CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 febbraio 2009
144.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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COMITATO DEI NOVE

Mercoledì 25 febbraio 2009.

DL 208/08: Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente.
C. 2206 Governo, approvato dal Senato.

Il Comitato dei nove si è riunito dalle 9.10 alle 9.20 e dalle 15.45 alle 16.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 25 febbraio 2009. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 14.10.

Disciplina dell'attività professionale di costruttore edile e delle attività professionali di completamento e finitura edilizia.
C. 496 Zacchera, C. 1394 Marchi e C. 1926 Fava.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Manuela LANZARIN (LNP), relatore, osserva preliminarmente che alla VIII Commissione sono state assegnate tre proposte di legge (nn. 496, 1394 e 1926), recanti disciplina dell'attività professionale di costruttore edile e delle attività professionali di complemento e finitura edilizia, di contenuto pressoché identico, le quali riproducono il testo del progetto di legge S. 491, presentato al Senato nella XV legislatura, il cui iter non è stato concluso.
Riferisce, quindi, che la disciplina proposta dai progetti di legge in esame è quantomai opportuna, in considerazione del fatto che il settore dell'edilizia, proprio per la mancanza di regolamentazione, è sempre stato considerato come un bacino di accoglienza di manodopera poco qualificata, la quale, tagliata fuori da altri settori strategici dell'economia, cerca di realizzare un profitto mettendosi a lavorare in proprio, anche senza la dovuta preparazione, con negative ripercussioni sulla tutela del consumatore. Sotto questo

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profilo, osserva, infatti, che è sempre più consistente la frammentazione delle imprese che operano nel settore, molte delle quali offrono una scarsissima qualità dei prodotti, evadono le tasse e creano occupazione non regolare, a svantaggio dell'intero comparto. Inoltre, come evidenziato anche nelle relazioni introduttive delle citate proposte di legge, la concorrenza sleale delle imprese che operano abusivamente nel mercato, l'incremento dell'evasione fiscale e la conseguente riduzione degli standard qualitativi dei prodotti e della sicurezza nei cantieri rappresentano gli ostacoli più grandi alla crescita del mercato, allontanandolo dai livelli competitivi raggiunti da altri Paesi europei.
Ritiene, per questo, che per superare una situazione inaccettabile è necessario imporre a chi intende operare nel settore il possesso di alcuni requisiti di carattere tecnico-professionale correlati a specifici requisiti di onorabilità e, con riferimento alla struttura organizzativa e gestionale dell'impresa, ad appositi requisiti di capacità organizzativa e finanziaria. Pertanto, giudica positivamente il fatto che con le proposte in esame si intende contribuire, anche attraverso l'introduzione di un'adeguata preparazione professionale degli operatori, a rendere il mercato più trasparente e in grado di garantire la sicurezza di tutti gli operatori e la tutela dei consumatori finali. Iniziative queste che appaiono urgenti anche alla luce del contributo determinante che il settore delle costruzioni fornisce alla crescita del Paese, sia in termini di produzione sia in termini occupazionali, soprattutto in questo momento di particolare crisi economica e finanziaria.
Passa quindi ad illustrare sinteticamente il contenuto delle proposte di legge in esame, osservando che ciascuna di esse si compone di tre capi, per un totale di nove articoli, nei quali si definiscono rispettivamente i princìpi e le finalità che ispirano la nuova disciplina, le misure da applicare in sede di prima attuazione e la disciplina delle attività professionali nel settore dell'edilizia a regime.
In particolare, nel Capo I è espressamente stabilito che la disciplina proposta è mirata a definire i princìpi fondamentali di disciplina dell'attività professionale di costruttore edile e delle attività professionali di completamento e finitura in edilizia - denominate «attività professionali in edilizia» -, nell'ambito della legislazione di competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela della concorrenza e della legislazione concorrente in materia di professioni, di cui all'articolo 117 della Costituzione.
Il Capo II prevede che, in sede di prima attuazione della nuova disciplina, con accordo sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, di seguito «Conferenza Stato-regioni», sentite le organizzazioni imprenditoriali di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale, siano determinati appositi criteri generali per l'organizzazione, da parte delle regioni, di corsi specifici di formazione imprenditoriale, della durata di almeno 80 ore, aventi ad oggetto elementi fondamentali di organizzazione e gestione imprenditoriali, di normativa tributaria, di urbanistica e di edilizia, del lavoro e della previdenza, della salute e sicurezza sul lavoro, della prevenzione e protezione dei rischi negli ambienti di lavoro, della concorrenza, degli appalti pubblici e privati e della tutela dei consumatori. Il possesso dell'attestato di frequenza costituisce la condizione per l'avvio e per l'esercizio dell'attività d'impresa nel settore dell'edilizia.
Il Capo III, infine, reca la definizione delle attività professionali in edilizia e dei requisiti di idoneità professionale, di onorabilità e di capacità organizzativa e finanziaria richiesti per l'esercizio della suddetta attività, definendo, un rigoroso regime sanzionatorio.
Avviandosi, quindi, alla conclusione, ritiene opportuno svolgere alcune considerazioni aggiuntive. Al riguardo, osserva che, più delle specifiche soluzioni previste dalle proposte di legge in esame, la Commissione debba prendere in attenta considerazione le questioni di fondo e le

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ragioni che hanno ispirato i presentatori, nonché l'obiettivo sicuramente condivisibile dell'introduzione di elementi diretti a rafforzare la tutela della sicurezza e della qualità nel settore delle costruzioni, la garanzia di una sana concorrenza tra le imprese e la difesa dell'utente finale. A suo avviso, infatti, occorre impedire che persone senza qualifica o esperienza possano realizzare lavori di scarsa sicurezza e qualità, danneggiando sia i privati cittadini malcapitati sia la credibilità della categoria.
Al tempo stesso, ritiene che occorre rivedere alcuni passaggi delle proposte di legge in esame. In primo luogo per evitare di danneggiare, attraverso l'introduzione dell'obbligatorietà di corsi di perfezionamento, quella parte di mano d'opera e di artigiani ricca di un bagaglio di nozioni fondate sull'esperienza maturata in tanti anni di duro lavoro che vale di più di qualsiasi corso di perfezionamento che le Regioni possano istituire. In secondo luogo occorre tener conto della possibilità di maturare l'esperienza necessaria da parte dei giovani artigiani, attraverso il tirocinio di lavoro presso una ditta esperta nella categoria di lavori di riferimento, caso questo che potrebbe superare l'obbligatorietà del corso regionale. Inoltre, nella predisposizione di un testo unificato, occorre a suo avviso tenere presente che l'impianto delle proposte di legge in esame ricalca quello di proposte presentate in passato, il cui iter non è stato concluso, e pertanto si presenta come un testo «datato» sotto alcuni aspetti, che magari occorre arricchire con la normativa intervenuta in materia di certificazione di qualità a livello nazionale e comunitario.
Infine, ritiene che occorre svolgere una serie di audizioni sull'argomento allo scopo di coinvolgere le categorie dei lavoratori interessate, nonché le regioni, alle quali le proposte di legge assegnano compiti precisi.
Conclude, formulando l'auspicio che la Commissione possa fare un buon lavoro per poter elevare la sicurezza e la qualità delle costruzioni nel nostro Paese, anche nello spirito dell'altra proposta di legge sul cosiddetto «Sistema casa-qualità», di cui già è stato iniziato l'esame, Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell'edilizia residenziale.

Gianpiero BOCCI (PD) ringrazia i presentatori delle proposte di legge all'esame della Commissione. Si tratta, infatti, a suo avviso, di iniziative che, anzitutto, interpretano positivamente un bisogno diffuso fra gli operatori del settore. Inoltre, esse sollevano questioni importanti che meritano di essere affrontate con serietà e concretezza dal Parlamento e che sono oggi particolarmente sentite, a causa della crisi economica in atto, ma anche perché si va sempre più diffondendo la consapevolezza della necessità di operare una selezione virtuosa delle imprese presenti nel settore delle costruzioni sulla base della competenza e della qualità delle attività svolte. Giudica particolarmente convincenti le proposte di legge in esame nelle parti relative alla formazione professionale e alla disciplina del sistema sanzionatorio posto a tutela della qualità, della competenza e della capacità organizzativa e finanziaria richieste alle imprese del settore per l'esercizio delle attività in questione. Ritiene, inoltre, che una nuova disciplina normativa possa contribuire efficacemente a ridurre quantomeno i gravi rischi derivanti dalle pratiche di concorrenza sleale fra le aziende, che si ripercuotono drammaticamente sul tema della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili. Condivide, infine, la proposta del relatore di procedere ad un breve ciclo di audizioni informali dei soggetti che operano nel settore, sottolineando l'esigenza di ascoltare non solo i grandi operatori, ma soprattutto quelli piccoli e medi, a partire dai rappresentanti del mondo dell'artigianato, che costituiscono il fulcro del settore delle costruzioni.

Armando DIONISI (UdC), nell'esprimere condivisione sui contenuti della relazione svolta dal deputato Lanzarin, sottolinea l'esigenza di una nuova ed organica disciplina in un settore nel quale si registrano

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ormai da molti anni gli effetti negativi di una deregolamentazione che ha prodotto uno scadimento della qualità dell'edilizia, a danno dei cittadini e degli utenti, un serio fenomeno di evasione fiscale e, soprattutto, un inaccettabile aumento delle cosiddette «morti bianche». Per questo, ritiene necessario stabilire sul piano normativo alcuni requisiti minimi per l'accesso alle attività edilizie ed un percorso di formazione professionale, soprattutto sul versante della piena attuazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Confida, infine, che il percorso prospettato dal relatore possa portare in breve alla predisposizione di un testo unificato delle proposte di legge e ad una positiva conclusione del loro iter parlamentare.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, dichiara di condividere l'esigenza di fondo di un adeguamento della regolamentazione normativa di un settore vitale per l'economia del Paese. Ritiene, tuttavia, fondamentale partire dal riconoscimento del valore dell'esperienza professionale che costituisce, a suo avviso, l'indicatore migliore della qualità e della competenza delle imprese del settore delle costruzioni, testimoniata senz'altro dalle imprese a conduzione familiare e da quelle artigiane e di piccole dimensioni che costituiscono il patrimonio più prezioso dell'edilizia italiana.
Nell'osservare, inoltre, che troppo spesso gli incidenti sul lavoro - così come la crisi di molte imprese artigiane oneste - sono frutto di un eccessivo ricorso al subappalto dei lavori, che si traduce nell'affidamento degli stessi a imprese prive di qualsiasi requisito professionale, ribadisce il giudizio positivo del suo gruppo sulla esigenza di costruire un sistema normativo di certificazione della qualità delle imprese, sottolineando, tuttavia, che al centro di tale sistema va posta - soprattutto per quanto riguarda le imprese piccole e piccolissime - l'esperienza professionale piuttosto che l'espletamento di corsi di formazione professionale.

Maino MARCHI (PD), nel ringraziare il relatore e i deputati che hanno preso parte al dibattito, esprime soddisfazione per la sostanziale condivisione dei principi ispiratori delle proposte di legge in esame, di cui è fra i firmatari. Indipendentemente dagli strumenti più adeguati per raggiungere le finalità che tali proposte di legge si prefiggono, a partire dal rafforzamento dei livelli di qualità delle imprese e di rispetto della normativa sulla sicurezza dei lavoratori, confida sul fatto che il prosieguo dell'iter parlamentare possa consentire una convergenza fra le molte proposte portate all'attenzione della Commissione. Nel dichiararsi, infine, pienamente d'accordo sulla proposta di svolgere un breve ciclo di audizioni informali allo scopo di coinvolgere nella discussione gli operatori del settore, formula l'auspicio di un rapido e positivo iter parlamentare delle proposte di legge in esame.

Manuela LANZARIN (LNP), relatore, prende atto con soddisfazione della discussione svolta e, nel formulare l'auspicio che i lavori possano proseguire speditamente, annuncia che predisporrà un elenco dei soggetti da audire, che si riserva di portare all'attenzione della Commissione fin dai prossimi giorni.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia il deputato Lanzarin per la relazione svolta e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 25 febbraio 2009.

Predisposizione del programma dei lavori per il periodo marzo-aprile 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.55.