CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 luglio 2009
198.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 7 luglio 2009.

Audizione informale del Professor Roberto Adam, Capo Dipartimento per le politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio e coordinatore della struttura di missione sul contenzioso comunitario e le procedure di infrazione, nell'ambito dell'esame del disegno di legge comunitaria 2009 (C. 2449 Governo).

L'audizione informale è stata svolta dalle 13.05 alle 14.45.

SEDE REFERENTE

Martedì 7 luglio 2009. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 14.45.

Legge comunitaria 2009.
C. 2449 Governo.

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008.
Doc. LXXXVII, n. 2.

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 1o luglio 2009.

Sandro GOZI (PD) richiama l'attenzione dei colleghi su alcuni punti riguardanti il disegno di legge comunitaria per il 2009 e sui quali il suo gruppo si riserva di presentare eventuali proposte emendative.
Si sofferma in primo luogo su una questione di carattere tecnico, riferita all'articolo 5 del provvedimento, che, al comma 1, conferisce una delega al Governo - da esercitare entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore della legge - per

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l'adozione di testi unici o codici di settore delle disposizioni dettate in attuazione delle deleghe conferite dal disegno di legge in esame per il recepimento di direttive comunitarie, con lo scopo di coordinare tali disposizioni con quelle vigenti nelle stesse materie. Andrebbe valutata l'opportunità di prevedere che il termine della delega decorra - piuttosto che dalla data di entrata in vigore della legge - dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi cui si riferisce la successiva attività di riordino, valutando la congruità dell'opzione operata nel testo, in base al quale il termine della delega per il riordino normativo ha durata più breve rispetto al termine per l'esercizio della delega integrativa e correttiva (18 mesi dalla data di entrata in vigore della legge rispetto a 24 mesi dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi).
Passando quindi a valutazioni di ordine generale, aventi carattere più direttamente politico, manifesta in primo luogo perplessità circa l'assenza di qualsiasi riferimento, nel disegno di legge, a provvedimenti legislativi connessi con il pacchetto «energia-clima». Sottolinea la necessità che il Governo cominci ad occuparsi del recepimento delle misure ivi contenute e della predisposizione di un piano nazionale di attuazione, anche a tal fine inserendo nella comunitaria 2009 alcune direttive da recepire nell'ordinamento interno. Si tratta peraltro di un invito già contenuto nel parere approvato all'unanimità dalla XIV Commissione lo scorso 11 dicembre 2008.
Con riferimento poi ai contenuti dell'articolo 6, osserva che questo reca disposizioni per l'attuazione della direttiva 2008/46/CE. Tale direttiva modifica la direttiva 2004/40/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici), prorogando al 30 aprile 2012 - in luogo del 30 aprile 2008 come previsto nel testo originario - il termine per l'adozione, da parte degli Stati membri, delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla stessa direttiva. Si chiede se siano stati valutati gli effetti giuridici che tale recepimento può produrre, laddove non lo si accompagni al recepimento della direttiva originaria e ci si limiti pertanto a procrastinare l'entrata in vigore di una direttiva particolarmente importante per la tutela della salute dei lavoratori, rispetto alla quale risulterebbero peraltro già predisposti alcuni atti legislativi interni.
Si sofferma quindi sulla direttiva 2008/112/CE, contenuta nell'Allegato A al disegno di legge comunitaria, che reca, tra l'altro, modificazioni a direttive in materia di cosmetici, sicurezza dei giocattoli, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Poiché si tratta di materie di grande rilievo per il loro impatto diretto sui consumatori, riterrebbe opportuno che il Parlamento potesse esprimersi sulle modalità di recepimento di tali atti.
Ricorda poi ai colleghi che la II Commissione Giustizia della Camera ha approvato un emendamento al disegno di legge comunitaria che sopprime dall'Allegato B la direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente. Tenuto conto del fatto che il termine per il recepimento di tale direttiva è fissato al 26 dicembre 2011 e che appare difficile - in assenza di proposte di legge al riguardo pendenti presso le Commissioni parlamentari - che si possa pervenire in tempi rapidi alla definizione di un testo di legge, ritiene opportuno mantenere la direttiva nel testo della comunitaria 2009.
Preannuncia inoltre l'intenzione di presentare proposte emendative volte all'attuazione di direttive riguardanti lo spazio di libertà sicurezza e giustizia. Si riferisce in particolare alla direttiva rimpatri, ricordando come il Governo ne abbia invocato i contenuti quando si è trattato di legittimare alcune misure contenute nel pacchetto sicurezza - in particolare quelle riguardanti l'estensione del periodo di trattenimento nei Centri di permanenza temporanea - ma che, per il resto, risulta totalmente inattuata.
Si sofferma infine su un tema che è stato ripetutamente oggetto di dibattito e

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di approfondimento in seno alla XIV Commissione, ovvero quello della partecipazione dell'Italia ai processi decisionali comunitari. In tal senso preannuncia l'intenzione del suo gruppo di presentare emendamenti recanti modifiche alla legge n. 11 del 2005, con particolare riferimento al ruolo del CIACE e agli atti di indirizzo delle Camere, nonché al coinvolgimento delle Camere nella predisposizione dei programmi nazionali riferiti alla partecipazione italiana alla strategia di Lisbona e al Programma di stabilità. Più in generale, occorre compiere, a suo avviso, un riesame approfondito della legge n. 11 del 2005, rispetto al quale i lavori svolti dal Comitato permanente per il monitoraggio sull'attuazione delle politiche dell'UE, presieduto dall'onorevole Consiglio, hanno messo a disposizione della Commissione tutti gli elementi necessari per lavorare efficacemente. Riterrebbe utile al riguardo - e rivolge in tal senso un invito ai colleghi - conoscere in proposito le valutazioni di tutti i gruppi politici, tenuto conto del fatto che occorre confrontarsi con le disposizioni regolamentari, da un lato, e con il nuovo assetto che sarà determinato dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, dall'altro. Il Trattato aprirà infatti una nuova fase, che offre possibilità di sviluppo dell'Unione europea in settori chiave quali, ad esempio la politica estera o di difesa. In tal senso particolare rilievo assume la recente sentenza della Corte costituzionale tedesca, che è intervenuta sul tema del ruolo dei Parlamenti nazionali nel quadro del nuovo Trattato.

Nunziante CONSIGLIO (LNP) riterrebbe opportuno concludere il ciclo di audizioni svolto dal Comitato permanente per il monitoraggio sull'attuazione delle politiche dell'UE nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla legge n. 11 del 2005 con un incontro con il Ministro Calderoli.

Enrico FARINONE (PD) osserva che la legge comunitaria 2009 arriva alle Camere in una forma che definirebbe «asciutta» e che la XIV Commissione dovrebbe concluderne l'esame entro il mese di luglio. Auspica - e rivolge in tal senso un invito al relatore - che la discussione sul provvedimento che si svolgerà il prossimo settembre in Assemblea, verta sul medesimo testo esaminato in Commissione.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore sul disegno di legge comunitaria 2009, osserva - con riferimento a quanto segnalato dal collega Gozi - che il Governo sta lavorando per il recepimento della direttiva rimpatri e che la presentazione di un emendamento in tal senso potrà risultare utile al dibattito.

Mario PESCANTE, presidente, segnala, con riferimento allo stato di attuazione delle direttive in ciascuno dei 27 Stati membri dell'Unione, che rispetto alla media europea l'Italia si colloca agli ultimi posti in graduatoria, seguita solamente da Lussemburgo, Portogallo e Grecia.
Nessun altro chiedendo di intervenire, ricorda che con la seduta odierna si conclude l'esame preliminare congiunto dei due provvedimenti, che proseguiranno con un iter autonomo.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 196 del 1o luglio 2009, a pagina 113: alla sesta riga del sommario, dopo le parole: «e conclusione» aggiungere le seguenti: «. Parere favorevole)»;
alla seconda colonna, tredicesima riga, dopo le parole «e conclusione» aggiungere le seguenti: «. Parere favorevole)».