CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 aprile 2009
170.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 aprile 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 9.15.

Disposizioni in materia di sicurezza pubblica.
Nuovo testo C. 2180 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 aprile 2009.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che è pervenuto il nuovo testo del disegno di legge in titolo, come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente.

Alessandra MUSSOLINI (PdL), relatore, esprime, innanzitutto, apprezzamento per

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la soppressione della lettera t) del comma 1 dell'articolo 45, dalla quale discendeva, come già ricordato nella seduta del 22 aprile 2009, l'obbligo per le strutture sanitarie di segnalare l'immigrato irregolare alle autorità competenti. Ritiene, infatti, che la soppressione della citata lettera t) e, dunque, la mancata abrogazione dell'articolo 35 del Testo unico in materia di immigrazione faccia venir meno il suddetto obbligo di segnalazione, anche in presenza del reato di clandestinità introdotto dall'articolo 21 del provvedimento in esame. Ribadisce, invece, quanto già evidenziato in sede di relazione con riferimento all'articolo 42, comma 1, che non è stato modificato in sede referente: a suo avviso, tale disposizione dovrebbe essere modificata nel senso di prevedere l'eventuale verifica, da parte degli uffici comunali, delle condizioni igienico-sanitarie dell'immobile in cui il richiedente l'iscrizione o la variazione anagrafica intende fissare la propria residenza, senza tuttavia subordinare all'esito positivo di detta verifica la stessa iscrizione o variazione. Si riserva, infine, di formulare una proposta di parere alla luce di quanto esposto.

Lucio BARANI (PdL) dichiara di condividere le valutazioni espresse dal relatore.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana già prevista per la giornata odierna.

La seduta termina alle 9.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 aprile 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni in materia di sicurezza pubblica.
Nuovo testo C. 2180 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana odierna.

Alessandra MUSSOLINI (PdL), relatore, dopo aver ricordato le principali modificate apportate al disegno di legge in esame nel corso dell'esame in sede referente, già illustrate nella seduta antimeridiana odierna, formula una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato).

Laura MOLTENI (LNP) esprime, a nome del suo gruppo, il forte dissenso dalla proposta di parere del relatore, sottolineando come la disposizione di cui all'articolo 42, comma 1, sia finalizzata a garantire a tutti i residenti la disponibilità di una sistemazione abitativa degna di questo nome, consentendo alle amministrazioni locali (Sindaci dei comuni e ASL) una verifica delle condizioni igienico-sanitarie degli alloggi. In particolare, si tratta, come già ricordato nella seduta del 23 aprile scorso, di evitare il crearsi di «alloggi dormitorio», i quali determinano, a loro volta, degrado e situazioni igienico- sanitarie foriere di patologie. Naturalmente, la disposizione in discorso si collega anche alla problematica dei ricongiungimenti familiari degli stranieri, che devono essere subordinati anche alla sussistenza di adeguate condizioni igienico-sanitarie abitative. Ricorda, altresì, che tale norma risponde anche all'esigenza di garantire il rispetto dei diritti dei minori e delle relative convenzioni internazionali, potendo i comuni (in ragione di quanto sopra), su propria scelta e decisione, offrire la possibilità di trasferimento dei minori e rispettive madri in strutture capaci di garantire condizioni anche igienico-sanitarie adeguate. Per tali ragioni, la disposizione in esame non deve essere intesa in termini sanzionatori, bensì come garanzia per tutti i residenti. Pertanto, chiede che il relatore riformuli la sua proposta di parere alla luce anche di quanto esposto, evitando espressamente di inserirvi una condizione che palesa tra l'altro la mancata condivisione della maggioranza,

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scelta della quale il relatore deve comunque assumersi la responsabilità politica.

Livia TURCO (PD) osserva che il disegno di legge in esame, pur movendo dalla condivisibile esigenza di garantire la sicurezza dei cittadini, presenta, nel suo insieme, contenuti che giudica inaccettabili. Esprime, comunque, apprezzamento per il tentativo del relatore di interpretare le opinioni e le preoccupazioni espresse da numerosi e importanti settori della società con riferimento alle parti del provvedimento di competenza della Commissione, sottolineando come il compito dei parlamentari non si esaurisca nella fedeltà alla linea politica del Governo, ma includa, appunto, la capacità di tener conto delle istanze che provengono dall'opinione pubblica. Dichiara, peraltro, che il giudizio fortemente negativo sul complesso del provvedimento impedisce al suo gruppo di esprimere un parere favorevole sullo stesso, ancorché subordinato a precise condizioni. Annuncia pertanto, anche a nome del suo gruppo, voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

Lucio BARANI (PdL) annuncia, anche a nome del suo gruppo, voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Paola BINETTI (PD), premesso di condividere le dichiarazioni della collega Livia Turco, desidera sottolineare la distanza tra il concetto di sicurezza inteso come mero ordine pubblico, che traspare da diverse norme del provvedimento in esame, e un concetto più ampio e complesso di sicurezza sociale che, a suo avviso, dovrebbe ispirare gli interventi in materia.

Alessandra MUSSOLINI (PdL), relatore, ribadisce la sua proposta di parere favorevole con condizione.

Laura MOLTENI (LNP), preso atto della posizione del relatore, annuncia che il suo gruppo non parteciperà alla votazione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 29 aprile 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.30.

Modifica all'articolo 18 del decreto del Presidente della Repubblica n. 128/1969, in materia di competenze professionali nei servizi ospedalieri di anestesia e rianimazione.
C. 797 Angela Napoli.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 31 marzo 2009.

Carla CASTELLANI (PdL) relatore, fa presente che, anche a seguito di contatti informali intercorsi con il Governo, ritiene opportuna una pausa di riflessione per approfondire alcuni aspetti della problematica sottesa alla proposta di legge in titolo.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, prende atto dell'esigenza rappresentata dal relatore e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 29 aprile 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.35.

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Schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per l'anno 2009, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 74.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere, entro il 13 maggio prossimo, il parere di competenza al Governo sullo schema di decreto ministeriale in titolo.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere al Governo il parere di competenza sullo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per l'anno 2009, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Al riguardo, ricorda che l'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria per il 2002), ha stabilito che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi sono iscritti in un'unica unità previsionale di base dello Stato di previsione del Ministero della salute. Il riparto delle risorse stanziate avviene annualmente entro il 31 gennaio con decreto del Ministro della salute, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, «intendendosi corrispondentemente rideterminate le relative autorizzazioni di spesa». La stessa legge stabilisce che sul decreto di ripartizione sia espresso il parere delle competenti Commissioni parlamentari.
Lo schema di decreto interministeriale in esame, emanato dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, ripartisce, per l'anno 2009, la somma di euro 3.495.230, in favore dei seguenti enti di ricerca: Lega italiana per la lotta contro i tumori, con sede a Roma; Centro internazionale per le ricerche sul cancro, con sede a Lione; Ufficio internazionale delle epizoozie, con sede a Parigi.
La legge 22 dicembre 2008, n. 203 (legge finanziaria per il 2009) ha previsto in Tabella C, per l'anno 2009, la somma di euro 3.715.000, per il finanziamento dei suddetti enti di ricerca. Nel decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 30 dicembre 2008, di ripartizione in capitoli del bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009, la predetta somma risulta imputata nello stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali al capitolo 3412. Sullo stanziamento iniziale di euro 3.715.000 risulta un accantonamento pari ad euro 219.628. Pertanto, nello schema di decreto in esame per l'anno 2009, la citata somma di euro 3.495.230 è così ripartita: per il Centro internazionale per le ricerche sul cancro, il contributo dovuto per l'esercizio finanziario in corso ammonta ad euro 1.056.831; per l'Ufficio internazionale delle epizoozie, il finanziamento ammonta ad euro 246.915, di cui euro 139.500 quale contributo ordinario ed euro 107.415 quale contributo complementare; per la Lega italiana per la lotta contro i tumori, la somma destinata è pari ad euro 2.191.484.
Nella relazione illustrativa del decreto in esame si fa presente che nel caso in cui, nel corso del corrente esercizio finanziario, dovesse essere resa disponibile la somma accantonata, pari ad euro 219.628, la stessa sarà assegnata alla Lega italiana per la lotta contro i tumori.
Ricorda, infine, che per effetto di disposizioni di legge alla stessa Lega italiana per la lotta contro i tumori compete per il 2009 un contributo straordinario, pari ad euro 3.000.000, iscritto nello stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali (capitolo 3413) di cui al citato decreto del Ministro dell'economia e finanze di riparto dei capitoli di bilancio per il 2009.

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Alla luce di quanto esposto, preannuncia una proposta di parere favorevole.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 29 aprile 2009.

Modifiche al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e altre disposizioni in materia di governo delle attività cliniche.
C. 799 Angela Napoli, C. 1552 Di Virgilio e Palumbo, C. 977-ter, Livia Turco, C. 278 Farina Coscioni e C. 1942 Mura.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.45 alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.30.

RISOLUZIONI

Mercoledì 29 aprile 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Francesca Martini.

La seduta comincia alle 15.30.

7-00138 Livia Turco e Duilio: Iniziative a favore dei soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie attualmente privi di indennizzo.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Lino DUILIO (PD) illustra la risoluzione in titolo, che verte sulla problematica di alcuni soggetti, danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, che non hanno potuto beneficiare degli effetti economici previsti dall'articolo 2, commi 1 e 2, della legge n. 210 del 1992, a causa dell'insussistenza dei requisiti temporali previsti dall'articolo 3 della medesima legge, sebbene la competente Commissione medico-ospedaliera avesse accertato l'esistenza di un nesso causale tra la vaccinazione obbligatoria e l'infermità denunciata. La risoluzione, in particolare, è volta a impegnare il Governo a procedere, anche attraverso il coinvolgimento delle regioni, a una ricognizione quantitativa del fenomeno, al fine di poter predisporre opportune iniziative normative. Sottolinea, al riguardo, che il problema evidenziato nell'atto di indirizzo è verosimilmente assai più circoscritto e comporta oneri finanziari ben minori rispetto all'eventuale riapertura dei termini per le richieste dei benefici economici in discorso da parte di tutti i soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie.

Il sottosegretario Francesca MARTINI desidera formulare, preliminarmente, alcune precisazioni. Premesso che la pubblicazione di una legge nella Gazzetta Ufficiale, quale presupposto giuridico della presunzione di conoscenza della stessa, costituisce principio fondamentale dell'ordinamento, ricorda che il termine di decadenza previsto dall'articolo 3 della legge 25 febbraio 1992, n. 210, per la presentazione della domanda di ammissione all'indennizzo previsto è di tre anni dalla data di conoscenza documentata del danno, nel caso di vaccinazioni o di epatiti post-trasfusionali, e di dieci anni nei casi di infezioni da HIV.
Per quanto concerne i ricorsi amministrativi proposti contro la reiezione dell'istanza, pervenuti al Ministero del lavoro, della saluta e delle politiche sociali, ritiene ne debba essere evidenziato l'elevato numero, che, soltanto, per l'anno 2008, è quantificabile nell'ordine di circa mille.

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Relativamente alla ricognizione che viene richiesta nella risoluzione, precisa che, al riguardo, vi sarebbe un'alta probabilità di ottenere dei dati solo parziali circa il numero di danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, ai quali sia stato precluso il diritto all'indennizzo a causa della intempestività della relativa domanda.
Ricorda, infatti, che l'Accordo Stato-regioni dell'8 agosto 2001 ha trasferito le competenze in materia di indennizzi ex legge n. 210 del 1992 alle regioni a statuto ordinario, ferma restando la competenza ministeriale in materia di contenzioso amministrativo e giurisdizionale. Di conseguenza, i fascicoli relativi ai danneggiati residenti in queste regioni sono stati trasferiti alle relative amministrazioni regionali, mentre le istanze di indennizzo successive al 2001 non sono a conoscenza del Ministero del lavoro, della saluta e delle politiche sociali.
Inoltre, i fascicoli relativi ai citati ricorsi amministrativi, una volta definito il ricorso, vengono restituiti alle rispettive regioni a statuto ordinario.
Ritiene debba anche essere sottolineato che la normativa vigente prevede, per i cittadini danneggiati, forme di tutela nei confronti dei giudizi espressi dalle Commissioni medico-ospedaliere, anche nei casi richiamati nella risoluzione in esame, in cui, pur in presenza del nesso causale tra la vaccinazione obbligatoria e l'infermità denunciata, l'istanza sia stata respinta perché non presentata nei termini previsti.
Ciò premesso, resta comunque fermo l'impegno del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, mirato a ricercare le soluzioni più idonee a tutte le problematiche emergenti dall'applicazione della legge n. 201 del 1992 e all'erogazione dei benefici previsti, corrispondendo questo, a suo avviso, anche una precisa esigenza etica.

Lino DUILIO (PD) esprime sconcerto per le posizioni espresse dal rappresentante del Governo, che si è sostanzialmente limitato a una ricostruzione burocratica di una vicenda giuridica ben nota, lasciando trasparire solo alla fine del proprio intervento la dovuta sensibilità verso le situazioni richiamate nella risoluzione in titolo. Proprio la complessa vicenda ricostruita dal rappresentante del Governo giustifica la richiesta, contenuta nell'atto di indirizzo, di una ricognizione delle specifiche posizioni in esso citate. Auspica, pertanto, che il Governo riconsideri la propria posizione e confida nell'unanime approvazione della sua risoluzione.

Livia TURCO (PD) ritiene che il Governo, nell'esprimersi sulla risoluzione in titolo, dovrebbe dar conto alla Commissione dello stato di attuazione degli interventi a favore di tutti i soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie o da emotrasfusioni, per i quali il precedente Governo aveva stanziato risorse significative.

Giuseppe PALUMBO, presidente, osserva che la questione sollevata dalla collega Livia Turco, pur rilevante e connessa, per certi versi, alla risoluzione in discorso, investe una problematica molto più ampia.

Lucio BARANI (PdL) ritiene che la risoluzione in titolo sia, per certi versi, riduttiva, perché il problema dei soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie o da emotrasfusioni deve essere affrontato nel suo complesso. In proposito, fa presente che il Governo si sta facendo carico, proprio in questi giorni, di corrispondere l'indennizzo dovuto a tutti i soggetti che si sono visti riconoscere il diritto ai benefici di legge. Successivamente, si potranno certamente censire e valutare, in vista di ulteriori interventi normativi, le domande pervenute oltre i termini di legge, come prospettato nella risoluzione in discorso.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) ritiene che sia limitativo concentrarsi sulla problematica dei soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, senza prendere in considerazione almeno quelli danneggiati da emotrasfusioni. Invita, altresì, il Governo ad attivarsi sul fronte della prevenzione, per evitare il ripetersi degli episodi

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che sono all'origine delle richieste di risarcimento in discorso. Ritiene, infine, che sia da evitare la fissazione di un termine perentorio per la presentazione delle domande di risarcimento in questo ambito, sottolineando come le conseguenze di una trasfusione di sangue infetto o di una vaccinazione possano presentarsi anche a distanza di molti anni.

Paola BINETTI (PD) auspica un approccio meno burocratico, da parte del Governo, su questi temi, ricordando le gravi sofferenze personali dei soggetti in questione e le responsabilità, anche gravi, che in molti casi furono all'origine delle trasfusioni di sangue infetto.

Livia TURCO (PD) invita il collega Duilio a valutare, alla luce della sensibilità dimostrata da più parti sul tema dei soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie o da emotrasfusioni, l'opportunità di ampliare il contenuto della risoluzione in discorso.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che, fatta salva la facoltà dei presentatori di riformulare la loro risoluzione, un ampliamento dell'oggetto della stessa potrebbe, in teoria, complicarne l'accoglimento da parte del Governo.

Benedetto Francesco FUCCI (PdL), rilevata con soddisfazione l'ampia condivisione dello spirito della risoluzione in titolo, richiama l'attenzione dei colleghi sulla problematica, in parte analoga, dei soggetti danneggiati da talidomide, alla quale auspica sia data efficace risposta in tempi rapidi.

Lino DUILIO (PD) ritiene, anche alla luce della sua passata esperienza di presidente della V Commissione, che un ampliamento eccessivo dell'oggetto della risoluzione in titolo rischi di scontrarsi con insuperabili limiti di bilancio e sottolinea come sia stata proprio questa preoccupazione a indurlo a circoscrivere entro limiti precisi la portata dell'intervento che si richiede al Governo.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.55.