CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 giugno 2009
193.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 24 giugno 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 13.50.

5-01542 Rao e Vietti: Problematiche relative ai giudici onorari.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Roberto RAO (UdC) rinuncia ad illustrare l'interrogazione.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Auspica, conclusivamente, che il disegno

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di legge di riforma della magistratura onoraria possa essere presentato prima della sospensione estiva dei lavori parlamentari.

Roberto RAO (UdC), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta fornita, dalla quale emerge peraltro che vi sarebbero state «accertate irregolarità». Ritiene quindi che sia necessario fare chiarezza su tali irregolarità, anche per verificare se esse riguardino tutti o solo alcuni dei magistrati interessati. Ricorda come la questione prospettata sia ormai risalente, sia stata oggetto di molteplici atti di sindacato ispettivo e come non possa più essere rinviata la riforma organica della magistratura onoraria. Manifesta, in conclusione, la piena disponibilità del proprio gruppo a collaborare fattivamente per risolvere tale delicata questione.

5-01543 Ferranti e Oliviero: Sulla carenza di organico nella Procura di Crotone.

Donatella FERRANTI (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Donatella FERRANTI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario Caliendo per la risposta fornita. Auspica quindi che possa essere compiuta ogni attenta e idonea valutazione ai fini di una rapida ed efficace soluzione della questione prospettata, anche con riferimento al trasferimento di magistrati che possano concretamente assicurare la propria presenza presso la Procura e, eventualmente, all'assegnazione, in deroga alla normativa vigente, di giovani magistrati vincitori di concorso.

Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 24 giugno 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.10.

Legge comunitaria 2009.
C. 2449 Governo.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Relazione favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 giugno 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti al disegno di legge comunitaria 2009 (vedi allegato 3).

Manlio CONTENTO (PdL) illustra il suo emendamento 1.1 volto a sopprimere dall'allegato B il riferimento alla direttiva in materia di tutela ambientale. Tale soppressione sarebbe giustificata non dalla contrarietà al recepimento della predetta direttiva, quanto piuttosto dall'esigenza di valorizzare l'esame parlamentare in relazione all'introduzione nell'ordinamento italiano di una nuova disciplina organica in materia di tutela penale dell'ambiente. A tale proposito ricorda che nella scorsa legislatura la Commissione giustizia è stata per lungo tempo impegnata nell'elaborazione di un testo volto proprio a disciplinare in maniera organica la normativa sanzionatoria in materia di tutela dell'ambiente, senza tuttavia riuscire a trovare una soluzione adeguata per risolvere questioni relative alla formulazione delle fattispecie nonché ai rapporti tra il codice penale ed il codice ambientale. Tale difficoltà, derivante dalla complessità della materia della tutela penale dell'ambiente, rende necessario un esame parlamentare attento ed approfondito dei principi e

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criteri direttivi della delega che si intende conferire. Qualora non si intendesse rinunciare allo strumento della legge comunitaria per recepire la direttiva in materia di tutela penale ambientale si dovrebbe inserire nel testo un articolo aggiuntivo nel quale dovrebbero essere specificati i criteri e principi direttivi di delega. Ritiene tuttavia che anche in quest'ultimo caso l'esame parlamentare sarebbe comunque carente in quanto verrebbe sottratta alla Commissione competente in materia l'esame in sede referente di tale delega. Per tale ragione ritiene opportuno che la materia della tutela penale dell'ambiente sia oggetto di uno specifico disegno di legge, del quale auspica una pronta presentazione che consenta di recepire la direttiva su tale materia entro il 26 dicembre 2010.

Donatella FERRANTI (PD) dopo aver ricordato di aver presentato un emendamento identico a quello presentato dall'onorevole Contento, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 8.1 volto a prevedere che in determinate materie legate alla criminalità transnazionale vi siano dei momenti di contatto non solo a livello amministrativo ma anche a livello giudiziario.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Contento 1.1 e Ferranti 1.2, dei quali condivide pienamente la ratio, e parere contrario sull'emendamento Ferranti 8.1. Formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge comunitaria 2009, per le parti di competenza della Commissione Giustizia (vedi allegato 4).

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime contrario sull'emendamento Ferranti 8.1, mentre sulle restanti proposte emendative esprime parere contrario affinché siano respinte per poter essere poi presentate in Assemblea ed essere valutate con maggior attenzione.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Contento 1.1 e Ferranti 1.2 e respinge l'emendamento Ferranti 8.1.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la propria proposta di relazione favorevole.

La Commissione approva la proposta di relazione favorevole e nomina il Presidente Giulia Bongiorno quale relatore per riferire presso la Commissione Politiche dell'Unione Europea.

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008. Legge comunitaria 2009.
Doc. LXXXVII, n. 2.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame della relazione, rinviata nella seduta del 23 giugno 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, formula una proposta di parere favorevole sulla relazione in esame.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 24 giugno 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.30

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Disposizioni in materia di violenza sessuale.
C. 611 Caparini, C. 666 Lussana, C. 817 Angela Napoli, C. 924 Pollastrini, C. 688 Prestigiacomo, C. 574 De Corato, C. 952 Pelino, C. 1424 Governo, C. 2167 Pelino, C. 2142 Saltamartini, C. 2194 Carlucci e C. 2229 Cosenza.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 giugno 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi al testo unificato in esame.

Donatella FERRANTI (PD) nell'illustrare la ratio del complesso degli emendamenti presentati dal suo gruppo, sottolinea come questi siano incentrati sulla necessità che la legge individui condotte determinate e pene adeguate e proporzionali, senza cedere alla tentazione, causata dall'emotività del momento, di introdurre eccessivi inasprimenti delle sanzioni. Esaminando il testo unificato, inoltre, appare necessario un rafforzamento delle misure di informazione, prevenzione e rieducazione, nonché una disciplina specifica dell'incidente probatorio. Insiste quindi nell'approvazione degli emendamenti presentati dal suo gruppo, molti dei quali possono essere condivisi dalla maggioranza.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO riservandosi di esprimere in modo analitico il parere del Governo sulle proposte emendative presentate, evidenzia tuttavia sin d'ora talune questioni particolarmente delicate e che dovranno essere attentamente valutate dalla Commissione. Si riferisce, in particolare, agli emendamenti Contento 1.30 e Lorenzin 1.6. Tali emendamenti tentano entrambi di rispondere all'esigenza di distinguere, in maniera più netta di quanto non faccia l'attuale disciplina, la gravità delle diverse condotte riconducibili all'609-bis del codice penale, ritenendo preferibile la soluzione di cui all'emendamento 1.30. Si riserva, inoltre, di approfondire talune delle proposte emendative riferite all'articolo 8, con particolare riferimento a quelle volte ad introdurre disposizioni che coinvolgono la competenza di ministeri diversi da quello della giustizia, ritenendo necessaria anche la valutazione di questi ultimi.

Carolina LUSSANA (LNP), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Contento 1.30 e Lorenzin 1.6, rimettendo alla Commissione la scelta della soluzione normativa più adeguata tra quelle proposte dai predetti emendamenti. Esprime parere favorevole sulle seguenti proposte emendative: Contento 1.100, Ferranti 1.8, ove riformulato, Vietti 1.9, Pelino 1.01, Lorenzin 2.4, ove riformulato, Contento 2.100, Ferranti 2.7. Si rimette alla Commissione per quanto concerne l'emendamento Lorenzin 2.5. Esprime parere favorevole sulle proposte emendative Contento 3.100, a condizione che sia approvato l'emendamento Contento 1.30, Concia 3.05, ove riformulato, Ferranti 4.3 e Lo Presti 4.020. Invita i presentatori al ritiro dell'articolo aggiuntivo 4.02, poiché la materia è oggetto del disegno di legge di ratifica della Convenzione di Lanzarote. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Contento 5.101, identico all'emendamento 5.100 del relatore, e Di Pietro 7.1, identico all'emendamento del relatore 7.100. Si rimette alla Commissione sull'emendamento Brigandì 7.102. Esprime parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Ferranti 8.04 e 8.05, Ferranti 8.06, ove riformulato, e Concia 8.013, ove riformulato. Invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Ferranti 8.08, che potrebbe essere trasformato in un ordine del giorno da presentare all'Assemblea. Si riserva di esprimere il parere sulle altre proposte emendative riferite all'articolo 8, ritenendo necessaria una valutazione dei ministeri competenti. Invita al ritiro di tutte le restanti proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario sulle stesse.

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Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello del relatore fatta eccezione per l'emendamento Lorenzin 1.6, rispetto al quale esprime parere contrario, ritenendo preferibile la soluzione dell'emendamento Contento 1.30.

Manlio CONTENTO (PdL) illustra il proprio emendamento 1.30, volto ad introdurre una autonoma fattispecie che sanzioni, con la reclusione da due a sei anni, gli atti sessuali vietati, consistenti nei fatti di cui all'articolo 609-bis che, per specifiche modalità dell'azione o per la natura degli atti commessi, sono di minore gravità. Tale emendamento ha lo scopo di evitare, anche ai fini dell'iscrizione nel casellario giudiziario, che condotte caratterizzate da un diverso disvalore siano comunque accumunate sotto la rubrica di cui all'articolo 609-bis del codice penale, relativo al delitto di violenza sessuale. Sottolineando la delicatezza della questione prospettata, ritiene che si debba valutare l'opportunità di accantonare l'esame degli emendamenti 1.30 e 1.6.

Giulia BONGIORNO, presidente, sottolinea come la scelta tra le soluzioni previste dagli emendamenti Contento 1.30 e Lorenzin 1.6, ovvero il mantenimento dell'articolo 609-bis, comma 3, come formulato nel testo unificato, sia particolarmente delicata e richieda certamente un'attenta riflessione da parte della Commissione. Anche al fine di valutare l'opportunità di un accantonamento, invita i colleghi ad intervenire sul punto.

Francesco Paolo SISTO (PdL) ritiene sostanzialmente preferibile la soluzione prospettata dall'emendamento Contento 1.30, poiché configura una fattispecie autonoma per condotte che presentano minore disvalore rispetto a quelle tipiche dell'articolo 609-bis. In tal modo anche nel certificato penale si avrebbero iscrizioni corrispondenti alla gravità della condotta posta in essere. Ciò nonostante sottolinea come forse sarebbe opportuno introdurre nella fattispecie elementi di maggiore determinatezza rispetto al semplice riferimento alla «minore gravità» del fatto.

Antonio DI PIETRO (IdV) ritiene che la fattispecie di cui all'emendamento 1.30 sia sufficientemente determinata in virtù del rinvio ai fatti di cui all'articolo 609-bis. D'altra parte ritiene di fondamentale importanza che al giudice sia consentito di valutare in concreto la gravità del fatto. Tale circostanza rende inopportuna una eccessiva tipizzazione della condotta.

Donatella FERRANTI (PD) rileva che gli emendamenti in esame dovrebbero essere accantonati, per consentire alla Commissione una approfondita riflessione. Ritiene che le esigenze alla base dell'emendamento 1.30, come illustrate dall'onorevole Contento, siano comprensibili, ma rileva come il riferimento alla «minore gravità» dei fatti possa essere eccessivamente indeterminata e fuorviante.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che il riferimento ai «casi di minore gravità» è già contenuto nel terzo comma del vigente articolo 609-bis del codice penale.

Federico PALOMBA (IdV) ritiene preferibile mantenere il testo dell'articolo 609-bis come formulato nel testo unificato. Sottolinea, infatti, che la configurazione di una fattispecie autonoma, come quella di cui all'emendamento Contento 1.30, determinerebbe sostanzialmente un ritorno alla situazione antecedente alla riforma del 1996, laddove si distingueva tra violenza sessuale e atti di libidine violenta. Si configurerebbe quindi una ipotesi di violenza «minore», che rappresenterebbe certamente un passo indietro anche dal punto di vista culturale.

Giulia BONGIORNO, presidente, esprime forti perplessità sull'emendamento 1.30 sia sotto il profilo della determinatezza che della opportunità di individuare un nuovo reato in materia di violenza sessuale che sia caratterizzato da una minore gravità. Ritiene, a tale proposito,

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che la eventuale minore gravità di un atto di violenza sessuale possa già essere valutata in concreto dal giudice sia attraverso sia i criteri di cui all'articolo 133 del codice penale sia l'ipotesi attenuata di cui al secondo comma dell'articolo 609-bis del codice penale. Propone quindi l'accantonamento degli emendamento Contento 1.30 e Lorenzin 1.6.

La Commissione approva la proposta di accantonamento degli emendamenti Contento 1.30 e Lorenzin 1.6.

Manlio CONTENTO (PdL) illustra il proprio emendamento 1.100 volto a sostituire il comma 2 dell'articolo 1, prevedendo una modifica dell'articolo 407 del codice di procedura penale in materia di durata delle indagini preliminare anziché l'articolo 99, quinto comma, del codice penale, in materia di recidiva, il quale, peraltro, richiama la predetta disposizione del codice di procedura al fine di individuare i reati per i quali l'aumento di pena è obbligatorio in caso di recidiva. Tale scelta è dettata dalla considerazione che il quinto comma dell'articolo 99 connette l'obbligatorietà della recidiva alla maggiore durata delle indagini preliminari stabilita per i reati di cui all'articolo 407, comma 2, lettera a), del codice di procedura penale. Al fine di rispettare tale connessione, ritiene che sia più opportuno ampliare l'ambito applicativo della predetta lettera a) inserendovi anche il reato di violenza sessuale non aggravata anziché inserire nell'articolo 99, al quinto comma, il riferimento a quest'ultimo reato.

Francesco Paolo SISTO (PdL) ritiene che l'emendamento in esame debba essere posto in votazione solo dopo che sia stata risolta la questione precedentemente accantonata relativa alle ipotesi attenuate di violenza sessuale ovvero alla introduzione nell'ordinamento della fattispecie di atti sessuali vietati, in quanto ritiene che la recidiva obbligatoria non debba essere prevista nel caso di atti di minore gravità.

Antonio DI PIETRO (IdV) dichiara di condividere l'intervento dell'onorevole Contento, mentre esprime forte perplessità sui rilievi dell'onorevole Sisto.

Donatella FERRANTI (PD) esprime forti dubbi sull'emendamento Contento 1.100, in quanto non ritiene opportuno prevedere un prolungamento dei tempi delle indagini preliminari per il reato di violenza sessuale, in quanto si tratta di un reato per il cui accertamento sono necessarie indagini tempestive da concludere in tempi ravvicinati alla commissione del fatto. Per tale ragione, dichiara di preferire la formulazione del comma 2 del testo unificato, diretta a modificare l'articolo 99 del codice penale.

Manlio CONTENTO (PdL), replicando all'onorevole Ferranti, osserva che i termini previsti dall'articolo 407 del codice di procedura penale non sono certamente da considerare quali termini minimi di indagine, quanto piuttosto quali termini massimi. Ciò significa che anche dopo la modifica dell'articolo 407 nella maniera prevista dall'emendamento 1.100 le indagini potranno essere concluse in 15 giorni.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO, dopo aver condiviso l'intervento dell'onorevole Contento, invita la Commissione a valutare l'opportunità di limitare l'obbligatorietà della recidiva e, quindi, l'estensione dei termini di durata delle indagini preliminari alle ipotesi in cui il reato di violenza sessuale non sia attenuato in ragione della minore gravità del fatto commesso in concreto.

Manlio CONTENTO (PdL) ritiene che, alla luce degli interventi dell'onorevole Sisto e del rappresentante del Governo, possa essere opportuno accantonare l'emendamento in esame per esaminarlo successivamente all'esame degli emendamenti relativi agli atti di minore gravità che la Commissione ha precedentemente accantonato.

Donatella FERRANTI (PD) condivide l'esigenza di accantonare l'emendamento Contento 1.100.

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Carolina LUSSANA (LNP), relatore, dichiarando di condividere quanto rappresentato dall'onorevole Contento, propone di accantonare gli emendamenti Contento 1.100, Ferranti 1.8 e Vietti 1.9.

La Commissione approva la proposta di accantonamento degli emendamenti Contento 1.100, Ferranti 1.8 e Vietti 1.9 ed approva l'articolo aggiuntivo Pelino 1.01, fatto proprio dall'onorevole Lorenzin.

Beatrice LORENZIN (PdL) riformula il suo emendamento 2.4 portando la pena minima da otto a sette anni (vedi allegato 5).

La Commissione approva l'emendamento Lorenzin 2.4 (nuova formulazione).

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento Lorenzin 2.4 (nuova formulazione) non sarà posto in votazione l'emendamento Di Pietro 2.1.

Manlio CONTENTO (PdL) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.100 volto a sopprimere la circostanza aggravante del reato di violenza sessuale prevista dal numero 5-bis dell'articolo 609-ter così come modificato dall'articolo 2 del testo unificato in esame, rilevando che la predetta circostanza, relativa al caso in cui la violenza sia stata commessa nei confronti di persona che non abbia compiuto gli anni diciotto da parte di una persona cui per ragioni di cura, educazione, istruzione, vigilanza o custodia, il minore è affidato o con cui il minore convive, possa creare dei problemi applicativi relativamente ad altre disposizioni inerenti a violenze sessuali nei confronti di minori. Ritiene, inoltre, che debba essere soppressa anche la circostanza aggravante di cui al numero 5-ter che troverebbe applicazione in presenza di una delle circostanze previste ai numeri 4), 5), 6), 8), 9) e 11) dell'articolo 61. Si tratta in tal caso di una duplicazione di circostanze che non trova alcuna giustificazione.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO condividendo l'intervento dell'onorevole Contento, invita il medesimo a riformulare l'emendamento 2.100 prevedendo anche la soppressione del numero 5-ter.

Carolina LUSSANA (LNP), relatore, condivide la richiesta di riformulazione del rappresentante del Governo.

Manlio CONTENTO (PdL) riformula l'emendamento 2.100 nel senso proposto dal rappresentante del Governo e dal relatore (vedi allegato 5).

Antonio DI PIETRO (IdV) dichiara di essere d'accordo sulla soppressione delle aggravanti di cui ai numeri 5-bis e 5-ter.

Cinzia CAPANO (PD) ritiene che la circostanza aggravante di cui al numero 5-bis debba essere mantenuta in quanto non comporta alcun problema interpretativo, punendo in maniera rafforzata una ipotesi di violenza sessuale di particolare gravità.

Francesco Paolo SISTO (PdL), raccomandando la soppressione dell'aggravante 3 di cui al numero 5-ter, si sofferma sulla incongruenza sotto il profilo giuridico della previsione di una aggravante ad effetto speciale che abbia contenuto identico di circostanze generali previste dall'articolo 61 del codice penale.

Donatella FERRANTI (PD) condivide la scelta di sopprimere il numero 5-ter, mentre ritiene opportuno mantenere l'aggravante di cui al numero 5-bis.

La Commissione approva l'emendamento Contento 2. 100 (nuova formulazione).

Enrico COSTA (PdL), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva, concordi i rappresentanti dei gruppi del Partito Democratico, della Lega e di Italia dei Valori, l'opportunità di non proseguire nella giornata di giovedì 24 giugno 2009 l'esame degli emendamenti, rinviandolo a martedì,

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al fine di consentire ai deputati di meglio approfondire le rilevanti questioni oggi accantonate.

Donatella FERRANTI (PD) e Federico PALOMBA (IdV) confermano quanto appena dichiarato dall'onorevole Costa.

Giulia BONGIORNO, presidente, prendendo atto di quanto appena dichiarato dai rappresentanti dei gruppi del Popolo delle Libertà, del Partito Democratico e di Italia dei Valori, avverte che la seduta prevista per domani non avrà luogo e che l'esame degli emendamenti proseguirà e si concluderà nella giornata di martedì prossimo. Rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.50.