CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 maggio 2009
179.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 20 maggio 2009. - Presidenza del presidente Giorgio LA MALFA.

La seduta comincia alle 8.50.

Relazione semestrale sull'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa.
(Seguito esame istruttorio e conclusione).

Il Comitato prosegue l'esame istruttorio del provvedimento in titolo, rinviato il 26 marzo 2009.

Giorgio LA MALFA, presidente e relatore, ad integrazione della relazione svolta nella seduta del 19 marzo scorso ricorda che nel suo intervento del 26 il sottosegretario Craxi ha affermato che il rafforzamento del regime di non proliferazione rientra fra le priorità della Presidenza Italiana del G8, che si sta impegnando in

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particolar modo per porre le premesse per un esito positivo della Conferenza di Riesame del Trattato di Non Proliferazione delle armi nucleari, in programma nel 2010. Un rilievo prioritario è stato assegnato anche alla verifica delle possibilità di entrata in vigore l'entrata in vigore del Trattato sul bando dei test nucleari (CTBT), per cui ancora mancano le ratifiche di nove Paesi a capacità nucleare avanzata.
In tale quadro, il 16 e il 17 aprile si è tenuta alla Farnesina una conferenza organizzata in occasione della Presidenza italiana del G8, per incoraggiare il dialogo sulla possibilità di un mondo libero dalle armi nucleari e sui passi da compiere per ridurre le minacce nucleari. Il programma dei lavori ha compreso gli interventi del Ministro Frattini, dell'ex Presidente russo Mikhail Gorbachev, dell'ex Segretario di Stato americano George Shultz, dell'ex Segretario alla difesa americano William Perry e dell'ex senatore americano Sam Nunn. Alla conferenza hanno preso parte più di settanta fra ex esponenti di Governo, alti funzionari ed esperti.
I principali punti messi in evidenza nelle conclusioni finali della conferenza sono stati: il rispetto dell'impegno alla riduzione delle scorte da parte degli Stati possessori di armi nucleari, sancito dall'articolo VI del Trattato di Non Proliferazione delle armi nucleari (TNP); la gestione delle crisi e la risoluzione dei conflitti nelle aree dove i rischi della proliferazione nucleare sono maggiori; le potenziali sfide poste al sistema di non proliferazione dalla crescente espansione dei programmi di energia nucleare ad uso civile; la messa in sicurezza di materiali e mezzi nucleari a livello mondiale. La Presidenza italiana ha confermato l'impegno del G8 a promuovere la sicurezza nucleare come componente chiave dell'impegno preso al Vertice di Hokkaido del 2008, riguardo alle cosiddette «3 S»: safety, security and safeguards.
Per quanto concerne ulteriori iniziative a livello comunitario, segnala che il 26 marzo la Commissione europea ha inviato al Consiglio e al Parlamento Europeo una Comunicazione (143/2009) relativa alla non proliferazione nucleare. La Comunicazione, oltre ad una panoramica degli strumenti a disposizione dell'Unione europea per perseguire l'obiettivo della non proliferazione nucleare, individua tra le possibili linee di sviluppo l'ampliamento della cooperazione con i paesi nucleari fondamentali attraverso accordi bilaterali Euratom e il sostegno alla realizzazione di un sistema internazionale di forniture garantite di combustibile nucleare per quei paesi che intendono sviluppare l'energia nucleare senza disporre di propri impianti per il ciclo del combustibile nucleare. È inoltre in corso di elaborazione una dichiarazione del Consiglio relativa al trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT) per sostenerne l'entrata in vigore.
Ricorda che il Parlamento europeo ha approvato il 24 aprile 2009 una Raccomandazione sulla non proliferazione e sul futuro del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP) in cui, in primo luogo, si invita il consiglio a rivedere e aggiornare la posizione comune del Consiglio 2005/329/PESC relativa alla conferenza di revisione del 2005 delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari che il Consiglio europeo approverà nella riunione del dicembre 2009, per assicurare l'esito positivo della conferenza di revisione del TNP del 2010 e ad adoperarsi per conseguire l'obiettivo finale di un disarmo nucleare totale, conformemente alla proposta di convenzione sulle armi nucleari.
Auspica infine un approfondimento delle tematiche in esame tramite un parziale utilizzo dell'audizione con il Ministro Frattini prevista nei prossimi giorni al ritorno dal suo viaggio in Iran o in subordine una specifica audizione di un rappresentante del Ministero degli esteri che possa aggiornare il Comitato sui temi della non proliferazione. Ritiene che successivamente alle audizioni si possa passare alla redazione di una proposta di documento finale da sottoporre alla Commissione, che potrebbe tuttavia più opportunamente

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riferirsi alla Comunicazione sopravvenuta da parte della Commissione europea.

Il Comitato concorda.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio dell'8 dicembre 2008 Partenariato orientale (COM(2008) 823).
(Seguito esame istruttorio e conclusione).

Il Comitato prosegue l'esame istruttorio del provvedimento in titolo, rinviato il 26 marzo 2009.

Mario BARBI (PD), relatore, ad integrazione della relazione svolta nella seduta del 19 marzo scorso ricorda che sul tema del Partenariato orientale vi è stato l'intervento del sottosegretario Craxi nella successiva seduta della 26 marzo e che il 31 marzo si è svolta l'audizione informale dell'ambasciatore Lenzi. In tali occasioni, in analogia a quanto emerso dal dibattito presso il nostro Comitato, è emersa una visione positiva dell'iniziativa del Partenariato orientale sottolineando però alcuni punti critici. In primo luogo occorre evitare che la cooperazione tra l'Unione europea e i Paesi interessati sia letta in una chiave ostile da parte della Russia. È inoltre necessario da parte dei Paesi inclusi nel Partenariato un maggiore impegno in materia di democrazia, di rispetto dei diritti umani e civili, di libertà di espressione e di rafforzamento di un sistema giudiziario indipendente.
In materia di impegno finanziario deve essere rispettato l'equilibrio della ripartizione delle risorse per due terzi al Sud e un terzo ad Est, in maniera tale che ogni eventuale incremento di risorse ad Est comporti un incremento a Sud secondo le citate proporzioni. Più in generale il dialogo con i Paesi del vicinato orientale non deve pregiudicare lo sviluppo del progetto di un'Unione per il Mediterraneo, nonostante la crisi determinata dal conflitto nella striscia di Gaza.
Ricorda inoltre che la XIV Commissione Politiche dell'Unione europea ha approvato un parere sulla comunicazione in titolo nella seduta del 29 aprile scorso, che riprende le osservazioni precedentemente richiamate, integrate da alcune considerazioni sul rafforzamento dei sistemi produttivi, la collaborazione in tema di energia, la priorità delle politiche in materia di sostegno alle piccole e medie imprese e di mobilità e sicurezza. Il 7 maggio 2009 si è quindi svolto a Praga il Vertice che ha segnato l'avvio ufficiale del Partenariato orientale, alla presenza dei più alti esponenti dell'Unione europea e dei rappresentanti di tutti i Paesi interessati. Il risalto dell'avvenimento è stato inferiore alle aspettative, anche per l'assenza dei presidenti bielorusso e moldavo, motivata probabilmente dalla difficile situazione politica di entrambi i Paesi, e per alcune defezioni dei Capi di Governo dei Paesi dell'Unione europea. Segnala in proposito che l'Italia era rappresentata dal Ministro Sacconi, esponente di rilievo del Governo che però non ricopre un incarico di particolare attinenza con le tematiche del Vertice.
Con la dichiarazione si è convenuto che il Partenariato si fonderà sull'impegno nei confronti dei principi del diritto internazionale e dei valori fondamentali, tra i quali la democrazia, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché nei confronti dell'economia di mercato, dello sviluppo sostenibile e del buon governo e si prefigge l'obiettivo di creare le condizioni necessarie ad accelerare l'associazione politica e l'ulteriore integrazione economica tra l'Unione europea e i paesi partner interessati. I nuovi accordi di associazione prevedranno, oltre alle opportunità esistenti di scambio e di investimenti, la creazione di zone di libero scambio globali e approfondite, in cui effetti dovranno essere rafforzati dal ravvicinamento normativo con le regole e gli standard dell'Unione europea.
Gli Stati terzi, sulla base di una valutazione caso per caso, saranno ammessi a partecipare a progetti concreti, attività e

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riunioni di piattaforme tematiche, qualora ciò contribuisca al conseguimento degli obiettivi di determinate attività e degli obiettivi generali del Partenariato. Sarà assicurata complementarità con le iniziative regionali tra l'Unione europea e i paesi partner interessati, in particolare la Sinergia del Mar Nero. Si è infine convenuto che, oltre agli aiuti finanziari comunitari e al cofinanziamento nazionale, l'attuazione del Partenariato richiederà risorse finanziarie supplementari invitando pertanto altri donatori, le istituzioni finanziarie internazionali e il settore privato a fornirli.
Infine, concluso l'esame istruttorio si rende disponibile a redigere una proposta di documento da sottoporre alla Commissione in una prossima seduta, tenendo conto delle eventuali osservazioni dei colleghi.

Il Comitato concorda.

Comunicazioni del Presidente.

Giorgio LA MALFA, presidente, ricorda che nella seduta del 5 febbraio scorso il Comitato ha indicato come ulteriori atti da esaminare le Proposte di decisione del Consiglio relative all'applicazione provvisoria di talune disposizioni e alla conclusione di un accordo di associazione euromediterraneo tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica araba siriana, dall'altra, per le quali era stato individuato come relatore l'onorevole Orlando, nonché la Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni-UE, Africa e Cina: verso un dialogo e una cooperazione trilaterali per la quale si deve procedere alla nomina del relatore. Segnala che è in distribuzione un elenco selezionato di risoluzioni del Parlamento europeo assegnate alla Commissione sul quale sollecita l'espressione di un parere da parte dei rappresentanti dei gruppi circa l'eventualità di procedere all'esame di tali atti.

Franco NARDUCCI (PD) propone che il Comitato esamini la risoluzione relativa al Partenariato strategico Unione europea- Messico.

Giorgio LA MALFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, preannuncia una convocazione del Comitato alla ripresa dei lavori parlamentari dopo le elezioni europee.

La seduta termina alle 9.10.

COMITATO PERMANENTE SUGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 20 maggio 2009. - Presidenza del presidente Enrico PIANETTA.

La seduta comincia alle 15.30.

Indagine conoscitiva sugli obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite.
Audizione di rappresentanti del Centro Studi di Politica Internazionale (CESPI).
(Svolgimento e rinvio).

Enrico PIANETTA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Introduce, quindi, l'audizione, che è diretta ad illustrare il rapporto sugli scenari futuri della cooperazione allo sviluppo predisposto dal CESPI nell'ambito del progetto dell'Osservatorio di politica internazionale.

José Luis RHI SAUSI, Direttore del Centro Studi di Politica Internazionale (CESPI) e Marco ZUPI, rappresentante del Centro Studi di Politica Internazionale (CESPI), intervengono sui temi oggetto di indagine.

Enrico PIANETTA, presidente, in considerazione dell'imminente inizio delle votazioni in Assemblea e rilevata la necessità

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di disporre di tempo ulteriore per proseguire nell'approfondimento e nel confronto sui temi in oggetto, rinvia il seguito dell'audizione ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 20 maggio 2009. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI.

La seduta comincia alle 18.05.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno dell'Arabia Saudita nel campo della difesa, firmato a Roma il 6 novembre 2007.
C. 2384 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 maggio 2009.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni competenti in sede consultiva e che quello espresso dalla Commissione Bilancio prevede una condizione volta a correggere un errore materiale nel calcolo della copertura finanziaria. Avverte altresì che il relatore ha presentato l'emendamento 3.1 finalizzato al recepimento della condizione apposta dalla Commissione Bilancio (vedi allegato).

Mario BARBI (PD), relatore, illustra l'emendamento a sua firma 3.1.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità l'emendamento Barbi 3.1 e delibera quindi di conferire il mandato al relatore, onorevole Barbi, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sulla Forza multinazionale di pace per l'Europa Sud-orientale, con cinque annessi, firmato a Skopje il 26 settembre 1998, del Protocollo aggiuntivo firmato ad Atene il 12 gennaio 1999, del secondo protocollo aggiuntivo firmato ad Atene il 12 gennaio 1999, del secondo Protocollo aggiuntivo, con annessi, firmato a Bucarest il 30 novembre 1999, del Terzo Protocollo aggiuntivo firmato ad Atene il 21 giugno 2000, del Quarto Protocollo aggiuntivo, con allegati, firmato a Roma l'11 dicembre 2002.
C. 2259 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 maggio 2009.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni competenti in sede consultiva.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera all'unanimità di conferire il mandato al relatore, onorevole Farina, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 18.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 18.10 alle 18.20.