CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 aprile 2009
163.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 7 aprile 2009. - Presidenza del presidente della I Commissione Donato BRUNO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati e per l'economia e le finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile.
C. 1441-bis-B.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 aprile 2009.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, essendo prevista per le 15 la ripresa della seduta dell'Assemblea e dovendo, prima di allora, le Commissioni Affari costituzionali e Bilancio svolgere seduta anche sui rispettivi ordini del giorno, le Commissioni riunite proseguiranno oggi l'esame fino alle 14.50. Avverte altresì che le Commissioni riunite si riuniranno sul provvedimento in esame ancora domani e, qualora siano previste votazioni in Assemblea, anche giovedì 9 aprile.
Rende quindi noto che il presidente della Camera, con lettera del 6 aprile 2009, ha comunicato che, a seguito di una richiesta in tal senso formulata dal presidente della Commissione Ambiente sulla base di un orientamento unanime dei gruppi presenti in quella Commissione, il parere della stessa Commissione Ambiente sarà un «parere rinforzato», espresso quindi ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis del regolamento.
Comunica poi che la FLC-CGIL ha trasmesso alle Commissioni una nota, che è in distribuzione, recante osservazioni sul provvedimento in esame.
Avverte inoltre che i relatori hanno presentato emendamenti contenenti modifiche di carattere tecnico o correzioni di forma (vedi allegato).
Propone, infine, che, come suggerito dai relatori nella seduta di ieri, le Commissioni si soffermino sui soli emendamenti o articoli aggiuntivi che i gruppi intendano segnalare e che si considerino conseguentemente respinti tecnicamente ai fini della

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ripresentazione in Assemblea tutti gli altri emendamenti e articoli aggiuntivi non dichiarati inammissibili o irricevibili e non ritirati, ad eccezione di quelli sui quali i relatori abbiano comunque espresso parere favorevole. Invita pertanto i gruppi a pronunciarsi su tale proposta, dopo l'intervento della relatrice Bernini, che ha chiesto di parlare per rettificare il parere espresso su alcuni emendamenti nella seduta di ieri.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, avverte che, a seguito di un esame più approfondito, i relatori, d'accordo, intendono rivedere alcuni pareri espressi nella seduta di ieri. In particolare, esprimono ora parere favorevole sugli emendamenti Dussin 17.2, il quale corregge un effettivo errore del testo; Foti 24.5, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire le parole «sulla base di un consenso» con le seguenti: «anche sulla base di un consenso»; Zaccaria 42.1, che correttamente rivede l'articolazione del testo in capi in modo da ricondurre gli articoli in materia di Corte dei conti, Avvocatura dello Stato e delega al Governo per la riforma della giustizia amministrativa sotto il Capo IV «Giustizia»; e Contento 45.16, che correttamente esclude che sugli schemi di decreto legislativo in materia di riassetto della disciplina del processo amministrativo redatti dal Consiglio di Stato debba essere acquisito il parere dello stesso Consiglio di Stato, analogamente del resto a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, del testo in esame con riferimento ai testi unici compilativi. Raccomanda, inoltre, l'approvazione degli emendamenti di contenuto tecnico e formale dei relatori.

Il sottosegretario Giuseppe VEGAS esprime parere conforme a quello dei relatori.

Raffaele VOLPI (LNP) e Manuela DAL LAGO (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiedono alla presidenza di chiarire come mai l'articolo aggiuntivo Bitonci 18.02, in materia di servizi di trasporto pubblico sui laghi Maggiore, di Garda e di Como, non sia stato pubblicato nell'allegato al resoconto della seduta di ieri.

Donato BRUNO, presidente, risponde che la proposta emendativa cui hanno fatto riferimento i deputati Volpi e Dal Lago rientra tra quelle dichiarate irricevibili per le ragioni illustrate dalla presidenza nella seduta di ieri: la proposta in questione è stata per un mero errore materiale inserita nel fascicolo delle proposte emendative messo in distribuzione per la seduta di ieri, ma, correttamente, non è stata poi pubblicata in allegato al resoconto della seduta. Si tratta infatti di una proposta irricevibile in quanto tendente ad inserire nel testo una materia, i servizi di trasporto pubblico sui laghi di Garda, Maggiore e di Como, che non è in alcun modo consequenziale alle modifiche introdotte al Senato. Ricorda infatti che sono state giudicate irricevibili, e quindi non pubblicate e non inserite nel fascicolo, le proposte emendative volte a modificare disposizioni del testo approvate dalla Camera e non modificate dal Senato, per le quali si è quindi già compiuta la doppia lettura conforme costituzionalmente richiesta per l'approvazione delle leggi, ovvero ad introdurre materie nuove rispetto sia ai contenuti del provvedimento come licenziato dalla Camera sia alle modifiche introdotte dal Senato.

Raffaele VOLPI (LNP) pur comprendendo le ragioni di carattere formale addotte dal presidente, ritiene difficile sostenere l'estraneità per materia della proposta emendativa, che, intervenendo sui servizi di trasporto pubblico sui laghi di Garda, Maggiore e di Como, è strettamente connessa alla finalità di sviluppo economico del provvedimento.

Antonio BORGHESI (IdV) consente, a nome del proprio gruppo, a considerare respinti, ai fini di una loro ripresentazione in Assemblea, gli emendamenti Favia 4.13, Borghesi 9.3, Palomba 44.4, 44.5, 44.6, 44.8, 44.9, 44.10, 44. 11 e 44.7, Favia 46.4, Palomba 48.4 e 50.1. Per quanto riguarda

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l'emendamento Palomba 67.3, sul quale i relatori hanno espresso parere favorevole, lo ritira, ritenendo inaccettabile che su di esso il Governo non abbia preso una posizione e si sia rimesso alla valutazione delle Commissioni.

Donatella FERRANTI (PD), al fine di definire l'orientamento del proprio gruppo in ordine all'emendamento 67.4, identico all'emendamento Palomba 67.3, chiede ai rappresentanti del Governo di voler meglio precisare le ragioni del parere espresso nella seduta di ieri su tale proposta emendativa. Nel sottolineare come tale proposta affronti un aspetto molto delicato dell'articolo introdotto dal Senato in materia di accesso al notariato, che incide su contenziosi giudiziari in atto, ritiene necessario che il Governo assuma una precisa posizione al riguardo.

Mario TASSONE (UdC) accedendo alla proposta formulata dal presidente, segnala che tutti gli emendamenti del suo gruppo possono essere considerati respinti al fine di consentirne la ripresentazione in Assemblea.

Sesa AMICI (PD) avverte che il suo emendamento 44.2 può considerarsi respinto ai fini della sua ripresentazione in Assemblea.

Massimo VANNUCCI (PD) riprende in termini più generali la questione, da lui già affrontata nel corso dell'esame preliminare, dell'accesso al notariato, invitando le Commissioni a farsi carico della necessità di individuare una soluzione per il problema delle sedi notarili vacanti; ricordando che su oltre seimila circoscrizioni notarili vi sono poco più di 4000 notai. Su tali aspetti intervengono i suoi emendamenti 67.7, 67.8, 67.9 e 67.10, che prevedono in via transitoria fino alla copertura del 95 per cento delle sedi vacanti, ovvero limitatamente agli anni 2010, 2011 e 2012, che il numero dei posti per il concorso per l'accesso al notariato sia fissato in 600, e quindi in numero sensibilmente superiore ai 350 posti banditi lo scorso anno, prevedendo anche, per quel che concerne gli emendamenti 67.9 e 67.10 il raddoppio della Commissione esaminatrice e la possibilità per la stessa di articolarsi in sei, e non in tre, come previsto dal provvedimento, sottocommissioni. Rispetto a tali proposte emendative, invita quindi i relatori a rivedere il parere contrario espresso sugli stessi.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che nell'ambito dell'attività istruttoria sul provvedimento le disposizioni in materia di accesso al notariato sono state oggetto di specifico approfondimento. In tale contesto, il Presidente del Consiglio nazionale del notariato, rispondendo ad una richiesta di osservazioni sul provvedimento, ha sottolineato come le disposizioni contenute nei commi 4 e 5 dell'articolo 67 presenterebbero profili di inopportunità e, probabilmente, di incostituzionalità, in quanto intervengono su un concorso già svolto modificandone posteriormente le regole introducendo una irragionevole disparità di trattamento tra i partecipanti a diversi concorsi.

Giuseppe CALDERISI (PdL) sottoscrive l'emendamento Palomba 67.3 ed insiste per la sua votazione. Annuncia poi che il suo gruppo accede alla proposta del presidente di considerare respinte, al fine di consentirne la ripresentazione in Assemblea, tutte le proposte emendative per le quali non sia stato espresso parere favorevole da parte dei relatori, fatta eccezione per l'emendamento Contento 45.16, sul quale il parere è favorevole e che verrà illustrato dal presentatore al momento della votazione.

Massimo BITONCI (LNP) annuncia, a nome del proprio gruppo, di accedere alla proposta del relatore di considerare respinte al fine di consentirne la ripresentazione in Assemblea tutte le proposte emendative presentate per le quali non vi sia un parere favorevole dei relatori.

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Roberto ZACCARIA (PD) illustra le proprie proposte emendative riferite all'articolo 4 del provvedimento, che intendono introdurre correttivi alle disposizioni che novellano la disciplina della delega cosiddetta «taglia-leggi» contenuta nell'articolo 14 della legge di semplificazione e riassetto normativo per il 2005, la cosiddetta legge Baccini (n. 246 del 2005). Rileva, in particolare, come la procedura a suo tempo prevista dalla legge Baccini si stia nel tempo, per effetto del succedersi delle novelle, sempre più complicando e, nel corso dello scorso anno, sia stata radicalmente ridefinita prima dal decreto-legge n. 112 del 2008 e poi dal decreto-legge n. 200 del 2008. Mentre la cosiddetta legge Baccini aveva infatti previsto un meccanismo di abrogazione generalizzata delle leggi anteriori al 1970, con l'esclusione di quelle elencate in specifici decreti legislativi, i due decreti-legge citati hanno direttamente disposto l'abrogazione, rispettivamente, di oltre 3 mila e di oltre 28 mila provvedimenti di rango legislativo, in assenza di un accurato esame sulla effettiva vigenza degli atti abrogati, costringendo quindi il Parlamento e il Governo a riportare in vigenza, con successivi interventi, le disposizioni che non avrebbero dovuto essere abrogate in quanto tuttora applicabili.
Con riferimento all'emendamento presentato dai relatori in materia, sottolinea come esso tenda sostanzialmente, mediante modifiche introdotte all'allegato al decreto-legge n. 200 del 2008, a far rivivere numerosissimi provvedimenti senza che i parlamentari possano, per la celerità con cui procede l'esame del provvedimento, valutare appieno il contenuto dei provvedimenti in questione.
Ciò premesso, chiarisce che il proprio emendamento 4.6 intende appunto consentire una più approfondita verifica dell'effettiva inutilità degli atti da abrogare rinviando di un anno il momento a decorrere dal quale scatterà l'abrogazione «a ghigliottina» degli atti normativi non riconosciuti come tuttora utili dai decreti previsti dalla disposizione «taglia-leggi». Nel sottolineare la natura eminentemente tecnica della proposta, evidenzia come una proposta di analogo contenuto sia stata presentata anche dal deputato Della Vedova.
Illustra altresì il proprio emendamento 4.9, che intende correggere il meccanismo previsto dal nuovo comma 18-bis dell'articolo 14 della legge Baccini, che ha introdotto una nuova fase nel procedimento di delegazione legislativa, facendo seguire ai decreti correttivi ed integrativi anche i decreti correttivi ed integrativi dei decreti correttivi ed integrativi. Sottolinea, infatti, come tale meccanismo potrebbe incorrere in una dichiarazione di incostituzionalità, tenuto conto del fatto che la giurisprudenza della Corte costituzionale ha già avuto modo di censurare lo strumento dei decreti legislativi integrativi e correttivi, fissando per essi precisi limiti di ammissibilità.

Donato BRUNO, presidente, osserva che l'emendamento 4.5 presentato dal deputato Zaccaria ha contenuto sostanzialmente corrispondente a quello dell'emendamento 4.17 dei relatori, essendo volto a sopprimere dall'elenco delle leggi da abrogare ai sensi del decreto-legge n. 200 del 2008 le voci relative alle leggi di ratifica di trattati internazionali approvate nel periodo 1861-1948.

Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI precisa che sugli emendamenti 67.3 e 67.4 si è rimessa alle Commissioni in coerenza con l'atteggiamento assunto al Senato, dove si è registrato un consenso unanime, per cui si è trattato in quella occasione di un atto di rispetto del Governo nei confronti del Parlamento. Ricorda peraltro che anche nell'esame preliminare da parte delle Commissioni non sono a suo giudizio emerse forti contrarietà sulla disposizione in questione. Per questi motivi ha quindi ritenuto di rimettersi alle Commissioni per comprendere meglio l'orientamento delle Commissioni.

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Cinzia CAPANO (PD), nel prendere atto dell'orientamento del Governo, invita a considerare respinto, al fine di consentirne la ripresentazione in Assemblea, l'emendamento Picierno 67.4, ricordando che la disposizione introduce elementi di incertezza normativa applicando la disposizione che modifica i requisiti di accesso al concorso per il notariato anche ai partecipanti ad un concorso in corso alla data di entrata in vigore della disposizione, in contraddizione con la ratio della disposizione medesima.

Donatella FERRANTI (PD) replica al rappresentante del Governo che certamente, in astratto, il Governo può anche rimettersi al Parlamento su una questione, ma che nel caso di specie avrebbe dovuto, a suo avviso, esprimersi.

Donato BRUNO, presidente, rinvia il seguito dell'esame alla seduta che sarà convocata per le 15 di domani.

La seduta termina alle 14.50.