CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 marzo 2009
157.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
Pag. 11

SEDE REFERENTE

Mercoledì 25 marzo 2009. - Presidenza del presidente della X Commissione Andrea GIBELLI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze, Alberto Giorgetti e Giuseppe Vegas, e il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Paolo Romani.

La seduta comincia alle 14.15.

DL 5/09: Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi.
C. 2187 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che sono in distribuzione fascicoli di ulteriori emendamenti ed articoli aggiuntivi dei relatori, e fissa il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti alle 14.15 della giornata odierna. Avverte altresì che è in distribuzione un fascicolo contenente le proposte emendative riferite agli articoli da 1 a 6 accantonate nelle precedenti sedute, nonché il testo delle riformulazioni proposte dai relatori dei subemendamenti Comaroli 0.7.0.213.10 e Vignali 0.7.0.214.22 (vedi allegato 1).

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, fa presente che gli emendamenti presentati dai relatori nella giornata odierna, di cui raccomanda l'approvazione, intendono accogliere parzialmente alcune istanze avanzate dall'opposizione nella seduta di ieri. Sottolinea che all'emendamento 7.100 dei relatori (Nuova ulteriore formulazione) è stato aggiunto il comma 1-quinquies volto

Pag. 12

a destinare una quota di 10 milioni di euro alle imprese operanti nei distretti industriali della concia, del tessile e delle calzature, ove si siano realizzate opere di carattere collettivo per lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti o per il riciclo e la depurazione di almeno il 95 per cento delle acque ad uso industriale.

Enzo RAISI (PdL), relatore per la X Commissione, rileva che l'articolo aggiuntivo 7.0.300 dei relatori è volto a recepire le esigenze del settore dei trasporti, sia per quanto riguarda il costo del carburante, sia per la copertura del disavanzo del 2008 del gruppo Tirrenia. Esso è volto altresì a scongiurare che sia compromessa la continuità del servizio pubblico di navigazione sui laghi Maggiore, di Garda e di Como.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, rileva che l'articolo aggiuntivo 7.0.301 è volto ad estendere alle imprese in difficoltà gli interventi del fondo di garanzia di cui all'articolo 15 della legge n. 226 del 1997.

Andrea GIBELLI, presidente, sottolinea che l'emendamento 8.3 dei relatori è volto a recepire le condizioni poste dalla Commissione bilancio ex articolo 81, quarto comma, della Costituzione.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, illustra il contenuto del subemendamento Comaroli 0.7.0.213.10 (Nuova formulazione) che finanzia le spese relative agli investimenti degli enti locali per la tutela della sicurezza pubblica nonché gli interventi temporanei e straordinari di carattere sociale in funzione anticongiunturale, con una somma di 150 milioni di euro per l'anno 2009.

Sergio Antonio D'ANTONI (PD) chiede se le proposte emendative testé illustrate dai relatori intendano esaurire tutte le richieste avanzate dall'opposizione.

Carlo MONAI (IdV) illustra il suo emendamento 1.6 volto ad incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici.

Le Commissioni respingono l'emendamento Monai 1.6.

Andrea GIBELLI, presidente, prende atto che gli emendamenti Caparini 1.26, Fogliato 1.62 e Forcolini 1.65 sono stati ritirati.

Gianluca BENAMATI (PD) ricorda che sugli emendamenti Rubinato 2.17 e Faenzi 2.41 era stato assunto l'impegno di presentare una riformulazione.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Rubinato 2.17 e Faenzi 2.41.

Matteo BRAGANTINI (LNP) illustra il suo emendamento 2.20, invitando i relatori a riconsiderare il parere espresso.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, conferma il parere contrario espresso sull'emendamento Bragantini 2.20.

Matteo BRAGANTINI (LNP) ritira il suo emendamento 2.20.

Andrea LULLI (PD) ritiene che il suo articolo aggiuntivo 1.03 potrebbe essere assorbito dall'emendamento 2.200 dei relatori, se in esso fosse inserito un richiamo alla previsione di precise garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, sottolinea che la formulazione dell'emendamento 2.200 dei relatori risponde all'esigenza di non incorrere a procedure di infrazione da parte dell'Unione europea, al fine di evitare quanto già accaduto alla Spagna in riferimento ad una disposizione analoga a quella richiamata dal deputato Lulli.

Andrea LULLI (PD), nel comprendere le motivazioni che hanno ispirato i relatori nella formulazione del loro emendamento 2.200, chiede di valutare la possibilità di prevedere al suo interno un inciso che

Pag. 13

faccia riferimento allo «sviluppo dei livelli occupazionali».

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, ritiene che si potrebbe presentare un ordine del giorno in tal senso, oppure procedere alla riformulazione dei subemendamenti Vignali 0.2.200.1 o Moroni 0.2.200.9.

Alberto TORAZZI (LNP) sottolinea che il contenuto dell'emendamento Fava 2.39, che prevede l'istituzione di un fondo a favore delle aziende per garantire il rispetto dei termini di pagamento previsto nel rapporto con i fornitori, richiama le disposizioni recate dall'emendamento 2.200 dei relatori, in relazione ai termini di pagamento previsti nei rapporti interni alle filiere produttive.

Gianfranco CONTE, presidente della VI Commissione, propone una riformulazione del subemendamento Moroni 0.2.200.9, che recepisca la richiesta del deputato Lulli.

Chiara MORONI (PdL) accetta la riformulazione proposta.

Andrea LULLI (PD) ritira il proprio articolo aggiuntivo 1.03, condividendo la proposta di riformulazione dell'emendamento 2.200 dei relatori.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano il subemendamento Vignali 0.2.200.1 e respingono i subemendamenti Comaroli 0.2.200.2 e Monai 0.2.200.3.

Matteo BRAGANTINI (LNP) illustra il proprio subemendamento 0.2.200.4. In considerazione dell'indisponibilità del Governo e dei relatori a modificare il parere contrario, insiste per la sua votazione.

Le Commissioni respingono il subemendamento Brigantini 0.2.200.4.

Maurizio FUGATTI (LNP) illustra il proprio subemendamento 0.2.200.5, sottolineando la necessità, evidenziata anche da taluni sindacati, di attribuire priorità all'incremento dei livelli occupazionali dei cittadini comunitari rispetto a quelli extracomunitari, precisando come la proposta emendativa intenda far fronte ad una situazione oggettiva e non abbia alcun intento discriminatorio. In considerazione dell'indisponibilità del Governo e dei relatori a modificare il parere contrario su tale subemendamento, lo ritira auspicando che la questione possa essere riesaminata nel corso dell'esame in Assemblea.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Torazzi 0.2.200.6 e 0.2.200.7, e Monai 0.2.200.8.

Andrea LULLI (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul subemendamento Moroni 0.2.200.9, come riformulato, e sull'emendamento dei relatori 2.200.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano il subemendamento Moroni 0.2.200.9, come riformulato, e l'emendamento 2.200 dei relatori, come subemendato.

Alberto TORAZZI (LNP) richiama le finalità dell'emendamento Fava 2.39, di cui è cofirmatario, con il quale si prevede che ciascuna azienda che beneficia degli incentivi di cui al decreto-legge in esame istituisca un fondo interno idoneo a garantire il rispetto dei termini di pagamento previsti nei rapporti con i fornitori, con la precisazione che il mancato rispetto della prevista procedura o dei tempi di liquidazione concordati con i fornitori, non dovuto ad inadempienze degli stessi, determini automaticamente il decadimento dell'incentivo stesso. In considerazione dell'indisponibilità del Governo e dei relatori a modificare il parere contrario su tale emendamento, lo ritira auspicando che la questione possa essere riesaminata nel corso dell'esame in Assemblea.

Andrea LULLI (PD) rileva che parte delle questioni poste dal proprio articolo aggiuntivo 2.04 sono assorbite dall'emendamento

Pag. 14

dei relatori 7.100 (Ulteriore nuova formulazione).

Carlo MONAI (IdV) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Lulli 2.04.

Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Lulli 2.04.

Andrea LULLI (PD) ritiene che gli articoli aggiuntivi Rubinato 3.02 e Fluvi 3.05 potrebbero essere accantonati in attesa della votazione dell'emendamento 7.0.301 dei relatori.

Andrea GIBELLI, presidente, in considerazione di quanto rilevato dall'onorevole Lulli, accantona gli articoli aggiuntivi Rubinato 3.02 e Fluvi 3.05.

Giovanni FAVA (LNP) illustra il proprio articolo aggiuntivo 4.012, sottolineando come lo stesso sia stato oggetto di approfondita analisi nelle precedenti sedute e manifestando la disponibilità ad eventuali riformulazioni. Rilevata l'indisponibilità del Governo e dei relatori a modificare il parere contrario su tale articolo aggiuntivo, insiste per la votazione.

Andrea LULLI (PD) dichiara di astenersi sull'articolo aggiuntivo Fava 4.012.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Fava 4.012 e Fluvi 4.019.

Franco CECCUZZI (PD), raccomanda l'approvazione del proprio articolo aggiuntivo 5.044, che prevede la non applicabilità, sussistendo determinate condizioni, dell'accertamento tramite studi di settore per le aziende contoterziste del sistema moda, tessile, abbigliamento, calzature, pelletteria e cuoio, che sono particolarmente esposte alla crisi economiche.

Ivano STRIZZOLO (PD) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Ceccuzzi 5.044 condividendone pienamente la ratio.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Ceccuzzi 5.044, Froner 6.022 e Vignali 6.024.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che si passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 7, precedentemente accantonate.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Messina 0.7.100.1, Formisano 0.7.100.2, Fugatti 0.7.100.3, Formisano 0.7.100.4, Monai 0.7.100.5 e 0.7.100.6.

Carlo MONAI (IdV) chiede chiarimenti su quali siano i beneficiari delle garanzie previste dall'emendamento 7.100 dei relatori (Ulteriore nuova formulazione).

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI precisa che l'emendamento in questione è stato formulato all'esito dello svolgimento di un tavolo di trattative con le imprese.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamento 7.100 (Ulteriore nuova formulazione) e 7.101 dei relatori.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che, in seguito all'approvazione dell'emendamento dei relatori 7.101, gli emendamenti Bernardo 7.4 e 7.53 del Governo sono assorbiti.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Mariani 0.7.102.1, Monai 0.7.102.2 e Guido Dussin 0.7.102.3, e approvano l'emendamento 7.102 dei relatori.

Matteo COLANINNO (PD) rileva che le soluzioni contenute nel provvedimento in tema di valorizzazione dei titoli del mercato azionario non sono soddisfacenti. Sottolinea come, per quanto si possa concordare con l'estensione delle quote di controllo, desti perplessità l'aumento dal 10 per cento al 20 per cento della soglia massima per l'acquisto di azioni proprie. Raccomanda inoltre l'approvazione del

Pag. 15

suo subemendamento 0.7.103.1, soppressivo di una disposizione che rischia di inviare al mercato un messaggio con effetti distorsivi e controproducenti.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Colaninno 0.7.103.1 e Lulli 0.7.103.2; approvano quindi l'emendamento dei relatori 7.103 e il subemendamento Bernardo 0.7.0212.1.

Sergio Antonio D'ANTONI (PD) evidenzia come i subemendamenti presentati dal gruppo del Partito Democratico all'articolo aggiuntivo 7.0212 dei relatori siano volti ad introdurre dei correttivi che consentano di intervenire immediatamente a tutela di coloro che perdono il posto di lavoro. I meccanismi previsto dall'articolo aggiuntivo in esame, infatti, appaiono eccessivamente lenti e farraginosi. Sottolinea che l'introduzione dei predetti correttivi è determinante per il giudizio del proprio gruppo sul complesso del provvedimento in esame.

Marco Mario MILANESE, relatore per la VI Commissione, ritiene che l'articolo aggiuntivo 7.0212 fornisca già molte soluzioni alla problematica illustrata dall'onorevole D'Antoni e precisa che sono in corso di valutazione ulteriori interventi che potranno essere esaminati in Assemblea.

Andrea LULLI (PD) dichiara di non condividere le osservazioni del relatore Milanese, ricordando l'esistenza di alcune migliaia di lavoratori che non riscuotono alcuna provvidenza, pur essendo in cassa integrazione. Ritiene che sia necessaria, a tale proposito, una piena assunzione di responsabilità politica da parte del Governo.

Ludovico VICO (PD) chiede chiarimenti sui commi 4 e 5 dell'articolo aggiuntivo 7.0.212 dei relatori in materia di ammortizzatori sociali, rilevando in particolare che per gli strumenti in deroga (cassa integrazione e mobilità) l'Agenzia delle entrate, su suggerimento dell'INPS, continua ad utilizzare la tassazione separata.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Damiano 0.7.0212.2, Codurelli 0.7.0212.3, Monai 0.7.0212.4 e 0.7.0212.5.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) sottoscrive il subemendamento Damiano 0.7.0212.6 che prevede un meccanismo di copertura analogo a quello degli articoli aggiuntivi Franceschini 2.07 e 2.08, precedentemente ritirati.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Damiano 0.7.0212.6 e 0.7.0212.7, Iannaccone 0.7.0212.8, 0.7.0212.9 e 0.7.0212.10, Berretta 0.7.0212.11 e Schirru 0.7.0212.12.

Massimo ZUNINO (PD) invita i relatori a riconsiderare il parere espresso sui propri subemendamenti 0.7.0212.13 e 0.7.0212.14, il quale si riferisce alla drammatica situazione pensionistica di 3.200 mila lavoratori collocati a riposo negli ultimi trent'anni dipendenti dalle autorità portuali di Genova e Trieste.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, riconsiderando il precedente avviso, esprime parere favorevole sul subemendamento Zunino 0.7.0212.13, confermando il parere contrario sul subemendamento Zunino 0.7.0212.14.

Giovanni FAVA (LNP) ricorda che il proprio gruppo in Liguria ha assunto iniziative a favore dei lavoratori portuali. Si associa pertanto alla richiesta di approfondimento del subemendamento Zunino 0.7.0212.14.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI assicura che il Governo si impegnerà ad una valutazione puntuale del subemendamento Zunino 0.7.0212.14 per l'esame in Assemblea. Nel riconoscere la gravità della situazione dei lavoratori portuali di Genova, sottolinea la necessità di valutare l'impatto economico di misure che potranno essere intraprese a loro favore.

Pag. 16

Ivano STRIZZOLO (PD) sottoscrive il subemendamento Zunino 0.7.0212.14.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano il subemendamento Zunino 0.7.0212.13 e respingono il subemendamento Zunino 0.7.0212.14 e Fugatti 0.7.0212.15; approvano il subemendamento Bernardo 0.7.0212.16 e respingono i subemendamenti Berretta 0.7.0212.17, Siragusa 0.7.0212.18 e 0.7.0212.19.

Rosa DE PASQUALE (PD) richiama le finalità del subemendamento Fioroni 0.7.0212.20 in materia di indennità di disoccupazione per il personale precario della scuola. Invita quindi i relatori a riconsiderare il parere espresso.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Fioroni 0.7.0212.20 e Siragusa 0.7.0212.21. Approvano il subemendamento Bernardo 0.7.0212.22 e respingono il subemendamento Stucchi 0.7.0212.23.

Sergio Antonio D'ANTONI (PD) dichiara voto contrario sull'articolo aggiuntivo 7.0.212 dei relatori.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano limitatamente alla parte ammissibile, l'articolo aggiuntivo 7.0.212 dei relatori, nel testo subemendato e respingono i subemendamenti Rubinato 0.7.0.213.1, 0.7.0.213.2 e 0.7.0.213.3, Ria 0.7.0.213.5, Bitonci 0.7.0.213.6, De Micheli 0.7.0.213.7, Fluvi 0.7.0.213.8 e Vignali 0.7.0.213.9.

Massimo BITONCI (LNP), intervenendo sul subemendamento Comaroli 0.7.0.213.10, anche in relazione alla riformulazione proposta dai relatori, sottolinea che le risorse previste per i pagamenti per le spese relative agli investimenti degli enti locali, pari a 150 milioni di euro, rappresentano una somma estremamente esigua.

Paola DE MICHELI (PD), nel concordare dal punto di vista politico con le osservazioni del deputato Bitonci, ritiene che il subemendamento Comaroli 0.7.0.213.10 sia inapplicabile dal punto di vista tecnico.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI sottolinea che il Governo ha compiuto uno sforzo puntuale nel reperimento delle risorse e che non è possibile intervenire ulteriormente sul patto di stabilità interno.

Simonetta RUBINATO (PD) lamenta preliminarmente di non esser potuta intervenire, a causa dell'incalzante andamento dei lavori, su precedenti proposte emendative da lei presentate. Riguardo al subemendamento Comaroli 0.7.0.213.10, nella riformulazione proposta,osserva che le risorse messe a disposizione degli enti locali sono del tutto insufficienti e che le modalità individuate per poter escludere dal saldo del patto di stabilità interno 2009 degli enti locali i pagamenti in conto residui per spese di investimento (comma 1 dell'articolo aggiuntivo 7.0213 del Governo) e quelli per impegni già assunti, finanziati per minor onere per interessi (comma 2), risultano inapplicabili. Ritiene altresì che, allo stato attuale, non sussistano margini finanziari da poter cedere agli enti locali. Per quanto riguarda l'esclusione della spesa corrente regionale correlata a finanziamenti europei, prevista dal comma 12 dell'articolo aggiuntivo in esame, sottolinea che il beneficio potenziale previsto ammonta a non più di 400 milioni di euro che saranno ripartiti in circa 320 milioni al Sud, 27 milioni al Centro e 50 milioni al Nord. Aggiunge che, se si confrontano questi dati con le disposizioni relative alla compensazione regionale di spese comunali per smaltimento residui, risulta evidente l'incongruenza delle misure, poiché larga parte dei residui comunali in conto capitale effettivamente spendibili sono concentrati al Nord, mentre le maggiori compensazioni potranno essere effettuate al Sud. Rileva inoltre che emerge con chiarezza la netta discrasia degli ordini di grandezza tra residui passivi (circa 33 miliardi di euro) e l'esclusione dal patto regionale dei contributi europei, limitatamente alla componente

Pag. 17

della parte corrente (circa 400 milioni di euro). Sottolinea infine che non vi è nessuna reale volontà del Governo ad affrontare il tema del patto di stabilità interno.

Giovanni FAVA (LNP) invita i relatori a valutare l'opportunità di ritirare il loro articolo aggiuntivo 7.0213 che rischia di arrecare più danni che benefici agli enti locali.

Gian Luca GALLETTI (UdC) ricorda che nelle mozioni relative al patto di stabilità interno approvate dalla Camera nella scorsa settimana era autorizzata una spesa di 350 miliardi di euro a fronte dei 150 milioni previsti nel testo in esame.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) dichiara di non condividere la proposta di riformulazione e, pertanto, ritira il suo subemendamento 0.7.0.213.10.

Giovanni FAVA (LNP), nell'imminenza della ripresa dei lavori dell'Assemblea, sollecita la presidenza a sospendere la seduta.

Andrea GIBELLI, presidente, in considerazione dell'imminente ripresa delle votazioni dell'Assemblea, ritiene che non sussistano le condizioni per concludere l'esame delle restanti proposte emendative. Pertanto, il testo del decreto-legge, così come fino ad oggi emendato, sarà trasmesso alle Commissioni per l'espressione del prescritto parere. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad una seduta da convocare nella giornata di domani, nel corso della quale si procederà a conferire il mandato ai relatori.

La seduta termina alle 16.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 156 del 24 marzo 2009, a pagina 31, seconda colonna, sedicesima riga, sostituire le parole «euro 3, 750.000» con le seguenti «euro 3.750.000»;
a pagina 33, prima colonna, undicesima riga, la parola «(Approvato)» è soppressa;
a pagina 34, prima colonna, dodicesima riga, sostituire le parole «Il Relatore» con le seguenti «I relatori»;
a pagina 34, seconda colonna, ventiseiesima riga, sostituire le parole «dell'articolo 3» con le seguenti «dell'articolo 03»;
a pagina 35, prima colonna, dodicesima riga, sostituire le parole «dell'articolo 3» con le seguenti «dell'articolo 03»;
a pagina 35, seconda colonna, quattordicesima riga, sostituire le parole «dell'articolo 3» con le seguenti «dell'articolo 03»;
a pagina 36, prima colonna, prima riga, sostituire le parole «dell'articolo 3» con le seguenti «dell'articolo 03»;
a pagina 36, seconda colonna, sesta riga, sostituire le parole «dell'articolo 3» con le seguenti «dell'articolo 03»;
a pagina 36, seconda colonna, quarantunesima riga, sostituire le parole «dell'articolo 3» con le seguenti «dell'articolo 03»;
a pagina 37, prima colonna, quarantaduesima riga, sostituire le parole «dell'articolo 3» con le seguenti «dell'articolo 03»;
a pagina 37, seconda colonna, trentesima riga, sostituire le parole «dell'articolo 3» con le seguenti «dell'articolo 03»;
a pagina 38, prima colonna, trentatreesima riga, sostituire le parole «dell'articolo 3» con le seguenti «dell'articolo 03»;
a pagina 38, seconda colonna, ventesima riga, sostituire le parole «dell'articolo 3» con le seguenti «dell'articolo 03»;
a pagina 39, prima colonna, trentatreesima riga, sostituire le parole «Il Relatore» con le seguenti «I relatori».