CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 gennaio 2009
122.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 15 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 8.50.

Ratifica Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione Italia-Libia, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008.
C. 2041 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Salvatore CICU (PdL), relatore, ricorda che l'Accordo in esame, firmato a Bengasi il 30 agosto 2008, consta di un Preambolo e di 23 articoli raggruppati in tre Capi, che disciplinano un ampio spettro di rapporti economici e giuridici con la Libia.
In particolare il Capo I (articoli da 1 a 7) delinea i principi generali che sono alla base dell'intesa. Viene innanzitutto ribadito l'impegno delle Parti al rispetto della legalità internazionale nel quadro della comune visione di centralità delle Nazioni Unite. Vengono poi affermati i principi del rispetto dell'uguaglianza sovrana degli Stati, del non ricorso alla minaccia o all'impiego della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza dell'altra Parte (articolo 3), della non ingerenza negli affari interni della controparte, anche impegnandosi a non usare il proprio territorio in attività ostili verso l'altra parte. Viene ribadito l'impegno al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché quello alla soluzione pacifica delle eventuali controversie. Le Parti si impegnano inoltre ad adottare iniziative atte alla creazione di uno spazio culturale comune all'interno del quale si possa sviluppare il dialogo tra le due culture.
Il Capo II (articoli da. 8 a 13) contiene disposizioni volte a sanare le situazioni pregresse e i contenziosi ancora in atto.
Il Capo III (articoli da 14 a 23) reca la disciplina del nuovo partenariato bilaterale.
In quest'ultimo Capo, per quanto riguarda più direttamente i profili di competenza della Commissione Difesa, l'articolo 20 prevede una collaborazione nel settore della difesa tra le rispettive Forze

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armate (articolo 20) e rinvia a successive intese la disciplina dello scambio di esperti e tecnici e quella relativa alla conduzione di manovre congiunte. La collaborazione in questo settore riguarda anche le industrie militari e il sostegno dell'Italia alle vittime dello scoppio di mine e ai territori libici danneggiati.
Con l'articolo 21 le Parti si impegnano, invece, a collaborare nel settore della non proliferazione delle armi di distruzione di massa e del disarmo, particolarmente al fine di ripulire l'area mediterranea dalla presenza di tali armamenti. Il partenariato, infine, è esteso allo sviluppo dei rapporti tra i parlamenti e gli enti locali delle due parti, con l'intendimento di approfondire la reciproca conoscenza (articolo 22).
Per quanto riguarda, invece, il disegno di legge di ratifica, segnala che accanto alle consuete disposizioni recanti l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione del Trattato, esso reca, all'articolo 3, alcune disposizioni a carattere generale dirette ad introdurre, fino al 2028, un'addizionale all'imposta sul reddito delle società, residenti in Italia, operanti nel settore della ricerca e della coltivazione di idrocarburi.
L'articolo 4, quantifica l'onere finanziario del provvedimento, mentre l'articolo 5 ne stabilisce l'entrata in vigore per il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul provvedimento in oggetto, ritiene che il Trattato in esame risulti coerente con gli accordi internazionali già stipulati dall'Italia nel quadro della partecipazione ad organizzazioni internazionali. Infatti, questi ultimi, nel rispetto dell'articolo 11 della Costituzione, si ispirano ai medesimi principi di legalità internazionale che sono espressamente richiamati dall'articolo 4 del Trattato stesso e che, più in generale, permeano l'intero contenuto del Capo I. Si riserva comunque di formulare una proposta di parere, anche sulla base degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD) rileva che, come emerso nel corso della discussione svoltasi presso la III Commissione in merito al provvedimento in oggetto, vi è un problema di compatibilità tra l'articolo 4, comma 2, del Trattato di amicizia Italia-Libia e le norme dell'articolo 5 del Trattato istitutivo della NATO. In merito a questo aspetto, il Governo, anche attraverso i mezzi di comunicazione, ha sostenuto che la citata disposizione del Trattato di amicizia deve essere interpretata alla luce di quanto previsto dall'articolo 5 del Trattato NATO. Evidenzia inoltre come l'articolo 19, comma 2, del predetto Trattato, nel riferirsi a non meglio precisate «società italiane in possesso delle necessarie competenze tecnologiche» non fornisca sufficienti elementi per l'individuazione dei soggetti a cui dovrebbe essere affidato il controllo delle frontiere terrestri libiche ai fini della lotta all'immigrazione clandestina. Considerato tuttavia che il Trattato non può essere oggetto di modifiche in sede parlamentare, auspica che nel corso del prosieguo dell'iter legislativo il Governo possa fornire una chiave interpretativa adeguata ai fini della corretta applicazione della citata disposizione.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ritiene che il Governo abbia valutato con attenzione la compatibilità tra l'accordo di amicizia in oggetto e gli altri accordi internazionali già sottoscritti dall'Italia, e che, in ogni caso, non può essere pregiudicato il diritto alla legittima difesa riconosciuto dall'ordinamento internazionale. Inoltre, rileva come l'articolo 13 del Trattato non detti puntuali disposizioni per la soluzione delle vertenze concernenti i crediti vantati da imprese italiane nei confronti della Libia. Infine, considerato che l'Italia, con il presente Trattato, ha assunto l'impegno a ripristinare ai cittadini libici l'erogazione dei trattamenti pensionistici a suo tempo soppressi come reazione all'espulsione dei cittadini italiani dal territorio libico, ritiene che, nel quadro del Trattato stesso, si sarebbero potute prevedere misure anche a beneficio di quest'ultimi.

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Salvatore CICU (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole, che illustra (vedi allegato).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 9.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 15 gennaio 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.05 alle 9.10.