CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 luglio 2009
202.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 15 luglio 2009.

Nuove norme in materia di difficoltà specifiche d'apprendimento.
C. 2459 Senatore Franco Vittoria ed altri, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione permanente del Senato, C. 479 Anna Teresa Formisano, C. 994 Ghizzoni e C. 1001 Angela Napoli.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9.40 alle 11.05.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 15 luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.40.

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Indagine conoscitiva sullo stato della ricerca in Italia.
Audizione di rappresentanti di Confindustria.
(Svolgimento e conclusione).

Valentina APREA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

Diana BRACCO, Presidente del progetto speciale «ricerca e innovazione» di Confindustria, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Emerenzio BARBIERI (PdL), Luigi NICOLAIS (PD), Antonio PALMIERI (PdL), Giovanni Battista BACHELET (PD), Stefano CALDORO (PdL), Gabriella CARLUCCI (PdL) e Valentina APREA, presidente.

Diana BRACCO risponde fornendo ulteriori elementi di valutazione.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia la presidente Bracco e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.55.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 15 luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 15.55.

Sull'ordine dei lavori.

Valentina APREA, presidente, propone di passare dapprima all'esame del provvedimento in sede consultiva.

La Commissione concorda.

DL 78/2009: Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali.
C. 2561 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Parere contrario).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto rinviato nella seduta del 14 luglio 2009.

Fabio GARAGNANI (PdL), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (vedi allegato 1).

Manuela GHIZZONI (PD) rileva che con l'articolo 17 si proroga, al comma 2 un termine che già varie volte era stato prorogato. Ricorda che non verranno ricompresi nel meccanismo di taglio gli enti vigilati dal MIUR, che riusciranno a riformare i propri ordinamenti entro il 31 dicembre 2009. Rileva a riguardo che tale ultima norma relativa agli enti del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca comporterà una difficoltà obiettiva per gli stessi, in quanto lo scioglimento degli enti dipenderà di fatto non dalla responsabilità degli enti, ma dalla volontà del Governo di attuare la delega prevista dalla legge n. 165 del 2007. Ricorda che il provvedimento non affronta questioni urgenti e gravi che invece meritavano la massima attenzione da parte di un Governo responsabile. Sottolinea, ad esempio, che nel provvedimento in esame viene trascurata la questione dello spettacolo dal vivo, che è un settore importante per l'industria e che avrebbe dovuto essere

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considerato in provvedimenti anticrisi come quello in questione. Ricorda, al riguardo, che vi sono posizioni condivise e convergenti da parte dei vari gruppi politici sul punto, tanto che sono stati presentati emendamenti bipartisan presso la Commissione in sede referente. Riterrebbe pertanto opportuno inserire nella proposta di parere una condizione che preveda l'integrazione delle risorse decurtate al Fondo unico per lo spettacolo dal vivo (FUS). Per quel che riguarda la scuola ricorda che non sono stati reintegrati neanche in parte i tagli di 8 miliardi previsti da precedenti provvedimenti, tagli che hanno determinato una riduzione notevole e molto pregiudizievole all'organico degli insegnanti della scuola pubblica. Rileva altresì che per l'Abruzzo, in particolare, vi è particolare difficoltà a far ripartire l'anno scolastico e occorrerebbe quindi intervenire, sospendendo i tagli del personale docente e ATA per le province colpite dal sisma. Ritiene inoltre che la norma che sana l'approvazione del Piano programmatico della scuola è una «foglia di fico», in quanto sulla materia stanno affluendo tutta una serie di pronunciamenti giurisprudenziali, non ultimo da parte della Corte costituzionale, che contestano la validità giuridica della norma. Osserva, in particolare, che è l'intero impianto dell'articolo 64 che sta cedendo sotto la «valanga» della giurisprudenza in questione. Apprezza inoltre l'osservazione della proposta di parere sull'Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia, ritenendo peraltro fondamentale estendere tale attenzione anche a tutti gli altri enti vigilati dal MIUR, che hanno le stesse problematiche relative al precariato. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere presentata e presenta una proposta di parere alternativo da parte dei deputati Ghizzoni, Bachelet; Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Levi, Lolli, Mozzarella, Nicolais, Pes, Picierno, Rossa, Russo, Sarubbi e Siragusa (vedi allegato 2).

Emerenzio BARBIERI (PdL) riterrebbe opportuno che la prima osservazione della proposta di parere venisse trasformata in condizione.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere presentata dal relatore, in quanto l'impianto complessivo del provvedimento si caratterizza per una serie di interventi troppo disomogenei tra loro, quali le missioni internazionali e lo scudo fiscale, per esempio. In particolare, ricorda che con lo scudo fiscale vengono premiati di fatto i più «furbi» e vengono penalizzate le imprese più oneste; ritiene che un provvedimento anticrisi dovrebbe invece contenere altri tipi di interventi. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere presentata dal relatore.

Fabio GARAGNANI (PdL), relatore, riformula la proposta di parere, accogliendo la richiesta del collega Barbieri (vedi allegato 3). Sottolinea in particolare che sui tagli ai fondi per la scuola in Abruzzo, in Commissione di merito sono stati forniti dal rappresentante del Governo opportuni chiarimenti.

Valentina APREA (PdL), presidente, avverte che, essendo stata presentata una proposta alternativa di parere, sarà posta in votazione la proposta di parere del relatore, come riformulata, la cui eventuale approvazione precluderà la votazione della proposta alternativa di parere.

La Commissione respinge la proposta di parere del relatore, come riformulata.

Valentina APREA, presidente, pone in votazione la proposta alternativa di parere.

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La Commissione approva quindi la proposta alternativa di parere.

La seduta termina alle 16.10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 15 luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 16.10.

Riconoscimento della personalità giuridica alla Scuola per l'Europa di Parma.
C. 2434 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo, nella seduta dell'8 luglio 2009.

Valentina APREA, presidente, avverte che è pervenuto il parere favorevole della Commissione bilancio. Avverte, altresì, che è stato presentato da parte del Governo l'emendamento 1.10 (vedi allegato 4). Propone pertanto di fissare il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle ore 20 della giornata odierna.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.15.

SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 15 luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 16.15.

Concessione di un contributo in favore della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea (CDEC).
C. 2500 Ruben.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione del provvedimento rinviata nella seduta dell'8 luglio 2009.

Valentina APREA, presidente e relatore, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso impianto audiovisivo a circuito chiuso, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del regolamento. Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Avverte che non sono stati presentati emendamenti alla proposta di legge C. 2500 Ruben e che il testo verrà trasmesso alle Commissioni per l'espressione del parere di competenza.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.20.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 15 luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 16.20.

Schema di decreto ministeriale recante la tabella delle istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2009-2011.
Atto n. 102.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e rinvio).

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La Commissione inizia l'esame dell'atto del Governo all'ordine del giorno.

Fiorella CECCACCI RUBINO (PdL), relatore, ricorda che il ministro per i beni e le attività culturali, con lettera in data 30 giugno 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 17 ottobre 1996, n. 534, recante Nuove norme per l'erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale recante la tabella delle istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2009-2011. Tale richiesta è stata, quindi, assegnata - ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento - alla VII Commissione che dovrà esprimere, entro il 21 luglio 2009, il prescritto parere. Prima di procedere all'illustrazione dello schema di decreto, ricorda che occorre specificare i criteri previsti dalla legge istitutiva delle nuove norme per l'erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali. Sottolinea che la legge 17 ottobre 1996, n. 534, dispone all'articolo 1 che, a decorrere dal 1o gennaio 1997, le istituzioni culturali in possesso dei determinati requisiti sono ammesse, tramite specifica domanda, al contributo ordinario annuale dello Stato mediante l'inserimento nell'apposita tabella emanata con decreto del Ministro per i beni culturali e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il parere delle commissioni parlamentari competenti nonché del competente comitato tecnico scientifico per i beni librari e gli istituti culturali. La tabella è sottoposta a revisione ogni tre anni, con la medesima procedura. Osserva che i requisiti per l'ammissione, elencati all'articolo 2, sono: il possesso della personalità giuridica; non avere finalità di lucro; promuovere e svolgere in modo continuativo attività di ricerca e di elaborazione culturale documentata e fruibile; disporre di un rilevante patrimonio bibliografico, archivistico, museale, cinematografico, musicale, audiovisivo, fruibile dal pubblico in forma continuativa; svolgere e fornire servizi di accertato e rilevante valore culturale; sviluppare attività di catalogazione; sviluppare applicativi informatici; organizzare convegni, mostre e altre manifestazioni di valore scientifico e culturale in relazione all'attività svolta; svolgere l'attività sulla base di un programma triennale; svolgere attività editoriale o comunque di promozione di pubblicazioni; disporre di una sede adeguata e delle attrezzature idonee per lo svolgimento delle proprie attività; essere costituiti e svolgere attività continuativa da almeno cinque anni. Di tale attività, nel momento della presentazione della domanda di inserimento, dovrà essere documentato almeno l'ultimo triennio. Sottolinea, in sintesi, che per l'inserimento nella tabella le istituzioni culturali devono godere di grande prestigio e consolidata attività nel campo della ricerca, conservazione e promozione nei più diversi ambiti della produzione culturale.
Nel merito della proposta di ammissione alla contribuzione ordinaria annuale per il triennio 2009-2011, rileva che la commissione valutatrice ha potuto disporre di un importo complessivo di 6.527.174,39 euro costituite dallo stanziamento previsto dal capitolo 3671 della legge finanziaria 2008 pari a 5.104.356,41 integrate da ulteriori risorse pari a 1.422.817,98 emesse dalla direzione generale del bilancio, la programmazione economica, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure del MiBAC per riequilibrare i contributi con lo scopo di sostenere maggiormente gli istituti di eccellenza. Precisa altresì che ulteriori risorse sempre a valere dallo stanziamento previsto dal capitolo 3671 della legge finanziaria 2008, pari a 1.326.790,59 euro, sono state destinate per le finalità previste all'articolo 8 della legge 534 del 1996 ossia alla erogazione di contributi a quegli istituti ed enti culturali che, pur non inseriti nella tabella di cui all'articolo 1, sono comunque in possesso di alcuni requisiti minimi per poter presentare domanda ai fini dell'ammissione ai contributi annuali. Passa

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quindi all'illustrazione della proposta di tabella 2009-2011 e della relativa relazione illustrativa per la richiesta di parere alle Commissioni parlamentari competenti, ricordando che i requisiti e le condizioni per l'ammissione ai contributi ordinari, di cui all'articolo 1 della legge n. 534 del 1996, annuali in base all'articolo 8 e straordinari in base all'articolo 7, sono stati, da ultimo, definiti nel dettaglio nella circolare 4 febbraio 2002, n. 16, del Ministro per i beni e le attività culturali. La circolare precisa i criteri e le procedure da seguire per una accurata istruttoria delle domande, tenendo conto della consistenza e dell'arricchimento dei patrimoni documentari, bibliografici, archivistici e museali e della loro fruibilità, della produzione culturale, con particolare riguardo a quelle editoriali, di ricerca, di servizio e di promozione ed infine di catalogazione, soprattutto collegata al Servizio Bibliotecario Nazionale. Peculiare significato è stato attribuito alla ricerca scientifica e alla capacità degli istituti di diffonderne i risultati a livello nazionale ed internazionale. Di conseguenza, sono stati immessi nella tabella 2009-2011 quegli enti e quegli istituti caratterizzati da elevato valore culturale e scientifico e di effettiva rilevanza sul piano nazionale ed internazionale. Sottolinea che preliminarmente a ciascuna istanza la commissione ha verificato la completezza e idoneità della documentazione presentata, effettuando anche, per gli istituti presenti nella tabella precedente, relativa al triennio 2006-2008, una valutazione comparativa tra l'attività pregressa e la programmazione 2009-2011.
Ricorda quindi che sono pervenute alla Commissione ben 259 domande, il cui elenco è consultabile all'allegato 2, di cui 116 già ammesse al contributo nel triennio 2006-2008, tabella consultabile all'allegato 3, e ben 153 nuove istanze. Solo 3 istituti presenti nella precedente tabella non hanno ripresentato la domanda, vale a dire Accademia Nazionale di Scienze e Lettere di Palermo, Opera di Dante di Ravenna, e Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani di Roma. Delle 153 nuove istanze 8 sono risultate inammissibili, come risulta dall'elenco degli inammissibili con relativa motivazione. Delle 261 domande rese ammissibili sono state rese idonee 121 istituti di cui 102 provenienti dalla precedente tabella e 19 di nuovo inserimento. Di questi ultimi all'allegato 4 è possibile avere una sintetica presentazione, mentre all'allegato 5 è presente l'elenco delle 140 istituzioni, di cui 14 già presenti nella precedente tabella 2006-2008, escluse con relativa motivazione. Rileva che i motivi di esclusione sono sostanzialmente riconducibili, nella quasi totalità dei casi, a cinque tipologie: patrimonio inadeguato, non implementato o non totalmente fruibile; attività culturale, editoriale, scientifica o di ricerca limitata e/o di ambito locale; inadeguatezza delle applicazioni informatiche e/o mancata partecipazione al Sistema Bibliotecario Nazionale, SBN; bilancio inadeguato; patrimonio o attività non gestiti direttamente. Aggiunge che, riguardo all'ammontare dei contributi, l'importo minimo è di 25.000 euro assegnato a ben 37 istituzioni, mentre l'importo massimo di 300.000 euro è destinato ad un solo ente: la «Giunta centrale per gli studi storici e Deputazioni di storia patria» di Roma. Le somme più consistenti sono attribuite all'Istituto e museo di storia della scienza di Firenze, 195.000 euro; all'Istituto storico italiano per il Medioevo e all'Istituto Luigi Sturzo, entrambi di Roma, e all'Accademia della Crusca di Firenze, 190.000 euro ciascuno; alla Fondazione Luigi Einaudi di Torino, 180.000 euro; alla Fondazione Lelio e Lilli Basso di Roma, 160.000 euro; alla Fondazione Istituto Gramsci di Roma, 150.000 euro. Tali istituzioni figuravano tra i maggiori beneficiari del contributo anche nella tabella relativa al triennio 2006-2008. Rispetto al 2008, la diminuzione più rilevante in termini percentuali si registra nel caso della Società europea di cultura - S.E.C. di Venezia, pari a - 63,93 per

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cento. L'incremento percentuale maggiore, invece, è relativo al contributo assegnato all'Istituto internazionale di storia economica Francesco Datini di Prato, pari a 62,2 per cento. Sottolinea inoltre che vi è stata una riduzione complessiva degli stanziamenti erogati. Rispetto al 2008, dove la somma complessivamente disponibile è stata pari a 7.062.829 euro, si registra una diminuzione del 7,58 per cento. In conclusione, sottolinea l'importanza che le istituzioni culturali hanno per la vita culturale e sociale del nostro Paese. Esse mantengono in vita un ineguagliabile patrimonio storico e culturale, rappresentano ineludibili punti di eccellenza nel campo delle discipline umanistiche e svolgono nel territorio un ruolo attivo di presenza e diffusione culturale di insostituibile valore. Osserva infine che la stessa considerazione vale per tutti gli istituti culturali, anche quelli non inclusi nella tabella.
Si riserva di presentare una proposta di parere nel prosieguo dell'esame.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO ricorda che le tabelle del provvedimento in esame confermano in larga misura le precedenti tabelle del 2008. Rispetto allo scorso anno tre Istituti, tra cui l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, non hanno rinnovato la richiesta di contributo, mentre diciannove sono i nuovi istituti ammessi nelle Tabelle. Osserva quindi che Istituti - tra cui alcuni storici e importantissimi, pilastri fondamentali della cultura italiana, quali la Fondazione Zevi, la Fondazione Ansaldo, quella Mondadori - vengono ricompresi nelle attuali tabelle del Ministero. Sottolinea che si tratta di un risultato su cui esprime piena soddisfazione a fronte di una situazione finanziaria fortemente critica. Ribadisce, pertanto, che vi è stata una decurtazione assolutamente contenuta, a fronte di tagli rilevanti subiti dal Ministero.

Ricardo Franco LEVI (PD) rileva che sul provvedimento in esame vi è la gravità della scarsa considerazione dimostrata dal Ministero alla società Europea di cultura, che non viene considerata. Ritiene invece si tratti di un istituto importantissimo e che il taglio del 63 per cento alle risorse ad esso assegnate sia assolutamente incomprensibile e inaccettabile.

Gabriella GIAMMANCO (PdL) stigmatizza il fatto che con lo schema di decreto in esame l'Accademia nazionale della politica risulta essere esclusa, come emerge dalla Tabella Esclusi al punto 73, con la motivazione di «attività non sufficientemente rilevanti e patrimonio documentario scarso». Ritiene quindi che occorrerebbe inserire un'osservazione nella proposta di parere tendente a sottolineare tale aspetto, in considerazione del fatto che l'Accademia risultava già inserita tra gli Istituti di Cultura beneficiari della Tabella Annuale dello stesso Ministero; il suo patrimonio documentario si è incrementato negli anni sino a raggiungere più di 10.000 volumi, centinaia di riviste, una videoteca con migliaia di documenti sempre consultabili dal pubblico, sito internet con migliaia di collegamenti mensili; le sue attività sono state patrocinate anche dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e hanno ricevuto l'apprezzamento anche della Presidenza del Senato. Ricorda inoltre che l'Accademia, che ha sede centrale a Palermo e sedi distaccate a Milano, Agrigento, Enna, Ragusa e Trapani, vanta collaborazioni scientifiche con diverse Università degli Studi italiane, con il C.N.R. e altre istituzioni culturali e di ricerca internazionali. Le attività spaziano dall'alta formazione, all'arte, teatro cinema, lirica, danza, promozione turistica, sociale e pubblicazioni di libri. Ribadisce quindi, di conseguenza, che il contributo dello Stato per il triennio 2009-2011 a favore dell'Accademia nazionale della politica sia di vitale importanza per la sua sopravvivenza, in quanto la stessa si occupa di problemi culturali sociali e politici a livello nazionale e regionale, senza scopi di lucro.

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Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.35 alle 17.