CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 marzo 2009
153.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 18 marzo 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, università e ricerca Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 14.30.

Nuova disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi.
Testo unificato C. 326 e abbinate.

(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, ricorda che il testo unificato in esame elaborato dalla X Commissione modifica la disciplina relativa a platino, palladio, oro e argento, attualmente contenuta nel decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 251 - adottato sulla base della delega conferita dall'articolo 42 della legge 24 aprile 1998, n. 128 (legge comunitaria 1995-1997) - e nel decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 150, recante il relativo regolamento di attuazione. Ricorda altresì che il provvedimento interviene a difesa delle imprese italiane e del made in Italy, al fine di tutelare l'arte orafa nazionale e evitare, tra l'altro, che si verifichi il fenomeno connesso all'esportazione di prodotti impropriamente

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muniti della marchiatura peculiare degli oggetti fabbricati in Italia. Il provvedimento consta di 42 articoli, suddivisi in 14 Capi, che illustra. Sottolinea quindi che il Capo I, composto dall'articolo 1, contiene le definizioni, che ricalcano sostanzialmente quelle contenute nell'articolo 1 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 150, salvo l'inserimento della definizione di «lega», la riformulazione della definizione di «titolo» e la modificazione di quella del «marchio di identificazione», il quale viene definito quale impronta identificativa del soggetto giuridico responsabile della rispondenza del titolo dichiarato al titolo reale delle materie prime, dei semilavorati o degli oggetti in metallo prezioso. Il marchio di identificazione viene quindi identificato come «marchio di artefice», se concesso ad una impresa che esercita, anche se non in via esclusiva, l'attività di produzione di semilavorati o di oggetti in metallo prezioso e come «marchio di responsabilità» se concesso ad una impresa che esercita l'attività di produzione, importazione o commercializzazione di metalli preziosi allo stato di materie prime, di importazione di semilavorati o di prodotti finiti in metalli preziosi o di commercio di prodotti finiti di fabbricazione altrui dei quali intende garantire direttamente la rispondenza del titolo.
Rileva quindi che il Capo II, articoli da 2 a 9, reca la disciplina dei titoli dei metalli preziosi, rinviando ad un apposito regolamento di attuazione la fissazione delle tecniche di apposizione dei marchi di identificazione e del titolo; il successivo Capo III, articoli da 10 a 11, prevede che presso ogni Camera di commercio sia tenuto un elenco degli assegnatari dei metalli preziosi, al quale devono iscriversi le imprese che esercitano, anche se non in via esclusiva, l'attività di produzione di semilavorati o di oggetti in metallo prezioso, le imprese che producono, importano o commercializzano materie prime di metalli preziosi e le imprese che importano semilavorati o oggetti in metallo prezioso; mentre il Capo IV, articoli da 12 a 16, reca disposizioni in materia di marchio di identificazione, prevedendo, tra l'altro, che la Camera di commercio, non oltre trenta giorni dalla data di presentazione della richiesta di iscrizione all'elenco degli assegnatari dei metalli preziosi, assegni all'impresa richiedente il numero caratteristico del marchio di identificazione e faccia eseguire le matrici recanti le impronte del marchio stesso. Precisa che al regolamento di attuazione è demandato il compito di definire i criteri e le modalità di stampa delle matrici per garantire sicurezza e uniformità su tutto il territorio nazionale. L'assegnazione del marchio di identificazione è soggetta ad un versamento, a favore della Camera di commercio competente, di un diritto di saggio e di marchio il cui importo sarà stabilito con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico.
Sottolinea quindi che il Capo V, all'articolo 17, consente - in aggiunta al marchio di identificazione - l'apposizione dei marchi tradizionali di fabbrica, o di sigle particolari, sempre che non contengano alcuna indicazione atta a ingenerare equivoci con i titoli e con il marchio medesimo; il Capo VI, all'articolo 18, reca invece disposizioni in materia di analisi da parte di laboratori indipendenti, mentre il successivo Capo VII, articoli da 19 a 20, introduce disposizioni in materia di oggetti placcati, dorati, argentati e rinforzati o di fabbricazione mista. Evidenzia che il Capo VIII, articoli da 21 a 25, reca disposizioni in materia di responsabilità degli operatori, stabilendo, tra l'altro, che i titolari di marchi di responsabilità appongono il proprio marchio di identificazione nella loro sede, e che gli stessi titolari, previa autorizzazione scritta e sotto la loro responsabilità, possano far apporre il proprio marchio di identificazione al soggetto, in possesso del marchio di artefice, che ha fabbricato l'oggetto. Viene inoltre previsto che nei documenti che accompagnano le vendite di semilavorati e di oggetti di metallo prezioso importati da Paesi che

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non sono membri dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo debba essere indicato il Paese di origine. Ricorda ancora che il Capo IX, articoli da 26 a 28, reca disposizioni in materia di vigilanza, da parte del personale delle Camere di commercio, sulla produzione e sul commercio dei metalli preziosi; il successivo Capo X, articoli da 29 a 32, reca disposizioni in materia di laboratori di saggio e di analisi, stabilendo, in modo innovativo rispetto a quanto previsto dalla disciplina vigente, che tutti i laboratori che effettuano le analisi prescritte sugli oggetti in metallo prezioso devono risultare comunque accreditati quali laboratori di prova per la determinazione del titolo dei metalli preziosi da un organismo aderente all'Ente europeo di accreditamento (EA) e devono essere indipendenti da vincoli di natura commerciale o finanziaria e da rapporti societari con imprese assegnatarie del marchio di identificazione. La vigilanza e il controllo su tutti i laboratori sono esercitati dall'organismo che ha provveduto al loro accreditamento. Le analisi sono eseguite con i metodi prescritti dal regolamento di attuazione e non danno luogo ad alcun indennizzo.
Aggiunge che il Capo XI, all'articolo 33, stabilisce che per garantire la conformità alle disposizioni della legge sono ammesse certificazioni aggiuntive e il fabbricante o il suo mandatario ha facoltà di richiedere apposita certificazione rilasciata da un laboratorio oppure da un organismo di certificazione accreditato dall'EA competente per il settore produttivo dei metalli preziosi. Il Capo XII, articoli da 34 a 36, reca invece le disposizioni sanzionatorie, introducendo nuove fattispecie di sanzioni amministrative pecuniarie. Una rilevante novità è rinvenibile nell'articolo 35, ai sensi del quale i proventi derivanti dalle sanzioni amministrative sono destinati a confluire in un apposito fondo istituito presso il Ministero dello sviluppo economico, per esser poi devoluti, in misura paritaria, per il finanziamento dell'attività di vigilanza e per la realizzazione di iniziative di promozione e sviluppo della qualità nel settore orafo, gioielliero e argentiero, sulla base di un programma predisposto dal Ministero dello sviluppo economico, sentite le organizzazioni nazionali maggiormente rappresentative delle imprese del settore. Ricorda, in particolare, che l'articolo 36 istituisce presso il Ministero dello sviluppo economico il borsino dell'oro usato. Il Capo XIII, all'articolo 38, istituisce presso il Ministero dello sviluppo economico il Comitato nazionale dei metalli preziosi. Sottolinea, infine, che il Capo XIII, articoli da 39 a 42, reca le norme transitorie e finali, disponendo l'abrogazione sia del decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 251, sia del relativo regolamento di attuazione, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 150, e prevedendo al contempo l'adozione, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, di un nuovo regolamento di attuazione della disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi.
Propone quindi l'espressione di un parere favorevole sul provvedimento in esame.

Emerenzio BARBIERI (PdL) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata.

Manuela GHIZZONI (PD) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.45.

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 18 marzo 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, università e ricerca Giuseppe Pizza e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega per lo sport Rocco Crimi.

La seduta comincia alle 14.45.

Disposizioni per la valorizzazione dell'Abbazia della Santissima Trinità di Cava dei Tirreni.
Nuovo testo C. 1889 Cirielli, e abbinate C. 1230 Iannuzzi e C. 973 Mario Pepe.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 febbraio 2009.

Valentina APREA, presidente e relatore, avverte che sono pervenuti il parere favorevole con condizioni e un'osservazione della I Commissione e il parere favorevole della X Commissione. Ricorda altresì che il Presidente della Commissione V ha inviato una lettera, nella quale richiede di apportare al testo in esame le modifiche necessarie, individuando una diversa modalità di copertura finanziaria o rideterminando l'onere, sulla base degli elementi di chiarimento sui profili problematici di carattere finanziario depositati dal rappresentante di Governo nella seduta del 24 febbraio 2009 presso la V Commissione. Sulla base di questi elementi illustra alcuni emendamenti che ha presentato per recepire le indicazioni formulate dalle Commissioni competenti in sede consultiva, di cui raccomanda l'approvazione (vedi allegato).

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA esprime parere favorevole sugli emendamenti presentati dal relatore.

Tino IANNUZZI (PD) esprime un giudizio favorevole sugli emendamenti presentati dal relatore. Concorda sul nuovo testo che prevede una copertura finanziaria ridotta ed insufficiente, ma che comunque consente la prosecuzione del procedimento legislativo e l'approvazione del testo unificato delle proposte di legge, e che rappresenta un primo seppur assai limitato segnale del Governo verso quello straordinario patrimonio dell'Abbazia Benedettina di Cava dei Tirreni. Sottolinea che è giusto - per quanto attiene alle partecipazioni della Regione Campania e della Provincia di Salerno al Comitato Nazionale - eliminare la previsione «in quanto concorrono al finanziamento del progetto», come ha rilevato e argomentato la I Commissione Affari Costituzionali. Precisa, fra l'altro, che la Regioni e la Provincia hanno già definito in primo stanziamento - 500.000 euro la prima; 100.000 euro la seconda - per il progetto del Millennio e per il recupero della Abbazia e della sua grande tradizione storico-culturale e religioso.

Valentina APREA, presidente e relatore, rileva che se vi è una riduzione del contributo erogato, rispetto allo stanziamento iniziale, è in ogni caso apprezzabile che il Governo abbia comunque assicurato fino al 2012, in periodo di crisi, la copertura finanziaria anche per somme più limitate rispetto a quelle previste originariamente.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) esprime dubbi sul fatto che la prevista riduzione degli oneri finanziari possa consentire di raggiungere gli obiettivi perseguiti dal provvedimento in esame.

Valentina APREA, presidente e relatore, ribadisce che le somme stanziate costituiscono già somme importanti per perseguire gli obiettivi della proposta di legge in esame.

Eugenio MAZZARELLA (PD) considera favorevolmente il fatto che Cava riesca ad avere contributi da parte del Governo.

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La Commissione approva quindi con distinte votazioni gli emendamenti 2.6, 3.1, 4.8 e 4.9 del relatore.

Valentina APREA, presidente, avverte che il nuovo testo del progetto di legge come ulteriormente modificato dall'approvazione degli emendamenti approvati verrà trasmesso alla Commissione bilancio per l'espressione del parere di competenza.

Sui lavori della Commissione.

Antonio PALMIERI (PdL) auspica che la Commissione possa avviare in tempi brevi l'indagine conoscitiva sullo stato della ricerca, da lui proposta anche sulla base delle intese intervenute con il vicepresidente della Commissione, Nicolais.

Valentina APREA, presidente, ricorda che la questione sarà affrontata dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, convocato al termine della seduta odierna.

Istituzione del premio annuale «Arca dell'arte - Premio nazionale Rotondi ai salvatori dell'arte».
Nuovo testo C. 867 Vannucci.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 11 febbraio 2009.

Valentina APREA, presidente, ricorda che la I Commissione ha espresso parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in esame, mentre la Commissione V non ha ancora espresso il parere di competenza, deliberando di richiedere al Governo la predisposizione di una relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 11-ter, comma 3, della legge n. 468 del 1978.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Abrogazione dell'equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia.
C. 2131 Senatore Caforio, approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, iniziato nella seduta del 26 febbraio 2009.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, alla luce delle considerazioni emerse nel corso dell'esame del provvedimento, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento, sull'abrogazione dell'equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia. Vi è infatti la necessità di approfondire adeguatamente i temi emersi dopo la sentenza del Consiglio di Stato e l'adozione del decreto da parte del Governo, da lui ricordati nella relazione, con un adeguato ciclo di audizioni formali, da svolgere in tempi brevi, che consentano alla Commissione di completare il lavoro svolto nella passata legislatura.

Claudio BARBARO (PdL) condivide l'ipotesi di svolgere l'indagine conoscitiva, rilevando peraltro che l'equiparazione tra laurea in scienze motorie e fisioterapia non è praticabile. Ritiene necessario, in ogni modo, che chi ha una specifica formazione in scienze motorie deve poter essere equiparato ai fisioterapisti, se acquisisce le competenze necessarie per svolgere tale professione.

Giovanni LOLLI (PD) concorda con la proposta di procedere ad un'indagine conoscitiva istruttoria, rilevando peraltro che occorre tutelare i laureati in scienze motorie al fine di mantenere intatto il prestigio della loro professionalità, così come si era fatto nella scorsa legislatura.

Manuela GHIZZONI (PD) ricorda che nella precedente legislatura era stato svolto un lavoro approfondito, al fine di

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definire più in generale il profilo dei laureati in scienze motorie. Concorda, quindi, con la proposta di svolgere in tempi brevi un'indagine conoscitiva istruttoria al riguardo. Le risulta, peraltro, che la 7a Commissione del Senato ha già avviato l'esame di una proposta di legge per regolamentare la professione dei laureati in scienze motorie, proprio per venire incontro all'esigenza prospettata dai colleghi.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, ribadisce che la soluzione adottata dal Senato non può essere accettabile, in quanto risulta tardiva rispetto ad una soluzione che maggioranza e opposizione avevano approvato all'unanimità nella scorsa legislatura. Per tutelare maggiormente i diritti dei laureati in scienze motorie bastava approvare il testo licenziato dalla Camera in quella occasione e improvvidamente modificato dal Senato. Precisa, infatti, che proprio quella soluzione intendeva venire incontro alle esigenze dei laureati in scienze motorie che avevano già intrapreso un percorso di formazione. Si dichiara infine favorevole al trasferimento in sede legislativa dell'esame della proposta in discussione.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo in intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per consentire la candidatura dell'Italia come Paese ospitante delle edizioni della Coppa del mondo di rugby degli anni 2015 e 2019.
C. 1994 Fava.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento iniziato nella seduta del 26 febbraio 2009.

Paolo GRIMOLDI (LNP), relatore, riterrebbe opportuno che la Commissione pervenisse già nella seduta odierna alla conclusione dell'esame del provvedimento, fissando un termine a breve per la presentazione di eventuali emendamenti.

Il sottosegretario Rocco CRIMI, intervenendo in sede di replica, ricorda che in più di un'occasione ha evidenziato come l'organizzazione di grandi eventi sportivi internazionali offra l'occasione all'Italia per far conoscere al mondo le proprie eccellenze: si tratta di manifestazioni che per molteplici aspetti, pur richiedendo un iniziale impegno di risorse finanziarie, possono rappresentare un «volano» per l'economia nazionale e per il settore terziario. Per questi motivi, si dichiara favorevole a tutte le iniziative finalizzate alla candidatura italiana ad ospitare competizioni di livello Internazionale. Sottolinea che questa sua convinzione è stata ampiamente dimostrata dalla sua presenza alla presentazione della candidatura italiana per il Campionato del Mondo di Pallacanestro del 2014 e che si appresta a sostenere anche la nuova proposta per ospitare i Campionati Europei di Calcio del 2016. Sottolinea che la grande concentrazione di eventi ai quali l'Italia potrebbe - a pieno titolo - essere prescelta quale Paese organizzatore lo induce però ad auspicare un recupero dell'attuale situazione finanziaria, al fine di prevedere il ripristino del Fondo per gli eventi sportivi internazionali, il cui rifinanziamento è stato soppresso nel 2008. Aggiunge che la finalità del Fondo, tuttavia, sarà volta al pieno sostegno di «grandi eventi», ad una pianificazione delle candidature e ad una valutazione delle stesse con l'individuazione dei criteri di valutazione sulla fattibilità della candidatura, anche in base alle reali condizioni degli impianti prescelti, delle infrastrutture presenti e del reale utilizzo o della conversione delle strutture che dovranno essere costruite per l'occasione. Segnala quindi che il presentatore del progetto di legge, deputato Fava, e il relatore sul provvedimento hanno evidenziato i positivi effetti che il Campionato organizzato nel 2007 in Francia hanno avuto sull'economia francese e come l'eventuale assegnazione

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della Coppa del Mondo 2015 possa essere collegata all'Expo di Milano prevista per quello stesso anno, per il ruolo che il rugby svolge oggi nel panorama dello sport italiano, coinvolgendo sempre più appassionati e ospitando a Roma alcune delle fasi del «Sei Nazioni di Rugby». Rileva che proprio in questa occasione è stato da tutti notata la grande partecipazione della popolazione e il «vero spirito sportivo» che accompagna questa disciplina riversando nel Paese gruppi di tifoserie festose e non violente o rancorose.
Auspica quindi che il disegno di legge in esame abbia una rapida e felice conclusione, assicurando il suo sostegno affinché ciò avvenga in sede legislativa.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso l'esame preliminare. Propone quindi di fissare il termine per la presentazione di eventuali emendamenti alle ore 15.10 della giornata odierna.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, sospende quindi brevemente la seduta, al fine di consentire la presentazione di eventuali emendamenti.

La seduta sospesa alle 15.05 riprende alle 15.10.

Valentina APREA, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti.

Manuela DI CENTA (PdL) ringrazia il sottosegretario, per aver rilevato i riflessi positivi dello sport sull'economia.

Claudio BARBARO (PdL) sottolinea l'importanza dell'evento oggetto del provvedimento, auspicando quindi che il percorso sia il più veloce possibile.

Giovanni LOLLI (PD) auspica che il percorso legislativo sia il più rapido possibile rilevando che vi sono buone possibilità che i campionati mondiali di rugby vengano assegnati all'Italia. Rileva che andrebbe peraltro ripristinato il Fondo per il finanziamento dei grandi eventi che è stato soppresso dal decreto legge n. 112 del 2008. Sottolinea che tale Fondo ha permesso di organizzare altri grandi eventi in Italia e che andrebbe pertanto ripristinato. Ricorda in particolare l'importanza dei mondiali di ciclismo recentemente svolti a Varese.

Paolo GRIMOLDI (LNP), relatore, segnala che vi sono ottime probabilità che l'evento venga assegnato all'Italia. Auspica quindi che il provvedimento sia licenziato in tempi brevi.

Il sottosegretario Rocco CRIMI ribadisce la propria disponibilità a pervenire ad un'approvazione definitiva del provvedimento in tempi brevi.

Valentina APREA, presidente, avverte che il testo della proposta di legge, non modificato nel corso dell'esame in sede referente, verrà trasmesso alle Commissioni per l'espressione del parere di competenza.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.