CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 marzo 2009
148.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO ALL'11 MARZO 2009

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SEDE REFERENTE

Martedì 10 marzo 2009. - Presidenza del presidente della VI Commissione Gianfranco CONTE indi del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli ed i sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher e per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 14.40.

Delega al Governo in materia di federalismo fiscale.
C. 2105 Governo, approvato dal Senato, C. 452 Ria, C. 692 Consiglio regionale della Lombardia e C. 748 Paniz.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 marzo scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che sono state presentate alcune richieste di riesame dei giudizi di inammissibilità.
In particolare, è stato chiesto di riconsiderare la valutazione di inammissibilità degli emendamenti Messina 2.64, Borghesi 22.01 e degli articoli aggiuntivi Barbato 23.03, Cambursano 23.06, Messina 23.04, Borghesi 23.01 e Cambursano 23.05. Al riguardo i presentatori sostengono che nel testo figurano già, agli articoli 22 e 23, disposizioni in materia di città metropolitane e di Roma capitale che attengono alla materia dell'ordinamento degli enti locali.
In primo luogo osserva che entrambi tali articoli sono stati introdotti nel corso dell'esame presso il Senato e risultano

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estranei all'impianto originario del provvedimento. In ogni caso, entrambi gli articoli hanno natura transitoria ed il primo colma inoltre un'obiettiva lacuna dell'ordinamento. Prendendo atto di tale ampliamento, le presidenze hanno ritenuto ammissibili tutti gli emendamenti in materia di città metropolitane e di Roma capitale, ribadendo tuttavia come ciò non autorizzi a procedere ad ulteriori ampliamenti dell'ambito del provvedimento sul medesimo versante ordinamentale.
Alla luce di tali considerazioni, ritiene di confermare il giudizio di inammissibilità.
Analoghe considerazioni valgono per l'emendamento Baretta 11.02, che affronta sul piano meramente ordinamentale e procedurale la questione dell'omogeneità dei servizi erogati ai cittadini di determinati comuni. La proposta emendativa - pur rappresentando in astratto l'omogeneità dei servizi resi ai cittadini una finalità riconducibile al disegno di legge in esame - non presenta aspetti di carattere finanziario e non può definirsi attinente alla materia del federalismo fiscale che si sostanzia nel riconoscimento di autonomia di entrata e di spesa ai diversi livelli di governo.
Anche in questo caso conferma pertanto il giudizio di inammissibilità.
Informa inoltre che il presentatore ha ritirato gli emendamenti Zorzato 8.4, 9.6 e 12.8 e che il deputato Servodio ha sottoscritto tutti gli emendamenti del suo gruppo al provvedimento.

Antonio BORGHESI (IdV) esprime i propri dubbi in merito al fatto che rispetto a un provvedimento che tratta tutte le materie attinenti alla ripartizione delle funzioni amministrative tra Stato ed enti locali sia stato dichiarato inammissibile il proprio articolo aggiuntivo 22.01, rilevando in particolare che sul tema trattato dall'emendamento in questione esiste un orientamento politico favorevole che abbraccia tutti i gruppi parlamentari.

Bruno TABACCI (UdC) auspica che il rappresentante del Governo esprima il proprio parere complessivamente su tutti gli emendamenti presentati, in quanto ritiene che molti degli emendamenti dichiarati inammissibili attengono sicuramente alla struttura del provvedimento.

Pier Paolo BARETTA (PD) intervenendo in merito al proprio articolo aggiuntivo 11.02, ritiene che non è giustificabile ritenere inammissibile tale articolo aggiuntivo sulla base del fatto che lo stesso non ha conseguenze di carattere finanziario.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che nella riunione di ieri degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, si è concordato di utilizzare la seduta odierna per consentire segnalazioni ulteriori rispetto a quelle già pervenute degli emendamenti da porre in votazione da parte dei deputati. Avverte che i relatori e i rappresentanti del Governo procederanno all'espressione del parere nella seduta già convocata al termine delle votazioni pomeridiane dell'Assemblea.

Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene imprescindibile, dato il ritardo nell'inizio delle votazioni, un chiarimento sui tempi di esame, posto che risulta opportuno che il provvedimento sia ampiamente istruito dalle Commissioni riunite.

Antonio BORGHESI (IdV), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene sbagliato avviare l'esame sul complesso degli emendamenti senza conoscere il parere dei relatori e dei rappresentanti del Governo.

Bruno TABACCI (UdC) ricorda che si è già svolto sul provvedimento ampio esame preliminare e ritiene pertanto ultroneo procedere ad un ulteriore lavoro istruttorio nella seduta odierna, mentre risulta indispensabile che relatori e rappresentante del Governo procedano all'espressione dei pareri.

Gianfranco CONTE, presidente, ritiene invece che la seduta odierna e gli elementi che saranno apportati dai componenti

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della Commissioni nel corso della stessa potranno risultare utili per il lavoro istruttorio dei relatori che è ancora in corso con riferimento agli emendamenti già segnalati.

Enrico LA LOGGIA (PdL) osserva che la procedura prevista per l'adozione dei decreti legislativi fa riferimento all'intesa in sede di Conferenza unificata prevista dal decreto legislativo n. 281 del 1997, che consente tuttavia di procedere all'adozione dell'atto sottoposto all'intesa trascorsi trenta giorni senza che la stessa sia raggiunta.
Al riguardo, ritiene invece preferibile procedere ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge n. 131 del 2003, prevedendo che l'intesa in sede di conferenza unificata debba essere comunque raggiunta. Sul punto ricorda di avere presentato gli emendamenti 2.27, 2.26, 17.2, 19.1 e 20.5.
Sottolinea poi l'importanza di precisare con riferimento ad alcune disposizioni del provvedimento la necessità di salvaguardare le autonomie speciali, prevedendo ad esempio l'attivazione per le medesime disposizioni delle Commissioni paritetiche tra Stato e regioni a statuto speciale interessate. Anche su questo aspetto segnala di avere presentato alcune proposte emendative, quali gli emendamenti 1.1, 1.2, 3.1, 4.1, 9.1 e 25.8.

Cesare MARINI (PD) esprime preliminarmente la propria perplessità sulla prassi della segnalazione degli emendamenti da parte dei gruppi in quanto ciò lede il principio costituzionale dell'autonomia dei parlamentari sia per quanto concerne il diritto degli stessi di presentare emendamenti sia per quanto concerne l'esercizio delle loro funzioni senza vincolo di mandato anche nei confronti del gruppo politico di appartenenza.
Con riferimento al merito del provvedimento, ritiene che il disegno di legge finirà per danneggiare il Mezzogiorno. In proposito ricorda che già nel 1962 l'allora ministro del Bilancio La Malfa nella sua celebre nota aggiuntiva aveva rilevato il carattere strategico per l'economia italiane nel suo complesso dello sviluppo del mezzogiorno e da allora quella del mezzogiorno è stata considerata un' autentica priorità. Al contrario l'attuale Governo ha invece costantemente danneggiato il Mezzogiorno fino all'ultima riunione del CIPE che ha esplicitamente destinato al Mezzogiorno solo la metà delle risorse disponibili, che però sono quelle del fondo delle aree sottoutilizzate e quindi, in base alla legislazione vigente, dovrebbero essere destinate al Sud in misura non inferiore all'85 per cento. In tal senso ritiene evidente che con il provvedimento in esame si profila l'abbandono dell'utilizzo della fiscalità generale per il sostegno delle regioni del Sud in ritardo di sviluppo e dichiara di non comprendere le ragioni di questa scelta dato che in passato per molti provvedimenti, quali quelli delle grandi imprese del nord, si è fatto un costante ricorso alla fiscalità generale.

Giulio CALVISI (PD) chiede ai relatori ed al Governo di valutare in particolare i suoi emendamenti 2.129, che individua un meccanismo volto a realizzare la sostanziale equiparazione sul territorio nazionale della pressione fiscale in rapporto al prodotto interno lordo regionale, e 22.24, che interviene invece a colmare una lacuna relativa alla disciplina delle città metropolitane istituite dalle regioni a statuto speciale, in rapporto all'ordinamento di tali regioni.

Maurizio LEO (PdL) segnala le proprie proposte emendative 6.1 e 6.01, le quali affrontano il tema relativo alla lotta all'evasione fiscale, prevedendo, nel quadro dell'attuazione del federalismo fiscale, la costituzione di basi informative in materia finanziaria e tributaria attraverso le quali realizzare uno scambio tra i dati disponibili presso tutte le pubbliche amministrazioni, centrali e locali.
Sottolinea, infatti, come nonostante l'encomiabile lavoro svolto in quest'ambito dagli uffici dell'Amministrazione finanziaria e dalla Guardia di finanza, i controlli sulle singole dichiarazioni non

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possono superare il 2 per cento del totale di queste ultime: pertanto, occorre operare su questo versante attraverso l'incrocio dei dati contenuti nelle diverse banche dati dell'Amministrazione finanziaria, e di tutte le altre amministrazioni interessate, elaborando meccanismi automatici di accertamento sintetico che consentano di verificare le differenze tra reddito dichiarato e tenore di vita, che risulterebbero a suo giudizio molto più produttivi dei criteri di congruità dei ricavi fiscali attualmente utilizzati, che invece rischiano di danneggiare il tessuto produttivo nazionale.

Antonio BORGHESI (IdV), nel ricordare che il proprio gruppo ha presentato un contenuto numero di proposte emendative, sottolinea la necessità di acquisire l'avviso del rappresentante del Governo e dei relatori sul complesso di tali proposte. In particolare, sollecita comunque l'attenzione dei relatori e del Governo sull'articolo aggiuntivo Cambursano 23.02, che - analogamente alle altre proposte emendative presentate dal proprio gruppo con riferimento all'articolo 23 dichiarate inammissibili per estraneità di materia - reca norme volte a realizzare l'accorpamento o la soppressione di enti e organismi intermedi e strumentali a livello statale e regionale. Segnala, altresì, l'emendamento Cambursano 22.21, il quale estende anche alla città di Roma la disciplina dell'articolo 22 del provvedimento in materia di città metropolitane, nonché il proprio emendamento 22.22, che reca una disciplina transitoria in materia di città metropolitane alternativa a quella proposta nel ricordato articolo 22, introducendo rilevanti elementi di semplificazione procedurale. Sottolinea, infine, la particolare rilevanza delle proposte presentate dal proprio gruppo che, in particolare attraverso modifiche all'articolo 8 del provvedimento, introducono elementi volti a superare l'attuale vaghezza dei criteri per la determinazione dei costi standard, assumendo come parametro di riferimento la regione o le regioni che hanno finora garantito la migliore combinazione di prestazioni e risultati economici equilibrati ovvero la Regione considerata più performante sia per la spesa che per l'organizzazione e la qualità del servizio offerto.

Gianfranco CONTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata al termine delle votazioni pomeridiane dell'Assemblea.

La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 10 marzo 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.

SEDE REFERENTE

Martedì 10 marzo 2009. - Presidenza del presidente della VI Commissione Gianfranco CONTE indi del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli, il ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, ed i sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher, e per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 19.25.

Delega al Governo in materia di federalismo fiscale.
C. 2105 Governo, approvato dal Senato, C. 452 Ria, C. 692 Consiglio regionale della Lombardia e C. 748 Paniz.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta antimeridiana.

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Gianfranco CONTE, presidente, sospende la seduta fino alle ore 20.

La seduta, sospesa alla 19.30, è ripresa alle 20.10.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che i relatori hanno predisposto alcune proposte emendative che sono in distribuzione (vedi allegato). Il termine per la presentazione dei subemendamenti a tali proposte è fissato per le ore 12 di domani. Invita quindi i relatori e i rappresentanti del Governo a formulare i pareri sugli emendamenti presentati.

Antonio PEPE (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere favorevole sugli emendamenti Commercio 1.10, La Loggia 1.1. Invita al ritiro dell'emendamento Calvisi 1.15, Cambursano 1.11, vannucci 1.3 e 1.21, Sereni 1.05, esprimendo parere contrario sulle rimanenti proposte emendative riferite all'articolo 1.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Tabacci 2.136, limitatamente alla modifica concernente la soppressione al comma 1 delle parole «uno o». Il parere è pure favorevole sugli emendamenti Sereni 2.151, sugli identici emendamenti Marinello 2.11 e Giudice 2.6 e Vietti 2.84. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Strizzolo 2.29, limitatamente alla parte che al comma 2, lettera p) numero 2, dopo le parole: «propria autonomia» aggiunge le parole: «con riferimento ai tributi di cui al punto 1». Conseguentemente, il parere è favorevole sugli identici emendamenti Graziano 2.138, Sereni 2.142, Osvaldo Napoli 2.33, Vietti 2.98, Ria 2.12 e Armosino 2.3. Esprime poi parere favorevole sull'emendamento Sereni 2.152; il parere è favorevole anche sull'emendamento Mario Pepe 2.21, a condizione che lo stesso sia riformulato nel senso di aggiungere, al comma 2, lettera hh) le sole parole: «nelle aree sottoutilizzate», espungendo quindi il riferimento alle regioni del Mezzogiorno. Invita al ritiro degli emendamenti Tabacci 2.130, Sereni 2.149 e 2.150, Cesare Marini 2.32, Rubinato 2.103, Tabacci 2.114, Sereni 2.148, Ciccanti 2.46, Borghesi 2.45, La Loggia 2.27, Commercio 2.127, Sereni 2.162, Cambursano 2.48, Tabacci 2.112, Corsaro 2.18, Boccia 2.153, Vietti 2.87, Borghesi 2.56, Corsaro 2.19, Vietti 2.76, Toccafondi 2.4, Vietti 2.77, Bernardo 2.166, Sereni 2.154, Corsaro 2.20 e 2.01. Esprime invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 2.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Amici 3.18; il parere è pure favorevole sull'emendamento Sereni 3.21 e 3.22, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere il secondo periodo del comma 1-bis. Esprime ancora parere favorevole sull'emendamento Sereni 3.25, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 3.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Sereni 4.8, a condizione che sia riformulato sopprimendo la parola: «reali». Invita al ritiro degli emendamenti Giudice 4.2, Messina 4.5, Misiani 4.6 e La Loggia 4.1, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 4.
Esprime parere favorevole sugli emendamenti Sereni 5.12 e Cambursano 5.8, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 5.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Leo 6.1, invitando invece al ritiro dell'articolo aggiuntivo Leo 6.01.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Sereni 7.22, a condizione che lo stesso sia riformulato nel senso di sostituire alla lettera a) le parole: «al gettito» con quelle: «a quello» e di sopprimere alla lettera c) la parola: «uniformi» aggiungendo inoltre, in fine, le parole: «e possono disporre di detrazioni». Esprime poi parere favorevole sull'emendamento Sereni 7.21, invitando invece al ritiro degli emendamenti Sereni 7.23, Boccia 7.17 e Lanzillotta 7.15. Esprime altresì parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 7.
Esprime parere favorevole sugli emendamenti Sereni 8.36 e 8.32, il quale ultimo

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assorbirebbe gli emendamenti Sereni 8.33 e Cambursano 8.7, nonché sull'emendamento Sereni 8.42, a condizione che sia riformulato nel senso di limitarlo alle lettere a) e c). Esprime ancora parere favorevole sull'emendamento Sereni 8.48, a condizione che lo stesso sia riformulato nel senso di sostituire alla parola: «al» la parola: «all'ex». Invita al ritiro degli emendamenti Lanzillotta 8.16, Commercio 8.20, Zorzato 8.3, Sereni 8.47 e Coscia 8.44, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 8.
Esprime poi parere favorevole sull'emendamento La Loggia 9.1, invitando al ritiro dell'emendamento Sereni 9.25 e dell'articolo aggiuntivo Commercio 9.01. Esprime invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 9.
Invita al ritiro degli emendamenti Zorzato 10.1 e Misiani 10.4, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 10.
Invita al ritiro degli emendamenti Corsaro 11.3 e Lanzillotta 11.9, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 11.
Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Armosino 12.3, Ria 12.5, Strizzolo 12.7, Vietti 12.10 e Sereni 12.17, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 12.

Antonio LEONE (PdL), relatore per la V Commissione, esprime parere favorevole sugli emendamenti Sereni 13.19 e 13.17, rilevando come l'emendamento Vietti 13.6 sarebbe sostanzialmente assorbito dall'emendamento 13.17; esprime altresì parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Lanzillotta 13.02, a condizione che esso sia riformulato nel senso di sopprimere le parole da: «, che devono derivare» a «al territorio regionale» e da: «e tenuto conto» fino alla fine del periodo. Esprime parere contrario su tutti gli altri emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 13.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Sereni 14.2 e sull'emendamento Sereni 14.1, a condizione di sostituire le parole: «delle risorse corrispondenti» con le seguenti: «dell'autonomia impositiva corrispondente». Invita al ritiro dell'emendamento Sereni 14.3.
Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 15, nonché su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 16, ad eccezione dell'emendamento Zorzato 16.2, per il quale esprime un invito al ritiro.
Invita al ritiro dell'emendamento Tabacci 17.10 e Corsaro 17.1, esprimendo altresì parere favorevole sull'emendamento Sereni 17.7, esprimendo altresì parere contrario su tutti gli altri emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 17.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Sereni 18.11, mentre invita al ritiro degli emendamenti Tabacci 18.8 e 18.9, Lanzillotta 18.6 e Sereni 18.12; esprime invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 18.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Sereni 19.12, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere le parole da: «, al cui interno» fino alla fine. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento La Loggia 19.1, a condizione che sia riformulato. Invita al ritiro dell'emendamento Boccia 19.11, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 19.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Sereni 20.24, a condizione che sia riformulato nel senso di aggiungere, alla fine della lettera b) del comma 1, le parole: «e che si effettui una verifica in ordine alla congruità in sede di Conferenza unificata». Esprime altresì parere favorevole sugli identici emendamenti Armosino 20.1, Ria 20.2, Vietti 20.7 e Strizzolo 20.4. Invita al ritiro degli emendamenti Lanzillotta 20.17, Sereni 20.23 e 20.25, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 20.
Esprime parere favorevole sugli emendamenti Miotto 21.15, che assorbirebbe l'emendamento De Pasquale 21.16, e Vietti 21.7, il quale assorbirebbe gli emendamenti Sereni 21.17 e Vietti 21.8. Invita al

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ritiro degli emendamenti La Loggia 21.1 e Giudice 21.13, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 21.
Si riserva di proporre una riformulazione dell'emendamento Amici 22.32, esprimendo altresì parere favorevole sull'emendamento Sereni 22.28. Si rimette alla valutazione delle Commissioni sugli emendamenti Bocchino 22.8, Occhiuto 22.18 e Laganà Fortugno 22.1; invita al ritiro degli emendamenti Ria 22.7, Vietti 22.19, Fontanelli 22.31, Armosino 22.2, 22.3 e 22.4, Ria 22.6, Vietti 22.20, Sereni 22.30 e Misiani 22.15. Esprime invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 22.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Marsilio 23.1, invitando invece al ritiro dell'articolo aggiuntivo Cambursano 23.02 ed esprimendo parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 23.
Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 24.
Esprime parere favorevole sugli emendamenti Zorzato 25.15, La Loggia 25.3 e 25.5, a condizione che quest'ultimo sia riformulato, nonché sull'emendamento La Loggia 25.8.
Invita al ritiro degli identici emendamenti Bressa 25.34 e Brugger 25.31, nonché degli emendamenti Romano 25.17, Zorzato 25.11, La Loggia 25.1, Giudice 25.27, La Loggia 25.7 e Giudice 25.30. Esprime invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 25. Invita al ritiro degli emendamenti Tabacci 26.4, che risulterebbe assorbito da uno degli emendamenti dei relatori, nonché degli emendamenti Cambursano 26.5, Tabacci 26.3 e Zorzato 26.1, esprimendo invece parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 26.

Il ministro Roberto CALDEROLI esprime parere conforme a quello dei relatori. Con riferimento peraltro all'emendamento 2.136, sul quale è stato espresso un parere favorevole limitatamente alla parte che modifica il comma 1, rileva che altre questioni affrontate dal medesimo emendamento, quali la costruzione di una banca dati tra i soggetti istituzionali ed amministrazioni pubbliche esperte in tema di finanza pubblica, sono state riprese dai relatori in una loro proposta emendativa. Per quel che concerne l'attuazione della delega, su cui pure l'emendamento interviene, rileva che verrà precisato nel testo che il primo decreto legislativo sarà riferito alla armonizzazione dei bilanci pubblici, mentre sulla successiva scansione temporale dei decreti legislativi il Governo è disponibile recepire le indicazioni formulate da eventuali atti di indirizzo delle Assemblee parlamentari.
In merito all'articolo aggiuntivo Cambursano 23.02, sul quale è stato espresso un invito al ritiro, suggerisce la possibilità di trasformarlo in ordine del giorno.
Con riferimento alle tematiche relative all'articolo 25, si riserva di svolgere un'analisi più approfondita, in considerazione della possibile disponibilità delle regioni a statuto speciale ad avviare un processo di ridefinizione complessiva del quadro normativo finanziario loro applicabile.

Marco CAUSI (PD) chiede ai relatori se gli emendamenti presentati nella seduta odierna esauriscano le proposte emendative a loro firma.

Antonio LEONE (PdL), relatore per la V Commissione, precisa che i relatori si riservano di verificare l'opportunità di presentare ulteriori proposte emendative.

Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene opportuno un differimento del termine per la presentazione dei subemendamenti, al fine di valutare attentamente il contenuto delle proposte emendative predisposte dai relatori.

Sergio Antonio D'ANTONI (PD) ritiene fondamentale che i relatori presentino immediatamente tutte le loro proposte emendative.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, con riferimento alle considerazioni espresse

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dai deputati Baretta e D'Antoni, rileva come le proposte emendative presentate dai relatori risultino difficilmente subemendabili, essendo il loro contenuto piuttosto esiguo dal punto di vista quantitativo. Ritiene inoltre che nel prosieguo dell'esame, qualora si prospettasse la possibilità di presentare ulteriori proposte emendative dei relatori, si valuterà come procedere in merito, eventualmente anche rinviando alla discussione in Assemblea taluni aspetti. Ritiene quindi opportuno ribadire che il termine per la presentazione dei subemendamenti è fissato alle ore 12 di domani.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già convocata alle ore 14 di domani.

La seduta termina alle 21.10.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari di lunedì 9 marzo 2009, a pagina 121, seconda colonna, quinta riga, dopo la parola «Corsaro,» sono inserite le seguenti: «Nucara, Antonino Foti, Angela Napoli».