CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 giugno 2009
192.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 23 giugno 2009.

Audizione del Capo del IV Reparto dello Stato Maggiore dell'Aeronautica, Gen. B.A. Gabriele Salvestroni, in relazione al Programma pluriennale di A/R n. SMD 09/2009 (atto n. 89), del Vice Capo del IV Reparto Logistica ed Infrastrutture dello Stato Maggiore della Difesa, Contramm. Ferdinando Giuffrida, in relazione ai Programmi pluriennali di A/R n. SMD 10/2009 (atto n. 90) e di A/R n. SMD 13/2009 (atto n. 93), del Capo del 3o Reparto Pianificazione Generale dello Stato Maggiore della Marina, Amm. D. Salvatore Ruzittu, in relazione al Programma pluriennale di A/R n. SMD 11/2009 (atto n. 91) e del Vice Capo del IV Reparto logistico dello Stato Maggiore dell'Esercito, Gen. B. Vito dell'Edera, in relazione al Programma pluriennale di A/R n. SMD 12/2009 (atto n. 92).

Le audizioni informali sono state svolte dalle 11.05 alle 12.05.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 23 giugno 2009. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 12.15.

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Indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, a venti anni dall'entrata in vigore della legge 4 ottobre 1988, n. 436.
Audizione dell'Amministratore delegato di Fincantieri, dottor Giuseppe Bono.

(Svolgimento e conclusione)

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Introduce, quindi, l'audizione.

Giuseppe BONO, amministratore delegato di Fincantieri, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono quindi i deputati Roberto SPECIALE (PdL), Pier Fausto RECCHIA (PD) e Augusto DI STANISLAO (IdV).

Giuseppe BONO, amministratore delegato di Fincantieri, risponde ai quesiti formulati.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 13.20.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.20 alle 13.25.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 23 giugno 2009. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 13.25.

Legge comunitaria 2009.
C. 2449 Governo.

(Relazione alla XIV Commissione).
Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2008.
Doc. LXXXVII, n. 2.

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda le modalità di esame dei provvedimenti in titolo e i criteri di ammissibilità degli emendamenti al disegno di legge comunitaria per le parti di competenza.

Giuseppe FALLICA (PdL), relatore, osserva che il presente disegno di legge, recante norme generali sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo comunitario e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari, rappresenta lo strumento cardine, ancorché non esclusivo, per l'adeguamento dell'ordinamento interno al diritto comunitario per l'anno 2009.
Il provvedimento consta di 9 articoli, suddivisi in tre capi.
Il capo I contiene le disposizioni che conferiscono al Governo una delega legislativa per l'attuazione di direttive (elencate negli allegati A e B) che richiedono l'introduzione di normative organiche e complesse.
Il capo II reca disposizioni particolari di adempimento per l'attuazione di specifiche direttive.

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Il capo III è dedicato all'attuazione delle decisioni quadro adottate dall'Unione europea nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale (il cosiddetto terzo pilastro dell'Unione europea).
Ritiene quindi che il provvedimento non presenti profili di particolare interesse per le competenze della Commissione Difesa.
Con riferimento alla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2008, ricorda che il Consiglio europeo del dicembre 2008 ha approvato il Rapporto sull'attuazione della European Security Strategy, che rappresenta non solo un rapporto degli ultimi 5 anni dalla stesura del documento di indirizzo strategico, ma anche il suo aggiornamento. Come evidenziato dalla relazione in esame, uno dei punti su cui è stata posta la maggiore attenzione è stato quello della proliferazione delle armi di distruzione di massa. In particolare, il citato documento, nel menzionare la fragilità di alcuni Stati in varie regioni del mondo, ha posto l'accento sulla crescente importanza e sui progressi europei nel campo delle attività di riforma del settore della sicurezza e in quello del disarmo, smobilitazione e reintegrazione che sono svolte in stretto collegamento con il resto della Comunità internazionale.
Per quanto riguarda le operazioni PESD, la predetta relazione evidenzia come l'Unione europea abbia continuato e rafforzato, nel corso del 2008, il proprio impegno attraverso missioni civili e militari con compiti che vanno dal mantenimento della pace e dal monitoraggio dell'attuazione dei processi di pace fino alla consulenza e all'assistenza nei settori militare, della polizia, del controllo delle frontiere e della lotta contro la pirateria. Tutte le operazioni PESD mostrano una relazione molto stretta tra gli aspetti civili e militari, che testimonia l'attuale tendenza a considerare gli aspetti di sicurezza in termini «globali». Infatti è proprio la capacità di utilizzare sia strumenti civili che militari che costituisce il valore aggiunto che l'Unione europea apporta alla gestione delle crisi. In questo ambito, la relazione sottolinea la spinta propulsiva fornita dalla Presidenza di turno francese nello sviluppare ulteriormente le attività della PESD.
La relazione, inoltre, ricorda che nel 2008 nuove missioni militari e civili sono state avviate: due militari in Africa, rispettivamente in Ciad e Repubblica Centro Africana (EUFOR Ciad-RCA) e al largo delle coste somale (Atalanta), e due civili in Kosovo (EULEX Kosovo) e in Georgia (EUMM Georgia). La relazione in oggetto sottolinea inoltre la rilevanza della missione di polizia EUPOL in Afghanistan per la quale è in fase di attuazione la decisione di raddoppiare progressivamente il numero del personale impiegato. In questo contesto, l'Italia ha continuato a fornire un contributo di primissimo piano in termini di unità di personale, di risorse materiali e di connesso sostegno finanziario nella maggioranza delle missioni PESD attualmente in corso.
Per quanto riguarda lo sviluppo delle capacità militari, sulla base delle raccomandazioni fornite dal Progress Catalogne 07, approvato al termine della Presidenza di turno portoghese (novembre 2007), il Comitato Militare dell'Unione europea ha elaborato un documento che individua e classifica le carenze relative alle capacità militari in sequenza prioritaria. Tale documento ha costituito uno degli elementi sulla base dei quali l'Agenzia Europea della Difesa (EDA) ha potuto elaborare il piano di sviluppo delle capacità militari che rappresenta lo strumento di gestione che consente di avere una definizione complessiva delle capacità esprimibili dall'Unione europea, utili a sostenere gli eventuali impegni militari da intraprendere nell'ambito della PESD.
Per quanto riguarda le capacità di risposta dello strumento militare, in aderenza ai requisiti di proiettabilità, sostenibilità e di interoperabilità, sin dal 2004, l'Unione europea ha deciso di dotarsi di pacchetti di Forze, denominate «EU Battlegroup», capaci di operare in aree distanti con tempi di intervento ristretti (5-10 giorni) ed in grado di essere sostenuti

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per un periodo che va da 30 a 120 giorni. Dal 1o gennaio 2007, è stata raggiunta la piena capacità di generazione di tali forze. Poiché la capacità dei Battlegroup, così come fino ad oggi sviluppata, ha carattere sostanzialmente «terrestre», al fine di concretizzare capacità di Risposta Rapida anche per le componenti marittime ed aeree, sono stati sviluppati, con un rilevante contributo concettuale nazionale, i corrispondenti concetti Air e marittime, nonché le successive indicazioni dei necessari assetti e capacità che potrebbero essere disponibili per far fronte ad eventuali esigenze.
In analogia con quanto fatto in ambito militare, la componente «civile» ha sviluppato un processo di pianificazione delle capacità, denominato «Civilian Headline Goal 2008». Il Consiglio Affari Generali e Relazioni esterne del 19 novembre 2007, ha preso atto del completamento del citato processo di pianificazione delle capacità 2008 ed ha approvato l'avvio (dal 1o gennaio 2008) di un nuovo processo da realizzare per il 2010, che dovrà migliorare il livello di presenza «civile» nelle operazioni di crisi, sia sul campo sia a Bruxelles, concentrandosi su aspetti particolari quali la sicurezza in teatro, addestramento, supporto logistico e «procurement».
La relazione in oggetto, infine, ricorda che l'Agenzia europea per la difesa (European Defence Agency - EDA), dopo una fase iniziale finalizzata alla costituzione e al consolidamento della struttura organizzativa, ha dedicato l'ultimo anno, prioritariamente alla definizione di politiche e strategie. Al tempo stesso, ha avviato diversi programmi di cooperazione congiunti. Tra le principali attività attualmente in essere si evidenzia il citato Piano di sviluppo delle Capacità, alla cui definizione ha partecipato l'Italia. Per quanto riguarda l'impegno nazionale in termini di effettivi programmi di ricerca in cooperazione, la relazione rammenta che l'Italia attualmente è inserita in 42 programmi nei quali viene assicurato il contributo dell'industria nazionale. Un altro settore primario per l'EDA, nel quale l'Italia ha svolto un ruolo attivo, è quello della cooperazione nel campo degli armamenti.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sui provvedimenti in esame, si riserva di presentare, a conclusione del dibattito, una proposta di relazione con riferimento al disegno di legge comunitaria 2009 e una proposta di parere con riguardo alla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2008.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA si riserva di intervenire nel corso del prosieguo dell'esame.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che, come stabilito nell'odierna riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, il termine per la presentazione degli emendamenti sul disegno di legge in oggetto, è fissato per mercoledì 24 giugno 2009, alle ore 10.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.30.