CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 giugno 2009
190.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 18 giugno 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'interno Michelino Davico ed i sottosegretari di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo e Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La seduta comincia alle 9.10.

Disposizioni concernenti il divieto di svolgimento di propaganda elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione.
C. 825 Angela Napoli, C. 783 Rossa e C. 972 Oliverio.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 giugno 2009.

Angela NAPOLI (PdL), relatore, ad integrazione della relazione già svolta, ritiene opportuno sottoporre alla Commissione alcune considerazioni volte ad evidenziare la necessità di approvare un testo finalizzato a prevedere il divieto di svolgimento di propaganda elettorale per le persone sottoposte a misura di prevenzione, così come previsto dalle proposte in esame, che presentano contenuti pressoché identici.
Ritiene che sia irragionevole la circostanza che il sorvegliato speciale non abbia legittimazione elettorale attiva e passiva, ma possa partecipare attivamente a campagne elettorali. È a tutti chiaro che il momento più delicato nei rapporti tra criminalità organizzata e politica è proprio quello della campagna elettorale. È in questa fase che si stringono rapporti sulla base dei quali esponenti della criminalità organizzata offrono voti a candidati in cambio di favori futuri, che spesso attengono al campo degli affari pubblici ed in

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particolare agli appalti. Non ritiene che sia sufficiente la normativa vigente per scongiurare tali rischi. L'articolo 416-ter del codice penale, infatti, punisce il cosiddetto voto di scambio solo nel caso in cui sia comprovato lo scambio di denaro tra il candidato e l'elettore. Proprio in ragione della difficoltà di provare tale scambio ha trovato finora una scarsa applicazione la predetta disposizione, mentre nella realtà si registra una stretta collusione tra politica e criminalità organizzata proprio nella fase elettorale. È quindi necessario adottare norme che impediscano ai candidati di affidarsi per la loro campagna elettorale ai pregiudicati che hanno il controllo del territorio, che ostentano la disponibilità in fase elettorale perché certi della non punibilità. Evidenzia, come testimonianza diretta, di avere ricevuto una lettera, trasmessa al procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, firmata da un pregiudicato sottoposto agli arresti domiciliari, nella quale veniva quantificato l'apporto del medesimo e della sua famiglia nei confronti del sindaco e del vice sindaco, che si erano recati a casa del sorvegliato speciale per ottenere voti per il rinnovo del comune di Filandari. Ricorda, inoltre, che di recente è stato commissariato il consiglio comunale di Taurianova per infiltrazioni mafiose. Come si legge in atti pubblici relativi a tale scioglimento divulgati dagli organi di informazione, durante la compagna elettorale l'ex vicesindaco «prometteva vari favori, tutti concessi dopo le elezioni, a persona sottoposta a speciale misura di prevenzione in cambio dell'influenza esercitata da questa sul corpo elettorale». Sottolinea, infine, che anche per le ultime elezioni europee sarebbero in corso indagini per lo scambio di voto.
Le proposte di legge in esame oltre a prevedere la punibilità del sorvegliato speciale e ad impedire lo svolgimento di attività nella campagna elettorale prevedono anche la punibilità per il candidato che se ne serve fino all'ineleggibilità del medesimo. Rileva che la sua proposta di legge, presentata anche nelle tre precedenti legislature, è stata sottoposta a critiche perché punisce anche il candidato. È stata paventata la possibilità di una strumentalizzazione della disposizione che si intende introdurre nell'ordinamento che si potrebbe tradurre in una manovra contro candidati facendoli surrettiziamente apparire come soggetti che si avvalgono dolosamente della campagna elettorale svolta da persone sottoposte a misure di prevenzione. In realtà tale rischio non sussiste in quanto il coinvolgimento del candidato dovrà essere provato attraverso elementi certi ed obiettivi e non, ad esempio, attraverso il mero ritrovamento di un volantino elettorale nell'abitazione di un pregiudicato. La proposta in esame, infatti, richiede che ci siano prove chiare di collusione. Ricorda inoltre che anche noti giuristi si sono espressi favorevolmente sulla sua proposta di legge, la quale è stata redatta dal Centro studi Lazzati di Lamezia Terme. Conclude ribadendo la necessità di colmare un vuoto normativo che finisce per favorire la collusione tra criminalità organizzata e politica.

Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara di condividere pienamente lo spirito delle proposte di legge in esame e l'intervento della relatrice appena svolto. Ritiene che il Parlamento abbia il dovere di intervenire su una materia tanto delicata come quella in esame, che ha forti ripercussioni sul rapporto tra politica e criminalità. Tali proposte hanno il pregio di anticipare la tutela penale a momenti antecedenti rispetto a quelli della commissione di gravi delitti. Non ritiene che siano assolutamente fondate le critiche ad esse apportate, in quanto la punibilità del candidato che dolosamente si avvale della campagna elettorale di soggetti per i quali la legge stabilisce un divieto in tal senso deriva dai principi generali. Nella veste di Presidente della Commissione giustizia dichiara che farà tutto ciò che rientra nella propria disponibilità affinché venga approvato celermente dalla Commissione un testo unificato delle proposte di legge in esame.
Il sottosegretario Michelino DAVICO, dopo aver dichiarato che il Governo parteciperà

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attivamente all'esame delle proposte di legge in esame, invita la Commissione a considerare che presso la I Commissione è in corso di svolgimento l'esame di proposte di legge in materia di reati elettorali, che non toccano il tema oggetto della proposte in esame, ma che comunque investono questioni connesse ad esso, come ad esempio il termine di prescrizione dei predetti reati.

Giulia BONGIORNO, presidente, dopo aver rilevato che il tema del divieto di svolgimento di propaganda elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione ha una valenza tutta propria che deve essere rinvenuta nella valutazione dell'opportunità che un soggetto sottoposto a tali misure possa legittimamente influenzare l'elettorato, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento.
C. 2364, approvata dal Senato, e petizione n. 638.

(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 17 giugno 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni sulla Corte penale internazionale.
C. 1439 Melchiorre, C. 1782 Di Pietro e C. 2445 Bernardini.

(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 26 maggio 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche al codice penale in materia di prescrizione del reato.
C. 1235 Ferranti.

(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta dell'11 giugno 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.40.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI COMUNITARI

Libro verde sulla revisione del regolamento (CE) n. 44/2001 del Consiglio concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale (COM(2009)175 def.)

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo sull'applicazione del regolamento (CE) n. 44/2001 del Consiglio concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale (COM(2009)174 def.)