CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 giugno 2009
187.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 16 GIUGNO 2009

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SEDE REFERENTE

Giovedì 11 giugno 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il viceministro dello sviluppo economico, Adolfo Urso.

La seduta comincia alle 14.05.

Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia.
C. 1441-ter-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito esame e rinvio - Richiesta di relazione tecnica ai sensi dell'articolo 11- ter, comma 3, della legge n. 468 del 1978).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge in oggetto, rinviato nella seduta del 9 giugno 2009.

Andrea GIBELLI, presidente, ricorda che nella seduta del 9 giugno 2009 il relatore ha svolto la relazione e che il termine per la presentazione delle proposte emendative sul provvedimento in esame è fissato per la giornata di domani, venerdì 12 giugno 2009, alle ore 12.

Andrea LULLI (PD) chiede che sia messa in distribuzione copia della nota pervenuta il 5 giugno 2009 alla Commissione bilancio e, per conoscenza, alla Commissione attività produttive, a firma del capo dell'Ufficio legislativo del Ministero dell'economia e delle finanze, recante importanti rilievi sul provvedimento in esame.

Andrea GIBELLI, presidente, sottolinea che in considerazione del carattere irrituale della nota, non ha finora ritenuto opportuno metterla in distribuzione. Nella nota, infatti, sono contenute alcune proposte emendative ai fini dell'autorizzazione alla loro presentazione alla Camera e, pertanto, essa è prioritariamente indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento dei rapporti con il Parlamento, che infatti figura tra i destinatari. Tuttavia, in considerazione delle richieste avanzate dall'opposizione e del fatto che i contenuti della nota sono stati resi pubblici da alcuni organi di stampa, provvederà immediatamente a farne distribuire copia ai componenti della Commissione.

Andrea LULLI (PD) rileva che il Ministero dell'economia ha preannunciato effetti

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devastanti che deriverebbero dalla definitiva approvazione del disegno di legge in esame sulla finanza pubblica. Alcune disposizioni determinerebbero inoltre incrementi delle tariffe a carico degli utenti finali. Ritiene pertanto prioritario conoscere le intenzioni del Governo e segnatamente del Ministero dell'economia.

Andrea GIBELLI, presidente, ritiene opportuno procedere allo svolgimento degli interventi dei deputati che hanno chiesto di parlare e dare successivamente la parola al rappresentante del Governo.
Invita quindi ad intervenire il deputato Testa.

Federico TESTA (PD), concordando con il collega Lulli, ritiene prioritario un chiarimento della posizione del Governo prima di svolgere il proprio intervento.

Il viceministro Adolfo URSO osserva preliminarmente che la Commissione è impegnata nell'esame in sede referente del provvedimento in titolo in un franco confronto di posizioni tra deputati, relatore e rappresentante del Governo. In merito alla nota richiamata dal deputato Lulli, sottolinea che il Governo fornirà una risposta unitaria. Propone quindi di procedere nell'esame preliminare del provvedimento assicurando che il Governo fornirà risposte puntuali alle questioni che saranno eventualmente sollevate. Ricordato il lungo periodo dedicato all'esame del provvedimento in seconda lettura al Senato, ribadisce che il Governo si esprimerà con un solo coerente orientamento.

Andrea LULLI (PD) chiede che sia prorogato il termine per la presentazione degli emendamenti soprattutto alla luce dei gravi rilievi contenuti nella nota inviata dall'Ufficio legislativo del Ministero dell'economia in cui, tra l'altro, si legge che «nel disegno di legge di cui in oggetto, oltre a disposizioni che introducono, contrariamente all'azione di Governo, misure che, in quanto suscettibili di determinare incrementi delle tariffe a carico dei consumatori, direttamente o indirettamente riversano i discendenti effetti pregiudizievoli a carico degli utenti finali, risultano essere state inserite altresì una serie di norme che presentano gravi profili di legittimità sotto l'aspetto contabile, pregiudicando l'equilibrio economico finanziario dell'intero provvedimento, che allo stato attuale è evidentemente in contrasto con l'articolo 81 della Costituzione». Aggiunge che il fatto che il provvedimento è in terza lettura alla Camera, dopo una lunga «gestazione» al Senato, non può essere certamente addebitato alla responsabilità della X Commissione della Camera. Ribadisce la richiesta di prorogare il termine di presentazione degli emendamenti perché l'intervento dell'Ufficio legislativo del Ministero dell'economia ha una valenza politica di grande rilievo.

Andrea GIBELLI, presidente, sottolinea che, al di là delle valutazioni politiche, da parte del Governo non sono stati finora presentati emendamenti al disegno di legge in esame.

Ignazio ABRIGNANI (PdL) sottolinea preliminarmente che il documento trasmesso dall'Ufficio legislativo del Ministero dell'economia rappresenta al momento una valutazione puramente tecnica che non è stata ancora formalizzata in alcuna proposta emendativa del Governo. Osserva altresì che il ritardo registrato nell'esame del disegno di legge non è certamente imputabile alla X Commissione della Camera, ricordando che il ministro Scajola ha più volte sollecitato l'approvazione definitiva del provvedimento. Ritiene, pertanto, che si potrà aderire alla richiesta di spostare il termine fissato per la presentazione degli emendamenti solo se dovessero essere presentati gli emendamenti del Governo.

Ludovico VICO (PD) si associa alla richiesta di posticipare il termine per la presentazione degli emendamenti, atteso che nella nota trasmessa dal Ministero dell'economia si eccepiscono gravi profili di legittimità sotto l'aspetto contabile e che numerose disposizioni recate dal provvedimento in esame risulterebbero, a parere

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dell'Ufficio legislativo del suddetto Ministero, prive di copertura. Su questo punto il Governo deve fornire adeguate spiegazioni.

Gianluca BENAMATI (PD), nell'associarsi alla richiesta di prorogare il termine per la presentazione degli emendamenti, manifesta tutto il disagio di dover affrontare l'esame preliminare del provvedimento in presenza di una nota del Governo, indirizzata per conoscenza alla X Commissione, che eccepisce così gravi profili di legittimità in relazione all'articolo 81 della Costituzione. Sottolineato che il documento, oltre ad aspetti di copertura, formula rilievi tecnici su molteplici disposizioni, ritiene opportuno procedere nella discussione una volta che sarà chiarita la posizione del Governo.

Enzo RAISI (PdL), relatore, intervenendo in qualità sia di relatore che di presidente di gruppo in Commissione, giudica irricevibile il documento inviato dal Ministero dell'economia e delle finanze sia nella forma che nella sostanza. Ritiene infatti che, se risultassero fondati i rilievi ivi formulati, si porrebbe una questione delicata di rapporti con l'altro ramo del Parlamento che risulterebbe aver licenziato un testo presenta profili di illegittimità costituzionale. Considera, in particolare, non del tutto fondate le osservazioni sollevate dal Ministero dell'economia circa la copertura finanziaria relativa all'articolo 56, recante disposizioni sull'editoria, che a suo giudizio nascondono piuttosto una valutazione di carattere politico sulla modalità di copertura individuata. Ribadisce peraltro che, pur avendo una profonda stima dei dirigenti del Ministero dell'economia, non si possono accettare i rilievi, se non ammettendo implicitamente che il Senato ha approvato un provvedimento senza tenere in considerazione le valutazioni del Governo circa le questioni di copertura finanziaria. Sottolinea altresì che al momento non sono stati presentati emendamenti dal Governo. Condivide, quindi, la richiesta dei colleghi dell'opposizione di un rinvio del termine di presentazione degli emendamenti, che potrebbe essere opportunamente fissato alle ore 20 di domani, venerdì 12 luglio, tenuto conto che nella mattinata è prevista la riunione del Consiglio dei ministri. Auspica infine che l'iter del provvedimento in esame proceda speditamente in un clima costruttivo e di collaborazione sia con l'opposizione che con il Governo.

Carlo MONAI (IdV) ritiene opportuno, alla luce delle pesanti valutazioni formulate dal Ministero dell'economia e delle finanze, conoscere tempestivamente le intenzioni del Governo circa le modifiche da apportare al provvedimento in esame, anche al fine di non rendere inutile l'esame da svolgere in sede referente in Commissione. In tale prospettiva, giudica quindi non sufficiente il mero rinvio del termine di presentazione degli emendamenti, ma considera dirimente conoscere quali emendamenti il Governo intenda formalizzare.

Andrea LULLI (PD) assicura che l'opposizione non persegue finalità ostruzionistiche né intende presentare un numero eccessivo di proposte emendative, ma ritiene a questo punto necessario formulare la richiesta formale al Governo di predisporre una relazione tecnica sul testo approvato dal Senato, non potendosi ignorare le valutazioni contenute nel documento inviato alle Commissioni Bilancio e Attività produttive da parte del Ministero dell'economia, seppur con una modalità irrituale. Certamente vi sono anche valutazioni politiche che attengono alla normale dialettica fra maggioranza ed opposizione, ma occorre fugare ogni dubbio di violazione dell'articolo 81 da parte delle disposizioni modificate od introdotte dal Senato, dal momento che il Paese attraversa, tra l'altro, un momento di pesante crisi economica.

Andrea GIBELLI, presidente, ritiene opportuno decidere, in questa sede, sulla richiesta di rinvio del termine di presentazione degli emendamenti, mentre sulla richiesta di relazione tecnica al Governo si potrà discutere più approfonditamente in

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sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che si svolgerà al termine della seduta in corso.

Enzo RAISI (PdL), relatore, nel giudicare condivisibili le valutazioni espresse dal collega Lulli, ritiene opportuno che la relazione tecnica sia richiesta limitatamente agli articoli sui quali il Ministero dell'economia ha sollevato questioni di copertura finanziaria in senso stretto e non valutazioni di opportunità politica.

Ignazio ABRIGNANI (PdL) ritiene che la richiesta di relazione tecnica debba essere più opportunamente formulata dalla Commissione bilancio che è chiamata, in base alle sue attribuzioni, ad approfondire i profili finanziari del provvedimento in esame e segnatamente quelli attinenti alla copertura.

Andrea LULLI (PD) ribadisce la necessità di chiedere la relazione tecnica sugli articoli modificati ovvero introdotti dal Senato, anche al fine di scongiurare pronunce di illegittimità da parte della Corte costituzionale.

Ludovico VICO (PD) ribadisce la richiesta di relazione tecnica sul testo licenziato, in seconda lettura, dal Senato, a garanzia del rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.

Il viceministro Adolfo URSOritiene che sia la Commissione bilancio sia l'Assemblea del Senato abbiano valutato attentamente tutti gli aspetti di copertura finanziaria delle disposizioni in esame. Nel considerare quindi non necessaria la richiesta di relazione tecnica sul testo approvato dal Senato, ritiene che il Governo, nel prosieguo dell'esame, potrà volta per volta chiarire le questioni sollevate dai singoli deputati e fornire tutti gli approfondimenti necessari. Assicura che, se il Governo, nel prosieguo dell'esame presenterà proposte emendative, sarà di volta in volta fornita la relazione tecnica su ciascuna di esse. Le proposte emendative che saranno formalizzate potranno essere ovviamente subemendate dalla Commissione di merito.

Enzo RAISI (PdL), relatore, ritiene opportuno acquisire agli atti della Commissione tutta la documentazione relativa all'iter del provvedimento in esame presso la Commissione bilancio del Senato.

Andrea LULLI (PD) si associa alla richiesta testé formulata dal relatore.

Ignazio ABRIGNANI (PdL) auspica che il Governo possa fornire ulteriori chiarimenti ed approfondimenti tecnici sulle questioni sollevate nel documento inviato dal Ministero dell'economia e delle finanze.

Il viceministro Adolfo URSOritiene che tali chiarimenti potranno essere forniti nell'ambito della prossima seduta della Commissione.

Andrea GIBELLI (LNP), alla luce degli orientamenti emersi e delle questioni sollevate dai rappresentanti dei gruppi, propone - ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento - di richiedere al Governo la predisposizione di una relazione tecnica sul disegno di legge, nel testo modificato dal Senato.

La Commissione delibera, quindi, di richiedere al Governo la predisposizione di una relazione tecnica sul provvedimento, ai sensi dell'articolo 11-ter, comma 3, della legge n. 468 del 1978.

Andrea GIBELLI (LNP), presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, precisando che la richiesta di proroga del termine per la presentazione degli emendamenti sarà valutata in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, convocato al termine della seduta della Commissione.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.