CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 aprile 2009
170.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 aprile 2009 - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni in materia di sicurezza pubblica.
C. 2180 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 28 aprile 2009.

Valentina APREA, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, avverte che è pervenuto il nuovo testo della proposta di legge n. 2180. Non essendovi profili di rilievo della Commissione, propone di esprimere parere favorevole.

Andrea SARUBBI (PD) rileva che il provvedimento in esame è preoccupante, perché introduce l'idea che i diritti fondamentali dell'uomo sono subordinati a

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una condizione di legalità. Ricorda, in particolare che l'articolo 6 introduce invalidità degli atti civili per immigrati non regolari. Rileva che si tratta di norme che incidono sulla situazione culturale italiana, peggiorandola in negativo.
Sottolinea che il relatore del provvedimento avrebbe dovuto soffermarsi sull'articolo 45, comma 1, lettera h), che prevede il superamento di un test di lingua italiana per gli immigrati ai fini dell'ottenimento del permesso di soggiorno. Ritiene in particolare che tali disposizioni non sono conformi alla direttiva europea in materia, perché il rilascio del permesso di soggiorno, a differenza della richiesta di cittadinanza italiana, non può essere subordinato al superamento di un test di lingua. Ricorda che vari organi della Chiesa cattolica e associazioni cattoliche condividono questa impostazione relativamente alle norme sul test di lingua italiana e hanno rilevato in particolare che occorre quantomeno fornire agli immigrati strumenti che facilitino l'apprendimento della lingua italiana , se li vuole sottoporre a un test di tal fatta. Considera inoltre molto negativamente l'articolo 47, perché esso prevede, di fatto, l'introduzione del cosi detto «permesso di soggiorno a punti».
Ricorda in particolare che un documento delle associazioni cattoliche al riguardo sottolinea che con tale istituto si addiviene solo ad una complicazione della procedure e non si favorisce l'integrazione sociale degli immigrati. Preannuncia pertanto, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere presentata.

Emerenzio BARBIERI (PdL) rileva che la relazione della relatrice è esaustiva, in quanto illustra tutte le norme di competenza della VII Commissione. Ricorda inoltre che gli studenti immigrati non vengono colpiti in modo negativo da questo provvedimento e che ciò costituisce un aspetto positivo del provvedimento. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere favorevole presentata dal relatore.

Paola GOISIS (LNP) rileva, per quel che riguarda il test di conoscenza della lingua italiana, che non esiste un divieto in tal senso previsto dalla direttiva europea, dato che al contrario la direttiva stessa attribuisce la facoltà agli Stati membri di esigere il rispetto delle condizioni di integrazione da parte degli immigrati. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che la competenza sul decreto che disciplinerà le modalità di svolgimento del test di lingua italiana è assegnata anche al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Ciò garantisce, a suo avviso, che l'istituto in questione sarà disciplinato nei limiti prefissati dalla direttiva europea in materia.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole presentata dal relatore.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 29 aprile 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Francesco Maria Giro e il sottosegretario di Stato per la difesa Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.35.

Disposizioni per la valorizzazione dell'Abbazia della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni.
C. 1889 Cirielli, C. 1230 Iannuzzi e C. 1973 Mario Pepe.

(Discussione e approvazione).

La Commissione inizia la discussione.

Valentina APREA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche tramite la

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trasmissione attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, ai sensi dell'articolo 65, comma 2 del regolamento.
Ricorda che la Commissione ha già esaminato in sede referente le proposte di legge in titolo, giungendo all'elaborazione di un nuovo testo, sul quale le Commissioni competenti hanno espresso i prescritti pareri, giungendo al trasferimento alla sede legislativa, deliberato dall'Assemblea nella seduta del 21 aprile 2009. Propone quindi che, in considerazione dell'urgenza di approvare in tempi brevi il provvedimento in esame, la Commissione, ove nulla osti da parte dei deputati, possa concluderne l'esame nella giornata odierna.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente e relatore, dichiara aperta la discussione generale sul provvedimento, ricordando il proficuo lavoro svolto nel corso dell'esame in sede referente. Ritiene opportuno inoltre adottare come testo base per il prosieguo della discussione il nuovo testo della proposta di legge n. 1889, elaborato nel corso dell'esame in sede referente, di cui raccomanda l'approvazione.

Il sottosegretario di Stato Francesco Maria GIRO concorda con il provvedimento adottato dalla Commissione in sede referente.

Valentina APREA, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali. Propone quindi di adottare come testo base per il prosieguo della discussione il nuovo testo della proposta di legge n. 1889, al quale sono abbinate le proposte di legge 1230 e 1973, elaborato nel corso dell'esame in sede referente, sul quale le Commissioni parlamentari competenti hanno espresso il prescritto parere.

La Commissione delibera quindi di adottare come testo base per il seguito della discussione il nuovo testo della proposta di legge n. 1889, adottato nel corso dell'esame in sede referente.

Valentina APREA, presidente, propone quindi di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 14.50. Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Sospende quindi brevemente la seduta per consentire il decorso del termine.

La seduta, sospesa alle 14.45, riprende alle 14.50.

Valentina APREA, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al testo base in esame. Dà quindi conto dei deputati in missione e delle sostituzioni.

Si passa all'esame dell'articolo 1.

La Commissione approva l'articolo 1.

Si passa all'esame dell'articolo 2.

La Commissione approva l'articolo 2.

Si passa all'esame dell'articolo 3.

La Commissione approva l'articolo 3.

Si passa all'esame dell'articolo 4.

La Commissione approva l'articolo 4.

Si passa all'esame dell'articolo 5.

La Commissione approva l'articolo 5.

Tino IANNUZZI (PD), intervenendo per dichiarazione di voto finale, ringrazia i componenti della Commissione e il relatore per l'importante lavoro svolto che promuove la valorizzazione di un monumento di enorme significato religioso, culturale, storico, artistico. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sul provvedimento in esame.

Paola GOISIS (LNP), intervenendo per dichiarazione di voto finale, sottolinea l'importanza del provvedimento in esame, preannunciando anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole.

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Emerenzio BARBIERI (PdL), intervenendo per dichiarazione di voto finale, sottolinea l'importanza del provvedimento in esame che ha visto l'impegno di tutto il gruppo del Popolo delle libertà, preannunciando anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole.

Valentina APREA, presidente e relatore, esprime soddisfazione per il risultato raggiunto con l'approvazione del provvedimento al quale hanno contribuito tutte le forze politiche.
Avverte che, non essendovi obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo, ai sensi dell'articolo 90, comma 2, del Regolamento.
Pone quindi in votazione finale, per appello nominale, il nuovo testo della proposta di legge 1889, elaborato nel corso dell'esame in sede referente, adottato come testo base.

La Commissione approva quindi, con votazione nominale finale, il nuovo testo della proposta di legge n. 1889, elaborato nel corso dell'esame in sede referente, adottato come testo base, risultando quindi assorbite le abbinate proposte di legge 1230 e 1973.

La seduta termina alle 15.05.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 29 aprile 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 15.05.

Sull'ordine dei lavori.

Valentina APREA, presidente, propone di passare dapprima all'esame in sede referente delle proposte di legge in materia di spettacolo dal vivo.

La Commissione concorda.

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.
C. 136 Carlucci, C. 459 Ciocchetti, C. 1156 Ceccacci Rubino, C. 1183 De Biasi, C. 1480 Zamparutti, C. 1564 Giammanco, C. 1610 Zazzera, C. 1849 Rampelli e C. 1935 Caparini.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento delle proposte di legge C. 769 Carlucci e C. 2280 Goisis - Adozione del testo base - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 febbraio 2009.

Valentina APREA, presidente, avverte che sono state assegnate rispettivamente la proposta di legge C. 769 d'iniziativa del deputato Carlucci, recante «Disposizioni in favore del settore musicale e delega al Governo per interventi fiscali, assicurativi e previdenziali in materia di spettacolo dal vivo» e la proposta di legge C. 2280 d'iniziativa dei deputati Goisis ed altri, recante «Delega al Governo e altre disposizioni concernenti la disciplina delle attività circensi», vertendo su analoga materia, ne dispone l'abbinamento alle proposte di legge in esame all'ordine del giorno.

Gabriella CARLUCCI (PdL), relatore, intervenendo in sede di replica, alla luce delle audizioni svolte propone di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame la proposta di legge n. 136, da lei presentata. Riterrebbe opportuno quindi procedere all'istituzione di un Comitato ristretto, manifestando la propria disponibilità a definire un nuovo testo che sia concordato tra tutte le forze politiche.

Valentina APREA, presidente, propone quindi di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame la proposta di legge C. 136 a firma dell'onorevole Carlucci.

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La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, propone altresì la costituzione di un Comitato ristretto per la prosecuzione dell'esame della proposta di legge C. 136, adottata come testo base, e delle abbinate proposte di legge.

La Commissione delibera quindi di costituire un Comitato ristretto, riservandosi il Presidente di nominarne i componenti sulla base della designazione dei gruppi.

La seduta termina alle 15.10.

RISOLUZIONI

Mercoledì 29 aprile 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 15.10.

7-00031 Farina: Riconoscimento dello status di «monumento nazionale» alle «Malghe di Porzus» in provincia di Udine.
(Seguito della discussione e approvazione)

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione all'ordine del giorno, rinviata nella seduta del 23 aprile 2009.

Alessandro MARAN (PD) preannuncia il voto favorevole sulla risoluzione in oggetto, ricordando la richiesta della associazione partigiana Osoppo e le deliberazioni in tal senso adottate dal Comune di Udine. Ricorda inoltre che è sicuramente un bene che del tragico episodio si faccia storia condivisa, accettata da tutti, senza tuttavia la pretesa di farne storia ufficiale fornendo una interpretazione definitiva dei fatti. Sottolinea, in particolare, l'importanza che la trasmissione della memoria venga consegnata alle generazioni future come simbolo di convivenza lungo il nostro confine orientale, così faticosamente conquistata. Aggiunge peraltro che diversi conflitti si intrecciano nell'episodio delle Malghe di Porzus: lotta di liberazione, secolare attrito tra slavi e italiani, la guerra fredda incipiente. Evidenzia infatti che il luogo dove è avvenuto l'eccidio è un territorio plurale e questa vicenda va contestualizzata in quel conflitto e in quel luogo. Osserva pertanto che il ricordo di quelle vicende non è legato solo al tema della memoria ma si lega al discorso ufficiale sulla nazione, perché causa delle tragedie di quelle terre sta proprio nelle idee di nazione coltivate da nazionalismi etnici aggressivi. Rileva, in conclusione, che oggi finalmente diverse nazionalità possono convivere in una comune cittadinanza e gli antichi contrasti possono essere superati nel comune spazio europeo.

Fabio GARAGNANI (PdL) condivide l'impostazione della risoluzione, in quanto la stessa costituisce l'occasione per ricordare le vicende resistenziali e il diverso approccio con cui è stata affrontata la guerra di liberazione. A tal proposito, sottolinea che molto opportunamente il Presidente del Consiglio ha parlato di «giornata della libertà». Sottolinea infatti che da una parte si combatté per ripristinare la libertà e che dall'altra alcuni combatterono con l'idea di poter affermare un nuovo regime dittatoriale. Ricorda inoltre i fatti che dal 1945 al 1948 insanguinarono la sua regione, l'Emilia Romagna, dove furono uccisi centinaia di uomini. A tal proposito, riterrebbe opportuna l'istituzione di una commissione di indagine sui delitti perpetrati dopo la liberazione. Ritiene, infatti, importante aggiungere questo ulteriore tassello per poter rivedere nella sua complessità l'intera storia della resistenza.

Manlio CONTENTO (PdL) osserva che la risoluzione posta all'ordine del giorno impone una riflessione su quello che il Friuli Venezia Giulia, come regione di confine, ha vissuto in termini molto tragici e ribadisce che si tratta di una storia

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non completamente nota. Sottolinea, in particolare, che gli uomini che furono uccisi a Porzus avevano una loro idea di liberazione e di Italia, ispirata a valori veri e importanti, rileva che l'eccidio oggetto della risoluzione, fa parte di una storia tutta interna al movimento partigiano. Sottolinea che elevare a monumento nazionale le Malghe di Porzus significa onorare quegli uomini per il loro comportamento esemplare e per come hanno onorato la propria patria. Conclude, infine, affermando che eventi come quello ricordato nella risoluzione sono un patrimonio di valori da riassumere e riprendere.

Ivano STRIZZOLO (PD) ringrazia la Commissione per aver voluto discutere di un argomento così importante. Sottolinea che in qualche intervento precedente al suo si può rinvenire talvolta una venatura polemica, rilevando peraltro che da tempo vi è la volontà da parte del Governo di riconoscere come monumento nazionale le Malghe di Porzus: si tratta di un gesto importante, che non può prestarsi peraltro a strumentalizzazioni. Segnala peraltro che non è questa la sede per fare interpretazioni della storia, anche perché vi sono stati dei pronunciamenti dei tribunali che hanno accertato le responsabilità politiche, morali e oggettive rispetto all'eccidio in questione e che la storia risulta dallo svolgimento effettivo dei fatti.
Sottolinea che il Friuli Venezia Giulia per la sua posizione di confine presenta elementi di specificità; che proprio per questa collocazione storico-geografica ha patito particolarmente in quegli anni e che proprio ciò giustifica l'autonomia riconosciuta. Ricorda inoltre che l'evoluzione storico-politica ha portato la Regione del Friuli Venezia-Giulia ad essere al centro della nuova Europa dei popoli e delle autonomie, sviluppando rapporti di collaborazione con la Slovenia che è gia membro Ue. Auspica pertanto che anche la Croazia possa entrare a far parte dell'Unione europea, come già avvenuto con la Slovenia., perché questo sarebbe ancor più un elemento significativo per la stabilizzazione della pace e della democrazia in quei luoghi. Ricorda infine due figure rappresentative di quei fatti, due religiosi, monsignor Aldo Moretti, medaglia d'oro alla Resistenza, scomparso qualche anno fa e Don Redento Bello, ricordato con il nome di battaglia Candido, anche lui, assistente spirituale della Brigata Osoppo, testimone ancora vivente e protagonista di una iniziativa di riconciliazione rispetto ai tragici fatti di Porzus. Rileva che riconoscere Porzus come monumento nazionale è il modo migliore per dare una valenza di quel luogo, di quei fatti proiettati e del sacrificio di quei martiri proiettati al futuro, ribadendo l'auspicio che tali fatti non vengano strumentalizzati: la storia di quella parte del Paese deve essere di esempio per la tutela e il riconoscimento di tutti i popoli, di tutte le minoranze etniche e linguistiche.
Preannuncia, in conclusione, il proprio voto favorevole sulla risoluzione in oggetto.

Ricardo Franco LEVI (PD) esprime il proprio rammarico per il fatto che valori come quelli della liberazione del Paese dalla dittatura e dall'invasione delle truppe straniere, non siano ancora valori affermati e pienamente condivisi da tutte le forze politiche. In particolare, sottolinea che proprio alcuni interventi svolti nel corso della seduta odierna evidenziano che questi valori non sono ancora comuni, rilevando che con tali interventi non si sia fatto onore a quei partigiani che oggi la Commissione intendeva celebrare. Auspica, inoltre, che la richiesta di istituire una Commissione sui fatti che avvennero dopo la liberazione non venga accolta, in quanto sostiene che ciò rappresenterebbe un ulteriore, inutile motivo di dissenso e forte contrasto tra le forza politiche.

Valentina APREA, presidente, sottolinea che le opinioni espresse da molti colleghi nel corso della discussione odierna sono andate proprio nella direzione indicata dal collega Levi.

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Carlo MONAI (IdV), intervenendo in qualità di cofirmatario della risoluzione, auspica che la risoluzione possa essere approvata nella seduta odierna. Auspica inoltre che nel nome di quei martiri si possa guardare a quei fatti con spirito diverso, e si possano ricordare quegli eventi con serietà e deferenza.

Isidoro GOTTARDO (PdL) ricorda innanzitutto che lui e l'onorevole Strizzolo per molti anni si sono recati alle Malghe Porzus per celebrare degnamente i tragici eventi ricordati nella risoluzione odierna, sottolineando inoltre come il processo del 1954 abbia già chiarito la storia delle vicende in oggetto. Ritiene, inoltre che quei partigiani abbiano lottato per la democrazia e la patria e sottolinea che propria in essa, la Patria, ci si possa tutti oggi riconoscere pienamente. Evidenzia quindi la difficoltà di vivere in una zona di confine difficile come quella che ha visto il succedersi degli eventi oggetto della risoluzione, e che scopo della risoluzione non è solo quello di ripristinare la verità o, peggio, strumentalizzare quell'evento, ma per dare a quel simbolo e a quel luogo un riconoscimento nazionale. Sottolinea altresì che per molti anni le ideologie hanno impedito che si arrivasse a rendere omaggio a quei luoghi, ricordando che il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga fu il primo ad avere il coraggio di andare in visita a Porzus dove «i ragazzi dell'Osoppo» avevano combattuto per gli ideali di patria. È grazie a quell'atto se l'Italia contemporanea si è potuta costruire libera e democratica. Sottolinea, inoltre che «i ragazzi dell'Osoppo» hanno subito tante profanazioni e le tragiche foto esistenti di quei fatti non sono state rese pubbliche per rispetto dei familiari ancora viventi.

Manuela DI CENTA (PdL) si associa convintamente alle considerazioni svolte dal collega Gottardo, che ha ancor più avvicinato la Commissione alla delicatezza dei quegli eventi. Ricorda la sua provenienza dal Friuli Venezia Giulia, terra di cui conosce la bellezza e la delicatezza. Desidera esprimere il proprio apprezzamento per chi ha lasciato la vita per gli ideali in cui credeva e rammenta il dolore delle due vedove che ancora vivono su quei territori segnate dal gran dolore. Dolore che comprende vieppiù, provenendo da una famiglia in cui altre donne hanno sacrificato la propria vita per i medesimi ideali. Ringrazia quindi il sottosegretario Cossiga per essere stato presente a Porzus dove i pochi che hanno voluto deporre una corona hanno potuto ascoltare le parole particolarmente toccanti di chi è sopravvissuto a quell'eccidio.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA sottolinea innanzitutto di essere onorato di poter chiudere il dibattito di particolare rilievo come quello odierno. Osserva quindi che la sua presenza è stata concordata tra i due ministeri competenti, per assicurazione la necessaria commemorazione di quell'evento proprio il 25 aprile nelle Malghe di Porzus. Evidenzia, in conclusione, che il Governo accoglie con particolare soddisfazione l'approvazione della risoluzione in esame, che ricorda martiri per la libertà, la democrazia e la pace.

La Commissione approva quindi la risoluzione in oggetto.

Valentina APREA, presidente, esprime la propria soddisfazione per l'approvazione della risoluzione in oggetto, sottolineando che nella giornata odierna si tratta del secondo provvedimento che la Commissione vota all'unanimità. Auspica che questi segnali di condivisione possano continuare a caratterizzare i lavori futuri della Commissione.

La seduta termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 29 aprile 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 19.30.

Disposizioni per consentire la candidatura dell'Italia come Paese ospitante delle edizioni della Coppa del mondo di rugby degli anni 2015 e 2019.
C. 1994 Fava.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 marzo 2009.

Valentina APREA, presidente, avverte che è pervenuto il parere favorevole della Commissione bilancio.

Paolo GRIMOLDI (LNP), relatore, propone di procedere al trasferimento in sede legislativa del provvedimento in esame.

Valentina APREA, presidente, si riserva quindi di trasmettere alla Presidenza della Camera la richiesta di trasferimento in sede legislativa, non appena perfezionati i requisiti di cui all'articolo 92, comma 6, del Regolamento.

La seduta termina alle 19.35.