CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 maggio 2009
181.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 26 maggio 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 12.15.

Disposizioni in materia di cognome dei figli.
C. 36 Brugger, C. 960 Colucci, C. 1053 Santelli, C. 1699 Garavini e C. 1703 Mussolini.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 21 maggio 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, ricorda che nella precedente seduta è stata svolta la relazione sui provvedimento in esame.

Manlio CONTENTO (PdL) dopo avere rilevato la sussistenza di tutti i presupposti perché si possa giungere in tempi rapidi alla redazione di un testo ampiamente condiviso, ritiene che si potrebbe costituire a tal fine un comitato ristretto. Sottolinea, inoltre, potrebbe risultare utile anche la verifica delle proposte di legge in materia presentate nel corso della precedente legislatura.
Nel merito, rileva come occorra valutare in modo approfondito quale sia la migliore soluzione tecnico-normativa per le delicate questioni implicate dalla materia in esame. Si riferisce, segnatamente, all'ipotesi di mancanza di accordo tra genitori nell'attribuzione del cognome al

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figlio, ritenendo che forse sarebbe preferibile la soluzione tradizionale dell'attribuzione del cognome del padre. Si riferisce altresì alla disciplina transitoria, che appare particolarmente importante e delicata, anche con riferimento ai profili pratici dell'impatto sulla gestione degli uffici e degli atti dello stato civile. In tale contesto ritiene che ci si potrebbe limitare a prevedere una disciplina priva di effetti retroattivi o, eventualmente, disporre che si applichi, con le dovute semplificazioni, la disciplina vigente in tema di cambio del cognome. Sottolinea quindi l'importanza dei temi del riconoscimento del figlio nato fuori del matrimonio, ritenendo che, ferma restando la prevalenza dell'interesse del minore, si potrebbe ipotizzare l'attribuzione in via preferenziale del cognome della madre; dell'ipotesi dell'attribuzione del cognome a più figli nati dagli stessi genitori all'interno del matrimonio, sottolineando come in questo sarebbe opportuno che i genitori operassero una scelta unica, anche per mantenere un'identità uniforme dei figli all'interno del nucleo familiare.
Ritiene, infine, che sia opportuno riflettere attentamente sugli spunti interessanti contenuti nella proposta di legge n. 36 Brugger, con particolare riferimento all'equiparazione tra figli naturali e legittimi.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, auspica che si possa giungere in tempi brevi alla approvazione di un testo ampiamente condiviso, che costituirebbe una vera e propria rivoluzione Ritiene, infatti, che sussistano le condizioni politiche perché ciò possa accadere, essendo anche l'opposizione concorde, e ricorda altresì come la Corte costituzionale e la giurisprudenza comunitaria considerino inadeguata la normativa italiana in materia. Concorda con l'onorevole Contento sull'analisi ed identificazione dei temi essenziali da trattare, sottolineando la particolare importanza del regime transitorio e della disciplina da prevedere in caso di pluralità di figli. Più in generale, laddove non sussista il consenso di entrambi i genitori, evidenzia l'esigenza di stabilire criteri certi e condivisi per l'attribuzione del cognome. Invita, infine, tutti i colleghi a contribuire all'esame dei provvedimenti con le proprie idee e soluzioni.

Alessandra MUSSOLINI (PdL) ritiene che i tempi siano finalmente maturi per l'approvazione di una legge che costituirebbe realmente una rivoluzione e un passo avanti per un paese civile e democratico, sottolineando come le linee guida per la redazione di un testo condiviso debbano essere non la libertà dell'adulto, bensì il diritto all'identità del minore e la possibilità per la madre di trasmettere attraverso il cognome anche le sue radici e tradizioni culturali. In tale contesto, ritiene che si possa redigere di un testo unificato che selezioni le migliori soluzioni tecniche per le diverse questioni evidenziate nel corso del dibattito.
Ricorda, per averlo sperimentato personalmente, quanto sia stato lungo, farraginoso e per certi profili anche umiliante, il procedimento, previsto dalla normativa vigente, per l'attribuzione del suo cognome ai propri figli. Evidenzia quindi come l'attribuzione ai figli anche del cognome della madre responsabilizzi questi ultimi e conferisca loro il senso di una maggiore unità dei genitori.
In merito al regime transitorio, ritiene che non sia opportuno prevedere alcuna forma di retroattività. Non ritiene infine che la delicata ed importante questione dell'equiparazione dei figli nati nel matrimonio e fuori dal matrimonio debba essere trattata nell'ambito dei provvedimento in esame.

Francesco Paolo SISTO (PdL) sottolinea come la proposta di legge n. 36 Brugger sia pregevole proprio in quanto, oltre al tema del cognome, disciplina questioni altrettanto importanti e connesse quale, appunto, la parificazione tra figli nati nel matrimonio e fuori dal matrimonio. Ritiene quindi che la Commissione abbia oggi la possibilità di elaborare una forma di tutela più incisiva.

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Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni sulla Corte penale internazionale.
C. 1439 Melchiorre e C. 1782 Di Pietro.

(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 21 maggio 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di violenza sessuale.
C. 611 Caparini, C. 666 Lussana, C. 817 Angela Napoli, C. 924 Pollastrini, C. 688 Prestigiacomo, C. 574 De Corato, C. 952 Pelino, C. 1424 Governo, C. 2167 Pelino C. 2142 Saltamartini, C. 2194 Carlucci e C. 2229 Cosenza.

(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 maggio 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.45.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 26 maggio 2009.

Audizioni di rappresentanti dell'Organismo unitario dell'avvocatura, dell'Associazione italiana giovani avvocati, dell'Unione delle camere penali italiane e dell'ADR Center, nell'ambito dell'esame del progetto di legge C. 2364, approvata dal Senato, e della petizione n. 638, in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento.

L'audizione informale è stata svolta dalle 12.45 alle 13.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 26 maggio 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.35 alle 13.40.