CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 aprile 2009
163.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 7 aprile 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 13.40.

Legge comunitaria 2008.
C. 2320 Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla XIV Commissione).

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2007.
Doc. LXXXVII, n. 1.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 1o aprile 2009.

Mario VALDUCCI, presidente, ribadisce le specifiche e più stringenti disposizioni in materia di ammissibilità degli emendamenti al disegno di legge comunitaria, avvertendo che sono ammissibili esclusivamente le proposte emendative che siano attinenti a materie già comprese nel testo del disegno di legge, le proposte emendative che siano finalizzate a recepire, anche mediante delega legislativa, direttive comunitarie non ancora attuate, e quelle proposte che siano volte a modificare o abrogare disposizioni vigenti attuative di direttive comunitarie, soltanto nel caso in cui si riferiscano a norme oggetto di una procedura di infrazione o comunque di atti preliminari che prefigurino l'avvio di una procedura di infrazione.

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Ricorda altresì che il termine alla presentazione di emendamenti al disegno di legge comunitaria 2008 è fissato per la giornata odierna alle ore 17.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.45.

SEDE REFERENTE

Martedì 7 aprile 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 13.45.

Disposizioni in materia di sicurezza stradale. C. 44 Zeller, C. 419 Contento, C. 471 Anna Teresa Formisano, C. 649 Meta, C. 772 Carlucci, C. 844 Lulli, C. 965 Conte, C. 1075 Velo, C. 1101 Boffa, C. 1190 Velo, C. 1469 Vannucci, C. 1488 Lorenzin, C. 1717 Moffa, C. 1737 Minasso, C. 1766 Giammanco, C. 1998 Guido Dussin e C. 2177 Cosenza.
(Seguito esame testo unificato e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del testo unificato delle proposte di legge in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 31 marzo 2009.

Mario VALDUCCI, presidente, chiarisce che nel testo unificato il divieto di guidare dopo aver assunto bevande alcoliche, pur con un tasso alcolemico inferiore a 0,5 grammi per litro, vale a dire la cosiddetta «tolleranza zero», è previsto esclusivamente per i giovani da 18 a 21 anni, per i neopatentati nei primi tre anni dal conseguimento della patente di guida e per i conducenti professionali. Segnala altresì di aver personalmente risposto ad Antonio Socci, precisandogli il contenuto del provvedimento, che il giornalista ha riferito in termini assai imprecisi.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione dell'Autorità per i servizi e l'uso delle infrastrutture di trasporto.
C. 1057 Lovelli.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Mario LOVELLI (PD), relatore, ringrazia la Commissione per aver avviato l'esame della proposta di legge di cui è primo firmatario, della quale sottolinea l'importanza, soprattutto in riferimento ai temi di interesse della Commissione. Fa presente che il settore dei servizi, già da alcuni anni, costituisce il principale volano della crescita economica delle società avanzate, con un'incidenza valutabile dal settanta all'ottantacinque per cento sul prodotto interno lordo (PIL) complessivo e che, in questo contesto, è indiscutibile la crescente rilevanza che ha assunto il comparto dei trasporti, che si può considerare ormai un fattore strategico fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico. Sottolinea che a questa crescita hanno contribuito diversi fattori, fra i quali il principale è certamente rappresentato dal processo di liberalizzazione e dalla conseguente apertura alla concorrenza, che hanno determinato in breve tempo un notevole ampliamento dell'offerta e - almeno in alcuni settori - una complessiva riduzione dei prezzi per gli utenti.
Evidenzia che una condizione imprescindibile per il buon funzionamento delle regole di mercato è dato dalla presenza di un robusto quadro regolatorio, assistito da strumenti giuridici e sanzionatori idonei a garantirne il rispetto. Ricorda che in tale direzione, è stata da tempo scelta - nel nostro come in tutti i principali Paesi europei - l'istituzione di apposite Autorità, caratterizzate da indipendenza ed elevata capacità tecnica, cui è stato affidato il compito di regolare singoli settori,

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quali quello delle comunicazioni elettroniche e quello dell'energia elettrica e del gas. Rileva che un'analoga scelta non è stata ancora adottata per il comparto dei trasporti, che pure, sotto molteplici profili, evidenzia più di altri la necessità di una tale soluzione, come è stato di recente sottolineato dallo stesso amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato Spa e come richiesto con forza dalle Associazioni dei pendolari.
Fa presente, quindi, che la proposta di legge - che riprende i contenuti di quella presentata al Senato nella scorsa legislatura (S1366), mentre la IX Commissione della Camera aveva avviato l'esame della proposta di legge per l'istituzione dell'Agenzia nazionale dei trasporti terrestri (C1977) - intende istituire una nuova Autorità amministrativa indipendente per la regolazione dei servizi e dell'uso delle infrastrutture di trasporto, a cui attribuire funzioni di controllo sui diversi settori del trasporto (aereo, autostradale, ferroviario e marittimo), fermi restando i poteri e le funzioni ora spettanti al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Sottolinea che la sede dell'Autorità viene individuata nelle città di Torino e Genova, e che questa scelta - sostenuta dalle regioni Piemonte e Liguria - va ricondotta al ruolo strategico che tali città rivestono nella realtà nazionale, quali punti di riferimento di aree a forte vocazione industriale, commerciale e culturale, collocate all'interno dei grandi corridoi europei dei traffici e delle comunicazioni, quali il corridoio 5 Lisbona-Kiev, il corridoio 24 Genova-Rotterdam e il sistema dei porti liguri.
A questo proposito ricorda che la scorsa settimana si è svolto un incontro promosso dalla Confindustria di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta con i parlamentari delle tre regioni, nel corso del quale è emersa la volontà comune di sostenere la proposta, non certo per una spinta di carattere campanilistico, ma per la validità di una candidatura coerente con le caratteristiche territoriali, infrastrutturali, imprenditoriali e scientifiche presenti su quel territorio. Sottolinea pertanto che i proponenti sono certamente aperti al contributo e al confronto con altre proposte con l'auspicio che le finalità di questa proposta di legge possano trovare soluzioni condivise in grado di favorire l'iter di approvazione della stessa.
Prima di illustrare sinteticamente i contenuti della proposta di legge, ricorda che nel settore dei trasporti operano attualmente alcune Agenzie europee, le cui attribuzioni riguardano prevalentemente gli aspetti relativi alla sicurezza, quali l'Agenzia ferroviaria europea, l'Agenzia europea per la sicurezza marittima, l'Agenzia europea per la sicurezza aerea, e l'Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto. Ricorda che adesso è operativa anche l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie istituita dal decreto legislativo 162 del 2007. Sottolinea l'esigenza che con tali organismi la nuova Autorità nazionale instauri forme di collaborazione e collegamento, anche in considerazione di un ulteriore, progressivo ampliamento delle connessioni fra reti e infrastrutture nazionali ed europee e di una ulteriore, prevedibile integrazione fra i diversi sistemi di trasporto.
Passando all'illustrazione dell'articolato della proposta di legge, fa presente che l'articolo 1 istituisce l'Autorità per i servizi e l'uso delle infrastrutture di trasporto, assegnandole compiti di regolazione economica, di garanzia e promozione della concorrenza. Precisa che essa dovrà assicurare a tutti i soggetti che esercitano servizi di trasporto l'accesso, senza distinzioni, alle infrastrutture, nonché adeguati livelli di efficienza e qualità dei servizi accanto a livelli tariffari equi. Sottolinea che l'articolo definisce, inoltre, il settore dei trasporti interessato dai poteri dell'Autorità, in ordine alle condizioni di accesso alle infrastrutture di riferimento nonché i servizi di trasporto, limitatamente agli ambiti in cui ancora non sussistono condizioni di concorrenza adeguate ovvero non sufficienti a garantire la salvaguardia dell'interesse dei consumatori.
Ricorda che, ferme restando, come già detto, le competenze spettanti al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al

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CIPE con riferimento alle funzioni di indirizzo politico, programmazione e pianificazione, valutazione degli investimenti pubblici, tutela della sicurezza, stipula di contratti di programma e di servizio pubblico, rilascio dei titoli abilitativi, all'Autorità sono integralmente trasferite le funzioni di regolazione, accanto al riconoscimento di una funzione consultiva in materia di apertura al mercato dei servizi di trasporto pubblico locale nel rispetto delle competenze di Stato, regioni ed enti locali. Sono inoltre fissate le norme in materia di personale e di risorse organizzative volte a garantire il funzionamento e la neutralità finanziaria dell'Autorità, stabilendo che, agli oneri derivanti dalla sua istituzione e dal suo funzionamento, si provveda mediante un contributo versato dai gestori delle infrastrutture e dai gestori dei servizi regolati.
Sottolinea che i compiti e le funzioni della nuova Autorità sono individuati dall'articolo 2, che prevede che l'Autorità: assicuri che le condizioni e le modalità di accesso alle infrastrutture e ai mercati per i soggetti esercenti i servizi rispettino i princìpi della concorrenza, della trasparenza e dell'orientamento al costo, anche al fine di garantire la prestazione del servizio in condizioni di eguaglianza, la tutela dell'ambiente e del paesaggio, la sicurezza e l'adozione delle misure di prevenzione per la salute degli addetti; formuli proposte per le modalità di rilascio delle concessioni e delle autorizzazioni, nonché per l'attribuzione degli incarichi di servizio pubblico, tali da salvaguardare il ricorso a procedure aperte, basate su criteri oggettivi, trasparenti e non discriminatori; vigili sulla diffusione di condotte in danno dei clienti, dei consumatori e dei concorrenti, anche al fine di segnalare all'Autorità garante della concorrenza e del mercato la sussistenza di ipotesi di violazione della normativa nazionale e comunitaria a tutela della concorrenza; l'Autorità assicuri che tariffe, canoni, pedaggi e diritti, comunque denominati, siano equi, trasparenti, non discriminatori e orientati ai costi, secondo criteri che incentivino l'efficienza, la qualità dei servizi e un adeguato sviluppo degli investimenti, e che considerino il grado di liberalizzazione, la struttura di mercato, l'intensità della concorrenza attuale e prospettica, le ripercussioni su eventuali mercati collegati, il confronto internazionale, l'equilibrio economico-finanziario delle imprese regolate e l'incidenza di eventuali costi sostenuti per servizi di interesse generale, tenendo separato dalla tariffa qualsiasi tributo od onere improprio; precisa, peraltro, che - ove le tariffe riguardino una concessione di costruzione e gestione di lavori pubblici - le misure sono adottate d'intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e, per quanto di competenza, con il Ministero dell'economia e delle finanze.
Fa presente che l'articolo 3 definisce composizione, designazione e nomina del collegio dell'Autorità quale organo composto da un presidente e quattro membri nominati con decreto del Presidente del Consiglio, al termine di un'apposita istruttoria che preveda la pubblicità delle candidature individuate a seguito di apposito bando pubblicato in Gazzetta ufficiale nonché un parere vincolante a maggioranza qualificata (pari a due terzi) delle competenti Commissioni parlamentari previa pubblicazione del curriculum vitae e l'audizione dei candidati.
Quanto all'articolo 4, precisa che esso disciplina la struttura dell'Autorità, quale organo caratterizzato da autonomia organizzativa, contabile e amministrativa, caratteristica di tutte le authority a garanzia della sostanziale indipendenza dal Governo. Evidenzia che sono indicate le funzioni di indirizzo e controllo del collegio rispetto ai compiti gestionali dell'amministrazione, al cui vertice è preposto il segretario generale nominato dal collegio tra i dirigenti in servizio presso l'Autorità da almeno due anni. Sottolinea che l'accesso all'Autorità avviene mediante concorso pubblico; per esigenze di carattere eccezionale, potrà essere utilizzato in numero limitato personale proveniente da altre amministrazioni.
Fa presente che l'articolo 5 detta le norme di pubblicità relative ai procedimenti

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e agli atti dell'Autorità imponendole la redazione annuale di una raccolta degli atti generali, nonché delle norme legislative e regolamentari dello Stato oggetto di attuazione da parte della stessa Autorità, mentre l'articolo 6 disciplina i ricorsi avverso i provvedimenti dell'Autorità, prevedendo che essi possano essere impugnati dinanzi al TAR del Lazio in sede di giurisdizione esclusiva.
Infine ricorda che l'articolo 7 dispone che l'Autorità presenti annualmente al Parlamento una relazione sui risultati dell'attività svolta e disciplina la partecipazione italiana agli organismi europei e internazionali che riuniscono le varie Autorità nazionali di regolamentazione e di vigilanza.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP), ritiene che si tratti di una proposta sicuramente interessante. Osserva peraltro che come sede dell'Autorità sarebbe opportuno considerare la città di Verona, che si pone come crocevia dei corridoi europei rilevanti per l'Italia, anche tenuto conto della rilevanza economica dell'area circostante.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 7 aprile 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 14.

Indagine conoscitiva su sistema aeroportuale italiano.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione italiana gestione clearance e slots (ASSOCLEARANCE).

(Svolgimento e conclusione).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l'audizione.

Carlo GRISELLI, presidente dell'Associazione italiana gestione clearance e slots (ASSOCLEARANCE), svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono quindi per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Silvano MOFFA (PdL), Aurelio Salvatore MISITI (IdV), Alessandro MONTAGNOLI (LNP), Settimo NIZZI (PdL), Mario LOVELLI (PD) e Mario VALDUCCI, presidente.

Carlo GRISELLI, presidente dell'Associazione italiana gestione clearance e slots (ASSOCLEARANCE), risponde ai quesiti posti, fornendo ulteriori precisazioni.

Mario VALDUCCI (PdL), presidente, ringrazia i rappresentanti dell'Associazione italiana gestione clearance e slots (ASSOCLEARANCE) per il loro intervento. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 14.50.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.