CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 febbraio 2009
134.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Martedì 10 febbraio 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Roberto Castelli.

La seduta comincia alle 11.40.

Variazione nella composizione della Commissione.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che, come comunicato dal Presidente del gruppo Italia dei Valori al Presidente della Camera in data 28 gennaio 2009, il deputato David Favia, appartenente al gruppo Italia dei Valori, ha cessato di far parte della Commissione ed è entrato a farne parte il deputato Carlo Costantini, appartenente al medesimo gruppo.
Successivamente, nella seduta dell'Assemblea di martedì 3 febbraio 2009, il Presidente della Camera ha dato comunicazione della cessazione dal mandato parlamentare del deputato Carlo Costantini e ha proclamato deputato subentrante Augusto Di Stanislao, che è stato assegnato alla IV Commissione Difesa.
Avverte altresì che, in considerazione del fatto che il deputato Favia ricopriva la carica di Segretario della IX Commissione, la Commissione stessa procederà all'elezione di un nuovo segretario.

7-00061 Meta: Mobilità dei pendolari e adeguamento infrastruttura ferroviaria.
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata da ultimo nella seduta del 10 dicembre 2008.

Il sottosegretario Roberto CASTELLI ribadisce la disponibilità del Governo ad

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accogliere la risoluzione, verificando l'eventuale volontà dei presentatori a modificare alcuni suoi aspetti alla luce sia della situazione attuale, essendo trascorsi tre mesi dalla sua presentazione, sia dell'effettiva fattibilità degli impegni richiesti, dal punto di vista tecnico e finanziario.
In particolare per quanto concerne il primo capoverso del dispositivo, che impegna il Governo ad intraprendere le iniziative per assicurare servizi intercity nella tratta Firenze-Roma, rileva che si potrà accogliere quanto chiesto nella risoluzione per i soli anni 2010 e 2011, e non anche per il 2009, essendo il nuovo orario già entrato in vigore lo scorso 14 dicembre 2008.
Riguardo al secondo capoverso, concernente l'impegno volto ad informare i passeggeri su un ipotizzato aumento dei tempi di percorrenza, dichiara di non poterlo accogliere, essendo i dati riportati in contrasto con i dati forniti al Ministero da Ferrovie dello stato Spa.
In ordine al terzo capoverso, relativo alle stazioni di Arezzo, Chiusi e Orvieto, esprime parere favorevole, facendo rilevare tuttavia che non si tratta del servizio Eurostar, ma del servizio Intercity; invita quindi i proponenti a riformulare il capoverso sostituendo la parola «Eurostar» con la parola «Intercity».
Riguardo al quarto capoverso, relativo al recepimento della direttiva comunitaria 2007/58/CE, esprime il parere favorevole del Governo.
Esprime parere favorevole anche relativamente ai capoversi quinto e sesto, proponendo tuttavia di espungere, nel quinto capoverso, le parole da «come ha ricordato « fino alle parole «dei trasporti». Sottolinea che quanto richiesto in tali capoversi è in linea con l'azione del Governo, che ha confermato l'impegno a reperire i fondi necessari per la mobilità dei pendolari. Al riguardo ricorda che i fondi stanziati dal decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, all'articolo 25, comma 2 - ossia 480 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 - saranno con ogni probabilità destinati interamente ai servizi regionali, in base alla proposta del Ministero che ha fatto seguito ai contatti intercorsi con le regioni, nonché alle risultanze della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome del 18 dicembre 2008. Osserva peraltro che, in sede di conversione in legge 28 gennaio 2009, numero 2, tale disposizione è stata modificata con la previsione di riservare quota parte delle risorse in parola per l'incremento e il miglioramento del materiale rotabile destinato al trasporto pubblico ferroviario. Il Ministero ha inoltre avanzato la proposta di un apposito emendamento, idoneo a modificare tale disposizione in modo che la riserva di fondi sia disposta a valere sulle risorse di cui al comma 1 del citato articolo 25, vale a dire 960 milioni di euro che legge destina agli investimenti. In tal modo si libereranno sia le risorse necessarie ai servizi ferroviari, sia ingenti risorse che potranno essere destinate al rinnovo del materiale rotabile regionale.
Relativamente ai capoversi settimo, ottavo e nono - che concernono gli impegni volti all'avvio di uno studio di fattibilità e all'apertura di un tavolo di concertazione per la realizzazione di eventuali investimenti sull'infrastruttura ferroviaria, ritiene opportuno sostituirli integralmente con il seguente testo: «a redigere, in tempi brevi, uno studio di fattibilità propedeutico alla realizzazione di nuove stazioni ferroviarie «in linea» sulla direttissima Firenze-Roma con particolare riferimento ai centri di Arezzo, Chiusi e Orvieto, verificando in via propedeutica la sussistenza delle condizioni minime in grado di soddisfare sia gli aspetti tecnico-economici sia quelli di tipo commerciale. Tale intervento potrebbe assicurare ad un notevole bacino di utenza servizi adeguati al tempo stesso eviterebbe rallentamenti dei treni ad alta velocità.» Sottolinea che questa nuova dizione conferisce al testo congruità dal punto di vista tecnico-economico. Evidenzia in proposito che per la prima volta Ferrovie dello stato Spa registra un pareggio di bilancio, che attesta il notevole impegno per riportare la gestione in condizioni di sostenibilità economica.

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Chiede infine di modificare anche la premessa della risoluzione in modo coerente con le proposte di modifica del dispositivo da lui illustrate.

Silvia VELO (PD) osserva che la risoluzione ha per oggetto una singola tratta ferroviaria, ma intende segnalare anche questioni di carattere più generali, evidenziate nelle mozioni sul trasporto ferroviario approvate dall'Assemblea della Camera la scorsa settimana. Segnala le condizioni di difficoltà dei pendolari, aggravate dall'avvio dell'alta velocità, che pure rappresenta un risultato importante per la modernizzazione del nostro sistema di trasporto ferroviario. Evidenzia che il sistema ad alta velocità spesso si serve delle stesse infrastrutture degli intercity, che vengono frequentemente utilizzati dai pendolari in luogo dei treni regionali e che questo ha portato ad un allungamento dei tempi di percorrenza. Ricorda a tale proposito le dichiarazioni delle regioni e anche dello stesso amministratore delegato di Ferrovie dello stato Spa, ingegner Moretti. Altrettanto rilevante per garantire ai pendolari adeguati servizi di trasporto è la definizione e il rispetto dei contratti di servizio delle regioni con Trenitalia e l'individuazione delle necessarie risorse per finanziarli. Ricorda che sono stati stanziati, attraverso il decreto-legge n. 185 del 2008, 480 milioni di euro volti al finnziamento dei contratti di servizio, ma evidenzia la necessità di sollecitare le regioni alla sottoscrizione di tali contratti, dal momento che soltanto poche regioni virtuose, come la Toscana o l'Emilia Romagna, sono prossime alla firma, mentre la maggior parte delle altre regioni sono lontane dalla sottoscrizione, anche in ragione delle difficoltà derivanti dalla richiesta di stanziamenti aggiuntivi per la fornitura dei servizi ferroviari. Rileva altresì che il materiale rotabile per i servizi di trasporto regionale è obsoleto e ritiene che in una situazione di crisi come quella attuale dovrebbero essere destinate risorse aggiuntive per il rinnovo del materiale rotabile, come intervento di sostegno alla domanda e al tempo stesso di rafforzamento del trasporto ferroviario. A suo avviso per tale settore dovrebbero essere proposte misure analoghe a quelle adottate per il settore dell'auto, anche per dare un segnale al Paese in ordine alla volontà di riequilibrare le modalità di trasporto a favore di quello ferroviario. Reputa infine le proposte di riformulazione della risoluzione sostanzialmente condivisibili, ma ritiene in ogni caso opportuna una valutazione approfondita da parte dei presentatori.

Il sottosegretario Roberto CASTELLI rileva come la modalità di gestione della società Ferrovie dello stato sia radicalmente cambiata negli ultimi decenni, con l'assunzione del parametro dell'economicità dei servizi e con una notevole riduzione del personale, che negli anni novanta contava 220 mila dipendenti. Sottolinea che nel passato la società Ferrovie dello Stato, non essendo sottoposta ai vincoli di una società per azioni, al pari di altre società pubbliche, accumulava deficit rilevanti, che venivano sostenuti da tutti i cittadini. Evidenzia come la situazione rispetto al passato appaia enormemente migliorata, sia per il conseguimento del pareggio di bilancio sia perché la riduzione sostanziale del numero dei dipendenti non ha comportato una riduzione del servizio ferroviario, dal momento che la quantità dei treni/km odierna non è inferiore a quella fornita nel passato. Fa presente che a fronte di una riduzione di risorse pubbliche, una società per azioni, sottoposta a vincoli di bilancio, si vede costretta a ridimensionare i servizi prestati che non sono remunerativi in una logica di mercato. A tal fine il Governo ha reperito risorse aggiuntive da destinare al trasporto ferroviario e in particolare ai contratti di servizio regionali, per ripristinare il livello dei servizi. Ricorda che i disservizi che hanno coinvolto i pendolari sono stati causati anche da alcune decisioni delle regioni, che hanno ritenuto di dover sopprimere alcune tratte o di dover cambiare gli orari dei treni regionali, come nel caso della Lombardia che ha cambiato gli orari di 700 treni regionali su un totale di 1.200. Ritiene che lo stanziamento di 480 milioni

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di euro diposto nel decreto-legge n. 185 del 2008 sia sufficiente a garantire alle Regioni il pagamento a Trenitalia dei servizi non remunerativi e il ritorno alla situazione precedente l'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario. Condivide il giudizio sul materiale rotabile carente ed obsoleto, reso ancora più inadeguato dall'incremento della domanda di pendolarismo ferroviario. Evidenzia che anche su questo punto il Governo ha stanziato risorse pari a 960 milioni di euro con il decreto-legge n. 185, anche se i tempi per l'acquisto di materiale rotabile sono inevitabilmente non brevi, a causa della durata delle procedure di gara e dei tempi di costruzione e consegna del materiale, per un periodo che complessivamente può essere stimato in circa due anni. Osserva che l'avvio dell'alta velocità ha creato problemi in molte aree del Paese, ma che per quanto concerne la linea ferroviaria oggetto della risoluzione i problemi sono aggravati dalla compresenza dell'alta velocità con i treni meno veloci. Ritiene che la riorganizzazione del sistema richieda in ogni caso una fase di transizione. Richiama altresì il livello basso delle tariffe ferroviarie in Italia, pari alla metà di quelle pagate in Germania e ad un terzo di quelle pagate nel Regno Unito, sottolineando che la mancanza di utili per Ferrovie dello Stato impedisce anche che vengano fatti investimenti in nuove infrastrutture. In conclusione ribadisce comunque che a suo giudizio è in corso da tempo un processo di modernizzazione ed efficientamento delle ferrovie, che potrà portare in tempi relativamente brevi ad una soluzione efficace anche del problema del pendolarismo.

Silvia VELO (PD)segnala l'opportunità di una azione condivisa e costante finalizzata al miglioramento del sistema di trasporto ferroviario e sollecita il Governo a rendere disponibili nei tempi più rapidi possibili le risorse stanziate dal decreto-legge n. 185, a reperire finanziamenti aggiuntivi e a sollecitare le regioni alla stipula dei contratti di servizio con Trenitalia. Sottolinea che la solidità dell'azienda che fornisce il trasporto ferroviario nazionale è un obiettivo non solo della società stessa, ma di tutto il Paese, in quanto garantisce che i servizi ferroviari continuino ad essere prestati secondo i parametri necessari all'utenza. Dichiara infine la propria disponibilità ad un confronto anche sul tema dell'ammodernamento del sistema di sicurezza e in particolare sul macchinista unico, essendo questa soluzione adottata con successo in molti Paesi europei, anche al fine di razionalizzare l'utilizzo delle risorse.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione della risoluzione ad altra seduta.

7-00070 Lovelli: Sul potenziamento della rete autostradale e ferroviaria con riferimento alla Valle Scrivia ligure e piemontese e ai collegamenti Genova-Milano e Genova-Torino.
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata/iniziata nella seduta del 18 dicembre 2008.

Il sottosegretario Roberto CASTELLI mette a disposizione della Commissione una documentazione scritta relativa ad alcuni aspetti tecnici su temi oggetto della risoluzione (vedi allegato).
Dichiara, quindi, la disponibilità del Governo ad accogliere il primo, il terzo, il quarto ed il quinto capoverso del dispositivo della risoluzione.
In merito al secondo capoverso, concernente l'autostrada A7, evidenzia l'opportunità di procedere ad una specifica valutazione degli impegni richiesti. Relativamente agli interventi sulla porzione dell'autostrada A7, non si può dar luogo all'ammodernamento del tracciato prospettato nella risoluzione, se non nella parte iniziale della A7, ossia nella tratta che collega Genova ovest con Bolzaneto. Non ritiene quindi di poter accogliere l'impegno di effettuare interventi di manutenzione

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straordinaria e di modifica del tracciato nel tratto oltre l'Appennino e nell'attraversamento di Serravalle Scrivia. Evidenzia in proposito che il piano di investimenti di Autostrade per l'Italia è definito per ogni singolo intervento dalla convenzione unica, sottoscritta tra ANAS Spa e Autostrade per l'Italia il 12 ottobre 2007, divenuta efficace in forza della legge n. 101 del 2008 ed in vigore dall'8 giugno del 2008. Il piano economico finanziario, allegato alla citata convenzione, prevede investimenti per circa 13 miliardi di euro, riguardanti il potenziamento di oltre 330 km di rete, oltre ad impegni di progettazione preliminare di interventi, individuati nella convenzione per un importo di circa 5 miliardi di euro. In particolare, relativamente alla A7 Genova-Serravalle, il piano economico-finanziario prevede il potenziamento del tratto Genova-Bolzaneto con la realizzazione di un tracciato parallelo al servizio delle percorrenze verso nord (direzione Serravalle), mentre l'attuale tracciato sarà riservato alle percorrenze verso sud (direzione Genova). Ricorda che l'intervento si colloca nel più ampio progetto del nodo autostradale di Genova ossia nella realizzazione della cosiddetta «Gronda di Ponente», finalizzato a separare il traffico di attraversamento dal traffico diretto o proveniente dal capoluogo ligure. La convenzione unica non prevede, inoltre, ulteriori interventi di potenziamento a nord di Bolzaneto. Riguardo agli interventi di manutenzione straordinaria oggetto della risoluzione, fa presente che sull'autostrada A7, la società concessionaria ha già attivato numerosi interventi di manutenzione illustrati nella documentazione scritta a disposizione della commissione.
Ribadisce quindi di poter accogliere in linea di massima quanto richiesto rispetto al seguito che Rete ferroviaria italiana RFI dovrà dare agli impegni assunti attraverso i protocolli di intesa stipulati con gli enti locali, preso atto di quanto già intrapreso da RFI in merito alle iniziative richieste, dettagliatamente riportato nella documentazione scritta a disposizione della Commissione.
Specifica, relativamente al quadruplicamento della linea Tortona-Voghera, che la progettazione dell'intervento è prevista in tabella A, per un importo di 17 milioni di euro, e si trova attualmente allo stadio di sviluppo della progettazione preliminare; è stato acquisito il consenso degli enti locali e sono in corso le attività propedeutiche all'avvio della progettazione definitiva. La realizzazione del progetto è prevista in tabella C per l'importo di 583 milioni di euro ed il costo complessivo del progetto risulta pari pertanto a 600 milioni di euro.
Per quanto attiene quindi l'impegno richiesto al Governo circa le modalità attuative della linea alta velocità/alta capacità Genova-Milano, cosiddetto «Terzo valico dei Giovi «evidenzia che l'intesa generale quadro, sottoscritta il 23 gennaio 2008 tra Governo e regione Piemonte, affronta tale problematica, facente parte del corridoio 24, che collega Genova con Rotterdam. Si tratta di una nuova linea a doppio binario che, partendo dal nodo di Genova e sviluppando le direttrici Genova-Milano e Alessandria-Torino, si innesta sulle esistenti linee di collegamento Milano-Torino. Con tale intesa il Governo ha concordato con la regione la necessità di avviare i lavori del terzo valico, di cui ribadisce la priorità strategica, unitamente all'attuazione degli interventi di adeguamento per favorire la permeabilità urbanistica della rete storica e lo sviluppo della logistica, entrambi oggetto di accordi approvati unitamente al progetto definitivo dell'opera. Per dare attuazione alle opere indicate si prevede di finanziare un primo lotto funzionale con le risorse della legge-obiettivo, stanziate a valere sull'articolo 21 del decreto-legge n. 185 del 2008. Ritiene pertanto che l'azione del Governo vada nel senso auspicato dai presentatori della risoluzione.
Quanto al quinto capoverso, relativo alla richiesta di promuovere una società di corridoio per la valorizzazione di infrastrutture sul territorio interessato, fa presente che la stessa è già contenuta all'interno del Documento di programmazione economica e finanziaria DPEF per gli anni 2009-2013.

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Chiede infine di modificare anche la premessa della risoluzione in modo coerente con le proposte di modifica del dispositivo da lui illustrate.

Mario LOVELLI (PD) ritiene significativo che il Governo concordi sulle indicazioni e sugli impegni previsti in ampia parte del dispositivo. Osserva che quelli che riguardano RFI sono impegni puntuali, verso i quali si rivolgono anche attese delle popolazioni interessate, dato che dall'attuazione di questi impegni conseguirebbe un miglioramento della viabilità e un migliore impatto del sistema ferroviario nel contesto urbano.
Al tempo stesso invita il Governo ad affrontare concretamente la valutazione dell'impatto del terzo valico, ricordando che è stata approvata dal CIPE una delibera nella quale sono contenute le prescrizioni secondo cui va effettuata l'opera; rileva inoltre che sarebbe opportuno prendere accordi con gli enti locali interessati, prima di passare alla fase operativa, cui si potrà arrivare solo dopo l'emanazione di una seconda delibera CIPE che sblocchi i finanziamenti. Dichiara di apprezzare l'impegno del Governo relativamente alla costituzione di una società di corridoio. Esprime perplessità invece sulle valutazioni formulate dal sottosegretario per quanto concerne la modifica del tracciato dell'autostrada A7, rilevando che il tratto al quale si riferisce la risoluzione è un tratto diverso, oltre-appenninico, rispetto a quello che interessa direttamente Genova (Gronda di Ponente); sottolinea quindi che quanto riferito dal sottosegretario in ordine alla modifica del tracciato in prossimità di Bolzaneto non impatta sul tratto oggetto della risoluzione, che è quello che va da Ronco Scrivia a Serravalle Scrivia, in relazione al quale ritiene che l'esigenza di una modifica nel tracciato sia avvalorata anche dagli eventi franosi che si sono verificati negli ultimi giorni. Rileva che le agevolazioni tariffarie previste per Autostrade per l'Italia Spa e il gettito di pedaggi sono tali da permettere alla società ulteriori investimenti, anche in forza del fatto che il tratto oggetto della risoluzione è utilizzato da un'utenza molto consistente e pertanto genera a favore della società notevoli introiti.

Il sottosegretario Roberto CASTELLI ribadisce che la recente convenzione stipulata tra Autostrade per l'Italia e ANAS prevede interventi per 13 miliardi e, per quanto riguarda l'autostrada A7, prevede il potenziamento del tratto Genova-Bolzaneto. Non ritiene quindi opportuno modificare un piano di investimenti approvato pochi mesi or sono, pur manifestando la disponibilità del Governo a dare seguito in futuro alle esigenze evidenziate nella risoluzione.

Sull'ordine dei lavori.

Mario LOVELLI (PD), anche in considerazione delle valutazioni espresse dal sottosegretario, chiede che nell'ambito dei lavori della Commissione venga prevista un'audizione della società Autostrade per l'Italia Spa, sui contenuti della risoluzione attinenti alla propria sfera di attività, anche con riferimento all'accordo intervenuto tra regione Piemonte e società Autostrade per l'Italia, che contiene impegni specifici che hanno per oggetto l'autostrada A7.

Mario VALDUCCI, presidente, si impegna a verificare la possibilità di svolgere tempestivamente l'audizione richiesta dal deputato Lovelli. Rinvia quindi il seguito della discussione della risoluzione ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.20.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 10 febbraio 2009.

Disposizioni in materia di circolazione e sicurezza stradale.
C. 44 Zeller, C. 419 Contento, C. 471 Anna Teresa Formisano, C. 649 Meta, C. 772 Carlucci, C. 844 Lulli, C. 965 Conte, C. 1075 Velo, C. 1101 Boffa, C. 1190 Velo, C. 1469 Vannucci, C. 1488 Lorenzin, C. 1717 Moffa, C. 1737 Minasso e C. 1998 Guido Dussin.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 12.25 alle 12.45.