancante. Rileva d'altra parte l'esigenza di completare in tempi utili il procedimento di assegnazione dei fondi, altrimenti gli enti non potranno operare.

Benedetto Fabio GRANATA (PdL) ribadisce che non è esplicitato il criterio complessivo per il riparto dei fondi: essendoci una decurtazione notevole dei fondi, la stessa deve essere adeguatamente motivata. I tagli orizzontali alle risorse sarebbero stati un'ipotesi accettabile, mentre si è proceduto in modo discriminatorio; è necessario che il Ministro chiarisca per quale motivo l'entità dei tagli non è la stessa per tutti gli enti. Il Governo deve spiegare cioè perché vi è discriminazione tra ente e ente; è una questione che non riguarda né la maggioranza né l'opposizione, ma il metodo seguito dall'Esecutivo nel sottoporre al Parlamento l'esame dei provvedimenti presentati.

Fiorella CECCACCI RUBINO (PdL), relatore, viste le problematiche sollevate, concorda con l'esigenza di acquisire ulteriori elementi del Governo, eventualmente anche prorogando il termine per l'espressione del parere. Si impegnerà per parte sua a procedere ad un confronto politico con i rappresentanti del Governo, per ottenere le informazioni richieste, anche attraverso incontri informali.

Valentina APREA, presidente, auspica che si possa procedere ad una forma condivisa di esame del provvedimento, anche attraverso una proroga del termine per l'espressione del parere, nel tentativo di aprire un confronto costruttivo e conciliatorio con il Governo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.

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COMITATO RISTRETTO

Giovedì 16 luglio 2009.

Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti.
C. 953 Aprea e abbinate C. 808 e 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 10 alle 10.45.

COMITATO RISTRETTO

Giovedì 16 luglio 2009.

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.
C. 136 Carlucci, e abbinate C. 459 Ciocchetti, C. 769 Carlucci, C. 1156 Ceccacci Rubino, C. 1183 De Biasi, C. 1480 Zamparutti, C. 1564 Giammanco, C. 1610 Zazzera, C. 1849 Rampelli, C. 1935 Caparini e C. 2280 Goisis.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11.45 alle 12.45.

COMITATO RISTRETTO

Giovedì 16 luglio 2009.

Nuove norme in materia di difficoltà specifiche d'apprendimento.
C. 2459 Senatore Franco Vittoria ed altri, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione permanente del Senato, C. 479 Anna Teresa Formisano, C. 994 Ghizzoni e C. 1001 Angela Napoli.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 12.50 alle 13.10.

INTERROGAZIONI

Giovedì 16 luglio 2009. - Presidenza del vicepresidente Luigi NICOLAIS. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 13.10.

5-01083 Ghizzoni: Introduzione del diritto e dell'economia quali discipline obbligatorie nelle scuole secondarie di I e II grado.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Rosa DE PASQUALE (PD), in qualità di cofirmatario, replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, in quanto non si capisce esattamente in che termini verrà inserito l'insegnamento di diritto e economia. Rileva che ciò cozza inoltre contro le recenti scelte del Governo in materia di educazione civica, ricordando inoltre che il protocollo d'Intesa a cui fa riferimento nella risposta non è sufficiente: di fatto si decurta quello che già c'è.

5-01176 Zazzera: Iniziative per la stabilizzazione dei dirigenti scolastici.
5-01298 Capitanio Santolini: Misure per l'immissione di presidi incaricati nell'anno scolastico 2009-2010.

Luigi NICOLAIS, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo su analoga materia, verranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Pierfelice ZAZZERA (IdV), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta. La risposta conferma lo stato confusionale in cui versa la scuola e l'università. Osserva nel merito dell'interrogazione da lui presentata, che la questione di questi dirigenti scolastici, presidi incaricati, molte volte operanti in sedi disagiate

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va quanto prima risolta. Si chiede a questo proposito che cosa il Ministero ha pensato, che intenda fare e quale risposta dare a queste persone, di sicura professionalità, a cui la scuola dovrebbe dire grazie e che invece vivono in uno stato di precarietà professionale. Sottolinea di essere ben conscio che magari alcuni di questi dirigenti scolastici non sono stati confermati dal concorso del 2000, ma che sul campo hanno dimostrato una capacità dirigenziale e professionale di cui va tenuto conto. Aggiunge di essere consapevole che non si intende violare la legge, regolarizzando posizioni dirigenziali senza corso-concorso, ma che occorre pensare una risposta da dare a questi dirigenti scolastici che sono professionisti della scuola.

Luciano CIOCCHETTI (UdC), in qualità di cofirmatario, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta. Rileva che l'avvio del prossimo anno scolastico è ormai imminente e appare necessario procedere ad una immissione dei presidi incaricati, in modo da non creare difficoltà allo svolgimento dell'anno scolastico.

5-01288 Siragusa: Blocco di 59 corsi di formazione nella scuola dell'obbligo presso istituti della Sicilia.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Alessandra SIRAGUSA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, riguardo i percorsi sperimentali di istruzione professionale che in Sicilia, in particolare quelli classificati di tipo «B», come testimoniato da importanti organi di stampa locali, al 25 marzo 2009 non risultavano ancora iniziati. Osserva d'altra parte che centinaia di studenti non avevano ancora iniziato le lezioni. Sottolinea quindi che la tipologia indicata di percorsi sperimentali di istruzione, quelli di tipo «A» che riguardano particolarmente il ministero dell'istruzione, hanno iniziato normalmente le loro lezioni; mentre quelli di tipo «B», che prevedono la specifica formazione pratica e professionale, in realtà non sono mai stati attivati, nonostante i precisi finanziamenti disposti a tal fine. Ricorda l'importanza del seguire questi percorsi formativi professionali per i ragazzi di realtà disagiate, in quanto offrono loro la possibilità di continuare un rapporto scolastico ed evitare che abbandonino completamente la scuola. Si rende conto che il ministero dell'istruzione per questa parte non è competente e si appella alla sensibilità del sottosegretario Pizza, affinché si faccia porta voce presso il ministero competente, affinché questi corsi possano essere attivati nei modi e nei tempi previsti. Rileva che fatti come questi non fanno altro che aumentare la dispersione scolastica in Sicilia.

5-01470 De Pasquale: Emanazione delle prescritte direttive sull'azione amministrativa e la gestione per l'anno 2009 da parte del Miur e del Mibac.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Rosa DE PASQUALE (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, in quanto ritiene molto grave che le direttive dei ministeri, oggetto dell'interrogazione, volte a fornire le linee programmatiche e per l'azione e la gestione amministrativa nell'anno 2009, siano state emanate solo ora e non all'inizio dell'anno. Ribadisce quindi che i ritardi evidenziati sono sintomo di debolezza del Governo e dell'amministrazione; la ritardata emanazione comporta inoltre un'innegabile disservizio nelle attività istituzionali dei ministeri.

5-01490 Madia: Sul finanziamento di borse di studio per gli atenei della Puglia da parte del Fondo sociale europeo.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

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Maria Anna MADIA (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta ricevuta, rilevando che è apprezzabile che il governo abbia segnalato l'avvio delle procedure per il rilascio delle borse di studio. Ribadisce peraltro l'esigenza che si pervenga in tempi brevi alla loro assegnazione.

5-01518 Ruvolo: Disparità di trattamento tra categorie di docenti.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Luciano CIOCCHETTI (UdC), in qualità di cofirmatario, replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta, in quanto era stata fatta una prima sanatoria che aveva previsto che il requisito sufficiente era l'aver svolto 360 giorni di formazione. Rileva altresì che in un secondo atto si era definito un percorso integrativo di intervento che non è stato mai portato a termine. Auspica quindi che si possa al più presto porre fine alla disparità di trattamento tra le categorie di docenti, come evidenziato nell'atto di sindacato ispettivo presentato.

5-01539 Motta: Sul progetto di riqualificazione di Piazza Ghiaia a Parma.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Carmen MOTTA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, fortemente carente rispetto ai quesiti posti. Osserva che in merito al primo quesito, inerente il collocamento di strutture leggere a Piazza Ghiaia per un mercato giornaliero, si parla di un progetto esecutivo approvato il 30 giugno 2009, approvato con condizioni della Sovrintendenza dei Beni culturali e paesaggistici di Parma, condizioni di cui avrebbe avuto piacere di essere informata, in quanto magari rientranti tra quelle da lei stessa precedentemente sollevate. Prende atto che con la data del 30 giugno 2009 il progetto esecutivo è approvato. Per quello che concerne le indicazione fornite dai Comitati tecnici scientifici si apprende che queste erano già contenute nelle tavole del gennaio 2008. Quindi le stesse obiezioni sollevate dall'interrogazione trovavano conferma nei documenti dell'amministrazione. Rammenta che gli stessi Comitati avevano chiesto che venisse rispettata la«planarità» della piazza , pur prevedendo un accesso ai piani sotterranei della piazza stessa, attraverso una scala ubicata in area demaniale denominata»Cavallerizza». Osserva che nella risposta si va riferimento ad una scala di accesso , chiesta dai vigili del fuoco, chiede al Governo se si tratti della prima scala o di altra cosa, che venga a ledere quella «planarità» che doveva essere garantita. Ribadisce che Parma, viene privata di un mercato storico giornaliero. Si domanda infine come mai questo progetto sia soggetto a continue modifiche e ritiene che si vedrà costretta a tornare sull'argomento.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA rileva che le osservazioni dell'onorevole Motta sono ineccepibili e si riserva di chiedere al Ministero dei Beni Culturali ulteriori informazioni integrative.

Carmen MOTTA (PD) ringrazia il sottosegretario Pizza per la sensibilità ancora una volta dimostrata, in attesa delle promesse integrazioni.

Luigi NICOLAIS, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.40.