CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 marzo 2009
152.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 17 marzo 2009.

Audizione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali del trasporto ferroviario in merito alla situazione e alle prospettive del gruppo Ferrovie dello Stato.

L'audizione informale è stata svolta dalle 11.10 alle 12.15.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 17 marzo 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 12.15.

DL 5/09: Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi.
C. 2187 Governo.

(Parere alle Commissioni VI e X).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

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Piero TESTONI (PdL), relatore, fa presente che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alle Commissioni VI e X sul disegno di legge C 2187, di conversione del decreto-legge n. 5 del 2009, recante «Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi».
Per quanto riguarda le competenze della IX Commissione, segnala in particolare le norme contenute all'articolo 1 del decreto-legge, che dispongono incentivi per la sostituzione degli autoveicoli.
Ricorda che la legge finanziaria 2007 aveva già previsto misure a carattere transitorio per agevolare la rottamazione di veicoli inquinanti, e incentivi, anch'essi di natura transitoria, per l'acquisto di veicoli a ridotto impatto ambientale e che tali misure sono state prorogate per l'anno 2008 dall'articolo 29 del decreto-legge n. 248 del 2007. Evidenzia che il decreto-legge in esame prevede un intervento più articolato, che mira a coniugare gli obiettivi di tutela ambientale con quelli di qualificazione dei consumi e di stimolo alla crescita e all'occupazione, considerati dal Governo particolarmente importanti nella situazione economica attuale.
Rileva che l'articolo 1 reca a tal fine una serie di misure incentivanti, che passa ad illustrare sinteticamente. Il comma 1 concede un contributo di 1.500 euro per la sostituzione, da realizzare mediante demolizione, di autovetture e autoveicoli per il trasporto promiscuo con autovetture nuove di categoria «euro 4» o «euro 5» che emettono non più di 140 grammi di anidride carbonica per chilometro o non più di 130 grammi di anidride carbonica per chilometro se alimentate a gasolio. Le autovetture e gli autoveicoli da demolire devono essere appartenenti alle categorie «euro 0», «euro 1» o «euro 2», questi ultimi immatricolati entro il 31 dicembre 1999. Il comma 2 concede un contributo di 2.500 euro per la sostituzione, da realizzare mediante demolizione, di autoveicoli per il trasporto promiscuo, autocarri, autoveicoli per trasporti specifici, per uso speciale e autocaravan con le stesse tipologie di veicoli nuovi di categoria «euro 4» o «euro 5», di massa massima fino a 3.500 chilogrammi. I veicoli da demolire devono avere una massa non superiore a detto limite e devono essere appartenenti alle categorie «euro 0», «euro 1» o «euro 2», immatricolati entro il 31 dicembre 1999. Il comma 3 concede un contributo di 1.500 euro, aggiuntivo rispetto a quelli di cui all'articolo 1, comma 228, della legge finanziaria 2007, per l'acquisto di autovetture nuove di fabbrica, omologate dal costruttore per la circolazione mediante alimentazione, esclusiva o doppia, a metano, elettrica o a idrogeno, a condizione che l'autovettura acquistata emetta anidride carbonica in misura non superiore a 120 grammi per chilometro nell'alimentazione considerata. Il comma 4 prevede che il contributo per l'acquisto di autocarri di massa massima fino a 3.500 chilogrammi, di categoria «euro 4» o «euro 5», nuovi di fabbrica ed omologati dal costruttore per la circolazione mediante alimentazione, esclusiva o doppia, a metano, sia fissato nella misura di 4.000 euro. Il comma 5 concede un contributo di 500 euro per la sostituzione, da realizzare mediante demolizione, di ciclomotori e motocicli appartenenti alle categorie «euro 0» o «euro 1, con motocicli nuovi fino a 400 cc di cilindrata di categoria «euro 3». Il comma 6 precisa che le agevolazioni di cui ai commi precedenti hanno validità per i contratti stipulati dal 7 febbraio al 31 dicembre 2009, a condizione che l'immatricolazione sia effettuata entro il 31 marzo 2010. Il comma 7 incrementa da 350 a 500 euro gli incentivi per l'installazione di impianti a GPL e da 500 a 650 euro gli incentivi per l'installazione di impianti a metano su autoveicoli immatricolati come «euro 0» o «euro 1». L'agevolazione decorre dal 7 febbraio 2009 ed opera nei limiti dell'autorizzazione di spesa di 100 milioni di euro per il 2009, fissata dall'articolo 2, comma 59, del decreto-legge 262/2006, e successivamente incrementata dall'articolo 29, comma 8, del citato decreto-legge 248/2007. Il comma 8 precisa che le

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agevolazioni per la rottamazione di autovetture, di autoveicoli e motocicli e per l'acquisto di veicoli a ridotto impatto ambientale e di autocarri a metano possono essere fruite nel rispetto della regola degli aiuti «de minimis» di cui al Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione.
Segnala inoltre le disposizioni previste dai commi 11 e 12 dello stesso articolo 1, che introducono agevolazioni per l'installazione di filtri antiparticolato su veicoli utilizzati dalle aziende che svolgono servizi di pubblica utilità, allo scopo di ridurre le emissioni di particolato nel settore del trasporto pubblico. Avverte che a tale fine viene autorizzato un finanziamento straordinario, nel limite di spesa di 11 milioni di euro per il 2009, destinato alla concessione di contributi per l'installazione di dispositivi che garantiscano un'efficacia di abbattimento delle emissioni di particolato non inferiore al 90 per cento, su veicoli di proprietà di aziende che svolgono servizi di pubblica utilità. I contributi sono concessi in misura pari al 25 per cento delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione dei dispositivi.
Rileva che la possibilità di cumulo degli incentivi già previsti dall'articolo 1, comma 228, della legge finanziaria 2007, per l'acquisto di veicoli a ridotto impatto ambientale, con quelli per la rottamazione, disposti dai commi 1 e 2 dell'articolo in esame, viene espressamente prevista solo in caso di acquisto dei veicoli considerati maggiormente ecologici, di cui ai commi 3 e 4 dell'articolo in esame. Sottolinea quindi che non appare del tutto chiaro se la possibilità di cumulo è ammessa anche per l'acquisto degli altri veicoli indicati dallo stesso comma 228 e che potrebbe essere opportuno, a riguardo, inserire un'osservazione nel parere da trasmettere alle Commissioni competenti.
Ricorda, in estrema sintesi, anche il contenuto delle altre disposizioni recate dal decreto-legge in esame. L'articolo 2 prevede una detrazione del 20 per cento delle spese documentate, nella misura massima di 10.000 euro ripartita in cinque annualità, sostenute dal 7 febbraio 2009 al 31 dicembre 2009 per l'acquisto di mobili, elettrodomestici ad alta efficienza energetica, nonché apparecchi televisivi e computer. L'articolo 3 modifica la disciplina fiscale dei distretti produttivi, che non ha trovato applicazione a causa della mancata emanazione dei relativi decreti attuativi, reintroducendo il regime fiscale previsto dalla legge finanziaria 2006. L'articolo 4 introduce un beneficio fiscale, entro il limite massimo di maggior valore pari a 5 milioni di euro, diretto a favorire le aggregazioni aziendali effettuate nel 2009. L'articolo 5 riduce le aliquote dell'imposta sostitutiva per la rivalutazione ed il riallineamento volontario dei valori contabili degli immobili. L'articolo 6 prevede l'intervento della SACE Spa nella prestazione di garanzie per agevolare la concessione di finanziamenti destinati all'acquisto di autoveicoli, motoveicoli e veicoli commerciali di cui all'articolo 1 del decreto-legge. L'articolo 7 reca disposizioni in materia di potenziamento dei controlli fiscali e di inasprimento delle sanzioni per l'indebito utilizzo di crediti in compensazione.

Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che nel parere che la IX Commissione ha reso sul disegno di legge di conversione del decreto-legge cosiddetto «mille proroghe» si richiedeva, come condizione, la soppressione delle disposizioni in materia di servizio di noleggio con conducente. Ritiene che tale abrogazione, necessaria per evitare di recare un rilevante danno al settore interessato e all'intera economia, dovrebbe avere luogo nel provvedimento in esame, anche in considerazione del fatto che le questioni relative al servizio di noleggio con conducente devono, a suo giudizio, ritenersi attinenti alle materie in esso affrontate. Invita pertanto il rappresentante del Governo, prima che la Commissione pervenga all'espressione del parere, a confermare gli impegni già assunti dal Governo stesso in ordine all'abrogazione delle disposizioni richiamate.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.25.

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ATTI COMUNITARI

Martedì 17 marzo 2009- - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 12.25.

Piano d'azione per la diffusione di sistemi di trasporto intelligenti in Europa (COM(2008)886 def.).
Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il quadro generale per la diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti nel settore del trasporto stradale e nelle interfacce con altri modi di trasporto (COM(2008)887 def.).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, fa presente che l'avvio dell'esame, da parte della IX Commissione, dei documenti adottati in sede europea in materia di sistemi di trasporto intelligenti offre l'occasione per affrontare una materia che nel prossimo futuro potrebbe rivelarsi della massima importanza, sia sotto il profilo della sicurezza e del decongestionamento delle reti di trasporto, sia anche dal punto di vista delle prospettive di sviluppo che si offrono per le imprese del settore (costruttori, operatori di telecomunicazione e provider).
Ricorda che per sistemi di trasporto intelligenti (ITS) si intendono le diverse tecnologie informatiche che possono trovare applicazione con riferimento alle varie modalità di trasporto per facilitare e rendere più sicuro l'uso dei vettori e, soprattutto, per favorire l'intermodalità.
Evidenzia che si intendono perseguire diversi obiettivi. Il primo è quello di contenere l'impatto della considerevole crescita del traffico su strada prevista per il 2020 a livello europeo nella misura del 36 per cento per il trasporto passeggeri e del 55 per cento per il trasporto merci mediante una gestione ottimale della mobilità e della domanda di trasporto. Ciò richiede un notevole sforzo per l'elaborazione di soluzioni innovative e originali, quali appunto possono essere offerte dall'impiego delle più moderne tecnologie, posto che le risposte tradizionali incontrano una serie di difficoltà tali da rendere assai arduo ipotizzare risultati proporzionati alle dimensioni dell'incremento atteso dei traffici. Valgano per tutti i vincoli finanziari connessi alla realizzazione di opere infrastrutturali di notevole dimensione, le forti reazioni di protesta che taluni progetti suscitano con riferimento al loro impatto sui territori di riferimento e le lungaggini di tipo procedurale e amministrativo che contraddistinguono le diverse fasi (selezione delle opere, progettazione, affidamento e realizzazione). I sistemi di trasporto intelligenti possono assicurare vantaggi non meno significativi, dal punto di vista dell'uso più razionale e coordinato delle infrastrutture esistenti e delle diverse modalità, senza provocare un impatto negativo sulle realtà locali interessate e con costi nettamente inferiori. Il secondo obiettivo è la promozione di modalità di trasporto maggiormente compatibili con l'obiettivo della tutela dell'ambiente e della riduzione delle emissioni inquinanti, considerato che allo stato attuale il trasporto su strada produce il 72 per cento delle emissioni di CO2 di tutto il comparto dei trasporti. Il contrasto al congestionamento, specie nelle grandi aree urbane e nella zone immediatamente circostanti, può trovare un fortissimo alleato nell'uso accorto, purché generalizzato, dei sistemi di trasporto intelligenti. Merita ricordare che il costo della congestione del trasporto stradale è stimato tra lo 0,9 e l'1,5 per cento del PIL dell'UE. Un terzo obiettivo è il rafforzamento della sicurezza stradale, considerato che gli incidenti mortali dovuti alla circolazione stradale, sebbene in diminuzione (meno 24 per cento dal 2000 nell'UE a 27), restano comunque a livelli elevati, con

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circa 43 mila decessi nel 2006. La Commissione rileva che questa cifra è superiore di 6 mila unità all'obiettivo fissato nel libro bianco sulla politica comune dei trasporti del 2001 di ridurre del 50 per cento il numero delle vittime di incidenti stradali nel periodo compreso tra il 2001 e il 2010.
Sottolinea che le iniziative europee, che costituiscono il frutto dell'impegno congiunto di ben cinque direzioni generali della Commissione UE (Trasporti, Media, Ricerca, Imprese e Ambiente), sono state assunte il 16 dicembre 2008 e si articolano in piano d'azione e in una proposta di direttiva (COM(2008)887). I due documenti non si limitano a richiamare le diverse iniziative già in fase di sperimentazione e a prospettarne le possibilità di sviluppo.
Evidenzia che, allo stato, sono già in corso di realizzazione diverse iniziative riguardanti diverse modalità di trasporto, tra cui: SESAR (Single European Sky ATM Research Programme) il sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo; ERTMS (European Rail Traffic Management System), il sistema europeo armonizzato di segnalazione ferroviaria volto a garantire un alto livello di sicurezza e di interoperabilità; RIS (River Information Services), il sistema per la fornitura di servizi di informazione fluviale; AIS (Automatic Identification System), il sistema di identificazione automatica delle navi; SafeSeaNet, il sistema comunitario per lo scambio di dati marittimi; VTMIS (Vessel Traffic Monitoring and Information System), il sistema per il monitoraggio e l'informazione del traffico navale; LRIT, il sistema di identificazione e tracciamento a lungo raggio delle navi; TAF-TSI (Telematics Applications for Freight) che riguarda l'applicazione delle nuove tecnologie al trasporto di merci. Fa presente che, accanto a questa accurata ricognizione, i documenti evidenziano chiaramente i potenziali progressi che una più intensa e coordinata applicazione delle diverse tecnologie può assicurare. A questo fine individuano sei priorità, per ognuna delle quali viene individuata una serie di azioni con le relative scadenze, da realizzare in stretta cooperazione con gli Stati membri e le autorità regionali e locali.
Osserva in proposito che le iniziative adottate in sede europea appaiono pienamente rispettose del principio di sussidiarietà in quanto investono profili transnazionali che non possono essere disciplinati in maniera soddisfacente dagli Stati membri, quali l'interoperabilità delle apparecchiature e la realizzazione di un mercato unico dei servizi relativi alle tecnologie delle comunicazioni e dell'informazione (ITS).
Fa presente che un'azione a livello dell'UE in questo settore è giustificata sia dall'esigenza di garantire la continuità geografica, l'interoperabilità dei servizi e la standardizzazione dei sistemi, sia dalla necessità di evitare iniziative scoordinate dei singoli Stati membri che continuerebbero a sviluppare e ad attuare soluzioni individuali suscettibili di frammentare lo spettro tecnologico e di compromettere l'armonizzazione e la normalizzazione o di rallentare i processi in materia di interoperabilità. Sottolinea inoltre il vantaggio che può derivare dalla creazione di economie di scala, velocizzando l'introduzione di tecnologie ITS, riducendo i costi e sostenendo il ruolo dell'industria europea delle ITS.
Avverte che la Commissione, al fine di perseguire i suddetti obiettivi, intende avvalersi di un'ampia gamma di strumenti che comprendono un sostegno finanziario, misure legislative o di altra natura ed interventi di standardizzazione. Quanto al finanziamento pubblico dei servizi e degli impianti ITS, si prefigura l'intervento sia dell'UE (avvalendosi, ad esempio, di risorse per le reti TEN-T e dei Fondi strutturali) sia a livello nazionale.
Sottolinea che il nostro Paese si è in parte già mosso sulla materia; in particolare, ricorda che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti aveva promosso, già nel 2001, il progetto Artist (architetture telematica italiana per il

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sistema dei trasporti) diretto a delineare il quadro di riferimento a livello nazionale per la realizzazione degli ITS nel nostro paese con una prospettiva multintermodale. Ritiene tuttavia evidente che ulteriori e assai più consistenti sforzi dovranno essere compiuti per realizzare significativi e concreti progressi nell'utilizzo degli ITS.
Riassume quindi brevemente le sei priorità indicate dai documenti. La prima è quella di garantire un uso ottimale delle informazioni relative alle caratteristiche della rete stradale, alle norme in materia di circolazione stradale, ai piani di circolazione e agli itinerari raccomandati. Per tale obiettivo si fissa la scadenza del 2012. Nell'ambito di questa priorità vengono prefigurate azioni in materia di: definizione delle procedure per la fornitura in tutta l'UE di servizi di informazione in tempo reale sul traffico e gli itinerari, attuarsi entro il 2010; definizione delle specifiche dei dati per la fornitura gratuita di servizi di informazione universale sul traffico, da attuarsi entro il 2012; promozione dei sistemi nazionali di pianificazione degli itinerari multimodali porta a porta che prendano debitamente in considerazione le alternative esistenti in termini d trasporto pubblico e le interconnessioni in tutta l'UE, da attuarsi nel quadriennio 2009-2012.
La seconda priorità è quella di assicurare la continuità dei servizi ITS di gestione del traffico nei corridoi di trasporto europei e negli agglomerati urbani, sviluppando l'interoperabilità delle applicazioni ITS; in questo caso la prima scadenza utile è stabilita nel 2011. Nell'ambito di questa priorità vengono individuate le seguenti azioni: identificazione dei servizi ITS da utilizzare a sostegno del trasporto merci (e-Freight), anche ricorrendo alle tecnologie esistenti in materia di posizionamento o di tracciabilità delle merci quali Galileo, da attuarsi entro il 2010; sviluppo di un moderno quadro europeo in materia di applicazione delle ITS al trasporto multimodale e alla mobilità urbana, incluso un approccio integrato che comprenda la pianificazione degli itinerari, la domanda di trasporto, la gestione del traffico e delle emergenze, l'uso dei parcheggi e dei trasporti pubblici, da attuarsi anch'essa entro il 2010; l'interoperabilità dei sistemi di pedaggio elettronici, da attuarsi nel triennio 2012-2014.
La terza priorità è l'integrazione del veicolo nell'infrastruttura di trasporto mediante lo sviluppo di una piattaforma che dovrebbe essere installata innanzitutto sui veicoli commerciali e, successivamente, su quelli privati, in grado di fornire servizi e applicazioni ITS, da attuarsi entro il 2011. A tale proposito, la Commissione ricorda la necessità di continuare a sviluppare i cosiddetti «sistemi cooperativi», vale a dire i sistemi intelligenti per lo scambio di informazioni tra i veicoli, tra le infrastrutture stradali nonché tra veicoli ed infrastrutture, da attuarsi tra il 2010 e il 2013, e la definizione di un mandato destinato agli organismi di normalizzazione europei al fine di elaborare norme armonizzate per l'attuazione delle ITS, con particolare riferimento ai sistemi cooperativi, da attuarsi tra il 2009 e il 2014.
Una quarta priorità è il rafforzamento della sicurezza stradale mediante un ulteriore sviluppo nell'applicazione delle ITS ai sistemi di assistenza alla guida quali il controllo elettronico della stabilità, il controllo adattativo della velocità di crociera, il sistema che avverte il conducente quando il veicolo abbandona una corsia e lo assiste nel cambio di corsia, l'avvisatore di collisione e frenatura di emergenza, il sistema di chiamata automatica di emergenza (e-call), i sistemi per l'abbassamento della vigilanza del conducente o ancora il sistema alcolock che impedisce meccanicamente alle persone in stato di ebbrezza di guidare, da attuarsi tra il 2009 e il 2014. Fa presente che si calcola che il controllo elettronico della stabilità e il sistema e-call da soli, se applicati in tutto il territorio dell'UE, potrebbero salvare fino a 6.500 vite all'anno. Rileva che nei documenti viene sottolineato altresì l'importante

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contributo che può essere dato dai navigatori satellitari e dai sistemi di tracking e tracing ai fini del monitoraggio a distanza delle merci e dei veicoli durante i loro spostamenti, come nel caso del trasporto di merci pericolose o di animali vivi. Tali sistemi possono altresì guidare i conducenti degli autotreni verso aree di parcheggio più sicure, aiutarli a rispettare la normativa in materia di tempi di guida e di riposo e offrire il sostegno per lo sviluppo di una nuova generazione di tachigrafi digitali. Per quanto riguarda le azioni da intraprendere in questo settore, ricorda che la Commissione raccomanda lo sviluppo di un quadro normativo per la realizzazione di un'interfaccia uomo-macchina che utilizzi strumenti quali cellulari, sistemi di navigazione e PC portatili, da attuarsi entro il 2010 ed infine l'elaborazione di misure adeguate, compresi orientamenti in materia di best practice, sull'impatto delle ITS sulle aree di stazionamento sicure per i camion e i veicoli commerciali e sui sistemi telematici di prenotazione dei parcheggi, da attuarsi anch'essa entro il 2010 nonché sulla sicurezza degli utenti vulnerabili della strada, la cui scadenza è fissata al 2014.
La quinta priorità è una valutazione degli aspetti connessi alla sicurezza e alla protezione dei dati, soprattutto di quelli personali e finanziari, nell'applicazione delle ITS, da attuarsi entro il 2011, prendendo in debita considerazione i profili di responsabilità connessi all'uso delle ITS, in particolare per quanto riguarda i sistemi di sicurezza installati a bordo dei veicoli.
Infine, sesta ed ultima priorità, la promozione di trasporti più ecologici mediante una migliore gestione della domanda di traffico grazie alla tariffazione differenziata dei veicoli basata sul ricorso a sistemi di telepedaggio per l'uso di determinati assi stradali. Inoltre, l'applicazione delle ITS nella programmazione degli itinerari, la navigazione dinamica installata a bordo dei veicoli e i sistemi di guida ecologica possono contribuire a ridurre la congestione, a rendere più ecologica la mobilità e a diminuire il consumo di energia.
Ribadisce che ai diversi vantaggi che sono stati richiamati si aggiunge anche quello, certo non secondario, costituito dalla importante occasione di sostegno alle prospettive di crescita che una diffusa e tendenzialmente generalizzata applicazione dei sistemi di trasporto intelligenti può offrire alle imprese del settore. Occasione tanto più significativa in primo luogo in considerazione della fase critica che le industrie europee stanno attualmente vivendo e in secondo luogo in relazione all'elevato valore aggiunto che contraddistingue i sistemi di trasporto intelligente e alle possibilità che essi offrono dal punto di vista dell'innovazione e della ricerca. Si tratta, infatti, di sistemi caratterizzati da un marcato contenuto innovativo che può risultare decisivo anche ai fini di un aumento più generalizzato dei tassi di produttività.
Proprio in considerazione dell'importanza della materia, dei sui risvolti tecnici e specialistici e del rilievo che una coerente politica di sviluppo dei sistemi di trasporto intelligenti può assumere anche sotto il profilo della politica industriale, propone che la Commissione proceda all'audizione informale dei rappresentanti delle imprese del settore, cosa che potrà avvenire convocando i rappresentanti dell'associazione nazionale per la telematica per i trasporti e al sicurezza (TTS Italia) di cui fanno parte tutti i più importanti operatori del settore.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.45.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 17 marzo 2009. - Presidenza del Presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 12.40.

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Proposta di nomina dell'avvocato Luciano Canepa a presidente dell'Autorità portuale di Ancona.
Nomina n. 33.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.

Daniele TOTO (PdL), relatore, fa presente che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la richiesta di parere sulla proposta di nomina dell'avvocato Luciano Canepa a presidente dell'Autorità portuale di Ancona.
Ricorda che tale incarico si è reso vacante a seguito della scadenza, l'8 febbraio scorso, del mandato quadriennale del presidente, Giovanni Montanari, nominato con decreto del 28 gennaio 2005.
Sottolinea che l'avvocato Canepa, come attestato dal curriculum vitae allegato alla richiesta di parere, ha svolto un'importante attività professionale nell'ambito dei settori del diritto marittimo e del diritto commerciale internazionale, nel corso della quale ha trattato numerose e rilevanti controversie di fronte a tribunali e corti arbitrali italiane e estere. All'attività professionale si è affiancata quella di esperto di diritto internazionale della navigazione, materia che ha insegnato presso l'università di Lecce. Dal 1988 al 1993 è stato presidente del Comitato dell'utenza portuale di Livorno; proprio in tale ruolo l'avvocato Canepa ha patrocinato il ricorso di fronte al T.A.R Toscana che si è concluso con la sentenza del 23 dicembre 1988, con la quale è stata sancita la fine del monopolio delle compagnie portuali italiane. Dopo l'entrata in vigore della legge n. 84 del 1994, ha partecipato alla riorganizzazione dei maggiori porti italiani, in particolare collaborando alla realizzazione dei nuovi assetti dei terminali marittimo-ferroviari. È consulente abituale del Comitato nazionale di coordinamento degli utenti e degli operatori portuali. Ha svolto un'ampia attività di docenza, anche presso l'Accademia navale di Livorno, e ha tenuto numerose conferenze. Ha altresì collaborato alla rivista «il diritto marittimo».
Osserva come dal curriculum trasmesso risulti quindi evidente la competenza e l'esperienza dell'avvocato Canepa nel settore marittimo e portuale.
Evidenzia che, in conformità con la normativa vigente in materia di nomina dei presidenti delle autorità portuali, gli enti pubblici competenti (nel caso specifico, il comune, la provincia e la Camera di commercio di Ancona e il comune di Falconara marittima) hanno indicato alcuni esperti, tra i quali il Ministro delle infrastrutture e i trasporti ha individuato l'avvocato Canepa. Ricorda infine che sul suo nominativo la Giunta regionale delle Marche ha espresso l'intesa con delibera in data 3 marzo 2009.
Ritiene opportuno infine segnalare l'urgenza che si proceda alla nomina in esame, dal momento che l'Autorità portuale di Ancona continua ad essere retta dal presidente Montanari in regime di prorogatio, osservando peraltro che, dopo quarantacinque giorni dalla scadenza del mandato del presidente uscente, se non si sarà concluso il procedimento di nomina del nuovo presidente, il Ministro dovrà provvedere alla nomina di un Commissario.
In conclusione, per le ragioni sopra illustrate, propone di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina dell'avvocato Luciano Canepa a presidente dell'Autorità portuale di Ancona.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.50.

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COMITATO RISTRETTO

Martedì 17 marzo 2009.

Disposizioni in materia di circolazione e sicurezza stradale.
C. 44 Zeller, C. 419 Contento, C. 471 Anna Teresa Formisano, C. 649 Meta, C. 772 Carlucci, C. 844 Lulli, C. 965 Conte, C. 1075 Velo, C. 1101 Boffa, C. 1190 Velo, C. 1469 Vannucci, C. 1488 Lorenzin, C. 1717 Moffa, C. 1737 Minasso, C. 1766 Giammanco, C. 1998 Guido Dussin e C. 2177 Cosenza.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 12.50 alle 12.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.55 alle 13.