CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 gennaio 2009
125.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Giovedì 22 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani e per lo sviluppo economico Paolo Romani.

La seduta comincia alle 9.55.

5-00555 Velo: Attuazione della normativa comunitaria in materia di prove per il conseguimento della patente di guida.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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Silvia VELO (PD), replicando, ritiene di non potersi dichiarare soddisfatta, in quanto dalla risposta emerge che il Governo non intende assicurare il rispetto di una direttiva comunitaria. Nel richiamare i lavori che la Commissione sta svolgendo sulla sicurezza nella circolazione stradale, osserva che la direttiva contribuisce alla formazione di una generazione di patentati più preparati e responsabili. Ciò è tanto più importante perché i neopatentati rappresentano, proprio per quanto concerne i profili attinenti alla sicurezza, una categoria a rischio. Non basta quindi dichiarare che l'applicazione della direttiva comunitaria è complicata, ma sarebbe stato necessario avviare un percorso volto a predisporre le condizioni necessarie per garantire tale applicazione. Ritiene pertanto assai grave che ciò non sia accaduto.

5-00809 Codurelli: Insufficienza dei servizi ferroviari sulla tratta Sondrio-Lecco-Milano.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Lucia CODURELLI (PD), replicando, segnala che i problemi strutturali evidenziati nell'interrogazione già preesistevano all'alta velocità e si sono accentuati con l'avvio di quest'ultima. Non ritiene assolutamente condivisibile il fatto che nella risposta si faccia rinvio a cause quali il maltempo. Osserva infatti che di fronte all'entità e alla rilevanza che assume il fenomeno del pendolarismo non è tollerabile la situazione di assoluta inadeguatezza dei servizi di trasporto ferroviario che si sta verificando. La realizzazione dell'alta velocità di per sé è sicuramente un risultato positivo, ma non può andare a discapito dei servizi relativi all'80 per cento dell'utenza, con la soppressione di treni e ritardi. Osserva altresì che dalla risposta non risulta chiaro se il trasferimento delle risorse sia già stato effettuato o tali risorse debbano ancora essere reperite. Rileva inoltre che nella rete regionale e interregionale, al di fuori delle tratte fondamentali interessate dall'alta velocità, le condizioni del trasporto ferroviario sono inaccettabili. Auspica quindi che la disponibilità del Governo si traduca in interventi immediati ed efficaci, dal momento che non risultano assolutamente sufficienti telefonate a Trenitalia, come dichiara di aver fatto uno dei sottosegretari del Ministero, quando gli sono stati segnalati i problemi della provincia da cui proviene.

5-00762 Lovelli: Soppressione di collegamenti ferroviari che interessano Asti, Alessandria e Genova.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Mario LOVELLI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto. Segnala che, secondo quanto emerso da notizie pubblicate su organi di stampa, Trenitalia aveva manifestato la propria disponibilità a valutare il ripristino dei due treni Eurostar soppressi sulla tratta Torino-Roma. La risposta fornita dal rappresentante del Governo non dà alcun riscontro di quella notizia; al tempo stesso dalla risposta emerge una valutazione secondo la quale i collegamenti in essere possono essere ritenuti soddisfacenti. Ciò significa che i collegamenti del Piemonte meridionale e della Liguria, con particolare riferimento all'area di Genova, sono e rimarranno a suo giudizio gravemente insufficienti. Dichiara altresì di non condividere l'indicazione secondo cui l'utenza dovrebbe trasferirsi sui servizi dell'alta velocità, in quanto si tratta di servizi che comportano maggiori costi per gli utenti e, per quanto riguarda le aree indicate, tempi di spostamento più lunghi rispetto ai precedenti collegamenti. Anche la sostituzione dei treni Intercity con i treni Eurostar City comporta costi più alti. Sottolinea pertanto la grave penalizzazione che queste scelte comportano per i pendolari interregionali. Osserva altresì che i servizi per i pendolari, ma anche per gli utenti di categoria business, previsti dal contratto di

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programma nazionale e dai contratti di servizio regionali risultano ancora sprovvisti della copertura finanziaria. In conclusione denuncia il fatto che il Governo, sia per quanto concerne il reperimento delle necessarie risorse finanziarie, sia per quanto riguarda l'organizzazione del servizio in modo da tutelare le esigenze di mobilità con particolare riferimento ai pendolari, continua a sottrarsi alle proprie responsabilità.

5-00701 Lovelli: Rapporti tra Poste italiane e agenzie di recapito concessionarie e liberalizzazione del mercato postale.

Il sottosegretario Paolo ROMANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Mario LOVELLI (PD), replicando, riconosce che la risposta fornita è dettagliata ed esaustiva. Da tale risposta emerge che, dopo una travagliata fase transitoria, sono stati stipulati i contratti con tutte le agenzie di recapito. Il sottosegretario dichiara altresì di impegnarsi a una verifica e a un incontro con le parti per la piena attuazione della direttiva comunitaria in materia di liberalizzazione del mercato postale. Ritiene che questo sia l'aspetto più importante. Occorre a suo giudizio, per un verso, porre Poste italiane nelle condizioni di operare al meglio nel nuovo contesto normativo e, per l'altro, assicurare un'effettiva apertura del mercato a vantaggio degli utenti. Si dichiara pertanto soddisfatto della risposta, pur riservandosi di sollecitare un'audizione dei vertici di Poste italiane su molti profili che riguardano l'organizzazione e il funzionamento di tale società. In conclusione auspica che gli impegni assunti dal Governo nella risposta siano effettivamente mantenuti.

Mario VALDUCCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 10.40.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 22 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 10.45.

Proposta di nomina dell'ammiraglio Luciano Dassatti a presidente dell'Autorità portuale di Napoli.
Nomina n. 22.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, iniziato nella seduta del 15 gennaio 2009.

Michele Pompeo META (PD), intervenendo in sede di dichiarazioni di voto, ritiene che la proposta di nomina riguardi una persona, quale l'ammiraglio Dassatti, di sicura autorevolezza ed esperienza, che possiede le qualità per dirigere uno dei porti più importanti del Mediterraneo. Nel richiamare le vicende che hanno interessato l'Autorità portuale di Napoli, ribadisce il pieno rispetto per l'attività della magistratura, ritiene peraltro che dallo sviluppo delle indagini emergerà l'assoluta estraneità del presidente Nerli. Esprime altresì apprezzamento per il gesto del presidente Nerli di rassegnare le dimissioni e ricorda sia il contributo da lui reso nella definizione della riforma della normativa sulle autorità portuali, sia gli interventi che ha realizzato per lo sviluppo del porto di Napoli nel periodo della propria presidenza dell'Autorità portuale. In conclusione esprime l'auspicio che l'ammiraglio Dassatti nel rivestire l'incarico di presidente dell'Autorità portuale di Napoli, possa operare in modo sereno e proficuo.

La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

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Mario VALDUCCI, presidente, comunica il risultato della votazione:

Presenti 31
Votanti 28
Maggioranza 15
Astenuti 3
Hanno votato 26
Hanno votato no 2
(La Commissione approva).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

Hanno preso parte alla votazione i deputati: Gioacchino Alfano (in sostituzione di Colucci), Barani (in sostituzione di Simeoni), Bergamini, Biasotti, Boffa, Bonavitacola, Cardinale, Favia, Fiano, Vincenzo Antonio Fontana (in sostituzione di Grimaldi), Antonino Foti, Garofalo, Iapicca, Landolfi, Lovelli, Marinello (in sostituzione di Verdini), Meta, Moffa, Nicco, Nizzi, Proietti Cosimi, Sarubbi, Testoni, Toto, Tullo, Valducci, Vella (in sostituzione di Barbareschi) e Velo.

Si sono astenuti i deputati: Buonanno, Crosio e Montagnoli.

Proposta di nomina del professor ingegner Antonio Bevilacqua a presidente dell'Autorità portuale di Palermo.
Nomina n. 23.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, iniziato nella seduta del 15 gennaio 2009.

Mario VALDUCCI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, propone di procedere alla votazione sulla proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

Mario VALDUCCI, presidente, comunica il risultato della votazione:

Presenti 33
Votanti 30
Maggioranza 16
Astenuti 3
Hanno votato 29
Hanno votato no 1
(La Commissione approva).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

Hanno preso parte alla votazione i deputati: Baldelli (in sostituzione di Colucci), Barani (in sostituzione di Simeoni), Bergamini, Biasotti, Boffa, Bonavitacola, Cardinale, Cicu (in sostituzione di Taglialatela), Renato Farina (in sostituzione di Iapicca), Favia, Fiano, Antonino Foti, Garofalo, Giudice (in sostituzione di Grimaldi), Landolfi, Lovelli, Marinello (in sostituzione di Verdini), Meta, Moffa, Nicco, Nizzi, Proietti Cosimi, Sarubbi, Scelli (in sostituzione di Cesaro), Testoni, Toto, Tullo, Valducci, Vella (in sostituzione di Barbareschi) e Velo.

Si sono astenuti i deputati: Buonanno, Crosio e Montagnoli.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/87/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, che fissa i requisiti tecnici per le navi della navigazione interna e che abroga la direttiva 82/714/CEE del Consiglio.
Atto n. 54.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

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Sandro BIASOTTI (PdL), relatore, ricorda che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il parere sullo schema di decreto legislativo n. 54, che reca attuazione della direttiva n. 2006/87/CE (Requisiti tecnici per la navi della navigazione interna). Lo schema è predisposto ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge comunitaria per il 2007. Il termine per la delega sarebbe scaduto il 30 dicembre 2008, ma, poiché il termine per l'espressione del parere parlamentare scade il 1o febbraio 2009, ai sensi dell'articolo 1, comma3, della legge comunitaria, quest'ultimo termine è prorogato di 60 giorni e pertanto scadrà il 28 febbraio 2009. La materia è attualmente regolata dal decreto del Ministro delle politiche comunitarie n. 572 del 1987, recante attuazione della direttiva n. 82/714/CEE. Occorre sottolineare che, in base all'articolo 7 della direttiva in esame, i singoli Stati hanno facoltà di derogare alla normativa, per le navi che siano impegnate su vie navigabili non collegate internamente alla rete navigabile di altri Stati membri. Si è tuttavia ritenuto di non esercitare tale facoltà di deroga, e procedere al recepimento, considerando prevalenti le ragioni di sicurezza che ispirano la normativa, anche in considerazione dello stato di arretratezza in cui attualmente versa il naviglio esistente nel nostro Paese.
L'articolo 1 dello schema in esame definisce il campo di applicazione del provvedimento con riferimento sia alle unità navali impegnate nelle vie navigabili interne nazionali come individuate dall'Allegato I, sia alle nuove unità navali quali rimorchiatori e spintori, navi da passeggeri e galleggianti.
L'articolo 2 reca le definizioni utili all'applicazione dello schema di decreto in esame. Si segnala, in proposito, che per «Amministrazione» si fa riferimento al Ministero elle infrastrutture e dei trasporti, mentre l'»autorità competente» è individuata negli Uffici della Motorizzazione civile.
L'articolo 3 disciplina il certificato comunitario per la navigazione interna, rilasciato dall'autorità competente ed obbligatorio per le unità navali oggetto di applicazione della Direttiva.
L'articolo 4 stabilisce che il certificato già rilasciato ai sensi dell'articolo 22 della Convenzione per la navigazione sul Reno costituisce titolo valido per navigazione sulle acque interne nazionali.
L'articolo 5 consente l'applicazione di requisiti tecnici ridotti per le unità operanti esclusivamente nelle acque interne nazionali. L'articolo 6 prevede che, nell'ambito della navigazione interna, il Ministro delle infrastrutture e trasporti, di concerto col Ministro dell'ambiente, può autorizzare deroghe dall'applicazione del presente decreto opportunamente specificate sul certificato della nave.
L'articolo 7 disciplina il rilascio del certificato comunitario per la navigazione interna stabilendo che, per le navi nuove o con la chiglia posata successivamente al 30/12/2008, ciò avvenga a seguito di un'apposta visita tecnica. Per le navi già operative il certificato può essere richiesto qualora si accerti la loro conformità ai suddetti requisiti, su richiesta del proprietario o dell'armatore.
L'articolo 8 stabilisce le modalità delle visite tecniche per le navi destinate alla navigazione interna.
L'articolo 9 stabilisce che il periodo di validità del certificato sia fissato per ciascun singolo caso tenuto conto dei requisiti di cui all'Allegato II.
L'articolo 10 prevede che in caso di furto, smarrimento o distruzione del certificato l'autorità competente possa rilasciare un duplicato. L'articolo 11 dispone in merito al rinnovo del certificato comunitario, previsto dall'articolo 7.
L'articolo 12 reca una deroga alla disposizione di cui al precedente articolo, prevedendo che, in via eccezionale, e comunque in singoli casi, la validità del certificato può essere prorogata, per un periodo massimo di sei mesi, senza previa effettuazione della visita tecnica. L'articolo 13 disciplina l'ipotesi in cui vengano apportate modifiche rilevanti alla struttura della nave. In questo caso, il proprietario deve chiedere all'autorità competente di

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sottoporre la nave ad una nuova visita tecnica, all'esito del quale l'autorità rilascia un nuovo certificato per la navigazione, ovvero provvede alla modifica di quello esistente, secondo le specifiche tecniche dell'unità navale modificata.
L'articolo 14 dispone che il rifiuto di rilascio o di rinnovo del certificato da parte dell'autorità competente, deve essere motivato e notificato all'interessato secondo le modalità indicate dalla normativa vigente.
L'articolo 15 disciplina la materia dei controlli sui requisiti tecnici, stabilendo al comma 1 che essi spettano all'autorità competente (e, pertanto, agli uffici della motorizzazione civile). L'autorità può procedere in qualunque momento a verificare se una unità navale sia in possesso del certificato di navigazione e se sia conforme a quanto previsto nel certificato stesso. Può inoltre accertare se la nave possa rappresentare un pericolo palese per le persone imbarcate, per l'ambiente o per la navigazione. Qualora ritenga che una determinata unità navale possa costituire un grave pericolo per la sicurezza, o se non risultino rispettati i requisiti relativi alla robustezza strutturale, alla navigabilità o alla manovrabilità, l'autorità competente può sospendere l'attività della nave, ovvero imporre le necessarie misure di sicurezza aggiuntive.
L'articolo 16 introduce una norma di carattere transitorio, in attuazione dell'articolo 18 della direttiva e prevede che, in attesa della stipulazione fra gli Stati membri accordi per il riconoscimento reciproco dei certificati di navigabilità, le navi appartenenti a Paesi terzi possono navigare nelle acque interne nazionali, a condizione che il proprietario richieda all'autorità competente il riconoscimento del certificato di cui è in possesso, ovvero sottoponga la nave alla visita tecnica prevista dall'articolo 8, per il rilascio del certificato.
L'articolo 17 stabilisce che, per l'attuazione delle direttive che modificano gli allegati della direttiva 2006/87, con riferimento a modalità esecutive e caratteristiche tecniche, si provvede con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell'ambiente. Nella relazione illustrativa si precisa che la scelta di ricorrere allo strumento del decreto ministeriale trova giustificazione nelle esigenze di rapidità delle procedure di adeguamento.
L'articolo 18 pone interamente a carico del proprietario o dell'armatore gli oneri per il rilascio e il rinnovo dei certificati, quelli per l'esecuzione delle visite tecniche, degli accertamenti supplementari e delle ispezioni.
L'articolo 19 disciplina la materia delle sanzioni previste per garantire il rispetto delle disposizioni contenute nel decreto, prevedendo l'applicazione dell'articolo 1231 del codice della navigazione, che punisce con l'arresto fino a tre mesi, ovvero ammenda fino a 206 euro le violazioni alle norme sulla navigazione interna. Per la violazione dell'obbligo di tenere a bordo il certificato di navigabilità, è prevista l'applicazione all'articolo 1193 del codice della navigazione (pagamento di una somma da euro 1.549 a euro 9.296). Il comma 5 dello stesso articolo 19 attribuisce anche al Corpo delle capitanerie di porto la competenza per gli accertamenti dei reati previsti dall'articolo 19 in esame. La relazione illustrativa precisa, in proposito, che tale attribuzione si rende opportuna in considerazione del ruolo di coordinamento delle operazioni di soccorso sui laghi che già svolge il personale del Corpo delle capitanerie; tale personale è quindi in grado di assicurare tempestivamente i controlli intesi ad accertare se le eventuali situazioni di pericolo causate da unità navali siano state determinate da violazioni delle norme in materia di sicurezza, e di riferirne all'autorità giudiziaria.
L'articolo 20 provvede ad abrogare il decreto del Ministro delle politiche comunitarie n. 572 del 1987, recante attuazione della direttiva n. 82/714/CEE. L'articolo 21 infine reca la clausola di invarianza finanziaria.
In conclusione preannuncia che presenterà una proposta di parere favorevole.

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Mario VALDUCCI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.25.

COMITATO RISTRETTO

Giovedì 22 gennaio 2009.

Disposizioni in materia di circolazione e sicurezza stradale.
C. 44 Zeller, C. 419 Contento, C. 471 Anna Teresa Formisano, C. 649 Meta, C. 772 Carlucci, C. 1190 Velo e C. 1717 Moffa.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11.25 alle 11.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.50 alle 12.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-00201 Lorenzin: Emanazione del decreto ministeriale per la determinazione di nuovi criteri relativi al conseguimento della patente nautica per le persone disabili.