CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 luglio 2009
202.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 15 luglio 2009. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 14.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Il sottosegretario Daniele MOLGORA chiede di rinviare lo svolgimento dell'interrogazione Conte n. 5-01629, al fine di consentire un ulteriore approfondimento della tematica, tecnicamente complessa, affrontata dall'atto di sindacato ispettivo.

Gianfranco CONTE, presidente, concorda sulla richiesta di rinvio formulata dal sottosegretario.
Avverte quindi che lo svolgimento dell'interrogazione n. 5-01629 avrà luogo in altra seduta.

La seduta termina alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 15 luglio 2009 - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE.

La seduta comincia alle 14.55.

Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge Comunitaria 2009.
C. 2449 Governo.

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e conclusione - Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l'esame dell'emendamento trasmesso dalla XIV Commissione

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riferito al provvedimento in oggetto.

Gianfranco CONTE, presidente, rileva come la Commissione sia chiamata ad esaminare, ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento, l'emendamento Borghesi 1.2, presentato al disegno di legge C. 2449, recante la legge Comunitaria 2009, nel corso dell'esame in sede referente presso la XIV Commissione Politiche dell'Unione europea e trasmesso da quest'ultima in quanto rientrante nell'ambito di competenza della Commissione Finanze.
In merito agli effetti del parere, ricorda che, ove la Commissione esprimesse parere favorevole, l'emendamento potrebbe essere respinto dalla XIV Commissione solo per motivi attinenti alla compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale.
Nel caso in cui la Commissione dovesse esprimere un parere favorevole condizionato, la XIV Commissione dovrà recepire le condizioni indicate nel parere, attraverso opportune riformulazioni, potendo respingere l'emendamento, anche in questo caso, solo per motivi attinenti alla compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale.
La XIV Commissione non potrà, invece, procedere all'esame dell'emendamento qualora la Commissione esprimesse parere contrario, ovvero qualora non esprimesse alcun parere.

Gerardo SOGLIA (PdL), relatore, illustra il contenuto dell'emendamento Borghesi 1.2, trasmesso dalla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea, riferito a una parte del disegno di legge C. 2449, Legge Comunitaria 2009, attinente agli ambiti di competenza della Commissione Finanze.
L'emendamento è volto ad inserire nell'allegato B del predetto disegno di legge, recante l'elenco delle direttive che saranno attuate mediante decreti legislativi i cui schemi saranno trasmessi al parere delle competenti Commissioni parlamentari, la direttiva 2005/1/CE, che modifica numerose direttive comunitarie al fine di istituire una nuova struttura organizzativa per i comitati del settore dei servizi finanziari.
Per quanto riguarda il contenuto della direttiva 2005/1/CE, ricorda che essa apporta modifiche ad una serie di direttive in materia di servizi finanziari, al fine di tenere conto della costituzione di nuovi comitati operanti nel settore dei servizi finanziari, nell'ambito del cosiddetto «metodo Lamfalussy»: conseguentemente la direttiva 2005/1/CE modifica i riferimenti a precedenti comitati contenuti nelle predette direttive con quelli ai comitati di nuova costituzione, oltre a modificare i richiami alle procedure per l'adozione da parte della Commissione europea, con l'assistenza dei medesimi comitati, di atti di esecuzione della legislazione in materia di servizi finanziari.
Le modifiche introdotte dalla direttiva 2005/1/CE, peraltro già pienamente applicate dalla data di entrata in vigore della medesima direttiva nel 2005, incidono esclusivamente su aspetti relativi al funzionamento delle procedure decisionali e delle istituzioni dell'UE, in particolare sui rapporti tra i predetti comitati finanziari, la Commissione europea, il Parlamento europeo ed il Consiglio europeo, e non richiedono pertanto alcun recepimento a livello nazionale né alcuna misura nazionale di attuazione.
Al riguardo si ricorda che undici Stati membri, tra cui l'Italia, non hanno pertanto adottato misure di recepimento con il pieno accordo della Commissione europea, mentre i restanti 16 Stati membri si sono limitati ad un recepimento formale, senza introduzione di norme sostanziali nel proprio ordinamento.
Rileva quindi come l'inserimento della direttiva 2005/1/CE tra quelle oggetto di delega legislativa al Governo risulterebbe, in sostanza, inutile.

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Propone pertanto di esprimere parere contrario sull'emendamento Borghesi 1.2.

Antonio BORGHESI (IdV) dissente dalle considerazioni espresse dal relatore in merito al proprio emendamento 1.2.

Alberto FLUVI (PD) giudica anch'egli non condivisibili le valutazioni espresse dal relatore.

La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Borghesi 1.2.

La seduta termina alle 15.