CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 giugno 2009
189.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 17 giugno 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo e Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La seduta comincia alle 14.50.

Disposizioni in materia di cognome dei figli.
C. 36 Brugger, C. 960 Colucci, C. 1053 Santelli, C. 1699 Garavini e C. 1703 Mussolini.

(Seguito esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 1712 Bindi - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 16 giugno 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, avverte che alle proposte di legge in esame è stata abbinata la proposta di legge n. 1712 Bindi. Come preannunciato nelle precedenti sedute, pone quindi in votazione la proposta di testo unificato da lei presentata nella seduta del 9 giugno scorso (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 9 giugno 2009).

La Commissione adotta quale testo base la proposta di testo unificato del relatore.

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Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento.
C. 2364, approvata dal Senato, e petizione n. 638.

(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 16 giugno 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta. Sospende la seduta per consentire lo svolgimento della sede consultiva.

La seduta, sospesa alle 15, riprende alle 16.

Disposizioni in materia di violenza sessuale.
C. 611 Caparini, C. 666 Lussana, C. 817 Angela Napoli, C. 924 Pollastrini, C. 688 Prestigiacomo, C. 574 De Corato, C. 952 Pelino, C. 1424 Governo, C. 2167 Pelino, C. 2142 Saltamartini, C. 2194 Carlucci e C. 2229 Cosenza.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 giugno 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri ha chiesto ai rappresentanti dei gruppi ed alla relatrice i loro intendimenti circa l'esame dei provvedimenti in materia di violenza sessuale, considerato che questi, non essendo stati ancora esaminati gli emendamenti presentati al testo base, non potranno essere esaminati dall'Assemblea a partire da lunedì 22 giugno, come invece previsto dal calendario dei lavori.

Carolina LUSSANA (LNP), relatore, ritiene che si possa chiedere un rinvio dell'esame da parte dell'Assemblea non superiore a quindici giorni, in quanto si tratta comunque di un provvedimento sul quale è possibile trovare una sostanziale condivisione tra i gruppi. L'esame degli emendamenti potrebbe iniziare martedì prossimo.

Federico PALOMBA (IdV) concorda con quanto dichiarato dalla relatrice.

Enrico COSTA (PdL) condividendo la scelta di rinviare di soli quindici giorni l'esame dell'Assemblea, rappresenta l'opportunità di riaprire il termine per la presentazione degli emendamenti anche al fine di consentire ai deputati di presentare delle proposte emendative volte a prevedere ulteriori strumenti di tutela contro la violenza sessuale.

Donatella FERRANTI (PD) dopo aver condiviso l'esigenza di rinviare l'esame del provvedimento da parte dell'Assemblea, esprime perplessità sull'opportunità di riaprire il termine per la presentazione degli emendamenti.

Carolina LUSSANA (LNP), relatore, dichiara di condividere la richiesta dell'onorevole Costa, ritenendo che la riapertura del termine per la presentazione degli emendamenti possa consentire anche ai deputati, oltre che al relatore e al Governo, i quali non sono vincolati ad alcun termine, di individuare disposizioni volte a coordinare il testo unificato adottato dalla Commissione con il decreto-legge in materia di sicurezza.

Giulia BONGIORNO, presidente, ritenendo che la riapertura del termine di presentazione degli emendamenti non possa avere altro effetto che consentire ai deputati di presentare ulteriori proposte migliorative del testo unificato, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti al testo unificato adottato l'11 febbraio 2009 alle ore 18 di lunedì 22 giugno prossimo.

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Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni concernenti il divieto di svolgimento di propaganda elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione.
C. 825 Angela Napoli.

(Seguito esame e rinvio - Abbinamento delle proposte di legge C. 783 Rossa e C. 972 Oliverio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 11 giugno 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che le proposte di legge C. 783 Rossa e C. 972 Oliverio sono abbinate alla proposta di legge C. 825 Angela Napoli all'ordine del giorno.

Angela NAPOLI (PdL), relatore, rileva che, salvo per alcuni aspetti, le proposte di legge oggi abbinate presentano contenuti pressoché identici alla sua proposta di legge. Si riserva di intervenire diffusamente sui provvedimenti in esame nella seduta prevista per domani.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 17 giugno 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo e Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La seduta comincia alle 15

Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia.
C. 1441-ter-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla X Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 giugno 2009.

Antonino LO PRESTI (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1).

Manlio CONTENTO (PdL), intervenendo a titolo personale, esprime apprezzamento per la relazione e la proposta di parere dell'onorevole Lo Presti, rilevando peraltro che sarebbe opportuno trasformare l'osservazione in una condizione. Ritiene, infatti, che l'introduzione al Senato dell'articolo 49 sia il risultato di un modo di procedere fortemente criticabile e irrispettoso delle prerogative di questo ramo del Parlamento. Osserva, inoltre, come la disciplina di cui all'articolo 49 lasci molto a desiderare anche sotto il profilo tecnico-giuridico giacché, evidentemente, difetta un adeguato studio e approfondimento delle problematiche, sostanziali e processuali, connesse al tema della class action. Sotto questo profilo, ritiene che sarebbe stata utile quanto meno la lettura dell'articolato dibattito che è in corso presso la Commissione Giustizia della Camera fin dalla precedente legislatura. Il testo unificato predisposto dal relatore, onorevole Lo Presti, offre soluzioni tecniche di gran lunga preferibili a quelle di cui all'articolo 49 in esame, con particolare riferimento alla legittimazione attiva, alla competenza, all'identificazione delle situazioni soggettive coinvolte ed alla definizione dei criteri per il risarcimento, alle regole del procedimento, nonché ai margini di discrezionalità del giudice.

Giulia BONGIORNO, presidente, condivide l'osservazione secondo la quale il testo unificato all'esame di questa Commissione, per quanto migliorabile, offra soluzioni bilanciate e ragionevoli.

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Cinzia CAPANO (PD) ritiene del tutto inaccettabile non solo il metodo con il quale è stato inserito l'articolo 49 nel provvedimento in esame, ma anche la disciplina dallo stesso prevista, fondata su di una logica che renderà sostanzialmente improponibile l'azione collettiva. In questo senso, a suo parere, incideranno, tra l'altro, le disposizioni che ampliano la legittimazione attiva a qualsiasi soggetto e la possibilità di adesione entro il ristretto termine di 120 giorni. Manifesta, inoltre, forti perplessità sulla previsione che la sentenza diventi esecutiva entro 180 giorni dalla pubblicazione; sulla scelta dei tribunali territorialmente competenti, che appare sostanzialmente illogica e discriminatoria; sui criteri per l'individuazione delle situazioni giuridiche soggettive rilevanti. Ritiene, in conclusione, che sia necessario trasformare in condizione l'osservazione apposta alla proposta di parere del relatore.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene che il rappresentante del Governo dovrebbe spiegare alla Commissione Giustizia le ragioni per le quali l'esecutivo ha scelto di presentare al Senato un emendamento su una medesima materia che nel frattempo si trovava all'esame della Commissione Giustizia della Camera. A tale proposito sottolinea che il Governo non ha neanche sentito l'esigenza di verificare l'esito dei lavori della Commissione Giustizia, preferendo proporre una nuova disciplina della class action senza alcun reale approfondimento delle complesse problematiche ad essa connesse. Per quanto attiene alla proposta di parere del relatore, ritiene che questa sia condivisibile nel merito, evidenziando tutta una serie di lacune della disciplina approvata dal Senato, ma non lo sia nelle conclusioni, in quanto sarebbe stato congruo prevedere la soppressione dell'articolo 49 come una condizione anziché come una semplice osservazione rimessa alla valutazione discrezionale della Commissione Attività produttive.

Federico PALOMBA (IdV) dichiara di condividere pienamente le critiche contenute nella proposta di parere del relatore alla nuova disciplina della class action. Tuttavia ritiene che dalla formulazione del parere possa scaturire il dubbio che la Commissione Giustizia condivida tutte le restanti parti del provvedimento.

Giulia BONGIORNO, presidente, ritiene che il dubbio rappresentato dall'onorevole Palomba possa essere superato precisando nella premessa del parere che questo si riferisce alle sole parti di competenza della Commissione Giustizia.

Antonino LO PRESTI (PdL), relatore, dopo aver condiviso l'intervento del Presidente riformula di conseguenza la propria proposta di parere (vedi allegato 2). Ricorda inoltre che a fronte del comportamento del Governo la dignità della Commissione Giustizia della Camera, e anche quella del relatore, è stata tutelata sia con le sue dimissioni quale relatore dei provvedimenti in materia di class action all'esame della Commissione Giustizia, sia attraverso la relazione fortemente critica svolta ieri relativamente al metodo seguito dal Governo ed al contenuto della nuova disciplina approvata dal Senato.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore (nuova formulazione).

La seduta termina alle 16.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non sono stati trattati:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI