CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 gennaio 2009
124.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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ATTI COMUNITARI

Mercoledì 21 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 14.30.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2009 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese.
COM(2008)712 def. - 11249/08.

(Esame, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione - Approvazione della relazione finale).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 15 gennaio 2009.

Mariarosaria ROSSI (PdL), relatore, formula una proposta di relazione finale (vedi allegato 1).

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione presentata e nomina l'onorevole Mariarosaria Rossi relatrice presso la XIV Commissione.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 21 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 14.35.

DL 200/08: Misure urgenti in materia di semplificazione normativa.
C. 2044 Governo.

(Parere alla I Commissione).
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

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La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 20 gennaio 2009.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore ha illustrato il contenuto del provvedimento in esame.
Poiché successivamente è stato trasmesso dalla Commissione di merito il testo risultante dall'approvazione degli emendamenti, invita il relatore ad integrare la sua relazione, ove le modifiche apportate riguardino gli ambiti di competenza della Commissione Giustizia.
Ricorda, infine, che la Commissione di merito dovrà concludere l'esame del provvedimento entro la giornata di oggi.

Fulvio FOLLEGOT (LNP), relatore, osserva che il testo del provvedimento, come risultante dall'approvazione degli emendamenti, contiene delle modifiche che solo marginalmente riguardano gli ambiti di competenza della Commissione Giustizia.
Ritiene opportuno, tuttavia, rilevare che l'articolo 2 è stato modificato nel senso di prevedere ulteriori cautele con riferimento all'impatto sull'ordinamento derivante dell'abrogazione delle disposizioni elencate nell'Allegato 2. Il nuovo comma 2-bis, in particolare, prevede che il Ministro per la semplificazione Normativa trasmetta alle Camere, entro il 30 giugno 2009, una relazione motivata sull'impatto delle abrogazioni dell'Allegato 1 nell'ordinamento vigente.
All'articolo 3 viene poi aggiunto il nuovo comma 3-bis, il quale prevede che taluni atti normativi specificamente indicati, ulteriori rispetto a quelli previsti dall'Allegato 2 del provvedimento in esame, siano soppressi dall'Allegato A del decreto-legge n. 112 del 2008, ripristinandone quindi la vigenza. Fra questi si segnala la legge n. 253 del 1950, recante disposizioni in materia di locazioni e sublocazioni di immobili urbani.
Con riferimento all'Allegato 1 del provvedimento in esame, che contiene l'elenco delle disposizioni da abrogare, ritiene opportuno segnalare che nel corso della seduta svoltasi ieri presso la Commissione di merito, il Ministro per la semplificazione normativa ha manifestato la propria disponibilità a tenere conto delle indicazioni relative all'opportunità di espungere taluni atti dall'allegato medesimo.
Si riserva quindi di formulare, all'esito del dibattito, una proposta di parere favorevole che recepisca eventuali indicazioni di atti normativi che si ritiene debbano essere espunti dall'Allegato 1.

Pierluigi MANTINI (PD) fa presente che nell'Allegato 1 sono presenti alcune norme che riguardano gli ordini professionali e che è in corso un esame per verificare l'impatto delle relative abrogazioni.

Antonino LO PRESTI (PdL) chiede al relatore di tenere conto di un elenco di provvedimenti legislativi da lui predisposto. Si tratta, come ha evidenziato anche l'onorevole Mantini, di provvedimenti che incidono sulla disciplina delle professioni, abrogando norme di estrema importanza. Verrebbero, a titolo esemplificativo, abrogate la norma che prevede le società fra professionisti nonché norme istitutive di ordini professionali, che costituiscono il presupposto per l'esercizio di talune professioni. Fa presente peraltro che, in considerazione della disponibilità del ministro per la semplificazione normativa ad accogliere siffatti rilievi ed a farli confluire nell'ambito di un apposito emendamento, il predetto elenco è stato fatto pervenire anche alla Commissione di merito.
Precisa quindi che i provvedimenti che dovrebbero essere espunti dall'Allegato 1 sono quelli indicati nell'allegato medesimo con i numeri: 905, 7507, 9871, 10518, 10569, 13455, 14369, 14730, 15189, 15218, 15895, 18809, 19142, 19548, 19970, 20455, 20530, 22003, 23316, 23402, 24288, 25790, 25798, 25829, 25977, 26228, 27008, 27640, 28422 e 26856.

Marilena SAMPERI (PD) nel rilevare come sia estremamente dannosa per l'ordinamento una abrogazione indiscriminata di un elevatissimo numero di provvedimenti legislativi, segnala, in aggiunta all'elenco

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testé presentato dall'onorevole Lo Presti, che fra gli atti legislativi che non dovrebbero essere assolutamente abrogati risulta anche il decreto legislativo luogotenenziale 14 settembre 1944, n. 288, recante provvedimenti relativi alla riforma della legislazione penale. Il predetto provvedimento, infatti, all'articolo 4, dispone che non si applicano le disposizioni di cui agli articoli 336, 337, 338, 339, 342 e 343 del codice penale quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio ovvero il pubblico impiegato abbia dato causa al fatto preveduto negli stessi articoli, eccedendo con atti arbitrari i limiti delle sue attribuzioni. Sottolinea come sia di tutta evidenza che l'abrogazione di tale norma costituirebbe un gravissimo vulnus per l'ordinamento e chiede pertanto al relatore di tenere conto anche di questo rilievo.

Giulia BONGIORNO, presidente, fa presente che in merito all'abrogazione del decreto legislativo luogotenenziale 14 settembre 1944, n. 288 sono pervenuti alla Commissione anche i rilievi dell'Unione delle Camere penali italiane.

Donatella FERRANTI (PD), nell'esprimere la posizione del suo gruppo, sottolinea come il provvedimento in esame abbia determinato una reazione negativa generale da parte di tutti gli operatori del diritto. Si tratta infatti di una semplificazione arbitraria e superficiale, che avrebbe dovuto essere preceduta, e non certo seguita, come invece prevede il nuovo articolo 2, comma 2-bis, da una relazione motivata sull'impatto delle abrogazioni dell'allegato 1. Il complessivo impianto del provvedimento si basa quindi su una scelta metodologica del tutto erronea ed inaccettabile, che conferma come la tecnica legislativa del Governo in carica sia disorganica e superficiale.

Fulvio FOLLEGOT (LNP) rileva come l'eccessiva produzione normativa e la stratificazione di numerosissimi atti legislativi nel corso dei decenni abbia determinato, com'è a tutti noto, una situazione assolutamente intollerabile, tale da incidere negativamente sulla certezza stessa del diritto e da rendere necessario ed urgente un cambiamento. I benefici del provvedimento in esame appaiono decisamente superiori rispetto all'inconveniente, percentualmente trascurabile, di alcuni atti legislativi che, in un secondo momento, è risultato preferibile sottrarre al generale intervento abrogativo. Ribadisce come d'altra parte il ministro per la semplificazione normativa abbia dichiarato la sua piena disponibilità ad intervenire in via emendativa per apportare le necessarie modifiche all'allegato 1.

Cinzia CAPANO (PD) nel condividere le osservazioni delle onorevoli Samperi e Ferranti, sottolinea gli effetti disastrosi del provvedimento e ritiene incomprensibile la previsione di una analisi dell'impatto normativo successiva, anziché anteriore, all'entrata in vigore del decreto.

Maria Grazia SILIQUINI (PdL) con riferimento all'abrogazione delle norme segnalate dall'onorevole Lo Presti, che riguardano la materia delle professioni, ricorda come tale settore abbia bisogno di un serio ed urgente intervento di riforma, da discutersi nella sede naturale rappresentata dalla Commissione Giustizia, e non certo di una serie di abrogazioni indiscriminate, che produrranno effetti certamente negativi.

Donatella FERRANTI (PD) fa presente che il gruppo del Partito democratico potrà votare una eventuale proposta di parere favorevole solo se nelle premesse sia sottolineata l'erroneità del metodo seguito, ovvero quello di prevedere una valutazione dell'impatto normativo successiva all'entrata in vigore del provvedimento, e purchè la soppressione dall'allegato 1 degli atti normativi indicati nel corso della discussione sia posta quale condizione.

Enrico COSTA (PdL) rileva come il provvedimento nel complesso sia di estrema importanza e come ogni Commissione permanente, nel proprio ambito di

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competenza, debba verificare se sussistano eventualmente atti legislativi che appare opportuno sottrarre all'abrogazione. Ritiene che oggi si possa esprimere un parere favorevole con talune osservazioni, riferite appunto agli atti che nel corso della discussione è apparso opportuno non abrogare.

Fulvio FOLLEGOT (LNP), in considerazione dei rilievi emersi nel corso la discussione, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore.

La seduta termina alle 15.05.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 21 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 15.05.

Disposizioni in materia di azione risarcitoria collettiva.
C. 410 Contento, C. 1845 Di Pietro e C. 1824 Mantini.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 gennaio 2009.

Antonino LO PRESTI (PdL), relatore, ricorda di aver presentato ormai da tempo una proposta di testo unificato che potrebbe essere messa in votazione già da oggi.

Pierluigi MANTINI (PD) osserva che la proposta di testo unificato del relatore prende spunto anche da alcune disposizioni contenute nella sua proposta di legge C. 1824 nonché dal testo approvato nella precedente legislatura. Ritiene che tale proposta possa essere adottata come testo base sul quale avviare un dibattito in Commissione, per poter poi pervenire all'approvazione di una disciplina condivisa. Ricorda che nella scorsa legislatura la Commissione giustizia ha effettuato un ciclo di audizioni molto approfondito, la cui documentazione è ancora disponibile e può essere utilizzata per approfondire tutte le tematiche connesse alla materia dell'azione risarcitoria collettiva.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene che la Commissione non sia ancora in grado di adottare un testo base, in quanto non si è proceduto a quel dibattito che una materia tanto complessa come quella dell'azione risarcitoria collettiva richiede. Per quanto attiene alle audizioni svolte nella scorsa legislatura, osserva che sono state svolte dalla Commissione giustizia in una composizione diversa rispetto a quella attuale e che, pertanto, possono eventualmente essere solo utilizzate come base di un approfondimento che comunque la Commissione deve compiere in questa legislatura.

Antonino LO PRESTI (PdL), relatore, esprime tutta la sua contrarietà ai tentativi di rallentare l'esame dei provvedimenti in materia di azione risarcitoria collettiva, ricordando che più volte questi sono stati messi all'ordine del giorno della Commissione senza che alcun deputato sia poi intervenuto. Ritiene che oggi vi siano le condizioni per poter discutere la sua proposta di testo unificato per poi porla in votazione.

Pierluigi MANTINI (PD) ritiene che la Commissione, pur senza che vi siano stati interventi numerosi, abbia comunque sviluppato adeguatamente un dibattito in relazione alla modifica della disciplina dell'azione risarcitoria collettiva. Per quanto attiene alla proposta di testo unificato, rileva che i punti non condivisi potranno essere oggetto di emendamenti. Ritiene pertanto che la Commissione possa adottare il testo base e che il Presidente possa poi fissare un adeguato termine per la presentazione degli emendamenti.

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Giulia BONGIORNO, presidente, tenendo conto del dibattito svoltosi, avverte che nella prossima seduta dedicata all'esame del provvedimento sarà posta in votazione la proposta di testo unificato. Inoltre, il termine di presentazione degli emendamenti sarà fissato in maniera da consentire ai deputati di approfondire adeguatamente tutte le diverse questioni ad esso inerenti. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.20.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

COMITATO DEI NOVE

Misure contro gli atti persecutori.
C. 1440 ed abb./A.

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di violenza sessuale.
C. 611 Caparini, C. 666 Lussana, C. 817 Angela Napoli, C. 924 Pollastrini, C. 688 Prestigiacomo, C. 574 De Corato, C. 952 Pelino e C. 1424 Governo.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni in materia di pedofilia.
C. 665 Lussana, C. 1155 Bongiorno, C. 1305 Pagano, C. 205 Cirielli, C. 1361 Mazzocchi, C. 1522 Palomba, C. 1672 Veltroni, C. 1344 Barbareschi, C. 292 Jannone, C. 1872 Cosenza e C. 1657 Mannucci.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI.