CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1° luglio 2009
196.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 1o luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.35.

Sui lavori della Commissione.

Valentina APREA, presidente, comunica che è a disposizione dei componenti la Commissione il Rapporto Talis, prodotto dall'OCSE, predisposto dagli uffici. Aggiunge

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che ha ricevuto dal sottosegretario Bonaiuti la comunicazione del prossimo avvio di una campagna informativa radiotelevisiva dal titolo «invito alla lettura», per incentivare la lettura soprattutto da parte dei giovani, recependo così espressamente le indicazioni al riguardo provenienti dalla Commissione cultura.

Giuseppe GIULIETTI (IdV) apprezza l'avvio della campagna per la lettura e auspica che venga presto fatta anche una campagna informativa per l'Abruzzo, come già richiesto in precedenza. Auspica che siano infondate le voci in base alle quali non ci sarebbero più fondi per lo spettacolo, il cinema e il teatro fino alla fine dell'anno e che non si faranno film per questa stagione. Occorre quindi chiedere al Ministro se vi è un'effettiva ulteriore riduzione dei fondi; è necessario infatti capire qual è la stato dell'arte. Non vorrebbe infatti che ci si trovasse di fronte ad una situazione nella quale le varie categorie produttive protestano, a fronte di eventuali tagli effettuati, riversando la relativa responsabilità sulla Commissione. Se risultassero fondate le voci in questione, occorrerebbe quindi svolgere un'audizione del Ministro competente al fine di scongiurare un'ulteriore riduzione dei fondi indicati.

Valentina APREA, presidente, precisa di essere informata della situazione evidenziata dal collega Giulietti; rileva peraltro che i ministeri di competenza sono impegnati in questi giorni proprio per affrontare tali situazioni. Assicura che, come sempre, seguirà attentamente queste problematiche, informando la Commissione tempestivamente delle decisioni che verranno assunte dai Ministri interessati.

Giancarlo MAZZUCA (PdL) rileva che occorrerebbe capire se la campagna per la lettura prevede la messa in onda di spot per la lettura.

Valentina APREA, presidente, conferma che si tratta di spot televisivi che invitano alla lettura e che in sede di presentazione della campagna alla stampa, il sottosegretario Bonaiuti ha ricordato che si tratta di un'iniziativa che dà seguito ad una precisa indicazione al riguardo della Commissione cultura.

Sulla missione svolta a Washington, dal 12 al 16 giugno 2009.
(Svolgimento e conclusione).

Valentina APREA, presidente, rende le comunicazioni sulla missione svolta a Washington dal 12 al 16 giugno 2009 (vedi allegato 1). Precisa, in particolare, che sono stati presi accordi precisi con gli omologhi rappresentanti del Congresso americano per assicurare uno snellimento delle procedure per l'insegnamento della lingua e per la diffusione del multilinguismo.

Giancarlo MAZZUCA (PdL) esprime apprezzamento per la missione svolta dalla presidente Aprea, perché attraverso di essa si è potuto rafforzare il legame tra la cultura italiana e quella americana.

La Commissione prende quindi atto delle comunicazioni rese.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 1o luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.50.

Istituzione del Giorno della memoria nelle vittime di Nassiriya e di tutti i militari e civili italiani caduti in missioni internazionali.
Testo unificato C. 139 Ascierto ed abbinata.

(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 17 dicembre 2008.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che nella seduta del 17 dicembre 2008 la Commissione aveva iniziato l'esame del provvedimento in oggetto. Le

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Commissioni competenti hanno espresso il parere di competenza. In particolare, la Commissione affari esteri ha espresso parere favorevole con osservazione; la Commissione difesa ha espresso parere favorevole, mentre la Commissione bilancio ha espresso nulla osta. L'unica Commissione che non ha ancora espresso il parere è quindi la Commissione cultura. Ricorda quindi che nel corso della seduta del 17 dicembre 2008 era emersa l'esigenza di considerare quanto già previsto dall'articolo 1 della legge 4 maggio 2007, n. 56, che già prevede il 9 maggio quale giornata della memoria di tutte le vittime del terrorismo internazionale. Alla luce anche dei pareri espressi dalle altre Commissioni, in particolare di quello approvato dalla Commissione affari esteri, propone quindi di esprimere parere favorevole con osservazione (vedi allegato 2).

Sabina ROSSA (PD) ricorda che il 9 maggio è già previsto dalla legge 4 maggio 2007 n. 56, come Giornata della Memoria di tutte le vittime del terrorismo internazionale e si chiede pertanto se possano crearsi eventuali sovrapposizioni. Aggiunge che la giornata del 9 maggio deve comunque essere rispettata e ribadita nella sua solennità, al di là dell'espressione di un parere favorevole sul provvedimento in oggetto.

Valentina APREA, presidente e relatore, fa presente che è la sola Commissione di merito che può decidere sull'istituzione della Giornata, sottolineando che la Commissione VII può limitarsi a segnalare la sovrapposizione delle due date.

Manuela GHIZZONI (PD) ricorda che durante la commemorazione della seconda giornata delle vittime del terrorismo, avvenuta il 9 maggio 2009, solennemente celebrata anche dal Presidente della Repubblica, sono stati presentati due volumi, dedicati ai «caduti di Nassiriya», proprio per confermare lo spirito della legge, che intende onorare tutte le vittime civili e militari del terrorismo. Rileva peraltro che il proprio gruppo sarebbe disposto a votare favorevolmente la proposta di parere presentata dal relatore se l'osservazione venisse trasformata in condizione.

Fabio GARAGNANI (PdL) concorda con l'ipotesi di riformulazione della proposta di parere, nel senso illustrato dalla collega Ghizzoni.

Antonio PALMIERI (PdL) si associa alle considerazioni del collega Garagnani, esprimendo quindi la propria posizione favorevole rispetto all'ipotesi di riformulazione della proposta di parere nel senso indicato dalla collega Ghizzoni.

Valentina APREA, presidente e relatore, alla luce degli interventi svolti riformula la proposta di parere favorevole nel senso di prevedere una condizione (vedi allegato 3).

La Commissione approva quindi la proposta di parere così come riformulata dal relatore.

Disposizioni in materia di violenza sessuale.
Testo unificato C. 611 Caparini ed abbinate.

(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, ricorda che il testo unificato in esame contiene disposizioni in materia di violenza sessuale. Esso si compone di 10 articoli. Di competenza della Commissione VII appare essere la disposizione contenuta all'articolo 9 comma 1. Ricorda che l'articolo 1 sostituisce l'articolo 609-bis del codice penale, prevedendo per il delitto di violenza sessuale un incremento dei limiti di pena; alla reclusione da 5 a 10 anni è sostituita quella della reclusione da 6 a 12 anni. L'articolo 2 riguarda invece le circostanze aggravanti del delitto di violenza sessuale. Sottolinea che l'articolo 3 introduce il delitto di molestie sessuali, prevedendo che salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque arreca molestia a taluno mediante un atto o un comportamento a contenuto sessuale, è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con

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la multa da 1.000 euro a 5.000 euro. Segnala che l'articolo 4 apporta delle modifiche all'articolo 609-octies in materia di violenza sessuale di gruppo; l'articolo 5 contiene disposizioni in materia del termine di prescrizione, mentre l'articolo 6 prevede che il questore può disporre la collocazione, in tutto o in parte del territorio di competenza, in luoghi o esercizi pubblici nonché sui mezzi di trasporto, dei rilievi fotografici dei latitanti, nei confronti dei quali si procede per i delitti previsti dagli articoli 609-bis, 609-quater e 609-octies del codice penale, quando vi sia il sospetto che questi ultimi possano trovarsi nel territorio provinciale stesso. Il comma 2 del medesimo articolo 6 prevede che dall'applicazione della disposizione in questione non possono derivare costi aggiuntivi per la finanza pubblica.
Segnala che l'articolo 7 apporta delle modifiche all'articolo 572 in materia di maltrattamenti contro familiari e conviventi, mentre l'articolo 8 prevede ipotesi di intervento in giudizio da parte di determinati enti (l'ente locale impegnato direttamente o tramite servizi per l'assistenza della persona offesa e il centro antiviolenza che presta assistenza alla persona offesa, la Presidenza del Consiglio dei ministri, anche attraverso l'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile di cui all'articolo 17, comma 1-bis, della legge 3 agosto 1998, n. 269) nei procedimenti per i delitti previsti dagli articoli 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quienquies e 609-octies. Aggiunge che l'articolo 9 contiene misure per la informazione e l'assistenza sociale delle vittime di violenza, prevedendo in particolare, al comma 1 che le autorità pubbliche, ciascuna nell'ambito delle proprie competenze, promuovono campagne di sensibilizzazione e di informazione sulle misure previste dalla legislazione vigente in favore delle vittime delle violenze e maltrattamenti e sui servizi e sui centri antiviolenza che hanno competenze e funzioni socio-assistenziali, facilmente individuabili e raggiungibili dalle vittime e, al comma 2, che i servizi sociali garantiscono alle persone vittime di violenze le cure, le soluzioni di emergenza e il sostegno necessari ai fini di un loro totale recupero. Ricorda quindi che l'articolo 10 prevede, al comma 1, che entro il mese di febbraio, a decorrere dall'anno successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro per le pari opportunità, avvalendosi dell'Osservatorio nazionale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità, ai sensi dell'articolo 1, comma 1261, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, presenta al Parlamento una relazione sull'attività di coordinamento e di attuazione delle azioni contro gli atti persecutori di cui all'articolo 612-bis e contro gli atti di violenza sessuale. Il comma 2 dell'articolo 10 prevede che ai fini della predisposizione della relazione di cui al comma 1, le regioni e le amministrazioni centrali sono tenute a fornire le informazioni necessarie al Ministro per le pari opportunità entro il mese di gennaio di ciascun anno.
Alla luce delle considerazioni emerse, propone di esprimere parere favorevole.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) osserva che la proposta di legge in esame è molto importante: insieme alla legge sullo stalking aggiorna infatti la vigente normativa sulla violenza sessuale. Ricorda che per ottenere quella legge occorsero venticinque anni di battaglie non solo dal punto di vista storico, ma attraverso un percorso articolato che ha condotto all'approvazione in Parlamento di norme a tutela della dignità della donna come persona. Sottolinea che le novelle introdotte dal provvedimento in esame incidono non solo sull'inasprimento della pena ma assicurano nel merito la certezza della pena: certezza della pena quanto mai importante per un delitto, quello della violenza sessuale, che come già ricordato dalla collega Lussana, in altra sede, fa più morti del cancro e degli incidenti stradali. Osserva quindi che la Commissione VII dovrebbe segnalare l'importanza di avviare tutti gli strumenti e tutte le iniziative capaci di contribuire a far crescere una vera «cultura del rispetto». Ribadisce

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come sia fondamentale il ruolo che devono rivestire, in una questione come questa, le agenzie educative ed in particolare la scuola, per quello che concerne sia la prevenzione che l'educazione. Aggiunge che, in questo senso, non si intende entrare nel merito dei programmi scolastici, ma occorre sottolineare il ruolo insostituibile che la scuola deve ricoprire per educare i giovani ad una «cultura del rispetto».
Ritiene altresì importante potenziare il sostegno alle vittime, sia a partire dal primo intervento che per quello che riguarda le misure di protezione ulteriori. Le donne sottoposte a violenza che denunciano il delitto subito vanno protette. Ricorda d'altra parte l'ultimo caso efferrato dell'uccisione a Milano di una donna davanti alla scuola dei suoi figli. Anche in quel caso l'onorevole Frassinetti fu protagonista di un opportuno intervento istituzionale che ha molto apprezzato. Sottolinea ancora che il personale di polizia dovrebbe essere formato specificamente al trattamento dei reati in oggetto e auspica un potenziamento dei centri antiviolenza. Un corpo di polizia ben formato su queste materie rappresenta un baluardo di civiltà e una forma di riconoscimento della dignità delle donne. Osserva che un altro punto importante è quello dell'iniziare a operare, come in parte sta facendo a Milano il vicesindaco De Corato, sul percorso riabilitativo dei violentatori all'interno del carcere. Sottolinea quindi che l'inasprimento delle pene e la conseguente certezza delle pene erogate va accompagnata da un diritto «mite», volto al recupero delle persone e alla loro riabilitazione, costituzionalmente garantita.

Valentina APREA, presidente, con riferimento alle osservazioni della collega De Biasi, osserva che alcuni punti da lei evidenziati nell'intervento quali la formazione della polizia e il trattamento riabilitativo in carcere non sono di competenza della Commissione.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) sottolinea in ogni caso che le indicazioni fornite sono di natura «culturale», complessivamente volte a far crescere una «cultura del rispetto». L'importante è convenire sui contenuti e che su questo la Commissione concordi. Auspica quindi che si possano recepire come condizioni nella proposta di parere.

Antonio PALMIERI (PdL) ribadisce l'importanza del provvedimento, sia per quello che concerne l'inasprimento della pena, sia per quello che concerne la certezza delle pene erogate. Concorda con la collega De Biasi sul ruolo che la scuola deve rivestire in questa materia. Aggiunge peraltro che una corretta educazione non parte da iniziative come quelle di attivare distributori di profilattici nelle scuole. Ricorda infatti che in Inghilterra misure come queste hanno avuto effetto contrario. Ritiene in conclusione che il tema dell'educazione debba essere riempito da contenuti e valori e non solo da tecnicismi.

Erica RIVOLTA (LNP) condivide le osservazioni svolte dai colleghi riguardo all'aspetto educativo, che ritiene debba essere svolto dalla scuola a partire dalla scuola dell'infanzia. La scuola deve proporre, sin dalla primissima età, modelli non violenti dove i bambini possano imparare e vivere una realtà diversa da quella che, a volte, vivono nelle proprie famiglie e che continuamente assorbono dalle trasmissioni televisive. Stigmatizza, in particolare, le immagini violente e l'assoluto poco rispetto delle donne che quotidianamente promanano dai media televisivi, e auspica che questo aspetto possa essere sottolineato nella proposta di parere del relatore.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) ricorda che molto ancora c'è da lavorare sulla prevenzione e sulla questione culturale; concordando quindi con i colleghi sul tema. Sottolinea, inoltre, che si deve puntare molto sul ruolo che la scuola deve svolgere in questo campo. Esprime la propria soddisfazione per l'approvazione delle norme contenute nel provvedimento in esame, per quanto concerne sia la repressione sia la

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certezza della pena. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, tenuto conto delle osservazioni dei colleghi, riformula la proposta di parere nel senso indicato da alcuni colleghi (vedi allegato 4). Sottolinea che la grande conquista della proposta di legge in esame è stata quella di aver garantito la certezza della pena. Ribadisce che, come tutti sanno, molto spesso, le pene venivano commutate ma non realmente scontate in carcere dai violentatori. Condivide, quanto detto dai colleghi in merito all'inasprimento della pena che deve avere come contrappeso l'educazione scolastica e soprattutto modelli informativi diversi da quelli violenti e poco rispettosi per la donna che vengono costantemente proposti e assorbiti dai minori.
La Commissione approva quindi la proposta di parere così come riformulata dal relatore.

Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine.
Testo unificato C. 607 Caparini e C. 1897 Cirielli.

(Parere alla IV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 30 giugno 2009.

Paolo GRIMOLDI (LNP), relatore, propone l'espressione di un parere favorevole sul provvedimento in oggetto.

Fabio GARAGNANI (PdL), pur esprimendo condivisione per il provvedimento in oggetto, ritiene che occorra verificare in che termini si sta svolgendo il processo di ristrutturazione delle truppe alpine, in quanto occorre assolutamente mantenere le Brigate Alpine, anche con un organico di un certo livello. Auspica pertanto che nella proposta di parere possa essere inserita una condizione in tal senso.

Valentina APREA, presidente, sottolinea che tale questione non è di competenza della nostra Commissione ma le considerazioni del collega Garagnani rimangono senz'altro agli atti della Commissione.

Giovanni Battista BACHELET (PD) rileva che il valore e l'importanza delle truppe alpine sia nelle missioni in Italia sia in occasioni di emergenza nazionali, da ultimo il terremoto a l'Aquila non più in discussione. Sottolinea che non è in discussione nemmeno lo scopo del provvedimento, che tende ad incentivare la presenza nelle truppe alpine di residenti delle terre stesse in cui esse sono dislocate. Sottolinea che il risultato era facile da ottenere ai tempi della leva obbligatoria e tuttora è ottenuto con questo strumento in quasi tutti i Paesi dell'arco alpino (Francia, Svizzera e Austria). Aggiunge però che una volta abolita la leva obbligatoria ed escluso, per motivi di bilancio, l'unico incentivo davvero efficace per far tornare ai residenti delle regioni più ricche la voglia di fare l'alpino - aumentare a tutti gli alpini la retribuzione - è ben difficile concepire incentivi che, al tempo stesso risultino efficaci, non introducano nuovi oneri per lo Stato, e non siano tali da cozzare contro i principi costituzionali: l'articolo 3 (uguaglianza tra i cittadini) ma anche quelli che risiedono alla difesa nazionale. Rileva che sono questi i problemi a causa dei quali i suoi colleghi del PD presso la Commissione difesa hanno già espresso un parere contrario: non è chiaro se alla luce dei principi costituzionali gli enti locali possano con proprie risorse, attraverso benefici fiscali assistenziali rivolti esclusivamente ai residenti di alcune zone del Paese, interferire con il reclutamento con il corpo nazionale dell'esercito italiano; e non è chiaro, malgrado la simpatia per l'ANA, in prima fila nelle calamità nazionali come si possa istituire un fondo da 200 mila euro nel triennio 2009-2011 senza oneri per lo Stato. Tuttavia,

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anche se nel merito il Partito democratico si è dichiarato contrario nella Commissione IV, competente per il merito, va riconosciuto che il coinvolgimento della settima Commissione è davvero marginale: solo il comma nel quale appaiono i brevetti di sci, alpinismo e soccorso in montagna come titoli di preferenza per il reclutamento riguarda la settima Commissione e su questo tema è ben difficile a suo giudizio dissentire. Conseguentemente preannuncia anche a nome dei deputati del proprio gruppo il voto di astensione sul provvedimento in esame.

Antonio PALMIERI (PdL) preannuncia anche a nome dei deputati del proprio gruppo il voto favorevole sulla proposta di parere presentata, pur rilevando che le osservazioni svolte dal collega Bachelet hanno un loro rilievo.

Paolo GRIMOLDI (LNP), relatore, pur sottolineando che le competenze della settima Commissione sono molto limitate per quel che riguarda il provvedimento in questione, rileva che certe tematiche di tutela dei cittadini di determinate aree, come quelle affrontate con il provvedimento in esame devono essere tenute in considerazione della politica al fine di evitare eventuali perdite di consenso, come quelle registrate dal Partito democratico nelle ultime elezioni amministrative nella zona dell'Appennino tosco-emiliano. Sottolinea in particolare che la scomparsa di un importante corpo come quello degli alpini deve essere assolutamente evitata, rilevando altresì che gli alpini possono essere utilizzati per affrontare le calamità naturali, come ad esempio avverrà in Abruzzo.

Giovanni Battista BACHELET (PD) sottolinea che gli scopi perseguiti dal provvedimento sono adeguati mentre sono gli strumenti utilizzati a non esserlo.

La Commissione quindi approva la proposta di parere del relatore.

Modifiche al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di diritti e prerogative sindacali di particolari categorie di personale del Ministero degli affari esteri.
Nuovo testo C. 717 Fedi.

(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 30 giugno 2009.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore, propone di esprimere un nulla osta sul provvedimento in oggetto.

La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.45.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 1o luglio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, università e ricerca Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 15.45.

Nuove norme in materia di difficoltà specifiche d'apprendimento.
C. 2459 Senatore Franco Vittoria ed altri, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione permanente del Senato, C. 479 Anna Teresa Formisano, C. 994 Ghizzoni e C. 1001 Angela Napoli.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base - Nomina di un Comitato Ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 giugno 2009.

Manuela GHIZZONI (PD), relatore, ritiene opportuno adottare quale testo base per il prosieguo dell'esame la proposta di legge Senatore Franco Vittoria C. 2459 ed altri, approvata dal Senato, costituendo

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successivamente un Comitato ristretto per il prosieguo dell'esame.

Antonio PALMIERI (PdL) condivide la proposta di procedere alla costituzione del Comitato ristretto.

Paola GOISIS (LNP) si dichiara favorevole alla costituzione del Comitato ristretto, ricordando altresì che il provvedimento è molto atteso ed era stato già discusso nella scorsa legislatura: occorre occuparsi in modo efficace dei problemi dei ragazzi affetti da dislessia.

Il sottosegretario PIZZA concorda con la proposta di costituire un Comitato ristretto per il seguito dell'esame.

Valentina APREA, presidente, sottolinea che esiste una forte aspettativa per quel che riguarda la tutela dei dislessici. Sottolinea che se si intende modificare il testo occorre naturalmente tenere conto del lavoro svolto dal Senato. Propone quindi di adottare come testo base per il seguito dell'esame la proposta di legge C. 2459 ed altri, approvata dal Senato.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, propone la costituzione di un Comitato ristretto per la prosecuzione dell'esame della proposta di legge Senatore Franco Vittoria C. 2459 ed altri, approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato.

La Commissione delibera quindi di procedere all'istituzione di un Comitato ristretto per il seguito dell'esame.

Valentina APREA, presidente, si riserva di nominare i componenti del Comitato ristretto, sulla base delle designazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.55 alle 16.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 1o luglio 2009.

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.
C. 136 Carlucci, e abbinate C. 459 Ciocchetti, C. 769 Carlucci, C. 1156 Ceccacci Rubino, C. 1183 De Biasi, C. 1480 Zamparutti, C. 1564 Giammanco, C. 1610 Zazzera, C. 1849 Rampelli, C. 1935 Caparini e C. 2280 Goisis.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 18.30 alle 19.30.