CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 marzo 2009
152.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 203

SEDE REFERENTE

Martedì 17 marzo 2009. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 12.05.

Disciplina dell'attività professionale di costruttore edile e delle attività professionali di completamento e finitura edilizia.
C. 60 Realacci, C. 496 Zacchera, C. 1394 Marchi e C. 1926 Fava.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento del progetto di legge C. 60).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 10 marzo 2009.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che la proposta di legge n. 60 deve intendersi abbinata, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento, vertendo su materia identica a quella delle proposte di legge in titolo.

La Commissione prende atto.

Angelo ALESSANDRI, presidente, rileva che, a seguito dell'abbinamento, nei lavori del Comitato ristretto, nominato ai fini dello svolgimento di un breve ciclo di audizioni e della predisposizione di un testo unificato, si terrà conto anche della proposta di legge abbinata nella seduta odierna. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.10.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 17 marzo 2009. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 12.10.

DL 05/09 Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi.
C. 2187 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Pag. 204

Renato Walter TOGNI (LNP), relatore, illustra il provvedimento in esame rilevando, preliminarmente, che il decreto legge sul quale la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere reca misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi e si inserisce nell'ambito delle misure che il Governo ha varato per contrastare la crisi finanziaria dopo la manovra anticipata di luglio 2008 e il pacchetto delle misure anticrisi di fine novembre 2008. Le principali finalità del provvedimento sono rivolte ad affrontare la crisi del settore con interventi urgenti di sostegno alla domanda, a far convergere le politiche nazionali con le indicazioni della Commissione europea e con le misure già adottate o in corso di adozione da parte degli altri Paesi europei, nonché ad orientare le scelte dei consumatori verso prodotti a basso impatto ambientale che vanno nella direzione degli obiettivi di Kyoto. Rileva, infatti, che i quattro assi su cui ruota il provvedimento sono la salvaguardia dell'ambiente e lotta all'inquinamento, la maggiore sicurezza sulle strade, l'impulso alla ricerca e all'innovazione e la coerenza con le misure dell'Unione europea.
Segnala, in particolare, che il provvedimento in esame si compone di nove articoli. Si sofferma, quindi, su quelli che incidono più direttamente sugli ambiti di specifica competenza della Commissione, dando comunque conto anche delle altre misure.
Per quanto riguarda l'articolo 1, osserva che esso reca misure volte a conciliare lo sviluppo economico ed il sostegno alle imprese in crisi con la sostenibilità ambientale, attraverso la concessione di incentivi per la sostituzione di veicoli inquinanti con altri meno inquinanti, l'incremento della misura dei vigenti incentivi per l'acquisto di veicoli ecologici e per l'installazione di impianti a metano e a GPL e la concessione di contributi per l'installazione di filtri antiparticolato su veicoli utilizzati dalle aziende che svolgono servizi di pubblica utilità. Rileva, quindi, secondo quanto emerge dalla relazione illustrativa, che l'intervento mira a coniugare gli obiettivi di tutela ambientale con quelli di qualificazione dei consumi e di stimolo alla crescita e all'occupazione, considerati dal Governo particolarmente importanti nella situazione economica attuale. Riferisce, in particolare, che sono previsti, per il periodo 7 febbraio-31 dicembre 2009, contributi, pari rispettivamente a 1.500, 2.500 e 500 euro, per l'acquisto, con contestuale demolizione di veicoli maggiormente inquinanti, di autovetture, autocarri, autoveicoli per trasporti specifici, per uso speciale, autocaravan e motoveicoli (commi 1, 2 e 5) e contributi aggiuntivi pari a 1.500 e 500 euro, rispetto a quelli già previsti, per l'acquisto di autovetture e autocarri a ridotto impatto ambientale (commi 3 e 4). Il successivo comma 7 incrementa i contributi, già riconosciuti dalla normativa vigente, per l'installazione di impianti a GPL e a metano sulle autovetture. I commi 6, 8 e 10 dettano, inoltre, disposizioni comuni applicative delle suddette agevolazioni, stabilendo fra l'altro che le agevolazioni hanno validità per i contratti stipulati dal 7 febbraio al 31 dicembre 2009, a condizione che l'immatricolazione sia effettuata entro il 31 marzo 2010, e si applicano anche ai contratti di locazione finanziaria. Ai fini delle fruizione delle descritte agevolazioni si prevede inoltre il rispetto delle regole degli aiuti de minimis di cui al Regolamento CE n. 1998 del 2006 della Commissione.
Infine, i commi da 11 a 17, allo scopo di ridurre le emissioni di particolato nel settore del trasporto pubblico, disciplinano l'erogazione di un finanziamento straordinario per l'installazione di filtri antiparticolato, nel limite di spesa pari a 11 milioni di euro, sui veicoli diesel utilizzati dalle aziende che svolgono servizi di pubblica utilità. Al riguardo, riferisce che il suddetto finanziamento straordinario è ripartito, con decreto del Ministero dell'ambiente, tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sulla base dei dati relativi al trasporto pubblico. Tale erogazione è subordinata all'applicazione di misure di riduzione delle emissioni inquinanti nel settore della mobilità. Osserva, quindi, che in connessione alle misure

Pag. 205

recate dall'articolo 1 del provvedimento in esame, l'articolo 6, recante disposizioni in materia di sostegno al finanziamento per l'acquisto di autoveicoli, motoveicoli e veicoli commerciali, prevede l'intervento della società per i servizi assicurativi del commercio estero nella prestazione di garanzie per agevolare la concessione di finanziamenti destinati a tali acquisti.
Quanto all'articolo 2, rileva che esso prevede facilitazioni per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici, consistenti in una nuova detrazione lorda dall'IRPEF del 20 per cento delle spese documentate, sostenute dal 7 febbraio 2009 al 31 dicembre 2009, per l'acquisto di mobili, elettrodomestici ad alta efficienza energetica, nonché apparecchi televisivi e computer, finalizzati all'arredo di un immobile per il quale siano effettuati a partire dal 10 luglio 2008 interventi di ristrutturazione edilizia secondo le procedure che permettono la detrazione IRPEF del 36 per cento delle spese sostenute. Si prevede, inoltre, la stipula di un apposito protocollo di intenti tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i produttori dei beni per i quali sono previsti gli incentivi di cui al presente decreto, in ordine, tra l'altro, alle garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali. Segnala, infine, che la detrazione è concessa per una spesa massima di 10.000 euro ed è ripartita in cinque annualità. Soffermandosi su quest'ultima disposizione, ne sottolinea la valenza nell'ambito delle politiche del Governo a favore della casa, con particolare riferimento ai giovani e alle giovani coppie. Peraltro, a suo avviso, nell'attuale momento di crisi economica, la disposizione in questione costituisce un volano per l'incentivazione delle attività industriali inerenti la lavorazione dei mobili e le attività dell'indotto con ovvi benefici per tale settore industriale che rappresenta un importante reparto del made in Italy.
Segnala quindi, con riferimento ai successivi articoli del provvedimento, che l'articolo 3 reca disposizioni in materia di distretti produttivi e reti di imprese, intervenendo sulla relativa disciplina fiscale. L'articolo 4 introduce un beneficio fiscale diretto a favorire le aggregazioni aziendali (fusione, scissione e conferimenti) effettuate nel 2009 attraverso il riconoscimento gratuito del maggior valore attribuito ai beni materiali e immateriali cui corrisponde, per le fusioni e le scissioni, una differenza da con cambio. L'articolo 5 provvede a ridurre le aliquote dell'imposta sostitutiva per la rivalutazione ed il riallineamento volontario dei valori contabili degli immobili non merce dal 7 per cento al 3 per cento per gli immobili ammortizzabili e dal 4 per cento all'1,5 per cento per quelli non ammortizzabili. L'articolo 7 reca disposizioni in materia di potenziamento dei controlli fiscali e di inasprimento delle sanzioni per l'indebito utilizzo di crediti in compensazione, riguardo alla fruizione delle agevolazioni previste in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale e dell'imposta sulle successioni e donazioni. L'articolo 8, infine, reca le disposizioni finanziarie relative alla copertura degli oneri recati dal provvedimento in esame pari a 382 milioni di euro nel 2009, 230,5 milioni nel 2010, 405,8 milioni nel 2011, 308,4 milioni per ciascuno degli anni 2012 e 2013, ed a 386,2 milioni nel 2014. L'articolo 9, infine, reca la consueta clausola relativa all'entrata in vigore del decreto-legge.
In conclusione, nell'esprimere un giudizio complessivamente positivo sul provvedimento in esame, si riserva di valutare gli elementi che emergeranno nel corso del dibattito ai fini della redazione della prescritta proposta di parere.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.20.