CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 giugno 2009
189.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 17 giugno 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato dello sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 14.45.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo internazionale del 2006 sui legni tropicali, con Allegati, fatto a Ginevra il 27 gennaio 2006.
C. 2450 Governo approvato dal Senato.

(Esame e approvazione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del disegno di legge di ratifica in oggetto.

Stefano ALLASIA (LNP), relatore, sottolinea che l'Accordo internazionale sui legni tropicali (International Tropical Timber Agreement - ITTA) in esame, che consta di un Preambolo, 46 articoli e tre Allegati, si propone la realizzazione di programmi di ricerca e di sviluppo, la commercializzazione e la distribuzione del legname tropicale, la gestione forestale e il mantenimento dell'equilibrio ecologico nelle zone interessate. L'Accordo, sottoscritto dall'Italia il 26 giugno 2008, è destinato a sostituire il precedente Accordo stipulato a Ginevra il 26 gennaio 1994 (ITTA 1994), ratificato da parte italiana con la legge 16 aprile 1998, n. 120. Come si legge nella relazione che accompagna il disegno di legge di ratifica in esame (A.S. 1439), che il Senato ha approvato il 14 maggio 2009, l'Organizzazione internazionale sui legni tropicali, l'organismo responsabile dell'attuazione degli accordi in materia, ha esteso l'efficacia dell'Accordo ITTA 1994 al periodo 2007-2009 per consentire a tutti i paesi membri di concludere l'iter di ratifica del nuovo Accordo del 2006.
L'articolo 1 dell'Accordo in esame, nel rispetto di una gestione forestale sostenibile, indica i seguenti obiettivi: lotta alla

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povertà e all'illegalità delle pratiche di deforestazione nei paesi produttori, anche attraverso l'istituzione di speciali «forum di consultazione»; azioni a sostegno della ricerca e dello sviluppo nonché l'adozione di meccanismi che incrementino nuove risorse finanziarie.
L'articolo 2 contiene le definizioni utilizzate nel testo dell'Accordo.
Gli articoli 3 e 4 dispongono in ordine alla sede (attualmente Yokohama, in Giappone), alla struttura e ai membri dell'Organizzazione internazionale dei legni tropicali che, istituita dall'accordo internazionale del 1983 sui legni tropicali, rimane in essere per l'attuazione dell'Accordo, esercitando le sue funzioni attraverso il Consiglio internazionale dei legni tropicali.
L'articolo 5 prevede la partecipazione, nelle fasi di negoziazione, conclusione e applicazione di accordi internazionali, anche delle Organizzazioni intergovernative, facendo esplicito riferimento alla Comunità europea.
La composizione, le competenze, le mansioni e le funzioni del Consiglio internazionale dei legni tropicali, organo direttivo costituito da tutti i paesi membri dell'Organizzazione, produttori e consumatori, nonché l'indicazione delle funzioni relative alle cariche del presidente e vice presidente sono recate dagli articoli 6-8.
L'articolo 9 dispone in tema di frequenza ed ubicazione delle sessioni ordinarie (almeno una all'anno) e straordinarie del Consiglio.
La ripartizione dei voti tra paesi produttori e paesi consumatori, con la specificazione dei criteri di assegnazione dei voti, l'illustrazione della procedura di voto, nonché l'indicazione del quorum necessario per la validità delle riunioni del Consiglio sono riportate dagli articoli 10-13.
L'articolo 14 tratta la nomina, da parte del Consiglio, del direttore esecutivo, il funzionario amministrativo più elevato in grado, che a sua volta nomina il personale, definendo la posizione di tali soggetti nei confronti di altre organizzazioni.
Gli articoli 15 e 16 fanno riferimento alla cooperazione tra l'TTO con gli organi e le agenzie delle Nazioni Unite e con istituzioni internazionali e regionali, con organizzazioni non governative, con il settore privato e la società civile, prevedendo anche l'ammissione di osservatori.
L'articolo 17 disciplina lo stato giuridico, i privilegi e le immunità dell'Organizzazione ITTO e dei suoi membri.
Gli articoli 18-21, che recano disposizioni finanziarie, istituiscono i conti finanziari e la rispettiva metodologia di calcolo, distinguendoli in «conto amministrativo», «conto speciale» e «Fondo per il partenariato di Bali». Il «conto amministrativo» è finanziato dai contributi annui fissati per ciascuno Stato membro, in conformità delle rispettive procedure costituzionali o istituzionali, e comprende i costi amministrativi di base (stipendi, eccetera) e i costi operativi essenziali (a copertura di riunioni di esperti, pubblicazioni di studi e valutazioni); il «conto speciale», destinato a finanziare programmi tematici, si avvale di contributi volontari dei paesi membri; il «fondo per il partenariato di Bali» finalizzato a sostenere i paesi membri produttori a realizzare gli investimenti necessari al conseguimento di una gestione sostenibile delle fonti di provenienza dei legni tropicali posti in commercio, è finanziato con contributi volontari dei paesi membri e dal 50 per cento dei proventi delle attività correlate al conto speciale.
Gli articoli 22 e 23 enunciano, rispettivamente, la modalità di pagamento dei contributi finanziari, pagabili in moneta convertibile e non soggetti a restrizioni valutarie e disciplinano la revisione e la pubblicazione dei conti, attraverso la nomina di revisori indipendenti dall'Organizzazione.
A norma degli articoli 24 e 25 vengono introdotte le attività operative dell'Organizzazione, distinte in «attività di politica generale», per le quali il Consiglio elabora periodicamente un piano di azione volto ad individuare le priorità ed i programmi tematici, e «attività di progetto», intraprese dietro presentazione di proposte mirate.
L'articolo 26 istituisce quattro comitati (per l'industria forestale, per le questioni

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economiche, le statistiche e i mercati», per il rimboschimento e la gestione forestale e comitato finanziario e amministrativo) e prevede la possibilità di istituire e sciogliere in seno all'Organizzazione organi ausiliari, il funzionamento e mandato dei quali è stabilito dal Consiglio.
La predisposizione di studi statistici e di informazioni in materia di produzione e commercio dei legnami tropicali e non tropicali, nonché la pubblicazione di dati sulla gestione delle foreste produttrici è disciplinata dall'articolo 27.
L'articolo 28 stabilisce che il Consiglio pubblichi ogni anno una relazione sulle proprie attività e riesamini e valuti, ogni due anni, la situazione internazionale del legname.
Gli articoli 29-31 enunciano gli obblighi generali ai quali gli Stati membri sono assoggettati, l'esonero da tali obblighi, e regolano la materia dei ricorsi e delle controversie tra i paesi membri.
Le misure differenziate e correttive e quelle speciali alle quali gli Stati membri consumatori possono fare ricorso nel caso che i loro interessi siano pregiudicati a seguito dell'attuazione di misure applicative sull'Accordo ITTA sono trattate dall'articolo 32.
Gli articoli 33 e 34 dispongono in ordine al riesame dell'attuazione dell'Accordo, previsto cinque anni dopo la sua entrata in vigore, nonché alla clausola della non discriminazione per il commercio internazionale di legname, con particolare riferimento alle importazioni e all'uso di legname e suoi prodotti.
Gli articoli 35-38 designano quale depositario dell'Accordo, il Segretario generale delle Nazioni Unite, precisano le modalità di firma, ratifica, accettazione e approvazione del medesimo e dispongono in tema di adesione e di notifica di applicazione provvisoria.
L'articolo 39 stabilisce l'entrata in vigore dell'Accordo al 1o febbraio 2008 o in data successiva, ma comunque dopo la firma o la ratifica da parte di dodici paesi produttori (su un totale di 33), detentori di almeno il 60 per cento del totale dei voti assegnati, e dieci paesi consumatori (su un totale di 26), che rappresentino il 60 per cento del volume globale di import di legname tropicale registrato nel 2005[2].
Gli articoli 40-42 sono dedicati alle modifiche da apportare all'Accordo proposte dal Consiglio, alla denuncia presentata da uno Stato membro dopo l'entrata in vigore dell'Accordo e all'esclusione presentata dal Consiglio qualora ritenga che un Paese membro non adempia agli obblighi del trattato.
L'articolo 43 definisce la liquidazione dei conti di uno Stato membro - stabilita dal Consiglio - a seguito della sua rescissione dall'Accordo e sancisce la regola che i contributi versati sui conti finanziari non vengono restituiti.
La durata, la proroga e la risoluzione dell'Accordo, che resta effettivo per un periodo di dieci anni dalla data della sua entrata in vigore, a meno che il Consiglio non decida di prorogarlo (per un primo periodo di cinque anni e un intervallo supplementare di tre anni), rinegoziarlo o risolverlo sono regolamentate dall'articolo 44.
Infine, gli articoli 45 e 46 prevedono le disposizioni complementari e transitorie e la non applicabilità di riserve alle stesse.
Il disegno di legge di ratifica in esame, approvato dal Senato il 14 maggio scorso, consta di tre articoli.
I primi due recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica dell'Accordo internazionale del 2006 sui legni tropicali del 27 gennaio 2006, e il relativo ordine di esecuzione. L'articolo 3 dispone l'entrata in vigore della legge il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Non ravvisando aspetti rilevanti che interessino le competenze della X Commissione, propone di esprimere parere favorevole.

Andrea LULLI (PD) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo.

La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 14.50.

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 17 giugno 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato dello sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 14.50.

Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia.
C. 1441-ter-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che in relazione agli emendamenti presentati e pubblicati nel resoconto della seduta di ieri la Presidenza ha effettuato il consueto esame di ammissibilità. Ricorda che, ai sensi dell'articolo 123-bis del Regolamento, ferme restando le regole generali in materia di inammissibilità, di cui all'articolo 89 del Regolamento medesimo, devono ritenersi inammissibili le proposte emendative riferite ai disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica che concernono materia estranea al loro oggetto, ovvero contrastano con i criteri per l'introduzione di nuove o maggiori spese o minori entrate come definiti dalla legislazione contabile. Al riguardo, ricordo che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo.
Per quanto concerne i profili finanziari, ricorda che la citata disposizione dell'articolo 123-bis del Regolamento comporta che alle proposte emendative riferite al presente provvedimento debba applicarsi l'obbligo di compensatività degli effetti finanziari.
Alla luce di tali criteri, rilevo che risultano inammissibili per estraneità di materia le seguenti proposte emendative:
gli identici Mazzocchi 30.2 e Fava 30.4, che dettano disposizioni relative alla disciplina transitoria sul settore idrico nell'ambito dei servizi pubblici locali;
Fava 50.1 che detta disposizioni relativamente al finanziamento del fondo speciale per il sostegno del reddito e dell'occupazione del personale del settore del trasporto aereo;
Valducci 50.0.1 che modifica la destinazione dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco di passeggeri sugli aeromobili, destinandone una parte al Fondo di garanzia per i viaggiatori all'estero.

Risultano, inoltre, inammissibili per carenza di compensazione i seguenti emendamenti ed articoli aggiuntivi:
Lulli 5.3, limitatamente al capoverso b-bis,) in quanto la riduzione degli oneri amministrativi e finanziari, introdotta con il predetto capoverso, non appare compatibile con la clausola di invarianza finanziaria di cui al comma 6;
Fava 7.1 che consente, a decorrere dal 1o gennaio 2010, a coloro che abbiano registrato la perdita di possesso di un veicolo per furto o rottamazione, in corso di validità della tassa automobilistica già versata, di richiedere la compensazione su una nuova targa o il rimborso di quota parte del pagamento effettuato; l'emendamento appare suscettibile di determinare maggiori oneri non quantificati e privi di copertura;
Formisano 25.8 in quanto, mentre la componente tariffaria A2 - che si propone di sopprimere - finanzia gli oneri di sistema attualmente, il nuovo fondo di prossima istituzione è invece destinato a garantire la medesima copertura per gli impianti futuri; conseguentemente le due

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misure non presentano la necessaria coincidenza temporale fra onere e copertura;
Monai 26.3 in quanto determina un onere annuale pari a 135 milioni di euro, mentre la copertura finanziaria può garantire - applicando un calcolo meramente proporzionale - un gettito annuale pari a 125 milioni;
Lulli 27.0.6 prevede una rimodulazione dell'addizionale provinciale sull'energia elettrica sugli usi effettuati in locali e luoghi diversi dalle abitazioni, riducendo al tempo stesso l'accisa erariale; l'articolo aggiuntivo determina una riduzione di entrate per il bilancio dello Stato e risulta privo di copertura;
Fava 29.5 che istituisce un nuovo organo i cui componenti non sono scelti all'interno dell'organico già definito ma vanno ad aggiungersi a questo, incrementando complessivamente gli oneri da coprire a valere sulle risorse individuate dal comma 18; l'emendamento appare quindi potenzialmente oneroso;
Bratti 29.10 che prefigura la possibilità di reclutamento di personale all'esterno della pubblica amministrazione senza contestualmente modificare la norma (comma 17) che già fissa la dotazione di personale dell'organico dell'ISPRA e dell'ENEA da trasferire all'Agenzia: in questo modo il reclutamento dall'esterno potrebbe determinare oneri aggiuntivi non quantificati e non coperti;
Infine, alcuni emendamenti presentati sono stati considerati irricevibili in quanto non vertenti su parti del testo modificate dal Senato della Repubblica e quindi non rientranti nell'ambito delle deliberazioni spettanti alla Camera ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del regolamento.

Invita quindi il rappresentante del Governo ad intervenire con riferimento alla relazione tecnica richiesta nella seduta dell' 11 giugno 2009.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA sottolinea che la relazione tecnica inviata, corredata da una nota della Ragioneria generale dello Stato, risponde in maniera esauriente e complessiva ai rilievi formulati nella nota inviata dall'Ufficio legislativo del Ministero dell'economia e delle finanze in data 5 giugno 2009. Osservato che vi è sintonia completa tra Ministero dello sviluppo economico e Ministero dell'economia, preannuncia la presentazione di emendamenti (vedi allegato) del Governo volti a superare i rilievi medesimi. Auspica pertanto un veloce iter del provvedimento in esame cui il Governo attribuisce valenza strategica.

Ludovico VICO (PD), ricordato che in più sedi è stata richiesta dai gruppi di opposizione una relazione tecnica sul testo approvato dal Senato, dopo una veloce lettura della nota sintetica inviata dalla Ragioneria generale dello Stato, ritiene che essa si riferisca esclusiva alle proposte emendative presentate dal Governo nella seduta odierna. Ribadisce, pertanto, la richiesta di relazione tecnica sul testo approvato dal Senato.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA sottolinea che gli emendamenti presentati dal Governo consentono di superare le osservazioni attinenti alla copertura finanziaria di alcune delle disposizioni approvate in seconda lettura dal Senato. Ritiene pertanto esauriente la documentazione trasmessa dalla Ragioneria generale dello Stato e dal Ministero dello sviluppo economico.

Andrea LULLI (PD) ritiene opportuno procedere nell'esame del provvedimento.

Andrea GIBELLI, presidente, fissa il termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti presentati dal Governo alle ore 18 della giornata odierna.

Ignazio ABRIGNANI (PdL) chiede una breve sospensione della seduta.

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Andrea GIBELLI, presidente, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 15.10, è ripresa alle 15.15.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che nella seduta odierna saranno esaminati solo gli articoli sui quali il Governo non ha presentato proposte emendative.

Si passa all'esame dell'articolo 2.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

Giovanni FAVA (LNP) dichiara che tutti gli emendamenti presentati dal proprio gruppo al provvedimento in esame debbono ritenersi tecnicamente respinti ai fini della loro ripresentazione in Assemblea.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Monai 2.1, Bellanova 2.7, Lulli 2.9 e 2.10.

Andrea LULLI (PD), illustra le finalità dei suoi emendamento 2.6 e 2.8, invitando il relatore e il Governo a riconsiderare il parere espresso. Ne chiede, pertanto, l'accantonamento.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA propone di accantonare anche l'emendamento Monai 2.2, di analogo contenuto.

La Commissione delibera quindi di accantonare gli emendamenti Lulli 2.6 e 2.8 e Monai 2.2; respinge quindi, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Anna Teresa Formisano 2.4 e Froner 2.5.

Si passa all'esame dell'articolo 3.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore. Ritira quindi l'emendamento 3.4 del Governo.

Andrea LULLI (PD) chiede al Governo per quali motivi ritiri un emendamento appena presentato.

Ludovico VICO (PD) rileva che l'emendamento 3.4 del Governo risponde alle osservazioni formulate nel nota della Ragioneria generale dello Stato, che sottolinea la necessità di riformulare il comma 5 dell'articolo 3.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA precisa di aver ritirato l'emendamento per riformularlo secondo le indicazione della Ragioneria generale dello Stato.

Andrea LULLI (PD) prende atto della precisazione fornita dal rappresentante del Governo.

Andrea GIBELLI, presidente, constata l'assenza del deputato Lo Presti presentatore dell'emendamento 3.3: si intende che vi abbia rinunziato.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Monai 3.2 e 3.1.

Si passa all'esame dell'articolo 4.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Monai 4.1 e Lulli 4.2.

Si passa all'esame dell'articolo 5.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

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Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Zunino 5.2, Lulli 5.3, limitatamente alla parte ammissibile, e Monai 5.1.

Si passa all'esame dell'articolo 6.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Monai 6.2, Lulli 6.6 e 6.5, Monai 6.3 e 6.1, nonché Zunino 6.4.

Si passa all'esame dell'articolo 8.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro dell'unico emendamento presentato, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione respinge l'emendamento Lulli 8.1.

Si passa all'esame dell'articolo 9.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro dell'unico emendamento presentato, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

Ludovico VICO (PD) dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Oliverio 9.1.

La Commissione respinge l'emendamento Oliverio 9.1.

Si passa all'esame dell'articolo 15.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

Ludovico VICO (PD), nell'illustrare le finalità degli emendamenti Lulli 15.3 e 15.4, di cui è cofirmatario, ne sottolinea il carattere meramente formale. Ne chiede pertanto l'accantonamento.

La Commissione, favorevoli il relatore e il rappresentante del Governo delibera di accantonare, gli emendamenti Lulli 15.3 e 15.4.

La Commissione respinge quindi gli identici emendamenti Versace 15.1 e Vietti 15.2.

Si passa all'esame dell'articolo 16.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro dell'unico emendamento presentato, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione respinge l'emendamento Monai 16.1.

Si passa all'esame dell'articolo 17.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Versace 17.1 e Vietti 17.3.

Si passa all'esame dell'articolo 21.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

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Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Monai 21.1 e Lulli 21.2.

Andrea LULLI (PD) illustra le finalità del suo emendamento 21.3, volto a modificare disposizioni in materia di contratti di assicurazione che appaiono lesive dei diritti dei consumatori, favorendo la posizione delle compagnie assicurative. Ciò non solo è contrario alla politica più volte annunciata dal Governo in materia di liberalizzazioni, ma colpisce i cittadini in un momento di grave crisi economica.

La Commissione, favorevoli il relatore e il rappresentante del Governo, delibera di accantonare l'emendamento Lulli 21.3.

Si passa all'esame dell'articolo 25.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione respinge l'emendamento Monai 25.1.

Gianluca BENAMATI (PD) richiama le finalità dell'emendamento Lulli 25.9, di cui è cofirmatario, sottolineando l'importanza del coinvolgimento degli enti locali nell'individuazione dei siti per la costruzione di impianti nucleari. Dichiara, quindi, di voler sottoscrivere l'emendamento 25.13.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lulli 25.9, Bratti 25.12, Monai 25.3 e Bratti 25.13.

Federico TESTA (PD) richiama le finalità dell'emendamento Lulli 25.10, auspicandone l'approvazione.

Ludovico VICO (PD) sottolinea l'importanza dell'approvazione dell'emendamento Lulli 25.10, ricordando che anche il Presidente del Consiglio, il 31 maggio scorso, ha evidenziato la necessità di realizzare gli impianti nucleari acquisendo l'intesa degli enti locali interessati.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA osserva che il consenso degli enti locali va sempre ricercato e che è necessario impedire che azioni strumentali possano bloccare la realizzazione di opere strategiche per l'interesse del Paese. Il Governo si impegna ad un serrato dialogo con le regioni e gli enti locali perché condividano la politica energetica del Governo.

Mauro LIBÈ (UdC) concorda con le osservazioni del sottosegretario Saglia circa la necessità di un'intesa con le regioni e gli enti locali nel rispetto del Titolo V della Costituzione.

Ludovico VICO (PD) sottolinea che l'intesa con gli enti locali deve essere acquisita non solo relativamente alla costruzione degli impianti nucleari, ma anche per tutte le opere ad essi connesse.

Andrea LULLI (PD), nell'apprezzare l'intervento del sottosegretario Saglia, osserva che in nessun Paese democratico si impone la costruzione delle centrali contro la volontà della popolazione. La modifica del testo alla lettera g), comma 2, dell'articolo 25, potrebbe consentire, in caso di dissenso degli enti locali, l'intervento delle forze militari, in palese violazione del Titolo V della Costituzione. Sottolinea quindi che il proprio gruppo manifesta un forte dissenso su questa disposizione approvata dal Senato, preannunciando fin d'ora una forte opposizione durante l'esame in Assemblea.

Gianluca BENAMATI (PD) dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Bratti 25.11.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lulli 25.10, Monai 25.5, 25.4, 25.6, 25.2 e 25.7, nonché Bratti 25.11.

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Si passa all'esame degli articoli aggiuntivi presentati all'articolo 27.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli articoli aggiuntivi presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Fallica 27.0.1, 27.0.2 e 27.0.4, nonché Anna Teresa Formisano 27.0.5.

Si passa all'esame dell'articolo 28.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vignali 28.1, gli identici Monai 28.2 e Zunino 28.4, Formisano 28.3.

Si passa all'esame dell'articolo 31.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Monai 31.1 e Zunino 31.4, Anna Teresa Formisano 31.2 e Froner 31.3.

Si passa all'esame dell'articolo 32.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

Federico TESTA (PD) osserva che l'articolo 32, comma 6, prevede che soggetti privati possano chiedere di investire in infrastrutture di interconnessione ottenendo agevolazioni dal momento di accoglimento della domanda indipendentemente dalla realizzazione delle opere. Queste agevolazioni risultano finanziate con un aggravio sulla bolletta elettrica a carico dei consumatori finali.

Andrea LULLI (PD), nell'associarsi alle considerazioni del deputato Testa, sottolinea che la modifica proposta non risponde a logiche di schieramento politico, ma è finalizzata a garantire un principio di equità. Chiede pertanto l'accantonamento del suo emendamento 32.2.

La Commissione respinge l'emendamento Zunino 32.1 e, favorevoli il relatore il rappresentante del Governo delibera di accantonare l'emendamento Lulli 32.2.

Si passa all'esame dell'articolo 38.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bratti 38.2 e 38.3.

Si passa all'esame dell'articolo 39.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione respinge l'emendamento Monai 39.1.

Ludovico VICO (PD) richiama le finalità dell'emendamento Villecco Calipari 39.2 volto a riservare eventuali aree disponibili

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ad impianti alimentati da fonti rinnovabili, ad eccezione di quelle assimilate. Sottolineato che il suo contenuto appare coerente con l'impianto generale del provvedimento, ne auspica l'approvazione.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA, riconsiderando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Villecco Calipari 39.2.

Enzo RAISI (PdL), relatore, chiede l'accantonamento dell'emendamento Villecco Calipari 39.2.

La Commissione delibera di accantonare l'emendamento Villecco Calipari 39.2.

Si passa all'esame dell'articolo 41.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Monai 41.1 e Ferranti 41.4, nonché gli emendamenti Monai 41.3 e 41.2.

Si passa all'esame dell'articolo 43.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro dell'unico emendamento presentato, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione respinge l'emendamento Anna Teresa Formisano 43.1.

Si passa all'esame dell'articolo 44.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro dell'unico articolo aggiuntivo presentato, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Monai 44.0.1.

Si passa all'esame dell'articolo 45.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro degli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

Andrea LULLI (PD), nel giudicare improvvide le disposizioni recate dall'articolo 45, sull'istituzione del Fondo per la riduzione del prezzo dei carburanti nelle regioni interessate dall'estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi, paventa il rischio di una reazione a catena con ricadute ambientali ed effetti negativi sulla concorrenza. Si tratta di un tema molto delicato su cui è necessario intervenire in una logica di confronto meditato. Preannuncia sul punto una forte opposizione anche durante l'esame in Assemblea.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Albonetti 45.1, 45.3 e 45.2, nonché Monai 45.4.

Ludovico VICO (PD) richiama le finalità dell'emendamento Margiotta 45.8, di cui è cofirmatario, volto ad aumentare dal 10 al 15 per cento le royalties che i titolari delle concessioni di coltivazioni sono tenuti a corrispondere al bilancio dello Stato e che sono interamente riassegnate al Fondo istituito dall'articolo in esame. Chiede, pertanto, l'accantonamento dell'emendamento Margiotta 45.8.

Salvatore MARGIOTTA (PD), illustrando le finalità dei suoi emendamenti 45.8, 45.9, 45.10 e 45.11, sottolinea che l'articolo 45 è stato originato dalle promesse fatte in campagna elettorale dai parlamentari lucani riguardo ad uno sconto di benzina alla pompa sul territorio della Basilicata. Lamenta che del Fondo

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istituito dall'articolo 45 non beneficiano solamente le popolazioni interessate dalle estrazioni petrolifere - come dovrebbe essere - ma anche quelle che ospitano rigassificatori sul proprio territorio. Ciò non risponde al principio che le compensazioni devono essere effettuate solo nei confronti del territorio in cui si effettuano le estrazioni.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Margiotta 45.8, 45.9, 45.10 e 45.11, nonché gli emendamenti Monai 45.7 e 45.6.

Si passa all'esame dell'articolo 48.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro dell'unico emendamento presentato, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione respinge l'emendamento Monai 48.1.

Si passa all'esame dell'articolo 49.

Enzo RAISI (PdL), relatore, invita al ritiro degli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA concorda con il parere espresso dal relatore.

Andrea LULLI (PD) dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Ferranti 49.7 soppressivo dell'articolo in esame. Osserva che le modifiche alla disciplina della class action introdotte dal Senato, annullano di fatto l'incisività di tale strumento con l'introduzione della distinzione tra similitudine e identità di causa. Ciò, a suo avviso, risulta anche in contrasto con la politica di semplificazione normativa che il Governo sostiene di perseguire. Anche su questa materia, preannuncia una forte opposizione del proprio gruppo durante l'esame in Assemblea.

Carlo MONAI (IdV) concorda con le osservazioni formulate dal collega Lulli relativamente allo svuotamento dell'istituto della class action a seguito delle modifiche introdotte nel testo licenziato dal Senato.

Enzo RAISI (PdL), relatore, sottolinea che la class action fu introdotta in modo surrettizio dal Governo Prodi e pur apprezzando le osservazioni del deputato Lulli, ritiene che il testo in esame sia volto a fornire una risposta agli errori di partenza.

Andrea GIBELLI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.35.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 188 del 16 giugno 2009, a pagina 126, prima colonna, ventiquattresima riga, sostituire le parole «sopprimere il comma 5» con le seguenti «sopprimere il comma 6».

Nell'allegato del Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 188 del 16 giugno 2009, agli emendamenti: 1.3; 2.4; 15.2; 19.6; 19.5; 25.8; 26.5; 27.22; 27.24; 27.25; 27.27; 27.28; 27.29; 27.30; 27.05; 28.3; 29.6; 30.5; 30.6; 31.2;42.5; 43.1; 52.2 si legga «Anna Teresa Formisano» invece di «Formisano»;

conseguentemente agli emendamenti: 1.6; 1.7; 2.9; 2.10; 2.8; 4.2; 5.3; 6.6; 6.5; 8.1; 15.3; 15.4; 19.9; 19.8; 21.2; 21.3; 25.9; 25.10; 26.6; 27.47; 27.48; 27.52; 29.8; 30.9; 30.10; 30.11; 32.2; 56.2; 61.5 si legga «Federico Testa» invece di «Testa»;

conseguentemente agli emendamenti: 9.1; 27.42; 27.43; 27.49 si legga «Marco Carra» invece di «Carra» e «ario Pepe (PD)» invece di «Pepe».