CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 giugno 2009
195.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 30 giugno 2009. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 11.25.

Riconoscimento della personalità giuridica alla Scuola per l'Europa di Parma.
Nuovo testo C. 2434 Governo.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, fa presente che il disegno di legge in esame dispone il riconoscimento della personalità giuridica alla Scuola per l'Europa di Parma. Il disegno di legge, che è stato oggetto di limitate modificazioni nel corso dell'esame presso la Commissione di merito, è corredato da una relazione tecnica, la quale con riferimento alle spese di investimento, quantifica una spesa, nell'anno 2010, di 944.000 euro una tantum per dotare la Scuola di attrezzature tecnologiche e laboratori scientifici, mentre, per quanto attiene alle spese di funzionamento di parte corrente, l'onere complessivo è determinato in euro 20.400 per l'anno 2009 e in euro 500.000 a decorrere dall'anno 2010. Per quanto attiene alle spese per le competenze stipendiali fisse del personale, la spesa è quantificata dalla relazione tecnica in 7.645.586 euro per l'anno scolastico 2009-2010 e in 9.061.221 euro per l'anno scolastico 2010-2011, attribuibile secondo la relazione tecnica per 2.548.529 euro all'anno 2009, per 8.117.464 euro all'anno 2010 e per 9.061.221 euro all'anno 2011 e a ciascuno degli anni successivi.
La relazione tecnica afferma che la possibilità di ricorrere a contratti di prestazione d'opera prevista dall'articolo 1, comma 7, non comporterà alcun incremento di spesa in quanto detti contratti,

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attivabili nel numero massimo di dieci, sarebbero comunque ricompresi nelle novantadue unità di personale delle quali sono già stati calcolati gli oneri finanziari.
Con riferimento ai profili problematici di carattere finanziario, rileva l'opportunità. in ordine all'articolo 1, che il Governo chiarisca se, nell'ipotesi di rinnovo del contratto, al personale impiegato nella Scuola sia riconosciuta una progressione di carriera con relativo scatto economico e, in caso affermativo, se tale eventualità sia stata considerata nell'ambito della quantificazione della spesa relativa al trattamento economico del personale. Con riferimento all'articolo 2, osserva che la norma prevede l'imputazione alla provincia e al comune delle spese relative alle strutture, agli allestimenti e alla manutenzione della Scuola europea di Parma. La norma precisa, tuttavia, che tale imputazione di oneri avviene «fermo restando il finanziamento previsto dall'articolo 1, comma 1342, della legge 27 dicembre 2006, n. 296». Si tratta, in particolare, dell'autorizzazione di spesa di 2,8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, finalizzata al funzionamento della Scuola europea di Parma e alla costruzione della sua nuova sede. Non è chiaro se, ed eventualmente in quale misura, tale trasferimento viene ora destinato anche alla copertura degli oneri previsti dall'articolo 2 in esame, anche in considerazione del fatto che la documentazione trasmessa alle Camere nel corso dell'esame parlamentare della legge finanziaria 2007 non aveva fornito i dati posti alla base della quantificazione della spesa per il triennio 2007-2009 finalizzata al funzionamento della Scuola e alla costruzione della nuova sede. L'articolo 2, inoltre, estende alla Scuola europea di Parma il meccanismo di finanziamento previsto dalla disciplina generale in materia di edilizia scolastica prevista dalla legge n. 23 del 1996, che viene espressamente richiamata dai commi 2 e 3. In particolare, l'articolo 3 della legge n. 23 del 1996 ha attribuito ai comuni e alle province le funzioni attinenti la realizzazione, il funzionamento e la manutenzione degli edifici scolastici disponendo, agli articoli 4 e 10, un apposito meccanismo di finanziamento dei relativi oneri, mediante mutui concessi agli enti territoriali dalla Cassa depositi e prestiti a totale carico dello Stato, ed ha provveduto alla copertura finanziaria dell'onere per lo Stato. Riguardo alle spese per investimento, la relazione tecnica allegata al disegno di legge in esame si limita a quantificare i costi relativi all'allestimento e alla manutenzione dei laboratori e delle necessarie attrezzature tecnologiche. A tale riguardo, ritiene andrebbero acquisiti i dati relativi al costo complessivo previsto per la costruzione della nuova sede fino al completamento dell'opera, chiarendo altresì lo sviluppo per cassa delle spese autorizzate e alle modalità di copertura dell'onere complessivo, chiarendo se - a tal fine - dovrebbe intervenire, oltre al predetto stanziamento disposto dalla legge 296/2006, anche il meccanismo di finanziamento statale stabilito dalla legge n. 23 del 1996. In tal caso, segnala che l'inserimento di un plesso scolastico aggiuntivo nell'ambito dei piani finanziari annuali potrebbe implicare - a parità di altre condizioni - la necessità di provvedere alla quantificazione e alla copertura dei relativi oneri.
Con riferimento alla copertura finanziaria del provvedimento, segnala che l'articolo 3 dispone che agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a 2,569 milioni di euro per l'anno 2009 e a 9,562 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010, si provvede per l'anno 2009, mediante utilizzo del fondo speciale di parte corrente utilizzando, quanto a 1,926 milioni di euro, l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per e, quanto a 643.000 euro, l'accantonamento relativo al Ministero dell'economia e delle finanze e, a decorrere dall'anno 2010, mediante corrispondente riduzione della dotazione del fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307. Al riguardo, con riferimento all'utilizzo nell'anno 2009

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degli accantonamenti del Fondo speciale di parte corrente relativi al Ministero dell'economia e delle finanze e al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, segnala che gli stessi non recano né una specifica voce programmatica né la necessaria disponibilità. Quanto all'utilizzo, a decorrere dall'anno 2010, del Fondo per interventi strutturali di politica economica, appare opportuno che il Governo confermi la sussistenza delle necessari risorse.
Con riferimento alla formulazione dell'autorizzazione di spesa, appare opportuno, anche in considerazione del fatto che la gran parte degli oneri derivano da spese di personale, che il Governo chiarisca se la stessa possa essere formulata, come previsto dal testo in esame, in termini di limite di spesa.
Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, con riferimento ai profili di copertura finanziaria del provvedimento, rileva che l'articolo 3, comma 1, lettera a), prevede una copertura degli oneri pari a 2,569 milioni di euro, per l'anno 2009, mediante riduzione del fondo speciale di parte corrente con utilizzo degli accantonamenti relativi al Ministero dell'economia e finanze per 643.000 euro e al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per 1,926 milioni di euro. Al riguardo, segnala che tali risorse sono state parzialmente utilizzate al fine di provvedere alla copertura dell'emendamento 6.301 (testo 3) presentato all'A.S. 1195-A, concernente disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia, approvato dal Senato della Repubblica ora A.C. 1441-ter-B. Conseguentemente, le risorse attualmente disponibili sul fondo speciale di parte corrente sono pari a 143.000 euro relativamente all'accantonamento del Ministero dell'economia e finanze e a 426.000 per l'accantonamento del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Pertanto, ritiene debba valutarsi l'opportunità di ricondurre l'onere previsto dalla proposta nell'ambito delle effettive disponibilità finanziarie per l'anno 2009, riformulando conseguentemente la clausola di copertura di cui all'articolo 3. Peraltro, nel caso in cui si ritenga che. in relazione ai tempi necessari per l'approvazione del provvedimento in oggetto, per l'anno 2009 non si prevedano oneri, giudica opportuno che la copertura finanziaria decorra dall'anno 2010 e sia corrispondentemente riformulata la clausola di cui all'articolo 3.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, preso atto di quanto evidenziato dal rappresentante del Governo, e rilevando come la riduzione degli oneri previsti dal provvedimento contempla tra l'altro la necessità di una revisione della relazione tecnica, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Legge comunitaria 2009.
(C. 2449 Governo).

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008.
(Doc. LXXXVII, n. 2).

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che il deputato Ravetto ha fatto pervenire la sua indisponibilità a partecipare alla seduta. Deposita, comunque, la relazione predisposta dal deputato Ravetto sul disegno di legge comunitaria per il 2009 e sulla relazione sulla partecipazione italiana all'Unione europea per il 2008 (vedi allegato 1).

Gioacchino ALFANO (PdL) rileva come quest'anno l'esame della relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea da parte della Commissione bilancio preceda di poco l'esame del progetto di riforma della legge n. 468 del 1978, evidenziando la necessità che il parere sulla relazione si muova nella stessa direzione della riforma approvata in prima lettura del Senato.

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Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, con riferimento ai chiarimenti richiesti con riferimento alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 2, precisa che la copertura a valere sul Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie ha carattere residuale e del tutto eventuale, essendo destinata a intervenire solo nei casi in cui gli ordinari stanziamenti di bilancio. Sottolinea, inoltre, con riferimento all'articolo 4 del provvedimento, che il meccanismo tariffario di cui all'articolo 9, comma 2, della legge n. 11 del 2005, richiamato dal medesimo articolo 4, consente l'integrale copertura dei costi sostenuti dalle amministrazioni competenti in materia di controlli, ferma restando l'applicazione dell'articolo 1, comma 46, della legge n. 266 del 2005. Per quanto attiene ai profili di copertura finanziaria, segnala la necessità di prevedere espressamente l'eventuale ricorso alle risorse del Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie, concordando sul fatto che il testo della lettera b) del comma 3 dell'articolo 8 dovrebbe fare riferimento all'assenza di nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, in luogo dell'attuale previsione dell'assenza di oneri aggiuntivi a carico dello Stato. Quanto alle osservazioni del deputato Alfano, rileva che, anche la relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008 dimostra l'attenzione che il Governo annette all'esigenza di assicurare sempre maggiore trasparenza e qualità della spesa pubblica. Ritiene che tali finalità siano pienamente conformi a quelle della proposta di riforma della legge di contabilità dello Stato recentemente approvata dal Senato, sottolineando come il Governo stia seguendo con particolare interesse la prospettata revisione della normativa contabile e intenda tenere nella massima considerazione eventuali osservazioni e proposte di modifica che saranno formulate nel corso dell'esame presso la Camera.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte quindi che, non appena apportate talune modifiche, verranno depositate la proposta di relazione sul disegno di legge comunitaria per il 2009 (vedi allegato 2) e la proposta di parere sulla relazione sulla partecipazione italiana all'Unione europea per il 2008 (vedi allegato 3) predisposte dal relatore.

Massimo VANNUCCI (PD), in considerazione dell'importanza del provvedimento, ritiene opportuno un rinvio dell'espressione del parere e dell'approvazione della relazione al fine di consentire il necessario approfondimento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, alla luce dell'esigenza segnalata dal deputato Vannucci, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani.

La seduta termina alle 11.50.