CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 giugno 2009
193.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 24 giugno 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 24 giugno 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.20.

Legge comunitaria 2009.
C. 2449 Governo.

(Relazione alla XIV Commissione).
Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008.
Doc. LXXXVII, n. 2.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 23 giugno 2009.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 17 giugno scorso, ha convenuto di concludere nell'odierna seduta l'esame preliminare dei provvedimenti in titolo.

Elisabetta RAMPI (PD), svolgendo preliminarmente alcune considerazioni di carattere generale sui temi collegati ai provvedimenti in esame, intende far notare la lontananza con cui l'Europa è ancora percepita dai cittadini, che è testimoniata dalla scarsa affluenza alle urne registratasi in occasione delle recenti elezioni del Parlamento europeo, che in Italia è stata causata anche dalla criticabile posizione assunta in merito dal Governo in carica. Osserva, infatti, che è ancora lunga la strada che porta alla piena affermazione di una cittadinanza europea e ad un alto grado di partecipazione democratica delle

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istituzioni comunitarie, laddove gli stessi Stati nazionali si rendono gravemente responsabili di questo evidente distacco del popolo dall'Unione, dal momento che essi tendono a considerare le elezioni delle istituzioni europee più come momento di verifica del proprio consenso politico che come reale occasione di costruzione di un soggetto politico unitario, che sia in grado di incidere sostanzialmente sulla vita quotidiana di ciascun individuo. Nel far presente che la diffusione di un sentimento europeista oggi sarebbe ancor più necessaria, considerata la grave crisi economica di dimensioni globali che ha colpito numerosi Paesi, rileva, al contrario, un rafforzamento degli Stati nazionali, che, chiusi a difesa dei propri interessi, non forniscono risposte adeguate a tale grave stallo economico, venendo a mancare sia nella predisposizione delle misure di emergenza sia nella realizzazione degli interventi strutturali. Ribadisce, in proposito, che lo stesso Governo italiano si è dimostrato incapace a fronteggiare la crisi e miope dinanzi alle costruttive proposte che il Partito democratico ha presentato in questo primo scorcio di legislatura.
Osserva, quindi, che la crisi in atto a livello mondiale è una precisa conseguenza delle politiche neo-liberiste che si sono affermate in un mercato ormai auto-regolamentato, generando una profonda sperequazione nella distribuzione del reddito e conducendo ad una impietosa marginalizzazione del «fattore lavoro». Occorre dunque, a suo avviso, imprimere un cambiamento di rotta, intraprendendo politiche attive tese a ridare centralità al lavoro, attraverso un rafforzamento del sistema di welfare che garantisca maggiori diritti per tutti i lavoratori.
Entrando nel merito del disegno di legge comunitaria 2009, preannuncia poi la presentazione di alcuni emendamenti da parte del suo gruppo, volti ad apportare sensibili miglioramenti al testo in esame: uno di essi sarà teso a sopprimere l'articolo 6 del provvedimento, al fine di evitare di prorogare ulteriormente il termine per l'attuazione delle norme comunitarie in materia di protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici, mentre altri si proporranno di fornire più definiti criteri di delega in materia di lavoro tramite agenzia interinale. In ordine a quest'ultimo aspetto, fa presente che le proposte di modifica preannunciate tenderanno ad introdurre elementi di uniformità rispetto alla normativa comunitaria, legati alla corretta terminologia di «lavoro interinale», correntemente in uso in Europa, che differisce da quella impropriamente utilizzata in Italia, che fa riferimento alle agenzie di somministrazione. Dopo aver sottolineato che su tematiche di questa portata sarebbe auspicabile un maggior coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, che, invece, in Italia risultano per lo più escluse da un confronto serio e approfondito, ribadisce la necessità di riportare il lavoro al centro delle politiche europee e nazionali, soprattutto in vista di una estensione dei regimi di tutela a favore dei soggetti più svantaggiati.

Giulio SANTAGATA (PD) intende stigmatizzare il notevole ritardo con cui il Parlamento viene annualmente chiamato ad esaminare la legge comunitaria e la relazione annuale, documenti, che, in base alla legge, dovrebbero essere presentati dal Governo alle Camere entro il 31 gennaio di ogni anno ed essere esaminati dai competenti organi parlamentari nei giorni successivi e non certo a ridosso dei mesi estivi. Ritiene che tale rallentamento delle procedure parlamentari, che si aggrava di anno in anno, determini un'iniqua sovrapposizione di norme comunitarie, la cui attuazione viene di continuo rinviata nel tempo, esponendo in tal modo il Paese all'apertura di procedure di infrazione da parte delle competenti istituzioni europee, che risultano, infatti, in costate aumento. Osserva che ciò contribuisce anche ad amplificare il sentimento di distacco dall'Europa sempre più diffuso presso i cittadini, che percepiscono una scarso interesse delle istituzioni a partecipare al processo di elaborazione della normativa comunitaria. Auspica, pertanto, che sulle procedure di esame della legge comunitaria

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possa essere avviata una approfondita riflessione da parte dei competenti organi delle Camere, in vista dell'introduzione - alla stregua di quanto già avviene per l'esame dei documenti di bilancio legati alla manovra di finanza pubblica - di una vera e propria «sessione comunitaria» dedicata alla discussione di tali provvedimenti, da svolgere, tendenzialmente, nei primi due mesi dell'anno.

Silvano MOFFA, presidente, nel dichiarare di condividere pienamente le considerazioni testé espresse dal deputato Santagata, sottolinea che il ritardo accumulato dal Parlamento nell'esame dei provvedimenti volti a dare attuazione alla normativa comunitaria costituisce ormai un elemento quasi patologico, rispetto al quale occorre intervenire rapidamente nelle sedi ritenute più opportune, in vista di una accelerazione delle relative procedure parlamentari di approvazione. Ritiene in tal senso auspicabile che la stessa XI Commissione, in sede di ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, possa valutare l'opportunità di assumere - per quanto di competenza - idonee iniziative, che pongano con forza l'esigenza di affrontare tali tematiche, fornendo chiari elementi di indirizzo e di orientamento agli organi deputati a decidere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara, quindi, concluso l'esame preliminare, ricordando che il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge C. 2449 è fissato alle ore 16 di oggi.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 24 giugno 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.40.

Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate.
C. 2312 Saglia e C. 2345 Narducci.

(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 14 maggio 2009.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto che non vi sono richieste di intervento, invita il relatore ad indicare le modalità per la prosecuzione dell'esame dei provvedimenti in titolo.

Michele SCANDROGLIO (PdL), relatore, in considerazione del contenuto sostanzialmente convergente delle proposte di legge nn. 2312 e 2345, riterrebbe utile procedere alla nomina di un Comitato ristretto per il seguito dell'istruttoria legislativa, al fine di verificare la possibilità di pervenire all'eventuale unificazione dei testi in esame.

Giuliano CAZZOLA (PdL), ricollegandosi ad alcune considerazioni svolte dal deputato Gnecchi nella precedente seduta, fa notare che la legge n. 243 del 2004 già conteneva una norma di delega - poi rimasta inattuata - che mirava a ridefinire la disciplina in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi, al fine di ampliare le possibilità di sommare i periodi assicurativi previste dalla legislazione vigente, prevedendo altresì l'opportunità, per gli iscritti a gestione separata, di ottenere l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria della contribuzione presso altre forme di previdenza obbligatoria. Giudica, pertanto, utile la costituzione di un Comitato ristretto, anche al fine di procedere ad un'attenta lettura della richiamata normativa, nonché di fornire, in linea più generale, importanti elementi di riflessione, in vista della predisposizione di un testo condiviso, che sappia individuare valide risposte per i lavoratori oggetto del presente intervento normativo.

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Marialuisa GNECCHI (PD), nel giudicare condivisibili le osservazioni del deputato Cazzola, evidenzia altresì la necessità di introdurre nell'ordinamento - e, dunque, nell'eventuale testo unificato dei provvedimenti in esame - un'apposita disciplina transitoria, attualmente non prevista da alcuna norma di legge, proprio al fine di consentire ai lavoratori autonomi esercenti professioni non regolamentate la facoltà di riscatto dei periodi di lavoro antecedenti, non coperti da adeguata contribuzione. Auspica, pertanto, che tale questione possa essere posta al più presto all'attenzione del Comitato ristretto, la cui istituzione reputa opportuna, anche al fine di giungere all'individuazione di soluzione normative che garantiscano a tali lavoratori l'accesso a un trattamento pensionistico più dignitoso.

Silvano MOFFA, presidente, propone quindi di procedere - secondo quanto prospettato dal relatore - alla nomina di un Comitato ristretto per il seguito dell'istruttoria legislativa delle proposte di legge nn. 2312 e 2345.

La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto, riservandosi il presidente di indicarne i componenti sulla base della designazione dei gruppi.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.